Mai dire riposo

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Davide_Mannucci
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Mai dire riposo

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 22:35

Riposo.
Ho appena finito di pronunciare quella parola ma c'è ancora da dar da mangiare al cane. E che palle!
Prendo la bilancia con passo felpato. Oggi si suda pure a pensare.
Un rumore strano e un urlo mi fanno cadere la ciotola di mano. O mio Dio, è la Rebecca!
Corro verso la sala e la trovo distesa che chiede aiuto. Si è fatta male. Mi avvicino e intanto con un braccio scaccio il cane che sembra impazzito.
《Babbo chiama qualcuno, ti prego》.
Le dita non smettono di tremare mentre compongo il numero. Le chiedo di non muoversi e cerco di tenerla ferma. 《Sì è cosciente e respira ma ha tanto dolore e dice di non sentire le gambe》.
I minuti sono ore ma finalmente arrivano.
Scende un tipo piuttosto grasso e molto sudato.
《Sono alla decima ora di turno. Ho bisogno di riposo, collega》.
Ma vaffanculo.


Davide Mannucci

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antico
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 22:41

Ciao Davide! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#3 » martedì 17 agosto 2021, 8:19

Prime Impressioni ciao Davide! Ben ritrovato tra noi. Il tuo racconto si legge con facilità, ma, a mio avviso, mi lascia un po' troppi quesiti irrisolti.

Aderenza al tema Il riposo manca al paramedico che viene a prendere Rebecca. Un po' marginale, ma il tema c'è.

Punti di Miglioramento ok, penso che il problema di questo racconto sia il climax irrisolto. C'è una situazione di pericolo, un grave incidente, i soccorsi che arrivano. Fine. Il vaffanculo è divertente ma non appaga, perché il fulcro del racconto è un altro, e a questo non viene data conclusione.
Curiosità: quando ho letto "bilancia" mi sono chiesto perché hai bisogno di una bilancia per dare da mangiare al cane. Poi ho pensato che magari è un'espressione locale per indicare una scodella. Dimmi se ho capito bene...

Punti di Forza Si apre il discorso sui medici che lavorano con turni estenuanti e che i pazienti sono insensibili ai loro bisogni. Naturalmente entrambi i punti di vista sono comprensibili, ma inconciliabili e da qui nascerebbe un ottimo conflitto, la cui potenza traspare nel tuo racconto, ma senza che questa venga raccolta nella sua totalità...

Conclusioni Un'occasione mancata, anche se l'idea di base è molto buona, forse la tua storia aveva bisogno di ancora un po' di spazio per chiudersi a dovere. Così lascia un senso di incompiutezza. Mi spiace..

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Signor_Darcy
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#4 » martedì 17 agosto 2021, 8:43

Ciao Davide.
Credo che tu in ottocento caratteri abbia voluto mettere un po’ troppe cose: è un racconto che parte dall’apatia afosa dell’estate e arriva alla critica di un sistema di soccorso sovraccarico e ormai giocoforza quasi disumanizzato. Che ci può stare, ma forse in tal caso mi aspetterei in qualche modo un richiamo dell’inizio, una sorta di struttura ad anello. Qui semplicemente si va da un punto a a un punto b e la cosa non è alleviata nemmeno dall’imprecazione finale, che pare un po’ pretestuosa.
Detto questo buona la distribuzione dello spazio e dei tempi, con i dialoghi che in realtà arricchiscono la vicenda (specie l’ultimo, essenziale per la trama); volendo qualcosa era limabile (la parte con la bilancia, “Si è fatta male”), ma non ne avresti guadagnato chissà quanti caratteri, è più una questione di ritmo, forse.

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Davide_Mannucci
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#5 » martedì 17 agosto 2021, 10:19

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni ciao Davide! Ben ritrovato tra noi. Il tuo racconto si legge con facilità, ma, a mio avviso, mi lascia un po' troppi quesiti irrisolti.

