Captcha - di David Galligani

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 18 ottobre 2021 con un tema di Luca Cristiano!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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david.callaghan
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Captcha - di David Galligani

Messaggio#1 » lunedì 18 ottobre 2021, 23:57

La vecchia macchina stava procedendo a singhiozzo per la statale in direzione opposta alla loro.
«Stai indietro» disse Carlo a suo figlio che gli sedeva accanto. Paolo obbedì.
Carlo si fermò accanto all’altro mezzo, occupato da una signora anziana e una bambina.
«Buongiorno,» disse abbassando il finestrino «ha bisogno di una mano?»
«Buongiorno,» rispose la signora «grazie.»
«24x3?» Chiese Carlo.
«12» disse sorridendo la signora.
Sempre con il sorriso, Carlo prese la 9mm che aveva al fianco e fece esplodere la calotta cranica alla vecchia. La bambina scese urlando dall'altro lato. Carlo le sparò a una gamba, tranciandole il ginocchio.
Lei continuò a trascinarsi per terra emettendo versi inumani.
Carlo prese la mira e la raggiunse con due colpi alla nuca. La osservò finché smise di muoversi.
«Hanno imparato anche a guidare, eh papà?» Disse Paolo.
«Lascia fare che abbiano imparato, quasi, a guidare» disse «il peggio è che parlano adesso. Certo, non sono capaci di fare il minimo ragionamento complesso, ma tra poco che faranno? Prima erano delle grezze e ridicole copie, ormai sono quasi perfetti, anche nei vestiti. Questi maledetti hanno preso tutto il pianeta»
«Ma gli animali li sentono.»
«Sì, ma quanti ne abbiamo lasciati che possano distinguere una copia di una mucca, o di un gatto e possano difendersene? Qualche lupo? Un paio d’orsi?»
Paolo non rispose e abbassò lo sguardo.
«Ci fermiamo dallo zio che è per strada?» Chiese.
«È quasi buio Paolo, dobbiamo fare la spesa. C’è il coprifuoco e passa l’esercito a controllare.»
«Daiii che è tanto!»
Carlo sbuffò, ma poi fece una carezza a Paolo e prese il bivio che portava alla colonica del fratello.
Parcheggiò dentro il grande recinto sul davanti della casa e suonò il clacson.
Paolo saltó giú.
«Thor! Thor!» Gridò, chiamando il vecchio pastore tedesco.
Ma Thor non arrivò.
«Dov'è Thor?»
«Non lo so Paolo» disse Carlo.
Carlo usò la sua chiave ed entrarono.
«Giulio? Ci sei?» Chiese Carlo.
I due rimasero un attimo fermi a guardare l’ampia sala semibuia.
«Giulio?»
Nel salotto la televisione riproduceva i trailer di Netflix: non si sentiva un rumore.
«Eccolo qua!» Disse Giulio uscendo dalle scale, malvestito come sempre.
«Ciao zio!» Paolo lo abbracciò «Dov’è Thor?»
«Mah, sarà a giro per la campagna. Vieni, andiamo fuori sul divano a dondolo.»
Un rumore sordo venne dal piano di sopra.
«Che è stato?» Chiese Carlo.
«Niente, sarà caduto il libro che stavo leggendo» rispose Giulio.
«Prendo un bicchiere d’acqua in cucina» disse Carlo.
«Te lo porto io, tranquillo»
Carlo si sporse un attimo oltre la soglia per gettare uno sguardo nell’ampia cucina, ma il fratello si frappose.
«Vedo due bicchieri, hai ospiti?»
«Lo sai che lascio sempre tutto in mezzo, fra un po’ saranno quattro.»
Andarono fuori, e mentre Paolo era sul dondolo, Carlo e Giulio presero un caffè seduti alla grande fratina di pino, parlando del più e del meno.
Giulio si assentò un momento per portare le tazzine e i bicchieri in cucina, e a Carlo parve di vedere un movimento fugace a una finestra al secondo piano.
Decise di entrare.
Mentre dalla cucina proveniva il rumore di acqua corrente, Carlo estrasse la pistola e cominciò a salire le scale di pietra serena che portavano al piano di sopra.
Uno scalino, un respiro.
Un respiro, uno scalino.
Finché non si trovò davanti la porta della camera di Giulio.
Con un movimento veloce, girò la maniglia e aprì.
E la vide.
Nuda e bellissima.
Troppo bella per uno sfigato come Giulio. E capì.
Un cigolio lo fece voltare, ma fece solo in tempo a vedere l’accetta che calava.
Tentò di parare, ma il colpo gli troncò l’avambraccio.
Sanguinando cadde a terra, e mentre guardava incredulo il volto irriconoscibile di suo fratello, un altro fendente gli aprì la testa con un rumore secco.


