La prima buonanotte - RACCONTO SQUALIFICATO

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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Mario Mazzafoglie
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La prima buonanotte - RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 22:52

Il dottore viene fuori dalla stanza con lo sguardo basso. «Signora, mi dispiace...»
«Grazie, Dottore.» Gli stringo la mano. «So che avete fatto del vostro meglio.»
Annuisce e sfila via nel corridoio.
E così, amore mio, da oggi mi lasci sola soletta?
Dopo una vita insieme, di te mi mancherà tutto, persino i tuoi difetti.
Di giorno mi mancherà la tua voce, ma anche le tue mezze bugie per andare dagli amici al bar.
E di notte, nel letto, mi mancheranno i tuoi abbracci, ma mi mancherà anche il sentirti russare come un trombone.
Anzi no, aspetta. A pensarci bene forse questa è l’unica cosa che non mi mancherà di te, visto che da trent’anni non mi fai chiudere occhio.
E allora io direi che da oggi riposi in pace tu, ma che, anche se è brutto da dire, mi sa che da stanotte riposerò in pace pure io.



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antico
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 22:56

Ciao Mario! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#3 » martedì 17 agosto 2021, 8:56

Prime impressioni Ciao Mario. Piacere di rileggerti. Il tuo racconto ha una punta di ironia che mi ha fatto sorridere, ma forse stona un po' con la vicenda.

Aderenza al tema tutto ok

Punti di Miglioramento una situazione drammatica vira di colpo verso una battuta ironica che può sembrare un po' troppo forzata. Certamente non avere più qualcuno in parte a russare permette di riposare meglio, ma se quest'uomo voleva un po' di bene a sua moglie non dormirà lo stesso bene per un bel po'. Avresti forse dovuto calcare più la mano sul fastidio che provava, perché al momento i pensieri sono un po' incoerenti tra inizio e fine.

Punti di forza l'ironia come modo per esorcizzare una situazione drammatica ci sta eccome! Anche io ho tentato di fare qualcosa del genere qualche edizione fa, ma appunto, leggendo il tuo racconto mi accorgo di quanto sia difficile rendere il tutto organico.

Conclusioni l'idea di fondo mi è piaciuta, ma a mio avviso avresti dovuto sbilanciare un po' di più la parte ironica per rispetto a quella drammatica per dare più coerenza. Al momento, purtroppo, la vicenda narrata non mi pare molto coerente

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Signor_Darcy
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#4 » martedì 17 agosto 2021, 9:59

Ciao Mario.
Racconto lineare, malinconico, forse un po’ didascalico come stile: “mi mancherà tutto, persino i tuoi difetti” è un esempio di una scrittura talvolta un po’ retorica. Meglio la parte ironica, che stempera e lascia con un sorriso: forse è eccessiva, ma non disturba oltremodo. Nel complesso penso una prova più che discreta, anche pensando a come altri nel gruppo hanno declinato il tema e sfruttato lo spazio a disposizione.

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Pietro D'Addabbo
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#5 » mercoledì 18 agosto 2021, 8:47

Ciao Mario, piacere di leggerti.

"Mi mancherà il tuo russare". Sarà veramente così per almeno un paio di coppie che conosco, per le quali quel suono (che si sente a un paio di stanze di distanza) indica una presenza rassicurante al proprio fianco, come una ninna nanna indispensabile per addormentarsi. Effetti della lunga convivenza e dell'amore coniugale.
Mi resta la sensazione che 'finalmente dormire' non compensi le altre mancanze.
L'ironia finale avrebbe funzionato meglio, invece che con due frasi di 'giustificazione', con una battuta più fulminante, come un pensiero che lampeggia nel cervello in mezzo al cordoglio predominante. Oppure scrivendo al futuro, come proposito per quando subentrerà l'accettazione della perdita.
Il tuo twist comunque ha funzionato, è giunto inatteso come volevi e il tema è doppiamente centrato, fra eterno riposo e dormita serena.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Michael Dag
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#6 » giovedì 19 agosto 2021, 12:24

buona la declinazione del tema, doppio filo tra dormire in pace e morire.
voce narrante gradevole, tra il nostalgico e l'ironico, forse l'ironia è per esorcizzare il dolore della perdita.
però, ti dico la verità, l'ho trovato un po' banale. La nostalgia del russare del partner è una cosa che si è già vista parecchie volte in film-serie-libri-ecc quindi perde molto potere d'impatto.

