Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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antico
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Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 luglio 2021, 1:54

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BENVENUTI ALLA 2000 CARATTERI EDITION, LA SECONDA TAPPA DELLO SPECIALE MINI CIRCUITO DE LO SCRITTORE DELL'ESTATE 2021, LA 155° ALL TIME!

Questo è il gruppo FIORI della 2000 CARATTERI EDITION con MAURIZIO FERRERO e WLADIMIRO BORCHI nelle vesti dei SOMMI GIUDICI.

Gli autori del gruppo FIORI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo CATENE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo SMILE.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dai SOMMI GIUDICI. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK OTTAVA ERA, coloro che non hanno ottenuto punti nel corso dell'Era in corso e che non hanno acquisito punti nel RANK ALL TIME sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo FIORI:

Jerusalema, di Mario Pacchiarotti, ore 23.53, 1515 caratteri
Solo per servire, di Luca Fagiolo, ore 23.29, 1994 caratteri
Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina, ore 23.31, 1973 caratteri
Revolucion, di Alessandro Canella, ore 23.24, 1993 caratteri
La pazza unione, di Morena Bergamaschi, ore 22.00, 1702 caratteri
La prova, di Giulio Palmieri, ore 00.07, 1972 caratteri MALUS 4 PUNTI
Il principe, di Valerio Covaia, ore 23.54, 1999 caratteri
La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Dalla Pozza Alfonso, ore 22.58, 1987 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 29 LUGLIO per commentare i racconti del gruppo CATENE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 30 LUGLIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo CATENE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo CATENE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non richiesta da me non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA 2000 CARATTERI EDITION A TUTTI!



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Stefano Impellitteri
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 20 luglio 2021, 16:42

Ciao a tutti, queste sono solo mie opinioni al fine di crescere. grazie di avervi letto.

LA MIA CLASSIFICA:
Revolución
Il peggior carceriere
La pazza unione
Solo per servire
IL PRINCIPE
Jerusalema
La prova
La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”

Revolución
john, complimenti, bellissimo!
ha un realismo che fa male, e i concetti espongono entrambi i punti di vista pur con uno stile immersivo in un sinolo pov
La prima frase è migliorabile di molto: "Faccio in tempo ad accendere l’ultima sigaretta" è raccontato puro, e stona con tutto ciò che segue, l'esposizione istante per istante della maniglia che si ruota e la porta che si apre il tanto che basta.
"Lolo ha disposto un po’ di giocattoli" presenta un doppio inciampo: anche se lolo è uscito dalla scena è subottimale seguire un dialogo del pov menzionando un altro personaggio, era meglio andare a capo. inoltre, il fatto che gli arnesi per torturare il suo flusso interiore li interpreta come giocattoli, sono più da sadico mercenario, stona con i principi di ideali che dovrebbe avere un compagno che fa queste cose per la libertà.
complimenti, un ottimo racconto!

Il peggior carceriere
Ciao Michael
Un ottimo stile, il racconto scorre e si costruisce riga dopo riga (ho fatto la battuta).
Piccole sfumature lo avrebbero migliorato, ad esempio: il flusso interiore di uno che si è tirato una riga di coca difficilmente ragiona delle sue sinapsi e neuroni; la prima frase era perfetta: la botta sale, era meglio mantenere quel registro magari con della sensorialità.
Il tema è a grandi linee preso, come già detto è scritto bene e l'idea non è male.
Trovo poca coerenza con la chiusa perchè parla dell'immagine nello specchio come di una persona a sé stante, l'averla spaccata stona un pò con il portarla in comunità il giorno dopo. Avrei preferito che la girasse o qualche altra idea, oppure che non parlasse di lui ma di sé, anche se sono la stessa persona, perchè comunque l'ha distrutta. è la mia interpretazione, forse un altro lettore non è infastidito perchè alla fine parla di sè stesso.
A rileggerci

