POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Poliziotto buono, poliziotto cattivo.
di Luca Fagiolo
Lancio una mela a Chicco. «Ehi, ce l'hai presente la solfa del poliziotto buono e del poliziotto cattivo?»
Mi rivolge quel suo sguardo da triglia che mi fa venire voglia di riempirlo di sberle. «Sveglia!» Gli schiocco le dita davanti al naso. «Tu fai quello violento, io l'agnellino, ok?»
«E a cosa serve?» Morde la mela e mastica a bocca aperta.
«A farlo confessare, serve. Ma lo hai mai guardato un poliziesco?»
Scuote la testa e fa un sorrisone da orecchio a orecchio.
Cristo santo, sarà un'impresa.
«Torniamo di là e ricordati, tu sei il poliziotto cattivo.»
Si fa serio, butta in fuori il petto e con i muscoli che si ritrova il ruolo gli calza a pennello.
Entriamo nella stanza. Morselli è seduto in poltrona, non si è mosso di un centimetro. Dagli occhi infossati scende una lacrima solitaria.
Chicco gira una sedia e appoggia i gomiti sullo schienale, avvicina il faccione a una spanna dal malcapitato. Morselli ingoia, il pomo d'Adamo fa su e giù.
Sposto la tenda dalla finestra, gli appartamenti vicini sono tutti bui, nemmeno una TV accesa. «Allora, sei pronto a confessare?»
«Vi prego... io non–»
«Taci!» Chicco è entrato nella parte, gli grida in faccia sputacchiando rimasugli di mela.
Morselli muove una mano per pulirsi la guancia, poi desiste. Forse per paura di offenderlo.
Incrocio le braccia sul petto. «Ti abbiamo visto in banca, oggi pomeriggio. O vuoi forse negarlo?»
«Sì sì è vero. Mia moglie... lei... lei voleva i gioielli.»
Faccio l'occhiolino a Chicco. Bingo. «Dove li hai nascosti?»
«Vi prego!» Piagnucola come un bambino.
Chicco si alza in piedi e fa il giro della poltrona. Appoggia le mani sulle sue spalle e stringe.
«No, così mi fa male! Ahi!»
«Aspetta, credo che al nostro amico stia venendo voglia di collaborare.»
Morselli annuisce mordendosi il labbro inferiore.
Chicco allenta la morsa, si porta il mignolo al naso e si mette a ravanare. Davvero poco professionale, ma questo passa il convento. «Vedi, il nostro amico Chicco non è cattivo, tutt'altro! Però quando si arrabbia...» Aspiro l'aria tra i denti. «In quel caso meglio averlo dalla propria parte.»
Il sudore gli ha appiccicato i capelli alla fronte. Avvicino la bocca al suo orecchio. «Abbiamo una certa fretta, se non mi dici subito dove hai messo i gioielli, temo proprio che Chicco perderà la pazienza.»
Morselli respira a fondo, chiude gli occhi e borbotta qualcosa.
Ci siamo quasi, ci siamo quasi...
Chicco gli rifila uno sberlone in faccia. Sullo zigomo si apre un taglio da cui cola un rivolo di sangue.
Ma è impazzito? «Che cazzo fai!»
«Poliziotto cattivo?»
«Quando te lo dico io!»
«È tutto...» Morselli ha due occhi come palline da golf, trema. «É tutto in cassaforte, dietro il giradischi. Il codice è 17-34-23.» Indica la credenza alle nostre spalle con un gesto del mento. «Mia moglie mi ammazzerà.»
Gli schiaffeggio la guancia insanguinata. «Ci voleva tanto?»
Sfilo lo zaino dalla spalla e apro la zip. «Chicco, muoviti. Prendiamo tutti i gioielli e teliamo prima che arrivi la polizia!»
di Luca Fagiolo
Lancio una mela a Chicco. «Ehi, ce l'hai presente la solfa del poliziotto buono e del poliziotto cattivo?»
