Gruppo DARK TOWER: Lista racconti ammessi e vostre classifiche

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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Gruppo DARK TOWER: Lista racconti ammessi e vostre classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 settembre 2015, 3:05

Dark Tower
 
Questo è il gruppo DARK TOWER della SOSIO EDITION con Silvio Sosio nelle vesti di Guest Star. I primi CINQUE racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente da Sosio. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verrano a loro volta ammessi alla vetrina del sito.
 
Ricordo che la composizione dei gruppi ha seguito il seguente criterio: i due racconti con malus sono stati assegnati al primo e al secondo gruppo, nel terzo è finito il primo consegnato dei restanti e così via a giro (sempre per ordine di consegna).
 
E ora vediamo i racconti ammessi a DARK TOWER:
 
Il nuovo mondo di Valter Carignano, ore 01.31, 2982 caratteri Malus 6 punti
Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari, ore 22.15, 2740 caratteri
Effetto oblio di Ophelia, ore 22.47, 2959 caratteri
Zwitter di Chiara Rufino, 23.12, 2161 caratteri
La soglia di vetro di Simone Cassia, ore 23.24, 2868 caratteri
Fiori per te di Flavia Imperi, ore 23.35, 2903
La discarica di M.R. Del Ciello, ore 23.53, 2848 caratteri
It’s a small world di Linda De Santi, ore 0.00, 2971 caratteri
Io no di Alessia Sagnotti, ore 0.02, 2948 caratteri
Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor, ore 0.11, 2964 caratteri
La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli, ore 0.30, 2928 caratteri
Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti, ore 0.36, 2882 caratteri
Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi, ore 0.53, 3000 caratteri
 
I malus sono stati da me assegnati a malincuore, ma le regole erano ben espresse ed è giusto farle rispettare, anche solo per pochi caratteri di sforo o per pochi minuti di ritardo nella consegna. Detto questo, al racconto di Valter Carignano è stato assegnato il malus di 6 punti in quanto risulta essere stato corretto pesantemente oltre l'orario di consegna, ma comunque entro i limiti validi per il malus.
 
13 racconti dunque, avete tempo fino alle 23.59 di venerdì 2 ottobre per commentarli tutti e postare le vostre classifiche, vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi ( e del resto avete solo 12 racconti a testa da commentare e un bel po’ di giorni per organizzarvi). Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale del raggruppamento.
 
Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti.
– 6 punti malus per chi commenta la metà dei racconti + 1
– 13 punti malus per chi non commenta i racconti o arriva a commentarne meno della metà + 1
Ha valore questo CONTATORE per il conteggio dei caratteri.
 
Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati, se noterò qualche sgarro procederò all’eliminazione. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli tread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata qui.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
 
Detto questo: BUONA EDIZIONE A TUTTI!



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Flavia Imperi
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Messaggio#2 » giovedì 24 settembre 2015, 12:49

Eccomi qui. Beh, ma sono la prima? Coraggio, coraggio, classifichiamo!

So che lo dico ogni volta, ma credo che la qualità dei racconti renda sempre più difficile creare una classifica. Stavolta ho dovuto escogitare un mini sistema per dare dei punteggi su tema, tecnica, stile, emozione e originalità e fare le somme per stilare una classifica equa, rileggendo e rileggendo. Complimenti a tutti per gli splendidi racconti. Quelli che magari peccavano di tecnica recuperavano per l'idea originale o la capacità di emozionare ed è stato davvero difficile assegnare soprattutto i primi posti, per un soffio.

Ecco qui la classifica:

1) La soglia di vetro di Simone Cassia
2) Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti
3) Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari
4) Il nuovo mondo di Valter Carignano
5) La discarica, di Maria Rosa Del Ciello
6) La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli
7) It’s a small world di Linda De Santi
8) Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
9) Zwitter di Chiara Rufino
10) Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
11) Effetto oblio di Ophelia
12) Io no di Alessia Sagnotti

Di seguito i commenti e le motivazioni dei singoli testi.

Il nuovo mondo di Valter Carignano
Ammetto di aver dovuto rileggere il racconto per goderne appieno, data la scelta, difficile da gestire in poco spazio, dei due universi a confronto. D'altronde è proprio questo il fulcro attorno al quale hai sviluppato il tema dei due universi. L'atmosfera magica dei nativi è espressa in modo magistrale a mio avviso, andando a puntare la luce su un vero e proprio scontro di civiltà.
Detesto quando mi chiedono se un racconto breve sia l'inizio di altro, perchè vuol dire che sì, da un lato ha preso, ma dall'altro che non sono riuscita a creare qualcosa di completo in sè. Però te lo devo chiedere: dimmi che è l'incipit di un'ucronia dove i nativi vincono, e prenoto venti copie!

Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari
Un altro splendido racconto, dove hai saputo giocare col tema in modo originale, mettendo a confronto l'universo umano con quello degli esseri artificiali (almeno, questo è il modo in cui ho interpretato il tema!). Dialoghi perfetti, forse anche a me ha lasciato un po' basita il fatto che il computer parlasse.
Nonostante questo, il racconto è piacevole, stupisce, e ti lascia con un po' di compassione per un oggetto di uso quotidiano. Mi è piaciuto molto, complimenti!

Effetto oblio di Ophelia
Un racconto interessante, con descrizioni stupende di questi paesaggi ampli e spaziali. Ho riscontrato un "pecca", però, nella gestione del punto di vista (eh, lo so, rompo sempre su questo, ma lo faccio per prima con me stessa! :D ) Se tutto è narrato da Soliana (peraltro splendido nome!) quel "perde conoscenza e si accascia in avanti. Il registratore a ultraonde compie il suo dovere" da chi è narrato? Forse era migliore una frase come "tutto diventa buio" (la prima che mi viene in mente) e subito lo stacco del punto di vista. L'incipit l'ho trovato efficace proprio grazie a un'ottima immedesimazione in Soliana, quindi il racconto perde un po' di potenza verso la fine con questo.

Zwitter di Chiara Rufino
Un buon racconto, dove l'altro universo è quello misterioso e socialmente invisibile delle Drag Queen. Ho apprezzato l'ambientazione, ben definita con poche, semplici scelte. Anche l'espediente del bambino con la borsa ai fini della narrazione. In un certo senso, però, l'ho trovato poco emozionante, non so se per la scelta di frasi poco a effetto. Giochi tutto sulla faccenda del travestitismo, senza però dargli quel tocco di profondità e patos, alcune frasi potevano essere più "incisive" forse. Non che un racconto lo debba per forza avere eh, forse sono gusti, il risultato è comunque un racconto delicato, dove la quotidianità è un po' ai limiti dell'assurdo. Nel complesso mi è piaciuto!

La soglia di vetro di Simone Cassia
Geniale. L'altro universo come "fuga" dalla realtà, che si rivela poi alla fine essere una dipendenza. Finale a sorpresa ben riuscito, racconto ben calibrato, e tema centrato. Ottimo lavoro!
Si, qualche refuso qui e lì. Di tanto in tanto ci sono frasi superflue, che non aggiungono valore alla narrazione, come "ebbene, mi sa che". Senza, con uno stile leggermente più asciutto, sarebbe più d'impatto.
Complimenti anche per il titolo, azzeccatissimo, che trae perfettamente in inganno, giocando con l'immaginario fantastico. Bravo!

La discarica di M.R. Del Ciello
Questo racconto mi ha colpito. Dai toni amari, anche un po' estremi sulla donna, il ruolo nella società, il rapporto con la vecchiaia, il concetto i produttività e il mito dell'eterna giovinezza. Insomma, ce ne sta di roba qui dentro! Terribile la facilità con cui bambina e padre si sbarazzano di lei. Scritto molto bene, e anche il tema è preso. Tanto, viene da un altro universo, quindi non vale, no? Brividi.

It’s a small world di Linda De Santi
Un racconto critico, scritto con grande senso di umorismo. Gradevole da leggere, e lo spunto è geniale! Il mondo appena futuristico, come un prolungamento delle pubblicità di google e facebook è descritto con poche pennellate efficaci. Forse non sono sicura sull'aderenza al tema, dov'è "l'altro universo?".

Io no di Alessia Sagnotti
Adoro le storie sui gemelli, e l'idea del racconto non è male e rispetta il tema dato.
Secondo me però pecca a livello stilistico, con tutti questi possessivi, necessiterebbe di una bella revisione per diventare più scorrevole e "pulito".
"Come il bagliore che lascia il fulmine dopo aver colpito un albero" è un'immagine bella da immaginare, ma un po' arida, perché non mi ha evocato sensazioni, non avendola presente.

Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
Un racconto piacevole, anche se in alcuni passaggi ho faticato un po' a seguire la storia. E' sempre difficile giocare con il tempo, nei racconti! Mi ricorda una frase di Woody Allen, non so se ti ci sei ispirato! Ho apprezzato la dicotomia fra la leggerezza stilistica del racconto e il personaggio infelice della neo mamma, che trasmette emozioni più profonde e pesanti. Fa riflettere. Una cosa invece che non mi è chiara è la gestione del punto di vista. Inizialmente mi sembrava narrato dal punto di vista del papà, ma verso la fine è della madre. Forse l'avrei narrato tutto da un unico punto di vista, magari dalla madre, che è quello più interessante e combattuto.
Carina la frase finale dell'infermiera, dona a tutta la situazione assurda un accento di "normalità" piacevole.

La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli
Un racconto molto interessante, scritto con stile fresco. Ho trovato particolarmente ben scritta l'immagine di questo padre ormai scheletrico, di forte impatto, fa riflettere sull'accanimento terapeutico. Ottimo il personaggio del dottore, che si capisce abituato alle procedure. Il buon "fantastico" fa riflettere sui temi attuali, e questo racconto lo fa. Forse la donna invece rasenta un po' la parodia, ma in fondo ci può stare.
Attenzione ai refusi: "la causa che, sono sicuro, pendeREBBE sulle nostre teste.” Mancano un po' di accenti - es "riempi" invece di "riempì".

Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti
L'altro universo è quello dei poveri personaggi, che subiscono la pressapochezza dello scrittore esordiente montato di turno (e di quelli della peggior specie, direi!). Stupendo racconto, con il finale che strappa un sorriso. Mi piace il tocco ironico con cui hai giocato in tutta la storia. Questi dialoghi rassegnati dei personaggi, che in pratica prendono in giro l'egocentrico autore, penso che li ricorderò ogni volta che, d'ora in poi, troverò una gaffe nei miei racconti! Originale e brillante.

Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
Anche io non ho afferrato bene la seconda parte. L'idea del messaggio rovinato mi è piaciuta, ma forse è un po' lunga da seguire, stancante dopo un po'. Leggendo l'intendo dietro il racconto, ti confermo che non arriva tutto quanto al lettore. L'aspetto meno chiaro è quello dell'abbandono, al contrario mi sembrava che il marito l'avesse salvata! Tolto questo aspetto, sui cui si può benissimo lavorare, mi piace lo stile del racconto, e anche il tema è centrato, in modo originalissimo. Scrivi molto bene, e non vedo l'ora di leggere altri tuoi racconti!

Insomma...
(no, non è un racconto, ma amo ricapitolare e tirare le somme)

Devo dire che non ho trovato brutto nessuno dei racconti, anche quelli che ho dovuto posizionare agli ultimi posti erano comunque di qualità. Davvero complimenti a tutti. Ma in questa Torre Nera imperversa una battaglia senza esclusione di colpi... coraggio, alle armi! Mandate 'ste classifiche!
Siamo storie di storie

Simone Cassia
Messaggi: 70

Messaggio#3 » venerdì 25 settembre 2015, 0:27

Ed eccoci qua a mettere da parte la solita ansia da prestazione per la classifica che tanto s’ha da fa’. A seguito i commenti (gli stessi che trovate nei vostri thread così da poterli discutere eventualmente insieme). In fondo la classifica.

La tragica fine del Signor Adami – Diego Ducoli
Ciao Diego,
il tuo racconto si legge con piacere grazie ad uno stile senza troppi orpelli che ben si intona con l’ironia che traspare dal racconto. I personaggi, seppur parodistici, sono delineati discretamente e non fanno che sottolineare l’assurdità della vicenda che ci proponi. Quello che ho trovato un po’ debole è l’attinenza al tema. Personalmente ritengo che narrare una vicenda surreale o fantascientifica non basti a farla ricadere in “l’altro universo” per il semplice fatto che quel “altro” nel titolo del tema non può prescindere da un “uno” a cui essere confrontato che non trovo.

Il mostro nel cassonetto – Sara Tirabassi
Ciao Sara,
l’idea alla base del tuo racconto è molto bella ed è ottima l’attitudine al tema. Quel 00.53 e quei 3000 caratteri tondi mi fanno capire il grado di “OMMIODDIOSTAFINENDOILTEMPOESONOFUORILIMITE” (scusando il caps) che capita spessissimo a minuti contati, ma ci sono degli appunti che non posso non farti. Devo dire che per afferrare bene la vicenda mi ci è voluto un po’ (forse troppo) a causa di quel messaggio danneggiato. Un altro fattore che mi ha lasciato perplesso è la gestione delle reazioni della protagonista, che ho trovato molto poco umane (a parte quel “non poteva nemmeno piangere al pensiero”). Il dialogo finale poteva essere sfruttato meglio e proprio non capisco il sogno ricorrente (che poi da il titolo al racconto). Sono sicuro che con tempo e spazio appropriati potresti esprimere tutte le potenzialità del racconto.

Effetto oblio – Ophelia
Ciao Ophelia,
il racconto è gradevole e avvincente. A parte qualche problema di lessico qua e là (non so quanto dettato dal tempo e quanto voluto), trovo un problema di attinenza al tema. Come ho già scritto altrove, parlare di un tempo o di uno spazio diversi dal nostro non significa automaticamente parlare de “l’altro universo”. Viene meno una componente di passaggio o di confronto tra (almeno) due realtà che secondo me non può mancare ai racconti in questa edizione.
Per concludere, mi associo alle osservazioni di Eleonora e Flavia che sono molto più brave di me nei commenti. :P

Fiori per te – Flavia Imperi
Ciao Flavia,
non riusciamo a stare separati troppo a lungo noi, eh? (ad agosto però non ho partecipato) 😛
La qualità del tuo racconto è sempre molto alta. Fantascienza e horror si intrecciano in maniera molto convincente nell’esplorazione di un pianeta de “l’altro universo”. Forse sarebbe stato meglio spendere qualche parola di più sul viaggio. Poteva essere utile fare un accenno su come è stato scoperto questo “altro universo”, giusto per dargli più peso o rischia di diventare solo un nome. Bella l’inversione di dinamica delle piante ricoprono città intere anche se, se non perché detto dalla viva voce di uno dei protagonisti, «disboscare» non era proprio il primo termine che mi sarebbe venuto in mente. Per concludere, il racconto è molto buono e il tema è presente. Sono sicuro che con più tempo e spazio potrebbe ulteriormente migliorare. 

It’s a small world – Linda De Santi
Ciao Linda,
il racconto è carino e umoristico anche se il tema c’è e non c’è. Nel complesso, il racconto procede coerentemente e sfrutti bene gli elementi che introduci all’interno della narrazione (come il fatto che i personaggi in tv interagiscono direttamente con i telespettatori). I dialoghi sono curati e verosimili, soprattutto quando i testimonial insistono con la frase a effetto “Ricordate, le dimensioni che sognate!” molto televisivo, bene.

Il Nuovo Mondo – Valter Carignano
Ciao Valter,
i miei complimenti per questo racconto. Il tema lo trovo doppiamente affrontato. Prima in modo figurato, in cui gli universi a confronto sono le culture dei due popoli, e poi effettivo, quando decidi di stravolgere un determinato contesto storico. Il continuo cambio di punto di vista porta avanti la vicenda in modo convincente, buona la scelta degli stacchi, e l’uso di due narratori differenti aiuta il lettore a non entrare in confusione. I personaggi, anche se tanti, trovano il loro spazio all’interno della vicenda. Bene.

