Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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antico
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Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 luglio 2021, 1:48

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BENVENUTI ALLA 2000 CARATTERI EDITION, LA SECONDA TAPPA DELLO SPECIALE MINI CIRCUITO DE LO SCRITTORE DELL'ESTATE 2021, LA 155° ALL TIME!

Questo è il gruppo SMILE della 2000 CARATTERI EDITION con MAURIZIO FERRERO e WLADIMIRO BORCHI nelle vesti dei SOMMI GIUDICI.

Gli autori del gruppo SMILE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo FIORI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ALBA.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dai SOMMI GIUDICI. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK OTTAVA ERA, coloro che non hanno ottenuto punti nel corso dell'Era in corso e che non hanno acquisito punti nel RANK ALL TIME sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo SMILE:

Mondo di sogni, di Andrea Partiti, ore 22.06, 1690 caratteri
L’ultima linea, di Agostino Langellotti, ore 23.59, 1949 caratteri
Solo un’idea, di Debora Dolci, ore 00.13, 2019 caratteri MALUS 8 PUNTI
Tabù, di Stefano Floccari, ore 23.39, 1989 caratteri
L’altoparlante, di Alexandra Fischer, ore 22.13, 1873 caratteri
Muori per il regno, di Giovanni Attanasio, ore 23.08, 1761 caratteri
LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri, ore 23.36, 1917 caratteri
Strike, di Laura Brunelli, ore 23.07, 1977 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 29 LUGLIO per commentare i racconti del gruppo FIORI Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 30 LUGLIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo FIORI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo FIORI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non richiesta da me non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA 2000 CARATTERI EDITION A TUTTI!



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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » sabato 24 luglio 2021, 18:04

Ho avuto difficoltà a stilare una classifica in primo luogo perché non ho trovato un racconto che svettasse su tutti in modo clamoroso e in secondo luogo perché in ogni racconto ho trovato una scintilla di interesse che lo portava a un buon livello di godibilità. Però, alla fine, come imposto dalle regole di MC, ho dovuto scegliere. Faccio i miei complimenti a tutti e do un in bocca al lupo per la sfida e le sfide estive!


CLASSIFICA

1. L'ultima linea di Agostino Langellotti
2. L'altoparlante di Alexandra Fischer
3. Tabù di Stefano Floccari
4. Mondo di sogni di Andrea Partiti
5. Muori per il regno di Giovanni Attanasio
6. Solo un'idea di Debora Dolci
7. La lavatrice di Stefano Impellitteri
8. Strike di Laura Brunelli


__________________________________________________________________________________________________________
COMMENTI

Mondo di sogni di Andrea Partiti
Ho apprezzato molto lo sfondo di sottintesi che lasciano immaginare un mondo fantascientifico vasto, orrido, devastante, senza speranza. Abbiamo un'invasione di ragni giganti che usano gli umani come pasto e le prede (gli umani), forse in conseguenza del veleno che li stordisce, sprofondano in un universo onirico delirante. Ho apprezzato i flash onirici, un po' meno la ripetitività. Il meccanismo "sogno... accade qualcosa di reale" alla fine stanca e stempera la tensione narrativa, persino in un testo di soli 2000 caratteri. Inoltre l'uso del verbo "sognare" come apertura dei periodi, genera un equivoco sulla sua interpretazione: è un'accezione propriamente onirica o è il desiderio di qualcosa? Però, alla lunga, poi si capisce, ma si fa fatica ad assimilare bene il tutto.
Il tema mi pare preso non proprio pienamente, ma ci siamo: è visto come rivolta desiderata ma mai raggiunta o raggiungibile. Mi sta bene.
Nel complesso il racconto è scritto degnamente, devo solo capire, alla fine del giro delle letture, come collocarlo, visti e considerati alcuni punti controversi.