Aderenza al tema Il riposo manca al paramedico che viene a prendere Rebecca. Un po' marginale, ma il tema c'è.

Punti di Miglioramento ok, penso che il problema di questo racconto sia il climax irrisolto. C'è una situazione di pericolo, un grave incidente, i soccorsi che arrivano. Fine. Il vaffanculo è divertente ma non appaga, perché il fulcro del racconto è un altro, e a questo non viene data conclusione.
Curiosità: quando ho letto "bilancia" mi sono chiesto perché hai bisogno di una bilancia per dare da mangiare al cane. Poi ho pensato che magari è un'espressione locale per indicare una scodella. Dimmi se ho capito bene...

Punti di Forza Si apre il discorso sui medici che lavorano con turni estenuanti e che i pazienti sono insensibili ai loro bisogni. Naturalmente entrambi i punti di vista sono comprensibili, ma inconciliabili e da qui nascerebbe un ottimo conflitto, la cui potenza traspare nel tuo racconto, ma senza che questa venga raccolta nella sua totalità...

Conclusioni Un'occasione mancata, anche se l'idea di base è molto buona, forse la tua storia aveva bisogno di ancora un po' di spazio per chiudersi a dovere. Così lascia un senso di incompiutezza. Mi spiace..


Ciao Matteo e grazie per il commento.
Hai colto il fulcro del racconto che in realtà è proprio la dicotomia di punti di vista tra pazienti e operatori sanitari o anche il modo di intendere il riposo. Il tema non è solo indicato alla fine ma anche all'inizio, lo cita il protagonista che sta pensando al riposo quando si trova davanti i bisogni del cane e il drammatico imprevisto.
La bilancia è semplicemente una Bilamcia. Soprattutto da cuccioli devi pesare la.razione quotidiana di cibo e per far questo ci sono dei "cucchiai" grandi con bilancia incorporata. E nell'altra mano c'è la ciotola che cade di mano al momento dell'urlo.
800 caratteri erano troppo pochi per sviluppare l'incidente di Rebecca (che per fortuna dopo 6 giorni sta bene nonostante la vertebra rotta - fatto realmente accaduto martedì scorso a Viareggio a mia figlia di 20 anni) ma speravo fossero sufficienti per parlare del concetto di cui sopra.
Darcy lo ha colto anche se probabilmente ha ragione...troppa roba in poco spazio.
Grazie e a rileggerci!!
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#6 » martedì 17 agosto 2021, 10:21

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Davide.
Credo che tu in ottocento caratteri abbia voluto mettere un po’ troppe cose: è un racconto che parte dall’apatia afosa dell’estate e arriva alla critica di un sistema di soccorso sovraccarico e ormai giocoforza quasi disumanizzato. Che ci può stare, ma forse in tal caso mi aspetterei in qualche modo un richiamo dell’inizio, una sorta di struttura ad anello. Qui semplicemente si va da un punto a a un punto b e la cosa non è alleviata nemmeno dall’imprecazione finale, che pare un po’ pretestuosa.
Detto questo buona la distribuzione dello spazio e dei tempi, con i dialoghi che in realtà arricchiscono la vicenda (specie l’ultimo, essenziale per la trama); volendo qualcosa era limabile (la parte con la bilancia, “Si è fatta male”), ma non ne avresti guadagnato chissà quanti caratteri, è più una questione di ritmo, forse.


Ciao!!!
Ti ringrazio per l'apprezzamento, per le cotiche ottime utilissime e per aver colto Il messaggio.
A presto!!!

PS
Lascio l'errore perché fa troppo ridere. Ho scritto cotiche anziché critiche
Mah...
Ultima modifica di Davide_Mannucci il martedì 17 agosto 2021, 16:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#7 » martedì 17 agosto 2021, 10:53

Ciao Davide,

ho letto con piacere il tuo scritto. Ho trovato facile entrare in empatia con il protagonista: ti siedi, pronto a goderti un po' di meritato nulla e subito eventi più o meno gravi arrivano a posticipare l'atteso riposo. La lettura è molto scorrevole e anche il contrasto tra riposo dal quotidiano e riposo dal lavoro, in entrambi i casi venuto meno, lo trovo riuscito.