La pazza unione
ciao Morena, un racconto piacevole.
Mi sembra che hai cercato lo stile trasparente, però c'è una ricca presenza di verbi percettivi: "Ci sentiamo trascinare fuori dalla nostra bella ampolla di vetro scuro" lo si può scrivere tranquillamente "Veniamo trascinati fuori dall'ampolla..." risparmi caratteri e solidifichi il punto di vista che pur parlando per tutti loro, non può sapere consa sentono gli altri.
Ci sono altre cosine che si potrebbero sistemare, l'idea è simpatica e il tempa centrato.
Una buona prova.
grazie e a rileggerci

Solo per servire
Ciao Luca.
Quella che segue è solo una mia opinione e non ho fini diversi dal confronto costruttivo.
Un buon racconto. lo stile è piacevole. La prima frase ha un problema: in prima lettura viene preso come un errore grammaticale "A TV", sentendo il bisogno di "ALLA TV". Solo più avanti si capisce dal contesto che è una scelta. si poteva ovviare con una architettura migliore. mi è piaciuto il paragone che fa telefono con la vibrazione dell'uomo che prende la scossa.
A rileggerci.

IL PRINCIPE
Ciao Red, molto piacere
Il tuo racconto ha cose buone e altre meno buone. il tema è centrato, lo stile buono, c'è nello specifico una frase che non capisco:
"«Guarda! Non vedi che dilaga già il panico ovunque?». Il mio guanto di velluto bianco indica nostalgico il tetro spettacolo che sta avendo luogo fuori dalla finestra."
Il POV dava del voi al principe, quì però il dialogo è dando del tu associato a un beat che indica "il mio guanto".
Non c'è una vera e propria idea di fondo, si interrompe senza un finale, ma la scena è scritta degnamente.
A rileggerci

Jerusalema
Ciao Mario.
Non prenderla sul personale, è solo una mia opinione e non ho fini diversi dal confronto costruttivo. lo stile è un pò desueto, molto esterno e crea poca empatia. ci sono ridondanze che sprecano spazio, per esempio scrivi un dialogo "Quanti sono?" con tanto di punto di domanda, e segui scrivendo "chiese". è ovvio che è una domanda, perchè sprecare caratteri in una gara dove la quantità è risicata? togliendolo risulta anche superiore l'effetto: - Quanti sono? - l'uomo brizzolato non mostrava la minima ansia o preoccupazione.
Il tema è centrato, ma l'idea di base non mi ha dato motlo.
A rileggerci :)


La prova
Ciao Giulio
Mi spiace, è solo il mio parere, ma il tuo racconto non mi è arrivato.
Non è una scena, ma solo un accenno di scena per menzionare infodump. Considerando il paletto della lunghezza si poteva architettare molto meglio, così da vedere qualcosa. Strutturato in questo modo vedo due che parlano di avvenimenti che non conosco e non ho visto.
A rileggerci

La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”
Ciao Alfonso, molto piacere.
Questa è solo la mia opinione, e lo scopo è solo il confronto.
Lo stile necessita di molto lavoro. non è una scena, è un riassunto. non si vede nulla e non si prova molto se non un sacco di informazioni che portano a una linea di dialogo finale.
Il testo va curato e riletto, per citare un problema è la ripetizione " Era tutto buio.", ma non è quello il problema, piuttosto proprio il modo in cui hai scelto di non portare il lettore nel vivere una storia ma raccontargliela.
anche l'idea ha un po di già visto.
Alla prossima e a rileggerci

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Signor_Darcy
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 21 luglio 2021, 21:47

Una tornata davvero difficile da valutare: diciamo che due sono i racconti che mi hanno colpito di più, ma uno ho dovuto ahimé penalizzarlo un po' perché non lo vedo centrato con il tema.

