Lo specchio RACCONTO SQUALIFICATO

Macmac
Messaggi: 2

Lo specchio RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#1 » martedì 18 maggio 2021, 0:22

Era in piedi nuda davanti allo specchio.
Non sapeva da quanto uno, dieci, forse trenta minuti.
Le mancava il coraggio di guardarsi, aveva paura di non riconoscersi più. Una volta le piaceva, passava le ore a rimirarsi, prima di fianco con la gamba leggermente piegata e la testa vezzosamente rivolta verso lo specchio, poi di fronte provando vari sorrisi per vedere quello che la illuminava di più. Amava vestirsi di tinte pastello, esaltavano il suo incarnato e i suoi profondi occhi azzurri le diceva sempre suo marito.
Adesso invece era lì, ferma immobile, le braccia abbandonate lungo il corpo lo sguardo basso. Doveva solo alzare il capo e aprire bene gli occhi. Poteva farcela.
Glielo aveva ripetuto anche Giovanna, “Devi guardarti” le aveva detto con gli occhi colmi di lacrime. Lei invece di lacrime non ne aveva più. Le aveva consumate tutte, di nascosto quando Marco non c’era.
“Ma come ti sei vestita? Sembri una mortadella infiocchettata” era stato il primo commento ad averla fatta piangere.
“Sei diventata una grassona” le ripeteva “ come faccio a portarti alla festa aziendale?”
Lei all’inizio non si sentiva grassa, dopo la nascita di Nicola si era ammorbidita è vero, ma contava di ritornare magra come prima, con un po’ di tempo.
Ma Marco il tempo non glielo aveva dato.
La rimproverava tutti i giorni con durezza, non le risparmiava nulla.
Poi un giorno lo aveva sentito mentre parlava al telefono “No, no Giulia non la porto, ma ti pare? Se la vedono i grandi capi la promozione me la scordo. L’ho sposata per la sua bellezza, te la ricordi com’era? Mi bastava guardarla e taaac ero già bello infoiato. Adesso solo al pensiero di toccarla mi vengono i brividi. Se la abbraccio rischio di perdermi nelle pieghe del suo grasso. No no guarda io passo proprio” e rise, rise di lei sguaiatamente, incurante del fatto che avrebbe potuto sentirlo. Poi l’aveva vista nascosta dietro la porta aveva scosso la testa disgustato ed era uscito senza nessuna parola di scuse.
Quel giorno Giulia dopo aver consumato tutte le sue lacrime aveva preso una decisione, non l’avrebbe più deluso.
Iniziò a mangiare meno e ad andare in palestra. Contava le calorie, contava i passi, contava gli squat, continuava a contare, ma non bastava mai.
Marco trovava sempre qualcosa che non andava.
Le braccia troppo flaccide , le gambe troppo tornite, il seno cadente.
E allora lei tornava a contare , sempre più minuti in palestra e sempre meno calorie.
Voleva riconquistarlo, aveva bisogno di lui, dei suoi sguardi ammirati, delle sue briciole d’amore.
Rivoleva suo marito ad ogni costo, rivoleva la sua vita spensierata, non pensava ad altro. Perché lei senza di lui non era niente.
Aveva ragione Marco quando glielo ripeteva in un loop senza fine “Non sei niente”.
E adesso era ancora lì ferma, nuda davanti allo specchio senza il coraggio di guardarsi. Si era adattata, aveva accettato qualsiasi cosa, ma non era servito.
Alzò la testa, gli occhi ancora chiusi, un passo alla volta si disse.
Poi li aprì.
Lo specchio rifletteva il fantasma di una donna, la pelle opaca, le guance scarne, lo sguardo spento. Spostò lo sguardo più in basso e vide il seno vuoto, le ossa delle anche così sporgenti da sembrare innaturali.
Si avvicinò per vedere meglio.
I capelli scendevano sul collo, pochi fili sottili senza anima, non poteva essere lei, i suoi capelli erano sempre stati morbidi e vaporosi, Marco adorava passarvi le dita, se chiudeva gli occhi lo sentiva ancora scivolare dalla nuca giù per tutta la lunghezza, poi li chiudevano nel pugno e se li arrotolava intorno al polso annusandoli soddisfatto.
Quella donna riflessa nello specchio non poteva essere lei.
Cominciò a contare, “al cinque apro gli occhi” si diceva, poi al dieci è così via finché non prese di nuovo coraggio e li riaprì.
Ricordò le parole di sua madre “Ricordati tesoro che per vivere un buon matrimonio ci vuole spirito di adattamento”
Lei lo aveva avuto ma non era stato abbastanza, perché Marco se ne era andato. Guardò la busta sul comodino, l’aveva appoggiata lì in vista prima di spogliarsi, voleva essere sicura che la trovasse.
Alzò il braccio, appoggiò la pistola alla tempia sorrise allo specchio e sparò.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Lo specchio

