Invincibile di Emiliano Maramonte

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Emiliano Maramonte
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Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 22:33

Aurelius estrasse il gladio dal petto del Germano e cedette alla stanchezza. Intorno a lui infuriava la battaglia. L’agguato nella selva nera aveva spazzato via la legione. Un tramonto di fuoco ammantava di gloria i soldati che erano caduti per Roma. Aurelius si guardò intorno: tutto era perduto.
Un altro nemico, un ragazzo biondo e robusto, gli si parò di fronte. Urlando lo attaccò col suo giavellotto. Aurelius lo schivò rotolando di lato. L'altro scomparve, poi una punta acuminata si materializzò a un dito dai suoi occhi.
Invincibile. Aveva combattuto centinaia di battaglie. Chiunque lo avesse affrontato, era morto.
Non ora, però. Ora era stanco.
Il giavellotto scese verso il petto e si fermò. Aurelius allontanò il gladio. Il Germano gli affondò la lancia nel cuore.
《Grazie》rantolò Aurelius.



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antico
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 22:38

Ciao Emiliano! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!

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Puch89
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 17 agosto 2021, 7:59

Lietissimo di leggerti Emiliano!
Uno scorcio interessante, la morte di questo soldato romano durante un agguato che ha decimato la sua legione. Mi piace il passaggio del tramonto di fuoco nella selva nera, coi compagni caduti al suo fianco. E il congedo nella morte di un soldato che anela al meritato riposo, infine lieto al suo carnefice, per averlo salvato dall'onere di future battaglie. Breve ma appagante!

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GiulianoCannoletta
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 17 agosto 2021, 11:58

Ciao Emiliano, piacere di averti letto.
Un guerriero invincibile, sopravvissuto a mille battaglie incontra finalmente la sua fine. Hai reso molto bene quel senso di stanchezza da "veterano" che lo porta addirittura a ringraziare il nemico che gli ha concesso l'eterno riposo. Alcune espressioni che hai usato ("Un tramonto di fuoco ammantava di gloria i soldati che erano caduti per Roma."), che rischiavano di apparire pesanti, mi sono invece sembrate assolutamente ben inserite nel racconto.
Davvero un bel testo, complimenti!

Un'osservazione a margine: da una prima, rapida lettura ho notato che siamo stati in diversi a interpretare il tema riposo come morte. Vedo che su mc l'ottimismo regna sovrano! :)
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » mercoledì 18 agosto 2021, 13:12

Ciao Emiliano.
È da un po’ che non mi capitava di dover commentare un tuo racconto, se non ricordo male.

Parto da ciò che mi è piaciuto: l’idea. Nulla di estremamente originale, vero, ma perfettamente in linea con il tema e capace di reggere più che bene il messaggio che hai voluto portare avanti.

Ciò che ho apprezzato meno è lo stile, non tanto per un po’ di cadute nel raccontato (che in una competizione così limitata nei caratteri ci possono stare, anche se cozzano un po’ con la scelta di descrivere una scena d’azione), quanto per la presenza di troppe frasi fatte: la battaglia che infuria, il tramonto di fuoco, il “tutto era perduto”…

Il vero problema è però a mio avviso la struttura. Parli infatti di un personaggio “invicibile” a voler sottolineare il suo valore nel combattimento. Peccato solo che tale valore non ci venga mostrato. La scena inizia infatti con un duello appena concluso e si chiude con un altro dove il protagonista perde senza dare grosse difficoltà all’avversario. Vero è, come scrivevo all’inizio, che mai come in questa edizione lo spazio era tiranno, ma lo è altrettanto che nel tuo brano, a mio avviso, sprechi un sacco di caratteri in descrizioni superflue, se non addirittura inutili. Prendi questo passaggio:

Intorno a lui infuriava la battaglia. L’agguato nella selva nera aveva spazzato via la legione. Un tramonto di fuoco ammantava di gloria i soldati che erano caduti per Roma. Aurelius si guardò intorno: tutto era perduto.