L’ultima linea di Agostino Langellotti
Il racconto non è che il fotogramma ben delineato e nitido di qualsiasi disordine urbano, tuttavia la mente è andata automaticamente ai fatti di Genova del 2001, con i quali ci sono fortissime analogie. Purtroppo il testo non è nient'altro che questo. Inoltre è carico di enfasi e di epicità fuori luogo (soprattutto nei dialoghi). Manca una scintilla finale che renda la storia diversa o inedita; non parlo necessariamente di un colpo di scena, bensì di un climax caratterizzante tale da dare alla narrazione una nuova luce.
Così com'è il racconto non è malaccio, ma stenta a decollare e a colpire.
Tema centrato.

Solo un’idea di Debora Dolci
Nella valutazione terrò conto di tutte le attenuanti del caso, anche se, come spesso avviene a Masterchef - per quanto i concorrenti dichiarino di aver avuto difficoltà nel realizzare una pietanza - però va giudicato il piatto che viene presentato, e io mi esprimerò, ovviamente, sul testo che è passato sotto i miei occhi.
L'idea è carina e strappa un sorriso proprio sulla conclusione, perché l'intuizione alla base di tutto è notevole. Peccato per lo sviluppo: ho fatto davvero fatica a immergermi nel contesto e, soprattutto, nel punto di vista e questo, come ben sai, è fondamentale (oggi più che mai) in qualsiasi storia. Non ho ben capito chi sia il protagonista, chi siano gli "investigatori", anche se ho intuito il meccanismo simbolico dell'"accademia delle idee". Ciononostante, il racconto è sostenuto da un stile buono, abbastanza pulito e sorvegliato, malgrado il poco tempo a disposizione.
Questi miei rilievi, sia ben chiaro, sono da prendere, come detto all'inizio, al netto degli impedimenti che non ti hanno permesso di esprimerti al meglio, come è tuo standard.
In ogni caso, complimenti per il coraggio e per la partecipazione a tutti i costi!
Tema centrato.

Tabù di Stefano Floccari
Parto subito con una considerazione: hai scritto cose migliori. Il testo è interessante essenzialmente per lo strano, italico futuro distopico che lasci intravedere tra le righe (un ritorno del fascismo? Una dittatura sui generis? Un dispotico "governo dei migliori"?). Mi hanno intrigato molto i pochi input disseminati qua e là, i quali mi hanno sollecitato diverse riflessioni.
Per il resto, invece, tutto un po' fiacco. Tiri troppo per le lunghe le premesse iniziali e ciò, in un racconto di sole 2000 battute, equivale ad ammazzare la tensione narrativa. Quasi 1700/1800 caratteri sono preparatori all'introduzione del tema (la rivolta probabilmente di sinistra - "i falcetti" sono inquivocabili... -) però poi il racconto finisce.
La lettura mi ha lasciato addosso tanta, tanta curiosità e poco altro.
Sicuramente una disattenzione in quel: "è già tanto se ogni tanto accendo il motore". Inoltre ti consiglio, quando si usa la prima persona, e per di più in tempo reale, di evitare frasi tra parentesi, perché scagliano il lettore fuori dall'immersività, in quanto sembra quasi una confidenza fatta dall'autore esterno al lettore...
Una prova poco convincente. Tema preso solo per il cenno alla fine della rivolta coi falcetti.

L’altoparlante di Alexandra Fischer
Ammetto che ho dovuto leggerlo almeno tre volte per capirlo in tutti i suoi risvolti, ma poi ho compreso bene e l'ho gradito. Purtroppo c'è un po' di confusione all'inizio a causa dell'utilizzo poco accorto e sovrabbondante di pronomi (io sto facendo uno sforzo immane per limitarli al massimo nei miei scritti), però poi la storia scorre abbastanza bene fino alla conclusione. Bella l'idea del messaggio subliminale per indurre i lavoratori a rendere di più e bello il modo in cui hai illustrato al lettore la rivolta; non sono d'accordo con chi suggeriva un PDV diverso per dare alla storia un taglio più incisivo. Al contrario, penso che questo sia un buon punto di vista, anzi piuttosto interno alla vicenda: viviamo l'ansia di una ribellione in essere senza vederla veramente. Tema centrato.
Per ciò che concerne la questione delle gambe, io avrei risolto così, in modo semplice semplice: "Dopo mezz’ora le indicò le gambe e Simona gli fece segno di sedersi sul marciapiede accanto a lei e si inquietò davanti al sorriso di trionfo di lei mentre nelle orecchie gli giungevano suoni ovattati."
In conclusione, ho apprezzato l'intuizione di fondo. Avrebbe potuto essere un ottimo racconto senza le imperfezioni che ho indicato.

