LA LAVATRICE

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Stefano Impellitteri
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LA LAVATRICE

Messaggio#1 » lunedì 19 luglio 2021, 23:25

LA LAVATRICE

Apro l’oblò della lavatrice; adesso voglio proprio vedere. La maglia è rivolta sottosopra, anche la gonna; di nuovo! L’etichetta è all’esterno invece di celarsi nel tessuto, la gonna idem. Sono stufa di dover raddrizzare i vestiti a ogni lavaggio, ed è pure nuova. Ora vado al negozio e mi sentono.
Il commesso sta servendo due effemminati del cazzo. Ci mancava solo due froci a rompere i coglioni. Gli uomini dovrebbero girare per le corsie di ferramenta, non in cerca di lavatrici.
E poi, quanto parlano. «Senta, potete fare in fretta?»
Il commesso mi guarda oltre le teste delle due checche. «Abbiamo quasi finito signora.» Sorride. «Solo un attimo di pazienza.»
Certo, certo. Pazienza. Questi se lo buttano al culo l’un l’altro.
Finalmente tocca a me, gli sventolo la ricevuta della lavatrice davanti al muso. «Mi avete venduto una cosa che non funziona, mi rivolta i capi sottosopra a ogni lavaggio, e io non ho tempo da perdere.»
Il commesso mi guarda stranito e accenna un sorriso diplomatico. «Signora, non credo di aver capit-»
«Cos’è, tardo? Minorato come le due checche che serviva prima di me? Voglio cambiare la lavatrice! Cos’è, difficile?»
Lui stringe le labbra, c’è rimasto. Vorrebbe ribattere, ma quella bocca tesa dimostra che si sta mangiando le parole. Non puoi, vero? Sei a lavoro e se mi dici qualcosa sai che faccio un casino che non ti puoi immaginare!
Controlla la ricevuta. «Va bene signora, è dentro i giorni di recesso.»
Sbuffo. «Lo so già. Pensa forse che sarei venuta a caso? Mi dica come fate a vendere una lavatrice del genere. Questa non lava i capi, li rivolta!»
«Signora, in realtà, quello è proprio il trucco per lavare meglio i vestiti.»
Che dice? Di sicuro è un tentativo per farmi desistere. «E perché mai rivoltare i vestiti pulisce meglio?»
Si pizzica il tessuto blu della polo. «Perché nei vestiti, così come nelle persone...» mi fissa negli occhi, «lo sporco più schifoso è all’interno!»
Ultima modifica di Stefano Impellitteri il lunedì 19 luglio 2021, 23:36, modificato 1 volta in totale.



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wladimiro.borchi
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#2 » lunedì 19 luglio 2021, 23:28

Caratteri OK anche per te.
Vai Stefano, Disconnettiamo il potere.

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#3 » lunedì 19 luglio 2021, 23:45

So di aver azzardato riguardo al tema, utilizzando una interpretazione logica grammaticale che si discosta dall'idea proposta. Spero non venga considerata OT :)

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MatteoMantoani
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#4 » mercoledì 21 luglio 2021, 19:37

Prime Impressioni: Ciao Stefano! Non è il tuo primo racconto che leggo, ma se non sbaglio non ti avevo ancora commentato.. dico bene? Questo racconto mi è piaciuto molto, ho qualcosa da segnalarti che, magari per gusto personale, non mi piace, ma il finale è super.

Aderenza al Tema: Anche io mi sono arrovellato per cercare di declinare il tutto in chiave "rivoltare", ma non mi era venuto in mente niente. Sono invece contento che qualcuno l'abbia fatto!

Punti di Miglioramento: Allora, premetto che appena ho letto una frase omofoba ho capito che il racconto era contro le discriminazioni e l'omofobia. Sia chiaro, queste battaglie mi stanno a cuore, ma si vede così troppa roba in giro che cerca di fare leva su questi temi (e ne ho talmente piene le palle di vedere Fedez nel sito dell'ANSA), che leggendo anche qui su MC un racconto declinato in questo senso, ho pensato "Oh no! Ancora! Basta, vi prego".
Detto questo, che cade prettamente nel gusto personale, ho faticato a immaginarmi questa donna omofoba. Nella mia esperienza gli omofobi sono gli uomini, le donne sono abbastanza indifferenti se non concilianti verso queste minoranze. Anche il registro scurrile della voce narrante si sposa meglio con una figura maschile. Avresti tranquillamente potuto rendere il tuo personaggio come un single costretto a vivere da solo e a farsi la lavatrice quando la mamma invece gli faceva tutto, con la conseguenza di non sapere che bisogna rivoltare i capi prima di lavarli (sebbene sia scritto in tutte le etichette). Ma forse anche quest'ultima nota è un po' soggettiva, il racconto già così funziona bene. Quindi ok.

