Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 15 novembre 2021 con un tema del Campione dell'Arena della SETTIMA ERA: Wladimiro Borchi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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antico
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Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 novembre 2021, 2:04

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BENVENUTI ALLA WLADIMIRO BORCHI EDITION, LA TERZA DELLA NONA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 159° ALL TIME!

Questo è il gruppo CINQUANTA SFUMATURE della WLADIMIRO BORCHI EDITION con WLADIMIRO BORCHI come guest star.

Gli autori del gruppo CINQUANTA SFUMATURE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo RESPIRO DELL'UNO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo VIVO NEL BUIO.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da WLADIMIRO BORCHI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK NONA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo CINQUANTA SFUMATURE:

Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani, ore 00.53, 4887 caratteri
Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio, ore 00.06, 4890 caratteri
Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte, ore 00.57, 4825 caratteri
Un’altra occasione, di Stefano Moretto, ore 00.15, 4985 caratteri
Verso nuovi mercati, di Dario Cinti, ore 00.57, 4960 caratteri
Ninfa, di Shanghai Kid, ore 00.30, 4969 caratteri
Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta, ore 00.41, 4912 caratteri
Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo, ore 01.27, 4072 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 NOVEMBRE per commentare i racconti del gruppo RESPIRO DELL'UNO Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 NOVEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo RESPIRO DELL'UNO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo RESPIRO DELL'UNO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA WLADIMIRO BORCHI EDITION A TUTTI!



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Antonio Pilato
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 16 novembre 2021, 18:05

Commenti e classifica di seguito.

Ciao Stefano, ben ritrovato!
Non ho nulla da dire: un racconto veramente stupendo.
La narrazione scorre fluidamente, i ruoli sono chiari, la vicenda si delinea in un tempo più che corretto, la morale è decisamente forte, imponente e giusta, e il rispetto del tema del contest è assoluto: cosa chiedere di più?
Bravissimo, credo sia uno dei pochissimi racconti che abbia mai letto in questo contest a non avere particolari difetti!

Ciao Dario, ben ritrovato!
Il tuo racconto alterna fasi di curiosità con fasi di "Ah, ok... e io che pensavo che...": il trucco, ben riuscito, è che quest'alternanza è ritmata al momento giusto e al posto giusto.
La sensazione di ritrovarsi in una sorta di situazione in stile horror classico è riuscita e alquanto realistica.
Il tema del contest non l'ho percepito così centrale come in altre storie, ma risulta rispettato.
Una storia semplice, ma ho gradito molto il finale, soprattutto l'ultima riga.

Ciao Pietro, ben ritrovato!
Il tuo racconto diventa davvero spettacolare proprio sulla firma finale: la lettura è fluida e piacevole, ma l'originalità della storia non sembrava trasmettere particolare interesse ed è da qui che s'intende lo stupore provato sulla firma finale della lettera.
Nel complesso, quindi, tutto torna... anche se il cambio di rotta non l'ho percepito così forte come avrebbe, forse, dovuto essere: "Medicina o mare?"

Ciao Shangai, ben ritrovata!
La storia non è male: la narrazione è assai fluida e chiara a livello espositivo, così come i personaggi e la trama stessa.
Il tema del contest ci può stare in questo racconto, ma forse c'è un po' di linearità in eccesso: non ho trovato particolare originalità nella storia e, già dal momento in cui si fa riferimento all'acqua, ho intuito dal titolo che la terra sarebbe stata il vero elemento in questione.
Il finale non è particolarmente originale, anche se mi ha suscitato ilarità la presunta sorte toccata al membro dello stupratore: "Si è fuso con il legno della ninfa?"
Avrei approfondito di più questo aspetto che poteva render più carino il termine della storia.

Ciao Matteo, ben ritrovato!
Il tuo racconto verte molto sulla narrazione poetica, legata a ricordi su fatti realmente accaduti in merito al fiume Meduna e alle centrali idroelettriche che gli uomini hanno costruito. Un frammento di vita, di storia, di esistenzialismo che ha costretto questa persona, la nonna del protagonista, ancora una volta a ricordare con malinconia la sua vita.
Il finale mi ha lasciato un po' perplesso per la sua semplicità, ma sono sicuro che ciò sia successo più per un limite mio che per un effettivo errore di narrazione.
Il tema del contest è rispettato, seppur in maniera lieve.

