É tutto molto super professional di David Galligani

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 settembre 2021 con un tema di Francesca Bertuzzi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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david.callaghan
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É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#1 » martedì 21 settembre 2021, 0:53

«Vedo che hai una lunga esperienza» mi dice in inglese Maria.
Lo fa sorridendo, è una bella ragazza bionda con gli occhi azzurri, con un po’ di accento tedesco, in parte buffo e in parte sexy.
Lei è quella del dipartimento RRHH, come si dice adesso.
Siamo tre in quattro metri quadri di saletta di vetro, con due tavolini bianchi molto moderni e sedie colorate, al quindicesimo piano di un grattacielo di Madrid.
É tutto molto super professional.

Beh tutto tranne me.

Mi asciugo il sudore delle palme delle mani sui pantaloni.
Le sorrido.
«Si ho lavorato molti anni come freelance, anche per clienti prestigiosi, come Nike e Tiffany per esempio.»
In realtà in subappalto di un subappalto di una azienda indiana che sottopagava, ma questo loro non lo sanno.
Poi interviene l’ultimo dei tre: François. Il boss dei tecnici.
«E virtualizzazione e containers vedo che nel curriculum hai messo Nutanix, Proxmox, Vmware e Docker.»
Che palle i francesi. Sorrido anche a lui.

Continuo a sudare, maledetta camicia… Comprata nuova per l’occasione. Blu.

«Si,» dico cambiando posizione sulla sedia, blu anche quella.
«E Singularity?»
«Un po’ certo» risorrido.
So una sega io di Singularity.

Guardo l’ora: venti minuti.

«E come mai vuoi passare da freelance a dipendente? È un grosso cambiamento» mi chiede Maria.
Mi sto torturando le mani. Ma non finisce più?.
La guardo, è proprio bella. E tutta protesa verso di me, sembra quasi che faccia il tifo.
Potrei chiederle il telefono.
Oddio ma lei si sarà accorta che penso a questo? Mi starà leggendo il linguaggio del corpo per vedere come reagisco?

Stai calmo, stai calmo.
Appoggio le mani sulla sedia e ci metto le cosce sopra così ora non le muovo più.

Inspiro.

«Il mio problema è il marketing» le dico «riesco a fidelizzare bene i clienti vecchi, ma mi è difficile trovarne di nuovi»

Fa un cazzo di caldo. È questa stanzina o sono io? Loro non sudano.
Non ce la faccio: mi slaccio i polsini e tiro su le maniche.

Venticinque minuti.
François mi guarda. Mi scruta.
Deglutisco.

«Un collega ci ha parlato molto bene di te, ha detto che sei molto gamba nel tuo lavoro» dice.
«Si. Come puoi vedere ho realizzato dei progetti molto innovativi e all’avanguardia in completa autonomia.»

Ho esagerato? Ho esagerato.
Sto diventando rosso, lo so. Lo sento.
Maremma che ansia.

Le gambe cominciano a muoversi nervosamente a un ritmo frenetico.

Mezz’ora.

Maria mi sorride e scrive qualcosa sul suo tablet. Francesco mi sorride e guarda Maria.

Mi riasciugo le mani sui jeans.
«Hai qualche domanda?» Chiede Maria.
«No, no, niente in particolare»

Mi allento il colletto.
Una goccia di sudore mi scivola lentamente dalla fronte lungo la guancia.

Guardo in basso. Sorrido.
François mi annuisce e sorride.

La goccia di sudore arriva al mento.

Fatemi andare via, fatemi andare via.

Maria abbassa il tablet.
«Allora ti faremo sapere»

François si alza.
Maria si alza.
Io mi alzo.

La goccia cade e si infrange sulla sedia blu.
Tendo la mano.
E con un sonoro “PRAA” una scoreggia potentissima e fetida esplode nell’aria.



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antico
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#2 » martedì 21 settembre 2021, 0:57

Ciao David! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa FRANCESCA BERTUZZI EDITION!

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Antonio Pilato
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#3 » martedì 21 settembre 2021, 12:34

Ciao David, leggendo il tuo racconto ho percepito una crescente ansia, riuscendo a empatizzare con il protagonista.
Una situazione classica, conosciuta più o meno da tutti noi, che però contiene un finale spettacolare, che è riuscito a strapparmi una risata.
Unico difettino: qualche piccolo refuso qua e là.