Muori per il regno di Giovanni Attanasio
Il racconto, purtroppo, non mi ha convinto. E' interessante questo tentativo di umanizzare il mondo delle api, per creare un conflitto tutto umano che però, se ben giocato, può provocare particolari effetti narrativi se trasportato nel mondo di questi straordinari insetti. Ma l'operazione non ti è riuscita bene, almeno secondo me. Dall'inizio si pensa a un qualche tipo di società medievale in cui sta per svolgersi una detronizzazione, poi, poco alla volta, verso la metà si capisce subito che la rivolta è proiettata in un alveare. Il problema è che le api vengono ancora trattate e descritte come umane, si parla sempre di mani, labbra, gambe, e allora si vive una strana forma di immedesimazione che è più simile a un disagio: allora non sono veri e propri insetti, oppure se lo sono, sono antropomorfizzati (ci può stare, ma allora il registro dello "scimmiottamento umano" deve essere impostato sin dalle prime battute) ma pur sempre personaggi di una storia che intendeva mostrare uno stravolgimento nei comportamenti naturali delle api... e allora? E allora è venuto fuori un bizzarro ibrido che non è né parodia della società umana né umanizzazione del mondo animale per lanciarci un messaggio.
Il tema mi sembra centrato ed era innestabile su un discorso che, sempre secondo me, doveva essere allegorico sin dall'inizio conferendo alle api, così come sono, atteggiamenti umani (un po' come nelle favole di Esopo) ma senza antropomorfizzarli troppo.
In sostanza, buona l'intuizione iniziale ma difficoltà nel capire quale fosse il punto di arrivo. Chissà, forse la limitatezza dei caratteri a disposizione ha accentuato questa difficoltà.

La lavatrice di Stefano Impellitteri
Già dalle prime due righe ho capito come avevi impostato il tema e mi sono detto: "Caspita, avrei voluto farlo anch'io!", poi ho sorriso perché ho apprezzato il tuo coraggio di proporre qualcosa di diverso (direi anche LETTERALE) rispetto alle solite rivolte di popolo o di personaggi di libri o di militari etc etc etc... Dalla terza e quarta riga, poi, ho aggiunto dentro di me: "E adesso vediamo come ne viene fuori!"
Non sono così sicuro che tu abbia centrato il tema. Stando al senso letterale della parola proposta da Wladimiro, "Rivolta!" (con l'esclamativo) dovrebbe essere una specie di esortazione (quindi un invito alla ribellione) oppure un'annuncio del tipo: "E' in corso una rivolta!"; nel tuo caso siamo proprio ai limiti. Parliamo di abiti che si "rivoltano" appunto nella lavatrice ma manca quell'enfasi data dal punto esclamativo.
Il racconto, tutto sommato è ben condotto, ma mi ha dato molto fastidio - so che il tono omofobo è voluto solo per esigenze narrative - in quanto viene troppo calcata la mano su un concetto che, alla fine, dopo i primi due insulti il lettore ha già ben compreso. E sono d'accordo con chi ha espresso perplessità relative a un così forte disprezzo messo in bocca a una donna. Non che non esistano donne omofobe (io per fortuna non ne ho mai conosciute) ma le stesse parole messe in bocca a un personaggio laido, disgustoso e odioso (un maschio frustrato magari) avrebbero avuto maggior credito ed effetto. A tratti e col progredire della lettura, l'eccesso di insulti sembra fine a sé stesso...
Tutto sommato, alla fine il cerchio si chiude: la sagace battuta finale del commesso equilibra un pochino le cose e sana quelli che sono i difetti della storia e, soprattutto, la non perfetta aderenza al tema. E la stoccata del ragazzo alla protagonista, alla fin fine, è da applausi.
Un racconto che mi sta mettendo molto in difficoltà per la collocazione in classifica. Alla fine delle letture obbligatorie prenderò una decisione.

