Le uova

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 18 ottobre 2021 con un tema di Luca Cristiano!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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MatteoMantoani
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Le uova

Messaggio#1 » lunedì 18 ottobre 2021, 23:18

Mi siedo di fronte al prof Toso. I pulcini chiusi nelle gabbie del laboratorio pigolano senza sosta. Alla mia sinistra sono appesi decine di piccoli sacchetti trasparenti colmi di un liquido denso.
Mi schiarisco la gola. «Perché ha voluto ricevermi qui?»
Estrae un sigaro dalla tasca della giacca. «Se fumo, non farà la spia. Vero?» Accende il toscano, prende una profonda boccata e scrolla la cenere nel lavandino alla sua destra. «Come si trova, qui in città? L’hanno sistemata bene?»
Mi stringo nelle spalle. «Il mio appartamento è a posto, se è quello che chiede. Piuttosto, sono preoccupato per le carte che ho dovuto firmare, con tutti quegli obblighi di segretezza e le clausole legali.»
Annuisce, la sua chioma leonina agita le volute di fumo. «Alla Miskatonic Corporation trattiamo materie molto scomode,» ridacchia, «come vedrà tra poco.»
L’incessante pigolare dei polli mi manda su di giri. «Allude al mio incarico?»
Toso prende un’altra boccata di fumo. «Cosa sa della panspermia
Mi mordo un labbro. «La teoria secondo la vita sulla Terra sarebbe arrivata dallo spazio, attraverso meteore e comete?»
Annuisce. «Esatto, secondo questa teoria, noi su questo pianeta saremmo degli ospiti.»
«Non la seguo.»
Sorride. «Lasci che le spieghi.» Estrae un plico dalla valigetta e me lo porge.
Lo sfoglio: immagini in bianco e nero, scuoto la testa. «Cosa sono?»
«La Miskatonic ha fatto partire da poco un progetto sui neutrini cosmici. In pratica, sono raggi di particelle che penetrano qualunque cosa; abbiamo trovato il modo di usarli come si fa coi raggi X: per scattare delle radiografie alla Terra.»
Strabuzzo gli occhi. «Sono molto colpito —»
Alza una mano per zittirmi. «Abbiamo rivelatori di neutrini non solo sulla Terra, ma anche su Marte e sulla Luna, e li usiamo per scattare radiografie ai corpi celesti. Quelle che ha in mano, sono foto dell’interno del nostro pianeta.»
Prendo in mano un foglio. «Capisco: allora questa zona sfumata tra crosta terrestre e mantello è la discontinuità di Mohorovičić. Magnifico!» Accarezzo la foto. Il cuore mi batte forte. «Come geologo le confido che —»
«Vada alla tavola numero dodici, dove c’è il nucleo solido.»
Faccio un respiro profondo, la puzza dei polli mi fa contorcere lo stomaco. Scorro il bordo del fascicolo col pollice, fino a trovare la pagina giusta. La foto mostra una struttura reticolare a forma di sfera, collegata a un grumo più denso che giace al suo interno.
«Secondo la scala, quest’oggetto è enorme» Il cuore mi prende a calci il petto. «Non è possibile. Sarebbe un addensamento metallico attorno al centro della Terra?»
Il vecchio annuisce. «Quel groviglio sferico ha un diametro di mille chilometri, l’ammasso al suo interno, invece, è largo duecento. Ora, confronti la tavola con le successive: sono foto scattate in sequenza temporale.»
Estraggo gli altri fogli, li stendo in ordine sul banco vicino al lavandino. «Sono identiche!»
«Guardi meglio.» Tocca una foto col dito ingiallito dalla nicotina.
Fisso il punto indicato e lo confronto con le altre tavole. Stringo i denti. «L’ammasso al centro del groviglio si muove: si contrae e si dilata!»
«Sì.» Sorride. «Strutture simili si trovano al centro di Marte, e all’interno della Luna.» Spinge indietro la sedia e si alza. «Venga.» Spegne il sigaro nel lavabo e raggiunge il tavolo coi sacchetti colmi di liquido denso. «Queste borse contengono l’interno delle uova di gallina fecondate. L’embrione si evolve nel contenitore trasparente, così da permetterci di osservare tutti gli stadi dello sviluppo del pulcino.» Raccoglie un sacchetto e me lo porge. «Questo è di dieci giorni, lo esamini.»
Lo prendo e l’avvicino agli occhi. L’embrione del pulcino è visibile attorno a un reticolo sferico di arterie. Il piccolo cuore, appena abbozzato, batte.
Mi manca il respiro. «Ma...» Ho i brividi.
Toso sorride. «Le comete sono davvero spermatozoi, e la Terra ha un ospite, qualcuno che presto vorrà romperne il guscio.» Mi tocca la spalla. «Benvenuto alla Miskatonic Corporation, figliolo!»



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Re: Le uova

Messaggio#2 » lunedì 18 ottobre 2021, 23:27

Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona Luca Cristiano Edition!

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Antonio Pilato
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Re: Le uova

Messaggio#3 » martedì 19 ottobre 2021, 11:08

Ciao Matteo, il tuo racconto è veramente bello: terrificante, originale e… lovecraftiano!
La narrazione è strutturata molto bene e non ho particolari critiche da rivolgerti a livello grammaticale.
Il rispetto e la creatività con cui hai saputo gestire il tema del contest lo rendono davvero difficile da battere, considerando peraltro la lunghezza limitata dei caratteri a disposizione.
I miei complimenti, davvero!

