Ricordi di famiglia

Lunedì 21 giugno dalle 21.30 alle 23.30, 1300 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Giorgia D'Aversa
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Ricordi di famiglia

Messaggio#1 » lunedì 21 giugno 2021, 23:07

Alice rovescia il contenuto dello scatolone. «Eccole qua.»
Album e fotografie si accatastano sul tavolo della veranda, alcune si infilano in verticale tra le travi.
«Ma nessuno ha mai pensato di riordinarle?» Le sparpaglio con i palmi aperti, i nostri tre faccioni da bimbi fanno capolino ovunque.
Lei fa spallucce e si accende una sigaretta. «Di certo tu no. Dai, in due facciamo prima.»
Sposto sulla destra le foto di Riccardo, in una pila separata quelle dove ci siamo anche noi.
Butto giù un sorso di birra con la gola stretta, è già diventata tiepida. «Ho una domanda.»
«Sentiamo.» Mia sorella soffia via il fumo con la testa verso l’alto, la frangia si sposta di lato sulla fronte sudata.
«Quando ripensi a questi momenti, come li vedi nella tua testa?» Le indico il mare fuori fuoco di chissà quale vacanza. «Io me li ricordo così, un po’ in stile film. I colori sono sbiaditi, solo che… sembra comunque tutto più vivido.»
«Si stava meglio da bambini, che scoperta!» Afferra una foto dove cavalchiamo un pony e me la sventola davanti.
Prendo un respiro. «Secondo te Riccardo vedeva il mondo opaco, anche nei ricordi? Succede così quando decidi di morire?»
Mia sorella blocca il braccio a mezz’aria, la cenere cade dalla sigaretta. «Non lo so, Laura. Cerca le foto e basta, per favore.»



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maurizio.ferrero
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#2 » lunedì 21 giugno 2021, 23:09

Ciao Giorgia! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)

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GiulianoCannoletta
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#3 » martedì 22 giugno 2021, 15:30

Ciao Giorgia, piacere di averti letto.
Un racconto assolutamente centrato rispetto allo spazio a tua disposizione. Lo stile è pulito, i dialoghi dei personaggi sono molto naturali, il tema direi che è centrato, e anche in maniera originale, il finale è ben seminato e lascia l'amaro in bocca. Davvero, non vedo cosa si possa chiedere di più a un racconto di questa lunghezza.
Complimenti, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Edoardo Foresti
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#4 » martedì 22 giugno 2021, 19:11

Ciao Giorgia!
Hai scritto un racconto convincente. Il tema dei colori c'è e lo si legge in una sua declinazione originale.
I caratteri erano pochi, ma qui c'è comunque un contesto chiaro e dei personaggi di cui si coglie l'interiorità. Credo che il finale sia la parte più riuscita, non è affatto semplice creare empatia con così pochi caratteri.
L'unico tasto dolente è la prima frase. Mi spiego meglio, essendo un'azione di Alice ho dato per scontato che il racconto fosse in terza al presente. Quindi ho dovuto rileggere quella parte quando si passa a Laura, nella terza frase, per mettere tutto a fuoco.
Oltre questo primo tentennamento, il resto è decisamente promosso e mi ha colpito. Un racconto introspettivo bello forte che riesce a far tesoro dei 1300 caratteri e mostrare il giusto.
Buona edition!

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Andrea Partiti
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#5 » martedì 22 giugno 2021, 21:43

Mi piace come hai declinato il tema, funziona molto bene ed è integrato perfettamente nella microstoria che ci racconti.
La scena che hai scelto di raccontare è perfetta e riesce ad aprirci tanti piani temporali tutti insieme, l'infanzia delle foto, il lutto recente, il dolore nel presente e la pianificazione del futuro (le foto usate per un qualche memoriale, per come l'ho interpretato)
Non ho davvero critiche, non avrei saputo fare di meglio.

