I miei colori

Lunedì 21 giugno dalle 21.30 alle 23.30, 1300 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Andrea Partiti
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I miei colori

Messaggio#1 » lunedì 21 giugno 2021, 22:36

Volevo fare il pittore.

Quattro anni.
— Hai sbagliato.
— Cosa?
— I capelli. Sono verdi.
— No, sono color capelli.
— I capelli non sono verdi. Usa questo.

Otto anni.
— Non va bene.
— Dove?
- Gli alberi, il tronco. L’hai fatto verde.
— Le piante sono verdi.
— Non il tronco.

Dodici anni.
— Cos’è questo?
— Cosa?
— La pelle. È arancione.
— È color pelle.
— La pelle è rosa. Leggi sul pastello, c’è scritto.

Dodici anni.
— Sei sicuro?
— Di cosa?
— Gli occhi. Sono marrone.
— Sono come i suoi occhi.
— I suoi occhi sono verdi.

Sedici anni.
— Hai sbagliato.
— Ancora?
— Sì, la Statua della Libertà è verde.
— Ma non è di metallo? Il metallo è grigio.
— Questo è ossidato, è tutta verde.
— Non lo sapevo.

Vent’anni.
— Cosa volevi rappresentare?
— In che senso?
— Le ciliegie nere nella natura morta, cosa rappresentano?
— Non sono nere?
— No, rosso scuro.
— Serio?
— Sì.

Ventiquattro anni.
— Perché…
— Puoi arrivarci da te.
— Fanno male agli occhi.
— Bene.
— Cosa significano?
— Niente.
— Impossibile.

Sono un pittore.
Solo la mia realtà sulla tela.
La mia tela è la realtà.



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maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: I miei colori

Messaggio#2 » lunedì 21 giugno 2021, 22:37

Ciao Andrea! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)

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MatteoMantoani
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Re: I miei colori

Messaggio#3 » martedì 22 giugno 2021, 13:10

Prime Impressioni: Ciao Andrea, piacere di rileggerti! Ho letto il tuo racconto volentieri, curioso di arrivare alla fine, anche se, col senno di poi, forse c'è un po' troppa ridondanza nella parte centrale.

Aderenza al Tema: Questo ragazzo ha una percezione dei colori tutta sballata, e vuole dipingere dei quadri seguendo la sua personale visione del mondo. Ok!

Punti di Miglioramento: Diciamo che il racconto ha una struttura molto semplice, forse un po' troppo ripetitiva. Ci sono sei pezzi paragrafi costituiti solo da battute di dialogo che, alla fine della fiera, sono assolutamente identiche. Solo alla fine qualcosa cambia, e si viene a capire che lo stile di pittura è diventato astratto, e il gioco dei colori è fine a se stesso.

Punti di Forza: Bella l'idea della percezione del colore e la resa artistica di una realtà alternativa. Interessante anche come il personaggio non si rassegni alla visione del mondo classica, ma insista su una più personale.

Conclusioni: Forse il pezzo è un po' troppo ripetitivo per i miei gusti, però l'idea di fondo mi è piaciuta e alla fine ho letto tutto volentieri.

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Peter7413
Messaggi: 558

Re: I miei colori

Messaggio#4 » martedì 22 giugno 2021, 16:33

Idea mia, il racconto ti è rimasto in canna. La declinazione da te scelta è ottima, ma sembri piegare il racconto nel tentativo di spiegarla (quasi a forza) al lettore piuttosto che rilanciare ulteriormente e così assistiamo a un reiterarsi della stessa formula quando un lettore smaliziato già dopo un paio di passaggi poteva capire dove si stava andando a parare. A mio parere questo non è di sicuro da annoverare tra i tuoi racconti più riusciti e nel dirlo voglio sottolineare che tanti dei racconti più geniali in Vetrina sono proprio usciti dalla tua penna.

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Debora D
Messaggi: 310

Re: I miei colori

Messaggio#5 » martedì 22 giugno 2021, 17:49

Ciao Andrea, piacere di leggerti ancora.
Ho capito che tu sei uno che osa. Chi non osa non cresce, d'altronde.
Solo che quando si sceglie la via tortuosa i rischi sono di più e raggiungere l’efficacia è più difficile. Diciamo che è come se tu avessi voluto aumentare la difficoltà della sfida già tosta per la riduzione dei caratteri.
trovo che i punti critici del testo siano due: il finale che spiega e mi suona artefatto, la preponderanza dei dialoghi senza contesto che quindi lasciano la decodifica al lettore fino alla fine quando l'io dell'inizio sente l’esigenza di affermare se stesso.
L’idea è intrigante e funziona in partenza ma seguire un testo costruito solo sui dialoghi non è facile, questo richiede che ogni pezzo sia calibrato alla perfezione.
Io ho un dubbio su questo
Vent’anni.
— Cosa volevi rappresentare?
— In che senso?
— Le ciliegie nere nella natura morta, cosa rappresentano?
— Non sono nere?
— No, rosso scuro.
— Serio?
— Sì.

