Mai più a Condomio Iris

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 15 novembre 2021 con un tema del Campione dell'Arena della SETTIMA ERA: Wladimiro Borchi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
alexandra.fischer
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Mai più a Condomio Iris

Messaggio#1 » lunedì 15 novembre 2021, 22:30

Mai più a Condominio Iris
Di Alexandra Fischer
Doriano si guarda intorno, la prima palazzina è ingrigita dalle intemperie, di bianco resta solo la targa che ne riporta l’anno di costruzione: 1959.
Guarda la facciata: vetri dalle finestre con le tapparelle storte, dal legno rovinato a causa delle intemperie.
Dai finestroni delle scale, vede i gradini illuminati dalle ombre delle luci stradali, il portone d’ingresso aperto e, poco lontano, le panchine di pietra coperte di muschio e licheni con tanto di alberi morti.
Una vecchia gobba spunta dal retro, dove ci sono le porte arrugginite dei garage, la sua è l’unica sollevata e spande una luce livida su mensole colme di barattoli.
Doriano le guarda, incuriosito e si dirige lì, senza capirne bene il motivo: qualcosa, dentro di lui, lo spinge a entrare, malgrado i brividi di gelo lungo la schiena.
La vecchia gobba si sistema il giaccone trapuntato a fiori sulla tuta logora. – Ciao, bel giovanotto. Vuoi essere il prossimo?
Doriano si aggiusta gli occhiali e guarda meglio il contenuto dei barattoli: no, non contengono peperoncini e verdure sottaceto: all’improvviso, gli tornano in mente le lezioni di anatomia a scuola, con il modellino di plastica del corpo umano, al quale cadevano tutti gli organi a ogni movimento brusco.
Pensa al contenuto del suo zaino e si vergogna sotto lo sguardo della vecchia: a differenza di lui non porta occhiali, ma ha occhi neri in grado di trafiggerlo: per un attimo, Doriano teme possa aver indovinato cosa si porta dietro insieme al cellulare, le chiavi, i testi universitari, il portafoglio.
Indietreggia: −Signora, non la capisco.
Lei ride a gola spiegata: −Io? Ho smesso di esserlo tanto tempo fa. Solo perché all’ultimo seppi moderarmi.
Doriano arrossisce e alle narici gli arriva un forte sentore alcolico dalla cantina, trasuda dalle pareti.
La vecchia tira fuori dalla giacca una foto in bianco e nero, la porge a Doriano, il quale la guarda intimidito: ritrae una ragazza bruna seduta su una panchina in una giornata estiva, lo sfondo è quello del palazzo, con donne e bambini sui balconi, salici e gagge in pieno rigoglio: l’istantanea ha su di lui un effetto ipnotico.
La ragazza lo attrae e non solo per via dell’eleganza dell’abito a corolla a pallini e l’espressione concentrata sul grosso volume che sta leggendo: accanto a sé ha una borsa di paglia molto grande, decorata a fiori, dalla quale spunta una bottiglia.
Doriano sente arrivare un miasma alcolico anche lì e restituisce la foto, dopo un rapido confronto fra i due volti e le pettinature: la ragazza della foto ha i capelli corti arricciati e il tirabaci, la vecchia poche ciocche bianche ricciute.
La vecchia riprende l’istantanea e la ricaccia della tasca del giaccone trapuntato sbiadito dai troppi lavaggi: − Sì. Ero io e studiavo come te. Volevo diventare insegnante di disegno. Invece sono a guardia di questo posto.
Doriano sente i brividi lungo la schiena: −E del suo sogno cosa ne è stato?
La vecchia gli rivolge un sorriso sdentato: −Annegato nel rimedio che usi tu per la paura degli esami.
Doriano si impermalisce: −Non è vero. Posso controllarlo come voglio, no?
La vecchia sogghigna, come la megera di una fiaba senza lieto fine: −Lo dicevo sempre anch’io.
Doriano suda freddo nel suo piumotto nuovo: −E i barattoli nel suo garage, cosa sono, vittime del suo odio contro l’abitudine di un goccetto?
La vecchia atteggia le labbra all’ingiù: −No, di loro stessi. Hanno lasciato qui la loro parte vitale. Io sono a guardia di questo posto solo perché ho avuto un cambio di rotta, arrivato tardi, però −. Lo afferra per la manica del piumotto con le unghie dai bordi neri di sporcizia. −Se prosegui, li vedrai. E non saranno amichevoli come me.
Dal fondo della strada illuminata dalle fioche luci stradali, comincia ad arrivare una piccola folla di uomini e donne barcollanti, vestiti di stracci.
Doriano ripensa con orrore ai bambini sui balconi ritratti nella foto.
Uno di loro apostrofa la vecchia: − Marilena, un nuovo venuto?
La vecchia indica lo zaino di Doriano: −Presto, svuotalo di cosa so io e scappa.
Doriano vorrebbe protestare, ma l’odore di sporco dell’uomo in canottiera lo nausea, ma il tocco finale è la ferita che ha nell’addome, all’altezza del fegato, proprio come quella dei compagni appena arrivati e vestiti come lui in una foggia estiva, del tutto fuori posto nell’aria gelida di inizio inverno; apre lo zaino e rovescia le lattine, poi corre via.
Alle sue spalle, sente il rumore di linguette tirate via e odore di alcol: corre alla stazione appena in tempo per l’ultimo treno.
***
Doriano, arrivato a casa, apre le ante della dispensa e comincia a vuotare le bottiglie e le lattine ammucchiate in previsione degli esami di Architettura: una parte di sé dà la colpa alla sua brutta avventura all’essersi perso per aver cambiato strada dopo il giro in facoltà, ma l’altra sa la verità fin troppo bene e lo fa borbottare. – Grazie, Marilena.