Sarà un ragazzo bellissimo – Stefano Pastor
Ciao Stefano,
devo dire che quando ho finito di leggere la storia mi son detto “Sarà un ragazzo bellissimo, si, come Brad Pitt”; so che sembra una considerazione acida, ma ti prego di non prenderla a male. :P A parte questo il racconto si legge con piacere e i dialoghi sono ben fatti. Il tema è rispettato nel confronto del modo di vivere descritto con quello precedente e trovo bellissima la scena in cui la povera Lara prende in braccio il bisnonno. Un altro personaggio che ho molto apprezzato è quello dell’infermiera e il commentino a bassa voce in conclusione del racconto è un vero tocco di classe. Bravo.

Io no – Alessia Sagnotti
Ciao Alessia, benvenuta a Minuti Contati.
Il tema è affrontato in maniera esplicita e coerente ma nel complesso il racconto è un po’ acerbo.
L’effetto muro non aiuta assolutamente. Anche l’occhio vuole la sua parte e necessita di prendere aria e trovare dei punti di riferimento.
I personaggi sono curati e delineati in maniera convincente, lui inconsapevole e disorientato (incarna un po’ il lettore e risulta rassicurante), lei maniacale e inquietante in questa continua ricerca. Questo aspetto è, forse, amplificato da frasi quasi “amorose” del narratore come: «La teneva per mano, con una tenerezza che lui non capì, eppure stringere la sua mano gli sembrò la cosa più naturale da fare»; a questo punto avrei giurato fossero amanti o innamorati.
Alla fine della lettura, mi rimangono tanti dubbi. Non è tanto per il finale aperto quanto per elementi che vengono inseriti e a cui non si da poi seguito. Modalità di viaggio e l’omicidio, nonostante siano centrali nell’economia del racconto, rimangono infatti avvolte nel mistero.
Sono sicuro che con più spazio e tempo saresti riuscita ad esprimere a pieno le potenzialità di un racconto che sta sicuramente stretto in 3000 battute.

Miss W. e il Dottor C. – Beppe Roncari
Ciao Beppe,
è divertente leggere di come ne “l’altro universo” i software parlino come dallo psicologo. Lo stile è buono e il racconto si legge con piacere, al primo “Zac!” del dottore mi chiedevo dove stessi andando a parare, ma il paragrafo dopo lo stacco ha chiarito tutto. Ottima l’idea e l’esecuzione. Molto bene.
Ps. un giro di antivirus l’avrei fatto partire pure io in una situazione del genere. :P

La discarica – Maria Rosaria de Ciello
Ciao Maria Rosaria,
il racconto è interessante, ma ci sono un po’ di cose che non mi convincono a pieno. Intanto mi rammarico che il tema non sia del tutto centrale nel racconto. È presente, quello si, però la mamma farlocca poteva benissimo essere stata prodotta in Cina o taroccata a Napoli (tanto per dire, non voglio screditare nessuno :P ). Diciamo che bisogna un po’ prenderlo per buono che venga da un altro universo.
Gli spunti riflessivi sono ottimi e sia Valter che Flavia li hanno prontamente individuati.
La narrazione in prima persona è snella e scorre bene anche se avrei apprezzato un po’ più di immedesimazione nei sentimenti della donna che pare un po’ troppo robotica. Niente di eccessivo o ridondante, giusto il minimo per stridere maggiormente con il disinteresse mostrato da padre e figlia.
Una buona prova, nel complesso. Complimenti.

Anche i personaggi nel loro piccolo si incaxxano – Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora,
idea decisamente spassosa; non credo che scriverò mai più un racconto per paura di fare un torto ai miei protagonisti. Il tema è affrontato, l’altro universo è la fantasia di scrittori più o meno in erba. Lo stile è buono e i dialoghi rendono al meglio la rassegnazione dei protagonisti. L’effetto sorpresa sul finale funziona perché poni sapientemente lo stacco poco dopo la frase che ritengo più inspiegabile: «E andiamo, pensò Tobias, mentre una forza invisibile, anziché farlo scappare, lo spingeva ad acquattarsi dietro i cespugli per spiare la situazione». Continua così!

Zwitter – Chiara Rufino
Ciao Chiara,
è stato difficile commentare il tuo racconto. Tralasciando il dover andare a cercare cosa significhi il titolo, ci mostri una vicenda che non ci si aspetta, in qualche modo a “ruoli invertiti” rispetto alle coordinate storiche e geografiche che ci dai. Forse avrei maggiormente solcato il tema dell’uomo diviso tra il lavoro “ufficiale” da operaio con famiglia a carico e quello di drag queen, concentrandomi di più su come doveva sentirsi un uomo in quel determinato contesto sociale. Lo stile è sicuramente buono e il racconto si legge con piacere. Sarà dura metterlo in classifica.

Classifica
Premetto che la qualità dei racconti è elevata ed è stato davvero difficile mettere questo o quello più in alto in classifica. Come al mio solito, ho cercato di privilegiare i racconti a mio avviso più attinenti al tema dell’edizione.

I – Il mondo nuovo di Valter Carignano
II – Miss W. e il dottor C. di Beppe Roncari
III – Anche i personaggi nel loro piccolo si inca**ano di Eleonora Rossetti
IV – Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
V – Fiori per te di Flavia Imperi
VI – Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
VII – La discarica di Maria Rosaria del Ciello
VIII – Io no di Alessia Sagnotti
IX – Zwitter di Chiara Rufino
X – It’s a small world di Linda De Santi
XI – La tragica fine del Signor Adami di Diego Ducoli
XII – Effetto oblio di Ophelia

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eleonora.rossetti
Messaggi: 553

Messaggio#4 » sabato 26 settembre 2015, 9:50

Ragazzi, stavolta è stata più dura del solito. Ho letto e riletto i racconti, e il guaio è che per una ragione o per l'altra mi sono piaciuti tutti, chi per la resa, chi per lo stile, chi per l'originalità dell'idea. Ho dovuto davvero fare la maestrina dalla penna rossa per riuscire a definire i piazzamenti. E credetemi che anche gli ultimi in questa classifica hanno incontrato il mio gradimento, quindi complimenti vivissimi a tutti quanti.

Autocitando il mio Tobias, "e andiamo", passiamo alla classifica + commenti sparsi.
CLASSIFICA

1) LA SOGLIA DI VETRO
2) IL NUOVO MONDO
3) MISS W. E IL DOTTOR C.
4) FIORI PER TE
5) IL MOSTRO NEL CASSONETTO
6) IT'S A SMALL WORLD
7) EFFETTO OBLIO
8) LA DISCARICA
9) ZWITTER
10) SARA' UN RAGAZZO BELLISSIMO
11) LA TRAGICA FINE DEL SIG. ADAMI
12) IO NO

LA TRAGICA FINE DEL SIG. ADAMI
Ciao Diego, ben trovato.
Ammetto che ho faticato a trovare il tema “altro universo” perché in effetti ciò che vedo è una possibilità di “futuro non troppo lontano” dati i progressi e i passi da gigante di biologia e neuroscienze (e così ho interpretato, alla fine, al netto di smentite).
La reazione disperata di Lucrezia non mi ha convinto del tutto, ok che è il padre, ma se sai che rivivrà in un corpo nuovo (e qui sorge la domanda, hanno trovato la ricetta dell’immortalità? Se il travaso di cervello non ha effetti collaterali…) e non sta morendo, perché tanta disperazione? A saperlo, io sarei sì un po’ rattristata di dover aspettare un po’ di anni per rivederlo, però saprei che vivrà ancora e sarei quantomeno sollevata rispetto all’idea di non poterlo vedere più.
Ho apprezzato invece molto di più la figura del dottore che, poveraccio, abituato a certe scenate non instaura la minima empatia con la parente del paziente, limitandosi a frasi di circostanza e comportamenti distaccati, anche in quelli che non ricadono nelle azioni professionali.
Attenzione alle accentate, ne hai dimenticate qualcuna qui e là.

SARA' UN RAGAZZO BELLISSIMO
Ciao Stefano, ben trovato,
Il racconto mi ha ricordato molto Lo strano caso di Benjamin Button, non so se ti sei ispirato a quello in maniera più o meno consapevole.
La storia fila come trama, un poco meno sulla resa, visto che ho avuto un po’ di difficoltà coi punti di vista un po’ saltellanti su alcuni passaggi. Sarei stata curiosa di sapere qualcosa di più su come si possa ottenere questa inversione di crescita, mi avrebbe aiutato a inquadrare meglio questo “altro mondo”.
La frase finale dell’infermiera è comunque una piccola perla che già mi fa capire quanto bizzarro sia questa realtà in cui ci hai calato.

IT'S A SMALL WORLD
Ciao Linda,
…secondo me sei stata fin troppo ottimista e sarebbe finita tipo pianeta di Re Kaio di DragonBall XD
Scherzi a parte: divertente la storia della televendita e divertente anche e soprattutto il modo in cui i protagonisti accettino la nuova realtà in cui Cuba è a un tiro di schioppo o poco più (ma magari…).
Avevo dei dubbi anche io sull’attinenza al tema, in effetti non avevo pensato a un mondo parallelo, avendo menzionato la Svizzera mi ha tenuto subito coi piedi piantati sul nostro caro e sempre meno verde pianeta, e i gadget dei visori non è neanche troppo fantascientifico, visti i progressi del giorno d’oggi.
Forse qualche particolare di più per far capire che fosse un mondo parallelo anziché una potenziale versione futuristica della Terra avrebbe aiutato nella comprensione.
Niente male comunque!

LA SOGLIA DI VETRO
Ciao Simone!
In una parola: LOL! Ma in senso buono, perché quando sono arrivata al finale mi hai spiazzato. Mi ero immaginata chissà che, dal rapimento alieno allo svirgolare tra dimensioni parallele (mi sono venuti in mente mille episodi, da Narnia al Talismano di King) e poi alla fine capisco che tutto questo è in realtà l’effetto dell’alcol sul protagonista che lo catapulta in un mondo con sensazioni ben diverse, pilotate dalla sbronza. Non è una sorpresa che delude, tutt’altro, perché mi hai “imbrogliato” sapientemente, disseminando indizi nel modo giusto (la doccia, il caffé, l’assuefazione) che sono andati a posto a fine lettura. Bravo ;)

ZWITTER
Ciao Chiara, ben trovata!
Ho capito il senso del titolo solo googlando e a fine lettura ho capito perché ;)
Mi è piaciuta la collocazione storica in pieno tempo di crisi e il concetto di “altro universo” come il silenzioso e controverso mondo delle drag queen. Lo stile è buono e scorrevole (forse in alcuni punti non avrei usato le virgole per separare le frasi ma son dettagli).
Ciò di cui ho avvertito la mancanza, in questo racconto, è un quid che elevi maggiormente il tono sul finale. Non dico un colpo di scena, ma già il dettaglio della borsetta di piume di struzzo e il fatto che lui risponda “Lola” quando bussa alla porta ci confermano già ciò che alla fine viene – tra l’altro – detto e poco mostrato (ovvero che lui è una drag queen). Forse, come altri ti hanno già suggerito, era meglio veder Dieter in scena anziché fermare la narrazione sul più bello, per così dire: visto che è “l’altro universo” il tema, quell’universo forse avrebbe dovuto avere più spazio.
Non so se mi sono spiegata XD in ogni caso, il giudizio è comunque positivo.

EFFETTO OBLIO

Ciao Ophelia,
racconto fantascientifico, con questo personaggio inumano inviato in una missione di studio. Lo stile scivola bene, il tema “altro universo” rispettato (altra razza, altro pianeta e via dicendo). Se devo trovarci una pecca, è il finale che mi ha un pochino deluso, in quanto semplicemente “afferma” l’ipotesi iniziale (ovvero l’effetto oblio spoilerato all’inizio) e, quindi, non trovo nulla di inaspettato. Nessun colpo di scena, o quantomeno una spiegazione più radicata di questo effetto oblio, perché accadesse, magari legato a una componente “soggettiva” dell’individuo.
Inoltre il fatto che il maggiore venga mandata sola a rilevare un fenomeno dagli effetti noti sulle creature mi fa un pochino storcere il naso, se si conosce cosa accade perché farla rimanere là? Si potevano installare le apparecchiature in un momento “non pericoloso” e andare a recuperarle più tardi (come si deduce dalla presenza, sul finale, della squadra di recupero). A meno di non voler rendere il maggiore inconsapevole dell’esperimento (cavia), e in questo caso potevi mostrare la squadra di recupero che pensava a lei in relazione ai dati raccolti. In questo caso sarebbe stato più sensato.
Adesso, però, sono curiosa di sapere perché succede questo effetto oblio ;)

IL MOSTRO NEL CASSONETTO
Ciao Sara!
Mi è piaciuto questo risveglio in un mondo sconosciuto e, volendo ben guardare, anche in un corpo sconosciuto. Altro universo in tutto e per tutto.
Anche io ho trovato di difficile comprensione la parte “danneggiata”, perché ho dovuto rileggere più volte per capire cosa intendesse dire. E’ certamente realistico che “mozzi” le parole, ma qualcuna più completa di più mi avrebbe forse fatto intuire meglio di cosa stesse parlando. Non è una cosa grave, perché credo dipenda anche dall’intuito soggettivo
Per il resto mi sembra che la storia funzioni, sei riuscita a far trasparire un’ambientazione senza la presenza intrusiva e infodumpica del narratore. Lo stile è buono, asciutto quanto basta, mira dritto al punto.
La frase finale, tuttavia, mi è parsa un pochino “slegata” da tutto, a meno di non volerle dare un senso “profetico” (era quello il tuo intento?), del tipo che alla fine gli “scarti” della civiltà avranno la loro rivalsa.

FIORI PER TE
Ciao Flavia ;)
Un racconto molto carino che scivola bene dall’inizio alla fine, un vero peccato per la sfortunata coppia. E comunque meglio i cioccolatini dei fiori, sempre! XD (me golosa)
L’unico dettaglio su cui ho un pochino stretto i denti è quando il fidanzato le dice “aspettami qui” lasciandola da sola in territorio inesplorato, specie se ci sei appena arrivato. Mi ha un po’ richiamato la classica frase “non dividetevi” che tutti noi urliamo allo schermo quando guardiamo i film horror ambientati nelle case stregate.
Anche lei che scherza a un passo dalla morte mi ha un po’ lasciato interdetta.
Stilisticamente niente da osservarti, come molti altri tuoi racconti questa è una lettura piacevole, occhio solo a qualche maiuscolo e punto mancante tra un dialogo e l’altro.
Nel complesso, una buona prova ;)

IO NO
Ciao Alessia! Primo Minuti Contati e stesso girone, accidenti ;)
L’idea dei gemelli è molto intrigante, anche se ho un po’ faticato a ricucire del tutto gli avvenimenti, questo perché l’effetto “wall of text”, come altri prima di me ti hanno fatto notare, non aiuta affatto: toglie al racconto il giusto respiro penalizzando il ritmo della narrazione.
Sul finale forse temo tu abbia sofferto il limite dei caratteri perché mi sembra molto rapido, forse troppo, riassunto nelle poche frasi della della ragazza rivolte al protagonista narrante. Avrei voluto sapere un po’ di più sul come e il perché di questa ricerca ossessiva da parte della sua gemella (piccola considerazione: la frase finale mi è piaciuta da morire ;) ) Con un po’ di caratteri in più forse il quadro sarebbe stato meno confuso e il finale più appagante. Niente male come racconto, in ogni caso ;)

LA DISCARICA
Ciao Maria!
Questo racconto mi ha messo i brividi, specie l’indifferenza e la facilità con cui padre e figlia si sbarazzano della protagonista.
Quoto gli altri sullo spendere più parole sull’altro universo di provenienza, specie considerando che il tono narrante è così pacato da far intuire (ma non so se questo era l’intento iniziale) che la donna sia più un robot che un organismo vero, o quantomeno un misto tra le due cose. Citarlo soltanto non riesce a dargli lo spessore che merita, anche perché sembra parecchio intrigante. Un buon racconto in ogni caso! ;)

MISS W. E IL DOTTOR C.
Sig. Ròncari/Roncàri/Roncarì, è sempre un piacere averla nel girone ;)
Lo ammetto, mi hai fregato. All’inizio mi stavo abbastanza conturbando leggendo di questo fantomatico dottore che anziché aiutare la paziente in apparente difficoltà interveniva drasticamente, chissà come, per renderla più “idonea”. La seconda parte ha chiarito tutto, chiudendo il cerchio, anche se, come qualcun altro ti ha evidenziato, se io mi trovassi davanti a un PC che parla altro che antivirus, potrei chiamare l’esorcista
E’ l’unico dettaglio che un po’ mi ha appannato il colpo di scena, ma a parte questo davvero un racconto spassosissimo, come nel tuo stile ;) A rileggerci!