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Massimo Tivoli
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#4 » martedì 21 settembre 2021, 22:30

Racconto umoristico niente male. La situazione inscenata è un cliché, ma lo utilizzi in modo efficace: il lettore empatizza con il poveretto sotto torchio per il colloquio e, quantomeno, stira le labbra in un bel sorriso sul finale trash-grottesco. È stato piacevole leggerlo e, a parte qualche tollerabilissimo refuso, la forma e lo stile si fanno apprezzare.

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Emiliano Maramonte
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#5 » mercoledì 22 settembre 2021, 23:55

Ciao David, bentrovato.
Il racconto è godibile: ha brio ed è scritto con una prima persona efficace. Direi che l'ho gradito anche perché il registro medio dei racconti è serioso/drammatico/introspettivo, quindi una sana gag alla Vanzina è una piccola luce tra le ombre. Alla fine il tema è trattato in maniera originale (il crollo finale del protagonista, proprio sul più bello) ed è stato un colpo di scena per me inaspettato, devo ammetterlo. I peti, alla fin fine, sono sempre atti liberatori in tutti i sensi e strappano inevitabilmente un sorriso.
Un po' di confusione nei dialoghi e nella scansione del ritmo nella parte centrale e qualche perdonabilissimo/a refuso/disattenzione, ma tutto sommato il risultato finale è apprezzabile.

In bocca al lupo e buona Nona Era!
Emiliano.

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Laura Brunelli
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#6 » domenica 26 settembre 2021, 17:32

Commento:
Ciao David, ben ritrovato.
Tema sicuramene centrato. Racconto intenso, che, pur con una vena di ironia che fa da leitmotiv, ci immerge nell’ansia crescente del protagonista. Veramente spassoso il finale. Sempre apprezzabile, infine, il fatto di non aver inserito la parola “crollo” nel testo.
Qualche piccolo rilievo stilistico.
Mi dice Maria in Inglese
i dialog tag non sono mai belli e, in questo caso poteva sicuramente essere sostituito legando la battuta alla frase successiva. Del tipo Maria Mi sorride… inserendo il particolare dell’inglese quando parli dell’accento.
in parte buffo e in parte sexy
. Frase un po’ infelice, almeno per i miei gusti, sia per la ripetizione di in parte, sia perché appare un po’ freddina e distaccata rispetto al contesto.
Poi interviene l’ultimo dei tre
ok, qui ti ricolleghi al fatto che sono tre in una stanza, ma secondo me è superfluo e rallenta la lettura, avrei tranquillamente tolto l’ultimo dei tre, anche perché, in realtà i selezionatori sono due e, per un attimo, mi sono detta, ma il secondo non ha parlato. Solo rileggendo l’inizio ho capito che nei tre includeva sé stesso.
Resta comunque un’ottima prova.
A presto e buona edition.

alexandra.fischer
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#7 » lunedì 27 settembre 2021, 17:00

David Callaghan Tema centrato. Della serie, quando si dice darsi delle arie. Ma questo vale per il finale, dove ne è tirata una davvero brutta. Il colloquio è reso molto bene, il Lettore Curioso avverte tutta la tensione del candidato, e anche la tutta la volontà di farsi valere (anche con il bluff di Singularity). Molto bella la ricostruzione dell’ambiente, e per quanto riguarda la camicia blu del protagonista e il suo sudore, avrebbe potuto andargli peggio fin dall’inizio (già, il sudore fa immedesimare il Lettore, il quale tifa per lui). Molto ben resi i due selezionatori: la tedesca Maria, dipartimento RRHH (che affascina il protagonista) e il boss francese François, boss dei tecnici.
C’è qualcosa da rivedere
Attento, ti riporto le frasi corrette:
Sì, ho lavorato molti anni come freelance
«Sì» dico cambiano posizione sulla sedia
«Sì, come puoi vedere ho realizzato dei progetti…»

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Stefano.Moretto
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#8 » lunedì 27 settembre 2021, 17:26