Mi rivolge quel suo sguardo da triglia che mi fa venire voglia di riempirlo di sberle. «Sveglia!» Gli schiocco le dita davanti al naso. «Tu fai quello violento, io l'agnellino, ok?»
«E a cosa serve?» Morde la mela e mastica a bocca aperta.
«A farlo confessare, serve. Ma lo hai mai guardato un poliziesco?»
Scuote la testa e fa un sorrisone da orecchio a orecchio.
Cristo santo, sarà un'impresa.
«Torniamo di là e ricordati, tu sei il poliziotto cattivo.»
Si fa serio, butta in fuori il petto e con i muscoli che si ritrova il ruolo gli calza a pennello.
Entriamo nella stanza. Morselli è seduto in poltrona, non si è mosso di un centimetro. Dagli occhi infossati scende una lacrima solitaria.
Chicco gira una sedia e appoggia i gomiti sullo schienale, avvicina il faccione a una spanna dal malcapitato. Morselli ingoia, il pomo d'Adamo fa su e giù.
Sposto la tenda dalla finestra, gli appartamenti vicini sono tutti bui, nemmeno una TV accesa. «Allora, sei pronto a confessare?»
«Vi prego... io non–»
«Taci!» Chicco è entrato nella parte, gli grida in faccia sputacchiando rimasugli di mela.
Morselli muove una mano per pulirsi la guancia, poi desiste. Forse per paura di offenderlo.
Incrocio le braccia sul petto. «Ti abbiamo visto in banca, oggi pomeriggio. O vuoi forse negarlo?»
«Sì sì è vero. Mia moglie... lei... lei voleva i gioielli.»
Faccio l'occhiolino a Chicco. Bingo. «Dove li hai nascosti?»
«Vi prego!» Piagnucola come un bambino.
Chicco si alza in piedi e fa il giro della poltrona. Appoggia le mani sulle sue spalle e stringe.
«No, così mi fa male! Ahi!»
«Aspetta, credo che al nostro amico stia venendo voglia di collaborare.»
Morselli annuisce mordendosi il labbro inferiore.
Chicco allenta la morsa, si porta il mignolo al naso e si mette a ravanare. Davvero poco professionale, ma questo passa il convento. «Vedi, il nostro amico Chicco non è cattivo, tutt'altro! Però quando si arrabbia...» Aspiro l'aria tra i denti. «In quel caso meglio averlo dalla propria parte.»
Il sudore gli ha appiccicato i capelli alla fronte. Avvicino la bocca al suo orecchio. «Abbiamo una certa fretta, se non mi dici subito dove hai messo i gioielli, temo proprio che Chicco perderà la pazienza.»
Morselli respira a fondo, chiude gli occhi e borbotta qualcosa.
Ci siamo quasi, ci siamo quasi...
Chicco gli rifila uno sberlone in faccia. Sullo zigomo si apre un taglio da cui cola un rivolo di sangue.
Ma è impazzito? «Che cazzo fai!»
«Poliziotto cattivo?»
«Quando te lo dico io!»
«È tutto...» Morselli ha due occhi come palline da golf, trema. «É tutto in cassaforte, dietro il giradischi. Il codice è 17-34-23.» Indica la credenza alle nostre spalle con un gesto del mento. «Mia moglie mi ammazzerà.»
Gli schiaffeggio la guancia insanguinata. «Ci voleva tanto?»
Sfilo lo zaino dalla spalla e apro la zip. «Chicco, muoviti. Prendiamo tutti i gioielli e teliamo prima che arrivi la polizia!»
Ultima modifica di Fagiolo17 il martedì 21 settembre 2021, 0:14, modificato 1 volta in totale.
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ecco il vicecampione in carica! Ciao Luca! Caratteri e tempo ok, buona FRANCESCA BERTUZZI EDITION!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1024
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Prime impressioni. Salve signor Fagiolo, rieccomi a commentare (con molto piacere) uno dei tuoi racconti.
Aderenza al tema Curiosa la somiglianza del tuo racconto con quello di Lauro, per quanto riguarda la declinazione del tema. Centrato, ovviamente.
