Gruppo Polly Russell

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi di gioco sono quattro:
1) Il primo giugno sveleremo il tema deciso da Wladimiro Borchi. I partecipanti dovranno scrivere un racconto e postarlo sul forum.
2) Gli autori si leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) Gli SPONSOR leggeranno e commenteranno i racconti semifinalisti (i migliori X di ogni girone) e sceglieranno i finalisti.
4) Il BOSS assegnerà la vittoria.
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Spartaco
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Gruppo Polly Russell

Messaggio#1 » mercoledì 16 giugno 2021, 20:44

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Questo gruppo è dedicato a Polly Russell, grande autrice e già moderatrice della Macelleria.
I concorrenti dovranno leggere, commentare e classificare i partecipanti del gruppo Francesco Nucera e verranno classificati da quelli del gruppo Francesco Nucera. Le classifiche ricevute faranno media con quella del Lettore Anonimo e quella stilata dal Giudice.

Questo è il gruppo Polly Russell de La Sfida a Vivo nel buio con Wladimiro Borchi come giudice.

Il vincitore del gruppo sfiderà il secondo classificato del gruppo Francesco Nucera e verrà giudicato da Polly Russell.
Il secondo classificato sfiderà il vincitore dell'altro gruppo e verrà giudicato da Francesco Nucera.


Vediamo i racconti ammessi:

Immer - Per Sempre, di Matteo Mantoani consegnato il 09 giugno alle 18:49.
Le Lucciole, di Fabrizioclarissa consegnato il 10 giugno alle 17:14 squalificato per non aver consegnato la classifica
Le guardiane, di Laura Brunelli consegnato il 12 giugno alle 15:55 (2 punti di malus per aver modificato il racconto il 15 giugno alle 12:37)
Alexane e il mistero della tomba senza nome., di Alex Didò consegnato il 13 giugno alle 13:36
Una spelonca perturbante, di Roberto Masini consegnato il 13 giugno alle 17:53
Olocausto, di Giacomo Puca consegnato il 13 giugno alle 23:57

Avete tempo fino alle 23.59 di sabato 26 giugno per commentare i racconti del gruppo Francesco Nucera
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul gruppo Francesco Nucera. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo Anonimo.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri thread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



Dario17
Messaggi: 417

Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#2 » venerdì 18 giugno 2021, 23:23

Immer - Per Sempre

Una fantascienza piuttosto classica e infarcita da film recenti come Interstellar.
L'ambientazione non mi dispiace affatto ma è un po' troppo asettica e scarna di particolari se non per la solita trafila di display, pulsanti e poltronce che il protagonista utilizza via via nella storia.
Il pov di Jon mi sembra un po' troppo distante e poco approfondito, non ne sappiamo poi molto di lui e non è che a fine racconto la cosa migliori. È un po' più brillante la gestione dell'apprendista, sebbene ricalchi il clichè della testa calda.
Ok il colpo di scena, sebbene non mi faccia impazzire la soluzione della rana telepatica.
Il resto della storia così così, non mi dispiace ma non mi fa nemmeno impazzire.
Non sono un ultraortodosso del mostrato, ma qua l'onnisciente lo rende un po' troppo vecchio stile e una prima persona (Jon) ti avrebbe semplificato le cose per renderlo un pg più vero.
Occhio alle ripetizioni, nella prima parte ce ne sono più di una.
Attinenza al tema debole; d'accordo che sono sul ciglio di un buco nero e che per un po' ci vanno vicino con il mezzo di trasporto, ma una vera sensazione di buio non l'ho mai avuta.

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Le lucciole

Molto, molto, molto confuso.
Ho impiegato un bel po' di righe per capire se fossi interno oppure esterno al punto di vista e non è un buon segno. La scrittura si perde in figure retoriche vaghe e non mi aiutano a immaginarmi bene il contesto. Anche il continuo salto indietro e avanti nel tempo dell'incipit è piuttosto fuorviante.
Gli unici particolari ben definiti sono le menomazioni fisiche del bambino e del padre prima di lui (se ho capito bene).
Alla fine c'è qualcuno che muore sacrificato in una specie di altare con lucciole che ci girano intorno, ma non ne sono sicuro nemmeno ad una seconda lettura.
Andrebbe fatto un lavoro di cesello su questo testo, ovvero decidere un punto di vista fisso in cui immettere il lettore (tipo quello del padre) e togliere le inutili divagazioni per favorire meglio le azioni del protagonista sul suo coprotagonista (tipo il figlio).
Il testo e la lettura respirerebbe molto meglio.

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Le Guardiane

Un racconto molto "SailorMoonesco" con gatti che parlano e piccole eroine all'opera.
A mio avviso, questo testo ha un fortissimo problema di bilanciamento: se nel tratteggiare l'introspezione della protagonista te la cavi discretamente al netto magari di qualche sproloquio interiore, nelle descrizioni dell'ambiente, dei personaggi e nello svolgersi dell'azione lasci davvero troppi buchi in cui il lettore cade durante la lettura. Nella prima parte i personaggi si muovono in un mondo vuoto.
Sono per strada? Sono sotto un ponte? Sono in città? Sono in campagna? O in una foresta? Tammy è bionda o mora? è magra o robusta? che vestiti indossa Mina?
Particolari ben specifici dovevano disegnare il mondo attorno ai personaggi in maniera molto migliore.
Lo stile è così così e soffre di uno sbilanciamento simile a quello specificato sopra: nelle frasi brevi te la cavi benone ma purtroppo le utilizzi davvero a raffica e la lettura ne risulta sincopata.
Forse a un tipo di avventura e intreccio simile servirebbe un po' più di caratteri per definirsi compiuta e ricca, ma ci può anche stare.
La prima persona regge ma occhio a quando esci dal pov come in questo caso:
"Gli occhi di Mina mettono a fuoco lo spazio vuoto nel punto in cui dovrebbe essere seduta Tammy. " Se si è interni a Lena, questa è una cosa che lei non può sapere ne percepire.
Tema ok.

