Torno subito

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 18 ottobre 2021 con un tema di Luca Cristiano!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
alexandra.fischer
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Torno subito

Messaggio#1 » lunedì 18 ottobre 2021, 22:47

Torno subito di Alexandra Fischer

Doris si sentì persa nella piccola entrata: tutta quella tappezzeria di broccato rosso e il soffitto ad arco bianco, con il lampadario di vetro blu scuro.
La padrona di casa aveva preso borsetta e ombrello, prima di raccomandarle di aspettarla. Torno subito. Il tempo di prendere il giornale, la porterei con me, ma non ha l'ombrello. Si rilassi, vada in salotto, legga i libri che vuole e assaggi i cioccolatini. Magra com'è, le faranno bene.
Doris si sentì a disagio mentre camminava lungo il corridoio; le porte a vetri chiuse la intimidivano, proprio come la padrona di casa, la signora Gagliardo. Fino ad allora era stata solo un'ombra dietro una serie di finestre che si spegnevano e si accendevano.
Arrivata in fondo, trovò quella del salotto, arredato con poltrone di velluto verde foresta, mobili di noce in stile rinascimentale, fra i quali spiccava una libreria colma di volumi e un tavolo con un vassoio di porcellana colmo di cioccolatini dalla carta stagnola multicolore; le tende di bisso mascheravano l'esterno. Vi si mosse circospetta e al rumore del tuono sobbalzò e corse in corridoio.
Fu a quel punto che strillò e udì una voce infantile.
[i]Non avere paura.
Doris le chiese dov'era.
E per tutta risposta le arrivò sulla testa della polvere: intonaco.
Doris alzò la testa e vide materializzarsi nel soffitto un visetto di bambina incorniciato da riccioli neri.
Quella vista fece strillare Doris e la piccola si mise a piangere.
[i]No, non andare via, ti ho fatto quello scherzo se no non mi avresti mai vista. Vuoi essere mia amica? Mi chiamo Agata. Non è colpa mia se non ho fatto in tempo a scendere nel rifugio. Ho visto tante persone vivere qui. Tutte distratte. La Gagliardo anche di più.

Doris restò, bloccata fra paura e commozione.
Agata le sorrise.
Com'è che sei venuta a trovarla?
Doris le raccontò del sacchetto di mele che la Gagliardo aveva rovesciato al supermercato e Agata ridacchiò.
Te lo dicevo io, che era distratta. Tu sei speciale.
La porta si aprì di colpo, Agata scomparve.
La Gagliardo sorprese Doris a fissare il soffitto e alzò un sopracciglio; Doris si affrettò a lodare la perfezione della tinteggiatura.
La Gagliardo la invitò in cucina.
Le preparò il caffè che le aveva promesso al supermercato e intanto le raccontò la storia della casa, ricostruita dopo un bombardamento e ristrutturata nel corso degli anni.
Doris sorrideva e annuiva, ma dentro di sé pensava alle parole di Agata.
Nessuno le aveva mai detto che era speciale.



alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#2 » lunedì 18 ottobre 2021, 22:49

Chiedo scusa a voi tutti per lo stato del racconto, l'ho scritto in condizioni estreme (ahi, ahi, senza mouse), ma non mi sarei persa l'occasione di condividere con voi un'idea venutami di colpo.

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antico
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Re: Torno subito

Messaggio#3 » lunedì 18 ottobre 2021, 22:54

Ciao Alexandra! Parametri tutti rispettati, buona Luca Cristiano Edition!

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Antonio Pilato
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Re: Torno subito

Messaggio#4 » martedì 19 ottobre 2021, 11:34

Ciao Alexandra, nella sua estrema semplicità il racconto non mi è dispiaciuto del tutto.
Ho notato, come spesso nella tua prosa narrativa, una sontuosa descrizione degli ambienti relativi a ciò che poi non è altro che il tema del contest.
Carina l’interazione fra Doris e Agata, anche se da spaventata la protagonista diventa improvvisamente tranquilla mentre racconta del sacchetto di mele, ma mi aspettavo qualcosa di più.

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Laura Calagna
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Re: Torno subito

Messaggio#5 » mercoledì 20 ottobre 2021, 21:24

Ciao Alexandra, piacere di conoscerti!