IL NUOVO MONDO
Ciao valter,
come qualcun altro ti ha fatto notare, questo racconto mi sa tanto di un ottimo spunto per un’ucronia davvero interessante. Adoro le storie basate sull’ “e se invece fosse andata così?”
Ovviamente non sto dicendo che questo racconto non stia in piedi da solo, tutt’altro: la storia è ben costruita, riesco a calarmi bene nei panni di Cristobal, e del nativo, ognuno col proprio punto di vista e con il proprio modo di pensare.
Se proprio devo trovarci un difetto, è quel “– Maledetti selvaggi! – ” che precede lo sparo. Avrei più che altro usato un’espressione di paura (esempio banale, “Capitano, attento!”) perché il semplice gesto di alzare una mano dopo un’accoglienza pacifica alla vista dei nuovi arrivati non giustifica, a mio avviso, una reazione così violenta.
Bel lavoro comunque ;)
Uccidi scrivendo.

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chiara.rufino
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Messaggio#5 » domenica 27 settembre 2015, 17:21

Ciao a tutti! Ci ho messo veramente tanto a fare una classifica, visto che molti racconti mi sono piaciuti. Spero che nessuno ci rimanga male coi giudizi. In bocca al lupo a tutti!

Il nuovo mondo
Un bel racconto, dal sapore avventuroso, per raccontarci com'è stata la scoperta dell'America e delle sue popolazioni durante la scoperta di quel territorio.
A tratti mi ha ricordato un po' Pocahontas (non offenderti), ma in fondo ho l'età che ho e direi che è normale:D.
La rappresentazione dell'animismo degli indigeni e della loro cultura traspare molto bene e ho trovato ben curato il pezzo della donna che si trasforma.
Effetto Oblio
Bella l'ambientazione, la descrizione del pianeta e soprattutto la missione che lei sta compiendo per salvare gli altri componenti dell'equipaggio.
L'unica cosa che non mi ha convinta è stata la terminologia; se il tuo personaggio è una scienziata, o almeno una studiosa, perché usare la parola "aggeggio" per descrivere la strumentazione che deve usare per quella missione?
La soglia di vetro.
Prima di arrivare alla fine, ero quasi convinta che questo racconto fosse una supercazzola (non me ne volere).
Molto bello il colpo di scena finale, dove dici in realtà la dura verità del protagonista e del suo vizio. A tratti l'ho trovato un po' didascalico e sbrigativo per le spiegazioni ma ho apprezzato lo stile scorrevole che utilizzi.
Fiori per te
E' la prima volta che ti leggo e mi è molto piaciuto lo stile che utilizzi. Ci troviamo da subito nel setting e l'ambiente della colonia spaziale e della coppia mi ha ricordato molto i vecchi film di fantascienza.
L'unica cosa che secondo me stona è che mancano, come hanno detto gli altri, dei dettagli che sarebbero stati essenziali per la storia, tipo il loro background o l'uso di alcune parole tipo "fottuto", secondo me interrompono un po' il ritmo della narrazione e lasciano perplessi.
La discarica
Il racconto è ben scritto, agghiacciante in alcuni pezzi e, come hanno detto gli altri, vuole essere una denuncia della situazione della donna attuale. Secondo me però, manca qualcosa che poteva rendere meglio questa tua critica. Il fatto che la bambina sia così cattiva e accenni alla rottamazione mi ha fatto domandare "Ma cos'ha questa donna per essere rottamata?".
It's a small world
E' bello vedere come una cosa banale e assillante, come le televendite, ti abbiano dato lo spunto adatto per questo racconto.
Ammetto che non sono una che ama i dialoghi ma dopo un po' mi sono abituata allo stile e ho apprezzato la conclusione che dai, quando ormai capiamo che hanno ceduto alle loro voglie pur avendo ristretto il pianeta.
Io no
Il racconto è un po' troppo fitto, come ti hanno già fatto notare. L'utilizzo del tema all'inizio per introdurre la tematica l'ho trovato un po' sviante e da "principianti". I gemelli, in particolare lui che ha sulla coscienza la morte della sorella, mi ha ricordato la vita di Philip Dick.
Leverei anche qualche puntino di sospensione, che uccide il ritmo di lettura e non aiuta.
Sarà un ragazzo bellissimo.
Carino riprendere l'idea di Fitzgerald "Il curioso caso di Benjamin Button", e togliergli quell'aria mistica. E' una cosa normale, si nasce vecchi e si ritorna bambini.
Ho apprezzato le dinamiche di coppia, vere in coloro che hanno il primo figlio e il finale mi ha fatta sorridere, col bisnonno ormai così anziano eppure "così giovane." Bel racconto, complimenti.
La tragica fine del signor Adami.
All'inizio ho pensato a Futurama, con le teste sott'acqua e fatte rinascere nelle bocce. In un futuro lontano, anche il giuramento di Ippocrate sarà cambiato e là ho riso, visti i numerosi dibattiti in corso nella comunità medica. Il racconto è molto bello e ben scritto, la parte poi dove finisce il download perché è morto l'ho trovata molto acuta.
Anche i personaggi nel loro piccolo si incazzano
Bello vedere come i personaggi reagiscano alle scelte degli autori, durante la stesura di un romanzo(un fantasy nel tuo caso). La loro rabbia giustificata nei confronti del Creatore e le loro domande rimanda alle grandi domande dell'uomo attuale su Dio e devo ammettere che ho sentito Samvise Gamgee che si lamentava con Frodo mentre accendeva il fuoco.

Il mostro nel cassonetto
Non lo so, nonostante apprezzi lo stile che utilizzi, vedo che hai avuto problemi coi tempi, ecco perché rimango perplessa sul giudizio.
Il fatto che loro due siano stati ricoverati e stiano per essere trasferiti sulla colonia non è chiarissimo e devo dire, ho faticato per arrivare alla fine del racconto. E' un peccato, perché lo imputo alla mancanza di tempo che hai avuto per scriverlo.
Miss W. e il Dottor C.
Ho trovato geniale il rapporto di amore/odio tra il proprietario della workstation e la console. E' la prima volta che leggo un tuo racconto e sono davvero rimasta colpita sia dall'idea originale, sia da come hai strutturato tutta la storia. Posso capire il dolore del protagonista, visto che anche io ho problemi di memoria giocando al pc.

I- Miss W. e il Dottor C.
II- Il nuovo mondo
III La soglia di vetro
IV Anche i personaggi nel loro piccolo si incazzano
V it's a small world
VI La tragica fine del signor Adami
VII la discarica
VIII Sarà un ragazzo bellissimo
IX Effetto Oblio
X Fiori per te
XI Io no
XII Il mostro nel cassonetto
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maria rosaria
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Messaggio#6 » domenica 27 settembre 2015, 23:10

Eccomi qua. Alla fine ce l'ho fatta.
tengo a precisare che, come già avvenuto in altre edizioni di MC, le prime posizioni sono pressoché alla pari.
Di seguito i commenti e, alla fine, la classifica. Complimenti a tutti! Siete bravissimi! :-)

Il nuovo mondo di Valter Carignano
Ho già avuto modo di leggere altri tuoi racconti e devo dire che noto sempre, con piacere, un tocco poetico in ciò che scrivi. Qui la storia della scoperta del Nuovo Mondo rivisitata non mi è dispiaciuta e quello che ho trovato molto originale è stato l’utilizzo del magico dalla parte dei nativi. Ammetto di aver dovuto rileggere più volte la storia per comprendere meglio i due punti di vista (conquistatori e indigeni) ma credo sia solo un mio problema di difficile approccio al fantastico.
Apprezzabilissimo sempre il tuo stile.

Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari
Una donna va dallo psicanalista e…
Questo è stato il mio pensiero dopo la lettura delle prime righe di questo racconto. Ma un bravo autore è quello che riesce a metterti fuori strada, a spiazzarti e tu, almeno con me, ci sei riuscito benissimo.
L’altro universo interpretato come quello delle nostre macchine, dei nostri computer che possono avere una loro vita e una loro sensibilità. Geniale!
Scritto molto bene, con dialoghi che fluiscono che è una bellezza. Un’ottima lettura.

Effetto oblio di Ophelia
Il tema è qui centrato in pieno, nel senso che è un racconto di fantascienza classica. Io ho sempre considerato (l’ho già scritto da altre parti e forse anche in passate edizioni di Minuti Contati) chi scrive di fantascienza un gradino più su rispetto agli altri (uno solo, eh ;) ) per la capacità di creare con la fantasia mondi alternativi. Detto ciò, credo che la tua storia sia molto affascinante anche se forse un po’ complessa da riuscire un po’ stretta in tremila caratteri.
Il limite che ho trovato è stato nel finale.
Mi sarei aspettata una fine diversa, ma non mi chiedere quale.
Il racconto è a mio avviso un racconto che può, e merita, di essere migliorato.

Zwitter di Chiara Rufino
Racconto che parla di un universo parallelo, quello delle Drag Queen. Siamo nel 1928 e c’è addirittura Marlene Dietrich ad assistere allo spettacolo di Dieter, in arte Lola.
Scrittura scorrevole, immagini che si fanno vedere anche se forse si vede poco del personaggio, della sua interiorità, insomma la sua storia.
Il titolo, ammetto l’ignoranza, l’ho dovuto cercare su Google e ho imparato una parola nuova. Però, secondo me, il titolo dovrebbe riassumere l’essenza della storia e qui, anche se molto azzeccato, per chi non conosce il tedesco, lascia invece un po’ spaesati. Ma è una piccolezza veramente trascurabile perché il racconto è molto buono.

La soglia di vetro di Simone Cassia
Racconto splendido. All’inizio, confesso, sono andata un po’ fuori strada.
Ho pensato: ecco: la solita storia di un varco misterioso, una sorta di portale, che ci conduce in un altro universo. Invece, verso la fine, ecco delinearsi la verità. L’universo parallelo è quello immaginario di un alcolista: bellissima interpretazione del tema assegnato.
Scritto molto bene. Bravissimo.

Fiori per te di Flavia Imperi
In questo racconto, che ho trovato delizioso, il tema è centrato in pieno e, a mio avviso, in maniera originale. Ho particolarmente apprezzato il riferimento al regno (universo) vegetale che io ho particolarmente a cuore. La scrittura è molto curata e su questo non ci sono appunti particolari da fare.
Mi rimane solo una battutaccia (e spero mi perdonerai): con quel nome lì, la protagonista che altra fine poteva fare? ;-)


It’s a small world di Linda De Santi
In questa storia l’ironia ci guida in un mondo (una società) in cui l’interesse personale viene perseguito senza preoccuparsi delle conseguenze su ciò che ci circonda. È la metafora dei comportamenti egoistici di ciascuno di noi che se dal punto di vista personale non sembrano incidere particolarmente su quello che ci circonda, da un punto di vista collettivo possono essere invece catastrofici.
Il racconto è ben scritto, con la giusta dose di ironia. Unico neo: qui l’altro universo non è proprio un universo quanto un altro mondo.
Comunque un buon racconto.

Io no di Alessia Sagnotti
Una storia d’amore, un viaggio nel tempo. Queste sono le due impressioni che ho avuto alla fine della lettura di questo racconto onirico e intrigante. Ho dovuto rileggere la storia un paio di volte e ho interpretato l’altro universo come quello in cui è possibile incontrare i nostri cari che non ci sono più e in questo caso la defunta ha un fratello gemello ancora in vita. Non so se la mia è un’interpretazione corretta perché devo ammettere che ho avuto un po’ di difficoltà nella lettura.
Anche il finale con il protagonista che parla di incubo mi ha un po’ spiazzato.
Racconto comunque affascinante.

Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
Nascere vecchi e ringiovanire crescendo, fino all’estrema conseguenza: ritornare in fasce alla fine dei propri giorni. C’è, in questo racconto, un fondo di amara riflessione sulla condizione dell’uomo. Mi è capitato spesso di pensare che fosse un peccato essere, nell’età della vecchiaia, quando si potrebbe avere più tempo per tutto e soprattutto per se stessi, più deboli fisicamente e spesso più esposti alle malattie. Il contrario, quello che avviene in questo racconto, potrebbe essere una bella esperienza. Chissà.
Pur non riscontrando una piena aderenza al tema (qual è l’altro universo?) il racconto è ben scritto e l’idea ottima.


La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli
In questo racconto c’è un ritorno all’infanzia come alternativa (o prosecuzione?)alla morte. Sebbene l’idea sia molto particolare e accattivante non ho riscontrato una giusta aderenza al tema. Mi rendo conto però che il tema “altro universo” possa essere declinato in vari modi e qui forse io non sono riuscita ad afferrarlo in pieno. La scrittura è buona, il tutto scorre bene senza intoppi, c’è qualche refuso ma comprensibile visto il tempo a disposizione. Anche la punteggiatura credo vada un po’ rivista.
Nel complesso un buon racconto.

Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti

Racconto molto carino. Mi è piaciuta l’interpretazione del tema come l’universo creato da un autore che fa muovere i suoi personaggi in questo contesto fantastico. E mi è piaciuto molto l’idea di dare a questi personaggi una sensibilità propria e una capacità critica sull’ambiente in cui si trovano.
Ho apprezzato inoltre molto lo stile con cui è scritto. Si intravede una forte proprietà di linguaggio e di uso dei termini.
Tra i racconti che mi hanno colpito di più.

Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
Un altro universo qui esiste davvero e la protagonista sembra scoprirlo dopo trent’anni attraverso l’ascolto di un messaggio registrato da suo marito.
Qui siamo in piena fantascienza, tuttavia mi sarebbe piaciuto capire come ha trascorso gli ultimi trent’anni Lucinda: è stata ibernata? Oppure ha dormito un sonno artificiale indotto da qualche droga sintetica?
Forse utilizzando meno caratteri per il messaggio registrato (che non svela un granché) avresti potuto meglio approfondire il personaggio di Lucinda e delineare meglio l’altro universo.

Classifica:
1- La soglia di vetro di Simone Cassia
2 - Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti
3 - Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari
4 - Fiori per te di Flavia Imperi
5 - Zwitter di Chiara Rufino
6 - It’s a small world di Linda De Santi
7 - Il nuovo mondo di Valter Carignano
8 - Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
9 - Effetto oblio di Ophelia
10 - La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli
11 - Io no di Alessia Sagnotti
12 - Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
Maria Rosaria

valter_carignano
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Messaggio#7 » lunedì 28 settembre 2015, 23:22

Ciao a tutti
nella precedente edizione avevo fatto un pistolotto prima di iniziare a 'classificare'. Avendolo già fatto, questa volta evito (l'avete scampata!) e dico solo che come sempre il livello generale è secondo me alto e il divieto di mettere uno/due/diversi pari merito (magari tutti fra il primo e il quarto, senza gli altri posti antipatici dal quinto in poi) non è altro che segno inequivocabile della malvagità dell'Antico.
Si finisce con l'andare sulla preferenza personale, essendo parecchi quelli scritti bene.

Miss W e il Dottor C
ciao
per prima cosa: ottimi dialoghi, che nella prima parte dicono e non dicono, spiegano e lasciano in dubbio. Tutto però coerente con la spiegazione finale, quindi tutto ben costruito e senza falle. Come altri racconti in questo contest, ha la sua forza nell’immediatezza e nella brevità, che volutamente non lasciano spazio ad approfondimenti che scioglierebbero qualche dubbio ma che non farebbero che annacquare tutto quanto.
Secondo me, un buon lavoro.

Effetto Oblio
ciao
molto buono l’insieme, s’intravede un mondo e forme di vita aliene ma credibili. La parola ‘intravede’ non è una critica, anzi: in pochi caratteri e tempo secondo me è un ottimo risultato.
Qualche passaggio devo confessare di non averlo capito del tutto, ma può essere una cosa esclusivamente personale. Ho visto però che nel commento precedente anche Zebratigrata ha dei dubbi… forse davvero il tempo e lo spazio sono stati troppo pochi per contenere tutto quello che avresti voluto dire.
In tutti i casi, secondo il mio parere, un buon lavoro.

