Tramonto

Lunedì 21 giugno dalle 21.30 alle 23.30, 1300 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Giacomo Puca
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Tramonto

Messaggio#1 » lunedì 21 giugno 2021, 23:27

Il quartiere di Adis Abeba dove incontro Negasi è un frontale tra una favela di Rio e la City di Londra.
Il bancone della bettola è pieno di mosche schiacciate. Da un involto di iuta Negasi tira fuori un’opale nero. Grande, come la coppa di un calice per Moet & Chandon bevuto in business class, protegge al meglio l’aura energetica.
Il secondo pezzo è un cristallo di Giada verde come pelle di Boa Constrictor. Grosso come un tartufo Bianco che De Beers regala se comprate abbastanza carati. In un rituale Wiccan vi legherà alla dea madre come niente altro. Potreste scolpirci una madonnina di Fatima, o una piramide per comunicare con i pleiadiani.
Qualsiasi cosa, basta che non capiate mai che sono atomi come altri, solo particolarmente ordinati.
Mille dollari a Negasi. Paga lui quelli che portano i cristalli su per il culo. Sempre che li lasci in vita.
Tolta la parte per la mazzetta all’aeroporto, vendo a Parigi e me ne vado al Ritz.
Infilo tutto sotto la giacca, esco nel vicolo. Davanti a me un negro che di notte non distinguerei da un gorilla.
Alle mie spalle Negasi urla “lui!”
Uno sparo.
Vertigini da ascensore veloce. Mi affloscio.
Negasi mi sfila le gemme, sparisce.
Perdo un fiume di sangue, si spande nella polvere, rosso e malinconico come l’ultimo tramonto di Adis Abeba.


In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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maurizio.ferrero
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Re: Tramonto

Messaggio#2 » lunedì 21 giugno 2021, 23:27

Ciao Giacomo! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)

alexandra.fischer
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Re: Tramonto

Messaggio#3 » martedì 22 giugno 2021, 14:19

TRAMONTO di Giacomo Puca Tema rispettato. Storia molto bella nello stile minimale. La vicenda del trafficante di diamante di Addis Abeba freddato da un (concorrente?) e tradito dal socio Negasi scorre bene, aiutata anche dall’uso di immagini che rimandano alla ricchezza che si può comperare con le pietre preziose (bellissimi i paragoni opale nero-coppa di champagne Moêt et Chaudon, cristallo di giada verde-Boa Costrictor). Molto bella l’immagine di De Beers che omaggia con un tartufo bianco grosso come la giada i suoi clienti. C’è il lato oscuro (i trafficanti di importanza minore, trattati come pedine). Molto ben usato il PDV del protagonista, cinico quanto basta (vedi il riferimento ai rituali Wiccan, alla madonnina di Fatima e ai Pleadiani come possibile uso della giada e il tono disincantato nel descrivere il traffico, per lui, un lavoro come un altro; proprio come la sua morte, un incerto del mestiere).

Edoardo Foresti
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Re: Tramonto

Messaggio#4 » martedì 22 giugno 2021, 16:00

Ciao Giacomo!
Hai scritto un racconto interessante.
Inizialmente temevo di trovarmi di fronte a qualcosa che mi avrebbe buttato fuori dall'immersione: c'è l'incipit con "zoom" della telecamera, dall'esterno fino al bancone. Un'assenza di focalizzazione che, se inconsapevole, può creare problemi. Qui invece si sente subito che sai di cosa scrivi e, anzi, ogni dettaglio tratteggia un'ambientazione chiara e suggestiva in soli 1300 caratteri. Si nota che hai scritto di ciò che sai e hai creato un'atmosfera vivida.
Alle mie spalle Negasi urla “lui!” Qui ho l'impressione che si inverta la consecutio temporum. Avrei preferito prima sentire l'esclamazione, poi scoprire che è un urlo o capirlo implicitamente attraverso azioni o altri elementi del contesto, e non viceversa. Così invece trovo meno fluida la lettura in quel punto, ma è giusto un piccolo dettaglio.
Per quanto riguarda l'interiorità del pov, l'ho trovata chiara e definita. Questo dà tono al climax: un opportunista egoista muore pagato con la stessa moneta.
Quindi, personalmente ti dico che mi hai convinto.
A rileggerci!

