Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 22:50

Leo immerge il cucchiaio nel brodo e raccoglie un grumo filaccioso di pastina e formaggio. «Prima ha chiamato tuo padre.» Avvicina la posata alla bocca di Gabi, senza fretta. Non vuole macchiare le lenzuola fresche. «Dice che ha trovato una nicchia alle spalle della cappella di famiglia.» Il cucchiaio spinge sulle labbra. «Mi sono preso la libertà di mandarlo a fanculo.»
Steso sul letto, Gabi fissa la finestra che dà sul giardino, la schiena tenuta sollevata dalla testata idraulica. Le labbra si stirano su un lato, in quello che da tempo è il suo nuovo modo di sorridere.
Poi un colpo di tosse, il petto di Gabi che si gonfia, le dita di Leo che perdono la presa sul piatto, lui che si sdraia sulle lenzuola bianche con ancora addosso le scarpe e stringe a sé l’unica cosa davvero importante.


lupus in fabula

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 22:54

Ciao Alessandro! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!

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Sherwood
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#3 » martedì 17 agosto 2021, 10:08

Ciao Alessandro,
nel tuo girone ho trovato almeno un altro racconto che ha sfruttato il tema della malattia e della morte. Un tema che mi colpisce sempre molto e che, anche in questo caso, trova nell'eterno riposo un po' di pace. Dalle poche righe, sapientemente dosate, comprendiamo persino la malattia di Gabi, che ha paralizzato il corpo e anche parte della testa (sorride a metà). Per chi è in un letto e non può neppure alimentarsi, la morte a volte è quasi una liberazione. Tema centrato. Non ho compreso qual è l'oggetto che stringe nella mano, almeno a una prima lettura. A parte questo, è un ottima declinazione del tema. Bravo.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#4 » martedì 17 agosto 2021, 12:17

Ciao Sherwood.
Innanzitutto ti ringrazio per l'apprezzamento. Riguardo l'ultima frase, ciò che Leo stringe altro non è che lo stesso Gabi. Mi rendo conto che l'ultimo passaggio sia quello più "sperimentale" e meno trasparente, ma volevo creare una serie rapida di fermi immagini che descrivessero, nella loro brevità, quanto stava accadendo.

PS: attenzione solo che il tema della malattia e della morte non è il solo (e per certi versi nemmeno il principale) del brano. ;)
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Leonardo Pigneri
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#5 » martedì 17 agosto 2021, 16:51

Prime impressioni: Ciao Alessandro! Il racconto è carino ma soffre di alcuni problemi di comprensione a mio avviso.
Tema: Eterno riposo anche qui. Ok!
Positivo: La scena è ben mostrata con particolari chiari e vividi. La pastina che fila, il sorriso, il letto. Ottime scelte.
Negativo:Chi sono Leo e Gabi? Amici? Fratelli? Badante e paziente? Non mi è chiaro. Perché Leo dice a Gabi quella cosa su suo padre? Sembra un poco priva di tatto da dire a uno che sta morendo. Poi non sono sicuro se Gabi è cosciente e sorride perché capisce quel che Leo dice, oppure il sorriso è casuale. L'ultima frase è un po' incorretta riguardo l'attribuzione dei soggetti, ma rileggendola si capisce.
Conclusioni: Non male ma, come ti ho detto, alcune cose potevano essere rese più chiare. Capisco comunque le restrizioni che i pochi caratteri impongono. A presto!

alexandra.fischer
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#6 » martedì 17 agosto 2021, 19:16

UN ULTIMO ABBRACCIO di Alessandro Canella Tema centrato. Il riposo è visto in due modi, dal punto di vista di Gabi, reso invalido da un ictus o un malore simile, e Leo, il congiunto premuroso, ma forse anche troppo linguacciuto (l’infelice riferimento alla nicchia alle spalle della cappella di famiglia). Rendi molto bene la scena del pasto, e anche quella del finale: no, non toccherà a Gabi occupare quella nicchia. La scena della tosse e della caduta la vedo legata in modo sinistro, quasi Gabi aspirasse la vita a Leo. Descrizione adeguata del letto, della finestra e del panorama. Punti deboli, ti riscrivo la frase: mi sono preso la libertà di mandarlo a ‘fanculo.
Non sarebbe stato male chiarire che parente è Leo.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#7 » martedì 17 agosto 2021, 23:33