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Alexane e il mistero della tomba senza nome

Accidenti, ti sei incaricato di scrivere di un punto di vista dannatamente complicato: un pov di una ragazzina cieca che percepisce il mondo a mo' di pipistrello. Davvero complicato.
Il risultato ottenuto non mi dipiasce affatto. Pregevole.
C'è un ottima sintonia tra introspezione, percezione e azione. L ostile è buono e la lettura è stata piacevole. Quello che mi ha convinto di meno è il background della storia.
Tutta la discussione sulla perdita di memoria, sul morire ripetutamente, sulla malattia del padre e sulla ciclicità delle disgrazie che avvengono in quella casa mi hanno un po' frastornato e non credo di aver ottenuto tutte le risposte che volevo dal testo. Un testo così particolare meritava, per bilanciare, di una trama magari più lineare, magari un "semplice complotto" tra la madre e il dottore avrebbe fatto egregiamente il suo lavoro, senza quello sfondo esoterico un po' esagerato.
Visto che Alexane è cieca, direi che il tema è più che centrato.
Buona prova.

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Una spelonca perturbante

Un racconto abbastanza piatto, sebbene sia ambientato in cunicoli e grotte varie.
I due spiegoni mallopposi dulla conformazione tecnica della grotta prima e del pipistrello poi sono blocchi d'infodump piuttosto inutili che non ti ritornano mai alla mente man mano che si prosegue col racconto.
I protagonisti sono soltanto voci parlanti e dialoganti, sappiamo pochino di loro e non si riesce molto a empatizzare con loro.
Soltanto nell'ultimo pezzo ci è un po' di sano conflitto con l'arrivo (telefonato) nell'ultimo pezzo dlla grotta con dentro la maga.
La disamina sul veleno delle scolopendre nel buio più totale (come fanno a capirlo che lo sono nel buio assoluto? E come riescono a distinguerne la specie addirittura?!) e in una situazione che dovrebbe avvolgere i protagonisti nel panico è piuttosto comica.
COme già detto, il pezzo forte del brano sono le descrizioni e la competenza esibita coi termini tecnici appropriati, ma che paradossalmente non arrichiscono la lettura.
Lo stile è chiaro e netto, senza troppe sbavature. Dialoghi moscetti.

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Olocausto

Un buon pezzo, lo stile ironico e tipico di una certa narrativa anglosassone dell'uomo che non mostra ma che ti racconta, che filosofeggia nel crogiolo della propria ignoranza e che ci infila due strofe di canzone qui e lì per dargli quel tocco di vissuto.
Ho molto gradito l'estrema preparazione che c'è dietro, anche se termini piuttosto tecnici possono dare fastidio e costringerti a rileggere una frase per appurarsi di ave cpaito bene di cosa si tratta.
Non vado matto per l'incipit un po' divagante ma ho molto apprezzato che si ricolleghi al finale in un modo tutto suo, dando al racconto una forma circolare che ci sta sempre bene.
Sorvolo sull'estrema mancanza di attenzione nell'evitare infodump et simili; sarebbe decisamente inutile e leggendo qui e lì mi pare di capire che accenderei la più classica delle diatribe su scuole di pensiero inconciliabili e sgradite l'una con l'altra.
Lo metto al secondo posto e non al primo perchè l'attinenza al tema c'è ma mi sembra una soluzione più "facile" infilare qualcuno in una miniera per far stare qualcuno "solo al buio" a differenza del brano di Alex Didò che è molto più originale come lettura.



1. Alexane e il mistero della tomba senza nome
2. Olocausto
3. Immer - Per Sempre
4. Le Guardiane
5. Una spelonca disturbante
6. Le Lucciole

Cristina
Messaggi: 29

Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#3 » lunedì 21 giugno 2021, 8:29

‪Ecco la mia classifica con i commenti, ero molto indecisa per le prime due posizioni, alla fine ho deciso di premiare la coerenza del racconto di Giacomo, quello di Alex lascia un po’ troppi interrogativi aperti anche se è più fantasioso e si avvicina di più ai miei gusti personali‬

‪1) Olocausto, di Giacomo Puca‬
‪2) Alexane e il mistero della tomba senza nome, di Alex Dido‬
‪3) Le guardiane, di Laura Brunelli‬
‪4) Immer - Per Sempre, di Matteo Mantoani‬
‪5) Una spelonca perturbante, di Roberto Masini‬
‪6) Le lucciole, di Fabrizioclarissa‬

‪Olocausto, di Giacomo Puca‬

Ciao!
Beh… che dire, ottimo racconto. Ti tiene inchiodato fino alla fine, vuoi vedere che succede. Il protagonista diventerà un uomo di fuoco? Cosa sono questi Knocker, esistono davvero o il protagonista è un po’ fuori di testa?
Questi interrogativi non danneggiano il racconto anzi, fanno il loro dovere, ti portano a volerlo leggere fino alla fine, dove trovi la risposta seppur incompleta: Kemper si salva, svolge il suo compito e manderà a morire quelli che lui crede esseri non umani. Vedo anche un messaggio di fondo nel tuo racconto, quello che gli uomini arrivano a fare per i soldi, usando la disperazione delle persone, spingendoli alla follia. Direi che anche il titolo, in quest’ottica è azzeccato.
Con tema e bonus ci siamo!
Sullo stile, come hanno già notato, violi certe regole del mostrato, ma… lungi da me essere un’esperta, credo tu lo faccia con cognizione di causa. Anche il racconto/spiegone iniziale non è un puro buttar lì informazioni, si sente qualcosa del protagonista anche in questi pezzi raccontati.
Il tuo testo ha personalità, mi è piaciuto. Si vede che ci hai lavorato su o magari hai applicato conoscenze che avevi usato per altri lavori e che hai saputo riutilizzare bene. Bel lavoro.