Alex Didò
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#6 » mercoledì 23 giugno 2021, 11:01

Ciao Giorgia, piacere di leggerti.
Del tuo racconto ho apprezzato molto la scelta della prima persona al presente e lo stile immersivo e mostrato. Il tema della sfida è stato declinato in modo originale, con argomenti forti, come quello della morte. Ci sono solo alcuni appunti stilistici che ti segnalo, ma solo per amore di metodo:
Lei fa spallucce e si accende una sigaretta
Lei chi? Non si introducono così i personaggi. È sua sorella? Una sua amica? Perché non dirlo, allora?
Mia sorella soffia via il fumo
Prima era una generica ‘lei’, adesso la sorella. Questo genera confusione.
Per il resto, ottimo racconto. ;)

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Giorgia D'Aversa
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#7 » mercoledì 23 giugno 2021, 20:05

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Giorgia, piacere di averti letto.
Un racconto assolutamente centrato rispetto allo spazio a tua disposizione. Lo stile è pulito, i dialoghi dei personaggi sono molto naturali, il tema direi che è centrato, e anche in maniera originale, il finale è ben seminato e lascia l'amaro in bocca. Davvero, non vedo cosa si possa chiedere di più a un racconto di questa lunghezza.
Complimenti, a rileggerci presto.
Giuliano

Ciao Giuliano! Che dire, grazie mille per queste belle parole. Penso non ci sia null'altro da aggiungere :)

Edoardo Foresti ha scritto:Ciao Giorgia!
Hai scritto un racconto convincente. Il tema dei colori c'è e lo si legge in una sua declinazione originale.
I caratteri erano pochi, ma qui c'è comunque un contesto chiaro e dei personaggi di cui si coglie l'interiorità. Credo che il finale sia la parte più riuscita, non è affatto semplice creare empatia con così pochi caratteri.
L'unico tasto dolente è la prima frase. Mi spiego meglio, essendo un'azione di Alice ho dato per scontato che il racconto fosse in terza al presente. Quindi ho dovuto rileggere quella parte quando si passa a Laura, nella terza frase, per mettere tutto a fuoco.
Oltre questo primo tentennamento, il resto è decisamente promosso e mi ha colpito. Un racconto introspettivo bello forte che riesce a far tesoro dei 1300 caratteri e mostrare il giusto.
Buona edition!

Ciao Edoardo, grazie per il commento molto puntuale! Sono felice che il finale abbia funzionato, era sicuramente la parte più complicata da gestire.
Per quanto riguarda la prima frase, hai perfettamente ragione. Mi ero resa conto del problema durante la stesura e avevo scritto "Alice rovescia il contenuto dello scatolone sul mio cellulare" per evitare ogni dubbio relativo al punto di vista... peccato che nel taglia-cuci finale per stare nei caratteri sia saltato via :'D
Grazie mille ancora!

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Giorgia D'Aversa
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#8 » mercoledì 23 giugno 2021, 20:08

Andrea Partiti ha scritto:Mi piace come hai declinato il tema, funziona molto bene ed è integrato perfettamente nella microstoria che ci racconti.
La scena che hai scelto di raccontare è perfetta e riesce ad aprirci tanti piani temporali tutti insieme, l'infanzia delle foto, il lutto recente, il dolore nel presente e la pianificazione del futuro (le foto usate per un qualche memoriale, per come l'ho interpretato)
Non ho davvero critiche, non avrei saputo fare di meglio.

Ciao Andrea, grazie mille per il tuo commento! Sono felice che tutte le strade del micro racconto (sia quelle del passato che quelle future) siano riuscite a emergere a dovere da questi 1300 caratteri. Quindi grazie ancora per le belle parole!

