In albergo

Lunedì 16 agosto dalle 21.30 alle 23.00 con 800 caratteri a disposizione e un tema scelto dei Campioni dell'Arena Maurizio Ferrero e Wladimiro Borchi
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giulio.palmieri
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In albergo

Messaggio#1 » lunedì 16 agosto 2021, 23:05

- Non lo so.
- Cosa?
- Al mare era diverso.
- E qui?
- Qui va bene. Oggi mi sono riposato.
- Quindi, adesso?
- Ci provo. Ci sto provando. Solo un minuto tesoro, solo…
- Quanto hai dormito?
- Stamattina, più del solito.
- E allora?
- Non ce la faccio.
- Amen.
- Sarà l’albergo.
- Neanche a me piace.
- Ma è un quattro stelle plus.
- Gli asciugamani odorano di umido. La colazione era riscaldata.
- A voi bionde non va mai bene niente.
- Senti hai rotto. Solo l’albergo dovevi trovare. E l’hai pure trovato sbagliato.
- Non hanno fatto domande, cara! Hanno chiesto solo il mio documento…
- Uffa. Spegni.
- No, adesso ho voglia.
- Così, d’improvviso?
- Quando t’arrabbi fai effetto.
- Ti devo mostrare il documento?
- Senti, cara. Sono tuo cliente fisso. Non mi devi mostrare niente.
- Sì, ma non ho voglia io, adesso.
- Perché?
- Perché mi hai ricordato cosa siamo. Una puttana è un vecchio. Per di più vedovo. Che se non riposa non scalda il materasso. Ma era bello pensare che siamo due vecchi amici, che si sono trovati qui per caso, dopo anni. Io non voglio pensare alla mia vita. Se penso alla mia vita non riesco a fare niente.
- Facciamo che sei mia moglie. Facciamo che dormiamo insieme fino a domattina.
- E ti basta.
- Sì, però parliamo. A letto si parla.
- Non sentirai nostalgia?
- No, con te sto bene.
- Sicuro?
- Con te sto bene. E mi riposo.



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antico
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Re: In albergo

Messaggio#2 » lunedì 16 agosto 2021, 23:12

Ciao Giulio! Il conteggio segna 1320, quindi sei in megamalus caratteri oltre che malus tempo. Riesci a tagliare entro la scadenza?

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giulio.palmieri
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Re: In albergo

Messaggio#3 » lunedì 16 agosto 2021, 23:16

Ciao, col cellulare sono in difficoltà estrema. Non riesco a contare i caratteri. Posso lasciare il racconto? Forse conviene ritirarlo… fammi sapere

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antico
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Re: In albergo

Messaggio#4 » lunedì 16 agosto 2021, 23:16

Tempo scaduto! Avrai malus minimo tempo e mega malus caratteri, ma sei comunque in gara e potrai fare e, soprattutto, ricevere commenti!

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giulio.palmieri
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Re: In albergo

Messaggio#5 » lunedì 16 agosto 2021, 23:22

Ok!

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MatteoMantoani
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Re: In albergo

Messaggio#6 » martedì 17 agosto 2021, 8:33

Prime Impressioni Ciao Giulio. È la prima volta che ti commento, vero? Quindi piacere di leggerti. Il tuo racconto è solo un dialogo tra due personaggi un po' sopra le righe (positivamente) e mi ha fatto sorridere.

Aderenza al tema Direi che il tema è rispettato.

Punti di Miglioramento il pericolo di un racconto che è costituito solo da un dialogo, è che all'inizio non si capisca bene chi stia parlando. Leggo queste battute di dialogo e mi chiedo che forma devo dare alle persone che parlano. Certo, via via qualche elemento si aggiunge e alla fine tutto è chiaro, ma qui ho sentito proprio la mancanza di un po' di contesto.

Punti di Forza Il dialogo è comunque verosimile e divertente. C'è qualche elemento che ancora non ho ben compreso (la vacanza era stata programmata o è stato un incontro casuale?) Comunque non sono grossi problemi.

Conclusioni Più che con un dialogo, avrei visto meglio questa storia sviluppata con una narrazione, anche in terza persona. Comunque leggerla mi ha divertito.

