Io no - di Alessia Sagnotti

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
aleliu
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Io no - di Alessia Sagnotti

Messaggio#1 » martedì 22 settembre 2015, 0:02

Io No

di Alessia Sagnotti

“Per la fisica il multiverso è l'ipotesi secondo cui esistono infiniti universi coesistenti e alternativi, al di fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele...” la donna parlava, ma Joy afferrò solo metà del discorso. La teneva per mano, con una tenerezza che lui non capì, eppure stringere la sua mano gli sembrò la cosa più naturale da fare. Camminavano in uno stretto corridoio dove due file ordinate di porte ondeggiavano come una nave in tempesta. Loro non ci fecero troppo caso. “Mi hai mai pensato?” gli domandò lei e a Joy gli ricordò qualcuno che aveva già visto, forse tanto tempo prima. Lui non seppe che dire. Se era un sogno era davvero bizzarro. Si fermarono di fronte a una parta e lei l'aprì. Entrarono nel retro di un vicolo, tra l'immondizia e l'asfalto lercio. Il volto di una donna da un manifesto sfigurato guardò Joy con sorpresa. Davanti a loro giaceva il cadavere di un bambino. Lei gli strinse più forte la mano, e quando lui se ne accorse sentì mancargli il fiato. “Era tua sorella, o eri tu? Chi dei due è stato ucciso quel giorno di vent'anni fa?” le domandò la sua voce dolce e triste allo stesso tempo. Joy capì che non riusciva a distinguere di che sesso era quel piccolo corpo rattrappito nella morte. Lui lo ricordava benissimo quel dolore, come se fosse morto lui lì, quel giorno lontano. I gemelli queste cose le sentono. “E' per questo che sei voluto diventare un poliziotto?” domandò lei, quasi ridendo. Lui la guardò sorpreso. Non ricordava di avergliene parlato. I suoi occhi, dove li aveva già visti? Non lo ricordava, come quando si vuole ricordare l'inizio di un sogno. “Infiniti universi coesistenti e alternativi....” sussurrò di nuovo lei. Joy iniziò a sentirsi confuso, c'era qualcosa di terribilmente sbagliato in tutto quello che stava succedendo. Quando si voltò a guardare di nuovo il piccolo cadavere quello era scomparso, come anche la donna. Era sicuro di averla ancora per mano.

Si svegliò di colpo, madido di sudore. Dalla finestra lampeggiava il riflesso di un neon rosso. La testa era pesante, gli occhi gonfi, il naso umido. Si toccò il volto e si trovò a osservare le sue dita sporche di sangue.

“Può capitare.” La voce di donna lo fece sobbalzare. Era lì, vicino al finestra, e la sua silhouette sembrava quella di una diva degli anni 50. La sua figura riluceva di un lieve riflesso bianco, come il bagliore che lascia il fulmine dopo aver colpito un albero. Lei si fece avanti, e lui poté vedere bene i suoi occhi, identici ai propri. “Sei davvero così stupito di vedermi? Ero così convinta che in un altro universo anche tu mi stessi cercando, ma questo è il primo che incontro dove a morire sono stata io...” gli disse con un tono così triste che lui sentì il proprio cuore spezzarsi in due. “Anna... io... ti ho lasciata andare tanto tempo fa...” languì Joy, portandosi le mano al volto, convinto che presto anche quel sogno l'avrebbe lasciato in pace. “Io no, Joy. Io no.”



valter_carignano
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Messaggio#2 » mercoledì 23 settembre 2015, 22:54

Ciao
racconto misterioso ma intrigante. Devo dire che forse non ho capito tutte le dinamiche della trama, ma può essere soltanto una mia impressione. Si legge comunque con interesse fino alla fine.
La scrittura molto fitta, con pochi 'a capo', rende però un poco laboriosa la lettura e stanca l'occhio, il cosiddetto 'effetto muro'. Forse potresti porre più attenzione a questo aspetto.