Alex Didò
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Re: Tramonto

Messaggio#5 » martedì 22 giugno 2021, 16:16

Ciao Giacomo, piacere di leggerti. :)
Il racconto è una storia con un inizio, un centro e una fine, quindi dal punto di vista strutturale hai creato una piccola perla. Anche i dettagli sono quelli giusti: precisi, concreti e sensoriali. Con tutto ciò, non ho apprezzato molto la scelta della seconda persona, che stacca dall’immersione e rende la presenza dell’autore troppo ingombrante.
Altro appunto:
Perdo un fiume di sangue, si spande nella polvere, rosso e malinconico come l’ultimo tramonto di Adis Abeba.
Una persona che sta morendo pensa al rosso e alla malinconia di Adis Abeba? Non è realistico, secondo me.
Grazie ancora e alla prossima.

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Andrea Partiti
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Re: Tramonto

Messaggio#6 » martedì 22 giugno 2021, 22:01

Il racconto è bello e funziona con questo tema, è una scena chiave di tradimento e le gemme ne sono al cuore.
Penso che andrebbe un po' riordinato però, per dare una scorrevolezza maggiore alle descrizioni, perché con tutte le immagini e figure retoriche che ci metti è molto molto carico al momento, ed è facile perdersi in queste immagini perdendo di vista la narrazione.

Da daltonico, e quindi passibile di errore, penso che i boa constrictor siano marroni e rossi (con un po' di variazioni) ma principalmente marroni e rossi. E' una scelta intenzionale, quel paragone sbagliato?
un’opale nero > un opale nero / un'opale nera
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GiulianoCannoletta
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Re: Tramonto

Messaggio#7 » martedì 22 giugno 2021, 22:18

Ciao Giacomo, piacere di averti letto.
Un bel racconto, scritta in maniera evocativa e coinvolgente. L'ambientazione che sei riuscito a costruire con una manciata di caratteri è sicuramente uno dei punti di forza. Il finale arriva forse in maniera troppo lineare, ma comunque coerente rispetto alla scena costruita. Forse il tema non è centralissimo nel racconto, ma non influirà particolarmente nel mio giudizio.
Nel complesso un gran bel lavoro.
A rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#8 » mercoledì 23 giugno 2021, 16:05

alexandra.fischer ha scritto:TRAMONTO di Giacomo Puca Tema rispettato. Storia molto bella nello stile minimale. La vicenda del trafficante di diamante di Addis Abeba freddato da un (concorrente?) e tradito dal socio Negasi scorre bene, aiutata anche dall’uso di immagini che rimandano alla ricchezza che si può comperare con le pietre preziose (bellissimi i paragoni opale nero-coppa di champagne Moêt et Chaudon, cristallo di giada verde-Boa Costrictor). Molto bella l’immagine di De Beers che omaggia con un tartufo bianco grosso come la giada i suoi clienti. C’è il lato oscuro (i trafficanti di importanza minore, trattati come pedine). Molto ben usato il PDV del protagonista, cinico quanto basta (vedi il riferimento ai rituali Wiccan, alla madonnina di Fatima e ai Pleadiani come possibile uso della giada e il tono disincantato nel descrivere il traffico, per lui, un lavoro come un altro; proprio come la sua morte, un incerto del mestiere).


Ehilà Alexandra, piacere di rincontrarti e felice che tu abbia apprezzato i paragoni e la caratterizzazione del personaggio.
Alla prossima!
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Re: Tramonto

