It's a small world!

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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Linda De Santi
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It's a small world!

Messaggio#1 » martedì 22 settembre 2015, 0:00

«Ehi, voi!»


Piero e Rita si bloccarono con le fette di pizza a mezz’aria.


«Facciamo due chiacchiere. Ho una sorpresa per voi!»


A parlare nei loro visori era un vecchio con le bretelle, sullo sfondo di un paesaggio montano.


Piero addentò la margherita. La mozzarella sintetica, di colore verdognolo, aveva un sapore tremendo.


«Ho qui un formaggio speciale: viene dalla Svizzera, il mio paese. E’ molto più buono della mozzarella sintetica. Costa solo…»


Piero premette sul visore e cambiò canale. Il vecchio svizzero biasimò il suo gesto inviandogli un banner: “Vai a farti fottere, ciccione. Tu e quella racchia di tua moglie!”


Piero lo ignorò. Fece un po’ di zapping tra i canali di televendite. Purtroppo, a furia di acquisti online, i conti di Piero e Rita erano andati in rosso. Non potevano più comprare niente e si annoiavano a morte.


Un video catturò l’attenzione di Piero. Un uomo stava presentando un nuovo prodotto per aumentare le dimensioni del pene. Sembrava una cosa miracolosa: risultati garantiti al 100% a costo zero.


«Metti su canale 3.882, cara.»


Rita lo fece. «C’è una bella donna che presenta un prodotto per ingrandire il seno. Dice che è gratis» rispose lei.


«Io ne vedo uno per ingrandire il pene, gratis anche questo.»


«Bah, sarà una fregatura.»


«E invece è tutto vero!» risposero il conduttore e la conduttrice che parlavano a Piero e Rita.


«Il prodotto funziona perfettamente e ha effetto immediato. Ma dovete sapere una cosa: per ogni tre centimetri in più che guadagneranno le vostre protuberanze, la circonferenza terrestre diminuirà di un centimetro!»


«Eh? Come sarebbe?!» esclamò Piero.


«Le dimensioni che sognate in cambio di un mondo impercettibilmente più piccolo. In fondo chi se ne accorgerà mai?» Sorrisero i due conduttori.


Rita si rivolse a Piero.


«Dai, facciamolo. E’ gratis!»


«Ma questa storia della Terra…»


«Che vuoi che sia se la Terra avrà una circonferenza più piccola di qualche centimetro? Non cambierà niente!»


«Aspetta un attimo. E se anche altri accettassero la stessa offerta? La Terra inizierebbe a rimpicciolire…»


«Andiamo, Piero. Nessuno accetterebbe mai un’offerta simile. Ecco perché dobbiamo approfittarne!»


Il conduttore e la conduttrice sfoderarono un sorriso smagliante. «Ricordate. Le dimensioni che sognate!»




Piero e Rita si crogiolavano al sole al Bagno Perla.


Per la prima volta in vita sua Piero indossava uno slip aderente, mentre Rita sfoggiava un bikini colorato che faticava a contenere la sua quarta abbondante. Entrambi sorridevano.


«Che affare che abbiamo fatto!» si rallegrò Piero.


«E’ vero, e sai una cosa? Ora che siamo più felici, anche gli altri mi sembrano più allegri!»


«Che ne dici di un drink per festeggiare, cara?»


«Ottima idea! Ho proprio voglia di uno di quegli shottini che fanno a Cuba.»


Piero scrutò il mare. All’orizzonte, a poco più di un paio di chilometri, si vedeva la curvatura terrestre.


«Andiamo, allora. Saremo lì tra mezz'ora al massimo» disse, contento. «Se ci sbrighiamo troviamo anche la marea bassa!»




valter_carignano
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Messaggio#2 » mercoledì 23 settembre 2015, 23:00

Ciao
ironico e divertente, dialoghi che funzionano, ben tratteggiata la psicologia del 'compratore compulsivo', forse meno chiare le motivazioni e la natura dei venditori ma in fondo - in un racconto così breve - questo non conta. E' quasi come una barzelletta - e lo dico in senso buono, non è assolutamente una critica - dove ciò che conta è la preparazione alla battuta finale, senza stare a pensare sui particolari. Ottima la scena finale.