Ho però provato anche io una sensazione di "irrisolto". Il contrasto mi è arrivato perché conosco il tema del contest, ma se non lo conoscessi la troverei una trama un po' "incompiuta". Sono sicura che una manciata di caratteri in più avrebbe fatto bene a questa storia, potendo andare ad aggiungere un finale che chiudesse il tutto.

P.s. sono contenta che Rebecca stia bene!

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MatteoMantoani
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#8 » martedì 17 agosto 2021, 11:17

DavideMannucci ha scritto:Ciao Matteo e grazie per il commento.
Hai colto il fulcro del racconto che in realtà è proprio la dicotomia di punti di vista tra pazienti e operatori sanitari o anche il modo di intendere il riposo. Il tema non è solo indicato alla fine ma anche all'inizio, lo cita il protagonista che sta pensando al riposo quando si trova davanti i bisogni del cane e il drammatico imprevisto.
La bilancia è semplicemente una Bilamcia. Soprattutto da cuccioli devi pesare la.razione quotidiana di cibo e per far questo ci sono dei "cucchiai" grandi con bilancia incorporata. E nell'altra mano c'è la ciotola che cade di mano al momento dell'urlo.
800 caratteri erano troppo pochi per sviluppare l'incidente di Rebecca (che per fortuna dopo 6 giorni sta bene nonostante la vertebra rotta - fatto realmente accaduto martedì scorso a Viareggio a mia figlia di 20 anni) ma speravo fossero sufficienti per parlare del concetto di cui sopra.
Darcy lo ha colto anche se probabilmente ha ragione...troppa roba in poco spazio.
Grazie e a rileggerci!!

Ahia! Non pensavo fosse una storia vera! Io me la sarei fatta addosso. Meno male che la lesione si è conclusa con qualcosa di cui si guarisce, solo parlare di lesioni alla schiena fa venire i brividi!
Sulla bilancia allora sono io che non ho colto :) da ciò capisci che non ho mai pesato il cibo per il cane :D

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Davide_Mannucci
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#9 » martedì 17 agosto 2021, 11:24

MatteoMantoani ha scritto:
DavideMannucci ha scritto:Ciao Matteo e grazie per il commento.
Hai colto il fulcro del racconto che in realtà è proprio la dicotomia di punti di vista tra pazienti e operatori sanitari o anche il modo di intendere il riposo. Il tema non è solo indicato alla fine ma anche all'inizio, lo cita il protagonista che sta pensando al riposo quando si trova davanti i bisogni del cane e il drammatico imprevisto.
La bilancia è semplicemente una Bilamcia. Soprattutto da cuccioli devi pesare la.razione quotidiana di cibo e per far questo ci sono dei "cucchiai" grandi con bilancia incorporata. E nell'altra mano c'è la ciotola che cade di mano al momento dell'urlo.
800 caratteri erano troppo pochi per sviluppare l'incidente di Rebecca (che per fortuna dopo 6 giorni sta bene nonostante la vertebra rotta - fatto realmente accaduto martedì scorso a Viareggio a mia figlia di 20 anni) ma speravo fossero sufficienti per parlare del concetto di cui sopra.
Darcy lo ha colto anche se probabilmente ha ragione...troppa roba in poco spazio.
Grazie e a rileggerci!!