Ciao Filippo, ben ritrovato!
Il racconto l'ho trovato molto lineare e, dunque, semplice: la narrazione è buona, anche se avrei speso qualche parola in più per la seconda parte e qualche parola in meno per la prima.
Il tema del contest è rispettato.
Ciononostante, non ho percepito particolari elementi di originalità nella vicenda, se non la vera 'sorpresa' che contiene la cassa: il climax è dunque a metà del racconto, non alla fine o all'inizio, pertanto avrei osato un po' di più.
La prima parte è molto, troppo statica, e l'avrei resa più snella, magari sintetizzando qualche frase.

Ciao Emiliano, ben ritrovato!
La storia sembra accumulare frammenti di omicidi realizzati e mancati dove la mente del protagonista presenta delle distorsioni interessanti: la pistola, che lui chiama Giulia, si materializza di persona dinanzi a lui in uno dei tanti incontri.
Non è male, anche a livello narrativo: ciò che mi sfugge, tuttavia, è il nesso fra tutto, il filo che collega queste piccole vicende molto diverse fra loro che costituiscono poi l'intero racconto.
Il tema del contest non ho compreso appieno se sia stato rispettato o meno, anche se ho percepito una sorta di "redenzione" da parte del protagonista lungo la lettura... il che lo confermerebbe nel caso.

Ciao Giovanni, ben ritrovato!
Il tuo racconto mi ha lasciato non pochi dubbi, se devo essere sincero: lo stile è anche carino, ma succede tutto troppo in fretta e anche la contestualizzazione, che sicuramente pian piano si può provare a comprendere, fatica a delinearsi per quanto dovrebbe... il che non sarebbe neanche male, se non fosse che l'intera storia non sono riuscito ad afferrarla nel senso logico. Forse di logico non esiste (e non deve esistere) nulla in questo racconto, ma sono molti i dubbi irrisolti, a partire dalla scelta dei nomi, per i quali hai usato soltanto una lettera (presumo l'iniziale): come mai?
Neppure il tema, non avendoci capito molto, so se risulta rispettato... ma questo è sicuramente anche dovuto a un mio limite della comprensione globale del testo.

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Un’altra occasione, di Stefano Moretto
Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo
Ninfa, di Shanghai Kid
Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta
Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio

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Davide_Mannucci
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 18 novembre 2021, 12:04

Ecco i miei commenti con la classifica. Come sempre ho dovuto sudare. Dalla quarta posizione in giù le differenze sono davvero date da dettagli piccolissimi.

1 - Un’altra occasione, di Stefano Moretto
2 - Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
3 - Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio
4 - Ninfa, di Shanghai Kid
5 - Le rotte dell’avventura, di Pietro D'Addabbo
6 - Il fiume delle piaghe di Matteo Mantoani
7 - Verso nuovi mercati di Dario Cinti
8 - Un’ultima cassa di Filippo Rubulotta


1 - UN’ALTRA OCCASIONE

Ciao Stefano! Piacere di averti letto.
Cher dire? Solo bravissimo. Il tema è centrato perfettamente e lo stile è il tuo :)
Un racconto che si legge benissimo in tutti e due i sensi. Anzi, è bello rileggerlo partendo dai 15 anni a salire. Mi hai commosso e lasciato un senso di profonda amarezza addosso, il che vuol dire che l’operazione empatia è più che riuscita. Per me un racconto da dieci e lode.
BRAVISSIMO!

A presto

2 - IL SORRISO DI GIULIA

Ciao Emiliano! Un vero piacere averti letto!
Un racconto fatto di tante parti, all’apparenza frammentato ma legato insieme da un filo narrativo ben gestito.
Nonostante la suddivisione del testo, si capisce molto bene la trama e hai reso benissimo anche il conflitto interiore del protagonista. La sua trasformazione avviene in modo sofferto e graduale e alla fine muore ma per rinascere n el sorriso eterno di Giulia.per me una prova più che buona!

A presto!

3 - AL SIGNOR A PIACE COSì

Ciao Giovanni! Piacere di leggerti ancora.
Per quanto riguarda il tuo stile, apprezzo molto la tua versatilità e in questo caso ho apprezzato uno stile che solo all’apparenza sembra confuso ma che poi ritrova tutti i pezzi per strada. Un racconto meravigliosamente disgustoso e a tratti esilarante . Hai seminato perfettamente ogni elemento e il risultato è quello di una lettura scorrevole e piacevole. Bravo.
Mi piace questa ventola che torna ossessivamente a scandire il ritmo del racconto.
Il tema è centrato e secondo me è un’ottima prova.
Un racconto da podio sicuramente.

