Il Drago - di Viviana Tenga

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
viviana.tenga
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Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#1 » lunedì 19 luglio 2021, 23:12

Il sole brillava alto nel cielo di fine estate, le campane suonavano a festa e dalla chiesa uscì la nuova coppia reale.
Lei, la più bella delle principesse, con lunghi capelli ramati, una figura slanciata, un viso angelico e occhi color del mare.
Lui, il cavaliere che l’aveva salvata dal drago, splendido nella sua nuova uniforme blu, con i capelli biondi che brillavano al sole come oro.
Dietro venivano il re e la regina, poi una schiera di nobili in lussuosi vestiti da festa.
Plof.
Un’albicocca matura cadde a un passo dagli sposi. Un’altra colpì l’abito bianco, macchiandolo di arancione. Nell’incredulità generale, il corteo si ritrovò sotto una pioggia di frutta e ortaggi. Le guardie si mobilitarono per ristabilire l’ordine. Donne e ragazzini che avevano lanciato i frutti corsero via, ma una nuova folla giunse dalle stradine laterali e si riversò nella piazza. Uomini dall’espressione truce, con in mano forconi, attrezzi da lavoro e altre armi improvvisate.
Le guardie formarono un cerchio intorno ai nobili.
Un uomo emerse dalla folla. Era vestito da contadino, aveva la pelle rovinata dal sole e piccoli occhi neri.
“Che storia è questa?!” esclamò il capitano delle guardie. “Siamo qui a festeggiare l’eroe che ci ha liberati dal drago! Non è forse questo motivo di gioia per tutti?”
L’uomo lo guardò con espressione dura.
“Sono passati vent’anni da quando abbiamo iniziato a sorteggiare ogni anno una giovane da sacrificare al drago. La prima a venir estratta era la mia promessa sposa.”
“In tanti hanno sofferto” rispose il capitano. “Ma ora tutto è finito!”
“L’anno dopo toccò a mia sorella!” urlò qualcuno. “E ci dicevate che era un sacrificio inevitabile!”
“E poi è toccato a mia cugina!”
“E a mia figlia!”
“Ci avete mentito” disse il contadino. “Il drago si poteva uccidere. Ma abbiamo dovuto aspettare che venisse sorteggiata la figlia del re. Questo non è giusto.”
La folla iniziò a stringersi intorno alle guardie.
“Dopo il drago, che muoia il tiranno!” urlò il contadino.
Poi fu il caos.



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wladimiro.borchi
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#2 » lunedì 19 luglio 2021, 23:18

E Viviana!!!!
Caratteri OK.
Buona rivolta!
W

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ItaliaLeggendaria
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#3 » mercoledì 21 luglio 2021, 7:46

Ciao Viviana, credo di non averti mai letto e commentato.
Il tema è sicuramente rispettato, in un modo abbastanza classico del termine, ma con la piacevole svolta che i contadini si ribellano perché capiscono di essere stati fregati. Loro sono sacrificabili , ma la figlia del re no.
Questo mi ha fatto sorridere.
Lo stile non mi fa impazzire: la telecamera esterna, volante, che ci racconta le cose non è di mio gusto e lascia un po' piatto il racconto. Credo che se lo avessi narrato dal punto di vista di uno dei due schieramenti sarebbe risultato molto più intenso di emozioni.
Una buona prova.
Buona sfida.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#4 » mercoledì 21 luglio 2021, 13:29

Ciao Viviana.
Nel tuo racconto ritrovo alcuni dei difetti riscontrati nel mio pezzo del mese scorso, avendo entrambi scelto di provare la strada della fiaba. Stilisticamente, quelli che normalmente potrebbero essere visti come difetti (anzi, andrebbero), qui risultano persino doverosi. Forse, ecco, incedi un po’ troppo sui cliché descrittivi tipici del genere (viso angelico, occhi color del mare ecc.), ma credo che la cosa sia voluta.
Il problema del testo non risiede quindi né nello stile adottato (pur con i distinguo di cui sopra), né nella trama moraleggiante, quanto nel netto disequilibrio tra premessa e conclusione. Quel “poi fu il caos” è infatti un modo un po’ brusco e sbrigativo di chiudere la storia e, aggiungo, poco fiabesco. Manca, insomma, un finale degno, pregno di quell’ironia che traspare invece nel resto del testo.
Un possibile modo di chiudere il racconto in modo meno tronco poteva essere far sì che il gonfalone del regno avesse per simbolo proprio un drago, creando una struttura circolare ed evitare quella brutta frase finale. La caccia del popolo si sarebbe così sovrapposta a quella del cavaliere, portando a un rafforzamento della morale secondo cui a volte i veri draghi si nascondono tra coloro che invece dicono di volerci proteggere.
Alla prossima.
lupus in fabula