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Flavia Imperi
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Messaggio#3 » giovedì 24 settembre 2015, 1:03

Adoro le storie sui gemelli, e l'idea del racconto non è male e rispetta il tema dato.
Secondo me però pecca a livello stilistico, con tutti questi possessivi, necessiterebbe di una bella revisione per diventare più scorrevole e "pulito".
"Come il bagliore che lascia il fulmine dopo aver colpito un albero" è un'immagine bella da immaginare, ma un po' arida, perché non mi ha evocato sensazioni, non avendola presente.
Siamo storie di storie

Simone Cassia
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Messaggio#4 » giovedì 24 settembre 2015, 17:23

Ciao Alessia, benvenuta a Minuti Contati.
Il tema è affrontato in maniera esplicita e coerente ma nel complesso il racconto è un po’ acerbo.
L’effetto muro non aiuta assolutamente. Anche l’occhio vuole la sua parte e necessita di prendere aria e trovare dei punti di riferimento.
I personaggi sono curati e delineati in maniera convincente, lui inconsapevole e disorientato (incarna un po’ il lettore e risulta rassicurante), lei maniacale e inquietante in questa continua ricerca. Questo aspetto è, forse, amplificato da frasi quasi “amorose” del narratore come: «La teneva per mano, con una tenerezza che lui non capì, eppure stringere la sua mano gli sembrò la cosa più naturale da fare»; a questo punto avrei giurato fossero amanti o innamorati.
Alla fine della lettura, mi rimangono tanti dubbi. Non è tanto per il finale aperto quanto per elementi che vengono inseriti e a cui non si da poi seguito. Modalità di viaggio e l’omicidio, nonostante siano centrali nell’economia del racconto, rimangono infatti avvolte nel mistero.
Sono sicuro che con più spazio e tempo saresti riuscita ad esprimere a pieno le potenzialità di un racconto che sta sicuramente stretto in 3000 battute.

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eleonora.rossetti
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Messaggio#5 » venerdì 25 settembre 2015, 22:02

Ciao Alessia! Primo Minuti Contati e stesso girone, accidenti :P

L'idea dei gemelli è molto intrigante, anche se ho un po' faticato a ricucire del tutto gli avvenimenti, questo perché l'effetto "wall of text", come altri prima di me ti hanno fatto notare, non aiuta affatto: toglie al racconto il giusto respiro penalizzando il ritmo della narrazione.
Sul finale forse temo tu abbia sofferto il limite dei caratteri perché mi sembra molto rapido, forse troppo, riassunto nelle poche frasi della della ragazza rivolte al protagonista narrante. Avrei voluto sapere un po' di più sul come e il perché di questa ricerca ossessiva da parte della sua gemella (piccola considerazione: la frase finale mi è piaciuta da morire ;) ) Con un po' di caratteri in più forse il quadro sarebbe stato meno confuso e il finale più appagante. Niente male come racconto, in ogni caso ;)
Uccidi scrivendo.

Zebratigrata
Messaggi: 308

Messaggio#6 » sabato 26 settembre 2015, 22:48

Ciao Alessia,

l'idea del racconto mi piace, ed è senza dubbio in tema.

Dal punto di vista dello stile andrebbe sistemato, ad esempio mandando a capo tutti i dialoghi e semplificando un po' alcune frasi così da facilitarne la comprensione. Ti faccio un solo esempio per farti capire cosa intendo (ma anche io sono alle prime armi, risolvere un problema è motlo più difficile che notarlo :-D) :

"Il volto di una donna da un manifesto sfigurato guardò Joy con sorpresa."

Ci immaginiamo il volto, poi scopriamo che è un manifesto. 'Sfigurato' è un aggettivo normalmente usato per un volto, ma ci viene il dubbio che forse è il manifesto ad essere stracciato o rovinato. 'Con sorpresa' non è naturalissimo, forse meglio 'con aria sorpresa', o 'sorpreso', semplicemente (ma ristrutturando la frase in modo che non sembri riferito a Joy). Insomma, io la farei diventare più simile a "Da un manifesto rovinato il volto di una donna guardò Joy con aria sorpresa".

 

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Linda De Santi
Messaggi: 497

Messaggio#7 » domenica 27 settembre 2015, 20:55

Ciao Alessia! Racconto piacevole, con una buona dose di suspense che tiene incollati fino alla fine. L'effetto muro non mi ha mai dato fastidio e non ha interferito con la lettura :)
Purtroppo non sono riuscita a capire bene quello che accade nel finale. Com'è che Joy e la sorella si ritrovano? Ci sono molti dettagli che suggeriscono che sia successo qualcosa di preciso (il neon rosso fuori dalla finestra, la mano sporca di sangue), ma nulla che delinei un quadro chiaro di come la sorella sia riuscita a trovare l'universo di Joy. Potrebbe essere arrivata su un'astronave o aver usato i sogni di Joy come portale dimensionale, o magari altro ancora, ma purtroppo dal testo non emerge. Secondo me con qualche piccolo dettaglio chiarificatore in più il finale guadagnerebbe molto.
La frase iniziale è un po' didascalica, forse l'avrei resa più incisiva e meno somigliante a una frase scritta su un libro (all'inizio pensavo che la donna stesse leggendo ad alta voce un manuale).
In ogni caso credo che sia un buon racconto, con una bella idea e uno buono sviluppo che tiene sul filo della tensione fino alla fine.