A presto

4 - NINFA

Ciao Shangai, piacere di leggerti.
Racconto un po’ strano il tuo che mi trova combattuto. Lo stile, al netto di qualche virgola mancante e di qualche a capo di troppo, è molto buono e questo mi ha aiutato a non perdermi. Sì, il tuo stile mi piace.
L’inizio l’ho trovato poco originale e pesante ma poi...boom...prende il volo. Ho apprezzato l’allegoria finale e ho trovato finalmente te quell’empatia che mancava all’inizio. Una prova più che discreta. Peccato per l’inizio, altrimenti sarebbe stato un racconto che rompeva le scatole al podio.
A presto

5 - LE ROTTE DELL'AVVENTURA

Ciao Pietro, piacere di rileggerti.
Ho apprezzato davvero tanto il tuo stile. La lettura raramente ha rallentato ed è stata piacevole e chiara. Anche la trama e l’idea non è affatto male. Trovo che avresti dovuto caratterizzare meglio il protagonista e il suo conflitto nel rapporto col padre. Allora il racconto sarebbe stato una bomba. Una prova buona con un leggero senso di incompiuto ma resa piacevole da uno stile che trovo migliorato racconto dopo racconto. Purtroppo il gruppo è bello tosto e la classifica è dura da stilare ma non hai sfigurato per niente, anzi.
A presto

6 - IL FIUME DELLE PIAGHE

Ciao Matteo! Ben ritrovato!
Il tuo racconto non mi è dispiaciuto, anche se trovo che avresti potuto giocartela meglio ma mi rendo conto che ti sei mosso su terreni che ti piacciono meno. Apprezzabile comunque l’aver sperimentato.
Il racconto ha un potenziale enorme. Potevi esaltare maggiormente il tocco guaritore della nonna, magia acquisita dal fiume. Lambisce le case e acquista un potere che spoglia il nipote della sua apatia e freddezza. O comunque io l’ho letta così. Una prova niente male, direi abbastanza buona, al di sotto dei tuoi standard ma per niente da buttare, anzi.
A presto!

7 - VERSO NUOVI MERCATI

Ciao Dario, piacere di leggerti!
Mi hai un po’ spiazzato alla fine quando spunta un Flavio mai visto prima, poi ho capito che era Fulvio brutalmente rinominato da un tuo lapsus.
Racconto tra il surreale e il comico. Una situazione che rendi bene, anche grazie a uno stile scorrevole. Non. mi ha convinto il nonno col rigone di coca che ho trovato un po’ forzato. Per il resto direi una prova discreta con qualche lacuna ma sicuramente piacevole da leggere.

A presto

8 - UN’ULTIMA CASSA

Ciao Filippo, piacere di leggerti.
Il tuo racconto non mi ha coinvolto purtroppo, anche se potenziale ce n’è eccome. Ho fatto fatica a scorgere il pdv nella prima parte. Sembrava più il racconto di un narratore esterno. Poi subentra improvvisamente Jacob e allora capisci. Mancano considerazioni da parte di Jacob che mi facciano vedere la scena con i suoi occhi, le sue percezioni. La trama è interessante e secondo me dovresti rivedere il tutto in Laboratorio, perché l’idea c’è e anche, in parte, lo sviluppo non è male. L’ultima parte è buona e si riesce a entrare nei panni di Jacob. Il tema è centrato e la declinazione è interessante anche se poco originale.
A presto
Davide Mannucci

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antico
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » domenica 21 novembre 2021, 19:31

Avete ricevuto due classifiche, ve ne dovranno arrivare altre cinque.

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GiulianoCannoletta
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 22 novembre 2021, 22:32

Ecco la mia classifica e relativi commenti. Complimenti a tutti!

1) Un’altra occasione, di Stefano Moretto
2) Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo
3) Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio
4) Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
5) Ninfa, di Shanghai Kid
6) Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
7) Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
8) Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta


Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
Il punto di forza del tuo racconto sta nelle atmosfere che riesci a evocare e anche in una buona resa emozionale.
Riguardo alla forma ho trovato un po' pesanti alcuni dialoghi. In particolare nel finale due battute più lunghe della nonna in cui intervalli frase/beat a più riprese. Probabilmente l'intenzione era quella di restituire un dialogo più "cinematografico", con le espressioni e le azioni della nonna mentre parla, ma l'effetto che mi ha fatto nel leggerlo è stato più un effetto singhiozzo, spezzando la fluidità della battuta in un momento importante del racconto.
Molto bella l'interpretazione del tema.


Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio
Un racconto in cui hai reso bene l'ossessione del nostro protagonista. In prima lettura non mi aveva convinto, ma con le successive ne ho apprezzato lo stile un po' disturbato.
Tutto torna nell'affresco che hai delineato, i nomi che sono solo iniziali, i dialoghi secchi dove a volte non si capisce chi parla, la personificazione delle parti del corpo e dei sex toys e la ventola a scandire il tutto. Pare a tratti di essere confusi e annebbiati come il nostro Signor A, che da buon ossessivo non vuole alcun cambio di rotta.


Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
Il racconto è scritto molto bene e il tema è centrato, il cambio di rotta inteso come tentativo di redenzione di un killer stanco di dispensare morte. Credo però che soffra un po' nel ripetersi di scene molto simili. Da una parte era forse inevitabile per il tipo di storia che hai ideato: omicidio dopo omicidio si percepisce la stanchezza del nostro protagonista. Dall'altra, tutta la storia si appesantisce un po' e l'ultima scena diventa prevedibile.
Ottimo il cambio dalla prima alla terza per scandire le diverse temporalità, e bellissimo il dettaglio della canzone di cui non ricorda più le parole. Nell'ultima rilettura me la sono messa come sottofondo per creare la giusta atmosfera :)


Un’altra occasione, di Stefano Moretto
Racconto bellissimo, davvero. Funziona tutto, la scelta di narrarlo al contrario è vincente. La riga finale, letta alla luce di tutto quello che sappiamo sul futuro dei due protagonisti, lascia un senso di rimpianto e nostalgia fortissimi. L'ho riletto più volte, per trovare qualcosa da segnalarti, un consiglio da affiancare ai complimenti, ma non mi è venuto in mente niente. Lascerei tutto così.


Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
In una prima lettura alcune delle tue trovate mi erano apparse un po' esagerate e irrealistiche. Parlo del pestaggio iniziale con tanto di calcio rotante stile film di kung fu, o del campionario di droghe già pronte all'uso che Fulvio sfodera nel finale. In realtà a rileggerlo sapendo già cosa aspettarmi ho apprezzato di più anche questi dettagli più "grotteschi" che comunque sono assolutamente coerenti con il tono che hai dato al racconto.
Un racconto divertente e un'interpretazione del tema originale.


Ninfa, di Shanghai Kid
Mi accodo ai commenti sulla punteggiatura, ho avuto qualche difficoltà con i dialoghi nella prima parte, l'azione del personaggio parlante è meglio metterla sullo stesso rigo della battuta.
Un racconto forte, la parte finale è sicuramente d'impatto, col richiamo al mito di Apollo e Dafne.
Quello che mi ha convinto meno è il percorso con cui porti il lettore al finale. Le prime due parti sono a mio avviso un po' troppo lente, con una serie di dettagli non sempre essenziali per la storia che in un racconto così breve appesantiscono il tutto.
In sintesi un bel racconto, ma un po' squilibrato nella struttura.


Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta
Condivido alcune delle osservazioni di chi mi ha preceduto, la prima parte mi pare che rallenti l'ingresso del lettore nella storia invece che facilitarlo, e nella scena del mostro manca un po' di pathos. Manca anche un po' di introspezione del protagonista che ci permetta di appassionarci al suo sacrificio finale. L'idea è buona ma per essere sviluppata al meglio credo che avrebbe avuto bisogno di più spazio o di un'organizzazione diversa dei paragrafi.


Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo
Il tuo racconto è stato una piacevole sorpresa. Le prime scene sono scorrevoli e ben scritte, con dialoghi credibili e dettagli che aiutano molto nel figurarsi le scene. Ma fino all'ultimo mi sono chiesto dove tu volessi andare a parare. La lettera finale mi ha strappato un sorriso e mi ha permesso di rileggere con un altro occhio anche tutti gli indizi che avevi seminato nel testo.
Complimenti, mi è piaciuto molto.
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Michael Dag
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 23 novembre 2021, 15:18

1 -Verso nuovi mercati, di Dario Cinti,
2 -Un’altra occasione, di Stefano Moretto,
3 -Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo,
4- Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio,
5- Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte,
6- Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani,
7- Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta,
8- Ninfa, di Shanghai Kid,




Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani,
Un fiume deviato, interpretazione davvero originale!
Ho apprezzato la lentezza della narrazione, azzeccatissima per quello che hai voluto narrare.
Mi è piaciuta meno invece la mancanza di focalizzazione sui protagonisti, a parer mio saltelli troppo spesso tra fabio e la nonna, uno dei problemi principali della terza persona presente.
Buono il linguaggio, ottima scelta di parole e metafore, ma stai attento alle ripetizioni, soprattutto quando vuoi passare la telecamera da un protagonista all'altro (come dicevo, il guaio della 3presente).
Fabio sospira 3 volte, si schiarisce la gola due, anche la nonna ha molti beat che parlano di respirazione.
Immagino sia una scelta voluta, ma li ho trovati eccessivi.

Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio,
Ciao Giovanni, per la terza volta di fila ti trovi sul mio tavolo operatorio, ma stavolta non sarò così spietato.
Il racconto mi è piaciuto. L'atmosfera che hai creato, seppur al limite del grottesco rende benissimo la perversione del protagonista.
Ottimo elemento, la ventola. Un dettaglio insignificante ma che per mrA cambia tutto, tanto è schiavo delle sue emozioni e fantasie.
Bella la scena della riunione dove lui sta fantasticando a occhi aperti, resa davvero benissimo.


Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte,
Un cambio di mentalità per questo spietato killer che alla fine, ritrova a caro prezzo la sua parte umana.
Finale un po' prevedibile se devo essere onesto, mi ha ricordato molto il film Leon.
La voce del protagonista è fatta bene, fredda e cupa al punto giusto.
Piccola nota: quando dici "una ragazza raccolta in posizione fetale giù in fondo" ci ho messo un po' a immaginarmi la scena.



Un’altra occasione, di Stefano Moretto,
Geniale l'idea di raccontatre la storia al contrario. Timeline gestita benissimo e informazioni lasciate al momento giusto.
Il cambio di rotta, atteso tutta la vita che però non ci è mai stato fa riflettere chiunque, credo.
Ottimo, veramente.
Unica critica, all'inizio del paragrafo dei 33 anni mi sono perso nel dialogo, ho dovuto rileggere un paio di volte per capire bene.


Verso nuovi mercati, di Dario Cinti,
Mi hai regalato una sincera risata, e ti ringrazio!
Il racconto si legge bene, la scena del pestaggio iniziale fa capire subito che le cose non girano benissimissimo per il protagonista e ero curioso di vedere come se la sarebbe cavata.
Personalmente, lavorerei meglio il realismo del tutto.
All'inizio parli di vendere erba ai ragazzini, ok, purtroppo è una pratica molto comune in alcune periferie urbane.
Ma poi te ne esci con una valigia di cocaina e siringhe già pronte (cosa che non so se è fattibile, che io sappia l'eroina si scioglie sul momento).
Ecco, mi ha fatto strano che quelli che sembravano spaccini di bassa lega abbiano accesso a così tanta roba pesante e abbiano provato a vendere al parchetto delle famiglie. Ma alla fine, se uno si mette a fare certe cose, è perché il cervello non gli funziona proprio alla grandissima, quindi ci sta.
Lo stile è buono, e anche il registro linguistico, seppur migliorabile con qualche sporcatura, va bene.



Ninfa, di Shanghai Kid,
Purtroppo, non posso dichiararmi entusiasta, perdonami.
Ho letto fino alle ultime righe chiedendomi "Quand'è che succede qualcosa?"
E quando è successa, era la cosa più ovvia.
Personalmente, ho trovato difficoltà a seguire i dialoghi impaginati con
-dialogo
frase
-dialogo
non riuscivo a capire quando finiva uno e iniziava l'altra.
Alla fine ti sei ripresa col colpo di scena finale, ma era troppo tardi…




Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta,

La storia in se non è male, ma ha un grosso difetto: il mostro sembra uno di quei pupazzoni che saltano fuori all'improvviso nei lunapark.
Ha una descrizione troppo generica, e non lo vediamo mai in azione se non qualche comparsa ferita generica.
Insomma, manca il pathos.
"Quella cosa non deve raggiungere la terraferma" mi pare un po' troppo affrettata come conclusione.
Secondo me le soluzioni per migliorare quella che è un ottima idea e un ottima interpretazione del tema sono due:
1- tagliare del tutto la prima parte, limitarsi a dare le info al lettore durante il brindisi del capitano.
2- tagliare il finale, lasciare più spazio al mostro in azione e… come andrà a finire? Riuscirà il nostro eroe a raggiungere il timone?


Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo,
Che dire, un interpretazione davvero originale! Cambiare comportamento per sopravvivere, davvero una bella pensata.
ben fatta anche la gestione dei quattro paragrafi, ognuno capitolo a se, che non stona con gli altri.
Forse un po' freddina la presenza del protagonista, ma quando ho iniziato a sospettare chi fosse, non ne ho sentito più bisogno.
Nulla da dirti sullo stile. È vero che alcuni momenti risulta un po' "lenta", ma vista la natura del racconto, l'epoca e l'atmosfera che hai creato, per me va benissimo così.