Leonardo Pigneri ha scritto:Prime impressioni: Ciao Alessandro! Il racconto è carino ma soffre di alcuni problemi di comprensione a mio avviso.
Tema: Eterno riposo anche qui. Ok!
Positivo: La scena è ben mostrata con particolari chiari e vividi. La pastina che fila, il sorriso, il letto. Ottime scelte.
Negativo:Chi sono Leo e Gabi? Amici? Fratelli? Badante e paziente? Non mi è chiaro. Perché Leo dice a Gabi quella cosa su suo padre? Sembra un poco priva di tatto da dire a uno che sta morendo. Poi non sono sicuro se Gabi è cosciente e sorride perché capisce quel che Leo dice, oppure il sorriso è casuale. L'ultima frase è un po' incorretta riguardo l'attribuzione dei soggetti, ma rileggendola si capisce.
Conclusioni: Non male ma, come ti ho detto, alcune cose potevano essere rese più chiare. Capisco comunque le restrizioni che i pochi caratteri impongono. A presto!


Ciao Leonardo.
Innanzitutto ti dò il benvenuto in questa gabbia di matti. In secondo luogo ti ringrazio per le preziose note che, per come le vedo, vanno a toccare quello che in effetti è un mio tratto distintivo quando si tratta di dover scrivere racconti brevi, se non brevissimi come in questo caso (e con "distintivo" non intendo necessariamente in senso positivo, anzi). Mi riferisco alla mia tendenza nel condensare il maggiore numero d'informazioni in ogni singola frase, col risultato che spesso, anziché chiarire le idee al lettore, ottengo il risultato opposto.
In questo caso temo che uno dei punti focali che non sono riuscito a trasmettere del tutto riguardi il rapporto tra Leo e Gabi. Il mio obbiettivo era descrivere il loro rapporto e quello con la famiglia del secondo senza ricorrere a infodump espliciti. Per intederci, nel racconto speravo trasparisse che i due sono compagni di vita (non possono essere fratelli, in quanto Leo dice esplicitamente "Prima ha chiamato TUO padre"). Da qui anche la schiettezza con cui Leo riporta le parole del genitore del compagno, schiettezza che voleva introdurre il vero cuore della storia, ovvero il fatto che la famiglia di Gabi non ha mai accettato l'omosessualità del figlio, tanto che persino al momento dell'ormai prossima morte di quest'ultimo, i familiari decidono di non seppellire il figlio nella tomba di famiglia, ma soltanto alle loro spalle.
Ora, leggendo i primi commenti temo che tale dettaglio non sia trasparito del tutto e questo è forse un problema del testo, in parte senz'altro dovuto alla sua estrema brevità (inutile dire che ho dovuto tagliare parecchi passaggi, come credo quasi tutti in quest'edizione), ma credo anche a una migliorabile gestione del flusso d'informazioni.

Grazie ancora e alla prossima.
lupus in fabula

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#8 » martedì 17 agosto 2021, 23:41

alexandra.fischer ha scritto:UN ULTIMO ABBRACCIO di Alessandro Canella Tema centrato. Il riposo è visto in due modi, dal punto di vista di Gabi, reso invalido da un ictus o un malore simile, e Leo, il congiunto premuroso, ma forse anche troppo linguacciuto (l’infelice riferimento alla nicchia alle spalle della cappella di famiglia). Rendi molto bene la scena del pasto, e anche quella del finale: no, non toccherà a Gabi occupare quella nicchia. La scena della tosse e della caduta la vedo legata in modo sinistro, quasi Gabi aspirasse la vita a Leo. Descrizione adeguata del letto, della finestra e del panorama. Punti deboli, ti riscrivo la frase: mi sono preso la libertà di mandarlo a ‘fanculo.
Non sarebbe stato male chiarire che parente è Leo.


Ciao Alexandra e grazie del commento.
Riguardo il rapporto tra Leo e Gabi rimando a quanto scritto in risposta a Leonardo. Se non sono riuscito a far trasparire il tipo di legame che li unisce, significa che ho toppato qualcosa nel testo.
Ho però una domanda: cosa intendi quando scrivi "La scena della tosse e della caduta la vedo legata in modo sinistro, quasi Gabi aspirasse la vita a Leo"? Non vorrei che anche il finale sia stato frainteso.
lupus in fabula

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Leonardo Pigneri
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#9 » giovedì 19 agosto 2021, 17:57