Punti di Forza: L'ultima frase mi ha fatto sorridere. La trovo originale, stamperei questo racconto e lo metterei come prefazione alla legge Zan :) Scherzi a parte, mi è piaciuto davvero.

Conclusioni: Non mi piacciono granché i racconti che cavalcano troppo i temi di attualità o che cercano di toccare per forza determinate corde emotive, però questo racconto, devo ammettere, mi è piaciuto per la sagacia della frase finale. Bravo! Complimenti.

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Giorgia D'Aversa
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#5 » venerdì 23 luglio 2021, 0:21

Ciao Stefano, che piacere leggerti anche qui!
Parto col dirti che il racconto mi è piaciuto molto, così metto tutte le carte in tavola e sai già che sarò meno rompiballe del solito :'D

È la prima volta che leggo qualcosa di tuo scritto in prima persona e devo dire che sei riuscito a renderla molto bene, complice il miglioramento che di sicuro hai avuto (e che si nota, commento personale esterno alla prova in questione). Hai gestito a dovere il flusso interiore della protagonista, la sua personalità è ben delineata con poche pennellate e fa emergere un istantaneo ribrezzo!

Tuttavia ho un appunto da farti circa questo mio ultimo elogio: c'è una sovrabbondanza di flusso interiore a discapito di azioni e descrizioni, che sono davvero poche. So che in così pochi caratteri è davvero difficile, ma si nota la mancanza di bilanciamento :) Inoltre, fosse per me avrei lasciato uno stacco grafico tra la lavatrice e l'arrivo in negozio, così da sottolineare che si è spostata e non teletrasportata.

E infine: davvero di classe la chiusa del racconto, mi sei piaciuto molto.
Buona sfida!

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Emiliano Maramonte
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#6 » venerdì 23 luglio 2021, 16:33

Ciao Stefano! Se non sbaglio è il tuo secondo racconto che leggo, ma comunque mi ha fatto piacere leggerti e passo a spiegarti perché.
Già dalle prime due righe ho capito come avevi impostato il tema e mi sono detto: "Caspita, avrei voluto farlo anch'io!", poi ho sorriso perché ho apprezzato il tuo coraggio di proporre qualcosa di diverso (direi anche LETTERALE) rispetto alle solite rivolte di popolo o di personaggi di libri o di militari etc etc etc... Dalla terza e quarta riga, poi, ho aggiunto dentro di me: "E adesso vediamo come ne viene fuori!"
Non sono così sicuro che tu abbia centrato il tema. Stando al senso letterale della parola proposta da Wladimiro, "Rivolta!" (con l'esclamativo) dovrebbe essere una specie di esortazione (quindi un invito alla ribellione) oppure un'annuncio del tipo: "E' in corso una rivolta!"; nel tuo caso siamo proprio ai limiti. Parliamo di abiti che si "rivoltano" appunto nella lavatrice ma manca quell'enfasi data dal punto esclamativo.
Il racconto, tutto sommato è ben condotto, ma mi ha dato molto fastidio - so che il tono omofobo è voluto solo per esigenze narrative - in quanto viene troppo calcata la mano su un concetto che, alla fine, dopo i primi due insulti il lettore ha già ben compreso. E sono d'accordo con chi ha espresso perplessità relative a un così forte disprezzo messo in bocca a una donna. Non che non esistano donne omofobe (io per fortuna non ne ho mai conosciute) ma le stesse parole messe in bocca a un personaggio laido, disgustoso e odioso (un maschio frustrato magari) avrebbero avuto maggior credito ed effetto. A tratti e col progredire della lettura, l'eccesso di insulti sembra fine a sé stesso...
Tutto sommato, alla fine il cerchio si chiude: la sagace battuta finale del commesso equilibra un pochino le cose e sana quelli che sono i difetti della storia e, soprattutto, la non perfetta aderenza al tema. E la stoccata del ragazzo alla protagonista, alla fin fine, è da applausi.
Un racconto che mi sta mettendo molto in difficoltà per la collocazione in classifica. Alla fine delle letture obbligatorie prenderò una decisione.