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Andrea Lauro
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 24 novembre 2021, 12:07

CLASSIFICA:
Interessante cambio di passo, in questa edizione a 5.000 caratteri. Rispetto alle passate, ho notato che sono emerse problematiche nuove e diffuse. Principalmente, la difficoltà nella gestione del plot e la comprensione alla prima lettura. Questo mi fa pensare che i 1000 (2000) caratteri in più ci abbiano portati a osare maggiormente sugli elementi narrativi. Qualche volta l’effetto risultante è stato buono, qualche volta ha penalizzato.

1 Al signor A piace così, di Giovanni Attanasio
2 Un’altra occasione, di Stefano Moretto
3 Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
4 Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
5 Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
6 Ninfa, di Shangai Kid
7 Le rotte dell’avventura, di Pietro D’addabbo
8 Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta

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6 Ninfa, di Shangai Kid
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7 Le rotte dell’avventura, di Pietro D’addabbo
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antico
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 24 novembre 2021, 19:10

Cinque classifiche ricevute, ne dovranno arrivare altre due.

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Fagiolo17
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 24 novembre 2021, 19:25

Classifica:

1. Al signor A piace così, di Giovanni Attanasio
2. Un’altra occasione, di Stefano Moretto
3. Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
4. Ninfa, di Shangai Kid
5. Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
6. Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
7. Le rotte dell’avventura, di Pietro D’addabbo
8. Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta



Al signor A piace così, di Giovanni Attanasio


Ciao Giovanni!
Spettacolare. Mi è piaciuto tantissimo. Pecca di chiarezza, per avere tutti i tasselli al loro posto ho dovuto leggerlo una seconda volta, ma l'ho riletto volentieri proprio per la forza espositiva e la potenza dei contenuti, quindi bene così.
Una delle rivisitazioni del tema che ho preferito in questa edizione, quindi complimenti.
Sono d'accordo con Lauro, forse su lunghezze maggiori potrebbe dare fastidio al lettore, ma sulle 5.000 battute funziona che è una meraviglia.


Un’altra occasione, di Stefano Moretto


Ciao Stefano e piacere di averti letto.
Hai azzeccato questa storia a ritroso. Ho letto il primo paragrafo non capendo quasi nulla, l'ho riletto alla fine, dopo aver goduto del resto della storia e tutta l'empatia e sbocciata di botto.
Ben fatto e ben reso, realizzazione rischiosa e particolare ma che in questo caso per me ti ha premiato.
Non ho ancora finito di leggere gli altri racconti (questo mese sono stato pessimo, lo ammetto) ma sicuramente il tuo merita il podio.


Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani


Ciao Matteo e piacere di averti letto.
Racconto dai toni intimisti che richiama ricordi e emozioni.
Seppure non siano i racconti che più apprezzo come genere, devo dire che hai fatto un ottimo lavoro.
Senza bisogno di grossi twist hai condotto per mano il lettore in questa storia lieve e delicata fino al finale. Di solito anche tu ti aggiri in altri lidi, ma hai fatto bene a sperimentare!
Bravo una bella prova.


Ninfa, di Shangai Kid

Ciao Elisa e piacere di averti letta.
La storia mi è piaciuta molto. La parte migliore è quella dove Carlo cerca di forzare Laura. Quella l'hai descritta davvero bene.
Anche il colpo di scena finale arriva con la giusta forza, anche se avrei dato qualche dettaglio in più per aggiungere concretezza alla scena e farla capire meglio.
Sui dialoghi hai fatto un po' un casino! XD
io non sono un amante dei trattini, passa al lato oscuro delle caporali, vedrai che ti troverai molto meglio come chiarezza e sarà più facile mettere le azioni sulla stessa riga di chi parla!
La fluidità del testo ne gioverà!
A conti fatti un racconto che ho apprezzato molto, al netto di qualche difetto stilistico assolutamente rimediabile!
Alla prossima!


Verso nuovi mercati, di Dario Cinti

Ciao Dario e piacere di averti letto.
Racconto dal taglio pulp e divertente.
La scena finale mi ha divertito, nonostante sia molto sopra le righe segue il mood del resto del racconto, quindi la trovo assolutamente azzeccata.
Ho notato il cambio di nome e mi ha stranito per un istante, ma nulla di grave.
Complessivamente una buona rivisitazione del tema, bravo.


Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano e piacere di leggerti come al solito.
Il tuo racconto mi è piaciuto, ma devo ammettere di averlo dovuto leggere 3 o 4 volte prima di cogliere tutte le sfumature.
E tutte tutte le ho colte solo leggendo lo spoiler di spiegazione nei commenti.
Quindi al di là della trama e dello stile che ho molto gradito il racconto rimane zoppo per la poca chiarezza.
Se lo avessi capito alla prima lettura sarebbe stato sicuramente da podio. A causa della mia incomprensione rischia di perdere qualche posizione.