Strike di Laura Brunelli
Ho apprezzato molto l'idea: umanizzare i birilli del bowling è stata spassosa. Anche la microsocietà che hai creato è gradevole con ruoli diversi a seconda della posizione del birillo e con caratteri personalizzati sempre in base alla posizione.
Devo ammettere che alla fine dell'incipit ho intuito che si trattasse proprio del bowling (anche correlandolo al titolo del racconto, che forse potevi evitare per preservare meglio l'effetto sorpresa...) ma questo disvelamento quasi immediato non ha rovinato troppo la godibilità dell'idea.
Prosa un po' legnosa e migliorabile e finale divertente, dove i giocatori, in un certo senso, hanno quello che si meritano!
Tema centrato.

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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » sabato 24 luglio 2021, 23:02

1. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
2. Solo un’idea, di Debora Dolci
3. Strike, di Laura Brunelli
4. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
5. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
6. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
7. Tabù, di Stefano Floccari
8. L’altoparlante, di Alexandra Fischer

Strike, di Laura Brunelli
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LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
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Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
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L’altoparlante, di Alexandra Fischer
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Tabù, di Stefano Floccari
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Solo un’idea, di Debora Dolci
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L’ultima linea, di Agostino Langellotti
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Mondo di sogni, di Andrea Partiti
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Peter7413
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » domenica 25 luglio 2021, 17:36

Complimenti a tutti gli autori per i racconti, vado a spiegare la mia classifica.
Al primo posto ho piazzato il racconto che, a mio parere, ha meno problematiche (anzi, forse non ne ha proprio). Lotta a due per le due posizioni successive con racconti dalla esecuzione più complessa e preferenza a quello di Floccari che, pur con una strategia che avrebbe potuto essere più funzionale, alla fine mi è comunque arrivato bene mentre quello di Debora presenta qualche problemino sul fronte gestione del protagonista, troppo brusco nella sua reazione. Altra lotta a due per il quarto e quinto posto con preferenza al testo di Langellotti, davvero pulito a livello formale, ma con la problematica legata a un senso di fondo che non rimane bene impresso nel lettore, almeno nel sottoscritto mentre il testo della Brunelli fa il suo, ma rimane penalizzato dalla gestione del finale, troppo anticipato per quello che, credo, dovrebbe essere (con grande responsabilità proprio del titolo, ma del resto in racconti così brevi il titolo assume un'importanza ancora più fondamentale). Altra coppia di racconti a contendersi sesta e settima piazza: entrambi, forse, quelli per cui gli autori si sono imposti l'asticella di difficoltà a livello più alto, ma che hanno faticato ad arrivarmi. Tra i due preferisco quello di Attanasio per una storia più chiara mentre quello di Partiti rimane più oscuro nella sua stessa struttura. Infine il racconto della Fischer che, questo mese, non è uscito con il buco, ma capita a tutti (e comunque rimane un mio giudizio totalmente soggettivo e sindacabile, ovviamente).