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Signor_Darcy
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Re: In albergo

Messaggio#7 » martedì 17 agosto 2021, 9:24

Ciao Giulio.
Al netto delle difficoltà tecniche, lo sforamento di più del cinquanta percento dei caratteri disponibili a mio avviso vanifica un po’ la prova, che era quella di starci in un paio di sms, sostanzialmente. Detto questo, bel dialogo, con diversi spunti, a suo modo interessante. I personaggi sono tracciati abbastanza bene, peraltro, cosa non facile in così poche battute di dialogo.
Il tema, che pure si percepirebbe qua e là, pare buttato un po’ in maniera pretestuosa nelle ultime tre parole, che avrei evitato.

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Re: In albergo

Messaggio#8 » martedì 17 agosto 2021, 10:39

Ciao Giulio,

mi dispiace tu abbia avuto difficoltà "tecniche", ma è stato un piacere averti letto.
Affidarsi al solo dialogo è sicuramente complicato e la tua è stata una scelta coraggiosa. Il dialogo in generale è realistico nella sua semplicità e mi ha divertita.
Ciò che meno mi è piaciuto e che a dire il vero trovo penalizzi molto questo testo è che fornisci al lettore le informazioni necessarie per immaginare chi sta parlando solo alla fine, quando nella testa le due voci avevano già un volto. Io immaginavo una giovane coppia ad esempio e questo mi ha un po' disturbata.

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Pietro D'Addabbo
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Re: In albergo

Messaggio#9 » mercoledì 18 agosto 2021, 9:03

Ciao Giulio, piacere di leggerti.

Ho trovato molto difficile seguire lo scambio di frasi iniziale. Il lettore deve sperare che si tratti di soli due personaggi e proseguire incrociando le dita... nel mio caso anche nel senso letterale della frase, che per l'assenza di riferimenti e per la brevità di ogni riga non mi era chiaro senza portare il segno quale fosse il personaggio parlante in quel rigo. Alla fine tutto si svela ma troppo tardi perché sia efficace.
Tema centrato, cercare il riposo supplendo con una prostituta all'assenza nel letto coniugale è qualcosa di molto romantico che però meritava una trattazione più classica e di più facile fruizione.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Michael Dag
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Re: In albergo

Messaggio#10 » giovedì 19 agosto 2021, 12:24

ciao giulio.
ti dico, il lavoro in se non mi è dispiaciuto, poi i racconti monodialogo mi hanno sempre affascinato.
l'introspezione dei personaggi è gradevole e esce dagli stereotipi, punto a favore.
a volte però si perde il filo del dialogo, perché fasi così brevi non lasciano trasparire la voce di chi parla.
inoltre, sparo sulla croce rossa: visto il grosso malus che hai di base, non arriveresti comunque in classifica.

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giulio.palmieri
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Re: In albergo

Messaggio#11 » venerdì 20 agosto 2021, 0:54

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni Ciao Giulio. È la prima volta che ti commento, vero? Quindi piacere di leggerti. Il tuo racconto è solo un dialogo tra due personaggi un po' sopra le righe (positivamente) e mi ha fatto sorridere.

Aderenza al tema Direi che il tema è rispettato.

Punti di Miglioramento il pericolo di un racconto che è costituito solo da un dialogo, è che all'inizio non si capisca bene chi stia parlando. Leggo queste battute di dialogo e mi chiedo che forma devo dare alle persone che parlano. Certo, via via qualche elemento si aggiunge e alla fine tutto è chiaro, ma qui ho sentito proprio la mancanza di un po' di contesto.

Punti di Forza Il dialogo è comunque verosimile e divertente. C'è qualche elemento che ancora non ho ben compreso (la vacanza era stata programmata o è stato un incontro casuale?) Comunque non sono grossi problemi.

Conclusioni Più che con un dialogo, avrei visto meglio questa storia sviluppata con una narrazione, anche in terza persona. Comunque leggerla mi ha divertito.


Ciao Matteo, grazie per il commento. Sì, in effetti la narrazione si presterebbe anche ad una terza persona (diciamo sarebbe uno sviluppo più classico). Grazie per il suggerimento, a rileggerci
Ultima modifica di giulio.palmieri il venerdì 20 agosto 2021, 3:41, modificato 1 volta in totale.