Zwitter
Ciao
ho apprezzato molto l’ambientazione storica: sia perché originale, sia per una mia personale predilezione per quel periodo e per Marlene. Qua e là c’è qualche ripetizione – per esempio ‘consuetudine’ – che avendo il tempo di rileggere a mente fredda sicuramente avresti notato e corretto. Ma, si sa, i minuti sono davvero sempre contati!
Io credo che in fondo l’accenno alla moglie, al fatto che la borsa è sua e soprattutto il fatto che gli cada così distrattamente sono elementi che potrebbero essere tolti o cambiati. Cioè, capisco lo scopo di creare attesa (la borsetta) e ambiente, ma forse potresti pensare a un altro modo di inserirli.
Naturalmente sono scelte, non dico che quello che hai scritto sono errori. Valutazione per me positiva, comunque.

La soglia di vetro
Ciao
Finale davvero azzeccato, che riesce perfettamente nella sua funzione al tempo stesso di sorpresa e spiegazione degli elementi proposti. In effetti, verso la metà del racconto si potrebbe intuire dove si andrà a parare, ma la narrazione scorre bene e non ci si sofferma a pensare più di tanto. Per me, giudizio positivo.
Unico appunto: qualche forma opinabile, qualche ripetizione, qualche refuso… ma in tremila caratteri e poche ore cosa voglio? Il Signore degli Anelli? :-)
Complimenti.

Fiori per te
Ciao
bel racconto, essenziale e dinamico. In parte sono d’accordo con Simone Cassia: volendo, mancano dei particolari, l’ambiente potrebbe essere tratteggiato meglio e varie altre cose ma… in tremila caratteri il risultato secondo è ottimo. Detto questo, anche avendone la possibilità io non lo allungherei: la sua forza è nella brevità e nella chiarezza delle scene.
Bello.

La discarica
ciao
i bambini non hanno pietà, si dice a volte, e in effetti anche qui… questo racconto secondo me dice di più di quello che appare a prima vista, purtroppo potrebbe essere un’analisi della situazione della donna in una parte della società, anche la nostra. O anche dell’uomo moderno in generale, volendo, come efficiente macchina/consumatore che a un certo punto viene messo da parte.
Forse pensavi a questo quando hai scritto, o forse è una sovrastruttura mia. Bel racconto in ogni caso.

It's a small world!
Ciao
ironico e divertente, dialoghi che funzionano, ben tratteggiata la psicologia del ‘compratore compulsivo’, forse meno chiare le motivazioni e la natura dei venditori ma in fondo – in un racconto così breve – questo non conta. E’ quasi come una barzelletta – e lo dico in senso buono, non è assolutamente una critica – dove ciò che conta è la preparazione alla battuta finale, senza stare a pensare sui particolari. Ottima la scena finale.

Io no
Ciao
racconto misterioso ma intrigante. Devo dire che forse non ho capito tutte le dinamiche della trama, ma può essere soltanto una mia impressione. Si legge comunque con interesse fino alla fine.
La scrittura molto fitta, con pochi ‘a capo’, rende però un poco laboriosa la lettura e stanca l’occhio, il cosiddetto ‘effetto muro’. Forse potresti porre più attenzione a questo aspetto.

Sarà un ragazzo bellissimo
Racconto interessante e surreale, un’idea che viene portata alle sue estreme conseguenze, limitatamente alla tirannia del tempo e dei caratteri. Una società ‘rovesciata’ in questo modo certo si trova di fronte a problemi e situazioni inedite di vario tipo, peccato non averli potuti nemmeno sfiorare.
Lettura piacevole e buon ritmo. Complimenti.

La tragica fine del Sig. Adami
Molto interessante lo scambio ‘generazionale’, la rinascita del vecchio in un bambino, le lacrime della figlia (perché il padre muore o perché deve allevare il figlio/padre? Anche questo dubbio è interessante…). I dialoghi sono ben costruiti e immediati, i piccoli refusi che pure sono presenti sono sicuramente trascurabili quando il tempo è tiranno.
I pensieri del medico lasciano credere che questa sia ormai una pratica comune (‘sempre la stessa storia’), quindi in giro ci sono moltissimi figli/padri e figlie/madri… avendo più spazio, questo potrebbe essere a mio parere un punto interessante da sviluppare.

Anche i personaggi nel loro piccolo s'inca**ano
Ciao
interessante e coinvolgente, dopo pochi righe ho pensato a un gioco di ruolo, la sorpresa finale non mi ha tolto nulla, anzi. E’ condotto bene ed è scorrevole. Indubbiamente per me giudizio positivo.
Ho un dubbio, però: i ‘personaggi’ non possono muoversi di volontà propria, non possono fare nulla, ma possono pensare e parlare… mi sembra che le due cose siano in contrasto. Può essere solo una mia idea, chiaramente. Magari prova a pensarci e vedi se questo appunto per te ha valore o no.

Il mostro nel cassonetto
Ciao
racconto molto interessante, che ha colto subito la mia attenzione spingendomi ad andare avanti. Devo dire che ho dovuto rileggere due o tre volte la seconda parte, dal messaggio in poi, perché non riuscivo a capire bene. Ma naturalmente può essere esclusivamente un problema mio, ognuno di noi è più ricettivo su certe cose e meno su altre. Forse, ma è solo una mia opinione, il tema dell’universo ‘b’ poteva essere un poco più approfondito.
Detto questo, sicuramente il mio commento è positivo.

Classifica (uffa!)

1. Fiori per te
2. La soglia di vetro
3. Zwitter
4. It’s a small world
5. Effetto Oblio
6. Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano
7. La discarica
8. Sarà un ragazzo bellissimo
9. Miss W. E il Dottor C.
10. Il mostro del cassonetto
11. La tragica fine del sig. Adami
12. Io no

aleliu
Messaggi: 15

Messaggio#8 » mercoledì 30 settembre 2015, 10:19

Eccomi finalmente a scrivere la classifica.
Credevo davvero di non riuscirci. Una lotta contro il tempo! Ma alla fine... eccomi qua! :D
Premetto che, per la qualità dei racconti, mi sono sentita in dovere di farmi uno schemino per aiutarmi nella valutazione. E' stato davvero difficile, perché a conti fatti mi sono piaciuti tutti!
La mia valutazione si è dovuta trattenere a pochi aspetti, e il primo che ho tenuto a conto è stata l'attinenza al tema, a seguire l'originalità, la leggibilità, la forma ecc...
Ho pensato che lo scopo di Minuti Contati è quello di essere una palestra. Poco tempo e un tema da rendere a tutti i costi! E' come quando vai in palestra, appunto. Se non fai bene gli esercizi è come se non li avessi fatti xD
Chiedo quindi subito perdono a chi magari ho inserito negli ultimi posti, ma il motivo e quello di cui sopra. (I racconti erano davvero, ma davvero, ma davvero davvero tutti belli! E' stata una faticaccia!)

Classifica:

1. Fiori per Te, di Flavia Imperi
2. Anche i personaggi nel loro piccolo s'incaxxano, di Eleonora Rossetti
3. Il mostro nel cassonetto, di Sara Tirabassi
4. La soglia di vetro, di Simone Cassia
5. Effetto Oblio, di Ophelia
6. It'a a small world, di Linda De Santi
7. La discarica, di M.R. Del Ciello
8. Il nuovo mondo, di Valter Carignano
9. Miss W. e il dottor C., di Beppe Roncari
10. La tragica fine del Sig. Adami, di Diego Ducoli
11. Zwitter, di Chiara Rufino
12. Sarà un ragazzo bellissimo, di Stefano Pastor


Ecco i commenti :)

Fiori per Te
di Flavia Imperi


Ciao Flavia,
ho da dire davvero poco sul tuo racconto, a parte che è FA-VO-LO-SO :D
Inizialmente ho quasi temuto fosse un “normale” racconto di fantascienza, ma senza accorgermene la narrazione mi ha subito catapultata in un horror fantascientifico con sapienti colpi di scena. Non mi sono annoiata per un solo secondo!
Il tema è trattato con una banalità sorprendente, eppure a conti fatti di banale non ha niente! Ha le tinte di un film di fantascienza vecchio stile, col mostro da altri pianeti, ma con un tocco moderno e credibile che non guasta mai! Si posizionerebbe tra il B-Movie fatto bene e un film stile “La Cosa”.
La struttura della trama inoltre è davvero ben fatta, per niente noiosa.
In poche parole (in tutti i sensi) hai saputo racchiudere in uno spazio limitato una storia intrigante, con pochi ma buoni personaggi e un sapiente mistero svelato nel sangue!
La mia riflessione finale è che su quel pianeta la natura ha fatto la cosa migliore per proteggere se stessa! Ah-ah umani! XD

Anche i personaggi nel loro piccolo s'incaxxano
di Elonora Rossetti


Ciao Eleonora, rieccoci finalmente :D
Allora…
Il tuo racconto mi ha fatto davvero morire dal ridere!
Non ho mai pensato a questo aspetto dello scrivere, ovvero quello dei “poveri” personaggi che sì, ci provano a ribellarsi, ma alla fine sono sempre costretti nei loro ruoli.
Mi sento quasi una  brutta persona XD
Per il resto è un racconto davvero eccezionale, anche se i dialoghi finali tra i personaggi sono una strizzata d’occhio a una citazione de “Le follie dell’Imperatore”. Mi hanno fatto ridere di gusto!

Il mostro nel cassonetto
di Sara Tirabassi


Ciao!
Il racconto mi è piaciuto tantissimo!
L’idea è molto bella, che ricorda Asimov ma anche no. E’ un tema affascinante e genuino. Nonostante hai corso per chiudere tutto sei riuscita perfettamente a racchiudere in poco spazio un universo intero, anzi due!
Il messaggio danneggiato è un’espediente molto immersivo, e mi ha fatto sentire come fossi la protagonista. A mano a mano che si cerca di leggere e mettere insieme le parole si prende sempre più consapevolezza, finché sul finale si è arrivata alla quasi totale accettazione. Ho notato una nota di amarezza nell’ultima battuta, ma il tutto comunque, a mio avviso, si chiude come un ciclo.
Ottimo lavoro! :D

La Soglia di Vetro
di Simone Cassia


Ciao Simone!
Finalmente riesco a commentare il tuo racconto  :D
L’ho trovato assolutamente originale e intrigante, anche se un po’ ridondante in alcuni punti, all’inizio. Sicuramente per via dei refusi e di alcuni concetti ripetuti.
Sul finale, che si intuiva già nella seconda metà, l’unica cosa che posso dirti che mi ha deluso un po’ è la chiusura. La frase finale è poco a effetto, secondo me. Ci sono rimasta male perché mi aspettavo un “Ciao, sono Marco, e sono un alcolista”, con la crudezza quasi apatica di chi, fino al momento prima, ha raccontato di un mondo fantastico in cui andava da ubriaco xD
Nel complesso comunque ho trovato il racconto originale, intrigante e davvero ben strutturato!

Effetto Oblio
di Ophelia


Ciao Ophelia,
premetto che non ho letto quasi niente di fantascienza, quindi per me è stato un po’ “faticoso” concentrarmi sulla terminologia e tutta la dettagliata descrizione. Ammetto però che è un problema mio XD Credo sia eccezionale il lavoro di uno scrittore di fantascienza, capace di creare dal nulla mondi incredibili.
Mi sento solidale con te per quel che riguarda il soffrire dei pochi caratteri a disposizione. Quando si ha un’idea complessa è molto difficile comprimerla in poco spazio, e per la foga di tagliare si levano via parecchie spiegazioni che avrebbero dato un senso ancora migliore al racconto.
L’ultimo appunto, più che sul racconto, sul titolo!
Come scriveva Eleonora, il finale non è un colpo di scena se già dall’inizio viene svelato. “Oblio” già ti dice cosa l’effetto va a provocare, e quindi che la protagonista probabilmente perderà la memoria. Questa prevedibilità è solo colpa del titolo, non del racconto, che invece accompagna bene al colpo di scena, secondo me  :D

It'a a small world
di Linda De Santi


Ciao Linda!
Avevo scritto ieri il mio commento al tuo racconto, ma il sito è andato giù e non l’ha inserito!
In ogni caso…
Il racconto mi è piaciuto molto! E’ fresco e ben scritto, con un tono ironico e spensierato che rende tutta la narrazione per niente surreale, nonostante la storia ne sia piena!
L’unico appunto che sento di dover fare è per il tema. E’ difficilmente individuabile, inizialmente, per via dei riferimenti alla nostra Terra. Solo quando si legge della Terra che si restringe si inizia a pensare che magari è un altro universo.

La discarica
di M.R. Del Ciello


Ciao Maria Rosaria,
questo tuo racconto mi ha messo i brividi!
Il tutto ha un tono profondamente disturbante. Soprattutto per il modo distaccato con cui la protagonista vede il suo destino, per quanto terribile sia “può sempre andare peggio”, e col peggio credo intenda solo la morte, quasi. Anche se… nonostante non dici niente del posto da cui arrivano queste “mamme” dai molti elementi su come sono questi esseri. Non si sa se organici o robotici, forse ibridi. Ma sono senzienti, quasi del tutto simili d’aspetto a quelle umane, ma a quanto pare, e per come riflette la protagonista, restano sempre completamente coscienti di quello che capita loro.
Questa sì che è una cosa da brividi….
Che la loro paura sia quella di essere abbandonate per sempre in una discarica dove restare lì a “morire” per un tempo infinito ma coscienti della loro agonia?
Credo che questo tuo raccontare tra le righe sia eccezionale. Lascia aperti tantissimi spunti, principali e paralleli, come le tematiche moderne legate alla donna in generale.
Davvero un bellissimo racconto  :D

Il Nuovo Mondo
di Valter Carignano


Ciao Valter  :D
E’ la prima volta che ho il piacere di leggerti, come di leggere chiunque, qui su Minuti Contati, e questo è il mio primo commento in assoluto per questo concorso  :D
Inizio quindi scrivendoti che l’idea mi è piaciuta tanto tanto tanto, e sono d’accordo con chi dice che come spunto solletica tantissimo! Molto originale l’idea dell’ “E SE?” riguardo la scoperta dell’America, e i dialoghi sono molto immersivi.
Di contro però, ho avuto difficoltà a cogliere subito il cambio di prospettiva, e credo che i nativi siano trattati un po’ con superficialità rispetto agli altri che hanno un nome e delle caratteristiche molto evidenti. Per quanto molto interessanti, i nativi non mi hanno suscitato l’empatia che invece mi ha subito preso con gli altri personaggi della storia.

Miss W e il dottor C
di Beppe Roncari


Ciao Beppe,
il racconto si legge bene ed è molto carino!  :D
La cosa che un po’ mi ha fatto storcere il naso è stato il trovare il racconto più surreale alla fine che all’inizio. Come hanno detti altri, è un po’ “strano” che un qualcuno che sente il pc parlare reagisca così tranquillamente. Quoto Eleonora: Avrei chiamato l’esorcista xD
Il ritmo e i dialoghi sono azzeccatissimi, molto coinvolgenti. Ti accompagnano alla fine con la giusta curiosità.
Ho trovato ostico solo capire al volo se il tema era stato centrato. Ho dovuto rifletterci molto, seguendo i commenti e le tue spiegazioni per farmi un’idea su tutte le sfumature del racconto.

La tragica fine del Sig. Adami
di Diego Ducoli


Ciao Diego!
Il tuo racconto l’ho trovato davvero interessante.
A parte qualche refuso, sicuramente dovuto alla fretta, si legge molto bene e la scrittura è assolutamente fresca.
L’idea inoltre è molto interessante… con tematiche importanti, come l’accanimento terapeutico.
A fine racconto mi è venuto da pensare… ma questo “trasferimento” lo ha davvero voluto il vecchio, o è stata una richiesta della figlia? Visto com’è stata isterica alla morte del padre. (Una reazione forse esagerata… Scrivo “forse” perché conosco persone che farebbero anche di peggio xD).
Il personaggio del medico invece è molto bello, e ci sta benissimo caratterialmente, in contrapposizione all’isterismo della donna. Entrambi bilanciano la narrazione.
L’unica cosa che non ho colto, però, è l’attinenza al tema. Non si riesce a capire se ci si trova su un altro mondo o in un futuro lontano.