Punti di Forza. Caratterizzazione dei personaggi molto buona, Chicco è un po' stereotipato ma comunque funziona bene. Dialogo buono, dettagli superbi.
Punti di miglioramento. Se hai puntato tutto sul colpo di scena finale, purtroppo su di me non ha avuto granché effetto. Avevo capito che questi due buontemponi non erano poliziotti, un po' dal loro modo di fare e dal fatto che cerchino i gioielli. Avresti magari potuto seminare qualche dettaglio per caratterizzarli come poliziotti, forse descrivere delle manette, oppure dire "refurtiva".
Conclusione. Mi dispiace, anche tu, come Lauro, mi hai regalato delle storie che ho letto con molto piacere. Ma stavolta, a mio personale avviso, potevi fare molto meglio. Mi spiace.
Aderenza al tema Curiosa la somiglianza del tuo racconto con quello di Lauro, per quanto riguarda la declinazione del tema. Centrato, ovviamente.
Punti di Forza. Caratterizzazione dei personaggi molto buona, Chicco è un po' stereotipato ma comunque funziona bene. Dialogo buono, dettagli superbi.
Punti di miglioramento. Se hai puntato tutto sul colpo di scena finale, purtroppo su di me non ha avuto granché effetto. Avevo capito che questi due buontemponi non erano poliziotti, un po' dal loro modo di fare e dal fatto che cerchino i gioielli. Avresti magari potuto seminare qualche dettaglio per caratterizzarli come poliziotti, forse descrivere delle manette, oppure dire "refurtiva".
Conclusione. Mi dispiace, anche tu, come Lauro, mi hai regalato delle storie che ho letto con molto piacere. Ma stavolta, a mio personale avviso, potevi fare molto meglio. Mi spiace.
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Matteo! È sempre un piacere ricevere i tuoi commenti super puntuali.
In effetti avevo puntato "molto" sul colpo di scena finale, sul capovolgimento di fronte. Avevo seminato piccoli dettagli per far intuire ai più attenti che non si trattava di veri poliziotti, ma speravo nella sorpresa del finale.
Non ho tirato in ballo sentimenti particolari (le storie che io chiamo sole-cuore-amore) volutamente, ma ho provato a tratteggiare due personaggi che potessero risultare empatici e a colpire il lettore con la rivelazione finale (manco fosse Darth Vader con Luke Skywalker).
Sono contento per il parere positivo lato tecnico.
Grazie mille del commento.
In effetti avevo puntato "molto" sul colpo di scena finale, sul capovolgimento di fronte. Avevo seminato piccoli dettagli per far intuire ai più attenti che non si trattava di veri poliziotti, ma speravo nella sorpresa del finale.
Non ho tirato in ballo sentimenti particolari (le storie che io chiamo sole-cuore-amore) volutamente, ma ho provato a tratteggiare due personaggi che potessero risultare empatici e a colpire il lettore con la rivelazione finale (manco fosse Darth Vader con Luke Skywalker).
Sono contento per il parere positivo lato tecnico.
Grazie mille del commento.
- invernomuto
- Messaggi: 270
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca, piacere di fare la tua conoscenza.
Hai uno stile scorrevole e discorsivo che funziona molto bene nel far calare il lettore in quello che è quasi un copione teatrale: descrizioni decisamente minimal e focus assoluto sulla caratterizzazione dei personaggi.
Chicco e il protagonista sono quasi un duo comico, all'inizio nella mia mente li ho immediatamente immaginati come i due virus di "esplorando il corpo umano" e infatti una volta giunti al finale non mi ha stupito quasi per niente che fossero, in realtà, dei criminali - forse sei stato troppo zelante nel caratterizzarli in modo così rozzo o forse su Minuti Contati ci siamo abituati ad aspettarci una carambola finale e la mente lavora d'anticipo quasi in automatico.