Paolo udì il rumore della porta esterna che sbatteva con forza e si voltò.
Giulio, ricoperto di sangue, gli si faceva freneticamente incontro.
«Zio?» Chiese con un filo di voce.
«Mi dispiace ragazzo,» disse Giulio alzando l’ascia «ma la sua fica è meglio di quella vera.»
E colpì.



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antico
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#2 » lunedì 18 ottobre 2021, 23:59

Ciao David! Caratteri e tempo ok, buona Luca Cristiano Edition!

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MatteoMantoani
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#3 » martedì 19 ottobre 2021, 19:26

Prime Impressioni Ciao David, piacere di rileggerti. Una invasione aliena, vero? Oppure si tratta di robot?

Aderenza al Tema. Tutt ok.

Punti di Miglioramento. Alcune parti mi hanno un pochino rallentato, specie la prima frase. Non ho ben capito come erano sistemate le due macchine, e questo mi ha costretto a fermarmi e rifletterci.
Non capisco bene se le copie siano robot o alieni, e perché abbiano una capacità logica inferiore (forse, si stanno lentamente evolvendo).
Il cane? Potevi toglierlo e non cambiava niente (Thor come il cane di Hagrid, vero? Mi sono quindi immaginato lo zio come il nostro amico barbuto), risparmiavi spazio per fornire qualche elemento in più. Stessa cosa per la coppia di protagonisti, sono abbastanza intercambiabili, togline uno e risparmi spazio e rendi la storia più semplice.

Punti di Forza. Il motivo per cui lo zio compie la strage è divertente, ma andrebbe forse preparato un po' di più, perché così resta un elemento alla "vabbé", e manca un po' di contesto per farlo quadrare col tuo personaggio. Avrei calcato la mano sul fatto che lo zio sia un po' sfigato e magari maniaco (invece di Netflix, potevi far vedere un film porno, calendari di donne, eccetera) così da aver modo di preparare la sorpresa e rendere il finale più efficace.

Conclusioni. Per me potevi risparmiare un po' di spazio eliminando qualche elemento (come il cane) per investire di più nella caratterizzazione dello zio. Anche la coppia ragazzo/padre è ridondante, se lasciavi solo uno dei due il racconto ne giovava sia in spazio che in comprensione. Insomma, per me un buono spunto con l'invito a eliminare quei dettagli inutili in favore di una miglior resa del personaggio principale e del worldbuilding.

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david.callaghan
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#4 » martedì 19 ottobre 2021, 19:59

Ciao Mentis, grazie del commento.
Robot o alieni? Non l'ho precisato perché credo che precisarlo limiti il mistero del tutto. Si stanno evolvendo copiando e rimpiazzando la vita si.
Il cane serve. È il primo indizio che qualcosa non va. È stato ucciso perché si era reso conto che la donna era un estraneo.
(Lo spiego appunto nel dialogo, insieme al fatto che stanno occupando la terra e che stanno evolvendo)
I due protagonisti servono a giustificare le azioni e anche per avere dei dialoghi al posto di spiegoni.

Un saluto

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MatteoMantoani
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#5 » martedì 19 ottobre 2021, 20:13

david.callaghan ha scritto:Ciao Mentis, grazie del commento.
Robot o alieni? Non l'ho precisato perché credo che precisarlo limiti il mistero del tutto. Si stanno evolvendo copiando e rimpiazzando la vita si.

Ok :) ti do ragione. Allora qui è gusto mio.
Il cane serve. È il primo indizio che qualcosa non va. È stato ucciso perché si era reso conto che la donna era un estraneo.

mmm... ok.. capisco meglio le tue intenzioni. Diciamo che il fatto che mancasse il cane, non mi ha fatto preoccupare granché. E poi, il fatto che lo zio nascondesse qualcosa era chiaro anche dalla struttura del tuo racconto: mondo infestato da mostri/zombie/ultracorpi, personaggi che vanno dallo zio solitario, che si comporta in modo strano... si capisce subito che è lo zio il fulcro della sorpresa del tuo racconto. Qui sei stato bravo a non rendere questa sorpresa banale, rivelando improvvisamente che lo zio è anche lui un simulacro, ma ribaltando un po' le aspettative in favore di quel finale più originale.