Ahia! Non pensavo fosse una storia vera! Io me la sarei fatta addosso. Meno male che la lesione si è conclusa con qualcosa di cui si guarisce, solo parlare di lesioni alla schiena fa venire i brividi!
Sulla bilancia allora sono io che non ho colto :) da ciò capisci che non ho mai pesato il cibo per il cane :D


Sì....per.come si era messa è andata bene...la TAC ha ribaltato le prime previsioni. "Solo" un mese ferma e con il busto. Non me la sono fatta addosso ma i miei 48 anni sono diventati 65 in pochi minuti...
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MatteoMantoani
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#10 » martedì 17 agosto 2021, 11:36

DavideMannucci ha scritto:Sì....per.come si era messa è andata bene...la TAC ha ribaltato le prime previsioni. "Solo" un mese ferma e con il busto. Non me la sono fatta addosso ma i miei 48 anni sono diventati 65 in pochi minuti...

Certamente il busto con sto caldo non fa piacere, ma poteva andare di gran lunga peggio.. e alla fine della fiera anche star fermi d'estate è meglio che star fermi in altri periodi in cui si deve invece correre. Un abbraccio e tanti auguri!

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Re: Mai dire riposo

Messaggio#11 » martedì 17 agosto 2021, 11:48

MatteoMantoani ha scritto:Certamente il busto con sto caldo non fa piacere, ma poteva andare di gran lunga peggio.. e alla fine della fiera anche star fermi d'estate è meglio che star fermi in altri periodi in cui si deve invece correre. Un abbraccio e tanti auguri!


Si e poi dopp questa cosa...adesso ho 65 anni...un paio d'anni e vado in pensione :D
E sono pure in tema perché in pensione mi riposo
Davide Mannucci

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Re: Mai dire riposo

Messaggio#12 » martedì 17 agosto 2021, 14:06

read_only ha scritto:Ciao Davide,

ho letto con piacere il tuo scritto. Ho trovato facile entrare in empatia con il protagonista: ti siedi, pronto a goderti un po' di meritato nulla e subito eventi più o meno gravi arrivano a posticipare l'atteso riposo. La lettura è molto scorrevole e anche il contrasto tra riposo dal quotidiano e riposo dal lavoro, in entrambi i casi venuto meno, lo trovo riuscito.

Ho però provato anche io una sensazione di "irrisolto". Il contrasto mi è arrivato perché conosco il tema del contest, ma se non lo conoscessi la troverei una trama un po' "incompiuta". Sono sicura che una manciata di caratteri in più avrebbe fatto bene a questa storia, potendo andare ad aggiungere un finale che chiudesse il tutto.

P.s. sono contenta che Rebecca stia bene!


Ciao Morena! Benvenuta e grazie per il commento.
Ho deciso di scrivere perché ho aperto l'Arena alle 22.15 e il tema mi ha ricordato l'esperienza di una settimana fa. Mi rendo conto che possa sembrare irrisolto ma ho cercato di concentrarmi sul contrasto dei due riposi (OS e protagonista). Grazie mille per l'apprezzamento. Sono contento che l'empatia abbia funzionato. Alla.fine è quello il mio obiettivo.
Sì...ho scelto l'edizione estiva meno adeguata per il mio modo di scrivere....forse la 2000 mi avrebbe aiutato di più:) :)
Grazie ancora e ancora benvenuta...spero di vederti e leggerti nella Nona Era
Buona 800 edition!
Davide Mannucci

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Michael Dag
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#13 » giovedì 19 agosto 2021, 12:23

ritmo serrato, cose che apprezzo un un racconto così breve. Una vicenda drammatica con un finale piùà che doveroso, un vaffanculo meritatissimo.
non ho capito il "collega" finale. Anche il protagonista è un paramedico? Avresti dovuto dirlo prima, così mi ha fatto aggrottare le sopracciglia e sono tornato a rileggere tutto per vedere se mi ero perso qualcosa.
comunque, un buon lavoro

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Davide_Mannucci
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#14 » giovedì 19 agosto 2021, 17:52