In definitiva lo trovo un bel racconto che, purtroppo, non mi ha meravigliato - sei indubbiamente molto capace tecnicamente ma, forse, questo registro avrebbe funzionato meglio in una storia dichiaratamente comica o tragicomica anche al di fuori della rivelazione finale.
Mi auguro di rileggerti presto!
Hai uno stile scorrevole e discorsivo che funziona molto bene nel far calare il lettore in quello che è quasi un copione teatrale: descrizioni decisamente minimal e focus assoluto sulla caratterizzazione dei personaggi.
Chicco e il protagonista sono quasi un duo comico, all'inizio nella mia mente li ho immediatamente immaginati come i due virus di "esplorando il corpo umano" e infatti una volta giunti al finale non mi ha stupito quasi per niente che fossero, in realtà, dei criminali - forse sei stato troppo zelante nel caratterizzarli in modo così rozzo o forse su Minuti Contati ci siamo abituati ad aspettarci una carambola finale e la mente lavora d'anticipo quasi in automatico.
In definitiva lo trovo un bel racconto che, purtroppo, non mi ha meravigliato - sei indubbiamente molto capace tecnicamente ma, forse, questo registro avrebbe funzionato meglio in una storia dichiaratamente comica o tragicomica anche al di fuori della rivelazione finale.
Mi auguro di rileggerti presto!
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao e grazie del commento.
Ho volutamente seminato degli indizi perché la rivelazione finale fosse "credibile" e non buttata dall'alto solo perché doveva esserci per forza un twist finale a tutti i costi.
Ho voluto descrivere una scena divertente, ma non comica, per quanto la stupidità di Chicco si sarebbe prestata benissimo alla comicità.
Sì, forse su MC ci si aspetta sempre quel qualcosa che cambia le carte in tavola e quindi il twist non arriva mai con la stessa forza con cui colpirebbe un lettore esterno, ma senza quel twist sarebbe stato un racconto davvero deludente, una scenetta ben scritta dimenticata subito dopo la parola fine. Parliamo pur sempre di 3.000 battute, in qualche modo bisogna farsi ricordare!
Grazie ancora del tuo commento e a rileggerci presto!
Ho volutamente seminato degli indizi perché la rivelazione finale fosse "credibile" e non buttata dall'alto solo perché doveva esserci per forza un twist finale a tutti i costi.
Ho voluto descrivere una scena divertente, ma non comica, per quanto la stupidità di Chicco si sarebbe prestata benissimo alla comicità.
Sì, forse su MC ci si aspetta sempre quel qualcosa che cambia le carte in tavola e quindi il twist non arriva mai con la stessa forza con cui colpirebbe un lettore esterno, ma senza quel twist sarebbe stato un racconto davvero deludente, una scenetta ben scritta dimenticata subito dopo la parola fine. Parliamo pur sempre di 3.000 battute, in qualche modo bisogna farsi ricordare!
Grazie ancora del tuo commento e a rileggerci presto!
- GiulianoCannoletta
- Messaggi: 520
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca, felice di tornare a commentarti!
Il racconto scorre bene senza sbavature, i personaggi paiono uscire dalla pagina, ottime caratterizzazioni.
Si intuisce però troppo presto che non ci troviamo di fronte a veri poliziotti, credo che il problema sia che hai seminato troppo in questa direzione, e il ribaltamento finale ne esce indebolito.
Penso che racconti di questo tipo funzionino meglio se riescono a "imbrogliare" il lettore, magari con qualche doppio senso che assume significato a una seconda lettura, mentre la mia impressione è che tu ti sia un po' peritato a farlo, forse per non scivolare sul cliché.
È comunque un racconto piacevole, a cui manca quel guizzo in più.
A rileggerci presto!
Giuliano
Il racconto scorre bene senza sbavature, i personaggi paiono uscire dalla pagina, ottime caratterizzazioni.
Si intuisce però troppo presto che non ci troviamo di fronte a veri poliziotti, credo che il problema sia che hai seminato troppo in questa direzione, e il ribaltamento finale ne esce indebolito.