Sono 220 caratteri che poco o nulla aggiungono alla narrazione. Anziché dirmi che la battaglia infuria, mostrami subito un altro avversario farsi avanti o lo stesso Aurelius che soccorre un compagno in difficoltà. Non citare poi Roma: il nome del protagonista e quell’accenno al popolo d’appartenenza del nemico nella prima frase bastano e avanzano per evocare nella testa del lettore il periodo storico e l’ambientazione (a meno che sia proprio una capra in storia, ma a quel punto il problema è suo, non certo dell’autore). Insomma, non dirmi che “chiunque lo avesse affrontato, era morto”, ma mostramelo o quantomeno fammelo intuire. Non perdere tempo nei cliché e nelle descrizioni, ma vai di sangue e “viuleeeenza” (cit.).

Insomma, prova discreta che poteva ambire a molto di più, ma viste le modalità con cui ti sei trovato a dover affrontare questa sfida (via cellulare, giusto?), direi che il risultato è comunque soddisfacente. Alla prossima.
lupus in fabula

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » mercoledì 18 agosto 2021, 18:48

Puch89 ha scritto:Lietissimo di leggerti Emiliano!
Uno scorcio interessante, la morte di questo soldato romano durante un agguato che ha decimato la sua legione. Mi piace il passaggio del tramonto di fuoco nella selva nera, coi compagni caduti al suo fianco. E il congedo nella morte di un soldato che anela al meritato riposo, infine lieto al suo carnefice, per averlo salvato dall'onere di future battaglie. Breve ma appagante!


Grazie mille per gli apprezzamenti. Fanno sempre piacere.

Buona Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 18 agosto 2021, 18:51

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di averti letto.
Un guerriero invincibile, sopravvissuto a mille battaglie incontra finalmente la sua fine. Hai reso molto bene quel senso di stanchezza da "veterano" che lo porta addirittura a ringraziare il nemico che gli ha concesso l'eterno riposo. Alcune espressioni che hai usato ("Un tramonto di fuoco ammantava di gloria i soldati che erano caduti per Roma."), che rischiavano di apparire pesanti, mi sono invece sembrate assolutamente ben inserite nel racconto.
Davvero un bel testo, complimenti!

Un'osservazione a margine: da una prima, rapida lettura ho notato che siamo stati in diversi a interpretare il tema riposo come morte. Vedo che su mc l'ottimismo regna sovrano! :)


Grazie per il tuo feedback positivo.
Avevo pensato a qualche variante del concetto di "riposo", ma inevitabilmente il pensiero è andato al "riposo supremo", che certo non è un tema allegro! :-D Forse, per istinto, ho scelto la via più facile.
Grazie ancora e buona Edition.

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 18 agosto 2021, 18:57

John Doe ha scritto:Ciao Emiliano.
È da un po’ che non mi capitava di dover commentare un tuo racconto, se non ricordo male.

Parto da ciò che mi è piaciuto: l’idea. Nulla di estremamente originale, vero, ma perfettamente in linea con il tema e capace di reggere più che bene il messaggio che hai voluto portare avanti.

Ciò che ho apprezzato meno è lo stile, non tanto per un po’ di cadute nel raccontato (che in una competizione così limitata nei caratteri ci possono stare, anche se cozzano un po’ con la scelta di descrivere una scena d’azione), quanto per la presenza di troppe frasi fatte: la battaglia che infuria, il tramonto di fuoco, il “tutto era perduto”…

Il vero problema è però a mio avviso la struttura. Parli infatti di un personaggio “invicibile” a voler sottolineare il suo valore nel combattimento. Peccato solo che tale valore non ci venga mostrato. La scena inizia infatti con un duello appena concluso e si chiude con un altro dove il protagonista perde senza dare grosse difficoltà all’avversario. Vero è, come scrivevo all’inizio, che mai come in questa edizione lo spazio era tiranno, ma lo è altrettanto che nel tuo brano, a mio avviso, sprechi un sacco di caratteri in descrizioni superflue, se non addirittura inutili. Prendi questo passaggio:

Intorno a lui infuriava la battaglia. L’agguato nella selva nera aveva spazzato via la legione. Un tramonto di fuoco ammantava di gloria i soldati che erano caduti per Roma. Aurelius si guardò intorno: tutto era perduto.