1) La lavatrice, di Stefano Impellitteri
Bello, mi è piaciuto perché arriva dritto dove voleva andare a parare con tanto di chiusa simil battuta estremamente efficace. E anche la donna omofoba non mi ha fatto strano perché, purtroppo, ne conosco parecchie nella sperduta provincia di Torino in cui vivo. Tema inserito in modo funzionale, ho davvero poco da aggiungere se non che, sì, concordo con l'appunto di Giorgia. Insomma, non un racconto che ti fa urlare WOW stracciandoti la maglietta, ma un testo scritto bene che si legge altrettanto bene. Bravo.
2) Tabù, di Stefano Floccari
Il racconto mi è arrivato e mi è piaciuto, ma con me hai trovato terreno fertile per la tematica da te scelta e questo ha semplificato le cose. Il fatto è che il lungo preambolo con la chiusa quasi a battuta senza nemmeno citare direttamente l'ambito sportivo in modo da richiamare il PANEM ET CIRCENSES non crea le condizioni migliori per la massima chiarezza e, in più, la fa arrivare quasi dal nulla. Quindi nulla da dire per come l'hai messo giù perché non credo si potesse fare di molto meglio e quindi bravo, ma qualcosa da obiettare sull'effettiva resa della tua strategia narrativa perché, mio pensiero, introdurre da subito il barista e fare uscire il tutto da un dialogo con una semina anticipata dell'argomento CALCIO potrebbe essere più efficace. Detto questo, mi è piaciuto.
3) Solo un'idea, di Debora Dolci
Una bella idea realizzata con ordine e decisamente godibile nella sua riuscita. La battuta finale sui tenebrosi non mi sembra raggiungere il suo scopo e credo avrebbe necessitato di maggiore ottimizzazione perché posizionata in un punto particolarmente importante. Sul protagonista: forse l'uomo con la valigia è egli stesso un cliché, se ci pensi bene, e pertanto la resa sarebbe stata migliore con un qualcosa di diverso, ma ci sta comunque. Questo però si raccorda all'altro punto debole, il fatto che sembri sbottare un po' troppo presto: se il lettore fosse stato messo di fronte a un pg realmente atipico e gli fosse stato ancora più chiaro il fatto che non fosse mai scelto, allora la reazione sarebbe stata più giustificata anche solo in questi 2000 caratteri. Detto questo: il racconto è molto carino e il tuo tocco leggero eppure incisivo si percepisce anche qui.
4) L'ultima linea, di Agostino Langellotti
Rimani volutamente sul generico perché mi sembra che il tuo intento sia quello di piazzarti ai confini con l'allegoria per trattare il perenne contrasto tra ordine costituito e chi lo contrasta. Però ci sono ribellioni e ribellioni e non sempre la spinta al cambiamento porta disordine imperituro, così come ci sono ordini costituiti e ordini costituiti. Credo che il mostrare solo dal pdv dei poliziotti sia limitante e che il testo ne risenta anche perché manca una chiusa che permetta di approfondire ulteriormente la riflessione. Resta il fatto che il racconto è valido e godibile, però non graffia e non si sedimenta in chi legge e questo, a conti fatti, gli si ritorce contro in modo più pesante di quanto dovrebbe proprio per la sua stessa ragion d'essere in quanto il lettore si aspetta qualcosa che probabilmente non avrebbe richiesto a un racconto di puro intrattenimento.
5) Strike, di Laura Brunelli
Secondo me il titolo è sbagliato perché anticipa troppo e aiuta a capire ben prima del dovuto. Ci sono refusetti sparsi, occhio alle revisioni, soprattutto con racconti così brevi. Per il resto si tratta di un testo semplice che punta a intrattenere e a stimolare un sorriso e, mio parere, ci riesce riuscendo a declinare il tema in modo classico, ma efficace. Poco da aggiungere, un buon racconto con il malus del titolo.
6) Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
Ecco, forse uno dei tuoi racconti che meno, in quanto lettore, ho apprezzato perché mi ha "parlato" poco. Ho ben inteso, sul finale, le intenzioni di Silene, ma arrivato a quel punto non ero ancora riuscito a empatizzare con lei al punto da rimanere dentro il racconto. La stessa Lobelia esce poco nel suo modo d'essere e questo nonostante tu lo mostri apertamente. Chiaro, la mancata conoscenza del mondo delle api non aiuta l'ignorante in materia, ma mi sembra che i punti chiave mi siano tutti arrivati, però senza il tempo necessario perché io riuscissi a rielaborarli e "sentirli". Sia chiaro, non sto parlando di un racconto che non mi è piaciuto, ma di un racconto che non sono riuscito ad apprezzare nonostante più letture. Chiudo con due parole sull'umanizzazione: era necessario citare il bastone, i pugni, gli stocchi? Soprattutto questi, non avevano nessuna utilità per il modo in cui l'avrebbero uccisa. Mi hanno distratto e mi sono sembrati orpelli poco funzionali (compreso il riferimento a chi ha passato il bastone a Silene).
7) Mondo di sogni, di Andrea Partiti
Non so se l'ho capito bene, ma mi sembra che la tua intenzione fosse di delineare un contesto e le fasi attraverso cui si è giunti a quella situazione attraverso i deliri di un umano utilizzato, stile alien, per dare la nascita ai piccoli ragnetti della specie liberata dall'Uomo nella sua ricerca del segreto ctonio. Se così è, la mia impressione è che, soprattutto la prima parte, sia ancora ottimizzabile con una migliore semina, meglio distribuita, di info utili a indirizzare il lettore. Più che altro, in altre occasioni in cui avevi utilizzato una tecnica simile mi eri sembrato decisamente più efficace e con una progressione ottimale mentre qui il contesto, mio parere, stenta a emergere. Sicuramente una prova affascinante e coraggiosa, ma ancora lungi, sempre che la mia interpretazione sia corretta, dalla sua forma migliore.
8) L'altoparlante, di Alexandra Fischer
Non comprendo il perché di alcune tue scelte che rallentano la lettura senza evidenti benefici successivi: tra tutte, perché non dire che nella scatola ci sono delle cuffie (o dei tappi per le orecchie) aumentando così l'attesa nei confronti di un oggetto che non ha funzioni narrative successive? Poi perché fargli fretta se poi aspettano mezz'ora e lui deve addirittura farle cenno di non poterne più? Inoltre non mi è affatto chiaro quello che è successo: chi ha commentato prima di me ha inteso che il casino fosse stato perpetrato dagli operai, ma per come l'hai messa tu mi è sembrato più lo scoppio di una bomba (che avrebbe giustificato i tappi per le orecchie). E poi il capo delle guardie le fa i complimenti? Sulla base di cosa? Non ce lo presenti e non capiamo cosa pensi e quale sia la sua posizione. Insomma, un racconto che, questa volta, non mi ha proprio convinto. Alla prossima, Alexandra!