Penso che racconti di questo tipo funzionino meglio se riescono a "imbrogliare" il lettore, magari con qualche doppio senso che assume significato a una seconda lettura, mentre la mia impressione è che tu ti sia un po' peritato a farlo, forse per non scivolare sul cliché.
È comunque un racconto piacevole, a cui manca quel guizzo in più.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar
Julio Cortázar
- wladimiro.borchi
- Messaggi: 396
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Fagiolone,
ottimo lavoro. Personaggi ben caratterizzati e stile invidiabile.
Forse alcuni passaggi inutili come il pomo che sale e scende dopo che ci hai già detto che la vittima ha deglutito. Ma son quisquiglie.
Hai seminato troppo, secondo me. Fin dall'inizio si capisce che non si tratta di sbirri e l'unica alternativa possibile è che siano malviventi.
Anche questo racconto presenta un ottimo stile ma con un'eccessiva linearità.
Naturalmente mi è piaciuto, ma non mi ha fatto fare il giusto "wow".
W
ottimo lavoro. Personaggi ben caratterizzati e stile invidiabile.
Forse alcuni passaggi inutili come il pomo che sale e scende dopo che ci hai già detto che la vittima ha deglutito. Ma son quisquiglie.
Hai seminato troppo, secondo me. Fin dall'inizio si capisce che non si tratta di sbirri e l'unica alternativa possibile è che siano malviventi.
Anche questo racconto presenta un ottimo stile ma con un'eccessiva linearità.
Naturalmente mi è piaciuto, ma non mi ha fatto fare il giusto "wow".
W
- Gabriele Dolzadelli
- Messaggi: 335
- Contatta:
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca. Ben ritrovato in questa nuova Era.
Trovo che il tuo racconto poteva avere davvero un ottimo potenziale ma non è stato gestito al meglio.
Se all'inizio può sembrare una storia fin troppo lineare, di due ladri che vogliono far confessare il padrone di casa, una volta terminata la prima lettura si evince chiaramente che il tuo intento era quello di un plot twist. La domanda che sorge spontanea è: perché non ha funzionato?
Andando a rileggere il racconto si possono trovare molti punti dove la "maschera" non regge.
"Ma lo hai mai guardato un poliziesco?" Questa domanda iniziale porta il lettore a immaginarsi i due protagonisti molto lontano dall'ambiente della polizia. Viene difficile pensare a un poliziotto che dice all'altro di imitare un film poliziesco. E' più facile lo dica qualcuno lontano dall'ambiente, quindi la mente del lettore già pensa a due criminali.
Poi c'è il linguaggio, il loro modo di fare, che rincara la dose portandoci a immaginare due personaggi dei bassifondi.
E in più parli di appartamenti vuoti, che mi fa supporre, in fase di lettura, che siano all'interno di una casa e non alla centrale di polizia. Insomma, potevi camuffare meglio il tutto, forse dando loro una veste più professionale, parlando di una stanza con tavolo e sedia ecc... In quel caso il finale sarebbe stato davvero sorprendente e avresti fatto il botto.
Peccato, a mio avviso occasione persa. Lavorando su queste cose, però, può uscirne una chicca. A rileggerci!
Trovo che il tuo racconto poteva avere davvero un ottimo potenziale ma non è stato gestito al meglio.
Se all'inizio può sembrare una storia fin troppo lineare, di due ladri che vogliono far confessare il padrone di casa, una volta terminata la prima lettura si evince chiaramente che il tuo intento era quello di un plot twist. La domanda che sorge spontanea è: perché non ha funzionato?
Andando a rileggere il racconto si possono trovare molti punti dove la "maschera" non regge.
"Ma lo hai mai guardato un poliziesco?" Questa domanda iniziale porta il lettore a immaginarsi i due protagonisti molto lontano dall'ambiente della polizia. Viene difficile pensare a un poliziotto che dice all'altro di imitare un film poliziesco. E' più facile lo dica qualcuno lontano dall'ambiente, quindi la mente del lettore già pensa a due criminali.