Messaggio#2 » martedì 18 maggio 2021, 0:25

Ciao MacMac e benvenuto nell'Arena. Prima cosa: devi presentarti con nome e cognome e se vuoi rimanere anonimo devi scrivermi in privato o contattarmi su fb come Maurizio Bertino. Seconda cosa: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati. Terza cosa: tempo e caratteri ok, buona ALL STARS EDITION!

Macmac
Messaggi: 2

Re: Lo specchio

Messaggio#3 » martedì 18 maggio 2021, 3:48

Ciao,
Questa è la mia prima volta in Arena, non sapevo bene come fare. Mi chiamo Cristina Grazioli, puoi spiegarmi dove devo segnarlo? Grazie mille

Ps da fb non riuscivo ad entrare ma dovrei essere iscritta.

Avatar utente
maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: Lo specchio

Messaggio#4 » mercoledì 19 maggio 2021, 8:45

Ciao Cristina, benvenuta nell'arena e piacere di leggerti!

Il tuo racconto è una bella mazzata, in senso puramente positivo. Ci prendi per mano e ci conduci con il giusto ritmo narrativo in una storia che parla di depressione e problemi dell'alimentazione, senso di inadeguatezza e spirito di adattamento (quindi tema centrato).
A livello di ritmo e di narrazione funziona tutto ottimamente. Ti direi magari di rivedere le poche battute di dialogo presenti perché sembrano un po' troppo artefatte (buono il taaaaac che ci fa capire subito che tipo di personaggio sia il marito, ma magari per il resto usa un registro più naturale e meno impostato) e di ridare un'occhiata alla punteggiatura (ti sei persa qualche virgola).
Una nota: statisticamente le donne suicide fanno più spesso ricorso a pillole o taglio delle vene che a un proiettile in testa, anche perché le pistole in Italia non sono così diffuse. Chiaramente ci sono eccezioni, ma credo che una morte più delicata avrebbe influito positivamente sull'efficacia del finale.

A presto!

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 427

Re: Lo specchio

Messaggio#5 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:35

un ottimo lavoro, angosciate e opprimente. Traspare bene la sofferenza della protagonista, La decadenza del suo aspetto e la morbosità della relazione.
Finale crudo che non mi aspettavo.
un appunto: quando parli della "busta" non avevo capito si trattasse di una lettera per marco, ho pensato alla busta nella quale teneva la pistola. Ho dovuto rileggere, ma forse ero distratto io.

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Lo specchio

Messaggio#6 » lunedì 24 maggio 2021, 15:08

Ciao Cristina, piacere di leggerti.