Zwitter
di Chiara Rufino


Ciao Chiara,
ho trovato il tuo racconto molto affascinante! Sono una grande fan di quel periodo e dei temi che hai trattato. E poi Marlene…! Hai rapito il cuore di molti, credo, leggendo i commenti  :D
Di ottimo c’è il contesto, che è molto ben descritto nonostante il poco spazio che avevi a disposizione.
Una cosa che non mi ha convinto, però, è stata l’assenza di un crescendo nel racconto. Rimane tutto sullo stesso ritmo un po’ piatto, e mi aggrego a chi ha commentato dicendo che sarebbe stato davvero interessante chiudere il racconto con il “dopo”  :D Chissà cos’è successo, poi! Sembra quasi che le cose importanti si sono svolte tutte “fuori” dal racconto.
Alla fine ho anche imparato il significato di una nuova parola in tedesco!

Sarà un ragazzo bellissimo
di Stefano Pastor


Ciao Stefano!
Purtroppo devo accodarmi a tutti i commenti che hanno trovato nel tuo racconto una chiara strizzata d’occhio a “Il curioso caso di Benjamin Button”, e come dice Linda, anche a “La Neve se ne frega” di Ligabue.
E’ capace che comunque sia un tipo di storia che si è “assimilata” col tempo.
Per il resto il racconto scorre benissimo, e non ti nascondo che sulla fine mi sono anche quasi commossa!

Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Messaggio#9 » mercoledì 30 settembre 2015, 13:36

Eccomi. Probabilmente buon ultima (anche se la voglia di darmi alla fuga è stata ben forte)...

Se potessi vi metterei tutti al primo posto, purtroppo non mi è possibile. Non abbiatevene.

Prima i commenti:

Il nuovo mondo -

Ottimo racconto, ben costruito e definito. Gli stacchi tra i due differenti universi, geografici e culturali, coglie in toto il tema proposto. Anche mostrare le differenze di approccio attraverso ciò che i personaggi sentono, aggiunge un tocco in più alla narrazione.
Anche per me potrebbe essere un’ucronia, che potrebbe avere risvolti inaspettati. Ti prego, io tifo per i “selvaggi” (poi perché selvaggi?)…

Miss W. e il dotto C. -

Racconto divertente. Non posso aggiungere molto, dato che i commentatori prima di me hanno già esposto i miei dubbi e le mie perplessità.
All’inizio avevo pensato ad un dottor Freud particolarmente infastidito da questa signorina W. così petulante per i comportamenti dell'”altro” (avevo pensato ad un datore di lavoro o comunque a qualcosa di ambito non personale).

Zwitter -

Ah Marlene. Ah gli anni venti e trenta. Ah, un mondo magico di locali fumosi e liquori forti. Il tuo racconto nell’ultima parte mi ha evocato questo. Un universo diverso nel quotidiano grigio mondo, dalla crisi, dal problema del lavoro (roba che sembra adatta anche per questo presente). A contrapporsi quello delle drag queen, così lontani dalla realtà da attrarre l’interesse della Marlene (la più grande secondo me).
Non prendertela male ma la parte iniziale mi ha lasciata non troppo convinta: il protagonista sembra immerso nei suoi pensieri, come se già fosse nell’altro universo ma si coglie poco. Forse potevi “scorciare” un pochino l’inizio e passare subito alla parte del mondo magico.
Mi sono anche chiesta cosa avrà detto Marlene alla fine dello spettacolo.

La soglia di vetro -

Ottimo. Ottimo. Ottimo.
Narrazione con uno stile ridondante che io adoro – quegli stili perfettini e asciutti mi lasciano insoddisfatta…- anche se devo dire che avevo intuito il tema dopo aver letto del protagonista che si risveglia sul divano, sfatto e disfatto dalla precedente notte brava.
Il titolo è molto ben azzeccato, mi ha fatto venire in mente il film “casa di vetro” (glass house. in english..gioco di parole perché mi pare che la famiglia si chiamasse glass di cognome…se non l’hai visto te lo consiglio) in cui tra dentro e fuori (sia nella casa che nella testa dei protagonisti) niente è come sembra. Lo stesso nel tuo racconto.

Fiori per te -

Splendido. Adoro quando la natura si riprende ciò che le spetta di diritto e gli umani hanno la peggio. Ho notato un paio di refusi sparsi ma dovuti, sicuramente, al poco tempo a disposizione (non che io non ne abbia lasciati in giro eh…scusa per il piccolo appunto).
La trama ha la struttura di un horror: arrivo in luogo sconosciuto, esplorazione (divisi, che funziona sempre), muore la protagonista, muore il co-protagonista…mi chiedo quando al superstite toccherà la medesima sorte.

La discarica -

Il tuo racconto è una perfetta metafora di una certa visione della donna nella società attuale: fino a che è giovane e bella ha un valore, nel momento in cui invecchia, si svaluta e la fine che la aspetta è la discarica quale simbolo ultimo del disfacimento.
Interessante, ma anche io mi associo alla domanda di chi mi ha preceduto: da dove proviene questa disgraziata taroccata? E perché le donne vengono da un altro universo (tipo gli uomini da marte e le donne da venere)?

It's a small world

Carino. Ben scritto.
Racconta, in modo leggero ma non spensierato, quanto si viva immersi in una società in cui solo l'esteriorità conti, in cui si sia persa la consapevolezza di essere ospiti su un pianeta ma ci si ritenga proprietari e come tali si sia convinti di poterne fare ciò che si vuole senza curarsi delle conseguenze.
Sull'attinenza al tema, forse un po' stiracchiato ma ci sta (anche perché meglio che io stia zitta, visto che l'ho cannato in toto, il tema.)

Io no -

Un racconto che ne contiene altri, come gli universi paralleli che potrebbero ospitare la storia. Il tema è centrato ma poteva esser sviluppato meglio ma i caratteri quelli erano e hai comunque fatto un buon lavoro.
Come già detto da altri precedentemente, ho trovato un po' di confusione in alcune parti della narrazione e una carenza di virgole (io ho lo stesso problema) ma con una rilettura non dovrebbe essere un problema sistemarlo. In alcuni punti non è chiaro chi parli a chi (Joy, la ragazza, è solo immaginazione).

Sarà un ragazzo bellissimo -

Come agli altri, anche a me hai fatto venire in mente lo strano caso di Benjamin Button e Woody Allen e anche una scena di La vita segreta di Walter Mitty, ma penso che sia qualcosa sedimentato dentro e che hai, a tuo modo, interiorizzato.
La fotografia che fai della situazione racconta una situazione piuttosto comune di fronte alle nursery degli ospedali ma senza veramente dare quel quid in più, come si è arrivati all'inversione del processo di invecchiamento, perché questa mamma rimpiange il prima e basta davvero un'occhiata al bisnonno per cambiare idea? Quesiti che restano sospesi e che aprono a miriadi di risposte...
Per il resto si legge in modo piacevole e la forma è corretta.

La tragica fine del Sig. Adami -

La sconfitta della morte e la possibilità di vivere centinaia di vite, senza però dover ricominciare ma con le proprie memorie e il proprio bagaglio di esperienze: quel qualcosa che l'umanità da secoli ricerca e che, grazie alle nuove tecnologie, potrebbe non essere più un traguardo così impossibile.
Hai delineato in modo convincente quella che in questo nuovo continuum, più che un universo mi sembra un nuovo corso storico in cui certe convinzioni etiche son state superate a favore di queste "eternità", temporale sembra esser diventata la normalità. Mi chiedo solo come si gestisca il problema della sovraffollamento.

Anche i personaggi nel loro piccolo si inca**ano -

Racconto carino, ben scritto e articolato. Perfettamente in linea con il tema proposto trasporta il lettore nel centro dell’azione insieme ai due personaggi. Trovo, ma forse è una fisima mia, solo una scarsa aderenza al titolo (che non toglie nulla al valore intrinseco dell’opera) in quanto i protagonisti appaiono rassegnati, più che inca**ati, verso ciò che i colpi di testa del Creatore decide di far loro compiere.

Il mostro nel cassonetto -

Il tuo racconto mi ha ricordato il film spagnolo "Apri gli occhi" (o se preferisci la versione americana "Vanilla Sky") pur con le dovute differenze. L'universo B mi ha trasmesso l'idea che sia una specie di cassonetto, in cui l'umanità fallata è stata spedita causa sovraffollamento del pianeta terra.
Interessante l'idea del malfunzionamento della mini sd, ad indicare la precarietà dell'esistenza anche degli oggetti..




01 Zwitter
02 Miss W. e il dottor C.
03 Il nuovo mondo
04 Fiori per te
05 Io no
06 La tragica fine del Sig. Adami
07 Sarà un ragazzo bellissimo
08 Anche i personaggi nel loro piccolo si inca**ano
09 La soglia di vetro
10 La discarica
11 Il mostro nel cassonetto
12 It's a small world

ps: avrei published ieri notte ma il sito ha fatto i capricci. Sorry...

Stefano Pastor
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Messaggio#10 » mercoledì 30 settembre 2015, 17:56

Eccomi! Salve a tutti!
Una faticaccia però alla fine ce l'ho fatta.
Due premesse:
1) Sono solito assegnare un voto ogni racconto che leggo, in modo di essere facilitato con le classifiche. Stavolta è stato inutile, i pari merito erano troppi. Praticamente i racconti sono tutti belli. Complimenti!
2) Io ho interpretato il tema in modo fantasioso, quindi ammetto di non aver tenuto eccessivamente conto delle interpretazioni che hanno dato gli altri. Il tema stesso era troppo vago per essere inteso in senso letterale.
Quindi ecco i commenti, di seguito la classifica (scusate se non li inserisco nei singoli post ma ho davvero pochissimo tempo e oggi Internet funziona pure male).

IL NUOVO MONDO
Affascinante ma incompleto, l'immagine di una sequenza. Un attimo, come una fotografia. L'ambientazione è intuibile ma rarefatta. Buona la costruzione, elementare la storia. Interessante alternativa alla scoperta del nuovo mondo. Più che sufficiente, fortemente penalizzato dai pochi caratteri concessi.

MISS W. E IL DOCTOR C.
L'idea è buona, ma la realizzazione non mi convince del tutto. Vuol essere un racconto umoristico ma i personaggi sono troppo sopra le righe, esagerati. Intuibile la svolta finale ma comunque divertente. I dialoghi funzionano, ma le reazioni dei personaggi non sono del tutto logiche.

EFFETTO OBLIO
Niente da eccepire sulla realizzazione del racconto, a latitare è un questo caso la trama. Quale effetto potesse produrre l'Oblio era facilmente intuibile, quindi si aspetta un finale che non c'è. Il prologo di qualcosa ancora in divenire. Non è molto comprensibile il perché sia stata mandata lì, dato che gli effetti erano già noti.

ZWITTER
Racconto molto curato, a partire dal titolo e dall'ambientazione. Interessante costruzione, bella sorpresa finale. Un solo appunto: forse ricordo male, ma la Dietrich è andata in America solo nel 1930, quindi nel '28 non si era ancora allontanata da Berlino. Quisquiglie.

LA SOGLIA DI VETRO
Racconto interamente incentrato sulla battuta finale. Geniale, senza dubbio. È ciò che la precede che sembra pesantuccio, quasi banale, eppure all'ultimo istante spiazza. Non solo spiega tutto, ma è davvero originale. Rivalutazione tardiva: quando pensavo che niente avrebbe potuto salvarlo il miracolo è avvenuto.

FIORI PER TE
Forse non originalissimo ma ben costruito. Titolo indovinato. Trama ben articolata nonostante i pochi caratteri. Il meglio che si potesse fare. Con più caratteri a disposizione sarebbe diventato una storia davvero completa. Sicuramente il racconto più elaborato tra quelli che ho letto.

LA DISCARICA
Alla storia manca qualcosa, una spiegazione che permetta d'inquadrare cosa sta accadendo. Chi o cosa siano le mamme, con precisione. Per il resto scorre bene, anche se non originalissimo. Molto bello l’inizio, si perde un po’ nella seconda parte.

IT'S A SMALL WORLD!
Surreale e bizzarro, anche divertente. A voler essere logici, considerando il rimpicciolimento, nella scena finale le parsone avrebbero dovuto essere stipate come sardine. Ottimi dialoghi, spumeggianti. Perfetto esempio di cosa ha davvero importanza nel nostro (?) mondo .

IO NO
Interessante, però poteva essere realizzato meglio. La scrittura è un po' acerba, certi paragrafi andrebbero rivisti. La storia però ha il suo fascino, tra immagini oniriche e fantasmi dell’altrove, meriterebbe di essere ampliata. Tutto sommato più che sufficiente.

LA TRAGICA FINE DEL SIG. ADAMI
Storia molto interessante. I personaggi un po' sopra le righe eppure credibili. Originale la soluzione finale. La parte più interessante della storia è quella che si intuisce più che vedere. Ovvero la disperazione della figlia che si ritrova a dover crescere il proprio padre.

ANCHE I PERSONAGGI NEL LORO PICCOLO S'INCAXXANO
Plauso al titolo, perfettamente veritiero. Certi personaggi dovrebbero essere stufi di ripetere sempre le stesse azioni, eppure i libri fotocopia prosperano. Simpatica la scoperta finale (ma anche certi adulti...). Qualche dubbio sulla narrazione, che andrebbe un po' rifinita.

IL MOSTRO NEL CASSONETTO
L'idea è bella, ma a mio avviso troppo confusa. Si capisce, s'intuisce, però non basta. In una storia così breve il messaggio difettoso confonde solo le idee. La battuta finale (che poi è il titolo) è ottima, ma l'ho capita solo dopo aver letto la tua spiegazione. Con più tempo a disposizione verrebbe senz'altro meglio.

1) LA SOGLIA DI VETRO
2) IT'S A SMALL WORLD
3) ZWITTER
4) FIORI PER TE
5) ANCHE I PERSONAGGI NEL LORO PICCOLO S'INCAXXANO
6) IL MONDO NUOVO
7) LA TRAGICA FINE DEL SIG. ADAMI
8) LA DISCARICA
9) IO NO
10) IL MOSTRO NEL CASSONETTO
11) MISS W. E IL DOTTOR C.
12) EFFETTO OBLIO




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Linda De Santi
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Messaggio#11 » mercoledì 30 settembre 2015, 21:56

Ecco la mia classifica! Stavolta è stata dura per davvero. Rinnovo i complimenti davvero a tutti-tutti-tutti, è la prima volta che mi capita di essere così in difficoltà a stilare la graduatoria.
Di seguito, i commenti ai racconti in ordine sparso e poi la classifica.

Miss W. e il Dottor C. di Beppe Roncari
Ciao Beppe! Racconto ben scritto, piacevole da leggere e con dei dialoghi credibili e ben gestiti. Non mi è troppo chiaro come mai la workstation scambi delle modelle per delle puttane, sembra quasi una scenata di gelosia, ed è strano per un'entità che lamenta invece di sentirsi usata.
Non mi ha convinto neanche il fatto che la workstation abbia parlato al protagonista e lui abbia preso questo evento come un semplice guasto al pari di un kernel panic o di un virus, ma mi è piaciuta l'idea di dare voce a un oggetto tecnologico di uso quotidiano (che oltretutto ha tutte le ragioni!). Una buona prova!

Fiori per te di Flavia Imperi
Ciao Flavia! Del tuo racconto mi è piaciuto lo stile, pulito e scorrevole, e il fatto che riesca a tracciare i contorni di un mondo sconosciuto in così pochi caratteri.
I protagonisti che pensano a fare i piccioncini nel bel mezzo di una missione intergalattica mi hanno ricordato un po’ i personaggi di Alien che vanno a fare “picci picci” all’alieno (cosa che, d’altronde, potrebbe essere una citazione non da poco!).
La frase finale, anche se di un certo effetto, mi è sembrata un po’ uscita fuori dal nulla. Possibile che Liana stia morendo su un pianeta sconosciuto e pensi che le sarebbero piaciuti di più i cioccolatini come regalo d’anniversario?
Nel complesso comunque ritengo che sia una prova davvero molto buona, complimenti.

Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
Ciao Stefano! In questo tuo racconto ho rivisto molto Lo strano caso di Benjamin Button e La neve se ne frega di Ligabue, basati sulla stessa idea (si nasce vecchi e si muore giovani). Variazione sul tema interessante, anche se tecnicamente non si tratta di un altro universo, ma del nostro che ha subìto un cambiamento strutturale non da poco e ora funziona a rovescio (niente di male, non ho intenzione di formalizzarmi sull'aderenza stretta al tema!).
Comunque il fatto che questo cambiamento strutturale sia avvenuto già da un po' (almeno tre generazioni prima di quella di Lara e Aldo) mi fa sembrare strano che Lara in un primo momento pensi che "era meglio prima". Essendo nata all'interno di questo sistema non dovrebbe avere una cognizione chiara di com'era prima.
Trovo comunque che il racconto sia ben strutturato e piacevole, con un bel ritmo e una buona gestione dei personaggi (non è facile farne stare così tanti in 3000 caratteri senza creare un effetto confusionario). Per me è una buona prova!

La tragica fine del Signor Adami di Diego Ducoli

Ciao Diego! Mi è piaciuta l'idea di re-immettere le memorie dei deceduti nei nuovi nati: la fantascienza ha spesso messo in luce il fatto che è un danno perdere il carico d'esperienza e le conoscenze accumulate dalle persone durante la loro vita, quella del tuo racconto sarebbe una buona soluzione!
Ho trovato ben caratterizzato il personaggio del dottore, ormai troppo avvezzo a queste situazioni e quasi cinico di fronte ai piagnistei. Un po' caricaturale, invece, il personaggio di Lucrezia, ma certe immagini che la riguardano sono molto vivide e mi sono piaciute ("estrasse un fazzoletto che riempì di muco e mascara").
Di solito non faccio notare i refusi, ma qui ce ne sono diversi, accenti e virgole mancano spesso. La fretta, lo so :)
A rileggerci!

La Discarica di Maria Rosaria Del Ciello

Ciao Maria! Un racconto piacevole con uno stile scorrevole e una trama che invoglia la lettura.
Mi sarebbe piaciuto che venisse approfondita di più la questione del luogo di provenienza della protagonista: magari poteva essere fatto un accenno al fatto che quest'altro universo è abitato solo da robot, cosa che avrebbe giustificato anche il tono un po' robotico della narratrice.
Mi è sembrato strano il suo "poteva andare peggio" finale, finire in una discarica mi sembra una sorte preferibile all'essere immobilizzate a letto in attesa che qualcuno venga a espiantare i tuoi organi...no? :)
In ogni caso ritengo che sia un bel racconto, brava!

Zwitter di Chiara Rufino
Ciao Chiara! Il tuo racconto introduce una bella variazione sul tema "altri universi", e questa cosa mi è piaciuta molto. Il tema poteva incoraggiare una narrazione fantascientifica, ma tu hai trovato una buona alternativa e l'hai saputa sviluppare bene.
Mi è piaciuta soprattutto la prima parte, l'imbarazzo di Dieter nel vedere la borsetta di piume di struzzo nelle mani del bambino, il momento in cui mette via la giacca dell'officina e prende in mano gli oggetti di scena.
Lo stile è pulito e scorrevole, e anche se già dalle prime righe s'intuisce qual è "l'altro universo" di Dieter, la suspense dura fino alla fine.
C'è solo il titolo che rimane criptico a chi non ha conoscenze di tedesco, ma ho risolto aprendo Google e cercando la traduzione. Così ho imparato anche una cosa nuova! :)
Per me è un'ottima prova, complimenti!

Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora
Ironico e divertente, con un chiaro intento parodico nei confronti di certi scrittori esordienti. Mi è piaciuta l'idea di ambientare la storia nell'universo letterario dei due personaggi del romanzo, verrebbe da chiedersi come fanno ad avere cognizioni così precise di fisica e fisiologia visto che sono un parto della mente del buon Luca, ma, dopotutto, visto l'intento parodico, non è importante.
Ah, non so se è un caso, ma il dialogo finale tra i protagonisti (quello da "non dirmelo" a "e andiamo") ricorda moltissimo quello in "Le follie dell'imperatore", quando i personaggi stanno per cadere dalla cascata (ecco cosa succede quando uno rivede troppe volte lo stesso film, poi risente i dialoghi ovunque!).
Una bel racconto, brava.

Io no di Alessia Sagnotti
Ciao Alessia! Racconto piacevole, con una buona dose di suspense che tiene incollati fino alla fine. L'effetto muro non mi ha mai dato fastidio e non ha interferito con la lettura :)
Purtroppo non sono riuscita a capire bene quello che accade nel finale. Com'è che Joy e la sorella si ritrovano? Ci sono molti dettagli che suggeriscono che sia successo qualcosa di preciso (il neon rosso fuori dalla finestra, la mano sporca di sangue), ma nulla che delinei un quadro chiaro di come la sorella sia riuscita a trovare l'universo di Joy. Potrebbe essere arrivata su un'astronave o aver usato i sogni di Joy come portale dimensionale, o magari altro ancora, ma purtroppo dal testo non emerge. Secondo me con qualche piccolo dettaglio chiarificatore in più il finale guadagnerebbe molto.
La frase iniziale è un po' didascalica, forse l'avrei resa più incisiva e meno somigliante a una frase scritta su un libro (all'inizio pensavo che la donna stesse leggendo ad alta voce un manuale).
In ogni caso credo che sia un buon racconto, con una bella idea e uno buono sviluppo che tiene sul filo della tensione fino alla fine.
A rileggerci

Il Mostro nel Cassonetto di Sara Tirabassi
Ciao Sara! Mi è piaciuto il tuo racconto, ha uno stile scorrevole e dei bei tocchi d'originalità.
Forse soffre un pochino di un'eccessiva compressione, mi sembra strano che la prima domanda della protagonista dopo aver ascoltato la registrazione sia: "Ma quindi è abitabile?", che presuppone che in pochi secondi abbia capito e accettato la sua nuova condizione in un corpo nuovo, su universo sconosciuto, lontano dalla sua famiglia.
Secondo me, accorciando un pochino la parte della registrazione, che risulta un po' faticosa da leggere, il racconto ne guadagnerebbe in leggerezza e potresti dare più spazio a ciò che succede subito dopo che la protagonista ha finito di ascoltare.
Trovo comunque che l'idea di fondo del tuo racconto sia molto buona, mi piace quest'universo B pieno di persone "scomode" che hanno trovato la forza di andare avanti.
La frase finale, forse sempre per effetto della compressione, appare un po' slegata dal resto, ma comunque si capisce: mi ha ricordato tanto i mutanti di Futurama!
A rileggerci!

Effetto Oblio di Ophelia<
Ciao Ophelia! Ho dato una scorsa ai commenti e mi unisco a quelli che ti dicono di non mollare. Non è facile, lo  so, scrivere è una faticaccia e vedersi ripagati con commenti negativi può essere molto frustrante (te lo dico al 100% per esperienza personale), ma posso dirti che Minuti Contati è un concorso davvero spietato e per questo altamente formativo, puoi star certa che, quando inizierai a migliorare qui, sarai già a un livello molto sopra la media.
Detto questo, trovo che stilisticamente tu sia già molto brava, sei riuscita a delineare un mondo diverso con naturalezza e senza spiegoni, e ti assicuro che gli scrittori lavorano anni per imparare a fare questo.
Inoltre non sono d’accordo con chi dice che perché il tema sia rispettato ci deve essere necessariamente un confronto esplicito tra un universo e un altro, per il me il tuo racconto, che descrive un universo che palesemente non è il nostro, è in tema.
L’unica pecca che trovo è che la storia sembra avere un bug logico di fondo: come hanno già notato anche altri, perché mandare un maggiore a compiere questa missione, se si sa quali saranno gli esiti?
Forse rivedendo l’identità della protagonista (magari anziché un maggiore potrebbe essere una carcerata a cui è stato detto di fare certe cose in cambio di uno sconto sulla pena) il racconto potrebbe migliorare.
Per me comunque è un buon lavoro, perfettibile, ma buono.
Spero di rileggerti presto!:)

Il nuovo mondo di Valter Carignano
Ciao Valter! Notevole il tuo racconto, che è ben scritto e con una bellissima idea di fondo. Mi è piaciuto il modo in cui affronti la dimensione dell'alterità, l'ho trovato di più ampio respiro rispetto ad altri sviluppi dello stesso tema. Penso che anche il modo in cui i due "universi" entrano in collegamento nel finale sia molto bello, secondo me (ma è un'idea mia! :) )da questo racconto ne verrebbe fuori uno stupendo cortometraggio. Per me è davvero un ottimo racconto, complimenti!

La soglia di vetro di Simone Cassia
Ciao Simone! Stranamente, a differenza di altri, ho capito da subito che "l'altro universo" era una qualche forma di trip mentale. All'inizio ho pensato che il narratore si facesse di droga, ma poi il finale chiarisce che si tratta di alcool (ammazza, ma che alcool beve il protagonista? :) ). La frase iniziale sul varcare le soglie del tempo e dello spazio e finire in un altro universo sembra messa lì un po' a forza, secondo me si potrebbe tranquillamente omettere.
Di sicuro hai avuto un'idea originale per sviluppare il tema, inoltre lo stile è buono e la lettura è piacevole.

1. Il nuovo mondo di Valter Carignano
2. Zwitter di Chiara Rufino
3. Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti
4. Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
5. Fiori per te di Flavia Imperi
6. La soglia di vetro di Simone Cassia
7. Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
8. La discarica di Maria Rosaria Del Ciello
9. Miss W. E il Dottor C. di Beppe Roncari
10. La tragica fine del Signor Adami di Diego Ducoli
11. Io no di Alessia Sagnotti
12. Effetto Oblio di Ophelia

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beppe.roncari
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Messaggio#12 » venerdì 2 ottobre 2015, 12:15

CLASSIFICA
 
Difficilissimo fare la classifica a questo giro. Per me, a parte i primi posti, gli altri racconti non meriterebbero vera penalizzazione e si equivarrebbero, diciamo, dalla settima posizione in giù. Ma tant'è, una scelta va fatta...
Per chi non lo sa, spero senza offesa, aggiungo sempre un titolo scherzoso personalizzato ai racconti. Alla prossima! ;-)
 
1. Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti, "L'Erede"
2. La soglia di vetro di Simone Cassia, "La soglia del palloncino"
3. Fiori per te di Flavia Imperi, "Non fiori ma... cioccolatini!"
4. La discarica di M.R. Del Ciello, "Rotta-mamma-zione"
5. It’s a small world di Linda De Santi, "Enlarge your attributes! Shrink your world! ... but curb your expectations, first!"
6. Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor, "Gli strani casi di Ork"
7. Il nuovo mondo di Valter Carignano, "1492: E se il Grande Spirito esistesse davvero?"
8. Io no di Alessia Sagnotti, "Morto, morta o X?"
9. Effetto oblio di Ophelia, "Missione: perdere la... che cos'è che dovevo perdere?"
10. Zwitter di Chiara Rufino, "Zwitter? Che è? Il Twitter della Repubblica di Weimar..."
11. La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli, "Io rinascerò, Adami a primavera..."
12. Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi, "Un universo nel cass(on)etto"
 
 
COMMENTI
 
Il nuovo mondo di Valter Carignano, "1492: E se il Grande Spirito esistesse davvero?"
Ciao Valter!
Ho trovato il tuo racconto molto simile a quello dell’universo alternativo del fumetto “Locksley” in cui gli “Indiani” d’America hanno poteri e visioni e anticipano l’arrivo degli europei e generano una storia alternativa in cui sono loro preventivamente a conquistare l’Europa e Robin Hood diventa una sorta di capo della resistenza (il “L’ocksley” del titolo). Ti sei ispirato a questa storia?
Sul merito del racconto in sé sono un po’ tiepido. Mi pare che prenda valore solo dal “raccontato fuori onda” ma che in sé non abbia una struttura e una trama che gli permettano di camminare sulle proprie gambe. È un po’ una “strizzata d’occhio” al lettore, in frasi del tipo:
Quello che sarebbe avvenuto dopo era ancora da scrivere, ma non sarebbe stato ciò che il re di Castiglia si aspettava.

Personalmente, questa tecnica non mi convince, mi pare che tolga al racconto, invece di dare.
Alla prossima, ciao!
 
 
Effetto oblio di Ophelia, "Missione: perdere la... che cos'è che dovevo perdere?"
Ciao Ophelia, ben trovata!
Il racconto parla di un altro universo, quindi il tema è centrato, anche se – a mio parere – non è un racconto di fantascienza, ma solo di ambientazione spaziale. Non ci sono i temi della fantascienza classica ma piuttosto una classica storia d’avventura.
Sotto questo punto di vista però il racconto non ha una marcia in più. Ha delle premesse che si verificano esattamente nelle conclusioni, senza nessun colpo di scena. La protagonista viene mandata a investigare l’effetto Oblio e perde la memoria. Ovvio. Nessun colpo di scena, quindi una trama piuttosto piatta, mi spiace.
Da punto di vista della coerenza, poi, se vogliamo, non ha senso mandare un essere vivente ad attivare una macchina. Potevano fare come i terresti che mandano i robot sonda, no?
Alla prossima!
 
 
Zwitter di Chiara Rufino, "Zwitter, che non è il Twitter della Repubblica di Weimar..."
Ciao Chiara, ben trovata.
Come altri trovo che sia centrato il tema e bella in generale l'ambientazione del racconto, ma mi pare che manchi di trama, di accadimenti, di sostanza, delle tre componenti essenziali di una storia, insomma, premesse, svolgimento, finale. Cioè, c'è un inizio, c'è una parte centrale, c'è una fine, ma non sono un meccanismo narrativo che porti da qualche parte, non c'è: "è successo questo, allora c'è quella conseguenza..."
Questo, purtroppo, almeno per me, vuol dire che c'è il setup ma non il racconto. Alla prossima!
 
 
La soglia di vetro di Simone Cassia, "La soglia del palloncino"
Ciao Simone!
Molto bello il capovolgimento finale. Spesso ho sentito sostenere che universi fantastici come quello de Il Mago di Oz o di Alice nel Paese delle Meraviglie celassero metafore di percezioni alterate dall'alcool o dalle droghe... Beh, tu fai proprio l'opposto! È la realtà dell'ubriacatura che fa sembrare il mondo un universo fantastico.
Buona prova.
 
 
Fiori per te di Flavia Imperi, "Non fiori ma... cioccolatini!"
Ciao Flavia, ben ritrovata!
La vegetazione ha "disboscato" gli umani, eh? La frase vale il racconto. Al di là della possibile ispirazione Shyamalaiana e da mille simili episodi di fantascienza e supereroi la tua storia ha una sua coerenza e autonomia.
Buona anche la scelta del titolo e il giochino con il tema: il "vero" altro universo non è "un altro universo" ma l'universo delle piante. Almeno, così ho interpretato io la tua scelta, e in questa lettura mi sembra molto originale.
Tenera la frase finale: "Cioccolatini...".
Una buona prova! ^___^
 
 
La discarica di M.R. Del Ciello, "Rotta-mamma-zione"
Ciao Maria!
Il tuo lavoro mi è piaciuto e mi ha commosso. Appena l'ho letto l'ho inviato a mia sorella, mamma "da (non) rottamare" che sa bene quanto possa essere duro quel lavoro...
Trovo solo poco chiara l'aderenza al tema, un po' pretestuosa, via. Il modello di mamma meno costosa "dall'altro universo". O almeno, spiegami/ci, perché nelle risposte ai commenti non hai dato ancora, mi pare, una tua interpretazione che spieghi la tua intenzione.
Alla prossima, comunque brava!
 
 
It’s a small world di Linda De Santi, "Enlarge your attributes! Shrink your world! ... but curb your expectations, first!"
Caio (Re Caio...) Linda, e ben ritrovata!
Racconto divertente il tuo, ironico, dove trovo solo un difetto, se difetto è: va tutto troppo pene (bene) senza pene (pene).
Non solo ottengono dimensioni maggiorate ma addirittura Cuba è a un tiro di schioppo per uno shottino o un bel sigaro! Troppo bello per essere vero! Anche in un racconto surreale.
Avrei apprezzato di più un finale più distopico à-la-1984, per dire.
Carina l'ironia, non so se voluta, ma se voluta geniale, sul "mondo sempre più piccolo" che è un leit-motiv della tecnologia delle comunicazioni e dei viaggi veloci che rendono il mondo contemporaneo un "villaggio globale" sempre più ravvicinato e veloce, dove tutto è a portata di mano e di desiderio.
Una perplessità: se tutti i terrestri e le terrestri si maggiorano attributo e attributi non è come se... nessuno lo facesse? Insomma, non è "tutto relativo"?
Se le dimensioni dei gingilli sessuali fossero più grandi per tutti, sarebbero più "uguali" per tutti, no? Non più grandi affatto, insomma...
Alla prossima! ;-)
 
 
Io no di Alessia Sagnotti, "Morto, morta o X?"
Ciao Alessia!
Senz'altro bella idea e originale per affrontare il tema, due gemelli in due degli infiniti paralleli, ma in uno è morto l'uno, nell'altro l'altra. Bella fantasia, brava.
Purtroppo la lettura, come ti hanno fatto notare, risulta appesantita sia dal muto di testo sia da molti fastidiosi refusi o errori di distrazione e battitura come "al finestra", che è l'unico che ti indico fra molti, in alcuni casi anche svarioni grammaticali "e a Joy gli ricordò" è sbagliato, o "a Joy" o "gli" ricordò, non entrambi insieme.
Decisamente da pulire ma buona idea.
Alla prossima!
 