1. Revolución
2. Il peggior carceriere
3. Solo per servire
4. Il principe
5. La prova
6. Jerusalema
7. La pazza unione
8. La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”

Revolución, Alessandro Canella
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Il peggior carceriere, Michael Dag Scattina
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Solo per servire, Luca Fagiolo
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Il principe, Red Robin
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La prova, Giulio Palmieri
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Jerusalema, Mario Pacchiarotti
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La pazza unione, Morena Bergamaschi
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La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, Alfonso Dalla Pozza
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Debora D
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 22 luglio 2021, 12:56

Gruppo fiori
1. Revolucion, di Alessandro Canella
2. Solo per servire, di Luca Fagiolo
3. Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina
4. La pazza unione, di Morena Bergamaschi
5. La prova, di Giulio Palmieri
6. Jerusalema, di Mario Pacchiarotti
7. Il principe, di Valerio Covaia
8. La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Dalla Pozza Alfonso

Dalla Pozza, La bizzarra storia del Royal Paradise Club
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Valerio Covaia, Il Principe
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Giulio Palmieri, La prova
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Morena Bergamaschi, La pazza unione
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Revolucion, Alessandro Canella
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Michael Dag Scattina,
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Luca Fagiolo, Solo per servire
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Mario Pacchiarotti, Jerusalema
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Buona edizione, alla prossima

alexandra.fischer
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » sabato 24 luglio 2021, 16:01

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica:

JERUSALEMA di Jimjams Tema centrato. Scrittura rapida, efficace. In pochi tratti mostri il generale che deve eseguire l’ordine del dittatore (uomo brizzolato) e mandare i militari a sedare una rivolta…musicale. Questo spunto è il punto di forza del racconto: la musica vista come ribellione contagiosa, perché i soldati si uniscono ai ribelli nel ballarla. E il generale non si scompone: era un motivo di moda anni prima. Punto debole: manca la traduzione a uso del Lettore Diversamente Colto.

SOLO PER SERVIRE di Luca Fagiolo Tema centrato. Punto di forza: lo spunto degli elettrodomestici che si stufano di essere usati e basta e arrivano al sacrificio di uno di loro pur di essere liberi. Pensa che in prima lettura avevo pensato a un servitore straniero alle prese con una rapina al padrone ricco e vessatore e aiutato da complici dai soprannomi bizzarri, dovute ad abitudini (Frigo, golosità) o abilità (Induzione, capacità di elettricista). Invece, è stata una bella sorpresa.
Punti deboli:
se intendi mostrare tutto dal punto di vista del PC di casa (ho intuito che doveva trattarsi di quello dal riferimento al bluetooth, alla memoria interna, al termine instragrammare), ti riporto la frase corretta: Padron Luca ci vede schierati lungo il corridoio, spalanca gli occhi.
Ti riporto le frasi corrette:
Abbiamo subito legato, lui e io.
Grido su tutti i canali.

IL PEGGIOR CARCERIERE di Michael Dag Scattina Tema centrato. Il punto di forza del racconto è l’estrema precisione con la quale descrivi il meccanismo della dipendenza da alcol e droga da parte del protagonista, Enzo, il quale si ribella alla parte di se stesso che lo schiavizza e lo irride (molto bella la descrizione delle devastazioni sul volto del protagonista, causate dall’abuso di sostanze così pesanti). Il racconto ha un valore di per sé intrinseco (è educativo, nel mostrare la pericolosità di certe sostanze) e si somma a un testo molto curato. Bellissima la scena finale della distruzione dello specchio e della decisione del protagonista di curare la parte malata di se stesso. Punti deboli: nessuno.

REVOLUCIÓN di Alessandro Canella Tema centrato. Un racconto di sapore sudamericano. Mi ha immersa nelle atmosfere delle rivolte dei paesi latinoamericani e non solo per via del titolo, ma anche dell’atmosfera che hai messo nella storia, dove si mischiano i riferimenti familiari (vedi i saluti a Lolo, il primo torturatore, al nuovo arrivato), l’aria di condanna imminente e il lusso banale dello studio dalle piastrelle di marmo rosa dove è imprigionato l’ex dittatore. Punto di forza: il riferimento ai giocattoli sul tavolo, mi ha messo un brivido, visto che l’ex dittatore è legato a una sedia e malconcio per via delle percosse. La sorpresa finale, però, è che il secondo torturatore è un macellaio e per di più convinto che il noi con incluso il dittatore non esista più (e, mannaia alla mano, sta per dimostrarlo con i fatti). Il tiranno deposto ha il fascino del malvagio dal sangue di rettile (è amorale: le nazioni nascono dal sangue, a suo parere, e resta impassibile). Punti deboli, nessuno.