Per ora in bocca al lupo!
Emiliano.

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#7 » venerdì 23 luglio 2021, 23:05

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Stefano! Non è il tuo primo racconto che leggo...


Ciao Matteo, hai ragione, è la prima volta che posso avere i tuoi feed.

Grazie dell'incoraggiamento. Sono d'accordo con il fastidio del politicamente corretto a tutti i costi, a meno che non ci sia un'idea di fondo. La questione che le donne sono più tolleranti è una verità, la tua osservazione è corretta. Con il senno di poi avrei cambiato non lei con un uomo, ma piuttosto il suo difetto. Se invece dell'omofobia avessi scelto un pregiudizio raziale sul colore della pelle una donna sarebbe stata in linea tanto quanto gli uomini e, sopratutto, avrei potuto sfruttare la cosa per la battuta finale, considerando che quella gente usa volentieri l'epiteto "sporco" che si sposava perfettamente con la frecciata finale "lo sporco più schifoso è all'interno".
Grazie dei consigli.

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#8 » venerdì 23 luglio 2021, 23:12

Giorgia D'Aversa ha scritto:Ciao Stefano, che piacere leggerti anche qui!
Parto col dirti che il racconto mi è piaciuto molto, così metto tutte le carte in tavola e sai già che sarò meno rompiballe del solito :'D

È la prima volta che leggo qualcosa di tuo scritto in prima persona e devo dire che sei riuscito a renderla molto bene, complice il miglioramento che di sicuro hai avuto (e che si nota, commento personale esterno alla prova in questione). Hai gestito a dovere il flusso interiore della protagonista, la sua personalità è ben delineata con poche pennellate e fa emergere un istantaneo ribrezzo!

Tuttavia ho un appunto da farti circa questo mio ultimo elogio: c'è una sovrabbondanza di flusso interiore a discapito di azioni e descrizioni, che sono davvero poche. So che in così pochi caratteri è davvero difficile, ma si nota la mancanza di bilanciamento :) Inoltre, fosse per me avrei lasciato uno stacco grafico tra la lavatrice e l'arrivo in negozio, così da sottolineare che si è spostata e non teletrasportata.

E infine: davvero di classe la chiusa del racconto, mi sei piaciuto molto.
Buona sfida!


Ciao Giorgia, e per me è un piacere avere i tuoi feed anche in questo contesto :)

Grazie dell'incoraggiamento. Hai proprio ragione, il testo non è bilanciato. a rileggerlo ora mi vengono in mente molti beat che avrebbero creato movimento, dal ticchettare del piede nervoso della simpaticona, a movimenti del commesso. Lo stacco grafico ci avevo pensato, non mi piaceva in così poche parole e ho evitato. Però la tua segnalazione è corretta, ora come ora avrei iniziato direttamente in fila mettendo il flusso informativo della lavatrice nei pensieri della donna che si carica per contestare il commesso.
Grazie di cuore :)

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#9 » venerdì 23 luglio 2021, 23:29

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano! Se non sbaglio è il tuo secondo racconto che leggo, ma comunque mi ha fatto piacere leggerti e passo a spiegarti perché...


Grazie Emiliano del tuo feed.
Sì, il tema è preso di striscio se inteso con l'ideale proposto. La stessa tua osservazione del punto esclamativo era proprio ciò che più mi faceva sentire OT, in rilettura ho aggiunto la donna urlare "non pulisce i capi, li rivolta!" con lo stesso punto esclamativo nel tentativo di guadagnare qualche punto, ma in realtà a livello concettuale non cambia molto il fatto che il tema sia scritto in un dialogo. Ho scelto comunque questa strada perchè mi ero imposto una variazione, e ho azzardato.

Mi dispiace che certe frasi ti abbiano infastidito, ma sono contento che tu ne abbia capito i motivi. Se vuoi utilizzare una tecnica immersiva, dentro la testa del POV, non puoi rendere Hitler meno Hitler. Non era mia intenzione lanciare offese gratuite, piuttosto fare odiare la protagonista.