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giulio.palmieri
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Re: In albergo

Messaggio#12 » venerdì 20 agosto 2021, 1:03

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Giulio.
Al netto delle difficoltà tecniche, lo sforamento di più del cinquanta percento dei caratteri disponibili a mio avviso vanifica un po’ la prova, che era quella di starci in un paio di sms, sostanzialmente. Detto questo, bel dialogo, con diversi spunti, a suo modo interessante. I personaggi sono tracciati abbastanza bene, peraltro, cosa non facile in così poche battute di dialogo.
Il tema, che pure si percepirebbe qua e là, pare buttato un po’ in maniera pretestuosa nelle ultime tre parole, che avrei evitato.


Ciao, purtroppo ho fatto casino col cellulare e non son riuscito a contare i caratteri. Mi ero proposto di tagliare al volo, ma ero proprio al limite e non ce l'ho fatta. E sì, la prova non è valida: i caratteri vanno sempre rispettati.

Per il tema, ti faccio ad ogni modo notare che all'inizio del dialogo il termine "riposo" ha un significato preciso, dovuto al contesto: diciamo che è sinonimo di "ricaricare le batterie" ;) . Invece, a fine dialogo, assume un altro significato. Nelle ultime battute il personaggio narrante lo dice come volesse significare: "con te riesco a riposare, a stare bene". Quindi c'è un cambiamento del significato del termine, che rappresenta lo sviluppo del tema nel conflitto dei personaggi.
In genere nello sviluppo di un tema, personalmente mi concentro su un elemento (una parola, un oggetto, un ricordo) qualcosa insomma che stia nel quadro narrativo, e se i dialoghi o la scena fanno mutare lo sguardo del lettore su quell'elemento allora vuol dire che è probabile che la scena abbia funzionato (stante tutti gli altri fili: personaggi, vivacità dei dialoghi, conflitto etc. etc.).
A rileggerci e grazie per il commento.
Ultima modifica di giulio.palmieri il venerdì 20 agosto 2021, 3:41, modificato 1 volta in totale.

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giulio.palmieri
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Re: In albergo

Messaggio#13 » venerdì 20 agosto 2021, 1:16

read_only ha scritto:Ciao Giulio,

mi dispiace tu abbia avuto difficoltà "tecniche", ma è stato un piacere averti letto.
Affidarsi al solo dialogo è sicuramente complicato e la tua è stata una scelta coraggiosa. Il dialogo in generale è realistico nella sua semplicità e mi ha divertita.
Ciò che meno mi è piaciuto e che a dire il vero trovo penalizzi molto questo testo è che fornisci al lettore le informazioni necessarie per immaginare chi sta parlando solo alla fine, quando nella testa le due voci avevano già un volto. Io immaginavo una giovane coppia ad esempio e questo mi ha un po' disturbata.


Ciao, in effetti mi sto rendendo conto dai commenti che può essere utile dare un minimo di volume ai personaggi (magari con qualche pennellata iniziale) prima del dialogo, giusto per aiutare il lettore a seguire maggiormente la vicenda. Grazie per il commento.
Ultima modifica di giulio.palmieri il venerdì 20 agosto 2021, 3:42, modificato 1 volta in totale.

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Re: In albergo

Messaggio#14 » venerdì 20 agosto 2021, 1:22

PietroD'Addabbo ha scritto:Ciao Giulio, piacere di leggerti.

Ho trovato molto difficile seguire lo scambio di frasi iniziale. Il lettore deve sperare che si tratti di soli due personaggi e proseguire incrociando le dita... nel mio caso anche nel senso letterale della frase, che per l'assenza di riferimenti e per la brevità di ogni riga non mi era chiaro senza portare il segno quale fosse il personaggio parlante in quel rigo. Alla fine tutto si svela ma troppo tardi perché sia efficace.
Tema centrato, cercare il riposo supplendo con una prostituta all'assenza nel letto coniugale è qualcosa di molto romantico che però meritava una trattazione più classica e di più facile fruizione.