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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#4 » martedì 19 ottobre 2021, 13:48

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Matteo, il tuo racconto è veramente bello: terrificante, originale e… lovecraftiano!
La narrazione è strutturata molto bene e non ho particolari critiche da rivolgerti a livello grammaticale.
Il rispetto e la creatività con cui hai saputo gestire il tema del contest lo rendono davvero difficile da battere, considerando peraltro la lunghezza limitata dei caratteri a disposizione.
I miei complimenti, davvero!

Ciao Antonio! Credo sia la prima volta in assoluto che qui, su MC, ricevo un feedback così positivo. Non posso fare altro che ringraziarti :) sono molto contento che tu abbia trovato i rimandi all'opera di Lovecraft, e che il racconto ti sia piaciuto

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Laura Calagna
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Re: Le uova

Messaggio#5 » martedì 19 ottobre 2021, 14:38

Ciao Matteo, ben trovato!

Del tuo racconto ho trovato veramente ottime le descrizioni, hai usato tutti e cinque i sensi e ho sentito la puzza dei polli e lo stomaco che si torceva (purtroppo conosco quell'odore).
A ogni modo, ammetto che ho faticato un attimo a capire il contesto: dalle prime frasi sembra uno studente a ricevimento di un qualche professore di chimica o affini, ma Toso esordisce con: "«Se fumo, non farà la spia. Vero?» Accende il toscano" il che implica che il protagonista sia un suo sottoposto, come poi si evince dal resto del testo. Al contrario, trovo ottima la scelta della domanda retorica seguita dall'accendere la sigaretta, dimostrando che l'opinione del narrante sia ininfluente.
Ho faticato anche a seguire il dialogo, secondo me le prime battute potevi asciugarle per andare dritto al punto; es:
«Alla Miskatonic Corporation trattiamo materie molto scomode,» ridacchia, «come vedrà tra poco.»
- quest'ultimo inciso non lo trovo granché utile, anticipa qualcosa che vedremo dopo, ma da lì a quel dopo passiamo per -
L’incessante pigolare dei polli mi manda su di giri. «Allude al mio incarico?»
Toso prende un’altra boccata di fumo. «Cosa sa della panspermia?»
- anche qui, avrei asciugato per portare subito il lettore al plico e alzare anche la tensione.
Poi, perdonami, ma mi son persa proprio il collegamento tra addensamento metallico al centro della Terra-sacchetti con le uova di galline fecondati-le comete come spermatozoi-la Terra che ha un ospite e verrà a rompere il guscio. L'ho riletto tre volte eppure non riesco a capire cosa intendevi, provo a dirti quello che ho capito io: c'è un addensamento al centro della Terra trovato da quest'azienda, dagli studi ne hanno dedotto una somiglianza x con gli embrioni di pulcino (il che spiega la presenza degli stessi), e qui la battuta sulle comete davvero mi sfugge, insieme all'ospite che romperà il guscio... è l'addensamento a essere un embrione che ci farà secchi tutti?
Perdonami se sono così rompiscatole ma il racconto è molto bello e hai una scrittura fluida e accattivante, te lo dico perché mi è piaciuto.

A presto e buon contest!

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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#6 » martedì 19 ottobre 2021, 14:59

Laura Calagna ha scritto:Ciao Matteo, ben trovato!

Del tuo racconto ho trovato veramente ottime le descrizioni, hai usato tutti e cinque i sensi e ho sentito la puzza dei polli e lo stomaco che si torceva (purtroppo conosco quell'odore).
A ogni modo, ammetto che ho faticato un attimo a capire il contesto: dalle prime frasi sembra uno studente a ricevimento di un qualche professore di chimica o affini, ma Toso esordisce con: "«Se fumo, non farà la spia. Vero?» Accende il toscano" il che implica che il protagonista sia un suo sottoposto, come poi si evince dal resto del testo. Al contrario, trovo ottima la scelta della domanda retorica seguita dall'accendere la sigaretta, dimostrando che l'opinione del narrante sia ininfluente.
Ho faticato anche a seguire il dialogo, secondo me le prime battute potevi asciugarle per andare dritto al punto; es:
«Alla Miskatonic Corporation trattiamo materie molto scomode,» ridacchia, «come vedrà tra poco.»
- quest'ultimo inciso non lo trovo granché utile, anticipa qualcosa che vedremo dopo, ma da lì a quel dopo passiamo per -
L’incessante pigolare dei polli mi manda su di giri. «Allude al mio incarico?»
Toso prende un’altra boccata di fumo. «Cosa sa della panspermia?»
- anche qui, avrei asciugato per portare subito il lettore al plico e alzare anche la tensione.
Poi, perdonami, ma mi son persa proprio il collegamento tra addensamento metallico al centro della Terra-sacchetti con le uova di galline fecondati-le comete come spermatozoi-la Terra che ha un ospite e verrà a rompere il guscio. L'ho riletto tre volte eppure non riesco a capire cosa intendevi, provo a dirti quello che ho capito io: c'è un addensamento al centro della Terra trovato da quest'azienda, dagli studi ne hanno dedotto una somiglianza x con gli embrioni di pulcino (il che spiega la presenza degli stessi), e qui la battuta sulle comete davvero mi sfugge, insieme all'ospite che romperà il guscio... è l'addensamento a essere un embrione che ci farà secchi tutti?
Perdonami se sono così rompiscatole ma il racconto è molto bello e hai una scrittura fluida e accattivante, te lo dico perché mi è piaciuto.

A presto e buon contest!


