Abitudini

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Abitudini

Messaggio#1 » martedì 18 maggio 2021, 0:58

Questa gabbia è troppo calda e umida.
Il vetro fresco contro la schiena mi dà un po’ di sollievo dall’afa, tenere in bocca una cannuccia di paglia inganna la mia sete ma non la fame. Lo stomaco mi duole ma non urlo il mio disappunto.
Passi rapidi poco distanti, mi contorco senza staccare la schiena dal refrigerio. Al di là del vetro passano in quattro, di quelli in tuta e casco verde.
Alzo il braccio e batto le nocche contro il vetro, due volte.
I Verdi non mi degnano di uno sguardo, nessuno dei caschi si volta verso di me. Parlano tra loro ma quel che dicono rimane incomprensibile. Indicano righe diverse su uno o sull’altro dei fogli che tengono in mano.
Nelle altre gabbie parte il concerto, mi hanno sentito. Kerchak percuote il suo vetro con veemenza, le vibrazioni arrivano fino alla mia schiena.
“Cibo, acqua! Sete, sete, sete! Tutti.”
Lo scandisce chiaramente fra un urlo e l’altro.
Quando ha smesso di chiedere la libertà? Ha cominciato a arrendersi anche lui?
I quattro Verdi lo osservano per un po’, appuntano qualcosa sui loro fogli.
La pagliuzza è amara. Ne prendo un’altra dal mio giaciglio e ricomincio a succhiare.
I Verdi scompaiono oltre la porta in fondo al corridoio, Kerchak non smette di sbraitare e chiedere, dubito possano sentirlo
“Smettila! Non ti sente nessuno ormai. Risparmia energie.” il mio consiglio viene accolto male, spreca altra energia per regalarmi una ‘chicca’ del suo linguaggio tutt’altro che forbito. Non rispondo e lui tace, deve aver capito l’antifona.
Vorrei che la noia mi regalasse un po’ di sonnolenza per dimenticare la fame per un po’, lo stomaco duole troppo. Abbasso le palpebre.
Un colpo secco mi fa scattare in piedi, oltre il vetro c’è uno dei Blu. Alza davanti a sè un cartoncino, al centro è disegnato un triangolo. Dice qualcosa ma mi arriva solo un sibilo.
“Non capisco, non sento!” indico le orecchie con gli indici, le copro con le mani, faccio spallucce. Non apre il casco, sibila di nuovo.
Inutile, non si riesce a comunicare, dannazione. Vorrei vedere quel volto.
Indica il disegno sulla carta, poi un punto alle mie spalle.
La parete è cambiata, si è scoperto uno schermo su cui ci sono due simboli, uno è il triangolo che è sulla carta in mano al Blu, l’altro un cerchio. Il mio carceriere batte nuovamente con il dito sul vetro, nell’altra mano ora regge una mela. Alza alternativamente la carta con il triangolo ed il frutto.
Mi sento una cavia, ma sembra l’unico modo di ottenere del cibo.
Osservo il Blu e la parete, più volte. Mi chiedo se questo è davvero un esperimento o una tortura.
Mi avvicino cauto alla parete. Spingo il pulsante giusto e ottengo una mela. La divoro. Lo spingo di nuovo, una scarica elettrica mi scaraventa a un paio di metri. Il Blu agita la testa, sventola la carta, il simbolo è cambiato. Anche sullo schermo. Spingo quello nuovo, il premio è una ciotola d’acqua.
Dannati bastardi. E’ questo che volete? Renderci bestie?
Non l’avrete vinta. Siamo esseri umani. Sopravviveremo secondo le vostre regole.
Attenderemo il momento giusto e avremo la nostra occasione.



Un colpo secco mi fa scattare in piedi, oltre il vetro c’è uno dei Blu.
La bocca mi si inonda di saliva. La vescica vorrebbe svuotarsi ma la trattengo.
E’ ora della pappa.


