CLASSIFICA e COMMENTI dei Sommi Giudici

Lunedì 19 luglio dalle 21.00 alle 00.00 con 2000 caratteri a disposizione e un tema scelto dai Campioni dell'arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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CLASSIFICA e COMMENTI dei Sommi Giudici

Messaggio#1 » mercoledì 11 agosto 2021, 20:07

CLASSIFICA

Primo classificato – Medaglia d'oro
Lacrime

Secondo classificato – Medaglia d'argento
Storie

Terzo classificato – Medaglia di bronzo
Collaterale

Quarto classificato
Caccia alla penna

Quinto classificato
Fasi

Sesto classificato
Personaggi in cerca di...

Settimo classificato
Solo un'idea

Ottavi classificati a pari merito
Il peggior carceriere
La Lavatrice
Revolucion
Solo per servire
Strike


COMMENTI

Lacrime
Commento di Maurizio Ferrero
Il colpo di scena, il ribaltamento di prospettiva, è un classico quando si parla di racconti così brevi. Solitamente viene piazzato in chiusura, ma bisogna essere dei veri maestri per centrare l'obiettivo e non creare un finale deludente.
In questo racconto l'autore osa molto di più: piazza il colpo di scena a metà del racconto e poi ci racconta tutte le verità che fino a quel momento ci erano state precluse, dando un significato diverso a tutta l'opera, riempiendola di emozione e di un triste senso di ineluttabilità.
Commento di Wladimiro Borchi
Beh, un racconto come piace a me (e forse a tutti, visto che sei arrivato primo nel tuo girone): una scrittura chiara, argentina, molto pulita; un’idea brillante; una situazione di estremo pathos e un plot twist che funziona alla grande. Senz’altro sul mio podio, in attesa di stabilire il gradino esatto.

Storie
Commento di Maurizio Ferrero
Un racconto che narra di una rivoluzione mai avvenuta, e spera in un cambiamento del futuro. Una storia-nella-storia che colpisce a fondo, con una morale ben tratteggiata, ma senza essere buttata in faccia al lettore. Buona la narrazione della scena e il finale amaro, che getta sotto una luce diversa tutto ciò che è stato narrato finora. Mi è piaciuto molto.
Commento di Wladimiro Borchi
Bell’idea e chiusa molto amara per un racconto sulla ribellione mancata. La pecca più grossa del lavoro è che è tutto raccontato e anche il senso del finale viene affidato a una gigantesca didascalia (infodump) che non lo fa eccellere. Occasione sprecata: capisco i pochi caratteri a disposizione, ma, così facendo, tutto il pathos che ti metteva a disposizione il tema scelto ha avuto una resa del cinquanta percento.

Collaterale
Commento di Maurizio Ferrero
Qui la risata mi è uscita proprio di gusto. Bel racconto comico, con leggere invasioni nel grottesco che mi sono proprio piaciute. La narrazione è ben strutturata, mantiene il punto fino alla fine e fa uscire la rivelazione proprio quando serve. Non ho ben capito la parte sulla bambola di Hermione senza testa, secondo me era evitabile, ma il resto del racconto è molto bello.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto davvero divertente, idea molto buona. Sarebbe da podio, se capissi che c’entra il tema proposto. Magari mi faccio aiutare da Maurizio. Per il momento, però, seppur sia davvero un racconto geniale la pressoché nulla aderenza al tema non gli fa raggiungere postazioni di rilievo.