Ciao Laura! No, non sei rompiscatole, figurati :D sì, hai interpretato correttamente il racconto! Al centro della Terra l'embrione di una qualche forma di vita colossale si sviluppa, e presto "romperà il guscio", cioè nascerà come da un uovo (e.. sì.. ci farà secchi tutti :D ) La battuta di dialogo sulla panspermia, infatti, era utile perché spiegava che, secondo questa teoria, la vita sulla Terra si è generata dalle meteore e comete che sono cascate milioni di anni fa.
L'ultima frase del prof. richiama questo concetto: puntavo un po' all'immagine delle comete che, per la forma con la coda allungata, potrebbero assomigliare vagamente a degli spermatozoi (unitamente al concetto di panspermia spiegato all'inizio).
Certamente il racconto è molto denso di concetti che magari sono più famigliari a chi è un po' più avvezzo alla fantascienza, stavolta ho voluto cimentarmi nel mio genere preferito :) e so di aver scritto un racconto forse un po' troppo ostico.
Sono comunque contento che ti sia piaciuto!

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Laura Calagna
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Re: Le uova

Messaggio#7 » martedì 19 ottobre 2021, 15:09

Ma no che non è ostico, come hai capito non sono una grande lettrice di fantascienza quindi in alcuni passaggi mi son persa anche e soprattutto per quel motivo.
Grazie per avermelo spiegato, comunque!
(Continuo a trovare la cosa delle comete un po' troppo fuori contesto, ma è una cosa mia).
Per il resto ti ripeto che è davvero un bel racconto.
A presto.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Le uova

Messaggio#8 » mercoledì 20 ottobre 2021, 12:02

Ciao Matteo, il tuo fedele lettore è di nuovo qui. :D
Da questo mese ho deciso pure io di adottare il metodo di Marco Lomonaco per commentare i racconti altrui, più che altro per risparmiare un po' di tempo a livello di formattazione, che in sto periodo ho veramente i... minuti contati (badum... tsss!).


Mi siedo di fronte al prof Toso. I pulcini chiusi nelle gabbie del laboratorio pigolano senza sosta. Alla mia sinistra sono appesi decine di piccoli sacchetti trasparenti colmi di un liquido denso. [A mio avviso qui il flusso d’informazioni andrebbe invertito: prima fai capire dove ci troviamo, poi descrivi l’azione del protagonista. Quella prima frase mi ha infatti fatto subito pensare a un’aula scolastica, se non addirittura universitaria, durante un’interrogazione, salvo poi essere corretto subito nella frase successiva.]
Mi schiarisco la gola. «Perché ha voluto ricevermi qui?»
Estrae un sigaro dalla tasca della giacca. «Se fumo, non farà la spia. Vero?» Accende il toscano, prende una profonda boccata e scrolla la cenere nel lavandino alla sua destra. «Come si trova, qui in città? L’hanno sistemata bene?»
Mi stringo nelle spalle. «Il mio appartamento è a posto, se è quello che chiede. Piuttosto, sono preoccupato per le carte che ho dovuto firmare, con tutti quegli obblighi di segretezza e le clausole legali.»
Annuisce, la sua chioma leonina agita le volute di fumo. «Alla Miskatonic Corporation trattiamo materie molto scomode,» ridacchia, «come vedrà tra poco.» [Questa battuta non mi convince molto, fa molto B movie]
L’incessante pigolare dei polli mi manda su di giri. «Allude al mio incarico?»
Toso prende un’altra boccata di fumo. «Cosa sa della panspermia?»
Mi mordo un labbro. «La teoria secondo la vita sulla Terra sarebbe arrivata dallo spazio, attraverso meteore e comete?» [“secondo cui”]
Annuisce. «Esatto, secondo questa teoria, noi su questo pianeta saremmo degli ospiti.»
«Non la seguo.»
Sorride. «Lasci che le spieghi.» Estrae un plico dalla valigetta e me lo porge.
Lo sfoglio: immagini in bianco e nero, scuoto la testa. «Cosa sono?» [Quel “immagini in bianco e nero” è un po’ troppo generico. Stiamo guardando la scena in prima persona, quindi da lettori dobbiamo vedere esattamente quel che vede il PDV, anche se posso immaginare che tale passaggio sia figlio del numero di caratteri a disposizione]
«La Miskatonic ha fatto partire da poco un progetto sui neutrini cosmici. In pratica, sono raggi di particelle che penetrano qualunque cosa; abbiamo trovato il modo di usarli come si fa coi raggi X: per scattare delle radiografie alla Terra.»
Strabuzzo gli occhi. «Sono molto colpito —»
Alza una mano per zittirmi. «Abbiamo rivelatori di neutrini non solo sulla Terra, ma anche su Marte e sulla Luna, e li usiamo per scattare radiografie ai corpi celesti. Quelle che ha in mano, sono foto dell’interno del nostro pianeta.»
Prendo in mano un foglio. «Capisco: allora questa zona sfumata tra crosta terrestre e mantello è la discontinuità di Mohorovičić. Magnifico!» Accarezzo la foto. Il cuore mi batte forte. «Come geologo le confido che —»
«Vada alla tavola numero dodici, dove c’è il nucleo solido.»
Faccio un respiro profondo, la puzza dei polli mi fa contorcere lo stomaco. Scorro il bordo del fascicolo col pollice, fino a trovare la pagina giusta. La foto mostra una struttura reticolare a forma di sfera, collegata a un grumo più denso che giace al suo interno.
«Secondo la scala, quest’oggetto è enorme» Il cuore mi prende a calci il petto. «Non è possibile. Sarebbe un addensamento metallico attorno al centro della Terra?»
Il vecchio annuisce. «Quel groviglio sferico ha un diametro di mille chilometri, l’ammasso al suo interno, invece, è largo duecento. Ora, confronti la tavola con le successive: sono foto scattate in sequenza temporale.»
Estraggo gli altri fogli, li stendo in ordine sul banco vicino al lavandino. «Sono identiche!»
«Guardi meglio.» Tocca una foto col dito ingiallito dalla nicotina.
Fisso il punto indicato e lo confronto con le altre tavole. Stringo i denti. «L’ammasso al centro del groviglio si muove: si contrae e si dilata!»
«Sì.» Sorride. «Strutture simili si trovano al centro di Marte, e all’interno della Luna.» Spinge indietro la sedia e si alza. «Venga.» Spegne il sigaro nel lavabo e raggiunge il tavolo coi sacchetti colmi di liquido denso. «Queste borse contengono l’interno delle uova di gallina fecondate. L’embrione si evolve nel contenitore trasparente, così da permetterci di osservare tutti gli stadi dello sviluppo del pulcino.» Raccoglie un sacchetto e me lo porge. «Questo è di dieci giorni, lo esamini.»
Lo prendo e l’avvicino agli occhi. L’embrione del pulcino è visibile attorno a un reticolo sferico di arterie. Il piccolo cuore, appena abbozzato, batte.
Mi manca il respiro. «Ma...» Ho i brividi.
Toso sorride. «Le comete sono davvero spermatozoi, e la Terra ha un ospite, qualcuno che presto vorrà romperne il guscio.» Mi tocca la spalla. «Benvenuto alla Miskatonic Corporation, figliolo!»