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Re: La prima buonanotte

Messaggio#7 » giovedì 19 agosto 2021, 12:47

Ciao Mario,

ho apprezzato molto la duplice declinazione del riposo (in 800 parole è sicuramente una bella sfida). Ciò che mi ha davvero messo in difficoltà è l'eccesso di ironia utilizzato che subentra appena saputa la perdita di una persona amata. Se il racconto fosse stato ambientato dopo un certo periodo l'avrei digerita di più, e invece mi trovo a considerare il personaggio falso, e mi sento presa in giro dalla prima descrizione dove mi fa pensare ad una bella storia d'amore.

L'ho riletto più volte e sono anche giunta alla conclusione che forse a lei non importava molto di lui e sono io che ho enfatizzato troppo il sentimento. Con questa declinazione ho trovato meno difficile entrare in empatia con il personaggio.

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Emiliano Maramonte
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#8 » venerdì 20 agosto 2021, 17:05

Ciao Mario! Mi pare di averti già commentato un altra volta. Spero di non sbagliarmi.
Ammazza, che finale! AHAHAH Non sapevo se sganasciarmi o restare interdetto da tanto cinismo!
Hai avviato un discorso molto drammatico, poi hai dato una mazzata finale con un'ironia che potrebbe sembrare eccessiva e, addirittura, fuori luogo.
Solo come chiacchiera da bar, ti dico questo: per anni e anni mio padre ha avuto difficoltà a dormire bene proprio per i problemi di (forte) russamento che aveva mia madre. Poi mia madre è andata via ed è poco ma sicuro che mio padre darebbe chissà che per riavere indietro la presenza di sua moglie pur con il trombone!
Non sto assolutamente dicendo che hai sbagliato; ancora adesso sto cercando di capire che registro avevi in mente per la storia. E' grottesco? Agrodolce? Semiserio? Non lo so. C'è questo stridente contrasto tra le due sezioni concettuale della storia che lascia nel lettore (almeno a me) il grande disagio di comprendere i contorni della valutazione del testo.
C'è qualche ingenuità tecnica. Ad esempio: "Il dottore viene fuori": perché un'espressione così pesante? Bastava "esce".
- «Grazie, Dottore.» Gli stringo la mano. «So che avete fatto del vostro meglio.» - Perché la D maiuscola di dottore? Nella riga iniziale usi la "d" minuscola poi elevi il medico a personalità che addirittura merita la D maiuscola? E poi: perché quel "voi"? Suona anacronistico, almeno nei testi letterari moderni. Non era più semplice scrivere: "So che ha fatto del suo meglio".
Infine, ho notato sempre la solita psicosi collettiva per i possessivi. Troppi "tuo/tua" che rendono pesante la lettura.
Ultimo appunto: alla fine quel "anche se è brutto da dire" è... proprio brutto! Avrei semplificato con, ad esempio, "scusa, amore".
Tema centrato e in bocca al lupo!

Emiliano.

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Alessio
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Re: La prima buonanotte

Messaggio#9 » domenica 22 agosto 2021, 18:13

Ciao Mario,

carina l'idea con cui affronti il tema, mi piace poco come arriva il finale.
La riflessione della neo-vedova è ben resa e mi trasmette la giusta malinconia fino alle ultime due righe, poi c'è un cambio di registro che non mi convince. "Anche se è brutto da dire" è anche brutto da leggere, secondo me, mentre "A pensarci bene", "visto che" sono cose che mi portano fuori dal personaggio. Potrebbe essere un ragionamento che fa con una sua amica, ma dentro la sua testa, dove ci porti tu col pdv, mi aspetto dei pensieri più diretti e puntuali.
Una moglie che si ritrova a pensare di essere più o meno contenta della perdita del marito si trova anche nel racconto "Storia di un'ora" di Kate Chopin. Se vuoi dagli un'occhiata :-).

Alla prossima!

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antico
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Re: La prima buonanotte - RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#10 » venerdì 27 agosto 2021, 1:29

Non consegnare commenti e classifica è considerato atto piuttosto grave in Minuti Contati, pertanto questo racconto viene squalificato dalla presente edizione e il suo autore non potrà partecipare alla prossima.

Lo dico ogni volta: se sorgono dei problemi che non vi permettono di completare il vostro impegno in MC non avete che da comunicarmelo e una soluzione si trova. Se invece non informate e sparite non potete che incorrere nella squalifica (sempre sperando che i motivi della vostra scomparsa non siamo particolarmente gravi, ma cerco di pensare sempre al meglio).

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