Alex Didò ha scritto:Ciao Giorgia, piacere di leggerti.
Del tuo racconto ho apprezzato molto la scelta della prima persona al presente e lo stile immersivo e mostrato. Il tema della sfida è stato declinato in modo originale, con argomenti forti, come quello della morte. Ci sono solo alcuni appunti stilistici che ti segnalo, ma solo per amore di metodo:
Lei fa spallucce e si accende una sigaretta
Lei chi? Non si introducono così i personaggi. È sua sorella? Una sua amica? Perché non dirlo, allora?
Mia sorella soffia via il fumo
Prima era una generica ‘lei’, adesso la sorella. Questo genera confusione.
Per il resto, ottimo racconto. ;)

Ciao Alex, grazie mille per il commento e per le giustissime precisazioni. Hai ragione, sarebbe bastato anticipare il "mia sorella" per rendere il tutto più chiaro sin da subito e con meno sbavature :D
Ti ringrazio ancora!

alexandra.fischer
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#9 » mercoledì 23 giugno 2021, 20:31

RICORDI DI FAMIGLIA di Giorgia d’Aversa Tema centrato. L’atmosfera è molto cruda. Dapprima i tre faccioni da bimbi fanno pensare a un lavoro di riordino casalingo fra fratelli (questo è l’unico punto debole del racconto: le foto maneggiate in quel modo senza qualcosa che mostri da subito che la sorella è adulta può ingannare il Lettore Frettoloso, ma il mio è soltanto un parere). Poi, Alice e Laura svelano poco alla volta la verità: stanno separando dalle altre le foto del fratello Riccardo, il quale si è tolto la vita, questo in vista dei funerali. Molto ben resi i dialoghi: si vede Alice, molto pragmatica, contrapposta a Laura, la quale cerca di rievocare nella mente i ricordi infantili da fotografie sbiadite. Profonda la sua osservazione a proposito di quel mondo passato: lei lo vede vivido, con una punta di nostalgia, ma Riccardo lo vedeva opaco.

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Alessio
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#10 » giovedì 24 giugno 2021, 14:43

Ciao Giorgia,
di solito, prima di mettermi a commentare, leggo tutti i racconti del gruppo per farmi un'idea generale. L'esito di questo processo, stavolta, non mi ha lasciato alcun dubbio sul primo posto.
Parto dalla nota stonata, perché sono un criticone.
Giorgia D'Aversa ha scritto:«Ma nessuno ha mai pensato di riordinarle?» Le sparpaglio con i palmi aperti, i nostri tre faccioni da bimbi fanno capolino ovunque.

Nel momento in cui leggo la battuta di dialogo, non so chi la sta pronunciando. Non so ancora che c'è un "io": fino a quel momento, per quel che ne so, potrebbe essere un racconto in terza persona. Se avessi messo la battuta alla fine, secondo me sarebbe stato perfetto.
Detto questo, la prosa è sempre all'altezza, ben fatti i dialoghi, ben resa l'atmosfera e i pochi tratti di caratterizzazione delle sorelle sono né più né meno di quello che serve.
Ma secondo me la vera forza del tuo pezzo è l'eleganza della declinazione del tema. Bravissima.
Un'ottima prova.
In bocca al lupo per la tua estate da scrittora. Alla prossima!

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Marco Travaglini
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#11 » venerdì 25 giugno 2021, 18:55

Ciao Giorgia, ben trovata.
Purtroppo non sono riuscito a entrare in piena sintonia con il tuo racconto. Da una parte ho adorato, letteralmente adorato, alcuni particolari che hai messo: le foto che si infilano tra le travi, il palmo della mano che le sparpaglia.
Dall'altra ho fatto una grossa fatica a seguirti nell'introduzione dei personaggi e nel capire chi dicesse o facesse cosa, e questo per me è un difetto importante, in un racconto che altrimenti non ne avrebbe granché.
Bellissima la semina in cui vengono spostate le foto di Riccardo, ci fa già subodorare qualcosa di brutto per il finale.
Il tema lo considero centrato, anche se mi ha dato la sensazione di essere stato un po' tirato dentro a forza: quella parte di dialoghi in cui si affronta il tema è per me la meno "spontanea" di tutto il racconto.
A rileggerci presto.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#12 » lunedì 28 giugno 2021, 12:23