COMMENTO
Da fan di Doctor Who, non posso nascondere che l’idea alla base del tuo racconto non mi è proprio nuova, essendo alla base dell’episodio “Kill the Moon”.
Ho tuttavia trovato interessante l’approccio da te scelto, per quanto il finale fa molto introduzione a una storia di più ampio respiro. Insomma, più che un racconto il tuo sembra una scena, e questo è un peccato perché, al netto dei passaggi subottimali sopra segnalati, il testo è piacevole e scorrevole.
Per farla breve: stile promosso (soprattutto nelle descrizioni tecniche), costruzione un po’ meno (ma solo perché manca a mio avviso una vera concezione da racconto breve), contenuto “ni” (causa idea all’apparenza molto originale, ma nella realtà un po’ meno).
Alla prossima.
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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#9 » mercoledì 20 ottobre 2021, 13:17

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Da fan di Doctor Who, non posso nascondere che l’idea alla base del tuo racconto non mi è proprio nuova, essendo alla base dell’episodio “Kill the Moon”.

Ahia. :( questa è una bella mazzata, non lo sapevo (giuro), non ho visto quell'episodio (anche se, qualcosa, del Doctor Who conosco).
Niente, è il rischio di ogni scrittore avere un'idea che ha avuto qualcun altro. Essere originali è sempre più difficile :(
Grazie per il commento, almeno sono stato promosso lato stile, e detto da te è una cosa buona, visto che so quanto ci tieni :)

EDIT Serale:
ho controllato la trama dell'episodio col mio amico Google, in effetti parla di una specie di ragnone gigante il cui uovo giace sotto la superficie della luna, qui però il concetto è espresso in maniera più ampia ancora: i pianeti stessi sono uova che vengono fecondate dalle comete e dalle meteore, il nucleo stesso della Terra è l'embrione che cresce come in uovo, in questo senso il mantello della terra sarebbe l'albume. Dai :) diciamo che come idea era simile, ma non è proprio la stessa cosa. Dimmi se ne convieni!

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Leonardo Pigneri
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Re: Le uova

Messaggio#10 » giovedì 21 ottobre 2021, 12:04

Ciao Matteo! Eccomi di nuovo qua. Vediamo un po' che hai tirato fuori questa volta dal cappello magico.
(2 minuti dopo)
Ok, bell'idea davvero! Come ha detto Alessandro, però, se mi ci fossi già imbattuto in altri contesti, il racconto sarebbe stato fortemente depotenziato, in quanto la storia è esclusivamente incentrata sul comunicare l'high concept al lettore e meno sulle modalità di questa consegna (che diciamolo, è poco d'impatto vederla così).

Diversa sarebbe stata la situazione se avessi mostrato la scoperta con un 'altra modalità. Ti faccio un paio di esempi:
es 1: tramite il ricercatore che fa per primo questa scoperta,
es 2: tramite uno speleologo che esplora la cavità da poco creata da un meteorite andato particolarmente a fondo.

Questo per far apprezzare il racconto anche a fruitori più avvezzi del genere, che sono davvero difficili da sorprendere con le sole idee. Comunque, come ti ho detto, io in questo concept non mi ci ero mai imbattuto e, sebbene la rivelazione arrivi un po' troppo presto per i miei gusti (complice anche il titolo), mi hai colpito.
Good Job!

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Re: Le uova

Messaggio#11 » giovedì 21 ottobre 2021, 12:58

Leonardo Pigneri ha scritto:Ciao Matteo! Eccomi di nuovo qua. Vediamo un po' che hai tirato fuori questa volta dal cappello magico.
(2 minuti dopo)
Ok, bell'idea davvero! Come ha detto Alessandro, però, se mi ci fossi già imbattuto in altri contesti, il racconto sarebbe stato fortemente depotenziato, in quanto la storia è esclusivamente incentrata sul comunicare l'high concept al lettore e meno sulle modalità di questa consegna (che diciamolo, è poco d'impatto vederla così).

Diversa sarebbe stata la situazione se avessi mostrato la scoperta con un 'altra modalità. Ti faccio un paio di esempi:
es 1: tramite il ricercatore che fa per primo questa scoperta,
es 2: tramite uno speleologo che esplora la cavità da poco creata da un meteorite andato particolarmente a fondo.

