Per chi resta

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Giorgia D'Aversa
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Per chi resta

Messaggio#1 » lunedì 19 luglio 2021, 23:46

Affondo il mento nella sciarpa, soffio forte con la bocca: il mascara mi si è congelato sulle ciglia, i grumi duri si appiccicano alla lana. Appoggio il cartellone a terra e sfrego le mani. Restare qui fuori immobili è terribile, ma è già tanto che il sindaco ci abbia dato l’autorizzazione.
In piazza passa una signora anziana dai capelli scuri che si aggrappa al braccio di un uomo più giovane, tarchiato: la donna ci indica all’accompagnatore, stringe al petto una borsetta di pelle marrone e si avvicina.
Alzo il cartellone al petto così che possa leggerlo, lei si aggiusta gli occhiali resi opachi dalla condensa e muove le labbra sottili.
«Che c’è scritto?»
«Fridays for future.»
«Che?»
Lo sapevo. «È inglese, signora. Manifestiamo contro il cambiamento climatico.»
«Ah. E non andate a scuola?»
«È uno sciopero, si protesta in tutta Italia.»
L’accompagnatore si avvicina, mi fissa e fa schioccare la lingua.
La vecchietta scuote la testa e i capelli cotonati rimangono immobili, come congelati. «Dovreste andare, fa freddo oggi.»
«Siamo qui proprio per questo, in realtà. Vuole che le spieghi cosa sta succedendo al pianeta?» Mi giro e indico il nostro banchetto: Luca, Camilla ed Elisa le rivolgono il miglior sorriso congelato che possono offrire.
«Andiamo mamma, non ascoltare ‘ste stronzate.» L’uomo le afferra il braccio e la strattona.
Ma è serio? Apro la bocca, la richiudo: devo stare calma. «Non dovrebbe sottovalutare gli effetti del riscaldamento globale, se ha intenzione di abitare la Terra ancora qualche decennio.»
«Ma stai zitta che non capisci un cazzo.» Il cafone arriccia le labbra e trascina via la madre.
Vorrei gridargli addosso che è un coglione, ribattere con l’unico linguaggio che è in grado di comprendere. Sbuffo fuori una nuvola di condensa. «Vada pure! A sistemare tutto ciò che la sua generazione ha rovinato ci pensiamo noi giovani.»
Mi tremano le mani, ma alzo sopra la testa il mio cartellone: saremo migliori di loro anche in questo.



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wladimiro.borchi
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Re: Per chi resta

Messaggio#2 » lunedì 19 luglio 2021, 23:52

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Buona vittoria sul male, Giorgia.
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Proelium
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Re: Per chi resta

Messaggio#3 » martedì 20 luglio 2021, 11:03

Ciao Giorgia,
piacere di leggere e commentarti!
Hai scelto un'ottima declinazione del tema e l'hai sviluppata anche meglio. Sensibilità e capacità stilistica si danno forza senza strumentalizzarsi o inaridirsi a vicenda: la faccio breve, studiare serve e si vede, quando non ci si scorda del cuore :)

Ti faccio giusto un appunto su un passaggio all'inizio che secondo me non è limpidissimo:

il mascara mi si è congelato sulle ciglia, i grumi duri si appiccicano alla lana.

--> si appiccicano alla lana del cappello (?)

Non sono un esperto di mascara, ma penso vada (e rimanga) in zona occhi e a leggerla così sembra che la ragazza abbia la lana sopra gli occhi o sia bendata o abbia la sciarpa avvoltolata tipo turbante. Ipotizzo che sia un risvolto del cappello, tenuto basso per il freddo, ma andrebbe specificato meglio. La scena è comunque molto visiva.

Nel complesso, un bel racconto che mi ha emozionato.
Ben fatto Giorgia, buona Edition e alla prossima!

Francesco

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GiulianoCannoletta
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Re: Per chi resta

Messaggio#4 » martedì 20 luglio 2021, 22:19

Ciao Giorgia, piacere di averti letto.
Una scena molto vivida, in cui pare di trovarsi lì, al freddo, con questo gruppo di giovanissimi manifestanti. La situazione che hai messo in scena rende immediata l'empatia nei confronti della protagonista, che si scontra con la prepotenza e la supponenza dei passanti.
Di contro, se devo trovare un punto debole, non mi ha del tutto convinto la chiusura. Mi pare che il conflitto che avevi costruito si smorzi di botto, la nostra protagonista ingoia il rospo e si fa forza pensando che sarà migliore del provocatore di turno. Certo, i pochi caratteri non permettevano grandi sviluppi, però mi è rimasta come l'impressione di un finale un po' mozzo.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Dario17
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Re: Per chi resta