A rileggerci! :)

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maria rosaria
Messaggi: 687

Messaggio#8 » domenica 27 settembre 2015, 22:47

Ciao Alessia.
Una storia d’amore, un viaggio nel tempo. Queste sono le due impressioni che ho avuto alla fine della lettura di questo racconto onirico e intrigante. Ho dovuto rileggere la storia un paio di volte e ho interpretato l’altro universo come quello in cui è possibile incontrare i nostri cari che non ci sono più e in questo caso la defunta ha un fratello gemello ancora in vita.
Non so se la mia è un’interpretazione corretta perché devo ammettere che ho avuto un po’ di difficoltà nella lettura.
Anche il finale con il protagonista che parla di incubo mi ha un po’ spiazzato.
Racconto comunque affascinante.
:-)
Maria Rosaria

aleliu
Messaggi: 15

Messaggio#9 » lunedì 28 settembre 2015, 19:33

Ciao a tutti, e grazie mille per aver "recensito" il mio racconto, dandomi parecchi spunti di riflessione! :)

Devo dire la verità... come prima partecipazione a "Minuti Contati" sono entrata un po' nel panico! Scrivere un racconto così breve è stato davvero ma davvero impegnativo!

Sono abituate a scrivere racconti molto più lunghi in cui posso aggiungere molti dettagli (infatti, nelle prime idee, nel racconto c'erano molte risposte alle domande lasciate irrisolte, che anche molti di voi hanno poi fatto notare!), per questo sono entrata nel panico, per rientrare nelle battute, e ho tagliato indiscriminatamente... così come l'ansia da "sforerò di sicuro, ommioddioh la fretta" ha dato vita anche all'Effetto Muro! xD
Sicuramente saranno delle cose a cui darò il doppio dell'attenzione, la prossima volta!
Certo che scrivere un racconto così breve è davvero una fatica! Per me lo è stato soprattutto trovare un'idea in tema che potessi risolvere in così poco spazio.

@Flavia Imperi : "Come il bagliore che lascia il fulmine dopo aver colpito un albero" è inteso come quel colore bianco elettrico che "fuma" da un "qualcosa" quando viene fulminato. Nei film lo esagerano sempre con la nebbiolina bianca, non so se hai presente XD

@Zebratigrata: Per la frase del manifesto: uso spesso scrivere di oggetti inanimati come fossero "cose vere". Mi alleno per prendere la parlata malinconica da film noir xD

Grazie ancora a tutti! <3

Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Messaggio#10 » martedì 29 settembre 2015, 23:12

Un racconto che ne contiene altri, come gli universi paralleli che potrebbero ospitare la storia. Il tema è centrato ma poteva esser sviluppato meglio ma i caratteri quelli erano e hai comunque fatto un buon lavoro.
Come già detto da altri precedentemente, ho trovato un po' di confusione in alcune parti della narrazione e una carenza di virgole (io ho lo stesso problema) ma con una rilettura non dovrebbe essere un problema sistemarlo. In alcuni punti non è chiaro chi parli a chi (Joy, la ragazza, è solo immaginazione).

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beppe.roncari
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Messaggio#11 » venerdì 2 ottobre 2015, 11:16

Ciao Alessia!
Senz'altro bella idea e originale per affrontare il tema, due gemelli in due degli infiniti paralleli, ma in uno è morto l'uno, nell'altro l'altra. Bella fantasia, brava.
Purtroppo la lettura, come ti hanno fatto notare, risulta appesantita sia dal muto di testo sia da molti fastidiosi refusi o errori di distrazione e battitura come "al finestra", che è l'unico che ti indico fra molti, in alcuni casi anche svarioni grammaticali "e a Joy gli ricordò" è sbagliato, o "a Joy" o "gli" ricordò, non entrambi insieme.
Decisamente da pulire ma buona idea.
Alla prossima!

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