Grazie di tutto

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 dicembre 2021 con un tema del Collettivo Italiano di Fantascienza!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Grazie di tutto

Messaggio#1 » lunedì 20 dicembre 2021, 22:53

Grazie di tutto
di Morena Bergamaschi

La mano rugosa aveva ancora una stretta forte e la pelle ruvida grattò il palmo della mia. Gli occhi erano socchiusi e le labbra serrate dal dolore.
«Nonno, sei soddisfatto della tua vita?»
«Sai, piccolo mio, non si è mai felici alla mia età.» Le nocche si strinsero sul bracciolo della sedia a rotelle. «Portami al sole, ti prego.»
Lasciai la sua mano, gli accarezzai le spalle e lo spinsi sul terrazzo della casa di riposo.
«Guarda che cielo splendente.»
Nel blu, un gabbiano emise il suo richiamo, scese in picchiata verso il porto e scomparve tra le barche.
Nonno si grattò la fronte. «Non rimpiangere il passato o ti ritroverai vecchio troppo presto.» Sospirò e chiuse gli occhi.
Le voci dei pescatori riempivano l'aria e il nostro silenzio. La temperatura cominciò a scendere. «Vado a prenderti una coperta. Comincia a fare freschino.»
Rientrai e afferrai un plaid abbandonato su una sedia del grande salone. Alcuni anziani erano seduti davanti alla televisione, altri guardavano fuori dalle vetrate. Nessuno parlava. Nessuno riceveva visite, almeno tutte le volte che c'ero io.
Uscì e raggiunsi il nonno. Lo avvolsi nella coperta e lo vidi sorridere.
«A che stai pensando?»
I suoi occhi si fissarono nei miei, mi accarezzò il viso e sorrise. «Cosa ti turba, piccolo mio?»
«Mi spaventa l'idea di perderti.» Una lacrima scese lungo la guancia. «Hai cercato di prepararmi, ma non sono pronto.» Mi inginocchiai e appoggiai la testa sulle sue gambe.
La sua mano si appoggiò sulla mia spalla. «Sapere che tu mi ricorderai, con affetto, è un grande regalo.»
Alzai la testa. Il suo viso era illuminato dal rosso del tramonto, un sorriso tirato gli disegnava grosse rughe intorno alla bocca.
Un brivido lo percorse dalla testa ai piedi.
«Rientriamo nonno?» Aspettai la sua risposta, che non arrivò. «Nonno? Nonno?» Lo scossi e la sua mano scivolò oltre il bracciolo della sedia a rotelle.
«Mi hai lasciato da solo ad affrontare il mondo!» Strinsi i pugni. Piansi tutte le lacrime che avevo. Il buio ci aveva avvolti, ma la serenità del suo volto mi rischiarò il cuore.
Mi voltai verso il salone. Gli sguardi degli altri anziani erano puntati su di noi. Loro sapevano, loro capivano e, forse, ti invidiavano caro nonno.
Lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla fronte così come faceva lui quando mi metteva a letto da bambino.



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antico
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#2 » lunedì 20 dicembre 2021, 22:58

Ciao Morena e bentornata dopo alcune edizioni di assenza! Tutto ok con i parametri, buona CIF EDITION!

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Andrea Lauro
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#3 » martedì 21 dicembre 2021, 6:49

Ciao Morena, un pezzo toccante che secondo me non ha sviluppato al pieno la sua potenzialità. Come direbbe l’Antico, ti è rimasto il colpo in canna. Inoltre ho notato una serie di sviste o ripetizioni che non hanno aiutato nella resa. Te li evidenzio:
Il nonno sorride tre volte: Lo vidi sorridere / sorrise / un sorriso tirato