(Lo spiego appunto nel dialogo, insieme al fatto che stanno occupando la terra e che stanno evolvendo)
I due protagonisti servono a giustificare le azioni e anche per avere dei dialoghi al posto di spiegoni.

Oddio, per me era possibile anche in prima persona, con un fraseggio interiore.. anche qui, forse, sono gusti :)

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Stefano Impellitteri
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#6 » mercoledì 20 ottobre 2021, 4:06

Ciao David, molto piacere.

A inizio racconto, quando fa esplodere la calotta alla vecchietta, ho sperato in un punto di vista dalla parte di serila killer assassini pazzi sadici. XD Poi la storia ha virato. Questo inganno mi è piaciuto, il resto decisamente meno. Sopratutto, senza cattiveria, molte frasi ho dovuto rileggerle più volte senza capirle. infatti la prosa andrebbe migliorata, con tutti quei "disse" e "rispose" associato a un nome, che sembrano un freddo elenco.
cito un esempio:

«Non lo so Paolo» disse Carlo.
Carlo usò la sua chiave ed entrarono.
«Giulio? Ci sei?» Chiese Carlo.

Grazie del tuo racconto.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#7 » giovedì 21 ottobre 2021, 10:43

Ciao David, piacere di leggerti.

L'incipit del racconto è poco funzionale, anch'io ho faticato a capire come due auto che si vengano incontro si possano fermare affiancate se a frenare è solo il protagonista. Solo rileggendo più volte ho capito che l'altra auto era ferma perchè procedeva 'a singhiozzo' e in quel momento doveva essere già ferma a sua volta.
La dinamica del secondo 'clonicidio' mi ha lasciato molto perplesso, il protagonista spara attraverso l'altra auto poichè la bambina è scesa e sta scappando e riesce a mirare ad un bersaglio tutto sommato piccolo come un ginocchio, quando il torace e la nuca stessa sono bersagli più grossi. Per finirla spara due volte alla nuca: se una 9mm trancia un ginocchio o spappola il cranio della nonna con un colpo, perchè la nuca della bimba ne richiede due? Infine, balisticamente parlando, quanto è difficile sparare ad un corpo sdraiato a terra attraverso un'auto senza scendere per colpire un corpo a cui ha appena impedito di fuggire?
Il dettaglio della bambina che continua a muoversi nonostante i colpi alla nuca mi ha fatto propendere verso il clone robotico, perché un clone biologico privato del cervello sarebbe rimasto immobile, ma il dettaglio di quel test matematico stride con questa interpretazione: per un robot una moltiplicazione dovrebbe essere una cosa semplice, non è altro che una addizione ripetuta e Babbage ha sfruttato questa proprietà fin dal 1834 ideando il primo computer. Per un robot è molto più complicato muoversi autonomamente (senza un radiocomando gestito da un umano). La sensazione è stata che volessi lasciare il dubbio nel lettore fra clone biologico e robotico, ma anche che tu stesso non avessi chiaramente scelto quale fosse la realtà nel tuo caso.
Tanto il test quanto l'eliminazione dei cloni è stata piuttosto semplice. Ci hai detto che i cloni sono pericolosi, ma non lo vediamo correre nessun rischio, realmente. Dici che gli animali li sentono ma lo ha appena fatto anche lui con una semplice domanda, senza nemmeno un minimo di reazione aggressiva da parte dei due che ha eliminato.
In merito al pericolo, solo lupi e orsi sono in grado di difendersi da un clone di una mucca... L'effetto WTF è stato totale. Per difendersi da una mucca che sia un buon clone dell'originale basta un recinto!
Nel world building non hai suggerito affatto quale sia realmente la pericolosità di questi esseri, perchè il protagonista e l'umanità intera non possano permettere che semplicemente convivano con gli umani. In tutto il racconto gli unici che uccidono e che rappresentano per tanto un pericolo di cui ci fai fare esperienza diretta sono gli umani!
Dopo questo infodump tramite dialogo sulla questione animali, l'assenza del cane è suonato come uno spoiler del fatto che sarebbe spuntato un clone, visto il clichè del cane che viene ammazzato per primo per evitare che dia l'allarme.
A questo punto avrei detto che il fratello fosse uno di quei 'cloni evoluti' di cui il protagonista paventava la comparsa, invece è un umano asservito al potere del 'fattore F' del clone che ospita.
Nel finale quindi sei riuscito finalmente a sorprendermi con la tua idea e, dal mio punto di vista, a salvare in extremis il racconto.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Mario Mazzafoglie
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#8 » giovedì 21 ottobre 2021, 13:10