Questo per far apprezzare il racconto anche a fruitori più avvezzi del genere, che sono davvero difficili da sorprendere con le sole idee. Comunque, come ti ho detto, io in questo concept non mi ci ero mai imbattuto e, sebbene la rivelazione arrivi un po' troppo presto per i miei gusti (complice anche il titolo), mi hai colpito.
Good Job!

Ciao Leonardo! Grazie mille per essere passato! Certamente ci sono modi più incisivi per descrivere un high concept. Il dialogo tra due personaggi è forse la soluzione più veloce, e mi giustifico quindi in questo modo.
Chiaro che la storia avrebbe più spessore se trasportata in un contesto più dinamico, ne prendo nota in caso volessi espanderla in un racconto più lungo. Grazie mille!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Le uova

Messaggio#12 » venerdì 22 ottobre 2021, 10:20

MatteoMantoani ha scritto:
Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Da fan di Doctor Who, non posso nascondere che l’idea alla base del tuo racconto non mi è proprio nuova, essendo alla base dell’episodio “Kill the Moon”.

Ahia. :( questa è una bella mazzata, non lo sapevo (giuro), non ho visto quell'episodio (anche se, qualcosa, del Doctor Who conosco).
Niente, è il rischio di ogni scrittore avere un'idea che ha avuto qualcun altro. Essere originali è sempre più difficile :(
Grazie per il commento, almeno sono stato promosso lato stile, e detto da te è una cosa buona, visto che so quanto ci tieni :)

EDIT Serale:
ho controllato la trama dell'episodio col mio amico Google, in effetti parla di una specie di ragnone gigante il cui uovo giace sotto la superficie della luna, qui però il concetto è espresso in maniera più ampia ancora: i pianeti stessi sono uova che vengono fecondate dalle comete e dalle meteore, il nucleo stesso della Terra è l'embrione che cresce come in uovo, in questo senso il mantello della terra sarebbe l'albume. Dai :) diciamo che come idea era simile, ma non è proprio la stessa cosa. Dimmi se ne convieni!


Sì, pienamente d'accordo (tranne sul fatto che la luna nascondesse un ragno gigante: si trattava di un drago spaziale :P). Ovvio che nel giudizio finale non tengo in considerazione il fatto che un'idea mi rimando a qualcos'altro di già letto/visto. Mi interessa più il modo in cui quell'idea viene espressa, piuttosto che l'idea in sé. Dice però bene Leonardo quando parla di high concept: il tuo è un racconto che si fonda su quello e lo presenta attraverso, sostanzialmente, un grosso info dump, piuttosto che mostrarlo al lettore. Nulla in contrario se ci fossimo trovati all'interno di un testo più ampio, ma relegato com'è in 4000 caratteri il tuo brano a mio avviso non funziona come storia autonoma. Questo è secondo me il problema di fondo. Il fatto che in passato io sia già incappato in un'idea simile è del tutto secondario.
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Dario17
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Re: Le uova

Messaggio#13 » domenica 24 ottobre 2021, 11:52

Pezzo tutto dialogato che fa bene il suo lavoro. Ho apprezzato molto che le descrizioni del laboratorio siano funzionali alla trama e al tema, permette al lettore di farsi un'idea anche se nella parte centrale del racconto c'è solo il pov che esamina radiografie con il proprio occhio clinico. Poi i tasselli si incastrano piano piano, come devono.
Carini i dialoghi, ottimi i tag e i beat.
L'unica cosa che mi fa storcere il naso è la forzatura lieve per entrare nel tema.
D'accordo la Panspermia galattica, ma qui non è proprio coerente il discorso di "casa" per quanto riguarda i pianeti che sembrerebbero più incubatrici cosmiche oppure ovuli fecondati, concetti piuttosto distanti da una "casa".
Certo, facendo uno sforzo si potrebbero considerare le prime "case" di un essere vivente, ma è comunque un po' legnoso il concetto. Questo non toglie il fatto che il racconto è molto buono e che è uno dei migliori del gruppo.
Per i commenti linea per linea, mi trovo d'accordo con il resto dei commentatori quindi non occorre che li ripeta.

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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#14 » domenica 24 ottobre 2021, 14:28

Dario17 ha scritto:Pezzo tutto dialogato che fa bene il suo lavoro. Ho apprezzato molto che le descrizioni del laboratorio siano funzionali alla trama e al tema, permette al lettore di farsi un'idea anche se nella parte centrale del racconto c'è solo il pov che esamina radiografie con il proprio occhio clinico. Poi i tasselli si incastrano piano piano, come devono.
Carini i dialoghi, ottimi i tag e i beat.
L'unica cosa che mi fa storcere il naso è la forzatura lieve per entrare nel tema.
D'accordo la Panspermia galattica, ma qui non è proprio coerente il discorso di "casa" per quanto riguarda i pianeti che sembrerebbero più incubatrici cosmiche oppure ovuli fecondati, concetti piuttosto distanti da una "casa".
Certo, facendo uno sforzo si potrebbero considerare le prime "case" di un essere vivente, ma è comunque un po' legnoso il concetto. Questo non toglie il fatto che il racconto è molto buono e che è uno dei migliori del gruppo.
Per i commenti linea per linea, mi trovo d'accordo con il resto dei commentatori quindi non occorre che li ripeta.

Ciao Dario! Grazie per il commento e per l'ottimo posizionamento in classifica! Sì, il tema è da leggere più verso la condizione degli esseri umani di essere "ospiti" in casa d'altri, cioè una forma di vita collaterale alla "vera" forma di vita costituita dal pianeta stesso (e la panspermia fa da corredo a questo concetto, con le meteore che "fecondano" il nucleo della Terra). Grazie ancora! A presto e auguri per la tua gara!