Ho trovato il racconto molto carino, ho solo faticato un po' a capire che Agata fosse un fantasma, poi quando hai detto del bombardamento ho collegato. Mi è sembrata una cosa molto dolce, sai? Un dettaglio affettuoso più che terrificante (la dice lunga sulle mie letture).
Ho apprezzato anche il non aver usato alcun segno di interpunzione per i dialoghi, il racconto è fluito liscio senza intoppi.
Vorrei dirti più cose ma è davvero pulito e ben scritto e dovrei andare a cercare il pelo nell'uovo non richiesto.

Spero di rileggerti presto!

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#6 » giovedì 21 ottobre 2021, 20:23

Ciao, Antico, grazie della tua indulgenza.

Ciao, Antonio, grazie dell'apprezzamento sul mio racconto, purtroppo non ho potuto fare di più per via della clamorosa ingenuità dell'essermi collegata troppo presto e di guai con l'uso del touch pad, difficilissimo. Sono una cavernicola.

Ciao, Laura, piacere mio. Sono contenta, che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta. Grazie della fiducia, e sono contenta che ti sia stato gradevole leggerlo.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Torno subito

Messaggio#7 » domenica 24 ottobre 2021, 0:00

Ciao Alexandra.
Da questo mese ho deciso di commentare i racconti segnando a lato del testo le mie note “a caldo”, col commento vero e proprio lasciato in fondo.


Doris si sentì persa nella piccola entrata: tutta quella tappezzeria di broccato rosso e il soffitto ad arco bianco, con il lampadario di vetro blu scuro.
La padrona di casa aveva preso borsetta e ombrello, prima di raccomandarle di aspettarla. Torno subito. Il tempo di prendere il giornale, la porterei con me, ma non ha l'ombrello. Si rilassi, vada in salotto, legga i libri che vuole e assaggi i cioccolatini. Magra com'è, le faranno bene.
Doris si sentì a disagio mentre camminava lungo il corridoio; le porte a vetri chiuse la intimidivano, proprio come la padrona di casa, la signora Gagliardo. Fino ad allora era stata solo un'ombra dietro una serie di finestre che si spegnevano e si accendevano.
Arrivata in fondo, trovò quella del salotto, arredato con poltrone di velluto verde foresta, mobili di noce in stile rinascimentale, fra i quali spiccava una libreria colma di volumi e un tavolo con un vassoio di porcellana colmo di cioccolatini dalla carta stagnola multicolore; le tende di bisso mascheravano l'esterno. Vi si mosse circospetta e al rumore del tuono sobbalzò e corse in corridoio.
Fu a quel punto che strillò e udì una voce infantile. [Non mi è molto chiara la sequenza degli eventi. O meglio, mi risulta chiara, ma poco verosimile. Prima sente un tuono (ok), quindi corre in corridoio per lo spavento (e ok pure qua, anche se mi sembra un po’ esagerata come reazione per una donna adulta, e fino a questo punto nessun indizio ci fa pensare che Doris sia una bambina, anche perché tutti i dettagli forniti sembrano essere veicolati dal PDV di Doris, non da un narratore onniscente). Solo a questo punto PRIMA urla e POI sente la voce? Non dovrebbe essere il contrario?]
Non avere paura.
Doris le chiese dov'era.
E per tutta risposta le arrivò sulla testa della polvere: intonaco. [Quella congiunzione iniziale a mio avviso si può omettere, così da rendere il passaggio più scorrevole.]
Doris alzò la testa e vide materializzarsi nel soffitto un visetto di bambina incorniciato da riccioli neri.
Quella vista fece strillare Doris e la piccola si mise a piangere. [Vista la ripetizione del verbo strillare, calcherei la mano sul fatto che è la seconda volta che Doris reagisce così.]
No, non andare via, ti ho fatto quello scherzo se no non mi avresti mai vista. Vuoi essere mia amica? Mi chiamo Agata. Non è colpa mia se non ho fatto in tempo a scendere nel rifugio. Ho visto tante persone vivere qui. Tutte distratte. La Gagliardo anche di più.
Doris restò, bloccata fra paura e commozione.
Agata le sorrise.
Com'è che sei venuta a trovarla?
Doris le raccontò del sacchetto di mele che la Gagliardo aveva rovesciato al supermercato e Agata ridacchiò.
Te lo dicevo io, che era distratta. Tu sei speciale.
La porta si aprì di colpo, Agata scomparve.
La Gagliardo sorprese Doris a fissare il soffitto e alzò un sopracciglio; Doris si affrettò a lodare la perfezione della tinteggiatura.
La Gagliardo la invitò in cucina.
Le preparò il caffè che le aveva promesso al supermercato e intanto le raccontò la storia della casa, ricostruita dopo un bombardamento e ristrutturata nel corso degli anni.
Doris sorrideva e annuiva, ma dentro di sé pensava alle parole di Agata.
Nessuno le aveva mai detto che era speciale.

