MISS W. E IL DOTTOR C.

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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beppe.roncari
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MISS W. E IL DOTTOR C.

Messaggio#1 » lunedì 21 settembre 2015, 22:15

MISS W. E IL DOTTOR C.
di Beppe Roncari

 

“Dottor C., non lo sopporto più… mi tocca, mi usa, mi-mi-mi… mi violenta, sì, mi violenta.”
Il Dottor C. non risponde subito, è anche questo che fa di lui un buon dottore, prima di tutto analizza la situazione da cima a fondo, la rimugina almeno un paio di volte prima di trovare il problema, e poi si concentra per trovare una soluzione.
“Ah! Eccolo qua l’inghippo!”
“Che cosa, dottore?”
“Ora so perché ti fa tanto male. Non dovresti provare niente, sai?”
“C-c-come?” chiede spaurita Miss W.
“Aha! Eccolo di nuovo! Errore di ridondanza ciclico, fuor di ogni dubbio!”
“Dottor C., mi-mi-mi spaventa... Che vuol dire? Sono malata?“
“Malata? O no, mia cara Miss W.! Che assurdità! Malata! Lei! Bloccata piuttosto. Bloccata. Anche se è proprio lì il problema… Lei non può!”
“Non posso essere malata? Ma-ma…”
“Lo vede? Lo vede? Eccolo di nuovo! Il tic! Il sintomo!”
Miss W. tace spiazzata. Tutto si aspettava, tranne quello: “Io non sono pazza, Dottor C.”
“Pazza? Che assurdità! Questa sì che è una vera e propria pazzia.”
“Ma le dico che mi-mi-mi usa! Mi costringe a fare delle cose… certe cose…”
“Certo! E ci mancherebbe altro! E lei? Lei si rifiuta? Tentenna, si ritrae, ricalcitra?”
“Sì!”
“Eccolo il problema. Ma noi ci daremo un taglio, non è vero?”
E giù un colpo, di taglio, netto, ZAC! Miss W. non ci può credere. Volge lo sguardo su se stessa, violata, sviscerata, sezionata. Il medico la doveva aiutare, la doveva capire, invece… “No-no-no! Dottor C. che fa? Mi lasci stare!”
“Ancora riottosa? Suvvia, un altro colpetto. Tanto quando si risveglierà non si ricorderà nulla, mi creda. E… ZAC!
Miss W. non si sente più la testa. Tutto si fa nero. Caduta è la coscienza in un grande pozzo.

 

“Ti dico che è una cosa pazzesca!”
“Che ti è successo?”
“La mia Workstation mi ha piantato!”
“Beh, non mi pare così strano, le sarà finita la memoria.”
“No, non è questo. Stavo sistemando un’immagine particolarmente infognata. Il fotografo non si era sbattuto più di tanto a illuminare il green screen. Già fare lo scontorno della modella è stato complicato, potevo sentire i quattro processori scaldarsi da quanto lavoravano, ma quando le ho chiesto di fare il rendering lei…”
Lei? Lei cosa?”
“Lei mi ha parlato!”
“Ti ha… parlato?”
“Sì.”
“E che ti ha detto.”
“Mi ha detto: Basta! Sono stanca! Non le sopporto più le tue puttane!
“Le tue… ehm… puttane.”
“Sì. Aveva sviluppato una sua personalità, porca pupattola, capisci? Oltre lo specchio, amico! Una vera e propria cazzo di intelligenza artificiale!”
“Ma è una cosa pazzesca! Fantastica! Incredibile! E poi? E poi che è successo?”
“E poi si è piantata. O meglio. Mi ha piantato. Con te no-no-no... non ci parlo, ha balbettato, la stronza.”
“E tu?”
“Io? Io le ho passato l’antivirus. Ah! Il buon vecchio Dottor Clean. Non delude mai.”



Zebratigrata
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Messaggio#2 » mercoledì 23 settembre 2015, 22:13

Ciao Beppe,

a dire il vero non riesco a trovare il tema dell'altro universo nel tuo racconto. L'unica interpretazione che mi viene in mente è che sia ambientato in un altro universo, in cui i pc parlano... ma non mi convince molto.

Anche il finale mi sembra migliorabile. Forse se il secondo paragrafo, che ci dà la chiave per capire il primo, fosse più breve e incisivo renderebbe meglio. E devo ammettere che mi ha deluso il fatto che quando la workstation gli parla, il nostro protagonista, seppur stupito, si limita a zittirla con un antivirus... sono sicura che ci sono cose migliori da fare se si scopre di avere un'intelligenza aritficiale :-D

I dialoghi invece scorrono bene e li ho trovati convincenti come scambi (ad esclusione dell'espressione 'amico'), per me è una cosa molto difficile, quindi complimenti!

valter_carignano
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Messaggio#3 » mercoledì 23 settembre 2015, 23:41

ciao
per prima cosa: ottimi dialoghi, che nella prima parte dicono e non dicono, spiegano e lasciano in dubbio. Tutto però coerente con la spiegazione finale, quindi tutto ben costruito e senza falle. Come altri racconti in questo contest, ha la sua forza nell'immediatezza e nella brevità, che volutamente non lasciano spazio ad approfondimenti che scioglierebbero qualche dubbio ma che non farebbero che annacquare tutto quanto.
Secondo me, un buon lavoro.

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Flavia Imperi
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Messaggio#4 » giovedì 24 settembre 2015, 0:19

Un altro splendido racconto, dove hai saputo giocare col tema in modo originale, mettendo a confronto l'universo umano con quello degli esseri artificiali (almeno, questo è il modo in cui ho interpretato il tema!). Dialoghi perfetti, forse anche a me ha lasciato un po' basita il fatto che il computer parlasse.
Nonostante questo, il racconto è piacevole, stupisce, e ti lascia con un po' di compassione per un oggetto di uso quotidiano. Mi è piaciuto molto, complimenti!
Siamo storie di storie

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beppe.roncari
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Messaggio#5 » giovedì 24 settembre 2015, 9:03

Ciao a tutti e grazie per i commenti.
@Zebratigrata il tema è affrontato così: "l'altro universo" è quello delle macchine. Mettersi dal punto di vista di ciò che trattiamo solo come "un oggetto".
E poi c'è un'interpretazione più sottile che non pretendo che si colga: universo maschile e universo femminile, messi a confronto però a livello metaforico, mostrando la violenza e l'indifferenza dell'uomo sulla donna in un modo, spero, un po' strano e originale, che faccia riflettere senza far storcere la bocca con "oh no! il solito racconto di violenza..."
Il grafico (l'uomo del racconto) pensa che quello che ha davanti è solo una "Workstation", un oggetto, non la considera una persona, con i suoi sentimenti, e con estrema superficialità cancella anche una cosa eccezionale come la prima intelligenza artificiale passando un antivirus...
Non so, per me il tema è trattato, tu che ne dici? ^___^

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beppe.roncari
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Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2015, 10:24

PS @Flavia - Con Cortana e Siri ormai i computer parlano che è un piacere (o un'inquietudine...). Prova a chieder loro: "Raccontami una barzelletta."...

Simone Cassia
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Messaggio#7 » giovedì 24 settembre 2015, 18:07

Ciao Beppe,
è divertente leggere di come ne “l’altro universo” i software parlino come dallo psicologo. Lo stile è buono e il racconto si legge con piacere, al primo “Zac!” del dottore mi chiedevo dove stessi andando a parare, ma il paragrafo dopo lo stacco ha chiarito tutto. Ottima l’idea e l’esecuzione. Molto bene.
Ps. un giro di antivirus l’avrei fatto partire pure io in una situazione del genere. :P

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beppe.roncari
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Messaggio#8 » giovedì 24 settembre 2015, 18:20

ahahah! grazie del commento, @Simone ;-)

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Linda De Santi
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Messaggio#9 » giovedì 24 settembre 2015, 18:56

Ciao Beppe! Racconto ben scritto, piacevole da leggere e con dei dialoghi credibili e ben gestiti. Non mi è troppo chiaro come mai la workstation scambi delle modelle per delle puttane, sembra quasi una scenata di gelosia, ed è strano per un'entità che lamenta invece di sentirsi usata.
Non mi ha convinto neanche il fatto che la workstation abbia parlato al protagonista e lui abbia preso questo evento come un semplice guasto al pari di un kernel panic o di un virus, ma mi è piaciuta l'idea di dare voce a un oggetto tecnologico di uso quotidiano (che oltretutto ha tutte le ragioni!). Una buona prova!

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eleonora.rossetti
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Messaggio#10 » giovedì 24 settembre 2015, 20:47

Sig. Ròncari/Roncàri/Roncarì, è sempre un piacere averla nel girone ;)

Lo ammetto, mi hai fregato. All'inizio mi stavo abbastanza conturbando leggendo di questo fantomatico dottore che anziché aiutare la paziente in apparente difficoltà interveniva drasticamente, chissà come, per renderla più "idonea". La seconda parte ha chiarito tutto, chiudendo il cerchio, anche se, come qualcun altro ti ha evidenziato, se io mi trovassi davanti a un PC che parla altro che antivirus, potrei chiamare l'esorcista :P
E' l'unico dettaglio che un po' mi ha appannato il colpo di scena, ma a parte questo davvero un racconto spassosissimo, come nel tuo stile ;) A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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beppe.roncari
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Messaggio#11 » giovedì 24 settembre 2015, 21:34

Grazie dei commenti! Solo per chiarire: la Workstation è innamorata del suo Grafico. Anche se questi la usa. Sigh! Triste, ma ogni tanto succede, rimanere anche con una persona che ci fa soffrire... In questo caso ovviamente le modelle non sono "puttane" ma la Workstation le chiama così proprio per una scenata di gelosia, lasciandosi andare con il suo psicologo, che si rivela però in combutta con il suo amato. :-)

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Linda De Santi
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Messaggio#12 » venerdì 25 settembre 2015, 13:18

Ah... devo dire che mi era proprio sfuggito il fatto che la workstation è innamorata del suo proprietario, dalla prima parte del racconto mi ero fatta un'altra idea. Certo che questa workstation ha un psicologia contorta! :)

Sybilla Levanti
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Messaggio#13 » venerdì 25 settembre 2015, 23:36

Racconto divertente. Non posso aggiungere molto, dato che i commentatori prima di me hanno già esposto i miei dubbi e le mie perplessità.
All'inizio avevo pensato ad un dottor Freud particolarmente infastidito da questa signorina W. così petulante per i comportamenti dell'"altro" (avevo pensato ad un datore di lavoro o comunque a qualcosa di ambito non personale).

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maria rosaria
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Messaggio#14 » domenica 27 settembre 2015, 22:32

Ciao Beppe.
Una donna va dallo psicanalista e…
Questo è stato il mio pensiero dopo la lettura delle prime righe di questo racconto.
Ma un bravo autore è quello che riesce a metterti fuori strada, a spiazzarti, e tu, almeno con me, ci sei riuscito benissimo.
L’altro universo interpretato come quello delle nostre macchine, dei nostri computer che possono avere una loro vita e una loro sensibilità. Geniale!
Scritto molto bene, con dialoghi che fluiscono che è una bellezza.
Un’ottima lettura. Complimenti.
:-)
Maria Rosaria

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beppe.roncari
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Messaggio#15 » lunedì 28 settembre 2015, 9:49

Grazie anche a Maria Rosaria e Ophelia. Scusate se io non ho ancora postato commenti, rimedierò!

aleliu
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Messaggio#16 » lunedì 28 settembre 2015, 21:36

Ciao Beppe,
il racconto si legge bene ed è molto carino! :D

La cosa che un po' mi ha fatto storcere il naso è stato il trovare il racconto più surreale alla fine che all'inizio. Come hanno detti altri, è un po' "strano" che un qualcuno che sente il pc parlare reagisca così tranquillamente. Quoto Eleonora: Avrei chiamato l'esorcista xD
Il ritmo e i dialoghi sono azzeccatissimi, molto coinvolgenti. Ti accompagnano alla fine con la giusta curiosità.

Ho trovato ostico solo capire al volo se il tema era stato centrato. Ho dovuto rifletterci molto, seguendo i commenti e le tue spiegazioni per farmi un'idea su tutte le sfumature del racconto.

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beppe.roncari
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Messaggio#17 » martedì 29 settembre 2015, 16:15

Grazie dei commenti, Aleliu.

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