Le rotte dell’avventura, di Pietro D’addabbo

Ciao Pietro e piacere di averti letto.
Racconto interessante, soprattutto grazie al guizzo finale che getta una nuova luce su tutto il resto del testo.
La lettura risulta un po' lenta nella parte iniziale soprattutto a causa di qualche frase un po' troppo ridondante.
La suddivisione in quattro parti funziona, anche se di solito su queste lunghezza preferisco una scena unica con più dettagli, credo dia più forza al racconto.
La seconda porzione è quella riuscita meglio, col conflitto gestito molto bene e assolutamente credibile.
In bocca al lupo per questa edition.


Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta

Ciao Filippo e piacere di averti letto.
L'idea poteva essere interessante anche se non innovativa (ma non esiste più niente di nuovo, lo ripeto a ogni edizione), però doveva essere gestita un po' meglio. Il mostro poppa fuori dalla cassa un po' a caso, senza motivazioni, inaspettato, e per questo stranisce. La parte iniziale non crea sufficiente mistero per il disvelamento del mostro nascosto.
Se il damarino avesse avuto un atteggiamento più disperato, o avesse sudato per l'ansia di caricare un mostro su una nave, o comunque qualcosa che ci avesse messi sull'attenti, il risultato finale sarebbe stato molto più forte.
E anche il mostro, due o tre dettagli precisi e concreti e via!
Poi ci sono alcune ripetizioni soprattutto nella parte iniziale, ma capisco che scrivere su MC è sempre ostico per la fretta di realizzare un'opera e per la difficoltà di rispettare il tema.
A rileggerci alla prossima.

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david.callaghan
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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 24 novembre 2021, 23:40

Il fiume delle piaghe

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Al Signor A piace così

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Il sorriso di Giulia
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Un'altra occasione
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Verso nuovi mercati
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Ninfa
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Un ultima cassa
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Le rotte dell'avventura

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La mia classifica
1 Un'altra occasione
2 Al Signor A piace così
3 Verso nuovi mercati
4 Il sorriso di Giulia
5 Le rotte dell'avventura
6 Il fiume delle piaghe
7 Un ultima cassa
8 Ninfa

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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 25 novembre 2021, 20:13

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche la mia.

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Re: Gruppo CINQUANTA SFUMATURE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » domenica 5 dicembre 2021, 18:19

Scusandomi per il ritardo, ecco a voi la mia classifica!