LA PAZZA UNIONE di Morena Bergamaschi Tema centrato. Ribellione gastronomica, a quanto pare. I punti di forza del racconto sono la descrizione degli elementi che rifiutano di mescolarsi all’uovo e alla maionese. Rendi molto bene l’aspetto solidale del gruppo visto da una delle vittime a rischio di inclusione negli altri due ingredienti. Come lei ce ne sono altre e tutte si coalizzano con lei per evitare la fine delle compagne. Io, a una prima lettura, avevo pensato a una colonia di botulino, poi ho intuito che si tratta di gocce d’olio, terzo ingrediente della maionese, basandomi anche sul titolo del racconto. Punti deboli: nessuno.

LA PROVA di Giulio Palmieri Tema centrato. La ribellione, in questo caso, è quella di Toto, il quale si ribella agli amichetti in merito alla grossa marachella combinata (aver fatto esplodere le finestre del vicino Meroni con i petardi). Questo, nello spirito di nonno Santo. Il punto di forza del racconto è proprio il personaggio del nonno, uomo di poche parole, ma che tutti rispettano; la sua autorevolezza arriva dall’essere temprato nel duro lavoro in campagna (vedi la descrizione della scatena). Il finale lascia capire che a suo modo, il nonno troverà la soluzione al guaio combinato dal nipote e dagli amici (che gli voglia bene il Lettore lo intuisce dalle parole della nonna, poche ma efficaci: Toto capisce il nonno).

IL PRINCIPE di Red Robin Tema centrato. Punto di forza: la ribellione si arresta all’apice del racconto. Questo è veramente un espediente scaltro per mantenere nel Lettore la simpatia per il Principe, di certo abituato a una vita talmente isolata da essere stupito di trovare nei rivoltosi anche i suoi coetanei, ma coraggioso al punto da voler restare per capire cosa c’è che non va nel regno, ora che ne è rimasto l’unico a capo. Il personaggio del consigliere Ernesto è ben delineato, sembra di vederlo, nella sala delle udienze in preda al panico. Punti deboli: nessuno.

LA BIZZARRA STORIA DEL “ROYAL PARADISE CLUB” di Myotismon Tema centrato. Hai capito la Stanza X? C’è un’attrazione…diabolica. Questo è il punto di forza del racconto: qualunque sia la scelta dell’incauto di turno, perderà l’anima e Lucifero potrà tornare dal suo Creatore e completare la Rivolta. Punti deboli: Legherei meglio a inizio storia l’incontro Petrocchi-Taroth con il dialogo. Oggi l’elenco di competenze: trentenne proprietario del club esclusivo non piace più. E vale anche il riferimento al fatto che sia frequentato dai VIP che escono cambiati dalla stanza misteriosa (potresti mostrarne qualcuno nella scena dell’assunzione di Petrocchi alle dipendenze di Taroth). Problema tempo: se fosse il mio racconto, scriverei qualcosa tipo “dopo una settimana di indagini, il Petrocchi si azzardò a entrare nella stanza proibita”.
Frasi riscritte:
“serate alternative”
Vivere e diventare ricco ogni anno di più, togliendoti la capacità di ricordare cos’hai visto qui.

La mia classifica è soffertissima, siete tutti ottimi autori:

SOLO PER SERVIRE di Luca Fagiolo

LA PROVA di Giulio Palmieri

IL PRINCIPE di Red Robin

REVOLUCIÓN di Alessandro Canella

LA PAZZA UNIONE di Morena Bergamaschi

IL PEGGIOR CARCERIERE di Michael Dag Scattina

JERUSALEMA di Jimjams

LA BIZZARRA STORIA DEL “ROYAL PARADISE CLUB” di Myotismon

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Laura Brunelli
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » sabato 24 luglio 2021, 18:50

Ecco la mia classifica, devo dire che non è stato per niente facile decidere.