Poi c'è il linguaggio, il loro modo di fare, che rincara la dose portandoci a immaginare due personaggi dei bassifondi.
E in più parli di appartamenti vuoti, che mi fa supporre, in fase di lettura, che siano all'interno di una casa e non alla centrale di polizia. Insomma, potevi camuffare meglio il tutto, forse dando loro una veste più professionale, parlando di una stanza con tavolo e sedia ecc... In quel caso il finale sarebbe stato davvero sorprendente e avresti fatto il botto.
Peccato, a mio avviso occasione persa. Lavorando su queste cose, però, può uscirne una chicca. A rileggerci!
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Giuliano, ciao Wlad e ciao Gabriele e grazie mille dei vostri commenti.
Usando le parole di Gabriele, la maschera non regge perché ho inserito tutti gli elementi necessari per capire che non si trattava di due poliziotti fin dalla prima riga. Li ho inseriti, ma non ho spiattellato al lettore che si parlava di due ladri, l'ho lasciato intuire con i dettagli seminati qua e là. Mi fa piacere che siano stati colti quasi tutti, vuol dire che l'immersione nel punto di vista era quella giusta.
Avete riconosciuto il lessico, il luogo, i modi, la terminologia, tutti i dettagli per capire che il protagonista è un ladro, proprio perché eravate nella testa di un ladro!
In linea di massima volevo che la certezza che non si trattava di due poliziotti saltasse fuori solo nel finale, anche perché i racconti col twist impossibile da cogliere, mi sembrano più un modo di "fregare" il lettore che veri e propri colpi di scena.
Detto questo mi rendo conto che sia un racconto fin troppo lineare per il pubblico di MC che necessita di stimoli nuovi e deve cogliere ogni difetto per poter stilare una classifica. Proverò a fare di meglio alla prossima partecipazione.
Usando le parole di Gabriele, la maschera non regge perché ho inserito tutti gli elementi necessari per capire che non si trattava di due poliziotti fin dalla prima riga. Li ho inseriti, ma non ho spiattellato al lettore che si parlava di due ladri, l'ho lasciato intuire con i dettagli seminati qua e là. Mi fa piacere che siano stati colti quasi tutti, vuol dire che l'immersione nel punto di vista era quella giusta.
Avete riconosciuto il lessico, il luogo, i modi, la terminologia, tutti i dettagli per capire che il protagonista è un ladro, proprio perché eravate nella testa di un ladro!
In linea di massima volevo che la certezza che non si trattava di due poliziotti saltasse fuori solo nel finale, anche perché i racconti col twist impossibile da cogliere, mi sembrano più un modo di "fregare" il lettore che veri e propri colpi di scena.
Detto questo mi rendo conto che sia un racconto fin troppo lineare per il pubblico di MC che necessita di stimoli nuovi e deve cogliere ogni difetto per poter stilare una classifica. Proverò a fare di meglio alla prossima partecipazione.
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca
piacere di leggerti.
Il tuo racconto è piacevole e ben scritto. Non ho molto apprezzato però il modo con cui hai cercato di "ingannare" il lettore, per esempio con termini come "confessare".
In questo caso la vittima non ha niente da confessare, quindi stai cercando di trarre in inganno il lettore in modo un po' "disonesto", diciamo.
Che non siano due poliziotti è evidente sin dalle prime battute quando si chiede a uno dei protagonisti se sappia cos'è fare il poliziotto buono e il cattivo. Senza questa domanda, sostituendo "confessare" con "far parlare" e sistemando qualche altro dettaglio, credo che avresti più facilmente potuto ottenere il risultato che cercavi. Ovviamente siamo tutti bravi a criticare e col senno di poi :D
Un saluto
piacere di leggerti.
Il tuo racconto è piacevole e ben scritto. Non ho molto apprezzato però il modo con cui hai cercato di "ingannare" il lettore, per esempio con termini come "confessare".
In questo caso la vittima non ha niente da confessare, quindi stai cercando di trarre in inganno il lettore in modo un po' "disonesto", diciamo.
