Una nuova vita di Laura Brunelli

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Laura Brunelli
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Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#1 » martedì 18 maggio 2021, 0:40

Cinque aprile del 1998, il giorno del mio compleanno, la mia casa è andata in fumo, consumata da un incendio che si è portato via tutta la mia vita.
Trovo rifugio al numero dieci di via del fosso lungo, al pian terreno di un palazzo anonimo. La facciata, un tempo bianca, ha lo stesso colore della nebbia che mi circonda in questa fredda mattina di febbraio.
Suono all’interno uno. Nessuna risposta, solo un ronzio sordo e un click che fa scattare la serratura. Il vecchio portone di legno, scrostato e consunto dal tempo, fa resistenza. Appoggio la spalla destra e spingo. L’atrio è freddo e poco illuminato. La porta dell’interno uno è socchiusa. Busso, più per abitudine che per necessità.
“Permesso?”. Di nuovo nessuno mi risponde.
L’appartamento è in stile anni ’60, con un lungo corridoio. Da qualche parte una televisione è accesa su un canale per bambini.
“Entra, please?” mi urla una voce dal fondo del corridoi.
Avanzo lentamente lungo il corridoio. Un turbante di cotone bianco avvinghiato ad una fronte lentigginosa si affaccia dalla soglia dell’ultima stanza sulla destra. “Scusa cara, mi daresti una mano, please?”
Raggiungo la donna e mi ritrovo in un campo di battaglia. La farina ha letteralmente invaso ogni superficie della cucina. Ogni centimetro del grande tavolo che occupa il centro della stanza è ricoperto di pasta all’uovo, torte, muffin, biscotti.
“Ciao cara, io sono Magda”, mi mostra le mani impiastricciate, “mi prenderesti un paio di uova, please?”. Senza togliermi gli occhi di dosso e con un gran sorriso sulle labbra, Magda mi indica il cartone vicino al lavandino.
Le porgo le uova e lei, sorridendo, mima il gesto di romperle e mi indica una ciotola appoggiata sul tavolo, unisce i palmi come in preghiera e mi manda un bacio silenzioso.
Apro le uova nella ciotola e Magda ci tuffa dentro le mani e la farina e comincia ad impastare.
Sento la porta d’ingresso aprirsi e mi affaccio sulla soglia della cucina. Una donna bruna, alta e minuta, cammina lungo il corridoio con le braccia cariche di sacchetti della spesa.
“Salve, sono Eleonora, mi manda René. Lei è Sara?”.
“Si, sono io. Fammi poggiare questa roba e arrivo”. Raggiunta la cucina, Sara posa i sacchetti per terra, schiocca un bacio sulla fronte di Magda e mi raggiunge.
“Vieni, ti mostro la stanza”. Mi guida lungo il corridoio “René mi ha detto della tua situazione”. Superiamo un piccolo disimpegno sul quale si affacciano tre porte. “Questa è la stanza di Magda, la dividerai con Magda”.
“Grazie”.
Sara torna in cucina e io entro nella stanza.
È piccola, troppo piccola per due persone, la mia stanza, a casa mia, era grande quattro volte tanto. Sulla destra un letto a castello, quello in basso già occupato da due peluche striminziti e spelacchiati. In fondo al letto un armadio a due ante.
Sulla parete di fondo una libreria vuota, salvo che per quattro libri di ricette, appoggiati sul ripiano più basso. Di fronte al letto, una piccola scrivania ingombra di disegni, acquarelli, pastelli a cera e matite. Appoggio la borsa ai piedi del letto e mi siedo sull’unica sedia della stanza. Scomoda, di legno, senza imbottitura, senza rotelle.
Appoggio fronte e braccia sul piano della scrivania. Prendo un bel respiro, posso farcela, devo farcela. Magda sembra simpatica e forse, se non darò troppo fastidio, anche Sara si ammorbidirà un po’.