alexandra.fischer ha scritto:RICORDI DI FAMIGLIA di Giorgia d’Aversa Tema centrato. L’atmosfera è molto cruda. Dapprima i tre faccioni da bimbi fanno pensare a un lavoro di riordino casalingo fra fratelli (questo è l’unico punto debole del racconto: le foto maneggiate in quel modo senza qualcosa che mostri da subito che la sorella è adulta può ingannare il Lettore Frettoloso, ma il mio è soltanto un parere). Poi, Alice e Laura svelano poco alla volta la verità: stanno separando dalle altre le foto del fratello Riccardo, il quale si è tolto la vita, questo in vista dei funerali. Molto ben resi i dialoghi: si vede Alice, molto pragmatica, contrapposta a Laura, la quale cerca di rievocare nella mente i ricordi infantili da fotografie sbiadite. Profonda la sua osservazione a proposito di quel mondo passato: lei lo vede vivido, con una punta di nostalgia, ma Riccardo lo vedeva opaco.

Ciao Alexandra, grazie per il commento!
Bisogna anche dire che il Lettore Frettoloso di cui parli deve esserlo davvero parecchio se si lascia ingannare, visto che nella frase seguente viene menzionata una sigaretta :'D
Lieta che i dialoghi ti siano piaciuti, alla prossima!

Alessio ha scritto:Ciao Giorgia,
di solito, prima di mettermi a commentare, leggo tutti i racconti del gruppo per farmi un'idea generale. L'esito di questo processo, stavolta, non mi ha lasciato alcun dubbio sul primo posto.
Parto dalla nota stonata, perché sono un criticone.
Giorgia D'Aversa ha scritto:«Ma nessuno ha mai pensato di riordinarle?» Le sparpaglio con i palmi aperti, i nostri tre faccioni da bimbi fanno capolino ovunque.

Nel momento in cui leggo la battuta di dialogo, non so chi la sta pronunciando. Non so ancora che c'è un "io": fino a quel momento, per quel che ne so, potrebbe essere un racconto in terza persona. Se avessi messo la battuta alla fine, secondo me sarebbe stato perfetto.
Detto questo, la prosa è sempre all'altezza, ben fatti i dialoghi, ben resa l'atmosfera e i pochi tratti di caratterizzazione delle sorelle sono né più né meno di quello che serve.
Ma secondo me la vera forza del tuo pezzo è l'eleganza della declinazione del tema. Bravissima.
Un'ottima prova.
In bocca al lupo per la tua estate da scrittora. Alla prossima!

Ciao Alessio, sono felicissima che il racconto ti sia piaciuto! Per quanto riguarda la questione dell'attribuzione delle battute di dialogo, hai ragione: bastava una rilettura più attenta per dare una sistemata e correggere il problema, rendendo il pezzo iniziale sicuramente più efficace.
Grazie mille ancora per il commento!

Marco Travaglini ha scritto:Ciao Giorgia, ben trovata.
Purtroppo non sono riuscito a entrare in piena sintonia con il tuo racconto. Da una parte ho adorato, letteralmente adorato, alcuni particolari che hai messo: le foto che si infilano tra le travi, il palmo della mano che le sparpaglia.
Dall'altra ho fatto una grossa fatica a seguirti nell'introduzione dei personaggi e nel capire chi dicesse o facesse cosa, e questo per me è un difetto importante, in un racconto che altrimenti non ne avrebbe granché.
Bellissima la semina in cui vengono spostate le foto di Riccardo, ci fa già subodorare qualcosa di brutto per il finale.
Il tema lo considero centrato, anche se mi ha dato la sensazione di essere stato un po' tirato dentro a forza: quella parte di dialoghi in cui si affronta il tema è per me la meno "spontanea" di tutto il racconto.
A rileggerci presto.

Ciao Marco, grazie per il commento! Mi dispiace che il racconto non ti abbia del tutto convinto, sicuramente come dicevo ad Alessio la parte iniziale andrebbe rivista in favore di una maggior chiarezza nei dialoghi. A presto e buona sfida!

