L'ora che precede l'arcobaleno

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Signor_Darcy
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L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 22:18

L’ora che precede l’arcobaleno
di Stefano Floccari

Sto soffrendo il caldo.
Io non sono uno di quelli che si lamenta comunque. Parliamoci chiaro: non si può cagare il cazzo d’estate e pure d’inverno. Io ho scelto la neve, lo sci, la polenta uncia. Quindi d’estate sono autorizzato a lamentarmi – e non mi faccio certo pregare.
Sono svaccato sulla sdraio, la schiena col suo ecosistema, il libro chiuso, il telefono che non riesce mai a stare dieci minuti senza doversi illuminare.
Il cielo va scurendosi tra le fronde dell’ulivo. Respiro un po’ mentre il temporale rompe gli indugi e annuncia la sua imminente venuta.
Dovrei falciare il prato, ché se aspetto domani è un casino, con l’erba bagnata la falciatrice s’ingolfa peggio di me con le patatine all’aceto; e però sotto l’ulivo si sta bene e io, ça va sans dire, oggi non ho voglia di fare un cazzo.
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antico
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 22:26

Ciao Stefano! Tutto ok con caratteri e tempo, buona 800 CARATTERI EDITION!

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Puch89
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#3 » martedì 17 agosto 2021, 8:22

Ciao Stefano.
Il tuo racconto spacca, per rimanere nei suoi termini goliardici. Hai scelto un tipo di "riposo" scanzonato, forse dal raccontato meno intenso ma non per questo meno valido. L'atavico e sacrosanto diritto di non fare un cazzo, sempreverde ma specialmente in estate, viene qui espresso in una forma mista, nell'eleganza evocativa e allo stesso tempo sconsiderato. La frase finale è meravigliosa. Mi hai strappato un sorriso, bella prova!

alexandra.fischer
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#4 » martedì 17 agosto 2021, 16:11

Tema centrato. Simpatico il tuo protagonista dal linguaggio colorito. Me lo immagino alto e vigoroso, dal fisico da sciatore, perché ama la montagna, l’inverno e lo sci con relativa alimentazione ricca e gustosa. Chiaro che non possa amare l’estate e preferisca restare sulla sdraio. Bella la resa del Riposo: il libro chiuso, il telefonino visto da lontano, come un oggetto che lampeggia, ignorato. Degna di un quadro del Giorgione la venuta della Tempesta, visibile fra le fronde dell’ulivo. E pazienza, se l’indomani sarà dura falciare il prato bagnato (bello il paragone erba bagnata falciatrice-patatine all’aceto e stomaco del protagonista). Punti deboli: nessuno.

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GiulianoCannoletta
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#5 » martedì 17 agosto 2021, 17:27

Ciao Stefano, piacere di averti letto.
Tema centrato, letteralmente. Il protagonista rivendica il suo diritto a non fare assolutamente niente in una calda giornata estiva con un temporale alle porte. Molto belli i dettagli che inserisci e il linguaggio schietto del personaggio che lo caratterizza molto bene con alcune formidabili espressioni. Mi è mancato però un guizzo finale che desse più spessore a questo flusso di coscienza e in definitiva non mi ha soddisfatto del tutto.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#6 » venerdì 20 agosto 2021, 16:39

Ciao Stefano.
Questo, lo so già, è uno di quei brani che mi daranno parecchi grattacapi nel posizionamento finale. Dal punto di vista tecnico, nulla da dire. Il flusso di coscienza del protagonista arriva alla perfezione, grazie anche ad alcune “imperfezioni” stilistiche qui palesemente volute e pertanto non considerabili come tali.
Il problema nasce, semmai, dal mio personalissimo rapporto con i brani in stile “divertissement” un po’ fini a sé stessi. Da un brano mi aspetto sempre un piccolo spunto di riflessione, un punto di vista capace di farmi vedere le cose in maniera diversa. Qui ovviamente non c’è, ma non per pigrizia o dimenticanza tua, bensì perché frutto di una scelta consapevole.
Mannaggia a te, non potevi scriverlo male sto racconto, che così mi rendevi la vita più semplice?
lupus in fabula

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Laura Brunelli
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#7 » lunedì 23 agosto 2021, 16:53

Ciao Stefano piacere di leggerti.
Declinazione interessante del tema. A focalizzare l’attenzione del lettore non è tanto il riposo in sé, quanto il desiderio di godersi il riposo. Un unico flusso di pensieri ben gestito, spezzato solo dalla breve descrizione del cielo che si scurisce e del temporale che rompe gli indugi. Manca però, a mio avviso, un conflitto o un guizzo finale che renda il flusso di pensieri un po’ più interessante. Così resta del tutto fine a sé stesso e non riesce a coinvolgermi del tutto.
Dal punto di vista stilistico ho poco da dire se non che, in un paio di punti ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa, anche se si tratto veramente di sofismi e non inficiano la lettura, te li segnalo.
“Io non sono uno di quelli che si lamenta comunque.” In questa frase non mi è piaciuto il comunque, non credo sia sufficientemente chiaro ad esprimere il concetto sotteso.
“Sono svaccato sulla sdraio, la schiena col suo ecosistema, il libro chiuso, il telefono che non riesce mai a stare dieci minuti senza doversi illuminare.”. Qua credo che il problema sia che l’ultima parte della frase è troppo lunga rispetto all’elenco della prima parte, e, in prima lettura la frase mi resta un po’ sospesa, come se mancasse qualcosa.