Ciao David, un piacere leggerti.
La cosa che balza di più agli occhi è l'eccessiva presenza dei "disse" e "chiese" etc. etc.
Non sono un estremista riguardo a tale argomento, e se ne leggo un paio all'interno del testo non ci faccio nemmeno caso. Così però sono oggettivamente troppi e la lettura non ne beneficia.
Per quanto riguarda il tema, è centrato, e se hai deciso di non specificare cosa fossero le creature (come ho letto nei tuoi precedenti commenti) io rispetto la tua scelta e sono sicuro che tu abbia avuto i tuoi buoni motivi.
Però mi permetto di dire che se la tua idea è quella di lasciare questo particolare in secondo piano è perchè poi davanti ci troviamo davanti a una storia dal significato così preciso, profondo, e inconfondibile, che quel dettaglio può essere tranquillamente accantonato. Purtroppo, però, non è questo il caso e alla fine del racconto i troppi dubbi lasciano l'amaro in bocca.
A rileggerti.

alexandra.fischer
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#9 » venerdì 22 ottobre 2021, 20:17

CAPTCHA di David Galligani Tema centrato. Carlo e il figlio Paolo sono gli unici sopravvissuti della vera razza umana in un mondo di copie. Neppure lo zio Giulio si è salvato dalla trasformazione. E l’indizio della scomparsa del cane Thor è inquietante, come pure le ombre che si notano nella casa dello zio. Molto ben rese le scene di azione: quella dell’eliminazione dell’anziana donna e della mutilazione della nipotina di lei a inizio racconto, come pure quella dell’uccisione di Carlo da parte del fratello. Mancano le spiegazioni su come sia iniziato il fenomeno, ma è il pregio della storia, un misto fra Ionesco e le atmosfere di Ballard. Molto ben resa anche l’ambientazione, in particolare il caffè presso la fratina di pino.

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Emiliano Maramonte
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#10 » venerdì 22 ottobre 2021, 22:54

Ciao David, bentrovato!
Ho apprezzato il tentativo di prendere un'idea fantascientifica e darle un tono frizzante, con qualche venatura horror. A me non ha dato fastidio che tu non abbia spiegato i dettagli della sostituzione dell'umanità, anzi quel dubbio mi ha piacevolmente solleticato. Per inciso, io mi sono immaginato dei replicanti sintetici, anche se non ti nascondo che mi sono venuti in mente dei flash di "Essi vivono" di John Carpenter.
Di contro, mi hanno dato fastidio i troppi "dialogue tag" e qualche buco di trama, che qualcuno prima di me ha ben evidenziato. La conclusione, benché in linea con la costruzione narrativa dell'intero racconto, mi ha lasciato un po' tiepido, ha avuto poco impatto emotivo.
Stile da rivedere, come anche la tecnica. Tema centrato.
Racconto gradevole, ma non da podio.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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david.callaghan
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#11 » sabato 23 ottobre 2021, 10:30

Ciao Pietro
PietroD'Addabbo ha scritto:La dinamica del secondo 'clonicidio' mi ha lasciato molto perplesso, il protagonista spara attraverso l'altra auto poichè la bambina è scesa e sta scappando e riesce a mirare ad un bersaglio tutto sommato piccolo come un ginocchio,

Non ho detto da nessuna parte che stia mirando al ginocchio , solo alla gamba. Perchè non vada lontano e si salvi. Con un colpo al torace non c'è questa sicurezza. Se si ferma poi la puó colpire con calma.
PietroD'Addabbo ha scritto:se una 9mm trancia un ginocchio o spappola il cranio della nonna con un colpo, perchè la nuca della bimba ne richiede due?