Caccia alla penna
Commento di Maurizio Ferrero
I personaggi letterari si rivoltano contro i loro creatori. I riferimenti sono magnificamente costruiti, ed è un vero piacere riconoscere i vari autori e i loro killer durante la storia. La narrazione è ben tenuta e il finale ironico quanto basta, forse il tutto un filo affrettato (Collodi arriva, gli viene detto che starà bene, e dopo neanche cinque minuti Pinocchio lo becca). Sarei curioso di vedere uno scontro tra Melville e le sue creazioni.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto davvero brillante: i protagonisti delle storie si ribellano ai loro autori e vanno a farli fuori. Ho dovuto rileggerlo un paio di volte per capire tutti i passaggi, ma l’effetto è micidiale. Immagino si svolga in una sorta di limbo in cui il tempo si è fermato, convivendo nella medesima storia autori di epoche molto diverse. Questo è l’unico nodo irrisolto, capire come mai siano tutti assieme. In ogni caso un ottimo lavoro, che merita postazioni alte nella classifica.

Fasi
Commento di Maurizio Ferrero
Un racconto in due parti, di cui la prima serve per gettare le basi del conflitto, la seconda a farlo esplodere. Buon uso del narrato, il racconto colpisce duro dove deve e fa il suo lavoro. Forse un po' superflua la comparsa del padre e del fratello della protagonista, che non aggiungono molto alla narrazione. A parte questo dettaglio, mi è piaciuto molto.
Commento di Wladimiro Borchi
Idea meno brillante della precedente nel suo girone, ma scrittura altrettanto buona. Il senso del finale arriva bene, anche se, almeno a gusto mio, spiattellare alla madre padrona le stesse parole usate da lei per descrivere il legittimo essere della figlia non mi pare granché come atto di ribellione. Il risultato è comunque molto buono.

Personaggi in cerca di...
Commento di Maurizio Ferrero
Un bel divertissement sul rapporto tra personaggi e autore, che nel twist finale ci fa comprendere che, sotto sotto, siamo tutti personaggi creati da qualcun altro. L'ho trovato divertente e ben scritto, anche se alla prima lettura ho avuto un po' di difficoltà di comprensione nella parte finale. Strappa un sorriso e ho apprezzato molto la struttura a scatole cinesi.
Commento di Wladimiro Borchi
Davvero un racconto carinissimo, fondato su un’idea davvero buona: personaggi ribelli della storia di Benjamin che, quale protagonista della storia che stiamo leggendo, si ribella anch’egli al proprio autore. Come la definiamo?... metanarrativa esistenzialista? Davvero una buonissima prova!

Solo un'idea
Commento di Maurizio Ferrero
Un racconto divertente che infligge una buona stoccata al mondo del mainstream letterario. Più spazio a personaggi nuovi, diversi, basta con i cliché! L'unico peccato è che non abbiamo idea di chi sia il protagonista della storia, un vero e proprio signor nessuno che si lancia in avanti e ruba il posto a qualcun altro. Sarei curioso di vedere che storia salterebbe fuori. Divertente, satirico quanto basta e con una buona idea di fondo. L'ho apprezzato.
Commento di Wladimiro Borchi
Molto poetico il tema scelto delle idee che attendono il loro turno per finire sulla carta. Tra l’altro, nel leggere la storia mi si è smossa anche una sorta di voglia di rivendica per quelle idee che, anche se belle, originali e con la loro fetta di mercato a disposizione, vengono perennemente rifiutate dalle case editrici (rigorosamente senza nemmeno aver letto l’eventuale sinossi) con la brillante motivazione “il maresciallo non c’è, le chiavi non ci sono e si è sempre fatto così”. Insomma l’ho letto con estremo piacere, rapito subito dall’atmosfera e pronto a spronare i ribelli alla rivoluzione.

Il peggior carceriere
Commento di Maurizio Ferrero
Rivoluzione contro sè stessi e i vizi in grado di portarci all'autodistruzione. Buona idea! Lo svolgimento non mi ha però convinto del tutto, il tossico che parla con sè stesso allo specchio mi sa di già visto. Ciò che ho apprezzato particolarmente è invece il finale – tendenzialmente positivo e che lascia aperte le possibilità per il futuro. Chissà se il protagonista manterrà la sua promessa?
Commento di Wladimiro Borchi
Sdoppiamento di personalità per la droga, con finale positivo. La ribellione è verso la schiavitù della dipendenza. Buona declinazione del tema, scritto piuttosto bene, purtroppo rispetto agli altri finalisti svetta un po’ meno.