 
Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor, "Gli strani casi di Ork"
Ciao Stefano!
Ohi, sono stato l'unico a notare che quella che racconti è la stessa storia del pianeta Ork di "Mork & Mindy"? LA sit-com con Robin Williams, sul cui pianeta si nasceva vecchi e si ringiovaniva invecchiando. Che è poi anche la storia de "Il curioso caso di Jeremy Button" (ma lì era solo una persona, non tutte quante, a invecchiare al contrario).
Quindi forse non è l'idea più originale al mondo, ma senz'altro è carino il modo in cui tratti il tema e la battuta finale dell'infermiera.
Per la verità, "l'altro universo" c'è un po' poco, a meno che non sia inteso in senso "temporale", ma allora il tema avrebbe dovuto essere "l'altro tempo". O intendi fare un gioco sul fatto che uni-verso è riferito allo scorrimento del tempo? In "only one direction"? Cioè verso l'invecchiamento e non, viceversa, il ringiovanimento?
 
 
La tragica fine del Sig. Adami di Diego Ducoli, "Io rinascerò, Adami a primavera..."
Ciao Diego, ben ritrovato!
Bel racconto, buona idea, peccato che non sia aderente al tema e sia pieno di refusi che rendono difficoltosa la lettura...
Il mondo della storia non è del tutto delineato, manca almeno un dettaglio: immagino che non possano nascere più "persone nuove" ma ci si limiti a downloadare, rottamare e reinstallare in corpi giovani di bebè solo personalità preesistenti, giusto? Altrimenti, ti immagini la sovrappopolazione? Oppure è un privilegio solo riservato ai "ricchi" o al "Nord del Mondo"?
In tal caso era SU QUESTO e non sul piccolo dramma familiare, che in fondo dramma non è, che avresti dovuto concentrare la tua attenzione. Questo era l'altro universo e il tema interessante!
Alla prossima.
 
Refusi: "né" si scrive con l'accento.
"Se vuole può salutarlo” manca il punto finale. Anche in un altro paio di casi.
“Se vuole seguimi”disse - qui è "seguirmi" e manca uno spazio.
 
 
Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi, "Un universo nel cass(on)etto"
Ciao Sara, ben trovata!
Bella idea originale, il messaggio danneggiato ha dato fastidio anche a me nella lettura, ma non è questo l'appunto più grande che voglio farti.
Quello che proprio non mi convince sono il titolo e la battuta finale, ovviamente da te collegati, come quello da cui si dovrebbe evincere tutto il senso e il ribaltamento del racconto, ma non hai seminato niente perché questo accada. Sembra un po' un'idea abortita.
Nel caso l'Universo B, invece, per dire, fosse un "universo cassetto", tascabile, dentro l'universo A, e se l'Universo B si preparasse a riscattarsi e a conquistare l'universo A dei privilegiati... allora sì, che tutto avrebbe un senso. Ma queste sono solo mie elucubrazioni forzate per cercare a tutti i costi di trovare un senso a qualcosa che nella tua storia manca.
Alla prossima!
 
 
Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano di Eleonora Rossetti, "L'Erede"
Ciao Eleonora, ben ritrovata!
Mi piacciono sempre i racconti metadiscorsivi originali, come questo. Non c'è infatti solo l'incaxxatura dei personaggi rispetto al Creatore e alla sua pochezza immaginativa ma il ribaltamento delle aspettative nel finale per cui il grande Autore altri non è che un ragazzino. Mi ha fatto pensare allo scrittore di Eragon (che non sono riuscito a leggere, ugh!), chissà perché...
Il tuo è stato il primo racconto che ho letto ma l'ultimo che ho commentato, dulcis in fundo.
Brava!

Zebratigrata
Messaggi: 308

Messaggio#13 » venerdì 2 ottobre 2015, 13:14

Classifica:

1. Fiori per te

2. La soglia di vetro

3. Il nuovo mondo

4. It's a small world

5. La discarica

6. Zwitter

7. Anche i personaggi nel loro piccolo s'incaxxano

8. Io no

9. Sarà un ragazzo bellissimo

10. Effetto oblio

11. Miss W. e Dottor C.

12. La tragica fine del dottor Adami

 

Commenti:

IL NUOVO MONDO

Ciao Valter,

mi è piaciuta l’idea di una versione alternativa della scoperta dell’America, in un universo evidentemente un po’ magico, e con un Re di Castiglia al posto di Isabella. Bello che il tema dell’universo sia affrontato doppiamente: due universi che si incontrano, con un’esito alternativo a quello che conosciamo.

Quello che mi ha convinto di meno è la modalita narrativa con i punti di vista dei due gruppi che si alternano. Il tono fiabesco della parte ‘americana’ contrapposto alla narrazione più oggettiva dell’equipaggio di Colombo all’inizio confonde un po’, credo per via della brevità dei paragrafi… in un testo più lungo probabilmente funzionerebbe meglio.

MISS W. E IL DOTTOR C.

Ciao Beppe,

a dire il vero non riesco a trovare il tema dell’altro universo nel tuo racconto. L’unica interpretazione che mi viene in mente è che sia ambientato in un altro universo, in cui i pc parlano… ma non mi convince molto.

Anche il finale mi sembra migliorabile. Forse se il secondo paragrafo, che ci dà la chiave per capire il primo, fosse più breve e incisivo renderebbe meglio. E devo ammettere che mi ha deluso il fatto che quando la workstation gli parla, il nostro protagonista, seppur stupito, si limita a zittirla con un antivirus… sono sicura che ci sono cose migliori da fare se si scopre di avere un’intelligenza aritficiale 😀

I dialoghi invece scorrono bene e li ho trovati convincenti come scambi (ad esclusione dell’espressione ‘amico’), per me è una cosa molto difficile, quindi complimenti!

EFFETTO OBLIO

Ciao Ophelia,

del tuo racconto mi è piaciuto come descrivi la protagonista non umana, e come cerchi di distanziare l’ambiente da quello che conosciamo sulla Terra inserendo vari dettagli con naturalezza, dalle 4 lune alla nuova unità di misura degli angoli.

Devo però farti un paio di appunti (ma è colpa mia che sono fissata…) a un certo punto chiami la luna ‘pianetino’: o è una luna, o è un pianetino, non entrambi. E mi viene anche da chiedermi, come mai questo popolo non abbia mandato una sonda con l’aggeggio invece di mettere a rischio la vita di un maggiore dell’esercito?

Non ho capito poi se la protagonista viene trasportata in un altro universo, o semplicemente è tutto il racconto ad essere ambientato in un universo alternativo al nostro.

ZWITTER

Ciao Chiara,

la prima parte del tuo racconto mi è piaciuta, c’è qualche refuso da sistemare, virgole e punti e virgola, ma mi ha trasmesso il disagio di cui parli.  Io stranamente avrei, a differenza di chi ha già commentato, alleggerito la cosa, che mi sembra molto sottolineata nella scena in cui dà la banconota, ci torni sopra col ‘dolorosamente’ e col ‘sospiro’.

Il finale invece penso sia migliorabile. Non puoi contare troppo su un finale a sorpresa, perché fin dall’inizio del racconto dai elementi più che sufficienti a capire la doppia identità del protagonista. Potresti invece farci sapere come va lo spettacolo, o far sccedere qualcosa in scena, insomma puntare su un finale più narrativo.

Ho apprezzato molto l’ambientazione ‘rétro’ del racconto, affatto scontata: dato il tema, mi aspettavo quasi esclusivamente racconti ad ambientazione contemporanea o futuristica.

E un ultimo dettaglio: spero di non essere io che mi faccio troppi trip mentali, ma credo che tu abbia avuto un vero colpo di genio. Alla prima lettura ho pensato che la tua interpretazione del tema fosse, appunto, ‘l’universo delle drag queen’. Molti hanno interpretato il tema raccontando il punto di vista di una particolare categoria di persone, e in generale non mi entusiasma questa scelta. Però, riflettendo sulla banconota da cinque marchi, ho pensato dapprima che sei stata brava a tener conto degli effetti dell’iperinflazione tedesca, poi ho riflettuto sul fatto che in quel periodo era stato introdotto il reichsmark per rimediare alla crisi del ’23… sono andata a controllare, e come mi aspettavo le monete arrivavano ai 3 marchi e le banconote partivano dai 10 marchi, quindi la banconota da 5 marchi non esisteva, se non ho preso una cantonata io. Quindi questa repubblica di Weimar di cui ci parli è per forza in un’altro universo!! Praticamente la tua banconota è La Moneta di Ubik! (chi ha letto Ubik saprà di cosa parlo… :-)). Insomma, se è così, sei fantastica. Ho un debole per i riferimenti sottili, anche se va detto che limitano di molto le potenialità del racconto, che finisce per parlare a un pubblico molto ristretto. Se invece nulla di tutto ciò era previsto, miscuso per i miei sproloqui.

LA SOGLIA DI VETRO

Ciao Simone,

mi è piaciuta molto la tua interpretazione del tema. Il protagonista si rifugia nell’alcol, un universo in cui le cose evidentemente gli vanno meglio… Carino il parallelo che fai con gli universi di stampo fantascientifico, parlando di portali e cose del genere: il lettore si ingegna per capire come funzionano questi portali fino a comprendere che si sta parlando di un argomento molto più ‘terreno’ del previsto.

Le uniche note che posso fare riguardano il finale, e il modo in cui hai scelto di parlarci ‘dell’altro universo’. Il finale vuole essere a sorpresa, ma non lo è davvero perché ormai abbiamo capito che il protagonista è alcolizzato. Quindi seocndo me non dovrebbe puntare sull’effetto sorpresa. Il modo in cui ci parla dell’altro universo invece all’inizio ci impedisce di riconoscerlo subito, perché ce ne parla dal suo punto di vista ovviamente: questo mi piace. PErò forse hai esagerato con suoni luci e quant’altro… insomma sembra che questo tizio si andato un po’ più in là dell’alcol 😀 Quindi riporterei la descrizione a un livello più ‘terreno’.

Comunuque complimenti.

FIORI PER TE

Ciao Flavia,

il tuo racconto mi è piaciuto sotto tutti gli aspetti. L’interpretazione del tema, l’idea delle piante che diventano la forma di vita più potente (sempre detto, mai sottovalutare gli alberi…!), e il tuo modo di scrivere scorrevole.

Le scene che presenti sono a mio avviso molto ‘cinematografiche’, sia per via delle battute che per il fatto di suggerire delle ‘inquadrature’ da cui immaginare la scena (la voce fuori campo e poi Jori che entra nella scena, la mano vista dall’alto, ecc.). Forse è un’impressione soltanto mia ma sei brava a ottenere questo effetto.

Come già detto da altri, anche io avrei preferito un finale senza battuta ad effetto al momento della morte, ma è questione di gusti. In fondo i kolossal americani non ci risparmiano mai scene di questo genere, e il fatto che la protagonista si chiami Liana gioca a favore di un’interpretazione in chiave ironica di tutto il testo :-). Complimenti davvero.

LA DISCARICA

Ciao Maria Rosaria,

mi piace come è scritto il tuo racconto. Soprattutto la scena iniziale in cui prima il fatto che la narrazione dal punto di vista della donna continui anche dopo lo svenimento, e poi il commento della bambina mi hanno prima incuriosito poi spiazzato.

Volendo trovare un modo per migliorarlo forse potresti rivedere l’ultimo paragrafo per parlarci di più della questione del ‘traffico di mamme’: lasci intendere che ci sono anche mamme del nostro universo che vengono rottamate… Sono robot o persone? Cosa c’è di diverso nell’altro universo? Com’è che la società è arrivata a questo punto?

Un bel racconto, secondo me.

IT'S A SMALL WORLD

Ciao Linda,

in un universo con proprietà così particolari sicuramente la razza umana baderebbe più a far soldi e allungare peni che a fare qualcosa di intelligente! Il tuo racconto è divertente e ben scritto, e mi ricorda un po’ i racconti umoristici di un’antologia uscita per Urania, ‘Uomini macchine e guai’. Come sempre invidio chi riesce a scrivere dialoghi credibili, e tu ci riesci.

Rendere evidente il fatto che i venditori fanno soldi o comunque ci guadagnano renderebbe il racconto più credibile, anche a costo di cambiare la premessa (il conto in rosso) e far pagare i cm (in fondo sono un bene finito, ne hanno solo 4 miliardi e sono sicura che tutti ne comprano almeno due o tre…  :-D).

Quanto all’attinenza al tema, molti vedo che hanno raccontato un universo alternativo, altri hanno parlato di due o più universi, reali o metaforici, in rapporto tra loro. Preferisco i racconti del secondo tipo, ma ritengo siano in tema anche gli altri.

Edit: il titolo lo avrei preferito in italiano: l’inglese non aggiunge molto dato che l’espressione idiomatica esiste uguale in italiano e rischi che una fetta di pubblico si perda la battuta.

IO NO

Ciao Alessia,

l’idea del racconto mi piace, ed è senza dubbio in tema.

Dal punto di vista dello stile andrebbe sistemato, ad esempio mandando a capo tutti i dialoghi e semplificando un po’ alcune frasi così da facilitarne la comprensione. Ti faccio un solo esempio per farti capire cosa intendo (ma anche io sono alle prime armi, risolvere un problema è motlo più difficile che notarlo :-D) :

“Il volto di una donna da un manifesto sfigurato guardò Joy con sorpresa.”

Ci immaginiamo il volto, poi scopriamo che è un manifesto. ‘Sfigurato’ è un aggettivo normalmente usato per un volto, ma ci viene il dubbio che forse è il manifesto ad essere stracciato o rovinato. ‘Con sorpresa’ non è naturalissimo, forse meglio ‘con aria sorpresa’, o ‘sorpreso’, semplicemente (ma ristrutturando la frase in modo che non sembri riferito a Joy). Insomma, io la farei diventare più simile a “Da un manifesto rovinato il volto di una donna guardò Joy con aria sorpresa”.

SARÀ UN RAGAZZO BELLISSIMO

Ciao Stefano,

l’inizio mi è piaciuto molto, con il commento sull’infermiera ‘vicina alla pensione’ che ci fa capire che non abbiamo a che fare con una semplice depressione post-partum. Anche a me il resto del racconto ha ricordato B. Button, tutti ci siamo chiesti come sarebbe se fosse lo standard. Avrei preferito vedere qualcosa di più delle riflessioni e dei dubbi della madre, perché una volta capita la situazione la seconda metà del racconto non aggiunge molto. La vicenda funzionerebbe meglio se fosse chiaro da quanto tempo le cose sono cambiate per capire su cosa si basa il rimpianto della madre.

La lettura è scorrevole, e il tema c’è, anche se preferisco i racconti che parlano di almeno due universi distinti. In questo caso, è facile pensare sia un futuro possibile dato che parli di un avanzamento tecnologico.

LA TRAGICA FINE DEL SIGNOR ADAMI

Ciao Diego,

il racconto è ben scritto e i personaggi molto ben delineati attraverso i loro gesti, anche un po’ caricaturali, ma è una cosa che apprezzo. Il finale sorprende ma svuota il racconto di senso per me. L’immagine del vecchio circondato da tubi e macchine è forte, e triste, e non riesco a comprendere davvero l’esitazione della figlia a far ‘rinascere’ il padre: potresti approfondire le sue motivazioni.