Messaggio#9 » mercoledì 23 giugno 2021, 16:09

Edoardo Foresti ha scritto:Ciao Giacomo!
Hai scritto un racconto interessante.
Inizialmente temevo di trovarmi di fronte a qualcosa che mi avrebbe buttato fuori dall'immersione: c'è l'incipit con "zoom" della telecamera, dall'esterno fino al bancone. Un'assenza di focalizzazione che, se inconsapevole, può creare problemi. Qui invece si sente subito che sai di cosa scrivi e, anzi, ogni dettaglio tratteggia un'ambientazione chiara e suggestiva in soli 1300 caratteri. Si nota che hai scritto di ciò che sai e hai creato un'atmosfera vivida.
Alle mie spalle Negasi urla “lui!” Qui ho l'impressione che si inverta la consecutio temporum. Avrei preferito prima sentire l'esclamazione, poi scoprire che è un urlo o capirlo implicitamente attraverso azioni o altri elementi del contesto, e non viceversa. Così invece trovo meno fluida la lettura in quel punto, ma è giusto un piccolo dettaglio.
Per quanto riguarda l'interiorità del pov, l'ho trovata chiara e definita. Questo dà tono al climax: un opportunista egoista muore pagato con la stessa moneta.
Quindi, personalmente ti dico che mi hai convinto.
A rileggerci!


Grazie per i complimenti riguardo la consapevolezza, fanno molto piacere.
In effetti l'urlo → riconoscimento sarebbe stato meglio scriverli in quest'ordine anche se lo scarto temporale è quasi nullo. L'idea era che il narratore ci sta raccontando i fatti e per lui è già diventato chiaro chi ha urlato. Ti do comunque ragione, era meglio invertire l'ordine, poco da dire.
Grazie per le dritte e alla prossima!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Re: Tramonto

Messaggio#10 » mercoledì 23 giugno 2021, 16:16

Alex Didò ha scritto:Ciao Giacomo, piacere di leggerti. :)
Il racconto è una storia con un inizio, un centro e una fine, quindi dal punto di vista strutturale hai creato una piccola perla. Anche i dettagli sono quelli giusti: precisi, concreti e sensoriali. Con tutto ciò, non ho apprezzato molto la scelta della seconda persona, che stacca dall’immersione e rende la presenza dell’autore troppo ingombrante.
Altro appunto:
Perdo un fiume di sangue, si spande nella polvere, rosso e malinconico come l’ultimo tramonto di Adis Abeba.
Una persona che sta morendo pensa al rosso e alla malinconia di Adis Abeba? Non è realistico, secondo me.
Grazie ancora e alla prossima.


Ciao Alex
Grazie per "la piccola perla"!
Sulla persona narrante: in realtà è una prima persona che, narrando, usa anche la seconda.
Riguardo al finale: so bene che non è molto realistico. Volevo però dare l'idea di uno scellerato che, in punto di morte, avesse una piccola illuminazione, e contemplasse ormai senza speranze il tramonto, come a riflettere su quanto sprecata sia la sua vita. Durissimo farlo in così pochi caratteri.

Grazie ancora e a rileggerci!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#11 » mercoledì 23 giugno 2021, 16:22

Andrea Partiti ha scritto:Il racconto è bello e funziona con questo tema, è una scena chiave di tradimento e le gemme ne sono al cuore.
Penso che andrebbe un po' riordinato però, per dare una scorrevolezza maggiore alle descrizioni, perché con tutte le immagini e figure retoriche che ci metti è molto molto carico al momento, ed è facile perdersi in queste immagini perdendo di vista la narrazione.

Da daltonico, e quindi passibile di errore, penso che i boa constrictor siano marroni e rossi (con un po' di variazioni) ma principalmente marroni e rossi. E' una scelta intenzionale, quel paragone sbagliato?
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Addis


Ciao Andrea!
Sicuramente al racconto serve un bel editing, purtroppo i minuti erano finiti e ho fatto quel che potevo. Se dovessi sistemarlo farei parecchi piccoli aggiustamenti, specialmente nel ritmo.

I boa constrictor hanno varie sfumature di marrone e verde, e alcuni hanno un verde molto acceso. Mai visti rossi. Comunque no, l'idea del narratore è paragonare l'aspetto della gemma a quello della pelle di quei serpenti che i ricchi tengono spesso in casa.
Giusta la correzione su opale.