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Stefano.Moretto
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#13 » giovedì 1 luglio 2021, 12:27

Ciao Giorgia,
hai uno stile davvero pulito: non c'è una virgola fuori posto, ogni dettaglio è studiato con una precisione chirurgica per rappresentare la scena in atto. L'informazione del suicidio arriva con tutta la sua crudeltà, anche se non completamente inaspettata, e viene fornita al lettore in un modo molto naturale. Su questi aspetti non c'è niente da dire, hai fatto un lavorone.
Solo un paio di appunti sulla gestione delle informazioni.
Mia sorella soffia via il fumo

Questo è il primo punto dove si capisce che le due sono sorelle e ormai siamo già a metà racconto. Alice viene chiamata prima "Alice", poi "Lei" e solo come terza opzione "Mia sorella". Avresti potuto introdurla prima come "mia sorella" e poi inserire il suo nome in una battuta della protagonista.
Anche il dettaglio della sigaretta e della birra, che sono gli elementi che ci permettono di stimare l'età dei personaggi, andrebbero dati prima, anche se qui è un problema minore: già a "i nostri faccioni da bimbi" si capisce che non sono piccoli.
Nel complesso è un bel racconto che si incasella bene nei pochi caratteri a disposizione, a riprova del fatto che quando fai qualcosa studi ogni minimo dettaglio.

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Peter7413
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#14 » giovedì 1 luglio 2021, 18:54

Giorgia, questo racconto è stato per me un vero colpo di fulmine. Pazzesco come tu sia riuscita a declinare il tema in modo funzionale al tutto e allo stesso tempo a tirare fuori una storia con così tanto contesto chiudendola con una riflessione al bacio. Bravissima, davvero.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Ricordi di famiglia

Messaggio#15 » giovedì 8 luglio 2021, 9:45

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Giorgia,
hai uno stile davvero pulito: non c'è una virgola fuori posto, ogni dettaglio è studiato con una precisione chirurgica per rappresentare la scena in atto. L'informazione del suicidio arriva con tutta la sua crudeltà, anche se non completamente inaspettata, e viene fornita al lettore in un modo molto naturale. Su questi aspetti non c'è niente da dire, hai fatto un lavorone.
Solo un paio di appunti sulla gestione delle informazioni.
Mia sorella soffia via il fumo

Questo è il primo punto dove si capisce che le due sono sorelle e ormai siamo già a metà racconto. Alice viene chiamata prima "Alice", poi "Lei" e solo come terza opzione "Mia sorella". Avresti potuto introdurla prima come "mia sorella" e poi inserire il suo nome in una battuta della protagonista.
Anche il dettaglio della sigaretta e della birra, che sono gli elementi che ci permettono di stimare l'età dei personaggi, andrebbero dati prima, anche se qui è un problema minore: già a "i nostri faccioni da bimbi" si capisce che non sono piccoli.
Nel complesso è un bel racconto che si incasella bene nei pochi caratteri a disposizione, a riprova del fatto che quando fai qualcosa studi ogni minimo dettaglio.

Ciao Stefano, grazie mille per il commento puntuale e per le osservazioni giustissime, in linea con quanto già sottolineato dalle persone che ti hanno preceduto. Bastava davvero una rilettura più attenta per sistemare questi problemi informativi relativi ai personaggi. Ad ogni modo, sono contenta che il racconto, al netto degli errori, ti sia piaciuto! Grazie ancora :)

Peter7413 ha scritto:Giorgia, questo racconto è stato per me un vero colpo di fulmine. Pazzesco come tu sia riuscita a declinare il tema in modo funzionale al tutto e allo stesso tempo a tirare fuori una storia con così tanto contesto chiudendola con una riflessione al bacio. Bravissima, davvero.

Grazie per essere passato a leggere il mio racconto, mi fa davvero piacere! E ovviamente sono contenta che ti sia piaciuto così tanto, ma non voglio risultare ridondante quindi mi limito a un "grazie di cuore" :D

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