‪Alexane e il mistero della tomba senza nome, di Alex Dido‬

Ciao Alex, eccoti i miei commenti!
Nella parte iniziale ho fatto un po’ fatica ad essere certa che la protagonista fosse cieca. L’ho intuito quasi subito visto che nomini il bastone guida, poi però sono rimasta un po’ in dubbio nella parte in un cui prende la foto, non capivo se fosse solo la stanza ad essere molto buia, oltre il fatto che Alexane aveva infilato la testa sotto il cuscino, oppure se lei fosse appunto cieca. Non lo era dalla nascita immagino visto che si ricorda visivamente della foto.
Quando poco dopo sente le risate e i rumori fuori dalla finestra chiusa, mi sono chiesta come facesse a sentire suoni del genere con lo scrosciare della pioggia al terzo piano e la testa sotto il cuscino. Più avanti si capisce che ha delle super percezioni, prima mi sembrava una incongruenza.
Il racconto mi è piaciuto molto, ma la parte in cui si chiede chi hanno seppellito, se potesse essere legato al suo passato e che anche suo padre fosse d’accordo a fare tutto di nascosto, mi ha confusa un po’. Ho pensato in primis, i suoi veri genitori? Ma no, il padre e la madre ci sono, quindi chi? Cosa non ricorda del suo passato? Forse non sono loro i suoi genitori? Ma non credo fosse questo il dubbio che volevi instillare.
Qui: ‘ Devo ripulirmi bene, una volta in camera, e cancellare tutte le mie impronte dalle scale’ ero ormai certa che Alexane fosse cieca, come poteva assicurarsi di pulire bene le scale? Hmm
Anche questa parte non ho capito bene:

Bibbia. «Vostro padre non può sentirvi. Né lui né il vostro Dio.»
Un brivido mi contrae le scapole. «Do-dov’è mio padre?»
Sbuffa, seccata. «Nella vostra stanza, dove lo avete lasciato.»
Nella mia stanza? Non c’era nessuno quando sono uscita.

Perché il padre non dovrebbe sentirla e neanche il suo Dio addirittura? Ho pensato stesse per ucciderla o che li ci fosse seppellito il padre, ma poi dice che è in camera… ad aumentare i dubbi il fatto che lei ricordi qualcosa di vagamente brutto successo in camera… ha ucciso Alexane suo padre e non lo ricorda? Il cadavere è nella camera pronto per essere portato alla tomba?

Dopo così tanti anni non sono ancora riuscita ad abituarmi alla sua presenza

Dopo questa frase ho pensato che non poteva aver dimenticato di aver appena ucciso suo padre visto che aveva i ricordi di tanti anni. Probabilmente quindi non sapeva qualcosa della sua infanzia? Ma cosa poteva essere così importante da conoscere legato ad un parente visto che madre e padre li aveva? Magari una frase in più da qualche parte su quale fossero i suoi dubbi, avrebbe chiarito un po’ cosa ci potevamo aspettare.

Sto morendo, sì, ma non è la prima volta. Questo dolore alla testa è simile a quello di ieri e di ieri l’altro. Adesso lo so. Adesso so chi sono. Una morta, sì, un’anima bloccata in un giorno senza fine.

Qui capiamo in parte cosa succede. Credo sia un po’ come nel film ‘La casa dei ragazzi speciali’. Alexane rivive ogni giorno la sera del seppellimento e la mattina dello stupro/morte. Lei muore la mattina dopo il seppellimento (la madre la stava anche avvelenando) ed il ricordo brutto nella camera è un residuo del suo ricordo dello stupro non ancora avvenuto. Quindi non ricorda fino alla fine il suo rivivere questo ciclo all’infinito. Molto carino ma non mi chiarisce cosa stesse cercando di scoprire lei, non trovando questo pezzo di risposta mi sono dovuta rileggere un bel po le frasi per essere sicura di aver capito bene.
E non lo chiarisci neanche dopo purtroppo:
Dici che c’è la tomba di Alexane (quindi lei ora è uno spirito), poi dici che anche il papà è morto e si è difeso bene prima di morire, se la vedono.. quindi il padre aveva dei poteri? Quello che lei vuole sapere è il nome di qualche altro suo parente con dei poteri (lei ha la visione tipo pipistrello)? Ma perché quel parente avrebbe mai dovuto sbucare lì per farsi uccidere? Lei sente molto bene avrebbe udito voci estranee arrivare?
Poi arriva il padre (zombie?spirito?), che può colpire differentemente da Alexane la madre ed il dottore, e li uccide. Poi tocca Alexane quindi anche loro sono sullo stesso piano. Dice infine che presto la Madre e il dottore torneranno ed il ciclo riprenderà.. quindi torneranno in senso di spirito?
Poi la lascia li e dice che tornerà in casa, la barricherà e non farà uscire più nessuno.. ma quindi il ciclo riparte perché Madre e Dottore escono a scavare la tomba? E’ loro che deve bloccare? Perché Alexane rimane li tutta sola? Era la sua tomba quella anche all’inizio? La madre ed il dottore ricordano tutto nei cicli invece Alexane e il padre no?

Per concludere, scusa la pappardella, ma il racconto ripeto mi è piaciuto molto, ed ho voluto analizzare pezzo per pezzo anche per ragionare sugli interrogativi che nascono leggendolo e magari svelarli ^^.
Per me avrebbe funzionato benissimo anche con meno misteri, anzi sarebbe stato ancora meglio se alla fine capivamo che semplicemente il padre cercava di interrompere il ciclo ed era vivo e voleva liberare lo spirito della figlia bloccato in questo cerchio.
Per il tema direi che ci siamo! Anzi si sente davvero molto la solitudine di questa ragazzina, per di più cieca. Per i bonus vediamo. Per l’animale mi sembra molto tirato, c’è solo una frasetta in cui dici che il pipistrello ha insegnato ad Alexane a vocalizzare.
Il misfatto necessario invece direi che ci siamo, anche se li avrei ucciso prima quei due se fossi stata nel padre ^^.
Per concludere, lo stile è immersivo, molto particolare l’effetto che si ha leggendo il punto di vista di una ragazzina cieca e per me ci sei riuscito bene! Bravo!