Alla prossima!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#12 » mercoledì 23 giugno 2021, 16:25

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Giacomo, piacere di averti letto.
Un bel racconto, scritta in maniera evocativa e coinvolgente. L'ambientazione che sei riuscito a costruire con una manciata di caratteri è sicuramente uno dei punti di forza. Il finale arriva forse in maniera troppo lineare, ma comunque coerente rispetto alla scena costruita. Forse il tema non è centralissimo nel racconto, ma non influirà particolarmente nel mio giudizio.
Nel complesso un gran bel lavoro.
A rileggerci presto.
Giuliano


Ciao Giuliano e grazie per il commento.
Felice che tu abbia trovato lo stile coinvolgente ed evocativo.
Il tema ha una doppia declinazione, la più evidente è quella dei colori delle gemme, ma c'è anche la contrapposizione dei colori della pelle dei personaggi che li inchioda ai loro ruoli fino alla vendetta finale, che li ribalta.

Alla prossima.

P.S. la tua firma è bellissima.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Alessio
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Re: Tramonto

Messaggio#13 » giovedì 24 giugno 2021, 14:51

Ciao Giacomo,
AAAARGH! "Un'opale nero" con l'apostrofo? Bacchettata subito sulle falangi! ;-)
Usi molte, forse troppe, metafore e similitudini (potrebbe essere contento il nostro amico Lauro :) ) e ti rivolgi al lettore. Questi per me sono dei difetti. Tra l'altro, siccome non sapevo che colore avesse il boa constrictor, sono andato a cercarmelo e francamente il paragone con la giada c'entra proprio poco.
A livello di storia, mi sembra poco verosimile che uno che ti vende le gemme poi ti accoppa per riprendersele. Lo fa una volta, due, poi nessuno vorrà mai più fare affari con lui, sempre che non lo accoppino prima a sua volta.
Ultima cosa: a me non hanno mai sparato, ma penso che sia particolarmente doloroso, cosa che nel tuo brano non viene minimamente accennata.
Il tema, meh. Se invece di gemme di colore diverso fossero stati dei diamanti tutti uguali, la storia sarebbe stata diversa?
Insomma, un racconto con tanti difettucci, soprattutto di trama, che non me lo fanno apprezzare. Mi dispiace.
In bocca al lupo per la tua estate da scrittore. Alla prossima!

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#14 » giovedì 24 giugno 2021, 15:50

Ciao alessio, provo a difendere il mio racconto.

Alessio ha scritto:Ciao Giacomo,
AAAARGH! "Un'opale nero" con l'apostrofo? Bacchettata subito sulle falangi! ;-)

A mia discolpa: l'apostrofo era giusto, è l'aggettivo a essere sbagliato.

Alessio ha scritto:Usi molte, forse troppe, metafore e similitudini (potrebbe essere contento il nostro amico Lauro :) ) e ti rivolgi al lettore. Questi per me sono dei difetti.

Questo pezzo ha troppe metafore e similitudini? Sì, ne sono consapevole, purtroppo sono rimasto a corto di minuti e la fase di editing ne è stata danneggiata. Questa è la causa maggiore di tutti i difetti. Sul rivolgersi al lettore, invece, io la vedo all'esatto opposto.

Alessio ha scritto:A livello di storia, mi sembra poco verosimile che uno che ti vende le gemme poi ti accoppa per riprendersele. Lo fa una volta, due, poi nessuno vorrà mai più fare affari con lui, sempre che non lo accoppino prima a sua volta.


Questo mi sembra veramente un puntiglio assurdo, specie per un racconto così breve. A me risulta una cosa comune, specialmente nella malavita, il non rispetto degli accordi. Tanto più che nessuno ti ha detto che Negasi si comporta così SEMPRE, ma si è comportato così questa volta.

Alessio ha scritto:Ultima cosa: a me non hanno mai sparato, ma penso che sia particolarmente doloroso, cosa che nel tuo brano non viene minimamente accennata.


Avevo fatto delle ricerche a riguardo, scoprendo non è affatto detto che un colpo di pistola faccia male, specialmente se si subisce uno shock. Inoltre trovavo più interessante mostrare gli effetti successivi allo sparo (vertigini, perdita delle forze, sanguinamento) rispetto al "banale" dolore.


Alessio ha scritto:Il tema, meh. Se invece di gemme di colore diverso fossero stati dei diamanti tutti uguali, la storia sarebbe stata diversa?