Sul fatto che una donna è di solito più tollerante è una giusta osservazione. Con il senno di poi avrei cambiato non lei con un uomo, ma piuttosto il suo difetto. Se invece dell'omofobia avessi scelto un pregiudizio raziale sul colore della pelle, una donna sarebbe stata in linea tanto quanto gli uomini e, sopratutto, avrei potuto sfruttare la cosa per la battuta finale, considerando che quella gente usa volentieri l'epiteto "sporco" che si sposava perfettamente con la frecciata finale "lo sporco più schifoso è all'interno".
Ma minuti contati non permette il senno di poi XP
Grazie dei consigli :)

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MatteoMantoani
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#10 » venerdì 23 luglio 2021, 23:39

Stefano Impellitteri ha scritto:
Giorgia D'Aversa ha scritto:Ciao Stefano, che piacere leggerti anche qui!


Ciao Giorgia, e per me è un piacere avere i tuoi feed anche in questo contesto :)

Perdonate l'intrusione. Non voglio farmi i cavoli vostri, ma di posti in cui scrivere e ricevere feedback conosco solo Minuti Contati e La Tela Nera. Sulla Tela Nera non mi sembra di avervi mai trovati e allora, visto che ogni forum come questi è oro, mi chiedevo se potessi domandarvi in quali altri posti scrivete, così in caso da unirmi anch'io. Grazie mille.

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#11 » sabato 24 luglio 2021, 0:01

MatteoMantoani ha scritto:
Stefano Impellitteri ha scritto:
Giorgia D'Aversa ha scritto:Ciao Stefano, che piacere leggerti anche qui!


Ciao Giorgia, e per me è un piacere avere i tuoi feed anche in questo contesto :)

Perdonate l'intrusione. Non voglio farmi i cavoli vostri, ma di posti in cui scrivere e ricevere feedback conosco solo Minuti Contati e La Tela Nera. Sulla Tela Nera non mi sembra di avervi mai trovati e allora, visto che ogni forum come questi è oro, mi chiedevo se potessi domandarvi in quali altri posti scrivete, così in caso da unirmi anch'io. Grazie mille.


Matteo, io e Giorgia seguiamo dei percorsi spesso comuni e mi sono permesso di chiederle di farmi da beta privatamente, si riferisce a questo. :)
Sono certo tu conosca Rotte Narrative, oppure puoi cercare anche https://www.scriptablog.com/

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MatteoMantoani
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#12 » sabato 24 luglio 2021, 9:11

Stefano Impellitteri ha scritto:Matteo, io e Giorgia seguiamo dei percorsi spesso comuni e mi sono permesso di chiederle di farmi da beta privatamente, si riferisce a questo. :)
Sono certo tu conosca Rotte Narrative, oppure puoi cercare anche https://www.scriptablog.com/

Ho capito :) sì conosco Rotte Narrative, scripta invece no. Ci darò di sicuro un'occhiata. Grazie mille.

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Alessio
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#13 » sabato 24 luglio 2021, 18:28

Ciao Stefano,

Una declinazione particolarissima del tema, cosa che, nel mio personale metro di giudizio, ti fa guadagnare punti.
Il testo si legge bene, apprezzo l'uso del filtro psicologico della signora rompicoglioni omofoba.
Ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere un po' il naso:
"Sottosopra" non significa quello che intendi tu e ho fatto fatica a capire la "maglia rivolta sottosopra".
Non sono nemmeno sicuro che gli uomini non dovrebbero andare in cerca di lavatrici. In un'ottica "di genere", mi aspetterei che, essendo un macchinario, essa sia prerogativa degli uomini. Ma questo è un piccolo dettaglio.
La frase che mi ha interrotto la lettura è "questi se lo buttano al culo l'un l'altro", perché è totalmente fuori contesto, non c'entra niente col fatto di avere pazienza (a meno che non fossero in quel momento impegnati nell'atto, ma dubito che sia l'interpretazione corretta). Io non so cosa passi per la testa di una persona come quella che dipingi tu, per cui magari lei pensa che la vita di una coppia gay ruoti attorno al buttarselo, ma quello che arriva al lettore deve comunque avere senso.
Per il resto bene, la cliente rompicoglioni che insulta il commesso è vivida e credibile se la inseriamo nella coda delle persone maleducate che frequentano i negozi. Bella anche la chiosa, che dà un senso a tutta la vicenda.
Al netto delle considerazioni su tempo e caratteri, la trovo una buona prova, peccato per quel paio di intoppi che mi hanno interrotto la lettura.

In bocca al lupo per la tua estate da scrittore, alla prossima!