‪Le guardiane, di Laura Brunelli‬

Ciao Laura!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Ha un po’ il sapore degli anime, a me ha ricordato sailor moon, sarà per il fatto che sono ci sono le guardiane e per il gatto parlante ^^.
Andando oltre i gusti personali, vediamo tema e bonus. Allora, il tema c’è, queste ragazzine che vivono in catapecchie o per strada sono sole, al buio in tutto il racconto e per la protagonista questi sono problemi.
Anche i bonus ci sono: abbiamo un gatto parlante posseduto e delle ragazzine che devono uccidere la loro amica per salvarla.
La storia scorre bene, rallenta solo un po’ troppo nella parte in cui attendono il ritorno del gatto (ma niente di grave).
Cosa si poteva migliorare secondo me: all’inizio Tammy ci mette troppo a passare in azione e lo fa troppo repentinamente quando si decide. Un cambio un po’ brusco, sembra svogliata all’inizio e comunque se non si è accorta della presenza di un nemico nei dintorni, poi non si spiega come trovi le tracce in un istante.
Verso la fine avrei messo da qualche parte una frase tipo ‘adesso sei anche tu una guardiana’ di Tammy parlando al pdv, visto che il titolo del racconto è ‘le guardiane’ e da quello che leggiamo questo titolo sembra assunto per discendenza. Introducendo una frase del genere possiamo intuire lo si possa diventare anche per nomina se no mi rimane un po’ l’incongruenza. Oppure mettere come titolo La guardiana.
Un’altra cosa, non si capisce dove sia andato il gatto, visto che dice di voler liberare lo spirito del marito. Il sarcofago è li nella caverna, avrebbe dovuto chiedere alle ragazze di spaccarlo.
Comunque sto facendo le pulci. Il racconto è ottimo ! Brava ^^

‪Immer - Per Sempre, di Matteo Mantoani‬

Ciao!
Partiamo dal tema: direi azzeccato, solitudine e buio sono lo sfondo di tutto il racconto. Si intravedono questi elementi anche nell’animo dei personaggi, ed infine infatti il protagonista, decide di rimanere nel suo buio interiore, non vedendo la speranza di salvezza portata dal tentato omicidio del duca da parte del ragazzo. Misfatto necessario visto che viene descritto come un tiranno, quindi anche con questo bonus direi che ci siamo. Forse un po’ troppo secondario come personaggio il Duca, vederlo in azione mentre fa qualcosa di negativo ci avrebbe aiutato ad ‘odiarlo’.
La rana invece, secondo me, non agisce in modo strano: dici che nel mondo da cui proviene Fred, si creano tipo delle simbiosi tra persone e umani, che sono in grado di impartire anche comandi mentali. Perciò la rana ha fatto qualcosa per ordine di Fred, nel suo universo non è strano (anche se lo è per noi). E’ strano però anche per Jon e il Duca. Quindi qui rimango un po’ in dubbio.
Ho visto che in diversi punti Jon diventa Gion, non ho capito se c’è un motivo o sono distrazioni... ma questo è solo un appunto.
Sulla trama non mi è dispiaciuta, idea carina, un metodo piuttosto macchinoso per uccidere dei condannati a morte, ma se provi piacere a vederli soffrire per anni.. direi che ha senso.
Non mi è piaciuto molto invece, il modo in cui si presenta Fred ed il suo atteggiamento. Una Gilda di torturatori (quindi me la immagino piuttosto rigida, dispotica, con un assetto tipo militare), manda come futuro comandante un ragazzetto con una rana e che si comporta in modo così tranquillo? Con il rischio di far avvicinare un soggetto così poco sotto controllo al Duca? E questo Duca arriva lì senza una scorta, o se la scorta è appena lì fuori, non si accorgono di nulla (il Duca avrà emesso dei suini strozzati, avrà fatto un tonfo cadendo, magari rovesciato qualcosa ecc... e poi probabilmente anche Jon avrà alzato la voce)?
Comunque il racconto mi è piaciuto, l’ho letto volentieri e mi ha lasciato impresso nella mente l’immagine di questo buco nero nello spazio circondato da un nastro luminoso composto in realtà da bare. Bravo ^^

‪Una spelonca perturbante, di Roberto Masini‬

Ciao, piacere di leggerti!
Il racconto è interessante ma troppo spezzettato a mio avviso, ci sono infodump non necessari e troppi termini tecnici.
IL prologo del racconto del nonno non serviva e ti svela il finale fin troppo chiaramente. Forse se volevi far partire tutto dal racconto di una leggenda, doveva essere più vaga e non esattamente corrispondente a quello che trovano nella caverna.
Inoltre nonno e nipoti non sono più presenti nel resto del racconto. Se il protagonista (Alessio Grossi) fosse stato uno di quei bambini, poteva avere un collegamento inserire il prologo, oppure forse è Giovanni, l'ingegnere da vecchio, che racconta come leggenda, le vicende vissute ai nipoti? Non si capisce però, e se fosse così, essendo all'inizio del racconto, non ci fa capire chi è il protagonista.
Poi c'è il problema delle voci nel vuoto: qualcuno chiede al nonno di raccontare una storia (chi? un nipote? dove sono? quanti sono?), poi c'è un lungo dialogo senza azioni, e solo dopo diverse righe ci dici che ci sono quattro nipoti, ma non vediamo altro.
Poi, qui:

Allo speleologo del CAI di Alessandria brillavano gli occhi.
«Dottor Grossi, lo vede anche lei? È un passaggio!»
Il paleontologo illuminò la crepa.
«Domani chiamerò i miei colleghi e studieremo il da farsi.