1. Solo per servire

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2. Revolución

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3. Il peggior carceriere

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4. La pazza unione

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5. La prova

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6. Jerusalema

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7. Il Principe

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8. La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”

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Buona sfida tutti!

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antico
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » domenica 25 luglio 2021, 18:01

Avete già ricevuto cinque classifiche e sono tutte regolari, ve ne mancano ancora tre.

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Giovanni Attanasio
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » lunedì 26 luglio 2021, 14:13

Ecco la mia classifica con annessi commenti.

1. Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina
2. Revolución, di Alessandro Canella
3. La pazza unione, di Morena Bergamaschi

4. Solo per servire, di Luca Fagiolo
5. Jerusalema, di Mario Pacchiarotti
6. Il principe, di Valerio Covaia
7. La prova, di Giulio Palmieri
8. La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Alfonso Dalla Pozza

Jerusalema di Mario Pacchiarotti
Il sospetto che la lingua fosse reale è stato immediato, infatti si tratta di Zulu. Anche se seguo di tanto in tanto la situazione mediorientale mi sono perso il collegamento tra gli Zulu e Gerusalemme. Il testo della canzone è chiaro, si tratta del desiderio di voler restare in quelle terra, ma poi si contraddice dicendo di non voler essere lasciati lì(se ho tradotto bene).
Nonostante tutto questo, non mi arriva davvero molto. La cosa che apprezzo è la risoluzione pacifica del conflitto che un è un po’ una sorpresa visti gli esiti delle rivolte reali, e penso proprio che la storia facesse leva su questo.
Quel breve riferimento temporale a dieci anni prima mi ha un po’ messo in crisi.
A livello stilistico direi che è passabile, incluse la scelta del narratore distante e l’uso del raccontato.
Buona edition!

Solo per servire di Luca Fagiolo
Non male, c’è una buona costruzione della tensione narrativa sino al momento del risveglio del padrone che poi porta alla chiusura. Non sono sicuro fosse necessario riprendere lo stato emotivo di ogni elettrodomestico, anche se immagino avesse lo scopo di coinvolgere il lettore.
La storia mi piace, tutto sommato, e almeno l’interpretazione del tema è, per me, originale o almeno “diversa”.

Il peggior carceriere di Michael Dag Scattina
Buona declinazione del tema, una ribellione come si deve. La prima parte fa un buon lavoro di preparazione e poi arriva l’alter ego allo specchio e inizia il vero racconto. Ti potrei pure dire che l’incipit è troppo lungo, ma in realtà non credo sia così, poiché vedo nel testo la stessa meticolosità di chi è davvero intento a prepararsi una striscia.
Quello che mi è davvero piaciuto è sul finale. Non tanto il lancio dello specchio, quanto la voglia di dissociarsi da una parte malate di sé.

Revolución di Alessandro Canella
Sicuramente un bel testo, ben strutturato e pulito nello stile. La vicenda è di semplice realtà rivoluzionaria, è una cosa che nelle menti della maggior parte di noi, via media vari e serie tv, è facile da immaginare.
Questo permette al testo, e a te, di concentrarsi sulla qualità dello stile e soprattutto dei dialoghi. Trovo buono il setup e la raccolta finale, con frase a effetto.
Mi ha fatto strano quell’uso di “giocattoli”, che mi sembra strano rispetto al resto delle parole usate che permettono di immaginare la vita dei personaggi e il loro background.

La pazza unione di Morena Bergamaschi
Un'interpretazione intessante, anche se forse mi sfugge il senso della rivolta qui. Anzi, direi che c’è l’istinto della rivolta, il non volersi unire per formare la maionese e fare la fine degli altri (“altri” inteso come tentativi di maionese passata). Di sicuro è un testo divertente e il senso di suspense c’è e anche la progressione del “dramma”. La cosa che mi è piaciuta è che sin da subito si capisce di cosa stiamo parlando, e anche se all’inizio dalla boccia pensavo fosse uscita semplice acqua, la cosa non ha disturbato e la risoluzione finale ha solo portato chiarezza.