Il tuo racconto ci mostra la tragica storia della protagonista, ripercorrendo la sua vita come si dice accada nei minuti finali. Tutto ben scritto e coinvolgente, il passaggio dal ricordo ad occhi chiusi alla descrizione fisica ad occhi aperti ci immerge completamente nel personaggio, come se avessimo i suoi occhi e il suo corpo, vedessimo la lettera sul comodino della quale istintivamente si intuisce il contenuto. L'ultima frase che e' il punto nodale dell'intera narrazione purtroppo spezza un po' l'immedesimazione, poiche' ci siamo guardati con i suoi occhi in quello specchio vedendoci nudi senza vedere la pistola nella nostra mano. Per ottenere lo stesso dirompente effetto sorpresa bastava 'nascondere' l'arma e tirarla fuori in quel momento, ad esempio con un "estrasse dal cassetto" piuttosto che "alzo' il braccio".
Un'ottima prova, complimenti.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 315

Re: Lo specchio

Messaggio#7 » lunedì 24 maggio 2021, 18:29

Ciao Cristina, un racconto crudo il tuo che si focalizza sul tema della dipendenza affettiva, quella di una donna che non è desiderata dal proprio uomo e che per questo non riesce più a trovare un senso alla propria vita. A parte qualche refuso e alcune sviste di punteggiatura, sai condurre la narrazione in maniera lineare e scorrevole, il che aiuta il lettore ad immedesimarsi nella protagonista. Le problematiche di questo racconto secondo il mio parere sono due, l’una collegata all’altra: 1) il tema, che in realtà risulta ribaltato rispetto a quello richiesto per l’Edition. La scelta finale della donna rappresenta infatti l’antitesi dell’adattamento, è invece il rifiuto di accettare uno status quo doloroso e di ripartire da questa consapevolezza per cercare una modo alternativo di essere felice; 2) il finale appunto, che non pone in essere alcun tipo di cambiamento nella psicologia della protagonista rispetto alle premesse con cui l’avevi caratterizzata (“le mancava il coraggio di guardarsi”, “aveva paura di non riconoscersi più”, “era lì, ferma immobile, le braccia abbandonate lungo il corpo lo sguardo basso”). Non c’è riscatto dalla depressione, non c’è speranza dall’inizio alla fine e questo secondo me depotenzia la carica emozionale del racconto. Si avverte soprattutto la mancanza di un incidente scatenante che inverta di colpo le prospettive di Giulia e faccia trepidare il lettore in vista una conclusione meno amara rispetto a quella a cui è giunto effettivamente l’autore.
A rileggerti

Cristina
Messaggi: 29

Re: Lo specchio

Messaggio#8 » lunedì 24 maggio 2021, 21:05

Ciao e piacere! Sono anche io Cristina e pure io per la prima volta qui, nell’arena!
Racconto forte dal punto di vista emotivo. L’angoscia della protagonista si sente e rimane anche dopo aver letto, mi è piaciuto anche il flusso del racconto, con lei ad occhi chiusi che ripensa alla sua vita, a come si è annullata per il marito e poi li apre, si guarda e prende la sua tragica decisione. Ho confuso anche io la busta, con un sacchetto in cui si trovava la pistola e anche se capisco perché tu l’abbia inserita solo alla fine, si doveva sapere prima che lei ce l’aveva in mano, per immergerci ancora più nel suo animo. Magari potevi mostrare un bicchiere vuoto ed un barattolo di medicine all’inizio, e lei che si accasciava davanti allo specchio alla fine, una morte meno cruenta era più in linea con l’andamento generale del racconto. Per quanto riguarda il tema, che dovrebbe essere far di tutto pur di non far andar via il marito, quindi un amore malsano che le ha distrutto la vita... secondo me non azzecca in pieno il tema dell’adattamento. E’ un adattamento che non ha funzionato, perché lei non è riuscita ad essere ciò che voleva il marito e neanche a tenerselo ed infine rinunciando alla vita non si è neanche adattata al suo fallimento, che poteva essere in realtà l’inizio di una vita, magari più felice. Quindi adattarsi a tutto porta solo sofferenza potrebbe essere il tema? Un cambiamento in negativo in questo caso, ma l’adattamento in se’ non dovrebbe essere un modo per convivere meglio con ciò che ci circonda quindi avere una funzione positiva? Cioè anche una persona disperata e senza soldi che si adatta a vivere rubando (cosa negativa), ma così facendo sopravvive (cosa positiva), ha avuto un adattamento. Nella tua storia più che adattamento vedo nella donna un annullamento di sé stessa che non le permette di evolversi e la distrugge. Questo dubbio sul tema mi lascia un po’ titubante perché se no, il racconto mi era piaciuto parecchio. Grazie della lettura !!
Cristina Di Rosa