Chi parla nel primo dialogo? Lo speleologo rivolgendosi al Dottor Grossi (che quindi è il paleontologo?)? In base all'ordine di presentazione delle informazioni, dovrebbe essere così, ma non vedendo ambiente, personaggi, non sapendo il nome dello speleologo, ho avuto un attimo di incertezza.
Anche nel pezzo successivo, quello della riunione, non so dove sono e chi sia presente a parte il protagonista e i suoi quattro colleghi. Intuisco ci siano altre persone, ma è così? Nomini una 'sala' e delle 'slide' quindi anche qui posso intuire che sia una sala conferenze, senza dettagli, e tutta la descrizione tecnica del tipo di caverna e passaggio che è stato trovato non fa trasparire l'entusiasmo che invece dovrebbe esserci e neanche le aspettative del gruppo, oltre ad essere di difficile comprensione per alcune parole tecniche, che è giusto ci siano visto che a parlare sono 'tecnici' del settore, ma al lettore serve sentire tutto questo?
La discesa poi procede troppo velocemente, non si sofferma abbastanza secondo me, sulle sensazioni di 'soffocamento', 'caldo o freddo', 'umidità', 'puzza di muffa', cose che penso si sentirebbero in una caverna, e soprattutto sulla sensazione di scendere nelle viscere della terra, nell'oscurità. Sono professionisti, ma proveranno qualcosa, poi avevi un'ottima scusa per calcare la mano sul tema (soli al buio).
Ci sono altri dialoghi che non servono, come il dialogo di descrizione del Leptodirus hochenwartii, bastava far capire che era diverso da come doveva essere e che era un coleottero.
Poi perché L'ingegnere dice che la vita di Grossi e degli altri dipende da lui? Nel senso che è l'unico a poter chiamare i soccorsi?O ci sono altri motivi che il lettore non conosce?
Ti soffermi troppo poco sui cadaveri dei soldati spagnoli, non vengono neanche nominati nel dialogo con Giovanni. Un pò di ansia verrebbe a chiunque se conoscono la leggenda della strega, e se non la conoscono, si tratta comunque di una scoperta piuttosto particolare. Perchè sono lì?
Più avanti quando arrivano nell'anfratto con l'orticello e i fiori giganti, dici che è rischiarato da una 'luce pervinca': cosa vuol dire? Che colore è? Devo immaginare pareti fosforescenti giallo/verdine o color malva come i fiori? Poi ci sono orticelli ben curati, loro giustamente, commentano che non può esserci la mano dell'uomo... ma avrebbero dovuto anche domandarsi come faceva a crescere tutto quello in una caverna senza luce solare, chiedersi se fosse merito di quella luminescenza... ecco qui forse ci stava bene un pensierino scientifico a riguardo.

«Abbiamo trovato due crani che sembrano appartenere a due esemplari di Cro-Magnon. Passo.»
«Alessio, tu dovevi essere il paleontologo non uno scrittore di fantasy. Che stai blaterando? Passo.»

Anche questo dialogo mi ha lasciata un pò perplessa. Sono crani di uomini preistorici e lì pare ci vivesse qualcuno, in una grotta. Potrebbe essere che tantissimi anni fa fosse collegata con l'esterno e poi una frana o altro abbia bloccato lì quelle persone e che ci siano morte. Non così insolito forse, per un paleontologo. Molto più strano che ci siano orticelli 'curati' e piante enormi.
Ci sono dei pezzi di raccontato che ci fanno uscire dal personaggio, non è mai certo chi ci sta facendo vivere i fatti, spesso sembra lo facciano tutti e quattro i personaggi insieme o nessuno di loro, o qualcuno di esterno ( "Fu mentre Grossi sollevava un cranio per riporlo in una busta che sentirono il grido di una donna.").
Dopo l'urlo della donna le luci si spengono. La biologa capisce dal fruscio che si tratta di scolopendre, ed anzi il tipo specifico che sa essere velenoso? Hmmm.. questa parte non è costruita bene, dovrebbe sentirsi di più il panico dei presenti, invece di pensare alla razza dei millepiedi, penso che si sarebbero dovuti concentrare di più sul fatto di aver visto una mummia pazza in una grotta sotterranea e di essere completamente al buio sotto terra, con lei.
Infine anche l'Epilogo al presente ha qualcosa che non va. Avrei messo anche quello al passato. Inoltre non serve neanche questa parte. Si era capito che i suoi amici erano morti e lui sopravvissuto, non essendo mai entrato nella grotta.
Non saprei, l'idea della spedizione nella grotta è carina, sicuramente rispetta il tema ed è azzeccata, ma il racconto non mi è piaciuto molto, non ho empatizzato con nessuno dei personaggi e non mi ha inquietato molto purtroppo.
Per i bonus, il misfatto necessario non lo vedo, nella parte finale ci spieghi che ritarda i soccorsi perchè era rimasto impietrito, ma sembra uno spiegone infilato a forza alla fine per inserire il bonus nel racconto. Forse allora invece dell'epilogo dovevi metterci una scena di Giovanni che cerca disperatamente di chiamare i suoi colleghi e magari piange e si ubriaca tutta la notte prima di chiamare i soccorsi, allora forse...
Per il bonus dell'animale che si comporta in modo strano, ci sono dei millepiedi giganti che attaccano gli esploratori, rispondendo ai comandi della strega, penso che questo vada bene, gli hai solo dedicato troppo poco spazio.
Insomma per concludere, una buona idea troppo spezzettata e poco immersiva a livello di sensazioni, personalmente cerco molto le emozioni e l'empatia con i personaggi quando leggo.
Spero di non essere stata troppo critica, cerco di essere dettagliata perché credo sia utile vedere l'effetto che si ottiene su un lettore sconosciuto per migliorarsi, poi magari sbaglio e vedo difetti che non ci sono. Prendile come impressioni personali! Alla prossima!