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Stefano.Moretto
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#8 » martedì 24 agosto 2021, 10:18

Ciao Stefano
Ho già letto qualcosa di tuo in passato e devo dire che questo brano, per quanto corto, è forse il tuo pezzo migliore. Il tuo stile è sicuramente riconoscibile, non tanto per come scrivi, ma per il modo in cui trasmetti le emozioni dei personaggi, con questa naturalezza che li fa sembrare vivi. Questo è il tuo pregio più grande.
Parlando delle cose che funzionano meno, penso ci siano alcuni elementi che fanno un po' a botte tra loro. Ad esempio, subito all'inizio il protagonista si lamenta per il caldo, però poi scopriamo che sta per arrivare un temporale, quindi ci evoca una sensazione di frescura in arrivo. O almeno è quello che mi arriva come sensazione. Anche il pensiero di "devo falciare il prato" è un po' strano: il temporale sta arrivando, se inizia ora rischia di farsi beccare dalla pioggia. Invece di dire che non c'ha voglia di fare nulla sarebbe stato un ottimo punto in cui dire per esempio "oh che peccato, sembra che dovrò rimandare la falciatura del prato. Oggi no che c'è il temporale, domani no che sarà tutto bagnato, forse forse Mercoledì se avrò tempo" giusto per sottolineare il suo procastinare. Sarebbe stato uno spunto interessante. Magari per rendere la scena più dinamica avresti potuto introdurre un altro personaggio che lo spingeva a falciare l'erba e lui adduceva come scusa il temporale per non farlo, anche questo poteva essere un modo in più per non far finire il racconto "fine a se stesso".
Una buona prova comunque, continua così!

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Andrea Partiti
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#9 » giovedì 26 agosto 2021, 11:33

Stilisticamente ed emotivamente il racconto funziona bene, ci immergi, usi un tono molto svogliato che trasformano quella che potrebbe essere una generica lamentela contro il clima in qualcosa di piacevole e divertente per idee e immagini.
Ammetto però che manca un cardine del racconto, un qualche elemento che da un senso e concretizza i pensieri del narratore. Pensavo sarebbe stato il temporale questo elemento, con le gocce di pioggia che iniziavano a scendere e cementavano l'inattività, con un tuono che lo scuote dal torpore o qualsiasi elemento forte, invece il finale cade nel vuoto, proseguendo (forse intenzionalmente) l'apatia iniziale e con un effetto che non mi convince a pieno.

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Andrea76
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#10 » giovedì 26 agosto 2021, 12:02

Tema centrato alla lettera: il fancazzismo è una religione prima ancora che uno stile di vita. Divertente e allo stesso tempo ricercato lo stile, riuscita la caratterizzazione del personaggio. Il racconto però resta un mero flusso di coscienza che dal punto di vista drammaturgico regala poco al lettore.

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Sherwood
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#11 » sabato 28 agosto 2021, 21:22

M'è piaciuto davvero tanto il tuo racconto, forse perché, mentre leggevo, nella mente scorrevano le immagini di un pomeriggio pigro di un tizio stravaccato sulla sdraio con il libro ormai chiuso e il cell che non smette di rompere le scatole. Intanto si avvicina il temporale e l'uomo cerca soltanto di starsene in santa pace per conto suo. Non succede praticamente niente, ma è così bello questo dolce far niente... :) Bel pezzo.

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antico
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Re: L'ora che precede l'arcobaleno

Messaggio#12 » domenica 29 agosto 2021, 15:06

Il pezzo si legge bene e si evince anche dalle reazioni generali di tutti i commentatori, però paga in modo davvero pesante il suo sembrare privo di direzione, questo lasciare il lettore un pelo non appagato. Se la tua idea era quella di mostrarci un Drugo (Big Lebowski) italian style, l'introduzione è riuscita. Il problema sta nel non avere potuto, per ovvie esigenze di spazio, sviluppare il tutto in un qualcosa che non rischiasse di risultare fine a se stesso. Resta il fatto che applaudo al tuo tentativo e, per buona parte, anche alla tua realizzazione. Per me qui siamo su un pollice tendende verso il positivo.

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