Che non siano due poliziotti è evidente sin dalle prime battute quando si chiede a uno dei protagonisti se sappia cos'è fare il poliziotto buono e il cattivo. Senza questa domanda, sostituendo "confessare" con "far parlare" e sistemando qualche altro dettaglio, credo che avresti più facilmente potuto ottenere il risultato che cercavi. Ovviamente siamo tutti bravi a criticare e col senno di poi :D
Un saluto
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca,
piacere di leggerti. Il tuo racconto è aderente al tema ed è ben scritto. Ho apprezzato molto la tua capacità di rendere veri, quasi vivi oserei dire, i personaggi. Sebbene li abbia trovati un po' stereotipati, sono però piacevoli e tridimensionali. Bravo!
Dal testo emerge tutta la tua intenzione di puntare su un effetto sorpresa che però non arriva. Hai lasciato molti indizi nel testo che purtroppo portano prima alla conclusione. Personalmente preferisco avere elementi che mi permettano di intuire il finale piuttosto che un finale a caso che punta tutto sull'effetto sorpresa, quindi ti dirò che personalmente la presenza di questi elementi non mi ha disturbato. Ti segnalo la cosa solo per darti modo in futuro di gestire meglio il carico informativo e ottenere l'effetto wow desiderato.
Per il resto una lettura piacevole e scorrevole.
piacere di leggerti. Il tuo racconto è aderente al tema ed è ben scritto. Ho apprezzato molto la tua capacità di rendere veri, quasi vivi oserei dire, i personaggi. Sebbene li abbia trovati un po' stereotipati, sono però piacevoli e tridimensionali. Bravo!
Dal testo emerge tutta la tua intenzione di puntare su un effetto sorpresa che però non arriva. Hai lasciato molti indizi nel testo che purtroppo portano prima alla conclusione. Personalmente preferisco avere elementi che mi permettano di intuire il finale piuttosto che un finale a caso che punta tutto sull'effetto sorpresa, quindi ti dirò che personalmente la presenza di questi elementi non mi ha disturbato. Ti segnalo la cosa solo per darti modo in futuro di gestire meglio il carico informativo e ottenere l'effetto wow desiderato.
Per il resto una lettura piacevole e scorrevole.
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
david.callaghan ha scritto:Ciao Luca
piacere di leggerti.
Il tuo racconto è piacevole e ben scritto. Non ho molto apprezzato però il modo con cui hai cercato di "ingannare" il lettore, per esempio con termini come "confessare".
In questo caso la vittima non ha niente da confessare, quindi stai cercando di trarre in inganno il lettore in modo un po' "disonesto", diciamo.
Che non siano due poliziotti è evidente sin dalle prime battute quando si chiede a uno dei protagonisti se sappia cos'è fare il poliziotto buono e il cattivo. Senza questa domanda, sostituendo "confessare" con "far parlare" e sistemando qualche altro dettaglio, credo che avresti più facilmente potuto ottenere il risultato che cercavi. Ovviamente siamo tutti bravi a criticare e col senno di poi :D
Un saluto
Grazie del tuo commento, dimostrazione di come ogni lettore sia diverso. Praticamente tutti gli altri mi hanno fatto notare di aver dato troppi dettagli e che il colpo di scena è arrivato debolissimo, perché già capito mentre tu mi dici tutto il contrario. E lo apprezzo, molto!
Io volevo proprio evitare l'effetto inganno.
Grazie ancora del tuo parere e buona edition.
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
read_only ha scritto:Ciao Luca,
piacere di leggerti. Il tuo racconto è aderente al tema ed è ben scritto. Ho apprezzato molto la tua capacità di rendere veri, quasi vivi oserei dire, i personaggi. Sebbene li abbia trovati un po' stereotipati, sono però piacevoli e tridimensionali. Bravo!