‪Le lucciole, di Fabrizioclarissa‬

Ciao Fabrizio.
Un racconto piuttosto strano il tuo. Questo cerchio misterioso con le lucciole, meta finale di gente disperata, lascia con tante domande.
Devo dirti che la narrazione è piuttosto ingarbugliata. In tanti punti ho fatto fatica a capire chi parlasse e a chi si riferisse. Quando usi ‘Lui’ ci sono troppi lui in ballo (il pdv, il fratello, l’uomo cattivo...).
All’inizio sembrava quasi che il fratello fosse fratello al bambino e non al protagonista. L’ho capito dopo quando hai detto che l’orecchio mozzato era un regalo dell’uomo malvagio.
Qualche errorino qua e là di punteggiatura o di battitura (parole incomplete).
Qui : “Aspetta qua” disse la donna, poi prese l’altro figlio ed entrò tra le pietre. / non si capisce che figlio prende, e la frase dopo non aiuta / Lui fece la stessa cosa. / sembrerebbe quasi che prende un altro figlio ma ne ha solo uno, quindi intendi che entra tra le pietre, ma devo rallentare e fare questo ragionamento mentre leggo.
E nella parte finale chi è che muore? Direi il fratello del pdv visto che lui poi ha portato lì il figlio, ma non si capisce bene...
Anche dove dice che la moglie ha distrutto tutto ma lui glielo impedirà, ma allora era meglio dire ‘ha quasi distrutto tutto’ oppure ‘ma io sistemerò le cose’.
Parliamo del tema: soli al buio. C’è la solitudine è c’è il buio, direi che è la sofferenza a condurre lì il protagonista. Penso che con il tema ci siamo.
Con i bonus non li hai indicati ma immagino tu abbia voluto inserirli entrambi. Sul misfatto necessario: che sia necessario per il protagonista, nel suo delirio causato anche dai ricordi vissuti nel passato, direi che si sente.
Le lucciole si comportano decisamente in modo strano, quindi anche qui ci siamo.
Idea interessante, sicuramente il racconto lascia un senso d’amarezza e di dolore in bocca. La morte del figlio è un po’ prevedibile, ma ho sperato fino alla fine che non succedesse. Grazie della lettura !!
Cristina Di Rosa

yuri.villani
Messaggi: 26

Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#4 » mercoledì 23 giugno 2021, 9:37

Un saluto, grazie a tutti per questa opportunità di confronto e in bocca al lupo, vinca il migliore!

CLASSIFICA
(Personalmente ho valutato la trasposizione del cuore del racconto sopra a ogni altro aspetto, come riferimento nel classificare, e anche i miei commenti sono orientati in tal senso).


Alexane e il mistero della tomba senza nome.
Una spelonca perturbante.
Olocausto
Immer - Per sempre
Le lucciole
Le guardiane




ALEXANE
Il mio racconto preferito di questa sfida.
Ho apprezzato l’incipit e lo stile, l’ambientazione, l’antagonista. Tutta l’amalgama mi sembra che regga molto bene, personalmente mi sono immerso nel pezzo con la giusta mentalità, quasi dimenticandomi che era una sfida.
L’idea di fondo è anche messa in campo in modo da sembrare originale.
Lo sviluppo della trama mi sembra buono, come la conclusione.
Complimenti!


SPELONCA
Un racconto curioso, artigianale, che mi ha convinto quasi su tutto.
Per quanto il tono mi sembrino abbastanza mainstream, e lo dico solo dal punto di vista analitico, non in merito al gusto, mi è sembrato un po’ in affanno a volte, preciso, scritto bene, ma di fondo un po’ piatto.
La serie dei dettagli scientifici a mio personale avviso mi è sembrato quasi da infodump, nel senso che talvolta mi è stata poco funzionale all’anima del racconto.
Per quanto gli sviluppi della trama siano accattivanti, purtroppo per me ho trovato un po’ poco in linea col resto l’evoluzione fantastica finale. Mi è sembrata leggermente fuori luogo, peccato.


OLOCAUSTO
Un bel racconto... incompiuto, a mio modesto avviso.
La scrittura è davvero bella, complimenti, incipit, lo stile, l’ambientazione, mi sembrano tutti curati con perizia e da apprezzare.
Il problema, per me, è nella conclusione e nelle intenzioni del protagonista. Non riesco a capire, in fondo, che tipo di racconto sia. Dettagli storici, realistici, la rivalsa del protagonista verso gli antagonisti che non riesco a capire bene da cosa sia motivata, e una conclusione drammatica quasi al limite dell’horror. Scusami ma sono un po’ confuso.



IMMER
Un racconto dal tema curioso, ambientazione e idea di fondo originali.
Ho trovato leggermente un po’ rigidi i personaggi e gli scambi di battute, ma forse è solo una mia impressione.
La fine mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, perché dopo il ritmo in crescendo del colpo di scena, il finale commovente non mi ha preso molto, nel senso, mi sarei lasciato più trasportare da un’emotività distorta, dovuta agli usi sociali strani e discutibili del mondo futuristico, più che da un richiamo molto realistico.
Secondo me poi il tema non è così centrato, rimane un po’ l’idea all’inizio ma poi la solitudine nel buio un po’ si perde un po'...



LE LUCCIOLE
Un racconto con un incipit che un po’ mi ha fatto storcere il naso. Mi sembra che il pdv a volte si confonda un po’ e ho seguito con un po’ di fatica il dispiegarsi di tutti i personaggi nella vicenda.
Un po’ di ripetizioni sparse (suo, sua...)
Il finale secondo me invece emerge in stile, qualità e storia. Tutte le criticità che ho espresso mi sembrano scomparire, in una storia dark che si concretizza degnamente.
Anche qui il tema più che sviluppato mi sembra usato un po’ solo come cornice, alla fine il cuore mi sembra il dramma personale.