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Lo specchio

Messaggio#9 » martedì 25 maggio 2021, 15:52

Ciao Cristina, piacere di leggerti.
Un racconto ben scritto, con una terza persona abbastanza ben focalizzata che spinge quasi subito verso l’empatia con la protagonista, anche se la totale resa e l’annullamento per il marito sono elementi che disturbano e che suscitano subito incredulità e sdegno. Questi sono comunque emozioni che giocano a favore del racconto. Non lascia indifferenti. Trovo però che tutto scorra verso un finale che era intuibile già dalla prima riga. Mi piace pensare che la fiction, in certi casi, possa fare giustizia e speravo in una conclusione meno scontata e, purtroppo, più vicina alla realtà. Un buon racconto che non fa che aumentare il mio imbarazzo nello stilare la classifica.

A presto e benvenuta su MC
Davide Mannucci

Avatar utente
Stefano.Moretto
Messaggi: 466
Contatta:

Re: Lo specchio

Messaggio#10 » mercoledì 26 maggio 2021, 0:01

Ciao Cristina,
innanzitutto ti faccio i complimenti per aver saputo trasportare bene le emozioni del personaggio pure usando una narrazione in terza persona, che presenta diversi problemi tecnici rispetto alla prima. La scelta dell'ordine cronologico che hai mostrato normalmente suonerebbe molto "incastrato", a colpi di flashback qua e là, invece avendo il personaggio fermo, indeciso, bloccato mentalmente, ti porta a vivere quei momenti esattamente come la donna se li rivede passare davanti prima di decidersi a guardarsi.
Questi punti a favore vengono però compromessi da alcuni elementi che stonano un po' con la narrazione. Prima di tutto la presentazione della scena: se mi dici che la donna sta davanti allo specchio io me la immagino che si sta guardando, se così non è me lo devi dire subito, soprattutto perché mi dici che sta lì da molto tempo. Se inserisci subito l'informazione che non si sta guardando questa frase ha un impatto molto diverso e più potente:
Non sapeva da quanto uno, dieci, forse trenta minuti.

Se l'informazione me la dai dopo io devo rielaborare quello che ho appena letto e la potenza della scena risulta affievolita.
Altro problema è il motivo per cui lei non vuole guardarsi. Un generico "non si piaceva più" non fa capire: è troppo magra, troppo grassa, troppo vecchia? Le prime righe di un testo sono le sue fondamenta: il lettore ha bisogno di capire cosa sta leggendo o sarà costretto a ricominciare da capo (o nei casi peggiori se non arriva al punto in cui capisce, interrompe la lettura).
Un ulteriore problema che ho riscontrato è l'empatia: la donna è chiaramente succube di una relazione tossica, ma questo lei non lo ha realizzato, o se lo ha realizzato ormai lo ha interiorizzato così tanto da non riuscire più a uscirne. Il lettore dovrebbe avere una porta aperta verso questa sua condizione mentale, ma se mi presenti subito la sua condizione finale non riesco a empatizzare. Il primo "cameo" di Marco è un insulto pesantissimo. La prima cosa che pensa il lettore è "Marco è uno stronzo" (scusa il francesismo). Da quel punto in poi ti sei giocata per sempre il personaggio: qualsiasi cosa accadrà per il lettore Marco sarà sempre uno stronzo, è quasi impossibile ormai togliergli questo pensiero dalla testa. Di conseguenza l'amore che la protagonista prova nei suoi confronti sarà un sentimento alieno con il quale non sarà possibile identificarsi.
Se invece avessi presentato prima qualche scena con Marco gentile, disponibile, "amabile", il lettore avrebbe iniziato ad apprezzarlo e le sue azioni "cattive" sarebbero state viste come "accettabili"; esattamente come le vede la protagonista.
Oltre a questi problemi strutturali, come ti hanno già detto, c'è qualche svista grammaticale, ma è comprensibile nel poco tempo del contest. Magari se hai problemi coi tempi cerca di fare una prima stesura più veloce in modo da darti il tempo di rileggere tutto con calma e correggere dove ce n'è bisogno.
Spero che questo commento possa esserti utile, buona edizione!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Lo specchio