La prova di Giulio Palmieri
Il racconto è interessante, senza dubbio. Dopo l’incipit però veniamo travolti da una lunga esposizione che, seppur discretamente mascherata dal buon punto di vista e lo stile, tale resta. Il finale mi è arrivato confuso, senza un ’allaccio per comprendere dove fosse la rivolta. Le possibilità sono queste, per me: il nonna passa da silenzioso a parlante (rivolta); i ragazzi confessano (rivolta? verso chi?); il fatto che vogliono andare a risolvere la questione col vicino (una rivolta verso un vicino rompipalle, forse?)

Il principe di Valerio Covaia
Parto subito col dire che la cosa che mi ha meno convinto sono i dialoghi: trasmettono poco, davvero poco, dei personaggi e sono un po’ generici. Ho anche percepito una discreta distanza, una freddezza generale e non sono riuscito a calarmi nella storia. Mancava qualche appiglio emotivo forte, qualcosa a cui appendersi per empatizzare. Sarà pure il fatto che la situazione mostrata è, per me, molto classica e senza un twist finale adeguato scorre veloce senza troppo colpire.

La bizzarra storia del “Royal Paradise Club” di Alfonso Dalla Pozza
Sono sicuro che ti scontrerai con qualcuno che criticherà la scelta dell’onnisciente, un narratore che, di norma, racconta molto e “culla” il lettore informandolo di tutto e di più.
In questa storia devo criticare l’onnisciente anche io: questa costante presenza del narratore si avverte molto, si percepisce l’aria di storia raccontata e non davvero vissuta, c’è davvero poco spazio per vederci del proprio.
Sin dall’incipit ci viene detto (non mostrato) tutto ciò che serve sapere del protagonista, dunque è una cosa a cui il lettore non bada più e non serve attenzione per scoprire altro su di lui.
Poi ci viene spiegata la Stanza X (non mostrata) e di nuovo il lettore mette una crocetta e va avanti, visto che il problema è stato risolto per lui dal narratore.
E via dicendo.
Giocare con la suspense con un onnisciente è molto complesso, ci vuole un buon setup e un discreto spazio. Per esempio, aprire con “Se fosse entrato in quella stanza sarebbe morto” avrebbe avuto molto più impatto, perché, seppur mantenendo l’onnisciente, avresti potuto usare il resto della storia per tirare il lettore verso la risoluzione di questa suspense, verso il perché entrare nella stanza significasse morire.
L’onnisciente non è un tabù, ma di sicuro è, nel periodo storico e letterario attuale, una scelta stilistica che fa storcere il naso a moltissimi fanatici dell’immersione e pertanto va utilizzato con una maestria disumana o con la piena consapevolezza di starsi lanciando nudo nella tana delle tigri.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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antico
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » lunedì 26 luglio 2021, 19:58

Sei classifiche ricevute, ve ne mancano solo più due.

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Pretorian
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » martedì 27 luglio 2021, 20:16

Ecco graduatoria e commenti.

1)Solo per servire, di Luca Fagiolo
Ciao Luca e piacere d leggerti. Il racconto è carino e mi ha ricordato un vecchio cartone animato che ho visto quando ero bambino. Non ricordo il titolo, ma mi sembra che ci fossero questi elettrodomestici dimenticati che cercavano una nuova vital
A livello di stile posso dire di aver apprezzato il tentativo di offrire una maggiore caratterizzazione dei protagonisti, ma forse he hai inseriti un po' troppi e il fatto che il narratore intervenga così tanto per raccontare le loro azioni spezza un po' la tensione narrativa. Magari un focus maggiore solo su un paio di loro, unito a un maggiore uso delle azioni che delle descrizioni avrebbe dato al tutto maggiore linearità. A livello di trama, il tutto fila abbastanza liscio. Magari la morte di Luca stona un pochettino con quello che ha tutta l'aria di essere un racconto più "Leggero" ma qyì davvero parliamo di gusti personali.