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antico
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#2 » lunedì 15 novembre 2021, 22:32

Ciao Alexandra! Prima a consegnare anche oggi! Caratteri e tempo ok, buona WLADIMIRO BORCHI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#3 » martedì 16 novembre 2021, 16:18

Ciao, Antico, grazie.

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Emiliano Maramonte
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#4 » giovedì 18 novembre 2021, 0:41

Ciao Alexandra! Bentrovata!
E' un racconto davvero assai misterioso! Dopo la lettura non tutto mi è stato chiaro eppure la narrazione vaga, eterea mi ha avvolto, fino al finale. Ho provato a riflettere sulla trama e mi è sembrato di capire che hai tirato fuori una simbologia alquanto articolata sulle paure. Mi sono piaciuti anche gli elementi horror: l'inquietante custode del vecchio edificio, i pezzi di corpi nei barattoli, i fantasmi/zombie e così via. Mi è parso anche di capire che alla fine il protagonista accetta e prova a superare la sua paura (in questo caso relativa all'università), con un cambio di rotta.
Buon racconto e peccato solo per la mancanza di una maggiore focalizzazione della trama; con qualche input in più sarebbe stato ottimo.
Occhio all'eccesso di verbi sensoriali; usi troppe volte "guardare" e "vedere" e questo a un lettore smaliziato dà veramente fastidio e occhio ad alcune espressioni e termini troppo enfatizzati, come per esempio "impermalire" o "miasma" o "ridere a gola spiegata".
Complimenti per la non comune capacità di dare a una scena il gusto di una moltitudine di dettagli.
Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#5 » giovedì 18 novembre 2021, 17:47

Ciao, Emiliano, grazie, sei di una generosità regale. Farò attenzione ai verbi sensoriali e a certi difetti di trama. Promesso.