"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Abitudini

Messaggio#2 » martedì 18 maggio 2021, 1:02

Ciao Pietro, anche tu mancavi da alcune edizioni, vero? Parametri rispettati, buona ALL STARS EDITION!

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#3 » martedì 18 maggio 2021, 1:08

Ciao Maurizio,

in effetti ho partecipato a poche edizioni, mi sarebbe piaciuto riuscire a partecipare di più.
Questa sera fortunatamente ho potuto approfittare di una congiuntura favorevole .
Spero di riuscire a guadagnarmi l'onore delle armi. :-)
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Sherwood
Messaggi: 101
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#4 » mercoledì 19 maggio 2021, 15:18

Ciao Pietro,
il tuo è un racconto interessante, anche se non tutto è comprensibile. Alcuni uomini sono prigionieri e qui sorgono diversi interrogativi: chi sono gli strani esseri che li tengono sotto chiave? Alieni? Perché si trovani lì? I bisogni primari si fanno sentire (fame, sete etc) e sembra proprio che su questi facciano leva per piegare la loro resistenza. Forse si tratta di esperiementi? A parte queste domande, che credo tu abbia volutamente lasciare irrisolte, il tema è centrato. Alla fine ci si adatta a tutto per sopravvivere.

Avatar utente
Sirimedho
Messaggi: 301
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#5 » mercoledì 19 maggio 2021, 21:28

Buonasera Pietro.

Il ribaltamento per cui gli umani diventano cavie è un tema classico della fantascienza, forse per i cattivi sensi di colpa per quello che stiamo facendo agli animali.
Il racconto scorre veloce, gli alieni, anche se tratteggiati principalmente per il colore, si immaginano bene, sembrano anche loro molto umani negli scopi e nelle modalità di sottoporre quei test.
Il messaggio che sembra voler passare è che “noi umani” non ci arrendiamo e addirittura siamo sempre pronti a combattere. Però è un messaggio negato dall’altro personaggio, che chiede soltanto cibo e acqua avendo abbandonato l’idea della libertà. Forse che più che “noi umani” sarebbe stato più corretto limitare questo sentimento al personaggio principale.
Rispetto la situazione, i test che venivano proposti sembrano davvero troppo facili: spingere il bottone con la stessa immagine che viene mostrata. Se non è il primo giorno (e dal racconto si capisce che non lo è, altrimenti come potrebbe il personaggio principale sapere dei cambiamenti dell’altro?), possibile che non abbia/abbiano capito la semplice regola? O forse ci sono più regole, ma in questo caso sarebbe stato più efficace mostrarle.
Per quanto riguarda la scrittura, mi sembra semplice ed efficace.

Buon contest!

Avatar utente
Giovanni Attanasio
Messaggi: 322
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#6 » venerdì 21 maggio 2021, 10:24

Sarà che di recente sto guardando la trilogia “Planet of the Apes”, ma avrei giurato che fossero effettivamente delle scimmie in un laboratorio; lo avrei molto preferito, ma è un parere mio.
Il testo funziona, c’è un parallelo tra una cavia che si arrende e una che invece lotta. Quello che mi diverte è che li testano proprio come farebbero con scimmie da laboratorio, promettendo un premio per ogni risposta giusta, immagino. Il protagonista promette vendetta, ma non nego che mi sarebbe piaciuto vederlo in azione anche da prima, anziché cedere al gioco del premio: messo di fronte alla scelta tra un personaggio statico e uno che agisce, preferisco sempre il secondo.
Buona edition!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

Avatar utente
Giacomo Puca
Messaggi: 257

Re: Abitudini

Messaggio#7 » venerdì 21 maggio 2021, 18:51

Ciao Pietro, piacere di leggerti.

Tema
Centrato con una certa originalità: l'adattamento pavloviano. Inoltre c'è il bonus di aver costruito un racconto che ruota tutto attorno al tema.