Sono 220 caratteri che poco o nulla aggiungono alla narrazione. Anziché dirmi che la battaglia infuria, mostrami subito un altro avversario farsi avanti o lo stesso Aurelius che soccorre un compagno in difficoltà. Non citare poi Roma: il nome del protagonista e quell’accenno al popolo d’appartenenza del nemico nella prima frase bastano e avanzano per evocare nella testa del lettore il periodo storico e l’ambientazione (a meno che sia proprio una capra in storia, ma a quel punto il problema è suo, non certo dell’autore). Insomma, non dirmi che “chiunque lo avesse affrontato, era morto”, ma mostramelo o quantomeno fammelo intuire. Non perdere tempo nei cliché e nelle descrizioni, ma vai di sangue e “viuleeeenza” (cit.).

Insomma, prova discreta che poteva ambire a molto di più, ma viste le modalità con cui ti sei trovato a dover affrontare questa sfida (via cellulare, giusto?), direi che il risultato è comunque soddisfacente. Alla prossima.


Mi aspettavo degli appunti del genere. Me li aspettavo così tanto che subito dopo la pubblicazione del racconto, volevo aggiungere delle avvertenze del tipo: "Lo so che ci sono alcune parti raccontate e non mostrate, ma in 800 caratteri non si poteva pretendere di più. E' stata quasi una necessità".
Ho fatto una semplice valutazione di opportunità: se avessi dovuto tenere fede alla scrittura trasparente, mi ci sarebbe voluto il triplo dei caratteri per descrivere e trasmettere gli aspetti che hai sottolineato tu. Ecco perché ho semplicemente dato degli input al lettore raccontandoglieli. E secondo me, la struttura, così com'è ci sta bene, descrizione dell'ambiente compresa, necessaria per aumentare il pathos della scena (a me suonava assai suggestiva una battaglia che si concludeva al tramonto, con un tappeto di cadaveri e un soldato che sta per cedere al suo destino...).
Sul citare Roma hai ragione. Il primo istinto che ho avuto è stato di parlare di "Impero" poi ho optato per "Roma". Stavolta sono stato ingenuo.
Per il resto, grazie per la lettura e la sempre attenta valutazione.

Buona Edition!

alexandra.fischer
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » venerdì 20 agosto 2021, 18:03

Tema centrato. Aurelius è davvero stanco di combattere e c’è da capirlo, nella Germania di epoca romana. Le scene di lotta sono rese molto bene nello spirito sanguinario di allora (Aurelius è invincibile perché strategico e freddo, e i suoi avversari sono avvantaggiati dalla conoscenza del luogo e dalla ferocia, come si vede nella scena del guerriero che spunta all’improvviso). La morale di fondo della storia, amarissima, è che anche gli invincibili alla fine hanno bisogno di riposo e lui lo sceglie nella morte (storia molto ben scritta, perché ricorda da vicino le scene della guerra combattuta da Arminio e i suoi contro le legioni di Publio Quintilio Varo). Punti deboli: nessuno.

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » venerdì 20 agosto 2021, 18:11

Ciao Alexandra! Grande mille per essere passata e per il feedback!
Sei stata molto brava nell'individuare l'episodio storico che è sullo sfondo del racconto. Si tratta della battaglia della foresta di Teutoburgo nella quale 20.000 legionari romani caddero nella trappola di Arminio e furono sbaragliati. Questo episodio mi ha colpito così tanto che ho provato a immaginare un soldato sul campo di battaglia, ed è nato Aurelius.

Di nuovo grazie e buona Edition!
Emiliano.

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Laura Brunelli
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » lunedì 23 agosto 2021, 17:56

Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Mi è piaciuta l’idea del veterano invincibile che, dopo la sconfitta della propria legione, cede alla stanchezza e cerca il meritato riposo. Non così per lo stile. Troppo raccontato, troppe metafore e troppe frasi fatte.
Infuriava la battaglia, tramonto di fuoco, ammantava di gloria.
Ottocento caratteri sono veramente pochi, però, avrei preferito meno descrizione e una maggiore introspezione del personaggio, magari una nota ironica nel ricordare che lo avevano sempre temuto, che era stato invincibile, mentre ora si sente solo stanco e anela all’eterno riposo.

