L'ultima linea

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Pretorian
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L'ultima linea

Messaggio#1 » lunedì 19 luglio 2021, 23:59

L’ultima linea

Nessuno in vista, ma, ogni cosa attorno a noi ci segnala il loro arrivo.
L’odore dei copertoni in fiamme.
Il rumore delle vetrine infrante.
Persino la terra sembra tremare.
- Cosa cazzo significa che hanno travolto le camionette sulla statale? Dove sono i rinforzi che abbiamo chiesto?
Non riesco a sentire la risposta che arriva alla radiolina del graduato, ma la bestemmia che ruggisce mi fa capire che non dev’essere stata positiva.
Deglutisco. Alla mia sinistra, Carmine trema sotto l’uniforme antisommossa.
- Ma che vogliono questi? Chi sono? Cazzo, stanno sfasciando la città e non ho ancora capito il perché!
Alzo le spalle.
- Ti sembro uno che segue i telegiornali?
Lui si volta. Merda: è pallido come un morto. Sussulta a ogni scoppio che arriva in lontananza.
- Dici che sono i neri? O i rossi? Magari sono quegli altri che… merda, quelli ci vogliono morti!
- Cazzo, Corelli, calmati! - Il graduato lo afferra per il giubbotto e lo scuote - non ce ne fotte un cazzo di chi siano e di cosa vogliano: l’unica cosa che conta è che di qui non passeranno!
Un’esplosione, stavolta all’incrocio tra uno dei viali del centro e la piazza.
Le avanguardie della rivolta cominciano ad arrivare prima ancora che il fumo si diradi.
Niente striscioni, né manifesti. Solo gente incappucciata che avanza urlando contro di noi, agitando bastoni e pietre.
Uomini, donne… Santoddio, sono bambini quelli?
- Serrate la formazione: pronti alla carica!
Le urla del graduato ci sferzano. Sistemo lo scudo. Impugno il manganello. Mi stringo ai miei colleghi.
- Non mi interessa se avete paura: il nostro compito è di fermarli qui e ora e possa Dio maledirci dal primo all’ultimo se falliremo!
Battiamo i manganelli sugli scudi.
- Siete l’ultima linea: davanti a voi il caos, alle vostre spalle la fine. Non potete né scappare, né nascondervi!
Battiamo ancora. Cominciamo ad avanzare. Piete cominciano a piovere sui nostri scudi. Rispondiamo con i fumogeni. Alziamo i manganelli.
- Carica!

di Agostino Langellotti



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wladimiro.borchi
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Re: L'ultima linea

Messaggio#2 » martedì 20 luglio 2021, 0:00

Caratteri OK.
Buona edition, Pretorian!

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MatteoMantoani
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Re: L'ultima linea

Messaggio#3 » martedì 20 luglio 2021, 11:38

Prime Impressioni: Ciao Agostino! Piacere di rileggerti. Un buon racconto, che offre una prospettiva diversa di una rivolta: quella di chi la deve combattere!

Aderenza al Tema: Certamente il racconto è inerente al tema della gara.

Punti di Miglioramento: Una virgola non mi batte bene, Nessuno in vista, ma(,) ogni cosa attorno a noi ci segnala il loro arrivo, ma a parte questo non correggerei altro. Diciamo che se devo proprio trovare un punto debole in questo racconto, è che si limita a descrivere una situazione senza trasmettere altro che realismo e senza toccare qualche corda emotiva. Una folla di sovversivi incazzosi arriva a scontrarsi coi carabinieri schierati in tenuta antisommossa. Ok. E... poi? Vedi, è tutto descritto molto bene, i dialoghi sono verosimili (a parte il fatto che non ci credo che non capiscono i motivi della rivolta, e un carabiniere i telegiornali dovrebbe guardarli :) e c'è una certa suspense, ma... mi manca qualcosa.