Ciao David. Devo dire che il finale non me l'aspettavo, mi hai preso alla sprovvista. Mi aspettavo qualcosa tipo che in realtà era un alieno camuffato o cose simili che in genere piacciono molto in questo forum, invece un bel peto. Ho riso abbastanza.
Parlando in ambito tecnico, io personalmente ho avuto un po' di difficoltà a percepire l'ansia del personaggio. Sì, si capisce bene che è in ansia per il colloquio (e anche per quello che ha in canna, anche se non lo si sa ancora), ma non ci dai abbastanza elementi per sentirne l'origine. Mi spiego meglio: il testo è incentrato quasi tutto sul punto di vista. Il sudore, le mani che tremano, i pensieri sulla tipa, tutto è concentrato solo su di lui e c'è giusto un breve scorcio sulla tipa che si sporge verso di lui e un "François mi guarda. Mi scruta." che comunque non mi trasmette un'immagine precisa: sta sorridendo, è apatico, socchiude gli occhi?
Il problema in questo è che l'ansia non nasce da lui, nasce da elementi esterni, ovvero dai due che gli fanno il colloquio. Per capire la sua ansia noi dobbiamo non solo essere dentro di lui, e quindi sapere cosa pensa, ma anche sapere cosa vede e percepisce e come lo interpreta. Per esempio se il francese avesse fatto una smorfia a una sua risposta avrei capito il "ho esagerato? Ho esagerato.", invece così sembrano solo innocue paranoie. Avendo ricordi di colloqui so bene come ogni singolo spostamento dei muscoli facciali può generare una risposta emotiva: il tipo sorride, ti chiedi se è sincero o sta facendo finta, fa una smorfia e ti crolla il mondo addosso perché pensi di aver sbagliato tutto. Solleva le sopracciglia, guarda verso il basso e pensi che hai perso ogni chance.
Qui abbiamo le reazioni del personaggio, ma non sappiamo cosa sta vedendo che gli causa quelle reazioni. La presa emotiva nel testo c'è, ma mancando questo elemento non è forte come avrebbe potuto. Se provi a riscriverlo inserendo questo elemento sono sicuro che si prenderebbe a mani basse almeno due posti in più in ogni classifica.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#9 » lunedì 27 settembre 2021, 22:15

Ciao David.
Anche il tuo è un brano che mi mette in difficoltà. Parto da ciò che ho apprezzato meno, così ci togliamo subito il dente.
Seppur (quasi) un aspetto minore, senz’altro l’impaginazione e i troppi refusi. Sia chiaro, questo non è un aspetto che tengo in considerazione nel giudizio finale, ma sarebbe ipocrita dire che tali difetti non si notano. Che poi, proprio riguardo l’impaginazione, perché questa scelta? Avrei capito la spaziatura tra uno stacco temporale e l’altro (i venti minuti, poi i venticinque ecc.), ma messi come li hai messi tu, sembrano davvero piazzati a caso. Se esiste un motivo dietro tale scelta, ti prego di farmelo sapere, perché proprio non ci arrivo.
Altro aspetto che mi ha convinto poco è la pulizia formale. Troppi dialogue tag (che oltretutto rallentano la narrazione, quando invece il tuo è uno di quei brani che giocano sulla rapidità delle battute) e troppi avverbi.
Sul finale sono invece combattuto. Mi aspettavo un qualche ribaltamento della situazione, una qualche epifania che ponesse una nuova luce sulla situazione semigrottesca da te descritta e invece… il più classico dei peti. Da un lato è una gag così vecchia che, almeno sul sottoscritto, non sortisce alcun effetto di risata, dall’altra, lo ammetto, mi ha colto così di sorpresa che devo ancora capire se alla fine non hai ragione tu e in verità mi trovo di fronte a un piccolo colpo di genio.
Infine, ciò che mi è piaciuto davvero molto: il ritmo. Ansiogeno, più che discretamente calato nella testa del povero protagonista e con un buon crescendo. Sarà che proprio in queste settimane pure io sto facendo un sacco di colloqui in previsione di un trasferimento, ma sei riuscito a creare un’ottima empatia.