John Doe ha scritto:
Leonardo Pigneri ha scritto:Prime impressioni: Ciao Alessandro! Il racconto è carino ma soffre di alcuni problemi di comprensione a mio avviso.
Tema: Eterno riposo anche qui. Ok!
Positivo: La scena è ben mostrata con particolari chiari e vividi. La pastina che fila, il sorriso, il letto. Ottime scelte.
Negativo:Chi sono Leo e Gabi? Amici? Fratelli? Badante e paziente? Non mi è chiaro. Perché Leo dice a Gabi quella cosa su suo padre? Sembra un poco priva di tatto da dire a uno che sta morendo. Poi non sono sicuro se Gabi è cosciente e sorride perché capisce quel che Leo dice, oppure il sorriso è casuale. L'ultima frase è un po' incorretta riguardo l'attribuzione dei soggetti, ma rileggendola si capisce.
Conclusioni: Non male ma, come ti ho detto, alcune cose potevano essere rese più chiare. Capisco comunque le restrizioni che i pochi caratteri impongono. A presto!


Ciao Leonardo.
Innanzitutto ti dò il benvenuto in questa gabbia di matti. In secondo luogo ti ringrazio per le preziose note che, per come le vedo, vanno a toccare quello che in effetti è un mio tratto distintivo quando si tratta di dover scrivere racconti brevi, se non brevissimi come in questo caso (e con "distintivo" non intendo necessariamente in senso positivo, anzi). Mi riferisco alla mia tendenza nel condensare il maggiore numero d'informazioni in ogni singola frase, col risultato che spesso, anziché chiarire le idee al lettore, ottengo il risultato opposto.
In questo caso temo che uno dei punti focali che non sono riuscito a trasmettere del tutto riguardi il rapporto tra Leo e Gabi. Il mio obbiettivo era descrivere il loro rapporto e quello con la famiglia del secondo senza ricorrere a infodump espliciti. Per intederci, nel racconto speravo trasparisse che i due sono compagni di vita (non possono essere fratelli, in quanto Leo dice esplicitamente "Prima ha chiamato TUO padre"). Da qui anche la schiettezza con cui Leo riporta le parole del genitore del compagno, schiettezza che voleva introdurre il vero cuore della storia, ovvero il fatto che la famiglia di Gabi non ha mai accettato l'omosessualità del figlio, tanto che persino al momento dell'ormai prossima morte di quest'ultimo, i familiari decidono di non seppellire il figlio nella tomba di famiglia, ma soltanto alle loro spalle.
Ora, leggendo i primi commenti temo che tale dettaglio non sia trasparito del tutto e questo è forse un problema del testo, in parte senz'altro dovuto alla sua estrema brevità (inutile dire che ho dovuto tagliare parecchi passaggi, come credo quasi tutti in quest'edizione), ma credo anche a una migliorabile gestione del flusso d'informazioni.

Grazie ancora e alla prossima.


Grazie per il benvenuto Alessandro!
E wow, se fossi riuscito a far passare meglio quest'informazione sarebbe stato tutto un altro racconto a livello di significato. Probabilmente meritevole del primo posto nel girone! Peccato, ma comunque rimane un ottimo 800 caratteri. Ciao e grazie per le delucidazioni!

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giulio.palmieri
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#10 » venerdì 20 agosto 2021, 2:38

Ciao Alessandro, piacere di leggerti. Racconto efficace; forse l'ultima frase del finale non è immediata come le altre. Ottimi i gesti dei personaggi, perché riesci a descrivere in poco spazio il male incurabile di Gabi, e dunque a dare un senso compiuto ai gesti successivi dei personaggi. Tema centrato, sin dalle prime battute. A rileggerci!

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david.callaghan
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#11 » domenica 22 agosto 2021, 19:34

Ciao Alessandro,
mi è piaciuto il tuo racconto, semplice e toccante.
È un peccato per quella frase finale che non si capisce e che confonde un po'.
Per quanto riguarda il legame tra i due personaggi non si capisce (almeno io non lo avevo capito) e mi spiace che tu lo abbia dovuto spiegare, perché così ci riveli che non è un pezzo riuscito come dovrebbe e che se lo fosse stato sarebbe stato un dramma esagerato pure troppo politicamente corretto, per niente il mio genere (ma son gusti eh!)
Quindi ora non so che pensare di un pezzo la cui semplicità pare essere una caratteristica dovuta più a un errore che alle intenzioni dell'autore.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#12 » lunedì 23 agosto 2021, 12:48

giulio.palmieri ha scritto:Ciao Alessandro, piacere di leggerti. Racconto efficace; forse l'ultima frase del finale non è immediata come le altre. Ottimi i gesti dei personaggi, perché riesci a descrivere in poco spazio il male incurabile di Gabi, e dunque a dare un senso compiuto ai gesti successivi dei personaggi. Tema centrato, sin dalle prime battute. A rileggerci!