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antico
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#2 » martedì 18 maggio 2021, 0:43

Ciao Laura e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona ALL STARS EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

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MatteoMantoani
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#3 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:55

Prime Impressioni: Ciao Laura, piacere di leggerti. Il tuo racconto è interessante, anche se purtroppo non mi ha convinto.

Aderenza al Tema: Certamente il tema della gara è sviluppato in modo esaustivo.

Punti di Miglioramento: Mi dispiace ma, come ti ho già accennato, questo racconto mi sembra incompleto, o forse un frammento di una trama più ampia. Hai descritto una situazione precisa, ovvero un personaggio che è costretto a trasferirsi in una nuova casa, ma… e dopo? Lei prende possesso della stanza, che dovrà condividere con qualcun altro, ma l’idea di un conflitto rimane solo l’idea, anche perché le persone che incontra lungo la via sembrano tutte gentili con lei. Non so, vedo che non hai nemmeno usato tutto lo spazio a tua disposizione, peccato.
Una nota ortografica: il nome della via dovrebbe essere messo in maiuscolo.
Non mi è chiaro come la persona che narra la vicenda arrivi alla nuova casa: è una ragazzina, chiaro, la sua casa brucia, e “trova rifugio” in via Tal dei Tali. Che significa? Scappa dall’incendio? No. È affidata a una nuova famiglia perché rimane senza parenti? Più probabile, ma non chiaro.
Attenzione anche a come poni i dialoghi, questa battuta: “Salve, sono Eleonora, mi manda René. Lei è Sara?” non sembra essere pronunciata dal pdv, ma dalla donna che entra in casa con le borse (è l’ultimo personaggio a compiere un’azione).

Punti di Forza: Certamente l’idea di base è buona: togliere tutto al tuo personaggio e vedere come se la cava a ricrearsi una vita e una nuova realtà in cui vivere… però potevi svilupparla un po’ di più. Non male come hai caratterizzato i personaggi, specie Magda, col suo intercalare “please”, il suo turbante e la sua passione per la cucina.

Conclusioni: Come primo tentativo nell’infernale Arena non c’è male, però cerca di rendere il tuo racconto più ricco la prossima volta: mettigli un twist, descrivi un conflitto più forte, mostra qualcosa che nessuno può mai aver visto prima... Alla prossima, qui su Minuti Contati!

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Laura Brunelli
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#4 » mercoledì 19 maggio 2021, 17:55

Ciao Matteo,
Grazie per il commento e, soprattutto, per i preziosi consigli. Concordo pienamente sul fatto che sembri più un frammento di una trama più ampia, non ho molta dimestichezza con testi così brevi, soprattutto con un limite di tempo ristretto, ma ho voluto comunque cimentarmi.
Spero di riuscire a migliorarmi frequentando l'arena.
Grazie
Laura

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MatteoMantoani
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#5 » mercoledì 19 maggio 2021, 18:47

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Matteo,
Grazie per il commento e, soprattutto, per i preziosi consigli. Concordo pienamente sul fatto che sembri più un frammento di una trama più ampia, non ho molta dimestichezza con testi così brevi, soprattutto con un limite di tempo ristretto, ma ho voluto comunque cimentarmi.
Spero di riuscire a migliorarmi frequentando l'arena.
Grazie
Laura

Dai, sono contento che tu non ti sia offesa :) ci vuole certamente pratica, ma sono sicuro che farai sempre meglio. Alla prossima!

viviana.tenga
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#6 » venerdì 21 maggio 2021, 13:57

Ciao Laura,
Il tuo racconto è interessante ma, a mio parere, sembra più un frammento di qualcosa di più ampio e lascia aperte troppe domande.
Cosa è successo tra l'aprile '98 (quando brucia la casa) e il febbraio (dell'anno dopo?) in cui si reca in quella nuova? Se è stata affidata a una nuova famiglia, perché arriva così, da sola bussando, e non accompagnata da qualcuno? Chi è René? Perché Magda usa quel "please" in fondo alle frasi?
IDal punto di vista stilistico, due piccoli appunti:

“Questa è la stanza di Magda, la dividerai con Magda” -> immagino che la ripetizione sia rimasta dentro nella fretta delle ultime revisioni, ma sarebbe stato meglio un "questa è la stanza di Magda, la dividerai con lei"

Una donna bruna, alta e minuta, -> "minuta" mi fa pensare a una persona bassa, forse stava meglio un "snella"

Nel complesso, il racconto ha sicuramente del potenziale, ma in questa forma mi dà l'impressione di essere ancora incompiuto

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Laura Brunelli
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#7 » venerdì 21 maggio 2021, 18:11

Grazie Viviana del commento.
In effetti la ripetizione di Magda mi è sfuggita, nelle mie intenzioni la frase doveva essere "questa è la stanza, la dividerai con Magda".
Anche la discrasia temporale fra l'aprile del 98 e l'indefinito febbraio è, ahimè, un refuso. Nelle miei intenzioni i due eventi erano ravvicinati. Ho perso molto tempo all'inizio e alla fine, per la fretta, mi sono sfuggiti.
Sono contenta, però, che l'idea ti sia piaciuta.
Grazie
Laura

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Quarantine AlessandroCatanzaro
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#8 » sabato 22 maggio 2021, 12:20

Ciao Laura.
Il racconto come già sottolineato sembra un estrapolato. Ha un prima e sicuramente un dopo. Ecco io non ho trovato il cambiamento. Il tema richiesto è stato toccato, ma Sara ( anche la mia protagonista si chiama Sara :O) che cosa sta vivendo? Come si sente? Si dice che ci riuscirà ok, ma penso che avrebbe avuto bisogno di qualcosa questo racconto per essere chiuso. Una esperienza, magari un conflitto con Magda, o con il suo "disordine"? Le sue abitudini alimentari? E' scritto molto bene, e quindi ci tengo che ti arrivi che la mia è una riflessione proprio perché l'aspettativa che hai creato all'inizio è per me alta. Avrei voluto leggere un evento che avrebbe potuto soddisfare questa aspettativa.

Punto di forza: Mi piace molto lo stile usato e la descrizione dell'ambiente (esclusi un paio di refusi e costruzione della frase dovuti sicuramente al tempo a disposizione )
Punto debole/migliorabile: La chiusura del racconto. Non lascia in sospeso. Si chiude ma non mi ha raccontato nulla su Sara. Cosa succede?

In bocca al lupo, lo scrivere in poche righe e in poco tempo un' idea, è tanto tanto difficile, ma è un buonissimo allenamento per sfrondare eliminando il superfluo e arrivare al punto. Sono sicuro che con tutti questi commenti riuscirai la prossima volta a migliorare di molto, adattando la tua bella scrittura a questo tipo di contest perché secondo me la penna c'è.

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Fagiolo17
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#9 » sabato 22 maggio 2021, 14:30

Ciao Laura e benvenuta su MC.
La parte più difficile nello scrivere racconti di questa lunghezza è sicuramente trovare una scena interessante dove sia presente un twist sconvolgente o un'evoluzione del protagonista che non sia però troppo repentino.
Su MC vediamo storie di ogni genere, dalla vita comune alle derivazioni del fantastico e troverai pareri discordanti anche su questo, perciò ti consiglio di scrivere sempre qualcosa che per prima cosa piaccia a te e di non cercare di accontentare per forza i gusti di chi ti legge. (Come consiglio personale).
Passando al tuo racconto, sicuramente manca qualcosa, come ti hanno già evidenziato nei commenti precedenti. Mi piace la scelta della prima persona, che io trovo sempre molto performante.
Hai provato a seminare qualche dettaglio qua e là per farci capire cosa sta succedendo ma mi manca una chiara situazione A di partenza e una situazione B di arrivo.
La nostra protagonista è costretta a trasferirsi in un nuovo appartamento e? Manca un avvenimento cardine. Se volevi esplorare questo trasloco forzato avrei messo più forza nelle sue sensazioni, nella sua paura del nuovo, magari trasformando questo terrore in una situazione di quiete quando si rende conto che le nuove "coinquiline" sono ragazze simpatiche e alla mano che la accettano al volo, senza preoccuparsi del suo passato o di cosa le è accaduto. In questo modo (uno dei tanti possibili) avresti dato più corpo alla narrazione e creato un'aspettativa maggiore nel lettore.
In bocca al lupo per le prossime edizioni!