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Flavia Imperi
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Messaggio#3 » giovedì 24 settembre 2015, 1:10

Un racconto critico, scritto con grande senso di umorismo. Gradevole da leggere, e lo spunto è geniale! Il mondo appena futuristico, come un prolungamento delle pubblicità di google e facebook è descritto con poche pennellate efficaci. Forse non sono sicura sull'aderenza al tema, dov'è "l'altro universo?".
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Linda De Santi
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Messaggio#4 » giovedì 24 settembre 2015, 10:24

Valter, grazie! Diciamo che qui i venditori hanno come scopo quello di diventare virali (tanto le spese le fa il pianeta!), cosa che a volte risulta essere più reddittizia dell'immediato guadagno. Magari, una volta diventati virali, faranno qualcosa di ancora più malvagio...
Grazie per l'utile commento! ;)

Flavia, la mia idea era di raccontare un universo parallelo in cui la Terra è diventata un planetoide (in realtà più un asteroide) e i terrestri sono una popolazione di superdotati  e maggiorate.
In effetti quella del racconto potrebbe essere anche un'evoluzione possibile della nostra Terra in un lontano futuro (magari qualche entità markettara troverà il modo, un giorno, di sottrarre centimetri alla circonferenza terrestre per metterli addosso a chi sogna forme più prosperose...), ma credo che la cosa violerebbe parecchie leggi della fisica del nostro universo.
Grazie ancora per il commento! :)

 

 

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Flavia Imperi
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Messaggio#5 » giovedì 24 settembre 2015, 13:02

Non essendo specificato, avevo pensato più a un futuro assurdo della terra! :) Surreale!
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eleonora.rossetti
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Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2015, 17:02

Ciao Linda,
...secondo me sei stata fin troppo ottimista e sarebbe finita tipo pianeta di Re Kaio di DragonBall XD

Scherzi a parte: divertente la storia della televendita e divertente anche e soprattutto il modo in cui i protagonisti accettino la nuova realtà in cui Cuba è a un tiro di schioppo o poco più (ma magari...).
Avevo dei dubbi anche io sull'attinenza al tema, in effetti non avevo pensato a un mondo parallelo, avendo menzionato la Svizzera mi ha tenuto subito coi piedi piantati sul nostro caro e sempre meno verde pianeta, e i gadget dei visori non è neanche troppo fantascientifico, visti i progressi del giorno d'oggi.
Forse qualche particolare di più per far capire che fosse un mondo parallelo anziché una potenziale versione futuristica della Terra avrebbe aiutato nella comprensione.
Niente male comunque! ;)
Uccidi scrivendo.

Simone Cassia
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Messaggio#7 » giovedì 24 settembre 2015, 17:49

Ciao Linda,
il racconto è carino e umoristico anche se il tema c'è e non c'è. Nel complesso, il racconto procede coerentemente e sfrutti bene gli elementi che introduci all’interno della narrazione (come il fatto che i personaggi in tv interagiscono direttamente con i telespettatori). I dialoghi sono curati e verosimili, soprattutto quando i testimonial insistono con la frase a effetto “Ricordate, le dimensioni che sognate!” molto televisivo, bene.

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Linda De Santi
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Messaggio#8 » venerdì 25 settembre 2015, 13:13

Ciao Simone e grazie per il commento. Il tema c'è, siamo in un universo parallelo in cui la Terra è diventata piccolissima a causa di un prodotto che le ha sottratto centimetri per migliorare l'estetica delle persone.
Forse avrei potuto specificare meglio che siamo in un universo parallelo (o meglio, al momento della sua genesi), ma sinceramente non l'ho fatto per mantenere l'effetto sorpresa. Può darsi che non mi sia riuscito, ma non mi sembra di essere andata fuori tema. Molti partecipanti hanno interpretato il tema nei modi più diversi, con storie ambientate su un altro pianeta, scambi di punti di vista, prospettive diverse ecc., io ho pensato di ambientare la mia storia su una Terra che non è -chiaramente- la nostra. Mi spiace che a qualcuno l'aderenza al tema del mio racconto sembri dubbia, spero comunque di essere riuscita a spiegare quali erano (almeno) le mie intenzioni :)

Zebratigrata
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Messaggio#9 » sabato 26 settembre 2015, 22:22

Ciao Linda,

in un universo con proprietà così particolari sicuramente la razza umana baderebbe più a far soldi e allungare peni che a fare qualcosa di intelligente! Il tuo racconto è divertente e ben scritto, e mi ricorda un po' i racconti umoristici di un'antologia uscita per Urania, 'Uomini macchine e guai'. Come sempre invidio chi riesce a scrivere dialoghi credibili, e tu ci riesci.

Rendere evidente il fatto che i venditori fanno soldi o comunque ci guadagnano renderebbe il racconto più credibile, anche a costo di cambiare la premessa (il conto in rosso) e far pagare i cm (in fondo sono un bene finito, ne hanno solo 4 miliardi e sono sicura che tutti ne comprano almeno due o tre...  :-D).