Ciao Giulio e grazie del commento. Sì, quell'ultima frase è da sistemare, tanto da essere il passaggio che credo di aver rivisto più volte durante la scrittura.
Alla prossima.
lupus in fabula

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#13 » lunedì 23 agosto 2021, 12:57

david.callaghan ha scritto:Ciao Alessandro,
mi è piaciuto il tuo racconto, semplice e toccante.
È un peccato per quella frase finale che non si capisce e che confonde un po'.
Per quanto riguarda il legame tra i due personaggi non si capisce (almeno io non lo avevo capito) e mi spiace che tu lo abbia dovuto spiegare, perché così ci riveli che non è un pezzo riuscito come dovrebbe e che se lo fosse stato sarebbe stato un dramma esagerato pure troppo politicamente corretto, per niente il mio genere (ma son gusti eh!)
Quindi ora non so che pensare di un pezzo la cui semplicità pare essere una caratteristica dovuta più a un errore che alle intenzioni dell'autore.


Ciao David.
Sui punti deboli a cui fai riferimento, non posso che trovarmi d'accordo.
La frase finale è figlia soprattutto dei pochi caratteri che mi erano rimasti, anche se ammetto che non pensavo generasse tutte queste difficoltà, segno che devo migliorare il mio "distaccamento" in fase di revisione se voglio riuscire a comunicare al lettore esattamente ciò che ho nella testa.
Riguardo il rapporto, avrei dovuto trovare il modo di rendere più palese (intimo?) il rapporto tra i due personaggi per far emergere la loro relazione. Ovviamente questo avrebbe significato sacrificare altro, ma ci sta.

Ammetto però di non capire il commento riguardo il politicamente corretto. Il mio brano voleva parlare non tanto di morte e malattia (che qui non è un tema, ma un modo di veicolare il messaggio), quanto dell'ipocrisia e del distacco di certe famiglie nei confronti dei figli. Onestamente non ci vedo nulla di politicamente corretto o scorretto.

Alla prossima.
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#14 » lunedì 23 agosto 2021, 17:55

Ciao, era un po' una battuta,
un pezzo su una coppia di omosessuali, di cui uno rifiutato dalla famiglia e malato che muore tra le braccia del compagno in 800 caratteri per me va al di là della mia soglia di drammatico.
Il cane che muore ce l'ho messo io, ci aggiungiamo una bambina in sedia a rotelle e cosí facciamo un ripasso di tutti i miei traumi d'infanzia: candy candy, lady oscar, heidi e remí.
*sto ovviamente scherzando*
Adesso sembra che si debba parlare per forza di trans, omosessualità o violenza sulle donne altrimenti non sei abbastanza impegnato.
Sono temi che considero un po' "acchiappalike" ecco.

(Ma vogliamo mettere Jeeg e Daitarn III, scusa)

:D

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#15 » mercoledì 25 agosto 2021, 11:55

Ciao Alessandro, piacere di ritrovarti.
Bel racconto, temi delicati e ben mostrati. Ho apprezzato l’abilità con cui hai presentato il conflitto nel conflitto dei due protagonisti. Affrontare la malattia praticamente da soli in un clima familiare che si capisce non proprio disteso. Bravo a mostrare senza spiegarci niente. Ho capito subito che si trattava di una coppia. Il sorriso a mezza faccia è drammatico ma racconta tante cose. Il dramma nel dramma si percepisce tutto e il riposo arriva accompagnato dall’ennesima denuncia di questo breve ma ottimo racconto: l’unica cosa che Gabi ha è Leo. La discriminazione è un dramma che brucia ancora di più quando si ha bisogno di conforto, di amore...di famiglia, in questo caso autodistrutta con il pregiudizio. Questo almeno è quello che mi hanno detto i tuoi pochi ma ben utilizzati caratteri di questa Edition!
Bravo!
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#16 » giovedì 26 agosto 2021, 22:54