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antico
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 25 luglio 2021, 17:52

Avete ricevuto tre classifiche e sono tutte regolari, ve ne mancano cinque.

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » domenica 25 luglio 2021, 19:37

Cari amici di penna, anche questo mese l'onere e onore di questa classifica molto sofferta. Sia chiaro che non ho la pretesa di fornire un giudizio oggettivo, ma è tutto filtrato attraverso ai miei occhi. Ad ogni modo, voglio fare a tutti i miei complimenti, ho letto ogni racconto con piacere.

Tabù
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Strike
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La Lavatrice
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Solo un'idea
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Muori Per il regno
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L'ultima linea
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Mondo di sogni
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L'altoparlante
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antico
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 26 luglio 2021, 19:56

Quattro classifiche consegnate, quattro ne mancano all'appello.

FilippoR
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 27 luglio 2021, 16:10

Ciao a tutti, di seguito la mia classifica:

1. Solo un’idea, di Debora Dolci
2. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
3. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
4. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
5. Strike, di Laura Brunelli
6. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
7. L’altoparlante, di Alexandra Fischer
8. Tabù, di Stefano Floccari



Mondo di sogni, di Andrea Partiti
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L’ultima linea, di Agostino Langellotti
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Solo un’idea, di Debora Dolci
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Tabù, di Stefano Floccari
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L’altoparlante, di Alexandra Fischer
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Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
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LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
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Strike, di Laura Brunelli
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antico
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 28 luglio 2021, 15:30

Dovete ancora ricevere tre classifiche.