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Andrea Furlan
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#10 » sabato 22 maggio 2021, 19:28

Ciao Laura,
il tuo racconto è molto sviluppato sulla descrizione degli ambienti e dell’incontro della protagonista con le sue future compagne d’appartamento. Come elementi positivi, ho trovato prima di tutto l’aderenza al tema che mi sembra assicurata. Anche la figura di Magda è molto interessante, sei riuscita a dare l’idea di una persona aperta e allegra, la compagna di stanza che tutti vorrebbero, capace di stabilire una relazione positiva con una sconosciuta con pochissimi gesti. D’altro lato però trovo che siano troppo poco sviluppate le parti iniziale e finale, cioè le parti chiave della storia. La tragedia che capita alla protagonista, che le cambia la vita e genera tutto l’intreccio occupa appena la prima riga e non c’è nessuno sviluppo psicologico collegato, così come le sue sensazioni appaiono appena nel finale. Questo mancato sviluppo rende anche poco chiari alcuni passaggi: dici che Eleonora “trova rifugio in via…” ma non spieghi come sia arrivata lì. Se l’avessi scritto io, avrei tagliato della metà la parte sull’incontro, togliendo alcune descrizioni dell’ambientazione (a cosa serve descrivere la stanza alla fine? Che valore aggiunto dà alla storia?) per sviluppare proprio queste due parti.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#11 » martedì 25 maggio 2021, 8:31

Ciao Laura.
Questo mese è ricco di facce nuove, quindi innanzitutto ti do il mio benvenuto in questa gabbia di matti. Se avrai la pazienza e la volontà di metterti in gioco e confrontarti con gli altri utenti con assiduità, sono certo che troverai un sacco di spunti interessanti.
Detto questo, passiamo al tuo brano, il quale mostra purtroppo parecchie problematiche. Sugli errori più specifici si sono già soffermati gli altri, quindi non mi dilungherò. Preferisco darti alcuni consigli più generali con l’intento di aiutarti a rendere la tua fase di planning più consapevole e immediata (MC è un’arena fondamentale soprattutto per imparare a gestire le regole base della scrittura creativa, rendendo la loro rielaborazione un automatismo quasi naturale).
Ho volutamente chiamato il tuo testo “brano”, in quanto allo stato attuale non mostra ancora la struttura del racconto. Sono tre i difetti fondamentali, a mio modo di vedere:

1. Manca un vero finale, tanto il testo ha le parvenze di un estratto.
2. Manca conflitto. E ricorda: il conflitto è il motore di ogni storia. Senza conflitto, non esiste storia. (ci sarebbe anche da dire che il conflitto dev’essere supportato da un arco di trasformazione del personaggio, ma lì siamo già al gradino successivo).
3. Quasi completa mancanza d’introspezione del personaggio.

Ora, a prescindere dal tipo di narratore che decidi di utilizzare (ma soprattutto se, come nel tuo caso, decidi di adottare la prima persona al presente) è fondamentale che il lettore veda il mondo attraverso gli occhi del personaggio su cui hai deciso di appoggiare la tua “telecamera”. Sensazioni sensoriali, pensieri, giudizi… Per rendere un testo efficace tutto dev'essere veicolato dal portatore di PDV. Anche solo con questi piccoli accorgimenti (facili da spiegare, molto meno da padroneggiare), vedrai che persino un testo dalla storia poco originale sarà capace di elevarsi.