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Stefano.Moretto
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » martedì 24 agosto 2021, 9:14

Ciao Emiliano
La prima frase del racconto è perfetta:
Aurelius estrasse il gladio dal petto del Germano

Con otto parole ci hai dato subito il contesto del legionario romano che combatte contro un germano, sappiamo l'epoca e cosa stiamo guardando. È il seguito che mi ha lasciato un po' spaesato:
e cedette alla stanchezza

In che senso? Io me lo sono immaginato che cade in ginocchio, ma non sono sicuro che sia l'interpretazione giusta.
La parte sulla selva nera e il tramonto mi è piaciuta, anche se questi due elementi in sequenza mi hanno dato qualche problema: se mi dici che sono in una selva nera mi immagino tanti alberi, così tanti da mettere in ombra tutto; se poi mi parli di tramonto è un po' controintuitivo perché penso al sole che va dietro l'orizzonte, ma se sono in una selva non posso vederlo. Avresti potuto cambiare la forma in qualcosa tipo "la luce rossa del tramonto infuocava le fronde" per non distogliere l'attenzione dal fatto che sono in un bosco.
Un altro appunto su come viene presentato il nemico:
Un altro nemico, un ragazzo biondo e robusto, gli si parò di fronte. Urlando lo attaccò col suo giavellotto.

Messa così sembra che il ragazzo biondo prima gli arriva davanti, lo squadra per qualche istante, poi caccia un urlo e lo attacca; invece sembra più sensato che già dal primo istante in cui lo vede gli stia correndo addosso urlando – o almeno mi sembra controintuitivo che il nemico ti dia il tempo di prepararti palesandosi e stando fermo. Giusto per economia della frase: siamo in un contesto di legionari e combattenti, il "e robusto" puoi tagliarlo, è praticamente gratis con la scena e risparmi caratteri che avendone solo 800 non è una brutta cosa.
Anche il modo in cui viene inflitto l'ultimo colpo non è chiarissimo:
L'altro scomparve, poi una punta acuminata si materializzò a un dito dai suoi occhi.
[...]
Il giavellotto scese verso il petto e si fermò. Aurelius allontanò il gladio. Il Germano gli affondò la lancia nel cuore.

All'inizio sembra (un po' a scena stile anime) che gli stia arrivando un colpo alla testa. Poi c'è una lunga (per la lunghezza totale) introspezione, quindi sembra che la lancia sia comparsa davanti a lui, ma stia ferma; poi scende, si ferma di nuovo, e solo quando Aurelius allontana il gladio (immagino lo abbia gettato via) allora il germano lo uccide. Non dico che non possa starci una scena di questo tipo, ma se nel mezzo di una lotta all'ultimo sangue c'è una specie di ritualità nell'uccidere l'avversario mi aspetto che ci sia una sorta di introspezione tra i due personaggi. Uno scambio di sguardi in cui il germano capisce la sua stanchezza e gli concede la morte o qualcosa del genere. Così invece sembra solo che i due abbiano rallentato senza motivo mentre fino a poco prima correvano e urlavano.
Nel complesso, mi è piaciuta molto l'idea che hai legato al tema e come hai saputo scegliere pochi elementi di grande effetto per ottenere il massimo in pochi caratteri, ma il modo in cui sono disposti questi elementi non mi convince appieno. Spero che il commento possa esserti utile!

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » martedì 24 agosto 2021, 12:05

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Mi è piaciuta l’idea del veterano invincibile che, dopo la sconfitta della propria legione, cede alla stanchezza e cerca il meritato riposo. Non così per lo stile. Troppo raccontato, troppe metafore e troppe frasi fatte.
Infuriava la battaglia, tramonto di fuoco, ammantava di gloria.
Ottocento caratteri sono veramente pochi, però, avrei preferito meno descrizione e una maggiore introspezione del personaggio, magari una nota ironica nel ricordare che lo avevano sempre temuto, che era stato invincibile, mentre ora si sente solo stanco e anela all’eterno riposo.