LE GUARDIANE
Un racconto che mi ha frastornato, per l’amalgama strana di personaggi e situazioni a mio parere non chiarissime.
Lo stile è davvero bello, pulito e il ritmo delle scene c’è, mi piace.
L’ambientazione non l’ho proprio capita... prima la casa, poi la radura, poi la caverna coi sarcofagi... mi sono un po’ perso, e la chiusura fantastica mi sembra un po’ forzata, non me la figuro con l’incipit.
Peccato perché lo stile mi piace molto.

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Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#5 » giovedì 24 giugno 2021, 0:12

1. Olocausto – Giacomo Puca
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2. Alexane e il mistero della tomba senza nome – Alex Didò
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3. Immer - Per Sempre – Matteo Mantoani
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4. Le Lucciole – Fabrizio Clarissa
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5. Le guardiane – Laura Brunelli
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6. Una spelonca perturbante – Roberto Masini
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Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#6 » giovedì 24 giugno 2021, 12:46

Ecco la mia classifica. I primi due posti erano un po' in dubbio, ma purtroppo bisogna fare una scelta.

1. Olocausto
2. Le guardiane
3. Alexane e il mistero della tomba senza nome
4. Immer - Per sempre
5. Le lucciole
6. Una spelonca perturbante

1. Olocausto
Ciao Giacomo.
Ho trovato il tuo racconto molto interessante e divertente per il modo in cui ci hai condotto nella normale pazzia del nostro protagonista. C'è qualche infodump, ma il brano ha un accenno ironico e quindi passa in secondo piano.
Il tema è centrato e il bonus del misfatto necessario lo ha reso molto bene, facendoci calare completamente nei ragionamenti del pov.
Sul bonus dell'animale sono un po' indecisa, Per il nostro pov i canarini si comportano in un modo strano, ma non so in che modo si comportano normalmente. Quindi solo su questo aspetto ho qualche dubbio.
Ottima prova


2. Le guardiane
Ciao Laura. Mi fa piacere leggerti e vorrei darti il benvenuto su MC.
La storia mi è piaciuta, il tema è stato ben trattato e i bonus sono rispettati. Come ti hanno scritto anche gli altri ricorda molto sailor moon, ma non è un grosso problema.
Al netto di un po' di refusi sparsi nel testo, sei riuscita bene a tracciare l'interiorità della protagonista. Stai solo attenta a non eccedere con i lamenti perché in alcuni passaggi sono tanti e questo rallenta la possibilità di legarsi emotivamente a loro.
La storia scorre bene nella prima parte e in quella finale, mentre quando incontrano il gatto e poi nella taverna tutto è molto molto lento. Inoltre hai costruito le scene dovendo ripetere spesso le stesse cose o i nomi delle protagoniste e questo rallenta un po' tutto il testo.
Avrei descritto un po' di più i vari ambienti per delineare meglio il nostro film mentale.
Capisco il limite di parole, ma manca la grossa fetta di come imprigionano lo spirito. Lo hai liquidato con troppe poche righe. In più non capisco l'ultimo pezzo, in cui Lena si risveglia. Da cosa? Si è addormentata o è svenuta dall'emozione?
A parte qualche piccolo dubbio, credo che tu abbia fatto una buona prova.


3.Alexane e il mistero della tomba senza nome
Ciao Alex.
Il tuo racconto è sicuramente molto particolare grazie, sopratutto, all'utilizzo di un pov cieco per raccontarci la vicenda. Alcuni passaggi li ho trovati un po' in contrasto con il fatto che la ragazzina sia cieca, tipo che tenesse una fotografia nel pigiama per ricordarsi di quando era più piccola, o che si preoccupi di pulire le scale, così come la sua capacità di rilevare chi siano le due persone nel cimitero nonostante un temporale fortissimo.
L'idea è buona, ma molto, forse troppo, macchinosa. Ci sono molti dettagli che rallentano la lettura e il fatto che la protagonista sia in un loop temporale incasina un po' la storia.
Il tema è centrato in pieno. Il bonus dell'animale direi di no perché è solo un accenno in un testo che te lo fa presto dimenticare. Sul misfatto necessario ho qualche dubbio perché se sono in loop temporale (e lo sanno) non so quanto sia necessario. Cioè potrebbero quasi fare qualunque cosa, visto che ogni giorno ripartirebbe da capo.
A parte questo, hai fatto un buon lavoro.


4. Immer - Per Sempre
Ciao Matteo. Il tema è centrato e hai utilizzato un buon mostrato. Sei stato bravo a renderci chiaro dove fossimo.
Trovo la storia un po' banale, o meglio ovvia. Soli nel buio fa pensare quasi subito a un astronauta nello spazio, ma la storia scorre via abbastanza bene quindi non è un grosso difetto.
Ciò che invece non ritrovo molto sono i due bonus.
Un animale deve fare qualcosa di strano: il tuo animale, una rana, non fa nulla di particolarmente strano, semplicemente salta. Soprattutto non sembra sia una cosa che non potrebbe fare visto che ci hai detto che il suo padrone è abituato a comandare gli animali col pensiero. Questo mi fa pensare che non sia la rana a saltare volontariamente nella bocca del Duca, ma che sia il suo padrone a costringerla a farlo.
Un personaggio deve commettere un misfatto necessario: in questo caso ritrovo la possibilità di assegnare questo bonus a due personaggi, ma di nessuno dei due hai esplorato a fondo il perché lo facciano. Non sei sceso nella psicologia di nessun personaggio, men che meno del portatore di punto di vista e questo non ci fa capire perché facciano determinate cose.
Forse avresti potuto scegliere una storia più semplice, ma andando nel profondo delle convinzioni dei tuoi protagonisti così da farci affezionare al destino di qualcuno.