Concludo con un paio di annotazioni più specifiche.

Trovo rifugio al numero dieci di via del fosso lungo, al pian terreno di un palazzo anonimo.

Soprattutto per testi “blitz” come quelli per MC, evita i dettagli superflui. Quale valore aggiunge al testo il fatto di sapere che il palazzo si trova “al numero dieci di via del fosso lungo”? Nessuno, trattandosi di un luogo inventato. Concentra invece l’attenzione tua (e quindi del lettore) su ciò che è davvero importante.

“Entra, please?” mi urla una voce dal fondo del corridoi.

Piccolo errore di battitura.

Per concludere, non ti abbattere. Il primo approccio al particolare sistema di scrittura di MC equivale sempre a venire investiti da un treno in corsa. Se la scrittura per te è qualcosa di più di un semplice passatempo, i miei consigli sono due: inizia col studiare qualche testo di scrittura creativa (i volumi di McKee e Marks sono ottimi per iniziare) e magari prova a metterti in gioco nella sfida bimestrale, a mio avviso perfetta per uscire dalla propria comfort zone stilistica e contenutistica.
Alla prossima.
lupus in fabula

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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#12 » mercoledì 26 maggio 2021, 0:04

Ciao Laura.
Declinazione delicata del tema, quella del rifarsi una vita dopo una tragedia in un luogo sconosciuto, in mezzo a sconosciuti che in futuro, forse, si potranno cominciare ad apprezzare. A tal proposito, Sara mi è sembrata sbrigativa, ma non così dura: forse anche perché entra in scena molto tardi. Ecco, forse al racconto manca un po’ di pepe, perché è fin troppo lineare, senza particolari elementi di sorpresa, o quantomeno originali; né tantomeno una situazione di conflitto, come del resto ti han fatto notare prima del mio commento.
Buono lo stile, anche se tendi a indugiare un po’ troppo su alcuni particolari, come negli elenchi delle ultime righe – che pure a me piacciono, ma forse andrebbero più diluiti per valorizzarli.
Occhio agli errori (la via con l’iniziale minuscola, “dal fondo del corridoi”, “Questa è la stanza di Magda, la dividerai con Magda”) e alle ripetizioni (tre “corridoio” o “corridoi” in poche righe).
Detto questo, un buon racconto, che nel tuo gruppo non sfigura di certo.

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Laura Brunelli
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#13 » mercoledì 26 maggio 2021, 10:48

Quarantine ha scritto:Ciao Laura.
Il racconto come già sottolineato sembra un estrapolato. Ha un prima e sicuramente un dopo. Ecco io non ho trovato il cambiamento. Il tema richiesto è stato toccato, ma Sara ( anche la mia protagonista si chiama Sara :O) che cosa sta vivendo? Come si sente? Si dice che ci riuscirà ok, ma penso che avrebbe avuto bisogno di qualcosa questo racconto per essere chiuso. Una esperienza, magari un conflitto con Magda, o con il suo "disordine"? Le sue abitudini alimentari? E' scritto molto bene, e quindi ci tengo che ti arrivi che la mia è una riflessione proprio perché l'aspettativa che hai creato all'inizio è per me alta. Avrei voluto leggere un evento che avrebbe potuto soddisfare questa aspettativa.

Punto di forza: Mi piace molto lo stile usato e la descrizione dell'ambiente (esclusi un paio di refusi e costruzione della frase dovuti sicuramente al tempo a disposizione )
Punto debole/migliorabile: La chiusura del racconto. Non lascia in sospeso. Si chiude ma non mi ha raccontato nulla su Sara. Cosa succede?