FilippoR
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Re: Le uova

Messaggio#15 » domenica 24 ottobre 2021, 17:24

Ciao Matteo,
leggendo il titolo e l'inizio del racconto inizialmente non sapevo cosa aspettarmi, ma quando ho letto Miskatonic tutto si è fatto più chiaro. E forse il titolo anticipa un po' troppo il finale che è chiaro abbastanza presto, questo è un possibile difetto.
Per il resto la storia è stata scorrevole e mi è piaciuta (alla fine è un genere che leggo con piacere) anche se un po' troppo raccontata con i dialoghi tra i due, anche per questo la vedo come l'inizio di qualcosa più ampio a cui spero che in futuro metterai nuovamente mano.
Bella, complimenti e buon proseguimento, alla prossima!

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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#16 » domenica 24 ottobre 2021, 18:19

FilippoR ha scritto:Ciao Matteo,
leggendo il titolo e l'inizio del racconto inizialmente non sapevo cosa aspettarmi, ma quando ho letto Miskatonic tutto si è fatto più chiaro. E forse il titolo anticipa un po' troppo il finale che è chiaro abbastanza presto, questo è un possibile difetto.
Per il resto la storia è stata scorrevole e mi è piaciuta (alla fine è un genere che leggo con piacere) anche se un po' troppo raccontata con i dialoghi tra i due, anche per questo la vedo come l'inizio di qualcosa più ampio a cui spero che in futuro metterai nuovamente mano.
Bella, complimenti e buon proseguimento, alla prossima!

Ciao Filippo. Sì, hai sottolineato un punto di miglioramento per questa storia che anche altri ha mi segnalato: il dialogo potrebbe non essere il modo migliore per esprimere l'idea di base del racconto. Ammetto che l'ho fatto perché l'idea mi piaceva, ed era forse anche il modo più semplice. Chiaro che lo spunto per un ampliamento c'è. Grazie per il commento :)

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Stefano.Moretto
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Re: Le uova

Messaggio#17 » lunedì 25 ottobre 2021, 14:01

Ciao Matteo, bentrovato. Devo dire che il tuo racconto mi ha lasciato un attimo perplesso. Non perché non l'ho capito, anzi, è molto chiaro in quasi ogni aspetto, ma mi ha lasciato un grosso dubbio sul finale:
Mi tocca la spalla. «Benvenuto alla Miskatonic Corporation, figliolo!»

Cos'è che fa la Miskatonic Corporation? Cioè, abbiamo appena scoperto che in realtà l'universo è una specie di incubatrice, che noi siamo dei passeggeri su delle specie di uova e che presto la Terra si "schiuderà". Superato lo "shock" però mi resta il "e quindi cosa facciamo?". Non c'è un punto in cui intuiamo qual è il fine della corporazione, o del professore, se hanno un piano per sopravvivere alla schiusa o se sono rassegnati al fatto che quando arriverà il giorno esploderà tutto e fine. Anche perché da questa frase:
Toso sorride. «Le comete sono davvero spermatozoi, e la Terra ha un ospite, qualcuno che presto vorrà romperne il guscio.»

Intuisco che Toso abbia un piano ben preciso su come sopravvivere all'evento. Sarò un po' in fissa io, però avrei voluto averne almeno un accenno. Magari avresti potuto velocizzare un pochino la parte in cui Toso portava il nuovo a capire cosa stava guardando per avere lo spazio di una o due altre frasi in cui dava giusto un accenno minimo al loro lavoro.
A parte questo, la vicenda scorre liscia senza particolari problemi e come ti hanno già detto hai fatto un ottimo uso dei cinque sensi. Ho avuto solo un po' di difficoltà verso l'inizio a capire com'era fatto il posto in cui stavano. Ti dico quali sono stati i due punti che mi hanno dato più problemi:
Alla mia sinistra sono appesi decine di piccoli sacchetti trasparenti colmi di un liquido denso.

"Denso" mi ha detto molto poco: visto che è in un sacchetto appeso, a occhio non può saperne la densità, potrebbe essere mercurio o l'acqua. Al contrario, ne può vedere il colore. Non avendo nessuna specifica me li sono immaginati trasparenti, ma avrei potuto immaginarmeli anche verdi o rossi.
Sorride. «Lasci che le spieghi.» Estrae un plico dalla valigetta e me lo porge.

Qui son già passati 1000 caratteri, alcune descrizioni e diversi dialoghi, ma finora non avevi mai accennato a nessuna valigetta, né a un ripiano su cui poteva essere o su cui mettere i fogli, anche se il racconto inizia con "mi siedo davanti al prof", quindi suppongo che in mezzo ci fosse una cattedra o comunque un tavolo di qualche tipo.
Ho trovato il racconto comunque molto interessante e mi sono piaciuti i riferimenti tecnici che fanno intendere la preparazione del protagonista, si vede che dietro c'è stata una progettazione fatta con cura da parte tua, su questo non posso che farti i complimenti.