Messaggio#5 » martedì 20 luglio 2021, 23:24

Uno spaccato di quotidianità, seppur non così comune dato che non si manifesta tutti i giorni.
Mi ha un po' ricordato l'ultimo pezzo che ti ho commentato, quello dei vicini nuovi e la coppia di anziani "retrò" di qualche contest fa: I vecchi matusa e i giovani alternativi che si confrontano nelle loro differenze.
Hai espresso molto bene un concetto: fa freddo. E non era facile da farmelo percepire visto che sto commentando in una stanza-fornace con un ventilatore puntato addosso.
In questo, il tuo pezzo è il migliore del gruppo.
Sono i dialoghi e le iterazioni tra pg a non convincermi: sono entrambi un po' piatti; tipo una manata al cartello da parte del tarchiatello o una partecipazione più attiva dai ragazzi del bancone avrebbero agitato le acque e dato quel guizzo in più.
L'attinenza al tema è un ni. "Rivolta" presume componenti ben presenti di istintività e violenza, secondo me. Anche il racconto di Edoardo parla di una rivolta "pacifica", ma la prima parte costellata di dolori fisici gli danno quel senso di fisicità.

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Sherwood
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Re: Per chi resta

Messaggio#6 » giovedì 22 luglio 2021, 22:24

Ciao Giorgia,
il tuo racconto è interessante e ben scritto, inoltre affronta un tema sociale di grande attualità. I giovani tentano di ribellarsi in tutti i modi a un destino che pare segnato dai cambiamenti climatici repentini e sempre più violenti. Quindi con il tema ci siamo. Tuttavia l'ho trovato un racconto senza particolari sussulti, il finale in particolare ha un tono rassegnato che spegne il tono brioso della narrazione. Buono lo stile, con qualche aggettivo di troppo.

viviana.tenga
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Re: Per chi resta

Messaggio#7 » giovedì 22 luglio 2021, 22:46

Ciao Giorgia,
Concordo con Giuliano sul fatto che il racconto migliorerebbe con qualche elemento che crei un po' più di pathos. Così è carino, i personaggi sono credibili (ahimè, quello del cafone fin troppo e l'intera scena tecnicamente ben resa, però manca qualcosa che lo faccia spiccare davvero.
Anche il finale è un po' un anticlimax, con la protagonista che di fatto accetta di subire in silenzio limitandosi al proposito di non diventare mai come il cafone.
Insomma, nel complesso il racconto non è male, ma rimane un po' insipido, ed è un peccato perché la declinazione del tema era interessante.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Per chi resta

Messaggio#8 » venerdì 23 luglio 2021, 0:25

Proelium ha scritto:Ciao Giorgia,
piacere di leggere e commentarti!
Hai scelto un'ottima declinazione del tema e l'hai sviluppata anche meglio. Sensibilità e capacità stilistica si danno forza senza strumentalizzarsi o inaridirsi a vicenda: la faccio breve, studiare serve e si vede, quando non ci si scorda del cuore :)

Ciao Francesco, grazie per le belle parole! Anche se, rispetto a questa prova in particolare, non sento granché di meritarle :'D

Proelium ha scritto:Ti faccio giusto un appunto su un passaggio all'inizio che secondo me non è limpidissimo:

il mascara mi si è congelato sulle ciglia, i grumi duri si appiccicano alla lana.

--> si appiccicano alla lana del cappello (?)

Non sono un esperto di mascara, ma penso vada (e rimanga) in zona occhi e a leggerla così sembra che la ragazza abbia la lana sopra gli occhi o sia bendata o abbia la sciarpa avvoltolata tipo turbante. Ipotizzo che sia un risvolto del cappello, tenuto basso per il freddo, ma andrebbe specificato meglio.

