Finalissima!

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi di gioco sono quattro:
1) Il primo giugno sveleremo il tema deciso da Wladimiro Borchi. I partecipanti dovranno scrivere un racconto e postarlo sul forum.
2) Gli autori si leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) Gli SPONSOR leggeranno e commenteranno i racconti semifinalisti (i migliori X di ogni girone) e sceglieranno i finalisti.
4) Il BOSS assegnerà la vittoria.
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Finalissima!

Messaggio#1 » sabato 10 luglio 2021, 22:56

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Chi vincerà tra Alexane e il mistero della tomba senza nome e OLOCAUSTO?
la parola passa a Wladimiro Borchi…



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Re: Finalissima!

Messaggio#2 » sabato 17 luglio 2021, 16:07

Olocausto

Veramente un bel racconto, scritto con assoluta maestria. Ho apprezzato tantissimo i cambi di persona iniziali e come hai utilizzato il bonus dell’animale. Nel pezzo non c’è un vero e proprio twist, il piano del protagonista, ossessionato dai Koncker, viene svelato al lettore nel momento in cui l’uomo di fiamma scopre la grotta con l’enorme sacca di grisù e confermato al momento della risalita. Quello che più mi è piaciuto è il PDV del pazzo che prepara un’altra strage di innocenti convinto di cogliere un’occasione offerta dalla sorte per liberare il mondo da un gruppo nutrito di pericolosi Knocker. Sempre che questa sia la verità e i Koncker non siano altro che un parto della sua fantasia. Perché il personaggio è talmente vero che si è portati a dargli il beneficio del dubbio. E ancora... come finirà? I piccoli minatori esploderanno? Dal titolo che hai scelto penso proprio di sì, ma altro pregio del racconto è sicuramente quello di lasciare il lettore pieno di dubbi e domande e libero di scegliere le proprie risposte. Complimenti davvero!

Alexane e il mistero della tomba senza nome

Beh, come c’era da aspettarsi anche questo racconto è fondato su un’idea buonissima ed è scritto molto bene: in finale non a caso arrivano i pezzi migliori. Da appassionato di ghost-story avevo previsto, fin dalla comparsa della pala, che la protagonista fosse morta, ma questo non mi ha guastato affatto la lettura perché c’erano un sacco di altre cose da scoprire. Molto carina l’idea della non vedente che usa i vocalizzi per orientarsi come un pipistrello. Devo far notare una ripetizione involontaria di “punto” all’inizio e l’uso di “parola” al posto di “lettera” quando la protagonista esamina la croce.

I racconti sono entrambi meritevoli. L’autore di Olocausto però ha osato di più ed è dotato di uno stile più sicuro, con continui cambi di persona alla Palaniuk che adoro, ed è stato più attento a eventuali sbavature.
Alla luce di quanto sopra, vince la sfida a “Vivo nel Buio” il racconto “Olocausto”.

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