Michael Dag ha scritto:ritmo serrato, cose che apprezzo un un racconto così breve. Una vicenda drammatica con un finale piùà che doveroso, un vaffanculo meritatissimo.
non ho capito il "collega" finale. Anche il protagonista è un paramedico? Avresti dovuto dirlo prima, così mi ha fatto aggrottare le sopracciglia e sono tornato a rileggere tutto per vedere se mi ero perso qualcosa.
comunque, un buon lavoro


Ciao Michael...che piacere sentirti!
Grazie per il commento e l'apprezzamento.
In realtà il.collega è un altro paramedico accanto a quello che parla ma.mi rendo conto che non si capisce molto bene. Sorry! :(
Davide Mannucci

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Emiliano Maramonte
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#15 » venerdì 20 agosto 2021, 12:57

Ciao Davide!
Innanzitutto rinnovo un augurio di prontissima guarigione per tua figlia. Poi vengo al commento del tuo racconto.
Come effetto generale, senso del ritmo e tematica, mi è piaciuto. La vita è fatta di imprevisti; quando pensi di prenderti la meritata pausa, il destino decide diversamente e spariglia le carte. E succede continuamente. Se poi capita a un familiare, peggio. Molto peggio.
Interessante la tematica "sanitaria" con la risposta spiazzante del soccorritore alla fine. In realtà, a una prima lettura, proprio quel colpo di scena mi ha lasciato interdetto, c'ho meditato su qualche minuto, poi ho riletto. Sono venute fuori delle implicazioni non dette che mi hanno fatto riflettere. Ho anche intuito che il protagonista dovrebbe essere a sua volta un soccorritore.
Come ha fatto notare qualcuno, manca qualcosa, magari un elemento di raccordo che avrebbe potuto rendere circolare la trama e chiudere alla perfezione il flusso narrativo. Ma forse è pura pignoleria.
Per ciò che riguarda il comparto tecnico, poco da dire se non un paio di appunti:
- [...] c'è ancora da dar da mangiare". - Davvero brutta l'allitterazione che riecheggia probabilmente delle forme colloquiali delle tue parti.
- "Corro verso la sala e la trovo distesa che chiede aiuto. Si è fatta male." - Ovvio che Rebecca si è fatta male, si ricava con immediatezza dalla descrizione della sua posizione e dalla richiesta di aiuto.

Nient'altro da aggiungere. Con tutte le attenuanti del caso (scrittura da smartphone, situazione personale, tempo ridotto etc etc...) una buona prova.

In bocca al lupo!

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Alessio
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#16 » domenica 22 agosto 2021, 18:25

Ciao Davide,

ho qualche problema col finale. Immagino che il tipo grasso scenda dall'ambulanza, ma i personaggi sono ancora in sala. A chi si rivolge il tipo grasso con "collega"? E perché il pov manda a fanculo il soccorritore che sta lavorando da 10 ore? Non capisco.
Fino all'arrivo dei soccorsi tutto bene: mi arrivano lo spavento e l'agitazione del pov, anche se avrei evitato il discorso indiretto.
Il tema viene appena sfiorato all'inizio, e lo percepisco nel finale, che però appunto non ho capito.
In ogni caso, non farlo leggere a Nucera!

Alla prossima!

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Davide_Mannucci
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#17 » domenica 22 agosto 2021, 20:49

Alessio ha scritto:Ciao Davide,

ho qualche problema col finale. Immagino che il tipo grasso scenda dall'ambulanza, ma i personaggi sono ancora in sala. A chi si rivolge il tipo grasso con "collega"? E perché il pov manda a fanculo il soccorritore che sta lavorando da 10 ore? Non capisco.
Fino all'arrivo dei soccorsi tutto bene: mi arrivano lo spavento e l'agitazione del pov, anche se avrei evitato il discorso indiretto.
Il tema viene appena sfiorato all'inizio, e lo percepisco nel finale, che però appunto non ho capito.
In ogni caso, non farlo leggere a Nucera!

Alla prossima!