1) Un’altra occasione, di Stefano Moretto
Una struttura decisamente interessante e, direi, anche più che riuscita. Un racconto fruibile sia dall'inizio che dalla fine, ben studiato. Non ho particolari rilievi da farti se non quel GIOVA che si ripete più volte nella parte centrale del racconto che mi sta bene quando a pronunciarlo è uno dei protagonisti, ma che non apprezzo vedere allargato al narratore. Tema più che centrato in modo alquanto riuscito. Per me un pollice su (ma quei GIOVA non si possono leggere) ;)
2) Verso nuovi mercati, di Dario Cinti
Penso che questo sia un racconto riuscito: arriva dove volevi portarlo e, al netto di una parte centrale non pienamente convincente per uno stile che mi è parso meno brillante, non vedo grosse problematiche se si esclude il refuso sul nome. Buona anche la declinazione del tema. Pollice quasi su per me.
3) Ninfa, di Shanghai Kid
Dunque, il racconto è ben scritto e l'ho apprezzato parecchio (al netto della problematica sui dialoghi già da molti rilevata) però mi sembra ci sia un disequilibrio che va a minare il quadro generale. In soldoni, la protagonista appare sempre sicura e consapevole e ho apprezzato tantissimo le pennellate che dai soprattutto durante la parte iniziale della cena. Il problema è che, per ovvia mancanza di spazio, sei costretta ad accelerare e a trasformare Carlo in un mostro in modo troppo repentino rispetto ai tempi che ti eri presa fino a quel punto. Così si arriva a un finale che, seppur scontato, si sarebbe dovuto palesare con altri tempi per non apparire meccanico. Sia chiaro, sto facendo le pulci perché la mia valutazione è un pollice tendente verso l'alto in modo solido e quasi brillante, ma il peccato originario qui sta in un racconto pensato per, forse, un diecimila caratteri e non cinquemila.
4) Il sorriso di Giulia, di Emiliano Maramonte
Dunque, le sfumature mi sono arrivate tutte in prima battuta, ma devo ammettere di non condividere le tue scelte. Lo stile è ottimo ea lettura a prova di bomba, ma non ho apprezzato il cambio alla terza e ritengo che non sia ben seminato (nonostante la semina ci sia) il suo cambio in atto. Cerco di spiegarmi: lo esponi e lo mostri, ma non mi sono sentito tirato dentro il travaglio interiore del protagonista. In buona sostanza, mi sembra un tell ben mascherato dalla tua notevole skill. Mi rendo conto di essere parecchio esigente, ma state diventando tutti sempre più bravi e le problematiche (ed è un lusso dirlo) si possono trovare nelle scelte e non nell'esecuzione tecnica. In ultimo, ho trovato esagerato mettere a rischio il ragazzo, quantomeno in rapporto al poco spazio dato al committente (se avesse avuto più spazio avresti potuto convincerci su un carattere da rischiatutto). Concludendo, per me un pollice tendente al positivo in modo solidissimo, ma non brillante.
5) Il fiume delle piaghe, di Matteo Mantoani
Un racconto che punta tutto sulle sensazioni ed emozioni, ma che, idea mia, vede nella sua struttura il suo più grosso limite. Costruisci la scena partendo dalla barca e prendendoti il tuo tempo, ma quando si arriva al cuore del racconto mi sembra tutto filare via troppo liscio, quasi come se bastasse dire che quella era la sua casa e che aveva avuto difficoltà nel riadattarsi per innescare la reazione emotiva nel lettore. Nella mia mente rimane più impressa quella mano che prende contatto con il fiume rispetto al ritorno all'antica casa, tanto per dire, e questo è segno di un equilibrio non trovato e non corretto. Resta il fatto che la lettura è piacevole e il messaggio arriva, ma se il pollice è tendente al positivo in modo solido, ma non brillante e non su il motivo sta in questo tell ben mascherato che mi ha impedito di "sentire" un racconto che proprio di percezioni ed emozioni doveva vivere.
6) Le rotte dell’avventura, di Pietro D’Addabbo
Credo che il tuo stile stia trovando una maturazione davvero invidiabile, dal punto di vista formale non ho appunti da fare. Ne ho, invece, riguardo alle scelte narrative perché se è vero che si capisce l'identita del protagonista non appena entrano in scena le Galapagos è anche vero che mi sembra esserci uno squilibrio tra le prime due parti e le successive, troppo veloci e con una costante sensazione di "non c'è altro da aggiungere, il dado è tratto". Cerco di spiegarmi su quest'ultima affermazione: mio parere, non mi sono mai sentito tirato dentro il protagonista, non ho mai compartecipato sulla sua evoluzione, sui suoi contrasti interiori perché tutto rimane all'esterno. La scena con il padre è la più riuscita perché inscena un conflitto padre figlio basato sulla scelta lavorativa, ma il focus non viene mai allargato, o non l'ho percepito io, al campo di battaglia tra status quo e innovazione. Per quanto detto, il mio giudizio è un pollice tendente al positivo in modo solido e non brillante che si piazza dietro al parivalutato racconto di Mantoani.
7) Un’ultima cassa, di Filippo Rubulotta
Penso ti sia già stato detto tutto e da parte mia non posso che confermare: il pdv è molto passivo, non si capisce come si sia aperta la cassa, il mostro e il contesto in generale è eccessivamente generico, manca di carattere. Aggiungo che ho storto un po' il naso sulla conclusione perché dirigere la nave contro gli scogli non è garanzia di successo nell'eliminare una bestia ormai libera che scorrazza sul ponte della nave. Insomma, il racconto si legge bene, questo sia chiaro, ma al netto dei problemi evidenziati vorrei in effetti puntare l'attenzione più sulla mancanza di carattere del complesso. Direi che dovresti lavorare soprattutto su quello perché gli strumenti li hai, bisogna solo fare suonare le note dello spartito in modo più chiaro. Pollice tendente verso il positivo anche se un po' al pelo, questa volta.
8) Al Signor A piace così, di Giovanni Attanasio
Letto tutto, commenti e tuo spiegone, e devo ammettere di non avere apprezzato. Capisco la logica che hai seguito (che non mi sembra essere stata colta dai lettori), ma troppa simbologia è sempre rischiosa perché rischia di rimanere in canna (e sono uno di quelli che anni fa andava secco di simbolismo) e mi sembra che questo sia il caso, sicuramente con me. Insomma, non mi è arrivato per nulla e nonostante una triplice lettura non sono riuscito a trovare una chiave di lettura che ritenessi corretta. Resta il fatto che la narrazione è di gran livello, ma del resto le tue qualità sono indiscusse. Pertanto, perdonami, ma devo posizionarmi su un pollice ni tendente al positivo per lo stile.

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