Punti di Forza: La scena è descritta molto bene, la tensione dei personaggi è palpabile, bella anche la descrizione della folla, formata anche da bambini, che si rovescia addosso ai nostri amici. Ma, d'altronde, non serve che ti ricordi che mi piace come scrivi ;)

Conclusioni: Peccato, perché sebbene abbia letto il racconto con trasporto, mi pare che il finale sia tronco e che mi manchi qualcosa che coroni tutta la vicenda in modo tale da poter rappresentare un qualcosa di inaspettato o in qualche modo originale. Se tra la folla ci fosse stato un Balrog avvolto dalle fiamme, avrei apprezzato di più il tutto... ma così, manca proprio qualcosa. Mi spiace..

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Emiliano Maramonte
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Re: L'ultima linea

Messaggio#4 » martedì 20 luglio 2021, 18:08

Ciao Agostino, ben trovato.
Il racconto non è che il fotogramma ben delineato e nitido di qualsiasi disordine urbano, tuttavia la mente è andata automaticamente ai fatti di Genova del 2001, con i quali ci sono fortissime analogie. Purtroppo il testo non è nient'altro che questo. Inoltre è carico di enfasi e di epicità fuori luogo (soprattutto nei dialoghi). Manca una scintilla finale che renda la storia diversa o inedita; non parlo necessariamente di un colpo di scena, bensì di un climax caratterizzante tale da dare alla narrazione una nuova luce.
Così com'è il racconto non è malaccio, ma stenta a decollare e a colpire.
Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Edoardo Foresti
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Re: L'ultima linea

Messaggio#5 » mercoledì 21 luglio 2021, 19:40

Ciao Agostino! Piacere di rileggerti.
Hai scritto un racconto chiaro e senza intoppi nella lettura. Hai interpretato il tema alla lettera donandogli però un "twist" interessante, mostrando chi sta dall'altra parte della barricata.
Devo dire che, però, ho avvertito la mancanza di un conflitto vero e proprio, legato al portatore di punto di vista. Qualcosa che rendesse la sua storia personale, cucita su misura per lui. Qui, invece, il protagonista ci permette di avere una fotografia della rivolta, ma non altro a livello di introspezione.
L'altra faccia della medaglia è che quella fotografia scattata dal portatore di punto di vista è una ricostruzione della rivolta che ho apprezzato, la vividezza c'è tutta.
Ci sono "neri" e "rossi", i dialoghi grezzi e dai toni epici, ma non un motivo per fare il tifo per il pdv, o per comprendere le motivazioni della rivolta. Qui sicuramente c'è da dire che con soli 2000 caratteri non si poteva inserire tutto, ma sono dettagli che avrei letto con piacere.
Detto questo, nel complesso il racconto non ha criticità particolari e la lettura è stata piacevole, nonostante manchi un conflitto più personale legato al pdv e il climax perda quindi parte della sua carica.
A rileggerci!

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Peter7413
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Re: L'ultima linea

Messaggio#6 » venerdì 23 luglio 2021, 17:26

Rimani volutamente sul generico perché mi sembra che il tuo intento sia quello di piazzarti ai confini con l'allegoria per trattare il perenne contrasto tra ordine costituito e chi lo contrasta. Però ci sono ribellioni e ribellioni e non sempre la spinta al cambiamento porta disordine imperituro, così come ci sono ordini costituiti e ordini costituiti. Credo che il mostrare solo dal pdv dei poliziotti sia limitante e che il testo ne risenta anche perché manca una chiusa che permetta di approfondire ulteriormente la riflessione. Resta il fatto che il racconto è valido e godibile, però non graffia e non si sedimenta in chi legge e questo, a conti fatti, gli si ritorce contro in modo più pesante di quanto dovrebbe proprio per la sua stessa ragion d'essere in quanto il lettore si aspetta qualcosa che probabilmente non avrebbe richiesto a un racconto di puro intrattenimento.