5. Le lucciole
Ciao Fabrizio.
Trovo che il tuo testo abbia del potenziale dal punto di vista dei temi e valori toccati e per l'idea di base, ma trovo il tuo stile di scrittura molto confuso e baroccheggiante.
Usi una specie di narratore esterno, che legge i pensieri di tutti, che in alcuni punti parla come un adulto e in altri come un bambino. Purtroppo in molti passaggi ho faticato a capire chi stesse parlando o pensando e questo purtroppo è un grosso punto a tuo sfavore.
Per i bonus, che ho visto che non hai segnalato a quali aspiravi, do per scontato che aspirassi a entrambi.
Sulle lucciole mi esprimo relativamente poco visto che non ho idea di come si comportino solitamente.
Sul misfatto necessario, mi dispiace ma non mi trovi per nulla convinta. Il protagonista uccide suo figlio come dono per far esaudire il suo più grande desiderio, che, se non ho capito male, sia morire così da non far vincere la ex moglie. Ma misfatto necessario ha bisogno che si indaghi il perché è necessario per il protagonista: cioè cosa ha fatto questa ex moglie per arrivare a uccidere il proprio figlio? Oppure il misfatto necessario era della madre perché non aveva la forza di smettere di drogarsi e di avere per casa questo uomo che la picchiava? Ma una madre davvero potrebbe uccidere il proprio figlio per smettere di drogarsi?
Non so. Il tuo racconto mi lascia più dubbi che certezze.


6. Una spelonca perturbante
Ciao Roberto.
Scusa, ma devo dirtelo. Ho fatto veramente fatica a leggere il tuo testo e più di una volta sono dovuta tornare indietro e rileggerlo.
Partiamo dal fatto che il molti punti sembra che la punteggiatura non esista. Ho fatto l'apnea per leggerlo.
In secondo luogo gli infodump e le teste parlanti senza corpo, al giorno d'oggi, non si possono leggere.
Poi prendere e copiare da internet per avere dati certi, mi sembra veramente una cosa scorretta da fare. Se non per te, ma almeno nei confronti di chi legge.
Mi dispiace, ma non trovo nulla da salvare.

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Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#7 » lunedì 28 giugno 2021, 23:32

LETTORE ANONIMO:

Classifica:
1- Le guardiane: la tua storia si è decisamente ripresa con la seconda parte che era ottima. La prima invece l’ho trovata eccessivamente lenta e i pensieri della protagonista abbastanza banali: peraltro la ragazza si rivela essere più complessa alla fine del racconto. Tutto sommato però ottimo lavoro!
Bonus: entrambi
2- Olocausto: Ciao, per essere uno stile che di solito non mi piace un granchè mi hai tenuta interessata alla storia. Hai uno stile lungo e complesso che a me non intriga di solito (gusti personali), però sono rimasta legata al personaggio principale e mentre leggevo avevo voglia di sapere come sarebbe finita la storia. Hai avuto sfortuna che sia stata io la tua lettrice anonima, ma sono sicura che per coloro a cui piace lo stile sia un ottimo racconto!
Bonus: entrambi

3- Alexane (…): a parte il titolo lunghissimo il tuo racconto mi è piaciuto. Ci ho messo un po’ troppo a capire che la ragazza fosse cieca per i miei gusti, però i personaggi sono be delineati nonostante sia comunque una storia breve. L’unica pecca è che non ho ben capito il finale: è un mondo in cui esiste la magia e qualcuno ha intrappolato padre e figlia in un’unica giornata? Ha a che fare con il modo in cui sono morti? Non ho capito.
Bounus: io ti darei solo il misfatto.

4- Per Sempre: il tuo racconto tutto sommato mi è piaciuto. C’è qualche refuso sui nomi dei personaggi che ha reso la lettura complessa, ma la narrazione ha un ottimo passo e le descrizioni sono ottime. Personalmente ho trovato un po’ deludente il “colpo di scena” perché una volta scoperto non mi ha fatto rimettere insieme i pezzi di qualcosa di strano accaduto prima. L’aiutante è diventato un assassino completamente dal nulla. La storia della rana soffocatrice invece l’ho apprezzata perché assolutamente inaspettata.
Bonus: entrambi (?)
5- Le lucciole: il problema principale del tuo racconto è che è molto confuso. Questo giro non ho avuto il tempo di rileggere i racconti e sono tuttora incerta su chi sia stato ucciso e quando, per cui mi risulta difficile anche commentare il tuo racconto. Penso che fossi in te cercherei di rendere più chiaro chi parla e subisce l’azione: tutti i “lui”, non si capiscono molto.
Bonus: entrambi.
6- Una spelonga perturbante: secondo me ci sono diversi problemi nel tuo racconto. Il primo che mi è saltato all’occhio sono i dialoghi completamente irrealistici, in aggiunta alcuni di questi sembrano servire solo a spiegare al lettore qualcosa e non all’interazioni tra i personaggi. Tanto vale scrivere le informazioni nel testo. In aggiunta il prologo fa esclusivamente da spoiler al finale e non serve ad aprire un cerchio, per poi chiuderlo nell’epilogo. I personaggi sono esclusivamente macchiette e non sembrano persone vere. Mi dispiace ma proprio non mi è piaciuto.

Bonus: il misfatto

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Re: Gruppo Polly Russell

Messaggio#8 » lunedì 28 giugno 2021, 23:46

Ecco la classifica finale:

1) Olocausto, di Giacomo Puca. Punti totali: 8
2) Alexane e il mistero della tomba senza nome., di Alex Didò. Punti:10
3) Le guardiane, di Laura Brunelli. Punti 17
4) Immer - Per Sempre, di Matteo Mantoani. Punti 18
5) Una spelonca perturbante, di Roberto Masini Punti 25

Accede alla finale come primo classificato: Olocausto, di Giacomo Puca.
Alexane e il mistero della tomba senza nome., di Alex Didò si piazza secondo e andrà anche lui in finale.
Avete tempo fino al 30 giugno alle 23.59 per postare una versione corretta del racconto.

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