Mi sa che non l'hai capito....
Ma pazienza
Se Lo faccio leggere a Nucera che succede? Mica parlo male dei soccorritori...ma anche in tal caso...sticazzi... Anzi è una denuncia se vogliamo e molto dalla parte di chi svolge quel servizio...
In ogni caso il vaffamculo finale è indiretto e ha un perché...ed è legato al tema.

PS
Solitamente i soccorritori sono in due...quindi davo per scontato che si capisse a chi si stava rivolgendo. E il padre della ragazza...sentendoli parlare di riposo, in quel momento, ha avuto quel pensiero che, come altri hanno fatto notare, potrebbe aprire una riflessione. Motivo per cu farlo leggere a Nucera non sarebbe inopportuno...anzi. In questo racconto sono molto dalla parte dei soccorritori e se vuoi denuncio pure (superficialmente) temi in altre parti affrontati.
Davide Mannucci

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Alessio
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#18 » lunedì 23 agosto 2021, 11:13

DavideMannucci ha scritto: Motivo per cu farlo leggere a Nucera non sarebbe inopportuno...anzi. In questo racconto sono molto dalla parte dei soccorritori e se vuoi denuncio pure (superficialmente) temi in altre parti affrontati.


Era una battuta :-)

Comunque ora credo di aver capito il senso dell'ultima frase. Io l'avevo interpretata come se il protagonista stesse mentalmente maledicendo il soccorritore, tipo: "Che cazzo c'hai da lamentarti? Fai il tuo lavoro e non rompere." Invece, mi par di capire che il senso era che il protagonista ce l'avesse in generale col sistema che costringe queste persone a lavorare troppo e si preoccupa che magari alla decima (ma anche dodicesima) ora di turno il soccorritore possa non essere esattamente al massimo della forma.
Se è così, allora il problema sta tutto in quel "Vaffanculo", che può voler dire molte cose e a qualcuno può arrivare come lo intendevi tu e a qualcun altro, tipo me, può arrivare in un altro modo.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Mai dire riposo

Messaggio#19 » mercoledì 25 agosto 2021, 7:41

Ciao Davide, piacere di leggerti e vicinanza (da padre a padre) per la disavventura.

Il tuo racconto ha una forte nota autobiografica che avevo colto anche prima di sapere dai commenti che era una storia ispirata al reale. Proprio per questo ho avuto due volte qualche difficoltà di comprensione nei punti che ti hanno già segnalato, perchè abbiamo punti in comune ma anche esperienze diverse.
Ti immaginavo infatti prendere una bilancia per pesare qualcosa e nient'altro, poi invece a caderti di mano è una ciotola e la bilancia scompare dal racconto. Prima delle spiegazioni nei commenti ho pensato a un refuso da editing frettoloso.
L'altro punto è quel "collega" pronunciato dal soccorritore. Mi sono chiesto se tu (o il protagonista) foste soccorritori perchè senza altri personaggi mostrati in scena sembra rivolgersi al padre sulla porta, ma non c'era semina del fatto che tu fossi vestito da paramedico o che il tipo ti riconoscesse personalmente.

Il contrasto fra il riposo saltato dal protagonista per l'incidente e il riposo invocato dal soccorritore tuttavia mi è arrivato comunque, quindi tema rispettato e buona la prova.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: Mai dire riposo

Messaggio#20 » domenica 29 agosto 2021, 17:49

Il racconto è buono, ma c'è davvero tanta roba e la mia sensazione è che l'hai dovuto un po' inseguire e fare la corsa per farci stare tutto, cosa che ha danneggiato, per esempio, il finale in cui, anche a me è arrivato in prima istanza così, sembra che il protagonista (tu) se la prenda con i soccorritori invece che con il sistema che li obbliga a turni massacranti. Probabilmente quel finale andava gestito diversamente e la chiusa con VAFFANCULO preparata diversamente. Il tema c'è, è innegabile. Per me siamo su un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma non brillante proprio a causa di questa sensazione di compressione per stare nei caratteri.

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