Dal testo emerge tutta la tua intenzione di puntare su un effetto sorpresa che però non arriva. Hai lasciato molti indizi nel testo che purtroppo portano prima alla conclusione. Personalmente preferisco avere elementi che mi permettano di intuire il finale piuttosto che un finale a caso che punta tutto sull'effetto sorpresa, quindi ti dirò che personalmente la presenza di questi elementi non mi ha disturbato. Ti segnalo la cosa solo per darti modo in futuro di gestire meglio il carico informativo e ottenere l'effetto wow desiderato.
Per il resto una lettura piacevole e scorrevole.
Grazie del tuo commento.
Sì, puntavo a un parziale effetti sorpresa, ma volevo evitare di "fregare" il lettore con dettagli troppo fuorvianti o mostrandogli due poliziotti per poi dire che non lo erano.
Ti ringrazio per il tuo commento e per il tuo punto di vista. Grazie davvero
- Andrea Furlan
- Messaggi: 410
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca,
Buon racconto dalle atmosfere noir piuttosto classiche. Alla prima lettura il colpo di scena finale basato sul fatto che i due sono ladri e non poliziotti mi aveva preso, ma rileggendolo trovo che forse ti eri un po' scoperto in anticipo parlando dei gioielli e caratterizzando i due in modo ironico. Buoni i dettagli che danno colore alla storia, soprattutto sul personaggio di Chicco (non sarà una citazione dalla famosa canzone di Bersani?), mentre la voce narrante rimane forse troppo indefinita senza dare il contributo che uno si aspetterebbe (mi è mancato il poliziotto buono...). Tema centrato, in modo molto simile al racconto di Lauro.
Buon racconto dalle atmosfere noir piuttosto classiche. Alla prima lettura il colpo di scena finale basato sul fatto che i due sono ladri e non poliziotti mi aveva preso, ma rileggendolo trovo che forse ti eri un po' scoperto in anticipo parlando dei gioielli e caratterizzando i due in modo ironico. Buoni i dettagli che danno colore alla storia, soprattutto sul personaggio di Chicco (non sarà una citazione dalla famosa canzone di Bersani?), mentre la voce narrante rimane forse troppo indefinita senza dare il contributo che uno si aspetterebbe (mi è mancato il poliziotto buono...). Tema centrato, in modo molto simile al racconto di Lauro.
- Pietro D'Addabbo
- Messaggi: 355
- Contatta:
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Ciao Luca, piacere di leggerti.
Qualche dettaglio nel tuo racconto fa stridere il meccanismo della sorpresa perché palesemente volto ad indurre all'errore, invece che a lasciare che il lettore scivoli dentro il tuo inganno. Vedo che l'hanno già segnalato, ma lo ribadisco anch'io perché a mio giudizio è particolarmente anomalo, l'uso del termine "confessare" usato a sproposito dai due malviventi.
Un bel racconto con un piacevole plot twist grazie all'equivoco in cui sei riuscito ad immergere il lettore.
Qualche dettaglio nel tuo racconto fa stridere il meccanismo della sorpresa perché palesemente volto ad indurre all'errore, invece che a lasciare che il lettore scivoli dentro il tuo inganno. Vedo che l'hanno già segnalato, ma lo ribadisco anch'io perché a mio giudizio è particolarmente anomalo, l'uso del termine "confessare" usato a sproposito dai due malviventi.
Un bel racconto con un piacevole plot twist grazie all'equivoco in cui sei riuscito ad immergere il lettore.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)
Re: POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO di Luca Fagiolo
Un racconto che si fa leggere con piacere, molto semplice nella sua struttura e senza grosse sbavature. Non mi ha fatto esclamare wow, ma mi ha intrattenuto il giusto e il tema è ovviamente rispettato. Il finale funziona, ma arriva telefonato e quindi non crea sorpresa. Insomma, si vede tutta la tua capacità, ma non gli manca quel quid che gli farebbe fare quel passetto in più. Come valutazione direi il più classico dei pollici tendenti verso il positivo in modo solido, ma non brillante e posizionamento daventi al pari valutato racconto di Mannucci, nel quale ho rilevato più problematiche.
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