Immagino che la seconda battuta sia quella del nostro protagonista quindi alternandole anche Non sono nere? è una sua battuta. Perciò che significa? C'è un tizio che gli dice che sono nere le ciliegie, lui chiede se sono nere e ora l’interlocutore le trova rosso scuro. Mi sfugge proprio il senso.

Conclusione: tema centrato, testo ostico per le scelte stilistiche che trovo interessanti anche se non del tutto funzionali infatti i piccoli dialoghi ci raccontano una storia ma invece che darci una conclusione ci danno una morale.

Buon divertimento, spero di essere stata chiara! alla prossima

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Fagiolo17
Messaggi: 519

Re: I miei colori

Messaggio#6 » martedì 22 giugno 2021, 20:13

Ciao Andrea e piacere di averti letto.
Forma molto particolare e schematica, passami il termine.
Ha dei pregi e dei difetti.
Funziona nel mostrarci il pittore che cresce e mantiene salda la sua visione del mondo (e dei colori) e soprattutto mantiene stabile la sua identità nonostante continuino a dirgli che sta sbagliando.
Questo mi è piaciuto molto.
Non mi hanno convinto del tutto le tre frasi di chiusura.
Complessivamente, nonostante la forma particolarissima, un buon racconto.
In bocca al lupo per la tua edizione estiva.

Dario17
Messaggi: 417

Re: I miei colori

Messaggio#7 » giovedì 24 giugno 2021, 18:34

Scelta stilistica che dire ambiziosa è poco.
Non so perchè, ma mi ha riportato alla mente le X pubblicità in cui si segue passo passo il personaggio mentre cresce e fa cose, per poi arrivare alla spiegazione stampata a video con sotto il logo del prodotto.
È MOLTO apprezzabile il tentativo, ma il risultato non è all'altezza dell'ambizione purtroppo.
Verso la fine pensavo che avresti tirato fuori il nome di un pittore famoso realmente esistito che della scelta di colori "anormali" avesse fatto il suo stile e che lo avesse elevato a maestro.
Sono una vera pippa come conoscenza dell'arte pittorica, ma mi sarebbe venuta voglia all'istante di googlare il nome per vedere un paio di tele.
Così anonimo, così vago, così etereo non mi ha lasciato granchè alla fine della lettura.
Rimane l'intoccabile merito di aver provato qualcosa di diverso, quello si.
Però in 1300 caratteri, un minimo di trama ci dev'essere.

SaraPerrone91
Messaggi: 42

Re: I miei colori

Messaggio#8 » lunedì 28 giugno 2021, 21:52

Ciao, Andrea!
Il tema della sfida risulta ben inserito nel racconto, a mio avviso.
Molto interessante l'idea di raccontare la storia attraverso brevi dialoghi che si svolgono in vari momenti della vita del protagonista, anche se per certi aspetti alcune battute risultano poco chiare o comunque ricche di rimandi simbolici. Solo le battute finali aiutano a inquadrare un po' altri aspetti.
Il pittore ha una visione tutta propria dei colori e nel corso della lettura mi sono chiesta più volte se per caso fosse daltonico.
Alla prossima!

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Mario Mazzafoglie
Messaggi: 201

Re: I miei colori

Messaggio#9 » martedì 29 giugno 2021, 22:51

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
L’idea del racconto è molto carina e particolare, se vogliamo anche con un buon significato di fondo.
La cosa che personalmente non mi è piaciuta è la troppa frammentazione. Già il limite dei caratteri imponeva di stringere, e quindi far entrare addirittura 4 salti temporali al suo interno mi è sembrato eccessivo. Con una migliore costruzione della scena avresti potuto trarre maggior profitto da questa buona idea.
Complimenti, alla prossima.

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Andrea76
Messaggi: 322

Re: I miei colori

Messaggio#10 » mercoledì 30 giugno 2021, 15:57

Un racconto coraggioso il cui peso è rappresentato dalla coerenza dell’artista a fronte di critiche più o meno giustificate. Lo stile condensato esclusivamente nei dialoghi è funzionale alla crescita anagrafica e non solo del pittore. La declinazione del tema è alla lettera, ma allo stesso tempo brilla di una consapevolezza che ritengo sia propria dell’autore.

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