Non ho scritto che li richieda, solo che li spara. Comunque la vecchia era a quanto? 40 cm? Credo che faccia abbastanza differenza sparare in faccia a qualcuno accanto a te o raggiungere qualcuno distante. Ma non sono un esperto.

PietroD'Addabbo ha scritto:Infine, balisticamente parlando, quanto è difficile sparare ad un corpo sdraiato a terra attraverso un'auto senza scendere per colpire un corpo a cui ha appena impedito di fuggire?

Hai ragione, difatti scendeva, ma ho tagliato per risparmiare caratteri. Dopotutto questo dipende dalla distanza percorsa dalla persona e dalla direzione in cui si andata.

PietroD'Addabbo ha scritto:Il dettaglio della bambina che continua a muoversi nonostante i colpi alla nuca mi ha fatto propendere verso il clone robotico,


Scusa ma io non ho scritto questo, dov'è che continua a muoversi?

PietroD'Addabbo ha scritto:Tanto il test quanto l'eliminazione dei cloni è stata piuttosto semplice. Ci hai detto che i cloni sono pericolosi, ma non lo vediamo correre nessun rischio, realmente. Dici che gli animali li sentono ma lo ha appena fatto anche lui con una semplice domanda, senza nemmeno un minimo di reazione aggressiva da parte dei due che ha eliminato.
In merito al pericolo, solo lupi e orsi sono in grado di difendersi da un clone di una mucca... L'effetto WTF è stato totale. Per difendersi da una mucca che sia un buon clone dell'originale basta un recinto!

Beh il fatto è che semplicemente stanno rimpiazzando tutte le forma di vita autoctone (sono viventi)
Il pericolo in se è quello li. Mi pare abbastanza.

PietroD'Addabbo ha scritto:Dopo questo infodump tramite dialogo sulla questione animali, l'assenza del cane è suonato come uno spoiler del fatto che sarebbe spuntato un clone, visto il clichè del cane che viene ammazzato per primo per evitare che dia l'allarme.

Sta li proprio per quello infatti.

Beh mi spiace, il fatto è che ho dovuto tagliare troppo alla fine e si vede che manca chiarezza su diversi punti.

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david.callaghan
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#12 » sabato 23 ottobre 2021, 10:47

Per quanto riguardo i vari tag è la prima volta che mi si fa questo appunto.
Vedrò di correggere la cosa nel futuro.

Grazie dei commenti

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Michael Dag
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#13 » sabato 23 ottobre 2021, 12:21

ciao david.
mi azzardo a dirti la mia sul racconto.

a me è piaciuto molto.
non importa specificare l'origine dei cloni, non fa differenza nella trama.
il pericolo in se non si vede, ma si percepisce benissimo: gente che gira armata, spara a vista, coprifuoco dell'esercito... per me è ok.
il finale mi è piaciuto, anche se è buona l'idea di matteomantoani di inserire una rivista porno per presentare un po' il personaggio dello zio.
Buona la semina degli animali, poi il cane che è sparito, si è percepito pericolo imminente.

un paio di note di stile:
Troppo bella per uno sfigato come Giulio. E capì. lo toglierei. anche il lettore ha capito a quel punto, quella sbavatura di tell non serve.
stessa cosa per E colpì nel finale.

un ultima cosa, ininfluente: il 9mm è un calibro abbastanza piccolo e il proiettile in uscita è molto veloce. a mezzo metro, semplicemente buca il cranio da parte a parte, senza particolari sfracellamenti splatterosi...di solito.
Ben inteso, io amo gli sfracellamenti splatterosi.

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david.callaghan
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#14 » sabato 23 ottobre 2021, 17:42

Ciao Michael!
Grazie mille per il commento non obbligatorio.
Sono molto contento ti sia piaciuto. Peccato tu non sia in giuria :)
Grazie per le dritte... Già che ci siamo, che calibro ci vuole per sfracellare un cranio?
(Cosa utile da sapere ehehe, come le sai queste cose?)