COMMENTO FINALE
È passato parecchio tempo dall’ultima volta che mi è capitato di leggere un tuo racconto, Alexandra, e devo dire che a questo giro l’impressione è decisamente migliore: trama meno criptica, stile più misurato, in generale una maggiore consapevolezza. Tuttavia, al contempo, rilevo alcune criticità che purtroppo minano il mio giudizio personale.
Prima però una premessa. La prima cosa che ho notato, prima ancora d’iniziare la lettura, è stata la brevità del testo. Per uno come me che a ogni edizione lotta con ogni carattere a disposizione, non posso che invidiare coloro in grado di gestire il poco spazio a disposizione. Eppure, forse questo racconto necessitava di qualche informazione in più, o quantomeno una loro ridistribuzione.
Ciò vale soprattutto per l’incipit dove al lettore risulta impossibile inquadrare con precisione il setting e i personaggi. Ad esempio io, nella mia testa, mi era immaginato Doris come una domestica di fine Ottocento al suo primo giorno di lavoro in una casa dell’alta borghesia, per poi scontrarmi dopo poche righe col dettaglio contrastante dei cioccolatini. Resta il fatto che il lettore non sa nulla di Doris e del perché si trova lì. Abbiamo solo una tizia che si mette a camminare in una casa non sua in attesa di una signora che esce di casa sua senza un vero motivo (chi mai lascerebbe un perfetto sconosciuto a girare per casa propria?). A mio avviso qua serviva una diversa costruzione della scena, con la padrona di casa che poteva magari allontanarsi per rispondere soltanto a una telefonata (a proposito, non essendo questa un personaggio davvero attivo sulla scena, a mio avviso avresti potuto omettere benissimo il nome, ma questa è solo una questione di gusto personale, quindi prendi questo consiglio con le pinze).
Simile il discorso sul finale. Anche qui mancano infatti degli input informativi. Perché Doris sarebbe speciale? Cosa ha fatto di così speciale a parte alzare la testa verso il suono di una voce? Non so, forse sfugge a me, ma non riesco a cogliere il verso senso della storia, quello che va oltre le mere parole pronunciate dai personaggi, il che è un peccato perché stilisticamente il brano è valido, per quanto lontano dai miei gusti abituali (e questo, dal mio punto di vista, è un grosso pregio).
Alla prossima.
lupus in fabula

Dario17
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Re: Torno subito

Messaggio#8 » domenica 24 ottobre 2021, 11:53

Ogni volta che leggo un tuo pezzo so già che verrò deliziato da descrizioni di interni casa minuziosi e di classe, anche stavolta non rimango deluso.
Il botta e risposta tra la protagonista e la spiritella va benino, peccato non aver capito a fine racconto se Doris sia una bambina a sua volta oppure un'adulta. Direi adulta ma non ci scommettei visto come fila via al rumore del tuono. Finale carino, un po' tirata per i capelli la faccenda della distrazione congenita della Gagliardo.
Il tema è decisamente rispettato.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#9 » domenica 24 ottobre 2021, 16:59

Ciao, Alessandro, scusa le parti difettose del testo. L'ho scritto in condizioni limite. Ti do ragionissima riguardo alla verosimiglianza, certo, la padrona di casa si sarebbe potuta allontanare per una telefonata, io l'ho fatta uscire. Quanto alla meraviglia e allo strillo, beh, ecco, il fatto di sentirsi chiamare dal soffitto mi era parso un elemento weird da usare.
L'essere speciale di Doris viene dall'aver sentito e visto il fantasma e lei è una giovane donna, molto fragile.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#10 » lunedì 25 ottobre 2021, 16:07

Ciao, Dario 17, grazie del commento. Doris è un po' più adulta di quel che si pensi, ma fragile. Di lì la sua fuga al rumore del tuono. Ti chiedo scusa per il molto meno riuscito personaggio della Gagliardo, devo sistemare meglio la storia. Per il resto, sono contenta che ti sia piaciuta.