In bocca al lupo, lo scrivere in poche righe e in poco tempo un' idea, è tanto tanto difficile, ma è un buonissimo allenamento per sfrondare eliminando il superfluo e arrivare al punto. Sono sicuro che con tutti questi commenti riuscirai la prossima volta a migliorare di molto, adattando la tua bella scrittura a questo tipo di contest perché secondo me la penna c'è.


Ciao Quarantine,
Grazie del commento e degli utilissimi consigli. Sono solo algi inizi e ogni critica o suggerimento sono ben accetti. Devo dire che nemmeno io ero molto convinta, ma sono qui per imparare e se non mi metto in gioco non lo farò mai.
Almeno posso individuare i punti deboli e capire cosa devo migliorare.
Sono già abbastanza soddisfatta di essere riuscita a finirlo nel tempo stabilito!
Crazie anche per l'incoraggiamento.
Laura

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freakycharlie
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#14 » mercoledì 26 maggio 2021, 14:29

Ciao Laura

Dico subito che il tuo stile di scrittura mi piace, ma il racconto mi sembra non abbia un focus ben definito.

L'inizio con l'incendio mi ha lasciato in sospeso poi la cosa non viene più nominata. Potevi evitarlo del tutto.

Più che un racconto a sé mi sembra parte di qualcosa di più grande che, però, non ha le densità di una flash fiction.

Lo stile della scrittura in ogni caso è piacevole e originale, con un'attenzione diversa alla struttura sono certo che saprai scrivere qualcosa di maggiore impatto.

Alla prossima

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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#15 » mercoledì 26 maggio 2021, 15:36

Ciao!

Il tema è rispettatissimo, ma vedo qualche problema.

La protagonista resta molto anonima rispetto a Magda che vai a esplorare con comportamenti e dialoghi. La vaghezza di un protagonista non è sempre un problema, ma in questo caso sì perché ci serve per le dinamiche dell'interazione.
Inizio pensandola come di età media, perde la casa, trova rifugio in una casa nuova. Il fatto che ci arrivi da sola e non accompagnata mi conferma questa impressione di essere adulta. Il fatto che identifichi uno "stile anni '60" della casa mi rafforza questa idea perché una bambina/ragazza non avrebbe ancora sviluppato così a colpo d'occhio queste categorie.
Come viene trattata da Sara me la fa ripiombare in una giovinezza/adolescenza al massimo (anche se in quello scambio si perde un po' il punto di vista e chi sta parlando, quindi non sono sicuro dei nomi).

A livello tecnico penso che si possano usare i dialoghi in maniera molto più incisiva per immergerci, mentre ora mi hanno quasi distratto dalle situazioni che descrivi. Se fossero più naturali e meno volutamente informativi, si inserirebbero meglio nel flusso del racconto.

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antico
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Re: Una nuova vita di Laura Brunelli

Messaggio#16 » domenica 30 maggio 2021, 10:45

Hai un bel tratto. Il racconto poteva anche funzionale in quest'arco da te descritto, ma ponendo maggiore attenzione alla protagonista e non solo, direi anche su Sara. Sul finale Annalisa riflette su una Sara un po' rigida che però non mi sembra arrivare al lettore perché hai dedicato molto tempo a Magda e pochissimo a lei. Oltre a questo, benissimo le sue riflessioni finali, ma lei stessa manca parecchio fino a quel punto limitandosi a muoversi per quella casa come svuotata e ci sta benissimo, ma anche solo il sottolinearlo con qualche pennellata avrebbe giovato. Infine, i riferimenti temporali sballano la lettura, ma ti sei già accorta del refuso (refuso che, però, incide parecchio sull'approccio del lettore che si chiede cosa mai avrà fatto per tutti quei mesi). Concludendo, direi un pollice tendente verso il positivo un po' al pelo e in classifica ti piazzo davanti al parivalutato racconto di Sherwood che soffre di problemi maggiori sul fronte dialoghi.

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