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Fagiolo17
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#5 » mercoledì 21 luglio 2021, 18:54

Ciao Viviana e piacere di leggerti.
L’idea è carina, dopo anni di sacrifici i popolani si ribellano. È proprio vero che non ci si accontenta mai, il drago è morto, ma lo hanno fatto fuori troppo tardi.
Per me l’unica pecca del racconto è la narrazione esterna. Avrei preferito entrare più in empatia con uno dei personaggi, una guardia, oppure il contadino che prende la parola. Mi sembra di seguire la scena dagli spalti, senza avere accesso ad alcun pensiero e stato d’animo, se non l’astio generale alla base della rivolta.
Mi sembra uno stile molto fiabesco.
Un buona prova, complimenti.

myotismon
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#6 » mercoledì 21 luglio 2021, 19:02

a me è piaciuto molto il racconto, la rivolta dei contandini per la perdita delle loro figlie/mogli l'ho sentita molto come emozione.
grammaticalmente non saprei che dire.
Per quanto riguarda il finale "poi fu il caos" era gia stato un po premesso all'inizio, con la descrizione della pioggia di frutta lanciata.
forse non scrivendo la frase avrebbe dato lo stesso effetto

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giulio.palmieri
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#7 » mercoledì 21 luglio 2021, 19:38

Ciao Viviana, piacere di leggerti.
Allora, secondo me il racconto è molto, molto, molto interessante.
Inizia un po' lento, in maniera se vogliamo banale: una scena di matrimonio in un mondo di fiaba.
Poi, però, ciò che è scontato scivola nel punto di vista di chi non partecipa alla gioia dell'evento, offrendo un inaspettato punto di vista: i rivoltosi dicono che il principe liberatore in realtà è un tiranno, che ciò che è stato raccontato come una fiaba era propaganda politica, era un calcolo, e il popolo ha capito sulla sua pelle cosa significava quella storia dopo aver contato negli anni il numero dei morti. Tema quindi centrato.
La parte iniziale, tuttavia, è un po' debole: non inquadra bene un punto di vista univoco. Forse sarebbe stato più efficace concentrarsi su qualcuno del popolo, che inizia a lanciare le albicocche e poi si fa portavoce del punto di vista dei rivoltosi.
Ad ogni modo, buona prova (e lo spazio e il tempo si sa, sono sempre tiranni). A rileggerci.

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Michael Dag
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#8 » giovedì 22 luglio 2021, 17:43

Il Drago, di Viviana Tenga,
mi è piaciuto molto il finale. All'inizio pensavo al classico villaggio felice dopo che il principe azzurro ha sconfitto il drago cattivo, e invece no! Mi hai piacevolmente sorpreso. E anche fatto incazzare, perché purtroppo cose del genere (senza draghi, magari  ) succedono più spesso di quanto crediamo.
Lo stile è scorrevole e chiaro, fa il suo dovere.

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jimjams
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#9 » giovedì 29 luglio 2021, 22:46

Un grande classico con il lieto fine che va a farsi friggere. Un'idea carina, che mi fa simpatia e mi ricorda il romanzo di un'amica, dove questo classico viene ribaltato del tutto. Insomma apprezzo l'idea. L'esecuzione è tecnicamente buona, ma forse non troppo coinvolgente. Non so se a raccontarla in prima persona, dal punto di vista di uno dei rivoltosi, sarebbe venuta bene, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo, che forse si poteva raccontare dal pov interno di un rivoltoso, con il rimpianto per le perdite avute che si trasforma in rabbia. Al di là di questo mi è piaciuto.

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Peter7413
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Re: Il Drago - di Viviana Tenga

Messaggio#10 » giovedì 5 agosto 2021, 18:47

Ciao Viviana! Il tuo pezzo mi è piaciuto molto e lo trovo equilibrato: una favola che si trasforma in tragedia con i comprimari, le classiche tute rosse di Star Trek (carne da macello) che si ribellano sputando sulla patina fiabesca. Molto bello.

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