Appunto giustissimo, mi sono resa conto di non aver reso chiaro questo passaggio: ho immaginato che la ragazza sprofondasse il viso in uno sciarpone e che le ciglia inferiori potessero appiccicarsi. Di solito a me si incastrano gli occhiali nella sciarpa!
Ad ogni modo, grazie mille per l'appunto preziosissimo e il commento.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Per chi resta

Messaggio#9 » venerdì 23 luglio 2021, 0:30

Rispondo nello stesso commento a Giuliano, Dario e Angela, dal momento che la (giustissima) critica che avete mosso al racconto è la medesima: è vero, il finale manca un po' di mordente.
Ciò che io volevo comunicare era un'idea di rivolta della gentilezza, per scontrarsi contro la solita violenza di cui fanno tutti uso. A volte per praticare la gentilezza nei confronti di certe persone ci vuole molta più forza di quella usata nelle rivolte rabbiose :D
Ad ogni modo, di sicuro questo tipo di messaggio poteva essere comunicato meglio e mi rendo conto di aver appiattito il finale, rendendo la voce narrante meno netta rispetto a quanto avrei voluto.
Grazie per le preziose indicazioni, ne farò tesoro!

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Giacomo Puca
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Re: Per chi resta

Messaggio#10 » venerdì 23 luglio 2021, 19:29

Ciao Giorgia, piacere di rileggerti.

Tema
Centrato in salsa attualità. Probabilmente la declinazione più “impegnata” di tutti i racconti del girone.

Stile
Stile pulito e chiaro. Ammetto di non essere un fan del continuo: descrizione azione, descrizione azione, pensiero diretto, descrizione azione... però riesci a mantenere un certo equilibrio che evita il (mio personalissimo) fastidio.

A livello di ambientazione invece fai un ottimo lavoro, quasi tutti i racconti del tuo girone sono nebulosi a livello di ambientazione mentre qui si sente proprio la piazza gelata. Ottimo.

Trama
Il punto più debole del racconto. Un po’ troppo lineare e manca decisamente una chiusura che dia al lettore la gratificazione di essere arrivato in fondo. Crei un aperto conflitto tra due personaggi che... non si risolve. Il tizio se ne va e basta. Butto lì un’idea, solo per suggerire come lo stesso finale avrebbe potuto essere più incisivo:
    Il tizio si gira per andarsene, Elisa afferra una grossa palla di neve e fa per lanciargliela ma la protagonista la blocca e dice “no, saremo migliori di loro, anche in questo”
(esempio scritto e pensato al volo, giusto per farmi capire). Dopotutto lo sappiamo bene che sono le azioni di un personaggio che lo rendono vero e lo caratterizzano, perciò la protagonista che agisce come persona migliore del buzzurro mostra di essere migliore, non si limita a dircelo.

Conclusione
Tema e immersione sono ottimi, lo svolgimento dei fatti però lascia il lettore un po’ a bocca asciutta. Comunque piacevole da leggere.

Alla prossima!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

alexandra.fischer
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Re: Per chi resta

Messaggio#11 » lunedì 26 luglio 2021, 22:11

Tema centrato. Una rivolta contro l’inquinamento e l’uso dissennato delle risorse planetarie, e il tutto visto dai giovani. Punto di forza del racconto, la protagonista, che descrivi in modo talmente accurato da far vedere e sentire al Lettore il freddo di quella mattina. Molto ben costruito il dialogo fra lei, l’anziana signora e il figlio. La prima, ignora il contenuto del cartellone di protesta, il secondo, invece, reagisce in modo sprezzante, quasi vivesse su un altro pianeta. La protagonista, invece, è gentile ma ferma nel ribadire l’importanza della manifestazione: lo sciopero è addirittura su base nazionale. E si fa ammirare perché, con gli amici che mostri sullo sfondo, è riuscita a farsi dare l’autorizzazione dal sindaco per organizzarla. Punti deboli: nessuno.

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Andrea Furlan
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Re: Per chi resta

Messaggio#12 » mercoledì 28 luglio 2021, 0:43

Ciao Giorgia,
Racconto essenziale, ben strutturato, dove ambientazione e personaggi sono organici alla trama, tema centrato. Però ho trovato l’idea di fondo delle proteste per il clima e dello scontro generazionale un po' scontata, già vista e sentita tante volte. Purtroppo non mi ha toccato molto dal lato emotivo nonostante io sia molto solidale con l'argomento, anche per questioni di lavoro.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Per chi resta

Messaggio#13 » venerdì 30 luglio 2021, 23:12

Giacomo Puca ha scritto:Ciao Giorgia, piacere di rileggerti.

Tema
Centrato in salsa attualità. Probabilmente la declinazione più “impegnata” di tutti i racconti del girone.

Stile
Stile pulito e chiaro. Ammetto di non essere un fan del continuo: descrizione azione, descrizione azione, pensiero diretto, descrizione azione... però riesci a mantenere un certo equilibrio che evita il (mio personalissimo) fastidio.