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Giovanni Attanasio
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#6 » venerdì 19 novembre 2021, 11:20

Il testo non è male, ci sono un paio di ripetizioni di concetti e parole, ma tutto sommato scorre sino al finale. Ci sono alcune parti, nei dialoghi, che scorrono bene e altre che hanno faticato un po’ a trasmettermi qualcosa. Mi pare di capire che nei barattoli ci sono organi, ma mi manca il nesso che collega questi barattoli al resto della narrazione, al passato della signora.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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MatteoMantoani
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#7 » venerdì 19 novembre 2021, 11:51

Prime Impressioni: Ciao Alexandra! Piacere di rileggerti. Un racconto che vira all'horror, bella idea!

Aderenza al Tema: Tutto ok.

Punti di Miglioramento: Devo ammettere che, causa cambi di soggetto, ripetizioni, dialoghi un po' artificiosi, il testo non sia molto facile da leggere. L'ho letto ieri sera al cellulare, e ci ho capito poco. L'ho riletto oggi a mente fresca, con il display del pc e penso di aver capito tutto. Attenzione: per me hai scritto testi molto più fruibili. Gli elementi della storia credo di averli colti tutti, quello che ti consiglio è di semplificare un po' il linguaggio, anche per quanto riguarda la costruzione delle frasi.

Punti di Forza: La storia in sé mi è piaciuta: un ragazzo con la tendenza all'alcolismo incontra una specie di strega che tiene per le redini una schiera di alcolisti (trattenendo "in ostaggio" il loro fegato in un barattolo). Forse la vecchia è proprio un'allegoria per l'alcolismo stesso, cui effettivamente il protagonista si libera quando ne scopre l'orrore.

Conclusioni: Molto bello il succo del racconto, con l'idea di base che esplora in modo originale la dipendenza da alcolismo. Magari accentuerei la dipendenza del ragazzo fin dall'inizio del racconto, lo farei arrivare dalla vecchia strega magari già un po' brillo, così che il conflitto sia chiaro fin dall'inizio. Occhio al testo, per me un po' di pulizia in più gioverebbe alla lettura.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#8 » venerdì 19 novembre 2021, 16:16

Ciao, Giovanni, in effetti, l'errore è stato mio. Avrei dovuto rendere in modo diverso la storia per fare capire al Lettore che lei era condannata a custodire gli organi (in questo caso i fegati) di gente caduta nel suo stesso baratro. Magari avrebbe potuto mostrargli la stessa mutilazione e magari il suo fegato messo in un barattolo a parte, sotto al libro della foto, ma sono cose che mi vengono in mente solo ora. Grazie di avermelo segnalato.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#9 » venerdì 19 novembre 2021, 16:18

Ciao, Mentiskarakorum. Terrò presente il tuo suggerimento riguardo allo stato del ragazzo quando arriva al condominio. Mi scuso per le sviste che ti hanno complicato la lettura al primo tentativo. Il più è partire con delle forme un po' più abbreviate, mi sa. Per il resto, sono contenta che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#10 » sabato 20 novembre 2021, 8:32

Ciao Alexandra, piacere di leggerti.

Non sono riuscito a comprendere del tutto gli eventi che racconti, rimanendo in bilico fra una interpretazione più sci-fi/horror e una invece in cui il racconto è tutto un 'trip alcolico' del protagonista. Gli eventi in entrambi i casi lo portano ad una inconscia percezione del proprio problema e lo inducono a fuggire da questa dipendenza. Ci sono alcuni punti aperti che lasci troppo indeterminati a mio parere, ad esempio il motivo per cui il protagonista si trovi in quel punto della città; manca un background del personaggio che lo contestualizzi non solo come luogo fisico ma anche come momento della sua giornata o della sua vita, a seconda che il racconto sia inteso letteralmente o metaforicamente.
Alcuni passaggi a mio giudizio soffrono anche per la possibilità di sbagliare accezione dei termini, qui molto è colpa della mia 'forma mentis' purtroppo. Il primo punto in cui mi sono impantanato, ad esempio, è la comparsa della custode: mentre leggevo una dettagliata descrizione dell'ambiente con alberi secchi e panchine, il soggetto diventa una gobba invecchiata che spunta... e ho immaginato un rilievo, un monticello di sabbia, uno scivolo ormai con i segni del tempo. Anche rileggendo, arrivato a quel punto la trappola semantica scatta lo stesso. Forse sarebbe stato meglio scrivere che spuntava "una vecchia" (quindi un'anziana signora), e solo dopo specificare che aveva una gobba (chiaramente una escrescenza sulla schiena).
Un punto in cui ha scricchiolato la coerenza del racconto è proprio il finale, il ragazzo ha già una notevole scorta in casa eppure poco prima andava in giro dopo l'università con lo zaino carico di lattine, che pensava di farne? Aveva programmato di sedersi in un giardinetto e prendersi una sbronza? Di nuovo la mancanza di un background definito indebolisce un passaggio importante del racconto.
La prova è buona ma al di sotto di quanto immaginavo dalla lettura delle tue altre storie, sembrerebbe un caso di 'partecipazione all'ultimo minuto' con tempistica ridotta (un paio di ma nella stessa frase suggeriscono una carenza di revisione, ho indovinato?).
Alla prossima!
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#11 » sabato 20 novembre 2021, 14:58

Ciao, Pietro, scusami tu per gli errori. No, non si è trattato di una partecipazione all'ultimo minuto, la storia mi è venuta fuori così in modo troppo istintivo. Devo fare molta più attenzione. Grazie delle segnalazioni semantiche e di ambientazione.

Dario17
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#12 » sabato 20 novembre 2021, 17:22

La solita perizia sulle descrizioni di immobili e mobilio nei tuoi racconti mi piace e non è una novità.
Man mano che si prosegue con la lettura, si delinea una storia horror dai connotati un po' favoleschi e un po' noir. Ho capito chi fosse chi e cose raprresentasse, però il punto debole di questo pezzo, ossia i dialoghi, sega un po' le gambe e non mi ha permesso appieno di capire tutto.
"Vuoi essere il prossimo?"
"Io? ho smesso di esserlo tanto tempo fa"
"Annegato nel rimedio che usi tu..."
"Posso controllarlo come voglio, no?"
Sono tutte frasette criptiche che dicono tutto o niente, fastidioselle e un po' stereotipate.
Poi arrivano gli "zombie", il pov fugge e c'è l'epilogo con la risoluzione del problema. E va bene.
Il tema c'è anche se non mi piace molto quando viene copincollato nel brano con le stesse parole.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#13 » domenica 21 novembre 2021, 18:20

Ciao, Dario17, perdona le frasi stereotipate e altri errori. Grazie di avermeli segnalati. Sono contenta che la storia, nel complesso, ti sia piaciuta.

FilippoR
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#14 » mercoledì 24 novembre 2021, 16:26

Ciao Alexandra,
nel complesso mi è piaciuto. Un racconto particolare sulla dipendenza e con delle dinamiche particolari.
Non avevo ben capito neppure io il discorso degli organi (ma chiarito che erano fegati ed effettivamente si lega a tutta la storia, ci sta, da gestire solo un attimo meglio).
L'unica cosa che mi è sembrata fuori posto è stato il contenuto alcolico dello zaino, come mail il ragazzo si era portato tutto quell'alcol?
Buon proseguimento e alla prossima!

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Stefano.Moretto
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#15 » giovedì 25 novembre 2021, 1:42

Ciao Alexandra
ho notato che i tuoi racconti spesso vertono su un elemento, diciamo, "spiritesco", ma a questo giro non sono sicuro di aver compreso appieno il testo. Per esempio, quando il ragazzo guarda i barattoli ho capito che si trattava di pezzi di corpi umani, ma non ho capito cosa fossero di preciso e perché il protagonista provasse vergogna per la sua borsa, dato che non sapevo neanche cosa c'era nella borsa. Alla fine credo di aver collegato: erano fegati, giusto? Quindi gli "zombie" in pratica erano persone morte di alcolismo, questa è l'interpretazione che sono riuscito a dare.
Il consiglio che ti do è di fare attenzione a come gestisci le informazioni nel testo: va bene non dire subito che il ragazzo è un alcolista, però allora non dirmi neanche che ha un "terribile segreto" nello zaino, perché altrimenti mi faccio mille viaggi mentali. Di solito se per una persona una cosa non è un problema ("smetto quando voglio") allora per lui non è "un terribile segreto" avere delle lattine di birra nello zaino; nel momento in cui gli zombie lo inseguono per averle e lui non gliele vuole lasciare, magari si può rendere conto che sì, in effetti ha davvero un problema, e lasciare le lattine a quel punto ha un forte senso simbolico di rinunciare a sbronzarsi. Questa era solo un'idea di un possibile modo di gestire diversamente le informazioni nel testo.
Spero che questo commento possa esserti utile, buona edizione!

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#16 » giovedì 25 novembre 2021, 8:32

Ciao Filippo R, perdona le imperfezioni del testo. Colpa mia. Il ragazzo si portava dietro le lattine come una grossa coperta di Linus. Era insicuro e sofferente.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#17 » giovedì 25 novembre 2021, 8:34

Ciao, Stefano, il tuo parere è veramente fondamentale. Ora, il più è metterlo in pratica. Perdona le sviste. Non c'entrano la fretta, o la distrazione, so di dover semplificare più che si può.

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Shanghai Kid
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#18 » giovedì 25 novembre 2021, 21:25

Ciao Alexandra, piacere davvero di leggerti anche qui!
Il racconto mi è piaciuto. Gli elementi che mi hanno maggiormente convinto sono l'atmosfera vaga, ma in qualche modo trascendente, e la simbologia.
Se posso appuntarti invece quello che mi ha convinto meno ti dico che avrei premuto un po' di più sul ritmo cercando di creare un climax di tensione che invece qui non percepisco.
Inoltre,la trama non è chiarissima: avrei lavorato su qualche dettaglio per conferirle maggiore potenza.
Ti è poi scappato qualche errore di battitura o formulazione della frase. In un caso, metti due volte i due punti di fila senza chiudere il pensiero, il secondo è questo "Doriano vorrebbe protestare, ma l’odore di sporco dell’uomo in canottiera lo nausea, ma il tocco finale è la ferita che ha nell’addome, all’altezza del fegato, proprio come quella dei compagni appena arrivati e vestiti come lui in una foggia estiva, del tutto fuori posto nell’aria gelida di inizio inverno; apre lo zaino e rovescia le lattine, poi corre via." In cui ripeti due volte la congiunzione avversativa 'ma'.
Detto questo, il tuo racconto è carino davvero.
Alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#19 » venerdì 26 novembre 2021, 17:23

Ciao, Shangai Kid, i tuoi consigli sono davvero preziosi. Che dire? Farò del mio meglio per metterli in pratica. Mi dispiace, sono brutte sviste da imparare a evitare già in prima stesura.

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antico
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#20 » domenica 28 novembre 2021, 17:43

Dunque... La prima parte del racconto risente delle solite problematiche: non si capisce come si sia trovato in quel luogo e ci sono rapporti causa/effetto un poco faticosi. Poi ingrana e riesci ad arrivare alla conclusione in modo davvero liscio, cosa che ti permette di ammantare il tutto delle tue atmosfere e colori, molto gradevole il risultato. Resta una prima parte molto problematica. Per me un pollice tendente verso l'alto anche se non in modo solido e in classifica vai davanti al parivalutato racconto di Battaglia in quanto qui mi sono sentito più dentro al testo.

alexandra.fischer
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Re: Mai più a Condomio Iris

Messaggio#21 » domenica 28 novembre 2021, 18:13

Ciao, Antico, grazie di avermi fatto osservare le difficoltà della prima parte del testo. Dovrò fare attenzione con le dovute letture e riscritture. Sono contenta che la storia, nel complesso, ti sia piaciuta.

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