Quanto all'attinenza al tema, molti vedo che hanno raccontato un universo alternativo, altri hanno parlato di due o più universi, reali o metaforici, in rapporto tra loro. Preferisco i racconti del secondo tipo, ma ritengo siano in tema anche gli altri.

Edit: il titolo lo avrei preferito in italiano: l'inglese non aggiunge molto dato che l'espressione idiomatica esiste uguale in italiano e rischi che una fetta di pubblico si perda la battuta.

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maria rosaria
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Messaggio#10 » domenica 27 settembre 2015, 22:44

Ciao Linda.
In questa storia l’ironia ci guida in un mondo (una società) in cui l’interesse personale viene perseguito senza preoccuparsi delle conseguenze su ciò che ci circonda. È la metafora dei comportamenti egoistici di ciascuno di noi che se dal punto di vista personale non sembrano incidere particolarmente su quello che ci circonda, da un punto di vista collettivo possono essere invece catastrofici.
Il racconto è ben scritto, con la giusta dose di ironia.
Unico neo: qui l’altro universo non è proprio un universo quanto un altro mondo.
Comunque un ottimo racconto. Complimenti.
:-)
Maria Rosaria

Sybilla Levanti
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Messaggio#11 » martedì 29 settembre 2015, 23:05

Carino. Ben scritto.
Racconta, in modo leggero ma non spensierato, quanto si viva immersi in una società in cui solo l'esteriorità conti, in cui si sia persa la consapevolezza di essere ospiti su un pianeta ma ci si ritenga proprietari e come tali si sia convinti di poterne fare ciò che si vuole senza curarsi delle conseguenze.
Sull'attinenza al tema, forse un po' stiracchiato ma ci sta (anche perché meglio che io stia zitta, visto che l'ho cannato in toto, il tema.)

aleliu
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Messaggio#12 » mercoledì 30 settembre 2015, 8:56

Ciao Linda!
Avevo scritto ieri il mio commento al tuo racconto, ma il sito è andato giù e non l'ha inserito!

In ogni caso...

Il racconto mi è piaciuto molto! E' fresco e ben scritto, con un tono ironico e spensierato che rende tutta la narrazione per niente surreale, nonostante la storia ne sia piena!

L'unico appunto che sento di dover fare è per il tema. E' difficilmente individuabile, inizialmente, per via dei riferimenti alla nostra Terra. Solo quando si legge della Terra che si restringe si inizia a pensare che magari è un altro universo.

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beppe.roncari
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Messaggio#13 » venerdì 2 ottobre 2015, 10:46

Caio (Re Caio...) Linda, e ben ritrovata!
Racconto divertente il tuo, ironico, dove trovo solo un difetto, se difetto è: va tutto troppo pene (bene) senza pene (pene).
Non solo ottengono dimensioni maggiorate ma addirittura Cuba è a un tiro di schioppo per uno shottino o un bel sigaro! Troppo bello per essere vero! Anche in un racconto surreale.
Avrei apprezzato di più un finale più distopico à-la-1984, per dire.
Carina l'ironia, non so se voluta, ma se voluta geniale, sul "mondo sempre più piccolo" che è un leit-motiv della tecnologia delle comunicazioni e dei viaggi veloci che rendono il mondo contemporaneo un "villaggio globale" sempre più ravvicinato e veloce, dove tutto è a portata di mano e di desiderio.
Una perplessità: se tutti i terrestri e le terrestri si maggiorano attributo e attributi non è come se... nessuno lo facesse? Insomma, non è "tutto relativo"?
Se le dimensioni dei gingilli sessuali fossero più grandi per tutti, sarebbero più "uguali" per tutti, no? Non più grandi affatto, insomma...
Alla prossima! ;-)

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Linda De Santi
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Messaggio#14 » venerdì 2 ottobre 2015, 12:44

Ciao Beppe! :) Rispondo alla tua giustissima osservazione. In realtà meno della metà dei terrestri usufruisce del servizio e diventa maggiorata.
In un momento di follia ho fatto due calcoli, se in questo universo parallelo tutta la popolazione terrestre (mettiamo 8 miliardi persone) si facesse ingrandire gli attributi sottraendo 1 cm alla circonferenza terrestre (di circa 40.000 km) servirebbero più o meno tre Terre perché il pianeta diventi un planetoide come nel racconto (le prime due Terre sparirebbero completamente).
Quindi il problema non sarebbe tanto il fatto che essere maggiorati diventerebbe una cosa normale, quanto che il pianeta diventerebbe troppo piccolo per ospitare la popolazione terrestre. Qui però ammetto di aver abbandonato il sentiero della verosimiglianza fisica e aver sconfinato nella fantasia :D

Grazie del commento e a presto! :)

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