Ciao, il tuo racconto tratta il tema della infermità, lo fa dando enfasi al rapporto tra i due personaggi senza che sia chiara, però, l'effettiva natura del loro legame. Nella mia esperienza personale trovo implausibile il cinismo paterno alla soglia della probabile dipartita del figlio. Non per un pudore antico, ma perché è più facile che un padre sia sordo del tutto alla morte del figlio che non ché si curi di procurargli una sepoltura.
Segnalo che "alle spalle della cappella”è fuorviante: è comunque un "fuori" tanto vale seppellirlo altrove. Avrei preferito “ in fondo a".
Il finale che dal tuo commento è dolcissimo, in realtà dal racconto non si capisce.
Buona l'idea e non male la prova.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#17 » venerdì 27 agosto 2021, 13:15

DavideMannucci ha scritto:Ciao Alessandro, piacere di ritrovarti.
Bel racconto, temi delicati e ben mostrati. Ho apprezzato l’abilità con cui hai presentato il conflitto nel conflitto dei due protagonisti. Affrontare la malattia praticamente da soli in un clima familiare che si capisce non proprio disteso. Bravo a mostrare senza spiegarci niente. Ho capito subito che si trattava di una coppia. Il sorriso a mezza faccia è drammatico ma racconta tante cose. Il dramma nel dramma si percepisce tutto e il riposo arriva accompagnato dall’ennesima denuncia di questo breve ma ottimo racconto: l’unica cosa che Gabi ha è Leo. La discriminazione è un dramma che brucia ancora di più quando si ha bisogno di conforto, di amore...di famiglia, in questo caso autodistrutta con il pregiudizio. Questo almeno è quello che mi hanno detto i tuoi pochi ma ben utilizzati caratteri di questa Edition!
Bravo!


Ciao Davide.
Seppur in ritardo, ti ringrazio per le belle parole e mi rincuora che ogni tanto il significato di quello che scrivo riesca ad arrivare al lettore (che comunque non giustifica il fatto che da questo punto di vista devo ancora migliorare parecchio).
Alla prossima.
lupus in fabula

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#18 » venerdì 27 agosto 2021, 13:59

DandElion ha scritto:Ciao, il tuo racconto tratta il tema della infermità, lo fa dando enfasi al rapporto tra i due personaggi senza che sia chiara, però, l'effettiva natura del loro legame. Nella mia esperienza personale trovo implausibile il cinismo paterno alla soglia della probabile dipartita del figlio. Non per un pudore antico, ma perché è più facile che un padre sia sordo del tutto alla morte del figlio che non ché si curi di procurargli una sepoltura.
Segnalo che "alle spalle della cappella”è fuorviante: è comunque un "fuori" tanto vale seppellirlo altrove. Avrei preferito “ in fondo a".
Il finale che dal tuo commento è dolcissimo, in realtà dal racconto non si capisce.
Buona l'idea e non male la prova.


Ciao Dandelion.
Mi permetto una considerazione: spesso si tende a giudicare una situazione basandosi soltanto sulla propria esperienza personale. Ciò, dal mio punto di vista, è limitante. Premesso che a volte, in narrativa, è lecito sacrificare un minimo di verosimiglianza a favore del messaggio che si vuole trasmettere, nel mio racconto volevo porre in risalto l'ipocrisia di una famiglia che tiene soltanto a salvare la faccia, pur continuando a disprezzare un figlio omosessuale anche nel momento della morte. Ecco perché ho volutamente scritto "alle spalle".
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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#19 » venerdì 27 agosto 2021, 16:17

Ciao!
Grazie di avermi risposto, ma il nocciolo è proprio che la relazione di intimità tra i due non è Chiara. Potrebbero essere fratellastri o amici. Non è chiaro che siano una coppia e questo non detto rende difficile calibrare tutto il resto.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
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Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Un ultimo abbraccio - Alessandro Canella

Messaggio#20 » domenica 29 agosto 2021, 10:00

Che i due siano una coppia mi è stato chiaro da subito e il finale è arrivato bene anche se mi è sembrato forse un po' troppo veloce rispetto agli equilibri generali del tutto. Che i due siano entrambi maschi non mi è arrivato per niente, Gabi può essere benissimo il diminutivo di una ragazza e non ho trovato, nel testo, elementi che mi facessero pensare il contrario. Detto questo, il racconto si regge ugualmente perché costruito maggiormente sul fronte del rapporto di una coppia che si sta preparando a salutarsi per sempre. Resta questo finale un po' veloce e forse poco emozionante per quello che avrebbe dovuto essere e sono convinto che la problematica sia da ricercarsi nel gioco di equilibri interni. Per me un pollice tendente verso l'alto, ma non in modo brillante come per il racconto di Partiti.

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