Il tema c’è anche se preferisco chi lo ha interpretato inserendo almeno due universi nel racconto.

Mi è rimasta una curiosità dopo la lettura: come fanno a produrre i bebé vuoti? 😀

ANCHE I PERSONAGGI NEL LORO PICCOLO S'INCAXXANO

Ciao Eleonora,

il racconto è carino, la lettura è scorrevole e i dialoghi credibili e naturali (che invidia! :-)).

Mi lascia in dubbio solo l’aspetto del libero arbitrio dei personaggi, che affermano di essere stati creati ‘con un cervello’, ma poi non possono veramente scegliere che fare. Ho letto la tua risposta ai commenti precedenti e la spiegazione che dai va bene. Però alla prima lettura arrivata al secondo paragrafo ho pensato che il primo paragrafo fosse proprio quello che stava rileggendo Luca, che diventa quindi un autore che scrive consapevolmente una parodia, mentre se ho capito bene la tua intenzione era di mostrarci ‘da dentro’ il libro scritto da un ragazzino inesperto. Forse potresti chiarire questo aspetto ritoccando il finale.

diego.ducoli
Messaggi: 265

Messaggio#14 » venerdì 2 ottobre 2015, 23:31

 

Il nuovo mondo di Valter Carignano

 

Ciao Valter

Inizialmente mi aspettavo un racconto sulla scoperta dell'America e in effetti cosi è stato ma la svolta “magica” mi ha piacevolmente stupito.

In effetti potrebbe essere molto interessante questo tuo universo parallelo e volendo ampliarlo ne potrebbe uscire qualcosa di interessante.

Una nota che mi ha reso un po' difficoltoso il tutto sono i cambi del PDV, ho dovuto rileggerlo per capire bene i passaggi.

Altro punto a me un po' oscuro è il motivo dell'odio di Rufio, sembra un po' immotivato.

Comunque un buon pezzo.

 

Miss.W e il doctor C. di Beppe Roncari

 

Ciao Beppe

Credo che il tuo “altro universo” sia quello dove le macchine hanno una loro personalità.

Anche il buon dottore ne a una, ma rimane silente e fa il suo lavoro.

Il racconto scorre bene, è una bella vignetta ma per il resto mi ha lasciato un po' poco.

Forse complice il fatto che il mondo informatico ha poca presa su di me.

Sia chiaro, il pezzo è scritto bene, l'idea arriva e l'ho letto con piacere ma non mi ha trasmesso molto.

 

Effetto oblio di Ophelia

 

Ciao

Hai creato un mondo interessante un pianeta con le sue lune e i suoi fenomeni, tisei concentrata molto sull'ambientazione ma cosi Soliana ne risente un po'.

Un pezzo che trovo molto raccontato ma a me piace “vedere” e nel tuo caso vivere di più la protagonista.

Un altra nota (ma questa è veramente di poco conto) è che mi aspettavo un finale diverso, mi è sembrato un po' fiacco.

 

 

Zwitter di Chiara Ruffino

 

Ciao Chiara

Dal titolo credevo che fosse una sorta di parodia di Twitter e invece il tuo racconto mi ha piacevolmente sorpreso.

Bella l'ambientazione e simpatica la storia, i personaggi sono esistiti realmente, almeno Marlene.

Probabilmente era reale anche Lola Leibermann\Dieter e il tutto potrebbe anche avere un ulteriore significato che purtroppo mi sfugge.

Bel racconto.

 

 

La soglia di vetro di Simone Cassia

 

 

Ciao Simone

Il racconto scorre bene  e si legge con piacere. L'universo viene nascosto bene tra le righe che preparano alla sorpresa finale.

L'unica nota un po' stonata sono le descrizioni del “viaggio” le ho trovate un po' eccessive e le avrei associate più al consumo di droghe che all'alcol.

Una buona prova.

 

Fiori per te di Flavia Imperi

Ciao Flavia

Non ho molto da dire: mi è piaciuto.

I personaggi risultano ben delineati nonostante i pochi caratteri a disposizione, la storia funziona e non trovo nulla da segnalarti.

La battuta finale lascia un po' spiazzati ma l'ho trovata divertente e malinconica allo stesso tempo.

Un ottimo racconto complimenti.

 

La discarica di M.R. del Ciello

La rassegnazione della madre da rottamare è evidente sin dalle prime righe ed è accettata senza una protesta. Una bella metafora sorretta da uno stile funzionale al racconto.

L'unica cosa da approfondire, almeno un poco, è l'universo o gli universi da dove provengono lei e le altre mamme. Un Ottima prova.

 

It's a small World di Linda De Santi

Ciao Linda

Molto divertente. Una storia che ha il sapore di una barzelletta,  raccontata molto bene.

Sarebbe carino capire come fanno i venditori a rubare la terra, ma forse potrebbe stonare con il racconto.

Un brano semplice e fresco, scritto per divertire e riesce molto bene nel suo intento.

Uno dei mie racconti preferiti dell'edizione.

 

Io no di Alessia Sagnotti

Ciao Alessia

Il racconto è molto intrigante ma le dinamiche tra i personaggi mi sono sembrate un po' confuse.

Ho trovato pesante l'effetto muro e la punteggiatura dovrebbe essere rivista perche alcuni passaggi risultano un po' ostici.

Probabilmente con il giusto numero di caratteri e un pò più di tempo ne potrebbe venir fuori qualcosa di molto interessante.

 

Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor

Ciao Stefano

Un racconto alla Benjamin Button (non sono certo del nome)

In verità ho fatto un po' fatica a districarmi tra le varie eta, mostrate e effettive ma con una seconda lettura tutto risulta chiaro.

Il personaggio che più mi ha colpito e l'infermiera, ben caratterizzata una nonna dall'aspetto giovane. Un buon racconto.

 

Anche i personaggi nel loro piccolo si incaxxano di Eleonora Rossetti

Ciao Eleonora

Inizialmente credevo si trattasse di un Gdr con un Master folle a gestirlo.

Un racconto piacevole che fa sorridere. Il giovane Tolkien risulta simpatico ma sicuramente  non a Jon e Tobias.

Non ho molto da aggiungere mi è piaciuto  ma visto che devo raggiungere le trecento battute mi devo dilungare.

 

Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi

Ciao sara.

Quante cose condensi in quel messaggio, praticamente tutta tutta la vita di Lucinda.

Bella l'idea del messaggio, ma rende il tutto un po pesante da digerire anche se con la dovuta attenzione si capisce molto bene.

Bella l'idea e fantastico il finale, ti lascia aperto a possibili sviluppi. Spero che questo racconto abbia un seguito perche l'idea è molto buona.

 

Classifica

 

1)Fiori per te

2)It'small word

3)Zwitter

4)La discarica

5)Anche i personaggi nel loro piccolo si incaxxano

6)Sarà un ragazzo bellissimo

7)Miss w. E il Dottor C.

8)Il nuovo mondo

9)La soglia di vetro

10)Effetto oblio

11)Io no

12)Il mostro del cassonetto

 

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Messaggio#15 » domenica 4 ottobre 2015, 21:12

Eccomi. Doverosa una riflessione iniziale. Ci sono tre parametri da rispettare: TEMA, CARATTERI e TEMPO. Se si sfora in uno dei tre è giusto essere penalizzati. Come dice Tonani, contest come Minuti Contati devono essere palestra per abituarvi ai committenti e se qualcuno vi paga per avere MELA non potete dargli PERA, anche se ben confezionata. Poi il discorso sul tema è complesso e qualcuno può vederlo anche dove non è evidente, l’importante è che poi lo si giustifichi. Personalmente mi faccio sempre la domanda: se non sapessi il tema a priori, riuscirei a desumerlo dalla lettura del racconto? E poi: il racconto è costruito effettivamente su quella tematica? In base alla risposta a entrambe le domande prendo una decisione MIA e poi mi ci attengo.
Ecco a voi la mia classifica, bravi a tutti.
 
1) Fiori per te, di Flavia Imperi
Tema preso in pieno, un bel racconto su esplorazioni interplanetarie. Non serve l’approfondimenti, quello che conta è il sense of wonder e qui ce n’è parecchio. Non mi convince solo la reiterazione della frase finale, bastava fermarsi a “Cioccolatini”. Un pollice SU per me, a parte qualche formulazione diversa qua e la mi sembri funzioni tutto per bene.
2) La soglia di vetro, di Simone Cassia
Trattazione molto originale del tema, anche se tendi a ripeterlo troppe volte, quasi volessi convincere il lettore del fatto che l’hai rispettato. Il giochetto s’intuisce da subito, pertanto ritengo il finale accessorio, quasi di troppo. L’invito è a cercarne uno più elegante, ma non fraintendermi: utilizzo il termine elegante nel senso di trovare qualcosa meno diretto, che non esista solo per spiegare ciò che si era già capito. Pollice quasi su, non totalmente per questo problemino che ti ho sottolineato.
3) Il mostro nel cassonetto, di Sara Tirabassi
Tema rispettato e fondante il racconto, nel senso che la storia si crea proprio intorno all’esistenza dell’altro universo che quindi non è semplice immagine inserita per stare nei parametri. Davvero molto buona l’idea, il pollice sarebbe totalmente su non fosse per alcuni ritocchi che vanno fatti: il messaggio frammentato va migliorato e, utilizzando qualche carattere in più, va data qualche informazione. Il laboratorio ti aspetta, mi raccomando.
4) La discarica, di Maria Rosaria Del Ciello
Un solo problema in questo racconto, ma determinante: va bene mantenere la situazione nell’indeterminato, però qualche particolare in più sarebbe servito per contestualizzare meglio. Il tema è presente in questa realtà straniante ed è richiamato nell’accenno al rifornimento di madri in universi alternativi. Il pollice è tendente all’alto, ma con qualche tocco qua e là non faticherai ad arrivare alla vetrina del sito.
5) Miss W. E il Dottor C., di Bepper Roncari
Un altro universo parallelo al nostro fatto di oggetti inanimati che possono andar fuori di testa e allora ecco che per ogni problema c’è la sua soluzione. Racconto brillante, bizzarro e in certa parte non sense. Mi è sfuggita la seconda lettura, quella da te rivelata in una risposta, non mi sembra arrivi. Un esercizio riuscito, divertito cui però manca qualcosa, una maggiore profondità, quella che hai cercato di dare e che forse con una revisione potresti riuscire a imprimere. Un pollice tendente all’alto per me.
6) Zwitter, di Chiara Rufino
Un’interpretazione del tema davvero interessante, molto sottile, ma ben inserita, mi è piaciuta. Un grande difetto, la chiusa: si legge aspettando qualcosa che non arriva, tutto procede liscio, anche troppo alla fine la sensazione che lascia è di incompleto. Il pollice rimane sul positivo, sostanzialmente, ma in fase di revisione, magari nel laboratorio, potresti pensare di dargli una conclusione diversa. In alternativa, e forse più fattibile, potresti giocare fino alla fine con il dubbio che la borsa sia di e per sua moglie e che lui gliela stia portando per poi assistere al suo spettacolo. E allora al suo arrivo al locale potrebbe esserci lei ad aspettarlo, li fai entrare insieme continuando a mantenere l’incertezza magari facendoli dialogare sul fatto che ci sia Marlene e poi zac, a spogliarsi è lui e arriva Lola e disveli il tutto. Che ne dici?
7) Io no, di Alessia Sagnotti
Benvenuta a Minuti Contati! Noto diverse problematiche legate alla prima partecipazione: refusi sparsi e qualche incoerenza logica che con una revisione più attenta rispetto alla stesura con l’acqua alla gola si può aggiustare. Il tema c’è, andrebbe amalgamato meglio con il tutto, nel senso che ci presenti i due protagonisti in questo corridoio tra gli alternativi così, a priori. Con qualche carattere in più ritengo si possa equilibrare. Il finale è ottimo. Pollice ni per il momento, ma il laboratorio ti aspetta e spero di rileggerti anche il mese prossimo.
8) Effetto oblio, di Ophelia
Si legge molto bene, si percepisce bene che la fantascienza scorre potente tra queste righe. Il tema c’è, siamo evidentemente in un altro universo. Sfugge alla comprensione la logica sottesa al mandare a valutare gli effetti di un fenomeno che già è stato definito “oblio”, nel senso che, logicamente, ciò che ne sortirà sarò una perdita di memoria. Serve qualcosa di più, una diversa struttura. Il laboratorio ti aspetta. Per il momento il pollice sta sul ni più per la questione irrisolta nella storia raccontata che per altro. Mi raccomando, ti aspetto. Cioè, Spartaco ti aspetta, però una volta là puoi tranquillamente chiamarmi e arrivo.
9) It’s a small world, di Linda De Santi
Racconto molto godibile e divertente con un grande difetto: senza conoscere il tema a priori è impossibile determinarlo. Più che un altro universo, quello tratteggiato qui sembra uno dei tanti possibili futuri della Terra. Ribadisco che il tema dev’essere rintracciabile a prescindere dal conoscerlo, qui purtroppo non è così. Non fuori tema del tutto, accetto in parte la spiegazione di Linda, ma troppo forzato. Pollice ni pertanto, media tra il giù delle mie riflessioni di cui sopra e il su con cui valuto il racconto in assoluto al netto del tema. Pertanto, nel caso in cui non si qualifichi per la fase finale con Sosio, ammetto direttamente il racconto alla vetrina del sito perché, al netto di quanto detto, l’ho trovato davvero divertente e ben congegnato.
10) Sarà un ragazzo bellissimo, di Stefano Pastor
Stesso problema sul tema che ho riscontrato nel racconto di Linda De Santi, anche qui è più un futuro possibile che un altro universo. Se dovessi accettare l’utilizzo del tema in un contesto simile allora anche qualunque secondo che passa ci porterebbe in un altro universo, concezione accettabile, ma troppo allargata e andrebbe comunque argomentata. Detto questo, idea molto interessante e racconto da pollice quasi su, anche se la mia valutazione ufficiale è pollice ni, dovendo tenere conto della problematica derivata dall’inserimento del tema. Rispetto a quello della De Santi, che ho ammesso direttamente alla vetrina del sito, qui serve una fase di revisione perché spesso e volentieri non si capisce chi sia entrato in scena, a chi si rivolgano i personaggi… Un esempio per tutti: quando entra in scena l’infermiera, la madre guarda il bambino e il lettore non comprende cosa stia succedendo.
11) La tragica fine del signor Adami, di Diego Ducoli
Stesso discorso fatto per i racconti di Linda e di Stefano: qui siamo di fronte a un futuro possibile e non a un altro universo. Tema non rispettato, quindi e racconto che scende inevitabilmente nella mia classifica. Pollice ni perché al netto del tema è un racconto godibile e anche divertente con in più un’idea interessante a sorreggerlo. Vanno risolte alcune questioni logistiche, tipo quella delle eventuali nuove nascite rese impossibili da un sistema che si autorigenera, ma che potresti risolvere limitando il procedimento alle sole classi ricche. Inutile dirlo: il laboratorio ti aspetta.
12) Il nuovo mondo, di Valter Carignano
Racconto che, a mio parere, soffre particolarmente il limitato numero di caratteri. Senza sapere il tema dell’edizione credo che faticherei a dargli una chiave di lettura sicura mentre invece sapendo che si doveva trattare di altri universi lo si riesce subito a decifrare. Ecco, il mio pollice giù è giustificato proprio da questo, manca qualcosa per renderlo fruibile a tutti e lo stesso tema lo si riscontra solo se lo si conosce a priori. Per il resto, solita prosa più che buona e lettura decisamente piacevole. Ottimo anche come inizio di un qualcosa di più articolato.
13) Anche i personaggi nel loro piccolo s’incaxxano, di Eleonora Rossetti
Idea molto buona, quasi geniale, non mi convince la realizzazione. Per come è impostato, tutto quanto precede il finale dovrebbe essere scritto da Luca, ma a quel punto il gioco non regge. Manca lo stacco tra lo scritto e il pensato dai personaggi, serve una pensata per rendere chiaro al lettore che i pensieri degli stessi non sono dettati dallo scrittore. Probabilmente è sbagliata l’impostazione, invece di strutturarlo sul finale a sorpresa potrebbe essere più efficace svelare da subito l’arcano per poi giocarci, a quel punto sì, sopra senza che ci possano essere fraintendimenti. Pollice giù per me, ritengo che il racconto non sia nella sua forma ideale.

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