Trama
Molti elementi vengono introdotti senza essere spiegati (chi sono i prigionieri? Perché sono lì? Chi sono i carnefici?). Questa carenza di risposte per me non è un difetto fintanto che è contestualizzata. Alla fine ci serve sapere che sono prigionieri e a cosa sono sottoposti, non ci serve sapere, almeno non in storie così brevi, il perché. L'elemento che non ho gradito è quello delle guardie di 2 colori: sembra una cosa importante, tanto importante da doverla introdurre e specificare, tuttavia non vediamo in cosa sia rilevante la differenza tra le guardie.

Stile
La storia si fa leggere senza problemi tuttavia ho riscontrato un elemento che non mi è piaciuto. Manca, almeno da un certo punto in poi, l'immersione nel protagonista. Il narratore dovrebbe lasciar trasparire una certa disperazione, dolore, ma "narra" in una maniera impeccabile. Non ho visto l'impazienza quando non riesce a comunicare con la guardia (e dovrebbe essere davvero impaziente lì). Il picco di questa mancanza di immersione è nella scena della scossa:
Lo spingo di nuovo, una scarica elettrica mi scaraventa a un paio di metri. Il Blu agita la testa, sventola la carta, il simbolo è cambiato.
Prendere una scossa simile non è uno scherzo, ma il narratore non fa una piega, riprende a raccontarci la sua storia come se niente fosse.

Conclusioni
Un racconto che, rispetto agli altri che ho letto fin' ora, è più originale e riesce a incorporare meglio il tema. Avrei preferito una sforbiciata su alcuni elementi (le guardie verdi) per poter approfondire le sensazioni del protagonista nella parte finale, quella dove c'è la vera "ciccia".

A rileggerci!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

Avatar utente
Pretorian
Messaggi: 727

Re: Abitudini

Messaggio#8 » venerdì 21 maggio 2021, 23:40

Ciao Pietro e piacere di leggerti. Non so... il racconto ha degli elementi d'interesse, ma devo dire che mi ha convinto poco. Anche se la narrazione è buona fai riferimento a elementi molto specifici di conteso (i "caschi blu" e quelli "verdi", le pareti con i vetri, gli esperimenti) che sembrano andare in una certa direzione ma, dato che manca qualsiasi effettivo elemento di contesto, non si riesce a capire quale dovrebbe essere questa direzione. è come prendere un estratto preso da un punto a caso di un romanzo e pretendere di capire tutto senza conoscere il contesto, il setting o qualsiasi elemento di background. Il finale è interessante, ma penso che avrebbe meritato qualche elemento in più, in modo da evidenziare maggiormente l'adattamento/sottomissione del protagonista. Lo so che lo spazio era poco, ma un lavoro di asciugatura delle parti non necessarie sul testo precedente avrebbe potuto darti lo spazio di manovra necessario.
Alla prossima!!

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#9 » sabato 22 maggio 2021, 16:26