Messaggio#11 » mercoledì 26 maggio 2021, 11:48

Macmac ha scritto:Ciao,
Questa è la mia prima volta in Arena, non sapevo bene come fare. Mi chiamo Cristina Grazioli, puoi spiegarmi dove devo segnarlo? Grazie mille

Ps da fb non riuscivo ad entrare ma dovrei essere iscritta.


Cristina, piacere. Vedo che non stai commentando, ma occhi che domani (giovedì 27) scade il tempo e potresti essere squalificata. Puoi contattarmi su fb come Maurizio Bertino (ho la foto profilo di spalle, tra le nuvole) oppure via whatsapp al numero 3409302135 o, ancora, via mail all'indirizzo peter7413@gmail.com.

Avatar utente
lucaspalletti
Messaggi: 50

Re: Lo specchio

Messaggio#12 » giovedì 27 maggio 2021, 15:02

Ciao Cristina,
e benvenuta!
Che dire: racconto crudo e diretto il tuo, di fronte al quale è difficile restare impassibili. Proprio come piacciono a me.
Mi sento di dire, innanzitutto, che a mio avviso il tema è rispettato: non per forza un adattamento può o deve essere inteso in senso positivo. Giulia, nel tuo racconto, si adatta alla volontà del marito (un vero e proprio mostro), lotta col proprio orgoglio e il proprio fisico, rinuncia a tutto per amore, anche alla propria vita. Si adatta fino a ché si rende conto che tutto è risultato inutile. A quel punto, e solo a quel punto, crolla sotto un peso che è diventato insostenibile, e si toglie la vita.
Il mio giudizio del brano è positivo, ma ti faccio comunque degli appunti che spero troverai utili. Per esempio, credo che il brano sarebbe stato ancora più coinvolgente e potente in prima persona. Sono un fan della terza in realtà, ma mi hanno fatto notare la stessa cosa del mio pezzo, a ragion veduta. Ti direi di fare un tentativo, anche solo per curiosità.
Occhio poi alla punteggiatura: in alcuni punti manca, in altri è gestita male o presenta degli spazi non necessari. Nulla di grave, sia chiaro, ma è un fattore che tende a spezzare il ritmo di lettura, se notato.
Comunque ti presenti nell'arena con un buon racconto, complimenti.
Ti auguro una buona edition e spero di leggerti ancora,
Luca

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Lo specchio RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#13 » venerdì 28 maggio 2021, 13:56

Il racconto è squalificato per questa edizione e la sua autrice riceve una squalifica anche per l'edizione di giugno.

Minuti Contati si basa sull'interscambio. I commenti costanto tempo e fatica e così come ne riceviamo, ne dobbiamo dare. Chi entra nell'Arena deve farlo considerando di entrare in una community con persone che condividono l'interesse per la scrittura e che vogliono relazionarsi ad altre. La classifica, la gara, è il gioco. Poi noi di MC mettiamo tutta la struttura e quello che segue cercando di pubblicizzare i migliori racconti MA la crescita individuale e collettiva deve essere l'unico, importante, obbiettivo e ci deve essere la voglia e l'intenzione di donare il proprio tempo agli altri come gli altri lo fanno nei nostri confronti. Detto questo, ci sta che si possano avere problemi, ma in quel caso lo si deve fare sapere a me e a quel punto si deciderà il da farsi. Spero ovviamente che Cristina voglia tornare a scrivere qui e da luglio potrà farlo, ma con l'intenzione di commentare a sua volta gli altri autori :)

Torna a “153° Edizione - All Stars Edition - la Nona dell'Ottava Era (Maggio 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti