L'intruso

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 18 ottobre 2021 con un tema di Luca Cristiano!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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Davide_Mannucci
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L'intruso

Messaggio#1 » martedì 19 ottobre 2021, 0:34

«Vado io! Deve essere Don Silvano».
La voce della mamma copre il campanello.
È proprio Don Silvano. Ogni domenica la stessa storia.
Le campane urlano la fine della messa e dopo pochi minuti arriva il pastore. Ma a far che? Non ricordo mai quello che succede quando lui arriva ma credo si chiuda con la mamma e papà per dire messa.
Ma non sarebbe più semplice andare in chiesa? Sono mesi che ho scoperto che la bionda della terza B ci va tutte le domeniche. E invece noi facciamo le cerimonie in casa.
«Tesoro vieni a salutare Don Silvano».
Non riesco a muovermi, vorrei parlare ma la bocca non si muove. Poi il buio.

Alzo lo sguardo e l’oscura figura del sacerdote mi osserva. Un fetore improvviso mi penetra le narici.
«Non vengo lì, mia cara signora, il suo prete puzza di merda».


«Gioele, sei impazzito? Ma che dici? Chiedi subito scusa a Don Silvano!».
Il viso della mamma sembra stravolto dalla rabbia e dal dispiacere. Ma perché?
«Mamma, io non ho detto niente»
Forse mi è di nuovo scappata qualche parolaccia.
Ma davvero mi sta succedendo? Devo essere impazzito sul serio.
Don Silvano mi sorride e si avvicina a me, tendendomi la mano destra.
La apre, come a benedirmi.
Mi piace Don Silvano, è simpatico ed è proprio un...

...un servo del peggior fallito della storia.
Si avvicina con quell’orribile ghigno stampato su quella faccia che fa male solo a guardarla.
Il pugno sollevato su di me è una minaccia intollerabile. Devo reagire prima che alzi quell’affare che ha nella mano sinistra.
«Ficcatela in culo quella manaccia, pezzo di merda!».
La signora sgrana gli occhi e il pretaccio ha un attimo di esitazione. Questo è il momento giusto. Gli lascio partire uno dei miei famosi sputi succulenti.
Il catarro verde si spiaccica su quella faccia da imbecille. Colpito!


«Don Silvano, faccia qualcosa. Stavolta è peggio di sempre».
«Signora, le assicuro che ci sto provando».
Mi gira la testa, non capisco cosa stia succedendo.
Don Silvano e la mamma stanno parlando di me. Lui è...accidenti che schifo. Ha il viso coperto da una robaccia schifosa, sembra vomito.
«Mamma, ma che succede? E Don Silvano... Che schifo ha sulla faccia?».
Il Don tira fuori dalla tasca un enorme fazzoletto di stoffa e si pulisce il viso. O almeno ci prova.
«Niente di che figliolo, solo il tuo inquilino che fa i capricci. Ma io sono qua per dargli lo sfratto».
Sembra impazzito e, con una smorfia orribile che gli deforma il viso, alza la mano sinistra.
«E ho con me il vero padrone di casa che non ti vuole più qui. Vattene!» Il crocifisso di San Benedetto, quello che di solito è appeso sopra la porta della sacrestia, svetta sopra la sua testa.
Mi scappa da ridere ma cerco di trattenermi. Non voglio mancare di rispetto perché non voglio far arrabb...

...maledetto bastardo. Non riesco a muovermi.
Qualcosa sta salendo dallo stomaco, su per la gola e stavolta fa pure male. Non riesco a resistere e apro la bocca. Un fiume di magma caldo si libera su questi due servi della falsa Chiesa.
«Vattene tu, burattino. Tu e questa troia che viene sempre a trovarti dopo la recita di quella collana con le palline».
Colpito e affondato. Il pretaccio apre la bocca per dire qualcosa ma un po’ del mio vomito finisce dentro e la richiude subito. Che spasso questo imbecill...


«Che succede mamma?».
Le tempie mi martellano e un sapore dolciastro mi riempie la bocca, come se avessi vomitato. La mamma sta sorridendo in un modo strano e guarda Don Silvano.
Lui fa ancora qualche passo verso di me e...

...mi schiaccia, vuole schiacciarmi. Non respiro...

«Che succede Don?».

Non riesco più a stare qui dentro, devo uscire. Questo corpo mi opprime. Devo andarmene.

«Succede che nel nome di Gesù tu lascerai questo corpo e questa casa. Vatt...».
Una lama esce dalla gola di Don Silvano e un fiotto di sangue mi esplode in faccia. La mamma sorride e sfila il coltello dal collo del sacerdote.

«Vattene tu, prete di merda. Questa non è casa tua».

La mamma. Perché?

Finalmente posso respirare. E brava la mammina.
Questa è casa nostra.


Davide Mannucci

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antico
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Re: L'intruso

Messaggio#2 » martedì 19 ottobre 2021, 0:36

Ciao Davide! Caratteri e tempo ok, buona Luca Cristiano Edition!

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Sirimedho
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Re: L'intruso

Messaggio#3 » martedì 19 ottobre 2021, 12:26

Ciao Davide, ben ritrovato.

L’infestazione del demonio diventa contagiosa, come frequentare un indemoniato sia spiacevole e, in particolare, pericoloso, molto pericoloso.
Ben descritta l’articolazione tra quanto Gioele pensa per sé e quando invece viene controllato dall’essere che è in lui (il demonio?).
La progressione che porta al gran finale mi sembra che ogni tanto scivoli un po’ troppo per rimanere negli effetti di genere; ad esempio da dove arriva il catarro, se il bambino non ha problemi respiratori (e nulla ce lo fa intuire)?
Il bambino sembra molto ingenuo, ad otto anni (se anche lui fa la terza) non sa che la messa viene fatta in chiesa, cosa ben strana in una famiglia che chiama l’esorcista anziché lo psicologo.
La fine non l’ho ben capito. Mi sarei immaginato che aver bevuto il vomito potesse aver cambiato il sacerdote, ma invece cambia la madre, senza che chi legge capisca perché avvenga il cambiamento. Sembra anche strano che la signora si fosse presentata dal bambino con il sacerdote armata di coltello.
Una prova interessante, per chi ama il genere.

Buon contest.

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Signor_Darcy
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Re: L'intruso

Messaggio#4 » martedì 19 ottobre 2021, 16:02

Ciao Davide.
Un racconto molto interessante, onestamente non mi è venuto in mente che la casa potesse essere anche un luogo biologico, oltreché fisico – nel tuo racconto ci sono entrambi.
Ben resa l’alternanza del punto di vista, un po’ confuso il finale: la madre viene anch’essa posseduta, magari con qualche metodo di contagio? O lo era fin dall’inizio e il suo piano era quello di portare don Silvano “in trappola”?
Stilisticamente poco da dire, se non che non sono sicuro che mi piacciano quei puntini di sospensione tra un passaggio e l’altro: forse non avrei messo alcun segno di punteggiatura, per non creare sospensioni.
Non so perché, ma mi stona il riferimento alla terza B: per il resto del racconto sembra di essere di qualche secolo indietro, faccio fatica a immaginarmi – limite mio – uno scenario più moderno.

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Antonio Pilato
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Re: L'intruso

Messaggio#5 » martedì 19 ottobre 2021, 16:22

Ciao Davide, il tuo racconto è fenomenale: fino all'ultimo ho creduto si trattasse di una semplice possessione demoniaca, ma il finale è qualcosa di totalmente inaspettato. Tutto torna, a partire dal titolo per arrivare alle ultime parole nella vicenda.
La narrazione scorre bene, il tema è rispettato e la scissione del protagonista sembra scritta davvero da due persone differenti.
Unico punto sfavorevole può riscontrarsi in qualche refuso, come i puntini di sospensione attaccati alla parola successiva... comunque sia, elementi di poca importanza nel giudizio complessivo della storia.

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Leonardo Pigneri
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Re: L'intruso

Messaggio#6 » martedì 19 ottobre 2021, 16:31

Ciao Davide! Ecco i miei commenti, visto che avevo diverse cose da segnalarti ho preferito andare con l'analisi riga per riga, spero non ti dispiaccia!

Disclaimer: Il format può essere un pochino confusionario, ma faccio i commenti direttamente sul testo così da poter essere più dettagliato e preciso. Ti avverto che non indolcirò la pillola ma spero che il mio sincero feedback possa tornarti utile (siamo qui per migliorare d’altronde). Tutti i commenti sono fatti a caldo, durante la prima lettura. Ci tengo, inoltre, a precisare che le critiche (se ci saranno) vorranno sempre e comunque essere costruttive e mai offensive. Buona lettura e, se vorrai ulteriori delucidazioni, non esitare a chiedere! :)

«Vado io! Deve essere Don Silvano».
La voce della mamma copre il campanello. [perché qui sei andato a capo? La prima battuta è della madre, no? Allora devi mantenere il beat sulle stessa riga, altrimenti sembra sia un altro a parlare e, se così fosse, allora cosa dice la madre che con la voce copre il suono del campanello? Mi sorge anche un'altra questione al riguardo: se copre il suono del campanello, come fa il portatore di PdV a sentirlo? Tutto questo per dire: un attacco piuttosto problematico]
È proprio Don Silvano. Ogni domenica la stessa storia.
Le campane urlano la fine della messa e dopo pochi minuti arriva il pastore. Ma a far che? Non ricordo mai quello che succede quando lui arriva ma credo si chiuda con la mamma e papà per dire messa.
Ma non sarebbe più semplice andare in chiesa? Sono mesi che ho scoperto che la bionda della terza B ci va tutte le domeniche. [Qui sono un attimo confuso dal periodo storico, ma forse è colpa mia che ho dato per scontato il racconto non si ambientasse all'epoca nostra. Te lo segnalo comunque.] E invece noi facciamo le cerimonie in casa.
«Tesoro vieni a salutare Don Silvano».
Non riesco a muovermi, vorrei parlare ma la bocca non si muove. Poi il buio.

Alzo lo sguardo e l’oscura figura del sacerdote mi osserva. Un fetore improvviso mi penetra le narici.
«Non vengo lì, mia cara signora, il suo prete puzza di merda».


«Gioele, sei impazzito? Ma che dici? Chiedi subito scusa a Don Silvano!».
Il viso della mamma sembra stravolto dalla rabbia e dal dispiacere. Ma perché?
«Mamma, io non ho detto niente»
Forse mi è di nuovo scappata qualche parolaccia.
Ma davvero mi sta succedendo? Devo essere impazzito sul serio.
Don Silvano mi sorride e si avvicina a me, tendendomi la mano destra.
La apre, come a benedirmi.
Mi piace Don Silvano, è simpatico ed è proprio un...

...un servo del peggior fallito della storia. [qui il cambio mi è piaciuto, ma ci sarei andato più pesante con il lessico, "fallito" non è il massimo]
Si avvicina con quell’orribile ghigno stampato su quella faccia che fa male solo a guardarla. [bruttina questa frase, l'avrei spezzata senza ripetere "quello" tipo: Si avvicina con quell’orribile ghigno stampato sulla faccia. Cazzo, fa male solo a guardarla.]
Il pugno sollevato su di me è una minaccia intollerabile. Devo reagire prima che alzi quell’affare che ha nella mano sinistra. ["Quell'affare" penso sia un crocifisso, ma dovevi assolutamente inserirlo prima, dicendo magari che il prete lo tirava fuori dalla borsa o qualcosa del genere. Qui mi sono orientato tramite gli stereotipi del genere, ma meglio non contare su quelli]
«Ficcatela in culo quella manaccia, pezzo di merda!».
La signora sgrana gli occhi e il pretaccio ha un attimo di esitazione. Questo è il momento giusto. Gli lascio partire uno dei miei famosi sputi succulenti.
Il catarro verde si spiaccica su quella faccia da imbecille. Colpito!


«Don Silvano, faccia qualcosa. Stavolta è peggio di sempre».
«Signora, le assicuro che ci sto provando».
Mi gira la testa, [qui pensavo fosse il prete a girargli la testa, coincidenza sfortunata ma è bene fare attenzione anche a questi problemini e strutturare di conseguenza le frasi così da non creare equivoci. Queste cose sono comunque difficilissime da individuare da soli] non capisco cosa stia succedendo.
Don Silvano e la mamma stanno parlando di me. Lui è...accidenti che schifo. Ha il viso coperto da una robaccia schifosa, sembra vomito.
«Mamma, ma che succede? E Don Silvano... Che schifo ha sulla faccia?». [toglierei "schifo", a meno che tu qui non voglia inserire il fatto che il demone lo stia influenzando]
Il Don tira fuori dalla tasca un enorme fazzoletto di stoffa e si pulisce il viso. O almeno ci prova.
«Niente di che figliolo, solo il tuo inquilino che fa i capricci. Ma io sono qua per dargli lo sfratto».
Sembra impazzito e, con una smorfia orribile che gli deforma il viso, alza la mano sinistra.
«E ho con me il vero padrone di casa che non ti vuole più qui. Vattene!» Il crocifisso di San Benedetto, quello che di solito è appeso sopra la porta della sacrestia, svetta sopra la sua testa.
Mi scappa da ridere ma cerco di trattenermi. Non voglio mancare di rispetto perché non voglio far arrabb...

...maledetto bastardo. Non riesco a muovermi.
Qualcosa sta salendo dallo stomaco, su per la gola e stavolta fa pure male. Non riesco a resistere e apro la bocca. Un fiume di magma caldo si libera su questi due servi della falsa Chiesa.
«Vattene tu, burattino. Tu e questa troia che viene sempre a trovarti dopo la recita di quella collana con le palline». [Non è che è chiarissima questa frase, immagino l'implicazione ma non la capisco a pieno per come è scritta]
Colpito e affondato. Il pretaccio apre la bocca per dire qualcosa ma un po’ del mio vomito finisce dentro e la richiude subito. Che spasso questo imbecill...


«Che succede mamma?».
Le tempie mi martellano e un sapore dolciastro mi riempie la bocca, come se avessi vomitato. La mamma sta sorridendo in un modo strano e guarda Don Silvano.
Lui fa ancora qualche passo verso di me e...

...mi schiaccia, vuole schiacciarmi. Non respiro...

«Che succede Don?».

Non riesco più a stare qui dentro, devo uscire. Questo corpo mi opprime. Devo andarmene.

«Succede che nel nome di Gesù tu lascerai questo corpo e questa casa. Vatt...».
Una lama esce dalla gola di Don Silvano e un fiotto di sangue mi esplode in faccia. La mamma sorride e sfila il coltello dal collo del sacerdote.

«Vattene tu, prete di merda. Questa non è casa tua».

La mamma. Perché?

Finalmente posso respirare. E brava la mammina.
Questa è casa nostra.


Commento:

Racconto piuttosto classico sulla falsariga dell'esorcista. Non mi ha fatto impazzire. Carina la declinazione del tema ma nulla di più. Sui dettagli potevi andare ancora di più sullo scabroso, ma avrei cercato qualcosa di più originale da mostrare che il solito sputo o vomito.

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#7 » mercoledì 20 ottobre 2021, 9:39

Ciao Davide! Ecco i miei commenti, visto che avevo diverse cose da segnalarti ho preferito andare con l'analisi riga per riga, spero non ti dispiaccia!


Ciao Leonardo! Non mi dispiace affatto. Lo trovo molto pratico e utile.


«Vado io! Deve essere Don Silvano».
La voce della mamma copre il campanello. [perché qui sei andato a capo? La prima battuta è della madre, no? Allora devi mantenere il beat sulle stessa riga, altrimenti sembra sia un altro a parlare e, se così fosse, allora cosa dice la madre che con la voce copre il suono del campanello?


Sono andato a capo perché è il PDV che ha questo pensiero.

Mi sorge anche un'altra questione al riguardo: se copre il suono del campanello, come fa il portatore di PdV a sentirlo?


Aiuto! :) Scusa ma trovo molto problematico questo commento. :) Nel senso che credevo si capisse che il PDV sente il campanello e poi la voce della mamma che lo copre


È proprio Don Silvano. Ogni domenica la stessa storia.
Le campane urlano la fine della messa e dopo pochi minuti arriva il pastore. Ma a far che? Non ricordo mai quello che succede quando lui arriva ma credo si chiuda con la mamma e papà per dire messa.
Ma non sarebbe più semplice andare in chiesa? Sono mesi che ho scoperto che la bionda della terza B ci va tutte le domeniche. [b][Qui sono un attimo confuso dal periodo storico, ma forse è colpa mia che ho dato per scontato il racconto non si ambientasse all'epoca nostra. Te lo segnalo comunque.


Grazie per avermelo segnalato. Ho dato per scontato io che nessuno desse per scontato che fosse in un periodo diverso dalla nostra epoca. Gli esorcismi ci sono anche adesso. Speravo che mettere il suono del campanello bastasse. Purtroppo è colpa di MC che toglie quei 242 caratteri vitali ahahah
Grazie comunque per averlo fatto notare.


[qui il cambio mi è piaciuto, ma ci sarei andato più pesante con il lessico, "fallito" non è il massimo]


In realtà fallito, detto nei confronti di Gesù credo sia il massimo come insulto. Il cristianesimo si regge sul sacrificio del Figlio di Dio e definirlo un fallimento è una bella mazzata per chi crede. Il diavolo con una parola insinua il dubbio: tu credi in un predicatore che si è fatto crocifiggere come un Barabba qualsiasi, come un fuorilegge. Mi sembrava pesante la cosa.


"Quell'affare" penso sia un crocifisso, ma dovevi assolutamente inserirlo prima, dicendo magari che il prete lo tirava fuori dalla borsa o qualcosa del genere. Qui mi sono orientato tramite gli stereotipi del genere, ma meglio non contare su quelli][/b]


Qui ho dato per scontato sperando che si capisse, per evitare di sprecare caratteri in dettagli ovvi ma capisco che non possa arrivare. Grazie anche per questa segnalazione.


«Don Silvano, faccia qualcosa. Stavolta è peggio di sempre».
«Signora, le assicuro che ci sto provando».
Mi gira la testa, [qui pensavo fosse il prete a girargli la testa, coincidenza sfortunata ma è bene fare attenzione anche a questi problemini e strutturare di conseguenza le frasi così da non creare equivoci. Queste cose sono comunque difficilissime da individuare da soli]


Infatti sono andato a capo per non creare equivoci ma adesso capisco che dovevo usare un’altra espressione, come “ho la nausea, la stanza gira intorno a me...cose così” Arigrazie :)


Grazie per il commento. Critiche costruttive, alcune non mi trovano d’accordo (come ho segnalato) altre utili e preziose. Entrambe comunque nello spirito di questo contesto.

A presto e Buona Edition!



PS
Avevo dimenticato questa:

«Vattene tu, burattino. Tu e questa troia che viene sempre a trovarti dopo la recita di quella collana con le palline». [Non è che è chiarissima questa frase, immagino l'implicazione ma non la capisco a pieno per come è scritta]
Colpito e affondato. Il pretaccio apre la bocca per dire qualcosa ma un po’ del mio vomito finisce dentro e la richiude subito. Che spasso questo imbecill...


Qui davvero non capisco cosa ci sia di non chiaro. Il diavolo accusa il prete di avere rapporti sessuali con la signora la quale, dopo la recita del rosario (non lo nomina ma lo descrive) si reca dal sacerdote. Se avessi scritto tutto in modo esplicito avrei sprecato caratteri e probabilmente offeso l’intelligenza del lettore.
Davide Mannucci

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Emiliano Maramonte
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Re: L'intruso

Messaggio#8 » mercoledì 20 ottobre 2021, 18:40

Bentrovato Davide! E' da moltissimo tempo che non ci sentiamo (non è vero :-DDD)!
Questo racconto è un significativo passo avanti rispetto ai precedenti. Ho notato che hai programmato di più la struttura e lavorato di lima sulle varie parti, raggiungendo un risultato più che buono.
Non posso che negare che ai più la tematica e la dinamica della storia siano sembrate "già viste" o "già sentite" e confermo questa sensazione; il paragone con L'Esorcista è immancabile, ed è sempre impietoso (anche per qualsiasi opera cinematografica sulla stessa falsariga). Ma ciò è inevitabile perché alcuni temi narrativi fanno così parte dell'immaginario collettivo che è difficile, se non impossibile, rinverdirli o superarli. E' come voler scrivere la storia di un androide che viene mandato nel passato per uccidere i genitori del capo della futura resistenza contro le intelligenze artificiali che dominano la Terra. Come la mettiamo?
Però, nonostante, questo, ho apprezzato molto la costruzione a due linee, oltretutto afferenti a un unico personaggio che però è posseduto, quindi abbiamo questo intelligente punto di vista che è molto gradevole.
Interessante anche il colpo di scena finale, orfano, però, di qualche informazione in più: il Maligno è dilagato e si è impossessato anche della mamma? Dalle ultime battute è difficile evincerlo. Quindi la mamma ha ucciso il prete sulla base di quale impulso malefico? Da dove è arrivato? Un paio di battute ad hoc di chiarimento non avrebbero guastato.
Per il resto un lavoro più che buono.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#9 » giovedì 21 ottobre 2021, 15:35

Ciao Davide, ben ritrovato.


Ciao Stefano, grazie per il tuo commento.


Ben descritta l’articolazione tra quanto Gioele pensa per sé e quando invece viene controllato dall’essere che è in lui (il demonio?).

Grazie, era la parte in cui temevo di scivolare e non esser chiaro.

ad esempio da dove arriva il catarro, se il bambino non ha problemi respiratori (e nulla ce lo fa intuire)?


In realtà non l’ho chiarito perché ho dato per scontato che si capisse che arriva dal demone e che è una roba prodotta dal maligno. Grazie per la segnalazione; queste critiche mi aiutano a migliorar perché spesso si danno per scontate cose che in realtà necessitano di attenzione.

Il bambino sembra molto ingenuo, ad otto anni (se anche lui fa la terza) non sa che la messa viene fatta in chiesa, cosa ben strana in una famiglia che chiama l’esorcista anziché lo psicologo.


Qui invece non sono d’accordo: il bambino si domanda subito dopo perché non si via in chiesa. La sua è un’ipotesi perché non si ricorda mai quello che succede quando arriva il prete. Questo è dato dalla trance in cui precipita durante l’esorcismo ma lui non lo sa. Il dubbio gli viene eccome e lo dico una riga sotto.

Grazie ancora per le tue segnalazioni.
Buon Contest a te! :)
Davide Mannucci

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Re: L'intruso

Messaggio#10 » giovedì 21 ottobre 2021, 15:38

Ciao Stefano! Grazie per il commento.



Non so perché, ma mi stona il riferimento alla terza B: per il resto del racconto sembra di essere di qualche secolo indietro, faccio fatica a immaginarmi – limite mio – uno scenario più moderno.


Come ho già detto a Leonardo, speravo bastasse il riferimento al campanello ma se siete in due a dirlo mi faccio un paio di domande, faccio ammenda e prendo atto. :)

Grazie ancora e buona Edition!
Davide Mannucci

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Re: L'intruso

Messaggio#11 » giovedì 21 ottobre 2021, 16:07

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Stefano! Grazie per il commento.



Non so perché, ma mi stona il riferimento alla terza B: per il resto del racconto sembra di essere di qualche secolo indietro, faccio fatica a immaginarmi – limite mio – uno scenario più moderno.


Come ho già detto a Leonardo, speravo bastasse il riferimento al campanello ma se siete in due a dirlo mi faccio un paio di domande, faccio ammenda e prendo atto. :)

Grazie ancora e buona Edition!

No no, ma hai ragione; è che leggendo il campanello l'ho come dato per scontato e non ci ho fatto troppo caso (che poi credo si chiamassero campanelli anche quando erano effettivamente tali, immagino); d'ogni modo è tutt'altro che un errore, solo una scelta legittima.

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Re: L'intruso

Messaggio#12 » giovedì 21 ottobre 2021, 16:17

No no, ma hai ragione; è che leggendo il campanello l'ho come dato per scontato e non ci ho fatto troppo caso (che poi credo si chiamassero campanelli anche quando erano effettivamente tali, immagino); d'ogni modo è tutt'altro che un errore, solo una scelta legittima.


Il fatto è che hai ragione pure tu! La soluzione sta in una una constatazione amichevole e la prossima volta scrivo “Alexa, apri la porta”. La domotica è la soluzione :P
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Re: L'intruso

Messaggio#13 » venerdì 22 ottobre 2021, 12:24

È inutile che ti dico cosa mi ha ricordato il racconto. Il testo in se non è male, tolta qualche sezione dove ci sarei andato più pesante, e non è riuscito a coinvolgermi. Uno dei problemi che ho identificato riguarda i dialoghi, poco ispirati a mio parere. Credo che un altro problema sia non l’aver osato un filo in più, mettendoci del proprio (in questo caso qualcosa di tuo) per diversificare un po’ la vicenda.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Re: L'intruso

Messaggio#14 » venerdì 22 ottobre 2021, 20:05

Ciao Davide e piacerti di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto, soprattutto in ottica di declinazione del tema. Casa d'altri vista come il corpo di un essere umano, fico.
Chiaro, parla di un esorcismo. E in linea di massima gli esorcismi si svolgono più o meno così. Niente di innovativo, ma il tutto è ben gestito con il doppio punto di vista umano-demoniaco.
La scoperta nel finale che anche la madre è un demone è inaspettata.
Una buona prova!
In bocca al lupo per l'edizione.

giancarminetrotta
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Re: L'intruso

Messaggio#15 » sabato 23 ottobre 2021, 14:42

Ciao Davide,
il racconto per me fila liscio. L'intruso, che per quasi tutto il racconto il lettore pensa sia il demonio, in realtà è il povero prete.
Di cose positive ne ho trovate tante: i punti di vista ben delineati, le scene chiare, col rimando a "L'esorcista" che è d'obbligo in questo genere di racconti.
Certamente si poteva "allargare" la platea delle schifezze oltre il vomito classico, allora avresti fatto bingo, ma si tratta di dettagli che, seppur, importanti, non determinano grossi punti a sfavore.
Tema declinato in maniera originale, titolo top, bravo. Sicuramente sul podio, vediamo come.
Alla prossima,
G.
****

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Re: L'intruso

Messaggio#16 » sabato 23 ottobre 2021, 22:02

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Davide e piacerti di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto, soprattutto in ottica di declinazione del tema. Casa d'altri vista come il corpo di un essere umano, fico.
Chiaro, parla di un esorcismo. E in linea di massima gli esorcismi si svolgono più o meno così. Niente di innovativo, ma il tutto è ben gestito con il doppio punto di vista umano-demoniaco.
La scoperta nel finale che anche la madre è un demone è inaspettata.
Una buona prova!
In bocca al lupo per l'edizione.



Ciao Luca! Grazie per il commento e per aver apprezzato. I complimenti del Fagiolo sono un V alore aggiunti ;)
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#17 » sabato 23 ottobre 2021, 22:05

giancarminetrotta ha scritto:Ciao Davide,
il racconto per me fila liscio. L'intruso, che per quasi tutto il racconto il lettore pensa sia il demonio, in realtà è il povero prete.
Di cose positive ne ho trovate tante: i punti di vista ben delineati, le scene chiare, col rimando a "L'esorcista" che è d'obbligo in questo genere di racconti.
Certamente si poteva "allargare" la platea delle schifezze oltre il vomito classico, allora avresti fatto bingo, ma si tratta di dettagli che, seppur, importanti, non determinano grossi punti a sfavore.
Tema declinato in maniera originale, titolo top, bravo. Sicuramente sul podio, vediamo come.
Alla prossima,
G.
****


Ciao Giancarmine e piacere di conoscerti!
Ti ringrazio per l'apprezzamento e per aver colto il racconto in modo totale, così come volevo che arrivasse.
A presto:)
Davide Mannucci

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Andrea Lauro
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Re: L'intruso

Messaggio#18 » sabato 23 ottobre 2021, 23:13

Ciao Davide,
il tuo modo di scrivere mi piace. Anche l’alternanza tra le voci era opportuna e dosata. Ho cominciato a intuire cosa stava succedendo con gradualità e questo lo ritengo un punto a favore. Entri pian piano nella storia senza incespicare e con la giusta dose di informazioni (finale escluso).

Ho apprezzato meno due cose, però: la prima è relativa alle battute di dialogo dell’esorcista. Forse la mia percezione è falsata dai film americani sull’argomento, ma il don si esprime in un modo un po’ improvvisato invece che secondo formule in linea con la professione.
Seconda cosa, il finale a sorpresa. Che è veramente a sorpresa, arriva veloce e senza elementi che facciano capire cosa sta succedendo. O meglio, una frase c’è, rileggendo: “La mamma sta sorridendo in un modo strano e guarda Don Silvano”, il che poteva far capire che il demone stesse separandosi e abitando la mamma. Il problema è che subito dopo viene contraddetto dal “Non riesco più a stare qui dentro, devo uscire. Questo corpo mi opprime. Devo andarmene.”, che fa pensare che la cosa che hai appena pensato non sia avvenuta. E che poi invece è successa.
Ecco, forse avrei lavorato un po’ più di semina, per non lasciare questo senso di straniamento sul finale.
A ogni modo, la maggior parte del racconto è filata via liscia e mi è piaciuta. Lo piazzerei a pari merito con quello di Rubulotta: però preferisco il tuo per il modo in cui piloti la storia e lavori di disvelamento.
Buona edition!
andrea

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Michael Dag
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Re: L'intruso

Messaggio#19 » lunedì 25 ottobre 2021, 10:54

se posso dire la mia, il racconto mi è piaciuto.
Ho trovato ben scandito il ritmo della narrazione e l'alternanza tra i vari punti di vista.
Per me l'incipit è ok, la prima frase mi ha fatto subito capire che suonava il campanello oppure il telefono.
il colpo di scena non me lo aspettavo, tutto mi ha fatto pensare fino all'ultimo in una vittoria del prete, vista la sofferenza del demone.

l'espressione quella collana con le palline, l'ho trovata un po' forzata.

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#20 » martedì 26 ottobre 2021, 12:08

Ciao Davide,
il tuo modo di scrivere mi piace. Anche l’alternanza tra le voci era opportuna e dosata. Ho cominciato a intuire cosa stava succedendo con gradualità e questo lo ritengo un punto a favore. Entri pian piano nella storia senza incespicare e con la giusta dose di informazioni (finale escluso).


Ciao grande Lauro!
Se posso iniziare con una bella lappata di deretano, dico che sentire che tu apprezzi il mio modo di scrivere mi riempie di orgoglio e mi fa gongolare. Tuttavia credo che anche senza gioco di lingua sul posteriore il tuo apprezzamento mi farebbe piacere. Boh, te lo farò sapere :D
Bischerate a parte, grazie di cuore dell’apprezzamento e delle segnalazioni preziose. Fa sempre piacere avere feedback (di qualsiasi tipo) da persone che sanno cosa significa scrivere.
Siccome non hai ancora stilato la classifica e non so più che dire, dico che sei bello, buono, come te nessuno mai, il tuo zainetto è una meraviglia e che sicuramente hai i pollici più belli di quello di Maurizio. Può bastare? ahahah
Grazie Andrea e a presto!
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#21 » martedì 26 ottobre 2021, 12:27

Michael Dag ha scritto:se posso dire la mia, il racconto mi è piaciuto.
Ho trovato ben scandito il ritmo della narrazione e l'alternanza tra i vari punti di vista.
Per me l'incipit è ok, la prima frase mi ha fatto subito capire che suonava il campanello oppure il telefono.
il colpo di scena non me lo aspettavo, tutto mi ha fatto pensare fino all'ultimo in una vittoria del prete, vista la sofferenza del demone.

l'espressione quella collana con le palline, l'ho trovata un po' forzata.


Scattina! OBRIGADO!
Vale la stessa cosa detta a Lauro!

PS
quella frase non è forzata, fa proprio cagare! :)
Davide Mannucci

alexandra.fischer
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Re: L'intruso

Messaggio#22 » martedì 26 ottobre 2021, 18:42

Tema centrato. Stavolta, è andata male al sacerdote esorcista, giunto in casa di Gioele, uno studente di terza B, probabilmente della scuola secondaria di primo grado, visto l’interesse per la fanciulla che va a messa al contrario di lui e famiglia, che hanno la visita a domicilio del reverendo. L’ospite a casa d’altri è proprio lui. E chi lo detesta è il demonio che si è impossessato del corpo di Gioele. Bello il plot-twist nel quale è la madre che uccide il sacerdote, ormai sul punto di mandare via l’entità infernale con il crocifisso appeso sulla porta della sacrestia. Molto ben resi i due punti di vista: l’innocente Gioele e i pensieri del demone, che escono dalla bocca del ragazzo senza che lui possa farci nulla, con sconcerto iniziale della madre: perfettamente comprensibile il perché abbia reagito uccidendo il sacerdote, stava facendo troppo male a Gioele.
Attenzione:
Tesoro, vieni a salutare Don Silvano

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Andrea Lauro
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Re: L'intruso

Messaggio#23 » martedì 26 ottobre 2021, 19:50

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao grande Lauro!
Se posso iniziare con una bella lappata di deretano, dico che sentire che tu apprezzi il mio modo di scrivere mi riempie di orgoglio e mi fa gongolare. Tuttavia credo che anche senza gioco di lingua sul posteriore il tuo apprezzamento mi farebbe piacere. Boh, te lo farò sapere :D
Bischerate a parte, grazie di cuore dell’apprezzamento e delle segnalazioni preziose. Fa sempre piacere avere feedback (di qualsiasi tipo) da persone che sanno cosa significa scrivere.
Siccome non hai ancora stilato la classifica e non so più che dire, dico che sei bello, buono, come te nessuno mai, il tuo zainetto è una meraviglia e che sicuramente hai i pollici più belli di quello di Maurizio. Può bastare? ahahah
Grazie Andrea e a presto!


bwahaha dopo questa ruffianata, direi che sei già salito di un paio di posizioni :D

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#24 » martedì 26 ottobre 2021, 21:58

bwahaha dopo questa ruffianata, direi che sei già salito di un paio di posizioni :D



Per festeggiare ho tolto il poster di Wlady dalla mia camera e ho messo quello tuo e di Nesler. Di Tullio no, giusto per continuare la tradizione del bullismo. :D
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: L'intruso

Messaggio#25 » martedì 26 ottobre 2021, 22:02

Emiliano Maramonte ha scritto:Bentrovato Davide! E' da moltissimo tempo che non ci sentiamo (non è vero :-DDD)!
Questo racconto è un significativo passo avanti rispetto ai precedenti. Ho notato che hai programmato di più la struttura e lavorato di lima sulle varie parti, raggiungendo un risultato più che buono.
Non posso che negare che ai più la tematica e la dinamica della storia siano sembrate "già viste" o "già sentite" e confermo questa sensazione; il paragone con L'Esorcista è immancabile, ed è sempre impietoso (anche per qualsiasi opera cinematografica sulla stessa falsariga). Ma ciò è inevitabile perché alcuni temi narrativi fanno così parte dell'immaginario collettivo che è difficile, se non impossibile, rinverdirli o superarli. E' come voler scrivere la storia di un androide che viene mandato nel passato per uccidere i genitori del capo della futura resistenza contro le intelligenze artificiali che dominano la Terra. Come la mettiamo?
Però, nonostante, questo, ho apprezzato molto la costruzione a due linee, oltretutto afferenti a un unico personaggio che però è posseduto, quindi abbiamo questo intelligente punto di vista che è molto gradevole.
Interessante anche il colpo di scena finale, orfano, però, di qualche informazione in più: il Maligno è dilagato e si è impossessato anche della mamma? Dalle ultime battute è difficile evincerlo. Quindi la mamma ha ucciso il prete sulla base di quale impulso malefico? Da dove è arrivato? Un paio di battute ad hoc di chiarimento non avrebbero guastato.
Per il resto un lavoro più che buono.

In bocca al lupo!
Emiliano.



Grazie Emiliano, sia per l'apprezzamento che per la puntualità delle tue riflessioni. :)
Davide Mannucci

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Laura Brunelli
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Re: L'intruso

Messaggio#26 » mercoledì 27 ottobre 2021, 19:49

Ciao Davide,
piacere di leggere e commentare il tuo racconto.

L’idea è sicuramente interessante, il racconto è piacevole e si legge bene. Ti segnalo solo qualche problemino nelle prime 10 righe, che risultano un po’ confuse.

«Vado io! Deve essere Don Silvano».
La voce della mamma copre il campanello.
È proprio Don Silvano. Ogni domenica la stessa storia.

In questo punto ci sono due problemi. Da come è scritto sembrerebbe che la madre abbia pronunciato la battuta prima che suonasse il campanello. Certo, più avanti spieghi che Don Silvano arriva tutte le domeniche alla stessa ora, ma all’inizio si crea un po’ di confusione. Anche perché, se la voce della mamma copre il campanello, il protagonista non deve essere proprio vicino alla porta, quindi come fa a sapere che è proprio Don Silvano?

Le campane urlano la fine della messa e dopo pochi minuti arriva il pastore. Ma a far che? Non ricordo mai quello che succede quando lui arriva ma credo si chiuda con la mamma e papà per dire messa.

In questo passaggio introduci il padre che poi, nel resto del racconto sparisce completamente. Non solo non ha battute, ma più avanti, quando il demone che si è impossessato di Gioele lancia il “fiume di magma caldo” ci sono soltanto il prete e la madre.

Ma non sarebbe più semplice andare in chiesa? Sono mesi che ho scoperto che la bionda della terza B ci va tutte le domeniche. E invece noi facciamo le cerimonie in casa.
«Tesoro vieni a salutare Don Silvano».
Non riesco a muovermi, vorrei parlare ma la bocca non si muove. Poi il buio.


In questo passaggio i punti problematici, a mio avviso sono due. Quando il protagonista dice che vorrebbe andare in chiesa per vedere una bionda della terza B invece di fare le cerimonie in casa. Da quello che dice nel passo precedente, lui sembrerebbe escluso dagli incontri con il parroco. Quindi non capisco il collegamento con la messa. Potrebbero essere semplici visite di cortesia. Insomma non è molto chiaro. L’ultima frase, invece, risulta un po’ frettolosa. Dov’è il protagonista? Se è vicino la madre avrebbe dovuto dire «tesoro saluta Don Silvano». Se, invece, Gioele era in un'altra stanza, mi aspetterei che prima di bloccarsi si avvicini all’ospite.
Per il resto il racconto è piacevole e ben costruito. Peccato per questo inizio un po’ faticoso da seguire. Buono lo stile e ben caratterizzati i personaggi.
Al netto dei problemi iniziali, resta comunque una buona prova.
Alla prossima e buona edition.

Sara Mosna
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Re: L'intruso

Messaggio#27 » mercoledì 27 ottobre 2021, 21:06

Ciao Davide, piacere di leggerti.

Avevo già capito dalle prime righe del testo il tema della possessione demoniaca, credendo che fosse però troppo presto e che per questo il racconto perdesse già di interesse. Ho dovuto ricredermi però! Mi è piaciuto molto come è andato a finire. Fino alle ultime frasi ho creduto che fosse quasi noioso… solo per via della precoce ovvietà della presenza demoniaca. Invece mi hai stupita! Ottima storia!
L’interpretazione del tema mi piace. Forse non è molto diretto il collegamento ma non posso dire che non sia originale; dopo il finale, in realtà, questa scelta diventa anche più interessante.

A rileggerti presto,
buon contest!

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Re: L'intruso

Messaggio#28 » mercoledì 27 ottobre 2021, 21:35

Sara Mosna ha scritto:Ciao Davide, piacere di leggerti.

Avevo già capito dalle prime righe del testo il tema della possessione demoniaca, credendo che fosse però troppo presto e che per questo il racconto perdesse già di interesse. Ho dovuto ricredermi però! Mi è piaciuto molto come è andato a finire. Fino alle ultime frasi ho creduto che fosse quasi noioso… solo per via della precoce ovvietà della presenza demoniaca. Invece mi hai stupita! Ottima storia!
L’interpretazione del tema mi piace. Forse non è molto diretto il collegamento ma non posso dire che non sia originale; dopo il finale, in realtà, questa scelta diventa anche più interessante.

A rileggerti presto,
buon contest!


Ciao Sara! Benvenuta nell'arena :)
Grazie mille per il commento e l'apprezzamento. Felicissimo di averti stupita!
A presto!
Davide Mannucci

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Re: L'intruso

Messaggio#29 » mercoledì 27 ottobre 2021, 21:43

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Davide,
piacere di leggere e commentare il tuo racconto.

L’idea è sicuramente interessante, il racconto è piacevole e si legge bene. Ti segnalo solo qualche problemino nelle prime 10 righe, che risultano un po’ confuse.

«Vado io! Deve essere Don Silvano».
La voce della mamma copre il campanello.
È proprio Don Silvano. Ogni domenica la stessa storia.

In questo punto ci sono due problemi. Da come è scritto sembrerebbe che la madre abbia pronunciato la battuta prima che suonasse il campanello. Certo, più avanti spieghi che Don Silvano arriva tutte le domeniche alla stessa ora, ma all’inizio si crea un po’ di confusione. Anche perché, se la voce della mamma copre il campanello, il protagonista non deve essere proprio vicino alla porta, quindi come fa a sapere che è proprio Don Silvano?

Le campane urlano la fine della messa e dopo pochi minuti arriva il pastore. Ma a far che? Non ricordo mai quello che succede quando lui arriva ma credo si chiuda con la mamma e papà per dire messa.

In questo passaggio introduci il padre che poi, nel resto del racconto sparisce completamente. Non solo non ha battute, ma più avanti, quando il demone che si è impossessato di Gioele lancia il “fiume di magma caldo” ci sono soltanto il prete e la madre.

Ma non sarebbe più semplice andare in chiesa? Sono mesi che ho scoperto che la bionda della terza B ci va tutte le domeniche. E invece noi facciamo le cerimonie in casa.
«Tesoro vieni a salutare Don Silvano».
Non riesco a muovermi, vorrei parlare ma la bocca non si muove. Poi il buio.


In questo passaggio i punti problematici, a mio avviso sono due. Quando il protagonista dice che vorrebbe andare in chiesa per vedere una bionda della terza B invece di fare le cerimonie in casa. Da quello che dice nel passo precedente, lui sembrerebbe escluso dagli incontri con il parroco. Quindi non capisco il collegamento con la messa. Potrebbero essere semplici visite di cortesia. Insomma non è molto chiaro. L’ultima frase, invece, risulta un po’ frettolosa. Dov’è il protagonista? Se è vicino la madre avrebbe dovuto dire «tesoro saluta Don Silvano». Se, invece, Gioele era in un'altra stanza, mi aspetterei che prima di bloccarsi si avvicini all’ospite.
Per il resto il racconto è piacevole e ben costruito. Peccato per questo inizio un po’ faticoso da seguire. Buono lo stile e ben caratterizzati i personaggi.
Al netto dei problemi iniziali, resta comunque una buona prova.
Alla prossima e buona edition.


Ciao Laura!
Ti ringrazio per il commento, sia nella parte delle preziose segnalazioni che in quella dell'apprezzamento. Anche tu finisci dritta dritta nello zainetto dei consigli preziosi ;)
Davide Mannucci

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Re: L'intruso

Messaggio#30 » venerdì 29 ottobre 2021, 8:38

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Stavolta, è andata male al sacerdote esorcista, giunto in casa di Gioele, uno studente di terza B, probabilmente della scuola secondaria di primo grado, visto l’interesse per la fanciulla che va a messa al contrario di lui e famiglia, che hanno la visita a domicilio del reverendo. L’ospite a casa d’altri è proprio lui. E chi lo detesta è il demonio che si è impossessato del corpo di Gioele. Bello il plot-twist nel quale è la madre che uccide il sacerdote, ormai sul punto di mandare via l’entità infernale con il crocifisso appeso sulla porta della sacrestia. Molto ben resi i due punti di vista: l’innocente Gioele e i pensieri del demone, che escono dalla bocca del ragazzo senza che lui possa farci nulla, con sconcerto iniziale della madre: perfettamente comprensibile il perché abbia reagito uccidendo il sacerdote, stava facendo troppo male a Gioele.
Attenzione:
Tesoro, vieni a salutare Don Silvano



Ciao Alexandra! Grazie per essere passata e per l’apprezzamento!

giunto in casa di Gioele, uno studente di terza B, probabilmente della scuola secondaria di primo grado, visto l’interesse per la fanciulla che va a messa


Credo tu sia l’unica che lo ha capito dal dettaglio del riferimento alla bionda. Alcuni infatti hanno parlato di un bambino di 8 anni ma credevo fosse palese che il linguaggio non sarebbe stato quello. Un bambino di 8 anni direbbe “la bambina della terza B”. Con i caratteri contati ed essendo nel pdv del ragazzino, per evitare inutili infodump, ho sperato fosse comprensibile quel riferimento. Ti ringrazio Alexandra!
Davide Mannucci

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Re: L'intruso

Messaggio#31 » lunedì 1 novembre 2021, 11:41

Un ottimo racconto. Mi sono chiesto il perché di molte interpretazioni un po' confuse sul fatto che ci fosse stato il passaggio del demone dal ragazzo alla madre, in tanti hanno pensato che ci fossero addirittura due demoni: forse la problematica sta tutta in quel "sorriso strano" che fa nel paragrafo precedente allo scambio, io l'ho interpretato come segno di preoccupazione, ma in effetti poteva essere visto come un preludio a qualcosa d'altro e, sotto questo punto di vista, si tratta senz'altro di un'imprecisione dell'autore. Per il resto, non ho rilevato punti deboli o particolarmente problematici e il tema è inserito perfettamente. Se aggiungiamo che il racconto, a mio parere, va esattamente dove l'autore voleva portarlo, per me siamo su un pollice quasi su.

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