1. Su 31 racconti, potresti probabilmente fare lo stesso appunto a 29 di loro.
2. Non mi sono limitato a inserire i colori, ma ho mostrato un protagonista che vede il suo mondo con una attenzione particolare ai colori, per via del suo lavoro.
3. I colori sono anche quelli della pelle dei personaggi. Il bianco "cattivo" e il nero che inizialmente sembra uno raggirato ma poi si dimostra peggiore del protagonista, come a dire colori (di pelle) diversi, ma stessa specie.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Alessio
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Re: Tramonto

Messaggio#15 » giovedì 24 giugno 2021, 17:07

Giacomo Puca ha scritto:
Alessio ha scritto:Ciao Giacomo,
AAAARGH! "Un'opale nero" con l'apostrofo? Bacchettata subito sulle falangi! ;-)

A mia discolpa: l'apostrofo era giusto, è l'aggettivo a essere sbagliato.

Ma figurati, stavo scherzando. :-D se dovessimo basarci solo sui refusi qui su minuti contati, dovremmo tornare tutti alle elementari! ;-)

Giacomo Puca ha scritto:Questo pezzo ha troppe metafore e similitudini? Sì, ne sono consapevole, purtroppo sono rimasto a corto di minuti e la fase di editing ne è stata danneggiata. Questa è la causa maggiore di tutti i difetti. Sul rivolgersi al lettore, invece, io la vedo all'esatto opposto.

Sesibilità come colori: diverse :-)

Giacomo Puca ha scritto:
Alessio ha scritto:A livello di storia, mi sembra poco verosimile che uno che ti vende le gemme poi ti accoppa per riprendersele. Lo fa una volta, due, poi nessuno vorrà mai più fare affari con lui, sempre che non lo accoppino prima a sua volta.


Questo mi sembra veramente un puntiglio assurdo, specie per un racconto così breve. A me risulta una cosa comune, specialmente nella malavita, il non rispetto degli accordi.

Non è un puntiglio, è solo un osservazione. Non sono un frequentatore della malavita, ma business is business, e un minimo di fiducia tra le parti ci deve essere.

Giacomo Puca ha scritto:Tanto più che nessuno ti ha detto che Negasi si comporta così SEMPRE, ma si è comportato così questa volta.

Vero, nessuno mi dice che Negasi si comporti SEMPRE così, ma non mi hai dato nemmeno un appiglio per pensare il contrario. Come mai proprio questa volta si comporta in maniera diversa dal solito? Ok, ci sono pochi caratteri a disposizione, però se non mi dai qualcosa per mandarmi nella direzione che vuoi tu, devi accettare che il lettore possa andare in direzioni che non ti aspettavi.


Giacomo Puca ha scritto:
Alessio ha scritto:Il tema, meh. Se invece di gemme di colore diverso fossero stati dei diamanti tutti uguali, la storia sarebbe stata diversa?


1. Su 31 racconti, potresti probabilmente fare lo stesso appunto a 29 di loro.
2. Non mi sono limitato a inserire i colori, ma ho mostrato un protagonista che vede il suo mondo con una attenzione particolare ai colori, per via del suo lavoro.
3. I colori sono anche quelli della pelle dei personaggi. Il bianco "cattivo" e il nero che inizialmente sembra uno raggirato ma poi si dimostra peggiore del protagonista, come a dire colori (di pelle) diversi, ma stessa specie.

1. E' ciò che ho fatto! :D (per lo meno nel gruppo che dovevo commentare)
2. Ok, te lo concedo
3. Questo invece no :-) troppo forzata come spiegazione, sorry.

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#16 » giovedì 24 giugno 2021, 18:00

Alessio ha scritto:


Grazie per il tempo che hai dedicato ai commenti, a rileggerci ;)
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Marco Travaglini
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Re: Tramonto

Messaggio#17 » venerdì 25 giugno 2021, 9:43

Ciao Giacomo, ben trovato. Non ho letto tutte le risposte ai commenti ma lo farò prima di stilare la classifica.