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Pietro D'Addabbo
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#15 » sabato 23 ottobre 2021, 21:25

Ciao David, mi fa piacere ricevere le tue risposte.
E' sempre interessante confrontarsi per comprendere come migliorarsi sia come scrittore che come commentatore, quindi cercherò di rispondere a mia volta punto per punto per cercare di farmi capire. Naturalmente queste come le precedenti sono solo le mie opinioni, le esprimo solo perchè spero che possano interessare, non per rivalsa o altro.

david.callaghan ha scritto:Ciao Pietro
Non ho detto da nessuna parte che stia mirando al ginocchio, solo alla gamba.


Giusto, hai scritto che sta mirando alla gamba e prende il ginocchio. Quel che intendevo è che come dimensione del bersaglio resta comunque inferiore al torace, la stessa differenza che passa fra il palo di un lampione e un barile. Quale dei due è più semplice da colpire? Considera inoltre che la gamba rappresenta un elemento in movimento maggiore rispetto al resto del corpo, solo per esempio estremo considera che a Bip bip le zampe sembrano scomparire e il corpo no quando scappa da Will Coyote. Lasciando perdere i cartoni, restano un bersaglio difficile.

Perchè non vada lontano e si salvi. Con un colpo al torace non c'è questa sicurezza. Se si ferma poi la puó colpire con calma.


Il motivo mi era già chiaro, sbagli invece nel ritenere un colpo di 9mm al torace inefficace. La polizia con le 9mm colpisce la spalla o il braccio destro quando vuole arrestaresenza troppi danni, altrimenti il torace va benissimo per uccidere. {ref: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Trauma_ ... pallettoni }

Non ho scritto che li richieda, solo che li spara. Comunque la vecchia era a quanto? 40 cm? Credo che faccia abbastanza differenza sparare in faccia a qualcuno accanto a te o raggiungere qualcuno distante. Ma non sono un esperto.


Siamo calati in una invasione planetaria da parte di esseri 'irriconoscibili', hai una 9mm per proteggerti, non hai la magia 'proiettili infiniti' dei film di Hollywood e presumibilmente non sai quando potrai rinnovare la scorta. Usare 4 proiettili per 2 nemici è uno spreco enorme a meno che "non sia necessario", ecco perchè mi hai dato questa impressione. Fossi stato io in quella situazione (e sono pacifista) avrei colpito al torace (ma va bene anche alla gamba) la seconda per impedirle di fuggire e poi sarei sceso e finito l'opera con una accetta sul cranio. Il più classico dei clichè dei film anti-zombie.

Hai ragione, difatti scendeva, ma ho tagliato per risparmiare caratteri. Dopotutto questo dipende dalla distanza percorsa dalla persona e dalla direzione in cui si andata.


La discesa era fondamentale a dare credibilità alla scena.
Consideriamo la direzione di fuga più probabile: il clone sta fuggendo con un corpo che non controlla bene perchè è un clone poco avanzato, hanno sparato al tuo compagno 'nonna', lascia l'auto e... Lasci al lettore supporre la direzione e così ho fatto. Io andrei verso il lato opposto della strada lasciando l'auto fra me e la pistola, perchè è l'unico oggetto che mi possa dare un po' di copertura (non è vero, in realtà mi accuccerei dietro l'auto per costringere il killer a scendere e giocarmela in corpo a corpo, ma ci hai indicato l'opzione fuga e mi attengo a quella).
Ora consideriamo la balistica del colpo alla nuca senza scendere. Il braccio è proteso fuori dal proprio finestrino per colpire la nonna nell'altra auto, e se consideriamo la direzione 'probabile' indicata prima, la ragazza viene colpita da un primo colpo sparato attraverso l'auto della nonna e finisce a fare il tappeto in terra, il che aggiunge anche l'ostacolo rappresentato dall'altezza dal suolo dell'auto della nonna (per essere chiarissimo dovrei fare un disegno ma per ora soprassiedo). Sparare due colpi a distanza con tutti quegli ostacoli a un bersaglio specifico come la nuca non ha senso. Ci sono diversi esempi reali in rete di omicidi reali con colpo di grazia alla nuca. Il video nel link che segue è uno, tratto da un programma con Saviano sulla mafia: https://youtu.be/G0ypjhsuZuU?t=243

Scusa ma io non ho scritto questo, dov'è che continua a muoversi?


Hai scritto testualmente "la raggiunse con due colpi alla nuca. La osservò finché smise di muoversi."
Quindi prima spara, poi continua ad osservarla perchè si sta muovendo finchè non smette del tutto!
Ho capito male? Cosa intendevi che io non ho colto?