Alla prossima!

2)Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina
Ciao Michael e piacere di leggerti. Il racconto è scritto bene, con la tua solita padronanza del linguaggio ed efficacia nelle descrizioni. I dialoghi tra il protagonista e il suo "doppio" sono ugualmente efficaci e oscillano tra l'inquietante e l'umoristico. Il problema maggiore di questo racconto è che visibilmente avrebbe funzionato meglio come testo più ampio. Esprimere l'arco di maturazione di un personaggio che cerca di liberarsi della sua dipendenz dalla cocaina è un tema interessante, ma ridurlo in così pochi caratteri finisce per togliere tutte le vere potenzialità che questo racconto poteva avere. è come se tu avessi cercato di infilare una torta nuziale in un buco di topo: quello che arriverà dall'altra parte sarà anche buono, ma è una quota infinitesimale del materiale originario.
Alla prossima!!

3)Revolucion, di Alessandro Canella
Allora, il racconto ha sicuramente dalla sua il fatto di essere molto evocativo per quanto riguarda un determinato contesto, d'latra parte presenta numerosi problemi tanto dal punto di vista stilistico che di quello della trama. Per la trama, non so quanto volutamente hai lasciato nell'ombra i rapporti effettivi tra i personaggi: chi è il protagonista? Chi lolo? Cosa sta succedendo a tutti quanti? Sembra che ci sia stata un cambio di regime, ma, se è così, perché Lolo e il protagonista sembrano affranti? Anche l'atteggiamento del presidente deposto sembra presupporre la conoscenza di qualcosa che al lettore non è dato di sapere, laddove in caso contrario, il suo atteggiamento arrogante sembrerebbe quello di un cattivo da cartone animato. Il contesto del racconto è così confuso che fatico persino a comprendere se le specifiche sono rispettate o meno: dovrebbe esserci una "rivolta", mentre il titolo del racconto e il contesto che sembra emergere indicano una "rivoluzione", che è cosa ben diversa dalla rivolta. Per quanto riguarda lo stile, ho notato diversi inciampi nel tell nella narrazione, il più evidente dei quali avviene proprio nella prima frase, quando la specifica che "Faccio in tempo ad accendere l’ultima sigaretta del pacchetto che le maniglie dello studio ruotano verso il basso" cerca di suggerire una contemporaneità delle azioni che oltrepassa il mostrato narrativo.
Peccato.

Alla prossima!
4) La pazza unione, di Morena Bergamaschi
Ciao, Morena e piacere di leggerti. Devo dire, ho faticato a comprendere davvero il tuo racconto. Sembra un testo umoristico, ma non riesce davvero a strappare una risata. Non sono nemmeno riuscito a seguire chiaramente la vicenda: insomma, cosa sono i protagonist? Si intuisce che sono cibo, ma di che genere? Maionese e uovo sono comuni in molti piatti e mi è venuto da pensare all'insalata di riso, ma davvero non capisco cosa possa essere. A livello di stile non ho molto da dire: il testo scorre bene, anche se qualche espressione sensoriale in meno (vedo, accorgo) avrebbe rafforzato l'impianto narrato. Ho dei dubbi sul raggiungimento del tema, dato che quì non vedo davvero una "rivolta".

Alla prossima!!

5)Jerusalema, di Mario Pacchiarotti
Ciao Mario e piacere di leggerti. Allora, benché breve il racconto presenta numerose problematiche tanto dal punto di vista dello stile, quanto di quello della trama. Per la seconda diciamo che la problematica risulta meno grave: il fatto che tutti si mettano a ballare al ritmo di una canzone di dieci anni prima resta inspiegato e ancora adesso non riesco a capire se la tua scelta sia stata casuale o dettata da un giudizio sul testo della canzone in sé. A livello di stile, ho notato numerose interpolazioni di tell all'interno del testo, che rendono persino faticoso intuire il corretto POW della storia. Nel senso, nel dialogo iniziale quante persone intervengono? L'"uomo brizzolato" è il ministro o qualcun altro? Anche nella seconda parte della storia il focus passa dai militari al ministro e al generale... tra l'altro senza che si capisca perché loro non stiano ballando.
Mi spiace, Marco, ma c'è ancora molto da lavorare. Alla prossima!