Innanzitutto complimenti: in meno di 1300 caratteri sei riuscito a creare l'atmosfera, alla fine della lettura sentivo la polvere e il sangue. Dovessi descrivere il tuo racconto con una parola sceglierei evocativo.
Ho trovato la lettura poco scorrevole però: le similitudini, sebbene siano state utilissime per descrivere il personaggio e il suo background in modo davvero originale, sono pesanti per il ritmo.
Altra cosa, sempre riguardo al ritmo, sono l'uso delle virgole: sono l'ultimo a poter dare consigli sull'argomento, visto che le sbaglio sempre, ma ci sono stati un paio di casi ("Grande, come la coppa..." e "Perdo un fiume di sangue, si spande nella polvere") che mi hanno fatto fermare e rileggere la frase due o tre volte perché non ero sicuro di aver letto bene perché le pause non mi tornavano.
Questi sono difetti per me che influiscono poco sul giudizio, che sarebbe positivo. Tuttavia ritengo il tema non del tutto centrato: nominare degli oggetti con colori diversi per me non è parlare del tema colori diversi. Se per puro caso tutti gli oggetti nominati avessero avuto gli stessi colori, la tua storia sarebbe stata altrettanto bella e il suo cuore non sarebbe cambiato. Su questo mi piacerebbe avere una tua risposta (leggerò nei commenti se l'hai già data).
Al netto del tema, ottimo racconto, l'ho immaginato non so perché, raccontato post mortem alla american beauty.

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Marco Travaglini
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Re: Tramonto

Messaggio#18 » lunedì 28 giugno 2021, 15:20

Giacomo Puca ha scritto:Il tema ha una doppia declinazione, la più evidente è quella dei colori delle gemme, ma c'è anche la contrapposizione dei colori della pelle dei personaggi che li inchioda ai loro ruoli fino alla vendetta finale, che li ribalta.


Ciao Giacomo, come dicevo mi sono riletto i commenti. Ma dove viene detto nel racconto che Negasi sia nero o che il protagonista sia bianco? Mi pare che l'unico colore della pelle che sia esplicato sia solo l'uomo di Negasi che spara.

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Giacomo Puca
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Re: Tramonto

Messaggio#19 » lunedì 28 giugno 2021, 15:39

Marco Travaglini ha scritto:Ciao Giacomo, come dicevo mi sono riletto i commenti. Ma dove viene detto nel racconto che Negasi sia nero o che il protagonista sia bianco? Mi pare che l'unico colore della pelle che sia esplicato sia solo l'uomo di Negasi che spara.


Dunque, non è espressamente chiaro e in fase di editing ho tagliato una frase che, mi rendo conto adesso, sarebbe stata cruciale (il testo iniziava così: Il quartiere di Adis Abeba dove incontro Negasi, il mio nuovo negro, è un frontale tra una favela di Rio e la City di Londra.)

Ovviamente vale solo ciò che si scrive. Pensavo che il contesto e la caratterizzazione bastassero a rendere chiari i colori della pelle: se incontro uno ad Addis Abeba che si chiama Negasi, io lo immagino nero. E il protagonista non solo fa continui riferimenti alla cultura occidentale (il ché dovrebbe far capire che è bianco) ma usa anche l'epiteto gorilla negro, una cosa che difficilmente immaginerei in bocca a un nero.

Ti rispondo anche al resto del commento, visto che non l'avevo ancora fatto. Le similitudini sono troppe per un testo così breve, ma sto sperimentando e per fare una frittata bisogna rompere qualche uovo. Riguardo la trattazione del tema, al di là dei colori della pelle c'è il fatto che il protagonista filtri tutta la realtà attraverso i colori, proprio per via del suo lavoro. E infatti il suo ultimo pensiero è una riflessione sul rosso del suo sangue.

Grazie per aver dedicato tutta questa attenzione al mio racconto, non è da tutti.
Per qualsiasi cosa scrivi pure.
Ciao!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Re: Tramonto

Messaggio#20 » lunedì 28 giugno 2021, 16:09

Giacomo Puca ha scritto:Dunque, non è espressamente chiaro e in fase di editing ho tagliato una frase che, mi rendo conto adesso, sarebbe stata cruciale (il testo iniziava così: Il quartiere di Adis Abeba dove incontro Negasi, il mio nuovo negro, è un frontale tra una favela di Rio e la City di Londra.)