La Lavatrice
Commento di Maurizio Ferrero
Il messaggio del racconto risulta molto chiaro, forse fin troppo, con una protagonista così negativa (quindi priva di una vera tridimensionalità) e una morale finale così diretta. Non che non l'abbia apprezzata, tutt'altro, ma credo che nel raccontare una storia sia importante nascondere il più possibile nel testo la morale da passare al lettore, che altrimenti rischia di sentirsi "imboccato". La battuta finale del commesso mi ha divertito molto.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto con un messaggio non troppo originale che, in ogni caso, si lascia leggere. Al di là del significato, quello che qui è davvero interessante è la declinazione del tema. “Rivolta!” viene inteso come: “questo maledetto elettrodomestico rigira i vestiti!”. Lavoro discreto, ma ahimè, in altri tra quelli giunti in finale c’è qualcosa di più intrigante.

Revolucion
Commento di Maurizio Ferrero
Un racconto interessante. Anche qui la situazione viene giocata su un ribaltamento di prospettive, visto che il prigioniero compare in scena solamente a raccolto inoltrato. Mi è piaciuto, ma ho trovato un po' troppo artefatto e retorico il dialogo tra il torturatore e il torturato. Buona la chiusura con la battuta del protagonista che lascia presagire il futuro dell'altro personaggio.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto di pancia che fa un bell’effetto. Non c’è un vero e proprio twist alla fine, tutto è atteso e il finale lascia poco, salvo un po’ di amarezza e quell’effetto gore di cui dicevo all’inizio. Non mi è dispiaciuto ma non mi ha fatto impazzire.

Solo per servire
Commento di Maurizio Ferrero
Rivolta degli elettrodomestici! Il racconto è carino e divertente, mi ha ricordato un po' l'assalto al castello nella scena finale de La Bella e la Bestia. Lo stile è buono e si lascia leggere con piacere, ma rimane un semplice divertissement confinato alla sua dimensione. Forse sarebbe risultato più interessante se non fosse stato subito così ovvio chi fossero i protagonisti.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto scritto molto bene, ma anche qui siamo in ambientazione Walt Disney che, come ho detto, non riesce a prendermi. A ribellarsi sono gli elettrodomestici creati per servire l’uomo. Rispetto a quello dei birilli sono riuscito a empatizzare di più, forse per il sacrificio di phon, ma anche in questo caso non sono riuscito ad andare oltre la superficie.

Strike
Commento di Maurizio Ferrero
Un racconto divertente su una rivolta di oggetti di uso quotidiano. Non sono un esperto di bowling, quindi ci ho messo un po' a capire che fossero i birilli a parlare (pensavo fossero le palle), in ogni caso buona l'idea di non rivelare subito cosa fossero i protagonisti. Il racconto strappa un sorriso, la scena finale dei birilli che si lanciano contro i giocatori è molto carina. Un dettaglio che non è sfuggito al mio occhio consiste nel "trucchetto" di Angolo: non ho ben capito cosa abbia escogitato, se non lanciarsi sul nastro trasportatore. Anche questo racconto strappa un sorriso, ma non stimola alcuna riflessione particolare.
Commento di Wladimiro Borchi
Racconto un po’ troppo Walt Disney per i miei gusti, con i birilli che si preparano alla rivolta contro chi “li prende per il collo e li getta a terra”. Purtroppo che si parlasse di animali o oggetti inanimati mi è apparso chiaro fin dall’inizio. Il twist, quindi, non mi è arrivato con la forza necessaria. Peraltro questo ha fatto si che il sottoscritto sia rimasto fuori dalla storia per tutta la lettura e non ci abbia creduto nemmeno per un secondo. Il risultato è stato: empatia zero. Attenzione a metà c’è un'eufonica fuori posto : “una ad una”.



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