Ciao Laura!
Grazie per il feedback.
Ribadisco che di solito ho ben altro stile ma questa volta ho fatto una scelta precisa, e magari è stata una scelta che non ha pagato, come mi pare di capire: in ragione dei pochi caratteri a disposizione ho pensato che narrare più che mostrare avrebbe dato maggiori input al lettore in un colpo solo. Evidentemente l'effetto è risultato deleterio. D'altro canto, però, come già detto sopra, imbastire il racconto in "show" puro avrebbe generato il rischio di una pericolosa espansione di caratteri. A tutto questo si sono aggiunte le difficoltà della mia prima volta da smartphone...
Grazie ancora e buona Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » martedì 24 agosto 2021, 12:12

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Emiliano
La prima frase del racconto è perfetta:
Aurelius estrasse il gladio dal petto del Germano

Con otto parole ci hai dato subito il contesto del legionario romano che combatte contro un germano, sappiamo l'epoca e cosa stiamo guardando. È il seguito che mi ha lasciato un po' spaesato:
e cedette alla stanchezza

In che senso? Io me lo sono immaginato che cade in ginocchio, ma non sono sicuro che sia l'interpretazione giusta.
La parte sulla selva nera e il tramonto mi è piaciuta, anche se questi due elementi in sequenza mi hanno dato qualche problema: se mi dici che sono in una selva nera mi immagino tanti alberi, così tanti da mettere in ombra tutto; se poi mi parli di tramonto è un po' controintuitivo perché penso al sole che va dietro l'orizzonte, ma se sono in una selva non posso vederlo. Avresti potuto cambiare la forma in qualcosa tipo "la luce rossa del tramonto infuocava le fronde" per non distogliere l'attenzione dal fatto che sono in un bosco.
Un altro appunto su come viene presentato il nemico:
Un altro nemico, un ragazzo biondo e robusto, gli si parò di fronte. Urlando lo attaccò col suo giavellotto.

Messa così sembra che il ragazzo biondo prima gli arriva davanti, lo squadra per qualche istante, poi caccia un urlo e lo attacca; invece sembra più sensato che già dal primo istante in cui lo vede gli stia correndo addosso urlando – o almeno mi sembra controintuitivo che il nemico ti dia il tempo di prepararti palesandosi e stando fermo. Giusto per economia della frase: siamo in un contesto di legionari e combattenti, il "e robusto" puoi tagliarlo, è praticamente gratis con la scena e risparmi caratteri che avendone solo 800 non è una brutta cosa.
Anche il modo in cui viene inflitto l'ultimo colpo non è chiarissimo:
L'altro scomparve, poi una punta acuminata si materializzò a un dito dai suoi occhi.
[...]
Il giavellotto scese verso il petto e si fermò. Aurelius allontanò il gladio. Il Germano gli affondò la lancia nel cuore.

All'inizio sembra (un po' a scena stile anime) che gli stia arrivando un colpo alla testa. Poi c'è una lunga (per la lunghezza totale) introspezione, quindi sembra che la lancia sia comparsa davanti a lui, ma stia ferma; poi scende, si ferma di nuovo, e solo quando Aurelius allontana il gladio (immagino lo abbia gettato via) allora il germano lo uccide. Non dico che non possa starci una scena di questo tipo, ma se nel mezzo di una lotta all'ultimo sangue c'è una specie di ritualità nell'uccidere l'avversario mi aspetto che ci sia una sorta di introspezione tra i due personaggi. Uno scambio di sguardi in cui il germano capisce la sua stanchezza e gli concede la morte o qualcosa del genere. Così invece sembra solo che i due abbiano rallentato senza motivo mentre fino a poco prima correvano e urlavano.
Nel complesso, mi è piaciuta molto l'idea che hai legato al tema e come hai saputo scegliere pochi elementi di grande effetto per ottenere il massimo in pochi caratteri, ma il modo in cui sono disposti questi elementi non mi convince appieno. Spero che il commento possa esserti utile!


Ciao Stefano, bentrovato!
La tua analisi (non voglio neanche chiamarlo commento) è stata utilissima! Mi ha portato a riflettere su molti aspetti soprattutto tecnici, e questo è sempre importante per il percorso di crescita e miglioramento (che non finisce mai...).
Non sono d'accordo sulla necessità di inserire tutti gli input e gli elementi che tu e altri commentatori mi avete suggerito. Ribadisco per l'ennesima volta che ciò avrebbe avuto un senso in un racconto di 4000 caratteri, nel quale avrei potuto giostrare con maggiore comodità il PDV o i meccanismi dell'immersività, ma un testo di 800 caratteri richiede delle scelte severe, una attentissima selezione degli elementi della scena, e così via. Proprio in questa Edition mi sono accorto di quanto sia difficile scrivere un racconto così breve. A Minuti Contati non si finisce mai di imparare!
In ogni caso, grazie per il tuo feedback e buona Edition!