Ovviamente vale solo ciò che si scrive. Pensavo che il contesto e la caratterizzazione bastassero a rendere chiari i colori della pelle: se incontro uno ad Addis Abeba che si chiama Negasi, io lo immagino nero. E il protagonista non solo fa continui riferimenti alla cultura occidentale (il ché dovrebbe far capire che è bianco) ma usa anche l'epiteto gorilla negro, una cosa che difficilmente immaginerei in bocca a un nero.

Ti rispondo anche al resto del commento, visto che non l'avevo ancora fatto. Le similitudini sono troppe per un testo così breve, ma sto sperimentando e per fare una frittata bisogna rompere qualche uovo. Riguardo la trattazione del tema, al di là dei colori della pelle c'è il fatto che il protagonista filtri tutta la realtà attraverso i colori, proprio per via del suo lavoro. E infatti il suo ultimo pensiero è una riflessione sul rosso del suo sangue.

Grazie per aver dedicato tutta questa attenzione al mio racconto, non è da tutti.
Per qualsiasi cosa scrivi pure.
Ciao!


Grazie delle risposte e mi pare il minimo dedicare del tempo quando si vestono i panni del "giudice" :D
A me poi piace molto la parte del confronto, la reputo altrettanto importante, perché fa crescere entrambe le parti sia come lettori che come scrittori.
Riguardo al tema, apprezzo molto la tua spiegazione, credo però che sebbene possa essere accettata come chiave di lettura (anche se dalla mia esperienza un nero che dice "negro" ad un altro è una cosa tutt'altro che rara), per far sì che il racconto sia attinente ad un tema, debba essere messo più in evidenza questo contrasto e non lasciarlo solo come sottofondo intuibile. Di contro penso che, come nel caso di Frastuono di Emiliano, la presenza di una doppia chiave di lettura per il tema, possa essere invece solo uno svantaggio perché quella più esplicita tende ad offuscare quella che lo è meno. Ad ogni modo accetto la spiegazione e penso che, anche se non come lo intendo io, possa rientrare nel tema.
In bocca al lupo per la sfida, ciao!

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Re: Tramonto

Messaggio#21 » giovedì 1 luglio 2021, 11:19

Ciao Giacomo,
il tuo stile è sempre così particolare. Non importa chi è il punto di vista dentro il quale ci trasporti, riesci sempre a trasmettere la sua visione del mondo in modo così naturale da sembrare reale. In questo caso un briciolo di difficoltà c'è stata, più che altro per il fatto che io sono ignorante e alcune cose che nominava non le conoscevo (es: Moet & Chandon), però dal contesto più o meno riuscivo a farmi un'idea, il che è sufficiente.
In realtà non c'è molto da dire, la mentalità del protagonista è trasmessa in modo molto vivido e anche se la maggior parte del racconto è un lungo filo di pensieri non è noioso. Sotto questo punto di vista credo che tu sia riuscito a sfruttare in modo incredibilmente efficace i pochi caratteri a disposizione.
L'unico appunto che mi vien da farti è il finale: perché prima gli vende le gemme e poi lo fa assassinare per riprendersele? A posteriori penso sia perché doveva prima assicurarsi che avesse i soldi e non poteva ucciderlo in mezzo al locale, però lì per lì mi è sembrato un po' strano.

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Peter7413
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Re: Tramonto

Messaggio#22 » giovedì 1 luglio 2021, 18:43

Ciao Giacomo! Dunque, il racconto è di sicuro valido anche se è più apprezzabile in seconda lettura perché tutta la parte iniziale in cui ti perdi nei colori ha una doppia valenza negativa: 1) rallenta l'immersione nella scena e, perlomeno a me, risulta anche un pelo confusionaria e 2) ti ruba spazio per caratterizzare meglio i personaggi, cosa che, paradossalmente per quelle che, credo, erano le tue intenzioni, va a fare perdere di potenza quel tramonto finale che vuole legarsi tanto con il discorso dei colori, ma che avrebbe tratto più potenza da una maggiore empatia con il protagonista. In ogni caso una prova più che buona.

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