Ciao Pietro, grazie per il tuo commento. Dico solo, a riguardo del tema, che non ho cercato di creare una situazione "romantica": semplicemente ho immaginato una situazione e un conflitto umano (come ce ne sono miliardi) per dare voce ai personaggi, e nulla più. A rileggerci.

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Re: In albergo

Messaggio#15 » venerdì 20 agosto 2021, 1:30

Michael Dag ha scritto:ciao giulio.
ti dico, il lavoro in se non mi è dispiaciuto, poi i racconti monodialogo mi hanno sempre affascinato.
l'introspezione dei personaggi è gradevole e esce dagli stereotipi, punto a favore.
a volte però si perde il filo del dialogo, perché fasi così brevi non lasciano trasparire la voce di chi parla.
inoltre, sparo sulla croce rossa: visto il grosso malus che hai di base, non arriveresti comunque in classifica.


Ciao Michael, grazie per il tuo commento. Sì, la prova è non valida (i caratteri vanno sempre rispettati); per la brevità delle frasi: l'obiettivo era catturare un attimo, un momento di un scena tra i personaggi, e cercare di far emergere in quelle poche battute un momento della loro relazione. Terrò presente ad ogni modo la differenziazione delle voci narranti. A rileggerci.

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Emiliano Maramonte
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Re: In albergo

Messaggio#16 » venerdì 20 agosto 2021, 16:53

Ciao Giulio, ben trovato!

Mi dispiace molto per il megamalus che di fatto ti getta fuori strada per la corsa finale, però il racconto è molto gradevole. Ormai, lo posso dire, sei quasi un veterano di MC e sai benissimo che i racconti composti solo di dialoghi sono un rischio enorme. Avrai sentito questa solfa chissà quante volte. Quindi, o si tira fuori qualcosa che colpisca davvero, oppure le "teste parlanti" possono diventare antipatiche, incomprensibili e dannose per la riuscita del testo.
Nel tuo caso, tuttavia, sei riuscito in calcio d'angolo a caratterizzare le voci. Pensavo fosse solo il classico dialogo tra un marito frustrato e una moglie petulante, invece c'è stato un bel twist che mi ha fatto sorridere, e si sono aperte tante possibilità di interpretazione.
Dal punto di vista della trama, c'è qualche piccolo buco verso la fine (che qualcuno ha già segnalato) ma il testo scorre molto bene e si conclude anche con una punta di tenerezza che non guasta.
Sinceramente non so cosa sarebbe venuto fuori se tu avessi tagliato gli altri 200 e passa caratteri, ma forse il racconto non avrebbe avuto questa riuscita.

Invece di augurarti il tradizionale in bocca al lupo, ti dico: divertiti!

Emiliano.

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Alessio
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Re: In albergo

Messaggio#17 » domenica 22 agosto 2021, 18:17

Ciao Giulio,

sono abbastanza sicuro di aver già commentato un tuo racconto fatto di soli dialoghi in passato, quindi non starò a sottolineare nuovamente i problemi intrinseci di questo tipo di approccio, da cui questo racconto non è esente.
Nonostante tu abbia impiegato molti più caratteri, ti perdi un po' troppo nei preamboli perché ci devi far arrivare il setting tramite i dialoghi. Quando comincia ad arrivare la parte interessante in cui la prostituta riflette sulla sua vita, il racconto finisce, lasciandomi un po' come un coito interrotto, per rimanere in tema.
Ci sono anche diverse inconsistenze che minano la credibilità della storia: se lui è vedovo, e si porta una donna in camera, prostituta o meno, quale dovrebbe essere il problema? Può fare tutto alla luce del sole. Perché la donna non dovrebbe mostrare un documento? Perché all'hotel dovrebbero fare domande?
Insomma, mi spiace ma non mi ha soddisfatto.

Alla prossima!

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Re: In albergo

Messaggio#18 » domenica 22 agosto 2021, 23:49

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Giulio, ben trovato!