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Luca Nesler
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Re: Le uova

Messaggio#18 » lunedì 25 ottobre 2021, 14:56

Ciao Matteo, racconto non racconto. Il protagonista serve a presentare al lettore l'idea (molto carina) che il pianeta sia un uovo e che ci sia una vita misteriosa pronta a sconvolgere tutto. Bello, ma manca il conflitto per il protagonista del racconto (che non è un vero protagonista, ma solo un pdv). In 4k non si può fare tutto, naturalmente, e tu hai dovuto scegliere.
Il livello stilistico del racconto è alto, ma ci sono un paio di cose che mi sento di segnalarti.
In primo luogo non userei le indicazioni come "destra" e "sinistra" perché non sono davvero utili al lettore che, anzi, deve verificare che la sua immaginazione corrisponda a quello che scrive l'autore. Spesso queste indicazioni si ignorano e basta.
Poi ci sono alcune espressioni che, secondo la mia interpretazione del testo, si allontanano un po' dallo stile che intendi usare. Te le cito:

"L’incessante pigolare dei polli mi manda su di giri."
Questa espressione non trova riscontro col comportamento del pdv che si limita a dirlo al lettore. Inoltre c'è la questione del "mi manda su di giri" che è un'espressione che non so come interpretare in questo contesto. Penso che sarebbe più incisivo descrivere l'effetto che il pigolio continuo ha sul personaggio.
Stessa cosa con "la puzza dei polli mi fa contorcere lo stomaco". Funzionerebbe meglio far fare al protagonista un colpo di tosse per reprimere la nausea, per esempio. Invece così lo dice in modo che io sia informato della cosa, ma non ha la stessa efficacia.

"Fisso il punto indicato e lo confronto con le altre tavole."
Qui è il pdv che descrive per me cosa sta facendo. C'è differenza col rendersi consapevole di ciò che accade in modo che lo viva anch'io lettore. Se avessi descritto una foto e poi notato la differenza su quella successiva aggiungendo una considerazione con un pensiero di ciò che il pdv registra nella comparazione, sarebbe risultato più efficace e d'impatto. Tipo "la macchia bianca vicino al centro è più larga. Queste sono le radiografie di un oggetto pulsante" e poi la battuta che chiarisce, come un pensiero ad alta voce.

"Alza una mano per zittirmi"
Qui abbiamo l'interpretazione di un gesto che, da solo, sarebbe stato fraintendibile. Ma risulta un po' sgraziato perché è evidentemente un servizio per il lettore. Meglio sarebbe usare un gesto inconfondibile o una battuta. Per esempio, dopo aver troncato il discorso col trattino lungo (che non vuole lo spazio prima), avresti potuto far dire al prof "Non interrompa!" senza gesti particolari. O forse anche con la mano che si alza, ma la battuta dopo chiarisce il gesto e forse può bastare.

"Il cuore mi prende a calci il petto."
Questo suggerisce che il cuore abbia i piedi e rischi che trasmetta un'immagine ridicola, invece che tensione. (Trovare l'espressione giusta in questi casi è un casino, lo so).

L'espediente dei pulcini è molto buono, perché il tema dell'uovo è pregnante e ritorna continuamente. Costruisci una ridondanza ossessiva che dà al racconto e alla scoperta finale un alone più inquietante, almeno secondo me.

I dialoghi non mi convincono molto, sono un po' hollywoodiani. Cose come "Il mio (possessivo di troppo) appartamento è a posto, se è quello che chiede" o "Benvenuto alla Miskatonic Corporation, figliolo!", e quel piccolo as you know Bob: «La teoria secondo la vita sulla Terra sarebbe arrivata dallo spazio, attraverso meteore e comete?» li rendono un po' inverosimili. Un peccato per un racconto di questo livello, ma è anche vero che i dialoghi si sistemano con stesure, di solito, lontane dalla prima.

Aggiungo (ma questo è un mio parere prendilo come vuoi) che evidenziare alcuni termini col corsivo sia una cosa che va contro l'idea che l'autore non debba farsi notare. Semanticamente non porta alcuna differenza e, attraverso il contesto, ci si può immaginare comunque la battuta correttamente. Non userei il corsivo.

Per il resto prova interessante! Bravo
Alla prossima!

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MatteoMantoani
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Re: Le uova

Messaggio#19 » lunedì 25 ottobre 2021, 17:05

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Matteo, bentrovato. Devo dire che il tuo racconto mi ha lasciato un attimo perplesso. Non perché non l'ho capito, anzi, è molto chiaro in quasi ogni aspetto, ma mi ha lasciato un grosso dubbio sul finale:
Mi tocca la spalla. «Benvenuto alla Miskatonic Corporation, figliolo!»

Cos'è che fa la Miskatonic Corporation? Cioè, abbiamo appena scoperto che in realtà l'universo è una specie di incubatrice, che noi siamo dei passeggeri su delle specie di uova e che presto la Terra si "schiuderà". Superato lo "shock" però mi resta il "e quindi cosa facciamo?". Non c'è un punto in cui intuiamo qual è il fine della corporazione, o del professore, se hanno un piano per sopravvivere alla schiusa o se sono rassegnati al fatto che quando arriverà il giorno esploderà tutto e fine. Anche perché da questa frase:
Toso sorride. «Le comete sono davvero spermatozoi, e la Terra ha un ospite, qualcuno che presto vorrà romperne il guscio.»

Intuisco che Toso abbia un piano ben preciso su come sopravvivere all'evento. Sarò un po' in fissa io, però avrei voluto averne almeno un accenno. Magari avresti potuto velocizzare un pochino la parte in cui Toso portava il nuovo a capire cosa stava guardando per avere lo spazio di una o due altre frasi in cui dava giusto un accenno minimo al loro lavoro.

Ciao Stefano! Certo, lascio un po' irrisolte le conseguenze sulla rivelazione finale sulla vera natura del nostro pianeta. Il prof Toso (e la Miskatonic Corporation) non hanno un piano per reagire, ma sono solo a conoscenza dei fatti. Lo si può intuire quando Toso dice che il progetto è partito da poco.. in ogni caso sì, non ho calcato la mano su questo per dare più spazio ad altro.

A parte questo, la vicenda scorre liscia senza particolari problemi e come ti hanno già detto hai fatto un ottimo uso dei cinque sensi. Ho avuto solo un po' di difficoltà verso l'inizio a capire com'era fatto il posto in cui stavano. Ti dico quali sono stati i due punti che mi hanno dato più problemi:
Alla mia sinistra sono appesi decine di piccoli sacchetti trasparenti colmi di un liquido denso.