Beh il fatto è che semplicemente stanno rimpiazzando tutte le forma di vita autoctone (sono viventi). Il pericolo in se è quello li. Mi pare abbastanza.


La questione 'sostituzione' era già chiara visto che era oggetto di un infodump. Ma lo stesso infodump ci dice che lo fanno in un modo dal quale un lupo e un orso sono in grado di difendersi. Ci hai appena mostrato che anche un semplice uomo con una pistola è in grado di difendersi. A parte dircelo dove ci mostri questa effettiva pericolosità?

Sta li proprio per quello infatti.


Allora questo l'avevo colto bene. Ma siamo di fronte a cloni... perchè il cane non è stato clonato invece che eliminato?

Beh mi spiace, il fatto è che ho dovuto tagliare troppo alla fine e si vede che manca chiarezza su diversi punti.


Leggerò volentieri una versione estesa se deciderai di metterla nel Laboratorio di Minuti Contati.
Come ho detto il finale merita un plauso e spero che il resto del racconto mi preparerà a raggiungere il climax con meno inciampi.
Alla prossima,
"live long and prosper"!
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#16 » lunedì 25 ottobre 2021, 10:46

david.callaghan ha scritto:Ciao Michael!
Grazie mille per il commento non obbligatorio.
Sono molto contento ti sia piaciuto. Peccato tu non sia in giuria :)
Grazie per le dritte... Già che ci siamo, che calibro ci vuole per sfracellare un cranio?
(Cosa utile da sapere ehehe, come le sai queste cose?)


il 9x21 è un proiettile più pesante, quindi ha una maggiore forza di impatto sulla breve distanza. è un calibro molto comune sia a livello sportivo che militare.
Se vuoi andare sul sicuro, la cara vecchia 44Magnum non delude mai, così come il 0.45.
Fonte: sono appassionato di armi da fuoco, tiro sportivo, balistica... e splatter!

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Pietro D'Addabbo
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#17 » lunedì 25 ottobre 2021, 10:53

Michael Dag ha scritto:il 9x21 è un proiettile più pesante, quindi ha una maggiore forza di impatto sulla breve distanza. è un calibro molto comune sia a livello sportivo che militare. Se vuoi andare sul sicuro, la cara vecchia 44Magnum non delude mai, così come il 0.45.


Per me il calibro è importante in maniera poco rilevante, in questo caso specifico. Poiché gli invasori sono cloni "imperfetti" può anche essere che la scatola cranica sia meno resistente di quella umana e quindi "esploda" come descritto, la scena sarebbe un buon modo per 'mostrarlo' al lettore.
A mio parere è invece più importante che entrambe le scatole craniche si comportino allo stesso modo quando colpite dallo stesso tipo di proiettile.
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#18 » lunedì 25 ottobre 2021, 11:03

PietroD'Addabbo ha scritto:
Michael Dag ha scritto:il 9x21 è un proiettile più pesante, quindi ha una maggiore forza di impatto sulla breve distanza. è un calibro molto comune sia a livello sportivo che militare. Se vuoi andare sul sicuro, la cara vecchia 44Magnum non delude mai, così come il 0.45.


Per me il calibro è importante in maniera poco rilevante, in questo caso specifico. Poiché gli invasori sono cloni "imperfetti" può anche essere che la scatola cranica sia meno resistente di quella umana e quindi "esploda" come descritto, la scena sarebbe un buon modo per 'mostrarlo' al lettore.
A mio parere è invece più importante che entrambe le scatole craniche si comportino allo stesso modo quando colpite dallo stesso tipo di proiettile.

Si, il mio era solo un discorso tecnico, fuori dal contesto letterario.
Ultima cosa, poi smetto di spammare, giuro...
se la testa del cloni è meno resistente di quella umana, c'è ancor meno possibilità di farla esplodere.
più il bersaglio è resistente e più subisce la forza cinetica del proiettile, causando una meravigliosa pioggia di schegge d'osso e cervello!

Sul fatto che si debbano comportare allo stesso modo...si ma anche no. dipende dalla distanza, l'angolazione di tiro, se il cranio della bimba è uguale a quello della vecchia...