Mi dispiace molto per il megamalus che di fatto ti getta fuori strada per la corsa finale, però il racconto è molto gradevole. Ormai, lo posso dire, sei quasi un veterano di MC e sai benissimo che i racconti composti solo di dialoghi sono un rischio enorme. Avrai sentito questa solfa chissà quante volte. Quindi, o si tira fuori qualcosa che colpisca davvero, oppure le "teste parlanti" possono diventare antipatiche, incomprensibili e dannose per la riuscita del testo.
Nel tuo caso, tuttavia, sei riuscito in calcio d'angolo a caratterizzare le voci. Pensavo fosse solo il classico dialogo tra un marito frustrato e una moglie petulante, invece c'è stato un bel twist che mi ha fatto sorridere, e si sono aperte tante possibilità di interpretazione.
Dal punto di vista della trama, c'è qualche piccolo buco verso la fine (che qualcuno ha già segnalato) ma il testo scorre molto bene e si conclude anche con una punta di tenerezza che non guasta.
Sinceramente non so cosa sarebbe venuto fuori se tu avessi tagliato gli altri 200 e passa caratteri, ma forse il racconto non avrebbe avuto questa riuscita.

Invece di augurarti il tradizionale in bocca al lupo, ti dico: divertiti!

Emiliano.


Ciao Emiliano, grazie! In effetti sarebbe stato problematico tagliare e lasciare al racconto lo stesso significato. Cmq partecipare è sempre utile. A rileggerci e buona edition!

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Re: In albergo

Messaggio#19 » lunedì 23 agosto 2021, 0:09

Alessio ha scritto:Ciao Giulio,

sono abbastanza sicuro di aver già commentato un tuo racconto fatto di soli dialoghi in passato, quindi non starò a sottolineare nuovamente i problemi intrinseci di questo tipo di approccio, da cui questo racconto non è esente.
Nonostante tu abbia impiegato molti più caratteri, ti perdi un po' troppo nei preamboli perché ci devi far arrivare il setting tramite i dialoghi. Quando comincia ad arrivare la parte interessante in cui la prostituta riflette sulla sua vita, il racconto finisce, lasciandomi un po' come un coito interrotto, per rimanere in tema.
Ci sono anche diverse inconsistenze che minano la credibilità della storia: se lui è vedovo, e si porta una donna in camera, prostituta o meno, quale dovrebbe essere il problema? Può fare tutto alla luce del sole. Perché la donna non dovrebbe mostrare un documento? Perché all'hotel dovrebbero fare domande?
Insomma, mi spiace ma non mi ha soddisfatto.

Alla prossima!


Ciao Alessio, be' diciamo che, almeno nelle intenzioni, il gioco è stato di aggiungere informazioni poco alla volta, per far mutare la percezione del rapporto tra i personaggi. Il documento era funzionale a dire che la cosa non è inquadrabile in un rapporto normale sin dall'inizio (sebbene in effetti manchi un po' di retroterra per giustificarlo a pieno). I preamboli quindi sono stati pensati in questo senso, e anche lo sviluppo successivo (che cmq purtroppo non lasciava spazio per dare profondità ai personaggi). Magari proverò a continuarlo, potrebbe venirne fuori qualcosa di buono. Alla fine (lo dico sempre) conta quello che arriva al lettore. Grazie per il tuo commento e a rileggerci.

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Re: In albergo

Messaggio#20 » lunedì 23 agosto 2021, 11:15

giulio.palmieri ha scritto:il gioco è stato di aggiungere informazioni poco alla volta, per far mutare la percezione del rapporto tra i personaggi.


Approccio che però nello spazio di 800 caratteri mi sentirei di sconsigliarti. Il fatto che sei arrivato alla fine con il 60% in più è significativo. :-)

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antico
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Re: In albergo

Messaggio#21 » domenica 29 agosto 2021, 18:07

Trovo che la parte più problematica del racconto sia quella iniziale nella quale si fatica davvero a stare dietro a chi parla. Sostanzialmente il racconto sta tutto nella seconda parte, da quando cominciano a litigare e occhio che se fossi partito da lì tagliando ulteriori 150 caratteri saresti rientrato nei limiti con un prodotto finale, a mio avviso, ancora più efficace. A volte meglio arrivare subito al punto, insomma. Detto questo, lettura piacevole (al netto della prima parte) e qualche problema sul tema che mi sembra inserito solo sul finale. Per me siamo su un pollice tendente verso il positivo, ma al pelo a causa delle problematiche riscontrate.

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