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Alessio
Messaggi: 195

Re: L'ultima linea

Messaggio#7 » sabato 24 luglio 2021, 19:04

Ciao Agostino,

sono sostanzialmente d'accordo con chi mi ha preceduto.
Nel tuo racconto manca qualche cosa che mi susciti curiosità e voglia di andare avanti a leggere.
È scritto bene, lineare (forse troppo), quello che succede mi sembra veicolato in maniera chiara, eppure manca quel qualcosa che, arrivato alla fine, non mi faccia dire: "ok, e quindi?". C'è una rivolta in atto, non sappiamo chi la stia portando avanti, non lo sanno nemmeno i nostri protagonisti, però non è importante.
Non mi arriva la tensione che dovrebbe trasmettere, mi sento distaccato. Sembra un cronaca degli avvenimenti.
Al netto delle considerazioni su tempo e caratteri, la trovo comunque una prova positiva, perché la narrazione mi sembra ben condotta, ma che non spicca perché alla fine non mi lascia niente.

In bocca al lupo per la tua estate da scrittore, alla prossima!

FilippoR
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Re: L'ultima linea

Messaggio#8 » martedì 27 luglio 2021, 12:02

Ciao Agostino,

piacere di averti letto, il tuo racconto è pulito e scorrevole, descrivi bene una situazione verosimile, i dialoghi sono credibili.
Mi dà l'impressione di un racconto senza infamia ma purtroppo anche senza lode, sicuramente scritto bene ma, come hanno fatto notare anche gli altri, manca quel qualcosina in più, peccato (per quanto, ripeto, ben scritto).
Ti segnalo un paio di cose, il "ruggisce" non mi convince molto come termine e verso la fine c'è un piete al posto di pietre.

Buon proseguimento!

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Giorgia D'Aversa
Messaggi: 134

Re: L'ultima linea

Messaggio#9 » martedì 27 luglio 2021, 20:48

Ciao Agostino, piacere di leggerti!
Temo proprio che il mio commento aggiungerà ben poco rispetto a quello che gli altri hanno sottolineato della tua prova.
Ho passato tutta la lettura con il fiato sospeso, ed ero sinceramente contenta di ciò perché con così pochi caratteri, è davvero difficile. Però poi... non è successo nulla.
Ed è subentrata una certa delusione, perché come tutti gli altri mi aspettavo che accadesse qualcosa, che ci fosse un guizzo, un twist che mi avrebbe fatto mollare il respiro tutto d'un fiato, ma con soddisfazione. Un gran peccato, perché nel complesso il racconto è scritto con cura e scorre davvero bene!

Anche io ti segnalo i dialoghi eccessivamente lunghi e anche un po' irrealistici, soprattutto in una situazione del genere. Andavano benissimo parolacce e bestemmie, ma le frasi fin troppo retoriche come
Non mi interessa se avete paura: il nostro compito è di fermarli qui e ora e possa Dio maledirci dal primo all’ultimo se falliremo!

purtroppo stonano.

Un piccolo appunto tecnico.
Persino la terra sembra tremare.

Questa frase non mi convince. È un po' troppo vaga, soprattutto se scritta dopo una bella coppia di descrizione olfattivo-uditiva: cosa dovrei immaginarmi?

Un vero peccato, lo dico con sincerità, perché il racconto poteva davvero sganciare la bomba sul finale. Buona sfida!

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Stefano.Moretto
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Re: L'ultima linea

Messaggio#10 » giovedì 29 luglio 2021, 16:58

Ciao Agostino, devo dire che il tuo modo di scrivere mi piace molto, riesci a dare la giusta enfasi agli elementi. A parte un paio di frasi, che ti hanno già segnalato, scorre tutto molto bene. Il problema è che questo racconto è solo un pezzo di qualcosa più grande: non c'è inizio, svolgimento e fine, qui c'è a malapena l'inizio. In così pochi caratteri di sicuro è difficile dare una conclusione degna, però mi sarebbe bastato anche un accenno. Qualcosa che spiegasse la rivolta, l'inizio dell'azione, un qualcosa che desse un senso. Anche perché hai messo dei bambini che combattono, quindi mi hai creato un'aspettativa su qualcosa che poi non è arrivato, lasciandomi il dubbio su perché fosse una rivolta così violenta da coinvolgere anche i bambini.

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