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Luca Nesler
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Re: Torno subito

Messaggio#11 » lunedì 25 ottobre 2021, 16:26

Ciao Alexandra. Racconto perfettamente in tema, Doris entra in casa d'altri, e cioè della signora Gagliardo che intende offrirle un caffè per ringraziarla di averla aiutata con la spesa. E proprio mentre attende che la cortesia venga ricambiata, Doris fa la conoscenza di Agata (personaggio forse ispirato alla nota scrittrice?), fantasma che occupa la casa dai tempi della seconda Guerra Mondiale. La presenza di Agata non è mai stata notata negli anni precedenti e, forse proprio per questa comunione di anime, Doris riceve complimenti che non aveva mai ricevuto in vita sua regalandoci un finale dolce e insolito.

Ti segnalo "Doris le chiese dov'era." è meglio evitare dialoghi indiretti laddove non sia strettamente necessario. Le battute di dialogo rendono il testo più scorrevole e interessante.
Alla prossima!

FilippoR
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Re: Torno subito

Messaggio#12 » lunedì 25 ottobre 2021, 16:40

Ciao Alexandra,
il racconto in sé non mi è dispiaciuto e mi è piaciuto il finale dove la protagonista ripensa alle parole di Agata.
Mi ha straniato per un attimo l'intonaco e il fantasma, il lancio dell'intonaco non mi ha fatto realizzare subito che la bambina fosse un fantasma e sono andato avanti per chiarirmelo.
Non ho capito perché la bimba si è messa a piangere (ma potrebbe essere come reazione automatica all'urlo di Doris).
Non ho ben capito chi sia Doris, una governante, una studentessa in qualche scuola particolare o magari una semplice nuova inquilina di quella casa.
A un certo punto hai parlato di un rifugio che mi ha incuriosito ma di cui non ho trovato riscontro nella storia, come se questa casa fosse un rifugio per qualche tipo di evento più o meno catastrofico dove gli altri si erano rifuggiati (o magari un rifugio durante un qualche bombardamento di una guerra, per quanto non ci siano indicazioni in merito, o almeno io non le ho viste), avrei preferito che questo indizio fosse sviluppato ulteriormente.
Buon proseguimento e alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#13 » lunedì 25 ottobre 2021, 18:47

Ciao Luca, grazie, hai capito perfettamente lo spirito del mio racconto. Grazie per la segnalazione sui dialoghi. Purtroppo ho lavorato senza il mouse così ho fatto come ho potuto. Il nome Agata l'ho ricavato da una delle mie tante letture, la scrittrice non c'entra.
Ultima modifica di alexandra.fischer il lunedì 25 ottobre 2021, 18:52, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#14 » lunedì 25 ottobre 2021, 18:51

Ciao, Filippo R.
Doris ha aiutato la signora Gagliardo (sai come possono fregarti i sacchetti per pesare la frutta e la verdura). Ecco, lei ha aiutato la Gagliardo a raccogliere le mele cadute dal sottile sacchetto rotto, e la signora l'ha ospitata per il tempo di un caffè, però si è dimenticata del quotidiano ed è uscita in edicola (ha visto la faccia della brava ragazza). Agata è il fantasma di una bambina morta sotto un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale e "abita" nel soffitto. Di lì l'intonaco che cade, lo strillo di Doris alla vista del faccino della piccola e il pianto di Agata (non sa di essere un fantasma, vuole fare amicizia con Doris, della quale ha visto la sensibilità. In effetti, Doris qualche dote paranormale ce l'ha, altrimenti non avrebbe notato Agata neppure lei).