Ciao Pietro.
Ho letto il tuo racconto con interesse. Non nego che ci sono degli spunti di riflessione in un contesto che incuriosisce non poco. Le premesse sono potenzialmente molto attrattive: ci sono dei prigionieri, una manciata di carcerieri misteriosi, e un esperimento che tale non è, o potrebbe esserlo.
Poteva venire fuori un racconto notevole, invece l'occasione è stata sprecata, essenzialmente perché manca un'impalcatura (anche solo suggerita) di elementi sullo sfondo. Non pretendo che tu mi spieghi tutto, anche perché sarebbe impossibile in 4242 caratteri, ma almeno qualche input in più non mi sarebbe dispiaciuto. E ciò ha moltiplicato a dismisura le domande: c'è un'invasione aliena? Si è instaurato nel mondo un regime dittatoriale? E perché questo trattamento alla specie umana? E perché un tipo di "addestramento" così semplice come il condizionamento pavloviano (che si addice di più agli animali)? E potrei continuare. Mi sono sforzato di trovare dei simbolismi, o dei significati nascosti, ma bisogna forzare molto l'interpretazione complessiva del testo per ricavare qualcosa. Inoltre, il flusso narrativo si conclude "placido" senza un vero climax, e questo non è un bene perché, come ben sai, ogni storia mai raccontata ha un climax che deve rappresentare il degno scioglimento di ogni vicenda narrata in tutto il racconto... Qui non c'è un vero picco emotivo: la trama finisce come è iniziata. Punto.
Il tema sembra centrato: l'adattamento del prigioniero all'esperimento.
Piccola nota tecnica: troppo possessivi. Spesso in un passo di 4/5 righe se ne trova almeno una decina. Quando devi usarli, pensaci bene su e se sono proprio necessari li usi, altrimenti tagliali senza pietà!
In conclusione: buona intuizione, ma sviluppo carente di diversi elementi. Come già detto da qualcuno prima di me, sembra una breve sequenza estratta a caso da un romanzo, di cui però non si conosce null'altro che i pochi elementi inseriti nel racconto.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#10 » lunedì 24 maggio 2021, 9:56

Salve a tutti, provo a chiarire qualche aspetto che non sono riuscito a rendere chiaro nel testo.

Siamo giustamente in una situazione alla "Planet of the Apes", come detto da Giovanni, col capovolgimento di quella che e' l'esperienza della sperimentazione sugli animali vista dalla parte della cavia.
Il protagonista umano e' imprigionato in una gabbia con una parete di vetro. Ha una conoscenza limitata di quel che accade e anche delle ragioni per cui e' imprigionato. E' ormai abituato a vedere passare i 'caschi verdi' con cui sa di non poter interagire, in quanto si comportano da semplici osservatori. Tra le altre cose non sono riuscito a rendere a sufficienza la novita' per il protagonista della comparsa del 'casco blu': un tipo di osservatore che, al contrario dei precedenti, cerca proprio l'interazione con il prigioniero. A quale scopo si scopre alla fine: non di semplice studio ma di addestramento/addomesticazione sulla base del condizionamento pavloviano.

La sottotraccia, per rispondere alla domanda di Emiliano, sta nel mostrare che l'individuo che si riteneva rappresentante di una umanita' resistente e nonostante tutto ribelle, si comporta alla fine come un qualsiasi animale poiche' anche lui, sotto tutti i punti di vista, e' un appartenente a questo regno dei viventi. In determinate condizioni (isolamento, cattivita', fame) puo' essere condizionato a reagire a determinati stimoli per lo meno a livello delle risposte fisiche istintive.

Facendo autocritica, riconosco di essere stato molto condizionato ( :-D ) da due aspetti: la paura di fare infodump e la mancanza dei 1000 caratteri che non ho saputo/potuto sfruttare. Il finale e' infatti chiuso decisamente troppo in fretta. Come giustamente rilevato da Giacomo, in particolare questa parte e' una narrazione degli eventi in cui avrei dovuto inserire molte piu' sensazioni per aumentare non solo l'immersivita' ma anche la completezza della narrazione.

Grazie a tutti per i commenti, come sempre estremamente utili!
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Laura Brunelli
Messaggi: 194