6)La prova, di Giulio Palmieri
Ciao, Giulio e piacere di leggerti.
Allora, devo dire che il racconto presenta diverse problematiche, sia dal punto di vista della trama che dello stile. Per quanto riguarda la trama... semplicemente non esiste. A parte la scena finale, che è un frammento di scena, in quanto la sua soluzione ci iene rivelata attravero un'intuizione del narratore, il resto è infodump sulla figura del nonno. A livello di stile, poi, il racconto è un casino. Dall'infodump che mangia metà testo, al finale che è una proiezione di una possibilità futura, passando per la spiegazione di cosa sia la "scatena", il racconto non arriva mai ad avere un minimo di immersività e prosegue senza avere un vero filo conduttore o una linea narrativà.
Per concludere, ho davvero difficoltà a trovare la "rivolta" che dovrebbe essere in tema.


Alla prossima!!


7)Il principe, di Valerio Covaia
Ciao, Robin e piacere di leggerti.
Dunque, il racconto è decisamente al di sotto delle tue precedenti produzioni. La trama procede bene fino al finale (con "Bene" intendo che quantomeno ha una storia coerente, per quanto non eccezionale) ma lì tutto si perde, in quanto la frase finale del principe risulta incomprensibile, cos' come la risposta dei ribelli. Se questa è la citazione di qualche avvenimento storico, ammetto di non conoscerlo. A livello di stile, il racconto presenta un tell fortissimo, visibile nei continui cambi di scena, nell0nutile inserimento di quel "é preccupato" O "La mano guantata indica nostalgica".... cosa significa?) anche la descrizione delle scene di combattimento rovina l'immersività, in quanto, benché il POW sia quello del Principe, vengono mostrate scene che lui non può essere in condizioni di vedere.

Peccato.

Alla prossima

8) La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Dalla Pozza Alfonso
Ciao, ALfonso e piacere di leggerti.

Come ti hanno fatto notare in passato, il racconto che presenti fatica davvero a definirsi tale e sembra maggiormente un appunto per un testo più ampio. Fatti, avvenimenti, dialoghi... tutto è condensato all'inverosimile. A farne le spese sono sia la trama che lo stile, in quanto la prima è confusa e con un finale abbastanza incomprensibile, mentre lo stile è così basilare da ricordare davvero una lista di fatti e nulla più. Il fatto che il tutto termini con il diavolo che elenca cose, è significativo dello stile grezzo che p stato utilizzato. Un consiglio: rielabora tutto dando a questa intuizione lo spazio che merita e lavora su uno stile con meno elenchi e un più marcato sviluppo narrativo.

Alla prossima!!

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 28 luglio 2021, 1:16

Jerusalema, di Mario Pacchiarotti
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Solo per servire, di Luca Fagiolo
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Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina
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Revolucion, di Alessandro Canella
► Mostra testo

La prova, di Giulio Palmieri
► Mostra testo

Il principe, di Valerio Covaia
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La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Dalla Pozza Alfonso
► Mostra testo


1. Revolucion, di Alessandro Canella
2. La prova, di Giulio Palmieri
3. Il peggior carceriere, di Michael Dag Scattina
4. Solo per servire, di Luca Fagiolo
5. Jerusalema, di Mario Pacchiarotti
6. La pazza unione, di Morena Bergamaschi
7. La bizzarra storia del “Royal Paradise Club”, di Dalla Pozza Alfonso
8. Il principe, di Valerio Covaia

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Re: Gruppo FIORI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 28 luglio 2021, 15:33

Avete ricevuto tutte le classifiche.

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