Insomma, un testo senz’altro da ripulire, ma che alla fine della fiera porta a casa il risultato. Sì, al di là di tanti, piccoli difetti, posso dire che non mi è dispiaciuto affatto.
Alla prossima
lupus in fabula

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Gennibo
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#10 » martedì 28 settembre 2021, 11:19

Ciao David, ho apprezzato il tuo racconto per come riesci a gestire stress e comicità, un binomio che qui ho trovato ben gestito. Il finale sorprende per la trovata buffa anche se non originalissima, ma comunque in equilibrio con lo svolgimento della storia.
Sono d'accordo con Stefano, una maggiore percezione del mondo esterno avrebbe aggiunto valore a un lavoro che comunque per me è già buono.
A rileggerti e buona edition!

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Luca Nesler
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#11 » martedì 28 settembre 2021, 13:00

Ciao David! Sei riuscito a costruire un’ottima escalation emotiva in 3k caratteri, cosa che io non sono riuscito a fare (ma volevo!). Mi piace un sacco il titolo!
L’inizio chiede pazienza al lettore che comprenderà cosa sta succedendo solo più avanti, però essendo una situazione tranquilla e senza particolari misteri, la cosa non disturba molto. A parte l’infodumpino iniziale il testo scorre bene e ha un’ironia che tiene avvinti. Il personaggio è simpatico e conquista subito. Non avevo intuito dove volessi andare a parare, il finale fa sorridere. Niente male per questi maledetti 3k.
Alla prossima!

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david.callaghan
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#12 » martedì 28 settembre 2021, 19:15

Ciao a tutti.
Vi rispondo un po' a caso come sempre.
In realtà io avevo inizialmente un'altra idea, basata sui campi di concentramento. Ho cominciato a documentarmi e più leggevo più mi deprimevo, chiaro, un conto è leggere una storia inventata, un altro leggere di fatti con date, nomi e cognomi la cui drammaticità batte qualsiasi finzione. E mi è preso malissimo. Tanto male che mi sono messo a guardare Netflix, anche perché gira e rigira non mi riusciva schiodarmi quella storia dalla mente. Solo all'ultimo mi è venuta in mente questa storia un po' surreale, che ho buttato giù in poco più di un'ora. Per questo i refusi... Taglia levi e aggiungi mi son rimasti lì refusi che non ho visto (se li vedevo, ovviamente non ci sarebbero stati). Il finale è proprio scemo, voleva essere una cosa mezzo surreale, mezzo imprevista.
Per quanto riguarda i tag e le linee vuote son là apposta per frenare il ritmo. Senza queste pause forzate per me era troppo frenetico,
mentre volevo lasciare al lettore il tempo di entrare in agitazione, volevo farlo stare in sospeso e renderlo partecipe dell'ansia del protagonista. Con qualcuno ci son riuscito, con altri no. Forse dipende anche dalla velocità di lettura non so, io sono estremamente
rapido a leggere e ho bisogno di qualcosa che mi inceppi. Avrei potuto farlo con delle belle frasi lunghe e delle descrizioni, ma qui ci
tagliano i caratteri, mentre un "a capo" è gratis.
Beh sono contento che a qualcuno sia piaciuto, alla fine chi scrive lo fa per il divertimento altrui.
O anche no.
Non lo so via. :D

Ciao

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antico
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Re: É tutto molto super professional di David Galligani

Messaggio#13 » domenica 3 ottobre 2021, 15:38

Ho trovato un grosso problema nel ritmo del racconto, non sono riuscito a entrare nella scena e a sentire il peso che il tutto aveva per il protagonista. Durante la lettura leggevo del passare del tempo, ma non riusciva a rendermene conto a causa delle poche linee di dialogo e l'impressione che ne ho tratto è che sembrava quasi che tra una domanda e l'altra i due esaminatori facessero passare del tempo. Insomma, tutto questo mi ha fatto arrivare al finale stanco e non mi ha permesso di godere della chiusa. E questo contrariamente ad altri e mi dispiace, ma l'ho riletto e la seconda impressione è stata uguale. Insomma, la mia idea è che avresti avuto bisogno di più tempo per rifinirlo e affinarlo una volta scritto. In sostanza, la valutazione è un pollice tendente verso il positivo anche se un po' al pelo.

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