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Davide_Mannucci
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Re: Torno subito

Messaggio#15 » martedì 26 ottobre 2021, 16:46

Ciao Alexandra, piacere di leggerti.
Il racconto ha un finale tinto di riflessione e dolcezza. Quel “nessuno le aveva detto che era speciale”, unito al fatto che sono parole pronunciate da un fantasma bambina, avvolge tutta la storia in un’atmosfera inquietante ma al tempo stesso romantica e dolce. Le descrizioni sono colme di dettagli e sembrano aiutare l’ingresso in scena di Agata.
Anche la presenza della Gagliardo, effettivamente marginale, serve a costruire il rapporto e l’empatia tra Doris e Agata.
A presto
Davide Mannucci

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Re: Torno subito

Messaggio#16 » martedì 26 ottobre 2021, 18:27

Ciao, Davide, che dire? Sei davvero molto generoso. Sono felice che il racconto ti sia piaciuto.

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Stefano.Moretto
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Re: Torno subito

Messaggio#17 » giovedì 28 ottobre 2021, 9:11

Ciao Alexandra, il tuo stile è sempre riconoscibile tra le decine di racconti di ogni edizione. Le descrizioni come tuo solito sono dettagliate e vivide, mi chiedo però se a questo giro non hai esagerato un pochino nella quantità di dettagli che trasmetti al lettore tutti insieme. Ad esempio questo pezzo:
Arrivata in fondo, trovò quella del salotto, arredato con poltrone di velluto verde foresta, mobili di noce in stile rinascimentale, fra i quali spiccava una libreria colma di volumi e un tavolo con un vassoio di porcellana colmo di cioccolatini dalla carta stagnola multicolore; le tende di bisso mascheravano l'esterno.

Ci stai dando davvero tanti dettagli tutti insieme, quasi come se stesse guardando una fotografia, la fantasia fa fatica a starci dietro. Potresti provare a rendere più movimentati questi passaggi, per esempio invece di descrivere tutto in una botta unica, la protagonista potrebbe passare accanto alla libreria e scorrere i libri con lo sguardo, oppure passare accanto al tavolo e prendere uno dei cioccolatini dal vassoio di porcellana.
Spero che il commento ti sia utile

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#18 » venerdì 29 ottobre 2021, 17:40

Ciao Stefano, in effetti, devo riconoscere di sì. E terrò conto del consiglio di movimentare le scene nei prossimi lavori.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#19 » venerdì 29 ottobre 2021, 17:45

Ciao KatyBlacksmith, ti do piena ragione. Mi dispiace, debbo proprio stare attenta. Farò tesoro di tutte queste tue osservazione per non affaticare più nessun lettore in questo modo.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#20 » venerdì 29 ottobre 2021, 17:47

Ciao KatyBlacksmith, ancora una cosa, mi guarderò bene nell'uso dei corsivi e, no, la Gagliardo ha comperato il giornale ma le mele le ha a casa, l'ha aiutata Doris a portarle.

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antico
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Re: Torno subito

Messaggio#21 » domenica 31 ottobre 2021, 14:54

Nota a margine: non hai chiuso un corsivo e così t'è rimasto mezzo racconto in quella forma. Te ne saresti accorta immediatamente rileggendo, quindi tiratina d'orecchie perché non l'hai fatto e in tal modo hai reso difficoltosa la lettura, cosa che può avere di sicuro penalizzato il testo. Detto questo, mi sei piaciuta molto di più di altre volte anche se devo ancora rilevare una certa difficoltà a dare risalto ai punti di svolta, in particolare non si capisce perché la protagonista sia speciale e quale rilevanza abbia la padrona di casa nel contesto. Di contro, ottima la tua capacità solita di dipingere le scene nella mente del lettore. Concludendo, un pollice tendente verso l'alto anche se non in modo solido.

alexandra.fischer
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Re: Torno subito

Messaggio#22 » lunedì 1 novembre 2021, 19:50

Ciao, Antico. Mi dispiace per il corsivo (estreme condizioni nello scrivere, ahi, ahi, senza mouse sono al Paleozoico) e la conseguente difficoltà di lettura. Sì, avrei dovuto legare meglio padrona di casa, spettro e la protagonista. Nel complesso, sono felice che la storia in certe parti ti sia piaciuta.

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