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Peter7413
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#14 » sabato 24 luglio 2021, 18:57

Bello, mi è piaciuto perché arriva dritto dove voleva andare a parare con tanto di chiusa simil battuta estremamente efficace. E anche la donna omofoba non mi ha fatto strano perché, purtroppo, ne conosco parecchie nella sperduta provincia di Torino in cui vivo. Tema inserito in modo funzionale, ho davvero poco da aggiungere se non che, sì, concordo con l'appunto di Giorgia. Insomma, non un racconto che ti fa urlare WOW stracciandoti la maglietta, ma un testo scritto bene che si legge altrettanto bene. Bravo.

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#15 » sabato 24 luglio 2021, 23:55

Alessio ha scritto:Ciao Stefano...


Alessio, devo dirtelo, le tue osservazioni hanno avuto una conseguenza: ho desiderato averti come beta.
Grazie dei feed. Ricambierò i consigli spulciando il tuo racconto :)

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Stefano Impellitteri
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#16 » domenica 25 luglio 2021, 0:01

Peter7413 ha scritto:Bello, mi è piaciuto perché...


Grazie dell'incoraggiamento. Vero, molti dei consigli sopra citati lo avrebbero migliorato

Edoardo Foresti
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#17 » domenica 25 luglio 2021, 14:37

Ciao Stefano, piacere di leggerti!
Rispetto ad altri racconti, il tuo osa e non rischia sicuramente di risultare piatto, anzi. Ho apprezzato il finale nel suo ribaltare le aspettative e, mentre leggevo, ho provato fastidio verso una protagonista così bigotta. Quindi direi che il racconto è riuscito nel suo intento di presentare un conflitto chiaro e portarci a empatizzare verso il commesso.
La costruzione dell'empatia verso il pov, in così pochi caratteri, è sempre un gioco di equilibri e scelte. Qui punti tutto sul trasmettere le emozioni opposte, a farci detestare la protagonista. Devo dire che la trovo una scelta generalmente rischiosa. Qui trovo il risultato funzionale dato il limite di caratteri, sfruttati per creare un climax convincente. Mi chiedo solo come sarebbe stato il racconto a parti invertite: pov del commesso, suo filtro psicologico ed empatia "diretta".
Lato prosa, lo stile mostrato veicola un'immersione che ho raggiunto e apprezzato, il racconto è chiaro e fluido.
L'unico scivolone, qui, è la mancata segnalazione dello stacco tra prima e seconda scena, come è già stato segnalato assieme allo sbilanciamento tra pensieri e azione.
Buona edition e a rileggerci!

FilippoR
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#18 » martedì 27 luglio 2021, 15:52

Ciao Stefano,

piacere di averti letto, fino a quasi alla fine non mi era chiaro dove stavi andando con il racconto, è un racconto dalla tematica difficile ma mi ha incuriosito sapere come andava avanti.
La donna mi è sembrata troppo esagerata nella sua omofobia, però questo in quanto non ho mai conosciuto persone così estreme, non faccio fatica a credere che la realtà possa superare la fantasia, purtroppo.
Particolare la declinazione del tema diversa dalle altre e il finale mi è piaciuto particolarmente.

Buon proseguimento!

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Stefano.Moretto
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Re: LA LAVATRICE

Messaggio#19 » giovedì 29 luglio 2021, 19:17

Ciao Stefano, la tua interpretazione del tema è senza dubbio la più originale del tuo girone, bravo! Per quanto riguarda la storia non è che sia qualcosa di estremamente originale, sembra quasi presa da "il commesso perplesso" o simili, però fa il suo dovere iniziando al punto giusto e terminando con una frase che chiude perfettamente il tutto. Anzi, ho addirittura avuto la sensazione che molti dei pensieri siano stati infilati per raggiungere i 2000 caratteri, il che è paradossale perché dovrebbe essere un limite che ti si stringe addosso, non un qualcosa a cui non si riesce ad arrivare. E non ho avuto neanche la sensazione che la storia sia stata riassunta.
Ecco, su questo punto ti muovo l'unica critica: ci sono veramente troppi pensieri "negativi", praticamente il personaggio passa tutto il tempo del racconto a lamentarsi o insultare gli altri, sono arrivato alla fine che mi stava davvero irritando. Capisco che il punto del racconto è esattamente questo, però forse avrei evitato di metterlo come protagonista in prima persona, che costringe il lettore a immedesimarsi nel personaggio. Magari avrei usato una terza per tenerlo più staccato e meno irritante.
A parte questo non vedo criticità nel tuo testo e soprattutto la frase finale è semplicemente perfetta.

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