"Denso" mi ha detto molto poco: visto che è in un sacchetto appeso, a occhio non può saperne la densità, potrebbe essere mercurio o l'acqua. Al contrario, ne può vedere il colore. Non avendo nessuna specifica me li sono immaginati trasparenti, ma avrei potuto immaginarmeli anche verdi o rossi.
Sorride. «Lasci che le spieghi.» Estrae un plico dalla valigetta e me lo porge.

Qui son già passati 1000 caratteri, alcune descrizioni e diversi dialoghi, ma finora non avevi mai accennato a nessuna valigetta, né a un ripiano su cui poteva essere o su cui mettere i fogli, anche se il racconto inizia con "mi siedo davanti al prof", quindi suppongo che in mezzo ci fosse una cattedra o comunque un tavolo di qualche tipo.

D'accordo sul liquido denso, un po' meno sul discorso della valigetta e sul tavolo, sulla cui esistenza/posizione ho deciso di glissare un poco.

Ho trovato il racconto comunque molto interessante e mi sono piaciuti i riferimenti tecnici che fanno intendere la preparazione del protagonista, si vede che dietro c'è stata una progettazione fatta con cura da parte tua, su questo non posso che farti i complimenti.

Eh.. ammetto che è un'idea che mi frulla in testa da un po'.. avevo paura che le spiegazioni tecniche non fossero alla portata di tutti, e sono contento che finora nessuno mi abbia più di tanto bacchettato su questo. Grazie mille per il commento :)

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Re: Le uova

Messaggio#20 » lunedì 25 ottobre 2021, 17:09

Luca Nesler ha scritto:Ciao Matteo, racconto non racconto. Il protagonista serve a presentare al lettore l'idea (molto carina) che il pianeta sia un uovo e che ci sia una vita misteriosa pronta a sconvolgere tutto. Bello, ma manca il conflitto per il protagonista del racconto (che non è un vero protagonista, ma solo un pdv). In 4k non si può fare tutto, naturalmente, e tu hai dovuto scegliere.

Ciao Luca! Certo, un'osservazione che mi hanno fatto anche altri. Ne prendo atto, mi spiace, ma non avevo altre idee su come comunicare l'high concept.

Il livello stilistico del racconto è alto, ma ci sono un paio di cose che mi sento di segnalarti.

Non sto a ricommentare tutte le tue note, visto che le approvo tutte. Grazie, un commento utile e lucidissimo come al solito!

Per il resto prova interessante! Bravo
Alla prossima!

Grazie mille :) buona fortuna (e complimenti per il romanesco!)

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Re: Le uova

Messaggio#21 » martedì 26 ottobre 2021, 15:10

Ciao Matteo, ben ritrovato!
Il tuo racconto, al netto di qualche infodump di troppo (che ti è stato già segnalato) e uno spoiler un po’ troppo spoiler già dalle prime righe, scorre via che è un piacere. Stai decisamente perfezionando il tuo stile e questo è un piacere vederlo. Mi piace la tensione sottile che si avverte tra le righe. Un buon. lavoro, bravo!
Quel “Alza la mano per zittirmi” mi è piaciuto poco perché secondo me è inutile dire “per zittirmi” e non torna bene pensato dal PDV ma queste sono Neslerate che ogni tanto mi scappano ahahahah
A presto!
Davide Mannucci

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Re: Le uova

Messaggio#22 » martedì 26 ottobre 2021, 19:25

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Matteo, ben ritrovato!
Il tuo racconto, al netto di qualche infodump di troppo (che ti è stato già segnalato) e uno spoiler un po’ troppo spoiler già dalle prime righe, scorre via che è un piacere. Stai decisamente perfezionando il tuo stile e questo è un piacere vederlo. Mi piace la tensione sottile che si avverte tra le righe. Un buon. lavoro, bravo!
Quel “Alza la mano per zittirmi” mi è piaciuto poco perché secondo me è inutile dire “per zittirmi” e non torna bene pensato dal PDV ma queste sono Neslerate che ogni tanto mi scappano ahahahah
A presto!

Ciao Davide! Sì, ho ancora qualcosa da migliorare, ma sono contento che tu veda un percorso di miglioramento.. non siamo tutti qui per questo? Grazie per il commento :) e buona gara!

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Re: Le uova

Messaggio#23 » martedì 26 ottobre 2021, 22:33

Ciao Davide! Sì, ho ancora qualcosa da migliorare, ma sono contento che tu veda un percorso di miglioramento.. non siamo tutti qui per questo? Grazie per il commento :) e buona gara!


Io veramente sono qua per farvi un favore! Ma come ti permetti?
ahahahaha ;)
Davide Mannucci

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Re: Le uova

Messaggio#24 » domenica 31 ottobre 2021, 10:54

La problematica principale di questo racconto l'ha ben evidenziata il buon Nesler in apertura del suo commento e la cito modificandola: un ottimo racconto non racconto. Perché ottimo? Perché nonostante si esaurisca nello svelare l'high concept, lo fa bene e non sembra spegnersi nel farlo in quanto gestisci bene i tempi ed è vero che chiudi con un gancio forte verso un qualcosa di più ampio, ma resta il fatto che ci arrivi nel modo giusto. Anche il tema è ben inserito in quanto già l'umanità è arrivata in casa d'altri e a sua volta è stata invasa nella sua casa da altri ancora. Come valutazione direi un pollice quasi su perché, nonostante la problematica alla base, fa benissimo quello che deve fare e che tu volevi fargli fare.

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