A livello di ambientazione invece fai un ottimo lavoro, quasi tutti i racconti del tuo girone sono nebulosi a livello di ambientazione mentre qui si sente proprio la piazza gelata. Ottimo.

Trama
Il punto più debole del racconto. Un po’ troppo lineare e manca decisamente una chiusura che dia al lettore la gratificazione di essere arrivato in fondo. Crei un aperto conflitto tra due personaggi che... non si risolve. Il tizio se ne va e basta. Butto lì un’idea, solo per suggerire come lo stesso finale avrebbe potuto essere più incisivo:
    Il tizio si gira per andarsene, Elisa afferra una grossa palla di neve e fa per lanciargliela ma la protagonista la blocca e dice “no, saremo migliori di loro, anche in questo”
(esempio scritto e pensato al volo, giusto per farmi capire). Dopotutto lo sappiamo bene che sono le azioni di un personaggio che lo rendono vero e lo caratterizzano, perciò la protagonista che agisce come persona migliore del buzzurro mostra di essere migliore, non si limita a dircelo.

Conclusione
Tema e immersione sono ottimi, lo svolgimento dei fatti però lascia il lettore un po’ a bocca asciutta. Comunque piacevole da leggere.

Alla prossima!

Ciao Giacomo, grazie per il commento puntuale e ricco di osservazioni giustissime.
Sono contenta che il gelo dell'ambientazione sia stato trasmesso bene: in quel momento stavo sudando da impazzire e temevo di fare un disastro!

Per quanto riguarda lo svolgimento, ahimè, sono d'accordissimo con te. Avevo quel messaggio chiaro in testa e non ho saputo veicolarlo a dovere. Peccato perché poteva uscire molto meglio di così.

Alla prossima!

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Giorgia D'Aversa
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Re: Per chi resta

Messaggio#14 » venerdì 30 luglio 2021, 23:14

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Una rivolta contro l’inquinamento e l’uso dissennato delle risorse planetarie, e il tutto visto dai giovani. Punto di forza del racconto, la protagonista, che descrivi in modo talmente accurato da far vedere e sentire al Lettore il freddo di quella mattina. Molto ben costruito il dialogo fra lei, l’anziana signora e il figlio. La prima, ignora il contenuto del cartellone di protesta, il secondo, invece, reagisce in modo sprezzante, quasi vivesse su un altro pianeta. La protagonista, invece, è gentile ma ferma nel ribadire l’importanza della manifestazione: lo sciopero è addirittura su base nazionale. E si fa ammirare perché, con gli amici che mostri sullo sfondo, è riuscita a farsi dare l’autorizzazione dal sindaco per organizzarla. Punti deboli: nessuno.

Ciao Alexandra, grazie mille di essere passata a commentare anche se non ti toccava!
Sono contenta che il racconto ti abbia convinta: pare che il freddo sia l'elemento che è rimasto più impresso a tutti, peccato perché sul finale potevo lavorare meglio :D
Grazie ancora e alla prossima!


Andrea Furlan ha scritto:Ciao Giorgia,
Racconto essenziale, ben strutturato, dove ambientazione e personaggi sono organici alla trama, tema centrato. Però ho trovato l’idea di fondo delle proteste per il clima e dello scontro generazionale un po' scontata, già vista e sentita tante volte. Purtroppo non mi ha toccato molto dal lato emotivo nonostante io sia molto solidale con l'argomento, anche per questioni di lavoro.

Ciao Andrea, grazie per il commento! Peccato tu abbia trovato l'idea di fondo scontata, è un tema che mi sta molto a cuore e trovo che sia sempre più di grande attualità. Che poi io non sia riuscita a renderla al meglio, soprattutto sul finale, è un dato di fatto.
Alla prossima!

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Peter7413
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Re: Per chi resta

Messaggio#15 » domenica 8 agosto 2021, 16:31

Ciao Giorgia! La lettura dei tuoi pezzi è sempre estremamente piacevole per il grande controllo che riesci a esprimere anche se in questo caso specifico ti è scappato un pelo il finale, ma ti è già stato sottolineato da molti e tu stessa ti sei dichiarata d'accordo. Aggiungo una mia nota personale: credo che la soluzione al problema non vada ricercata solo nella modulazione del finale, ma nel racconto in toto perché la tua idea della rivolta "gentile" non mi sembra seminata e semmai avrebbe avuto bisogno di essere resa chiara dalla stessa protagonista che, invece, si pone da subito in contrasto con la vecchia e il figlio e questo è il vero punto determinante che ha generato la sensazione di mancanza nel finale. A rileggerci!

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