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Andrea Partiti
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » giovedì 26 agosto 2021, 11:58

Ciao!
L'interpretazione del tema mi sembra ottima e simpatica.
Penso che avresti potuto giocarti molto meglio l'immaginario romano e di guerra. Penso che tutti noi lettori italiani abbiamo un mare di immagini e precedenti da cui attingere. Se metti un romano e un germano in un bosco, tutto il resto lo facciamo da soli, l'epicità, il sangue, la fatica e lo sconforto della guerra. Puoi descrivere la scena, il bosco, il tramonto, ma non puoi neanche avvicinarti (in così poco spazio almeno) a quello che abbiamo già pescato da storie lette in precedenza. Tanto vale abbandonare la barca e lasciare che faccia tutto il lettore direttamente, concentrandoti su dettagli più concreti.
Mi manca sentire la solitudine del vecchio soldato, la solitudine dell'essere l'ultimo e unico sopravvissuto. Mi manca un movente forte per la scelta drastica di permettere al nemico di ucciderlo. E' una scelta estrema che arriva sì attesa, ma quasi troppo leggera.

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Andrea76
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » giovedì 26 agosto 2021, 12:03

Il riposo dallo sforzo intenso della battaglia, che poi significa scegliere la morte anziché la vita: tema centrato. Il registro linguistico è consono all’ambientazione e ai personaggi descritti. La terza persona è piuttosto esterna rispetto alla narrazione, da ciò consegue una lettura che non sempre emoziona.

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Sherwood
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » sabato 28 agosto 2021, 21:13

Ciao Emiliano,
sto commentando anche i racconti che non erano della mia sezione, perché alcuni mi hanno colpito più di altri. Il tuo in particolare, visto che il personaggio ha una "statura" che cattura la fantasia del lettore e alla fine cede. Non perde l'incontro, la sua è una libera scelta, anche in questo risiede la sua grandezza. Bel pezzo, bravo.

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antico
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » domenica 29 agosto 2021, 14:43

Idea buona, ti sei concentrato su un'immagine ben definita e l'hai lavorata bene. Detto questo, il racconto per me è un pollice tendente verso l'alto in modo solido, pur non avendo grossi ed evidenti difetti. Quoto in pieno il commento di Partiti che, mio parere, ha centrato in pieno la questione: scelta netta, eviti tutto il contesto facendo all in sulla speranza che il lettore se lo ricrei (gli elementi ci sono tutti) e ti concentri sul cuore della vicenda. Ecco, prendentoti quei rischi e beccando la messa in scena questo era tranquillamente un pollice su.

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » lunedì 30 agosto 2021, 10:01

Sherwood ha scritto:Ciao Emiliano,
sto commentando anche i racconti che non erano della mia sezione, perché alcuni mi hanno colpito più di altri. Il tuo in particolare, visto che il personaggio ha una "statura" che cattura la fantasia del lettore e alla fine cede. Non perde l'incontro, la sua è una libera scelta, anche in questo risiede la sua grandezza. Bel pezzo, bravo.


Grazie mille (in ritardo) per il feedback fuori girone. Fa sempre piacere ricevere apprezzamenti.
Buona Edition!

Emiliano.

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Emiliano Maramonte
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Re: Invincibile di Emiliano Maramonte

Messaggio#20 » lunedì 30 agosto 2021, 10:05

antico ha scritto:Idea buona, ti sei concentrato su un'immagine ben definita e l'hai lavorata bene. Detto questo, il racconto per me è un pollice tendente verso l'alto in modo solido, pur non avendo grossi ed evidenti difetti. Quoto in pieno il commento di Partiti che, mio parere, ha centrato in pieno la questione: scelta netta, eviti tutto il contesto facendo all in sulla speranza che il lettore se lo ricrei (gli elementi ci sono tutti) e ti concentri sul cuore della vicenda. Ecco, prendentoti quei rischi e beccando la messa in scena questo era tranquillamente un pollice su.


Grazie mille, Antico. Il tuo pollice su vale come una vittoria di girone. Grazie anche per le indicazioni, mi faranno riflettere e, naturalmente, migliorare.

A presto!

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