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Alvin Miller
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#19 » martedì 26 ottobre 2021, 19:28

Ciao David.
Mi è piaciuta l'idea di fondo della tua storia, avrei solo preferito che gli indizi fossero centellinati un po' per volta, invece che essere svelati in blocco in questo dialogo:

«Lascia fare che abbiano imparato, quasi, a guidare» disse «il peggio è che parlano adesso. Certo, non sono capaci di fare il minimo ragionamento complesso, ma tra poco che faranno? Prima erano delle grezze e ridicole copie, ormai sono quasi perfetti, anche nei vestiti. Questi maledetti hanno preso tutto il pianeta»


Cioè, il comportamento che assume Carlo nei confronti dell'anziana e della bambina mi ha spiazzato, e il tuo è stato l'unico racconto di questa edizione che mi ha trasmesso una sensazione così viscerale e forte, perciò avrei voluto che alimentassi il dubbio ancora per un po'. Probabilmente mi avresti conquistato.

Parlando di scelte infelici, il finale mi sembra un po' estremo. Non mi hai approfondito abbastanza lo zio per dirmi che possa comportarsi così, quello a cui ho pensato: "È una motivazione valida per giustificare l'omicidio della sua famiglia?"
Un'alternativa poteva essere che il padre stesso fosse una copia e che per tutto il tempo aveva simulato in modo perfetto, tanto da arrivare a uccidere i suoi simili pur di mantenere l'anonimato. Il fratello lo avrebbe scoperto per un piccolo dettaglio e gli avrebbe sparato.

Qui di seguito ho invece un paio di appunti stilistici:

Carlo si fermò accanto all’altro mezzo, occupato da una signora anziana e una bambina.
«Buongiorno,» disse abbassando il finestrino «ha bisogno di una mano?»

Avresti dovuto aggiungere che si trova a bordo strada. Sul momento non si coglie la posizione dell'auto rispetto a Carlo.

«Non lo so Paolo» disse Carlo.
Carlo usò la sua chiave ed entrarono.

Potevi tranquillamente evitare di usare il gerundio trasformando la seconda riga in un beat di dialogo: "«Non lo so Paolo» Girò la chiave ed entrarono."

Inoltre concordo con i commenti degli altri sul fatto che i proiettili producano danni esagerati.

Con questo è tutto. Alla prossima!
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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Enzo Gentile
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#20 » giovedì 28 ottobre 2021, 16:46

Ciao Andrea, piacere di averti letto.
Ho letto tutto il dibattito sulla verosimiglianza o meno dell’effetto dei proiettili e delle scelte di mira, a me invece è suonata stonata la parte finale. Mi spiego meglio: in un mondo sconvolto in cui chiunque può rivelarsi un clone (o qualcosa del genere), Carlo riconosce subito diversi segnali di pericolo e anche i tentativi di Giulio di minimizzarli. Nonostante ciò si avventura al piano superiore e lascia il figlio in balia del fratello. È una mia valutazione personale, ma lo trovo inverosimile. È vero che i cloni non sembra sostituiscano gli umani, ma la curiosità che prevale sulla prudenza in una situazione del genere mi sembra eccessiva. Straordinaria comunque la battuta finale.

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antico
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Re: Captcha - di David Galligani

Messaggio#21 » lunedì 1 novembre 2021, 15:56

Mio parere, in questo racconto manca un qualunque senso di minaccia generato dai cloni. Non si capisce perché sparino alla vecchia e alla bambina, non c'era stata una minaccia alla loro vita (tra l'altro, occhio alla sequenza di avvenimenti perché fai fermare la macchina di Carlo vicino a quella della vecchia che solo un attimo prima hai descritto in movimento, insomma manca almeno un'interazione). Idem da Giulio, il clone non si palesa come minaccia. Allo stesso tempo, appare come eccessiva e troppo anticipata la reazione di Giulio. In poche parole, manca contesto che ci faccia capire il perché del pericolo oppure il perché dell'odio viscerale di Carlo per gli stessi. Il tutto procede in modo fin troppo lineare lungo una via precostituita e, sempre mia impressione, non hai dato importanza al rendere questa via come verosimile. Tema, ovviamente, declinato bene. Come valutazione direi un pollice tendente verso il positivo anche se non in modo solido. In classifica te la gioco con il parivalutato racconto di Borchi e gli finisci davanti per una maggiore semplicità nel riuscire a entrare nel tuo racconto.

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