Re: Abitudini

Messaggio#11 » mercoledì 26 maggio 2021, 10:25

Ciao Pietro,
Il tuo racconto non mi ha convinto del tutto. Sebbene sia ricco di dettagli che rendono viva la scena, lascia aperti molti quesiti.
Da quanto tempo il protagonista è richiuso? All’inizio del racconto è già rassegnato o è solo più diplomatico degli altri prigionieri? Sa come e quando è stato fatto prigioniero?
Considerato che si domanda quando il suo compagno di prigionia ha smesso di chiedere la libertà, deve essere imprigionato da molto tempo. Se così fosse, il protagonista dovrebbe essere debilitato, ma ci dice solo che gli “duole” lo stomaco. Trovo questa parola poco ottimale nel contesto. Non è un dettaglio preciso, il vocabolo non è di uso comune e faccio fatica a credere che sia il primo termine che viene in mente ad una persona imprigionata da molto tempo e ridotta alla fame e alla sete.
Nemmeno il protagonista mi ha convinto. Pur rinchiuso in una gabbia, affamato e completamente ignorato dai “Verdi”, appare tranquillo e quasi infastidito dagli schiamazzi delle persone che occupano le atre gabbie. E infatti, se la prende con Kerchak e gli dice di piantarla.
Quando uno dei “Blu”, lo sottopone ad un esperimento, trattandolo come una scimmia, ha un guizzo di reazione, ma solo un guizzo. Superato immediatamente dal finale, nel quale il protagonista si è definitivamente sottomesso alle condizioni imposte dai carcerari. Forse, un personaggio più combattivo all’inizio, avrebbe reso più piacevole il racconto e più incisivo il Twist finale. Qualche problemino dal punto di vista stilistico. Non mi piace molto il duole delle prime righe.

Giudizio: questo racconto non mi ha convinta del tutto. Sebbene l’ambiente sia descritto in modo dettagliato e sia facile immaginarselo; nonostante i pensieri del personaggio siano chiari e si percepisca un cambiamento nel finale, non trovo coerenza fra la situazione descritta e le reazioni del personaggio. Non si capisce se si è arreso già all’inizio del racconto e ha solo un rigurgito di orgoglio quando lo sottopongono all’esperimento della mela, o se, al contrario, si arrende solo nel twist finale.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 201

Re: Abitudini

Messaggio#12 » mercoledì 26 maggio 2021, 23:26

Ciao Pietro, un piacere leggerti.
Il tuo racconto, scusami se mi permetto, ma mi è sembrato superficiale. Nel senso, hai avuto una buona idea, ma si ha come l'impressione che non hai voluto approfondirla più di tanto. Avevi una caterva di caratteri in più per ampliare il tema e per spiegare meglio tutto quello che stava succedendo, e invece hai scritto il minimo sindacale.
Dico questo perchè è un peccato, perchè tra tutte le idee lette, questa era una di quelle più originali, e non avresti dovuto "sprecarla" così.
Il racconto lascia troppi interrogativi una volta arrivati al finale, e avevi tutte le possibilità e le qualità per chiudere tutti quei buchi.
Ma d'altronde, siamo qui per migliorare tutti.
Alla prossima.

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#13 » giovedì 27 maggio 2021, 12:35

Grazie anche a voi per i commenti.

La percezione che il finale sia 'chiuso in fretta' è più che giusta, poiché davvero è stato così. Non per mancanza di voglia o per non curanza, ma per non saper gestire il tempo disponibile e mettere sul foglio digitale le parole abbastanza in fretta. Avrei volentieri sfruttato gli altri mille caratteri disponibili, ma ho dovuto usare lo strumento del 'fastforward' nel finale per non lasciare del tutto incompiuto il racconto.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Abitudini

Messaggio#14 » domenica 30 maggio 2021, 22:49

Un racconto semplice, forse troppo. Definisci la situazione, la sviluppi, chiudi con un bel finale (breve, ma giusto), però nel farlo non semini e in tal modo non fornisci al lettore elementi per delineare un contesto più allargato. Del resto tu stesso hai ammesso di essere arrivato giusto con il tempo e, pertanto, di non avere potuto arricchire il tutto. Allo stato attuale direi un pollice tendente verso il positivo, ma dietro a tutti i parivalutati proprio per questa mancanza di contesto più allargato.

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 352
Contatta:

Re: Abitudini

Messaggio#15 » lunedì 31 maggio 2021, 9:08

Grazie Maurizio,

severo ma giusto.
;-)

Alla prossima!
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Torna a “153° Edizione - All Stars Edition - la Nona dell'Ottava Era (Maggio 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti