La vecchia villa misteriosa

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
Nicoletta Fanuele
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La vecchia villa misteriosa

Messaggio#1 » lunedì 21 settembre 2015, 22:44

Iole si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte. Raggiunse la cucina, aprì il frigorifero, versò un bicchiere d’acqua ghiacciata e lo bevve. Tornò in camera e guardò fuori. Il suo sguardo balzò verso l’alto e fu catturato da una strana luce. L’antica villa che sovrastava il paese, da decenni disabitata, era illuminata. Faceva caldo: l'afa d'agosto non accennava a placarsi.
Continuò a guardare fisso in alto. Il caldo intanto era diventato soffocante. Iole si vestì e uscì di casa per prendere una boccata d’aria. Poco dopo raggiunse l’antica villa.
Era sempre stata una gran curiosa. Il suo sogno era quello di diventare una scrittrice di racconti mistery e in parte vi era riuscita: curava da qualche tempo una rubrica di racconti brevi di genere per un periodico.
Quella vecchia casa abbandonata nascondeva qualcosa di affascinante e misterioso, ne era certa. La gente in paese raccontava strane storie su quella villa.
Iole ne ispezionò l’esterno: sembrava non esserci nessuno. La luce nel salone delle feste era accesa. Curiosa scavalcò il vecchio cancello. Il portone d’ingresso era socchiuso. Entrò.
Udì una musica provenire dal piano superiore. Proseguì lungo le scale e raggiunse il salone illuminato. Dal giradischi proveniva una sinfonia, ma nella villa non c’era nessuno.
Una strana ansia la assalì: non poteva più restare in quel posto. Fece per uscire, ma proprio in quel momento il suo sguardo fu catturato da un manoscritto che recava un’inscrizione sulla copertina.
Non appena lo aprì, Iole fu trasportata in un universo parallelo. Si rese conto di non essere più sulla Terra, ma su un altro pianeta.
Iole si guardò attorno: piccoli esseri lavoravano come dei forsennati. Il loro aspetto era stranissimo: piccoli, verdi, con delle protuberanze sul viso e un solo occhio al centro della testa, due minuscole antenne sul capo, mani piccolissime e piedi privi di dita.
Uno specchio volante le si avvicinò: ciò che vide riflesso fu sconvolgente. Il suo aspetto era esattamente uguale a quello degli esseri che continuavano a camminare e lavorare. Pensò a un brutto sogno, ma era tutto vero.
Una piccola creatura le si avvicinò. Iole riuscì a farsi indicare la strada da percorrere per raggiungere il palazzo in cui viveva il Re di quell’Universo. Poco dopo arrivò dinanzi a una gradinata sospesa nello spazio. Riuscì a scalarla e a raggiungere la dimora del Re.
In quella stanza dall’aspetto spettrale fece il suo ingresso una creatura buffa e grassoccia, marrone e sudaticcia in viso. Non appena la vide, il Re la riconobbe.
“Tu devi essere nuova, devi essere l’ultima arrivata”, esordì. Poi proseguì: “Le regole di questo Universo sono poche e semplici: dovrai lavorare duramente per riconquistare la tua libertà. Entrare in quella villa è vietato a chiunque”.
Iole non riuscì a proferir parola. Rimase immobile. Sentì soltanto un gran calore salirle addosso, proprio come quella sera, a casa sua, prima di decidere di incamminarsi verso la vecchia villa misteriosa.



alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Messaggio#2 » martedì 22 settembre 2015, 19:39

LA VECCHIA VILLA MISTERIOSA di Nicoletta Fanuele La storia è una fantasy-fiction. C’è Iole, scrittrice di mistery, attirata dalla villa che di fatto è la porta di accesso su un altro universo (molto Anni ’50 con gli alieni tipo omini verdi e molto fantasy con questo Re che la vuole far lavorare per loro prima di rimandarla a casa. Sì, ma perché? Dovresti spiegarlo, magari legando la sua reazione al misterioso manoscritto che Iole trova nella villa e dire cosa diceva l’iscrizione sulla copertina).

Attenta a: versò un bicchiere di acqua ghiacciata; meglio: si versò.
Inscrizione: no, meglio scrivere iscrizione.

Giulio_Marchese
Messaggi: 291

Messaggio#3 » martedì 22 settembre 2015, 21:54

"Non appena lo aprì, Iole fu trasportata in un universo parallelo." Con questa frase ad H.P. Lovecraft subentra C.S. Lewis XD
No sul serio c'era la villa misteriosa (casa stregata?) c'era pure il necronomicon! Ero convinto di star leggendo un racconto horror e boom! Racconto per ragazzi/bambini (in chiave horror volendo).
Le domande che sorgono sono:
1. Quanti anni ha Iole? E' un aspirante scrittrice che già scrive per una rivista, se siamo in Italia non ha meno di trent'anni (XD), e viola un proprietà privata così? Senza un apparente motivo? Se era una bambina/ragazzina potevo capirlo. E visto che per me è un racconto per ragazzi (genere che adoro) sarebbe stato meglio fosse una ragazzina per far immedesimare il lettore potenzialmente coetaneo (e me che leggo libri per ragazzi).
2. Come fa ad arrivare dal Re? Non ci sono guardie o cose così? Il genere racconto per ragazzi è da prendere con le pinze. Da un lato la storia deve essere semplice, come anche il linguaggio, dall'altro non ci possono essere buchi logici, i bambini e gli adolescenti sono molto più critici degli adulti. Questo è un contest in cui cerchiamo il pelo nell'uovo, è il bello del gioco, ma spesso leggendo un racconto non siamo così critici come qui (poi è carattere XD), i bambini invece chiedono "perchè?" in maniera quasi asfissiante.
3. E quindi? E' la domanda che mi sono posto alla fine del racconto, Iole, di cui mi importava poco, è schiava in un mondo di cosi verdi, e quindi? Secondo me con qualche modifica alla "parte Lovecraft" questo può essere un ottimo incipit per un racconto fantasy per ragazzi o young adult. Ma così manca un vero finale secondo me.

P.S. La colpa è dell'antico poteva mettere 4000 caratteri! XD Comunque davvero idea da sviluppare nel Lab senza limitazioni ;)

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Andrea Partiti
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Messaggio#4 » giovedì 24 settembre 2015, 0:20

Il tema c'è, in maniera molto evidente, ma il racconto non mi convince davvero.

Sembra una storia per bambini, e non ci sarebbe niente di male in questo, ma è davvero semplicistica, spesso ingenua. La protagonista è caratterizzata da pochi elementi, ma mancano dei dettagli fondamentali per permetterci di inquadrare la scena iniziale, come l'età che ti è stata fatta notare.

Un adulto o un ragazzino nella stessa situazione ne escono molto diversamente.

I topos della casa abbandonata, della musica misteriosa, del libro magico, sono già visti ed usati davvero tanto, e vanno maneggiati con una certa cura che secondo me manca nel racconto.

L'altro universo è simpatico, ma perdi tantissimi dettagli. E' ancora in una villa o all'aperto? Il libro è ancora lì? Ha delle reazioni? Tutto quello che ci si aspetterebbe da una persona che da una situazione di relativa normalità si trovasse trasportata in un altro mondo.

Il Re è un po' raffazzonato "il Re la riconobbe" e poi la apostrofa con “Tu devi essere nuova, devi essere l’ultima arrivata", comportandosi come se non la riconoscesse davvero, ma facesse solo delle ipotesi.

Penso che sotto forma di fiaba lunga posso diventare un racconto dignitoso, ma serve ancora un buon lavoro di pialla prima!

marina81
Messaggi: 27

Messaggio#5 » lunedì 28 settembre 2015, 0:33

Ciao Nicoletta
Il tuo racconto è semplice, lineare. Potrebbe essere l'inizio di un romanzo fantasy per ragazzi. Forse quello che manca un po' al racconto, sono le reazioni della protagonista a quello che le accade in questo nuovo luogo. In generale, quindi, il risultato finale rimane un po' freddo.
Per il resto tema centrato e storia, che se sviluppata meglio, ha buone potenzialità.

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Messaggio#6 » lunedì 28 settembre 2015, 22:26

Ciao Nicoletta,
non mi è chiaro se la villa, oltre che misteriosa, sia pure abbandonata. Se sì, mi pare strano che la corrente elettrica sia ancora allacciata, in caso contrario non mi spiego perché Iole sia entrata in casa altrui così, senza darsene il minimo pensiero.
Inoltre gli avvenimenti si susseguono in maniera un po' troppo meccanica, didascalica, e spesso senza che vi siano connessioni chiare tra un evento e il seguente.
Inoltre, mi permetto, il libro che è una porta su un altro universo mi pare un meccanismo narrativo un po' semplicistico e abusato.

marina_usai
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Messaggio#7 » martedì 29 settembre 2015, 11:19

Ciao Nicoletta,
la storia nonostante sia lineare e sia chiaro cosa accada (anche se a volte manca di logicità, tipo lei che va a parlare con il Re; come fa a sapere che là c'è un Re? E il Re la riceve così?) manca di una cosa fondamentale: la motivazione del personaggio. Perché Iole entra nella villa? Qual è la motivazione che la spinge a infrangere la legge? Iole vuole fare la scrittrice di racconti mistery e si ritrova a curare una rubrica su un periodico: veramente è quello che vuole? È una persona che si accontenta? Se è così per quale motivo allora entra nella villa?
Iole è come una lampadina spenta: dalle luce e vedrai che la storia decolla.

andrea.viscusi
Messaggi: 44

Messaggio#8 » martedì 29 settembre 2015, 13:03

complimenti a Iole che capisce subito di essere finita in un universo parallelo! il racconto mi sembra che non dica molto, questa tizia entra in una casa abbandonata, finisce in un mondo parallelo e viene schiavizzata. bon, e quindi? il tema c'è, ma è sfruttato in un modo così letterale che in effetti non aggiunge niente al racconto. la scrittura mi è parsa piuttosto piatta, sembra di leggere una telecronaca: Iole fa, va, dice, pensa. ma alla fine in realtà il lettore non sa niente di quanto è successo e perché, e a dirla tutta, non è nemmeno tanto interessato a saperlo.

Luchiastro
Messaggi: 76

Messaggio#9 » mercoledì 30 settembre 2015, 15:33

Ciao Nicoletta,

Racconto che si divide in due parti ben distinte, e credo che sia proprio questo il suo limite maggiore. La prima parte è molto coinvolgente, ha uno stile conciso, deciso, crea un’atmosfera interessante. La seconda, che mi ha ricordato il film “La città incantata”, l’ho trovato per contro molto debole, perché crea uno stacco troppo evidente.

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alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Messaggio#10 » venerdì 2 ottobre 2015, 13:44

La vecchia villa misteriosa - di Nicoletta Fanuele

Ciao Nicoletta. Sulla prosa nulla da dire, eccezion fatta per il periodare per i miei gusti troppo ipotattico: in questo racconto avrei visto una sintassi più complessa. Al di là di questo, che rimane nel campo dell'opinione personale, è la storia a reggere poco, e la sospensione d'incredulità va a farsi benedire già dalle prime righe dove trovo la protagonista che gira col naso per aria e, senza farsi alcuna domanda, va proprio verso le rogne - praticamente lo stereotipo del film horror, dove la gente, invece di usare il buon senso va a cacciarsi nelle peggio situazioni. Ci sono salti temporali e spaziali poco giustificati e resi con salti piuttosto abrupti. Il racconto prosegue con una sorta di necronomicon, un portale stargate, omini verdi ma soprattutto con un'azione incomprensibile: Iole che si fa indicare il palazzo del Re. E come faceva a sapere che c'era un Re? Chiudo sulla scena finale, ritagliata in fretta e furia, con un sovrano ridicolizzato che senza fare una piega improgiona la protagonista ai lavori forzati.

Boh, un tantino sconclusionato come racconto, mi pare.

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