Edoardo Foresti
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 28 luglio 2021, 23:31

Devo dire che non è stato semplice stilare la classifica, in questa edition. Ho deciso di premiare i racconti con quel guizzo in più e, in generali, quelli che ho trovato più puliti secondo il mio punto di vista. Come sempre, la classifica è per forza di cose influenzata dalla mia soggettività, in ogni caso spero di essere stato esaustivo nei commenti.

1. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
2. Solo un’idea, di Debora Dolci
3. Strike, di Laura Brunelli
4. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
5. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
6. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
7. Tabù, di Stefano Floccari
8. L’altoparlante, di Alexandra Fischer

Mondo di sogni, di Andrea Partiti

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L’ultima linea, di Agostino Langellotti

► Mostra testo


Solo un’idea, di Debora Dolci

► Mostra testo


Tabù, di Stefano Floccari

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L’altoparlante, di Alexandra Fischer

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Muori per il regno, di Giovanni Attanasio

► Mostra testo


LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri

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Strike, di Laura Brunelli

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Zebra85
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 29 luglio 2021, 10:55

Ciao Laura, piacere di leggerti.
Il racconto è scritto benissimo, mi è piaciuto molto, mi guida verso le varie scene fino alla conclusione in modo fluente.
Originale e divertente.
Sono una profana, non oso commentare di più.

Zebra85
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 29 luglio 2021, 11:34

Buongiorno a tutti.
La mia classifica di seguito:
1. Strike, di Laura Brunelli
2. L’altoparlante, di Alexandra Fischer
3. Solo un’idea, di Debora Dolci
4. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
5. Tabù, di Stefano Floccari
6. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
7. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
8. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio

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antico
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 29 luglio 2021, 11:44

Zebra85 ha scritto:Buongiorno a tutti.
La mia classifica di seguito:
1. Strike, di Laura Brunelli
2. L’altoparlante, di Alexandra Fischer
3. Solo un’idea, di Debora Dolci
4. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
5. Tabù, di Stefano Floccari
6. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
7. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
8. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio



Classifica non valida perché l'utente in questione deve produrre una classifica per il solo gruppo ALBA (e postarla con i commenti in unico post).

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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 29 luglio 2021, 11:45

Zebra85 ha scritto:Ciao Laura, piacere di leggerti.
Il racconto è scritto benissimo, mi è piaciuto molto, mi guida verso le varie scene fino alla conclusione in modo fluente.
Originale e divertente.
Sono una profana, non oso commentare di più.


NON SI POSTANO IN QUESTA SEDE I SINGOLI COMMENTI.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » giovedì 29 luglio 2021, 14:54

Non è stato per niente semplice stilare questa classifica: sulle prime tre posizioni sono andata dritta senza esitazioni, mentre per il resto della classifica ho valutato in primis chiarezza, e a seguire aderenza al tema e preferenza personale.

Classifica
1. LA LAVATRICE, di Stefano Impellitteri
2. Solo un’idea, di Debora Dolci
3. Strike, di Laura Brunelli
4. L’ultima linea, di Agostino Langellotti
5. Muori per il regno, di Giovanni Attanasio
6. Tabù, di Stefano Floccari
7. Mondo di sogni, di Andrea Partiti
8. L’altoparlante, di Alexandra Fischer

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Mondo di sogni
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LA LAVATRICE
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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#16 » giovedì 29 luglio 2021, 19:31

Scusate se posto in extremis, questa settimana ero lontano da casa e non ho avuto tempo prima.

Classifica

1. Strike
2. LA LAVATRICE
3. Solo un’idea
4. L’ultima linea
5. Mondo di sogni
6. Muori per il regno
7. L’altoparlante
8. Tabù

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Re: Gruppo SMILE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#17 » giovedì 29 luglio 2021, 20:26

Avete ricevuto tutte le classifiche.

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