Molto vicine, trovi queste due frasi con ripetizione di struttura e termini: e APPOGGIAI la testa sulle sue gambe. / La sua mano si APPOGGIò sulla mia spalla
“La temperatura cominciò a scendere.” Questa è difficile da notare mentre succede. Ti accorgi che è già scesa. Meglio ancora, hai una reazione per il fatto che è scesa.
“ALCUNI anziani erano seduti davanti alla televisione, ALTRI guardavano fuori dalle vetrate. Nessuno parlava. Nessuno riceveva visite, almeno [tutte] le volte che c'ero io. Uscì (USCII) e raggiunsi il nonno.” Preciso che in un altro contesto, senza tutte quelle altre sviste, non avrei avuto da dire sulla formula alcuni/altri. Ma qui balza all’occhio perché è un ulteriore elemento di incertezza, che si assomma.

“Piansi tutte le lacrime che avevo. Il buio ci aveva avvolti, ma la serenità del suo volto mi rischiarò il cuore.” Qui stai forzando le emozioni sul lettore, tra l’altro in retrospettiva (ed è un rischio quando usi la prima al passato). Da uno svolgimento che sembra in presa diretta, acceleri improvvisamente e fai considerazioni su periodi di tempo più lunghi: Piansi tutte le lacrime che avevo (che tra l'altro è un cliché linguistico) e il seguente la serenità del volto che rischiara il cuore (altro cliché).
Insomma, buono il tentativo ma ci sono un po’ troppe imprecisioni e generalizzazioni che hanno penalizzato il testo.
Mi rendo conto di aver fatto notare molto, ma c’è un filo rosso che collega tutti questi elementi: individualo, taglialo e sono convinto che ci sarà un salto.
andrea

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#4 » martedì 21 dicembre 2021, 9:24

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Morena, un pezzo toccante che secondo me non ha sviluppato al pieno la sua potenzialità. Come direbbe l’Antico, ti è rimasto il colpo in canna. Inoltre ho notato una serie di sviste o ripetizioni che non hanno aiutato nella resa. Te li evidenzio:
Il nonno sorride tre volte: Lo vidi sorridere / sorrise / un sorriso tirato

Molto vicine, trovi queste due frasi con ripetizione di struttura e termini: e APPOGGIAI la testa sulle sue gambe. / La sua mano si APPOGGIò sulla mia spalla
“La temperatura cominciò a scendere.” Questa è difficile da notare mentre succede. Ti accorgi che è già scesa. Meglio ancora, hai una reazione per il fatto che è scesa.
“ALCUNI anziani erano seduti davanti alla televisione, ALTRI guardavano fuori dalle vetrate. Nessuno parlava. Nessuno riceveva visite, almeno [tutte] le volte che c'ero io. Uscì (USCII) e raggiunsi il nonno.” Preciso che in un altro contesto, senza tutte quelle altre sviste, non avrei avuto da dire sulla formula alcuni/altri. Ma qui balza all’occhio perché è un ulteriore elemento di incertezza, che si assomma.

“Piansi tutte le lacrime che avevo. Il buio ci aveva avvolti, ma la serenità del suo volto mi rischiarò il cuore.” Qui stai forzando le emozioni sul lettore, tra l’altro in retrospettiva (ed è un rischio quando usi la prima al passato). Da uno svolgimento che sembra in presa diretta, acceleri improvvisamente e fai considerazioni su periodi di tempo più lunghi: Piansi tutte le lacrime che avevo (che tra l'altro è un cliché linguistico) e il seguente la serenità del volto che rischiara il cuore (altro cliché).
Insomma, buono il tentativo ma ci sono un po’ troppe imprecisioni e generalizzazioni che hanno penalizzato il testo.
Mi rendo conto di aver fatto notare molto, ma c’è un filo rosso che collega tutti questi elementi: individualo, taglialo e sono convinto che ci sarà un salto.
andrea


Ciao Andrea. Intanto grazie per il feedback e per le molte critiche costruttive.
Tornare a scrivere su MC con una prima batosta così fa un po' male, ma sono tutte critiche giustissime. Beh poi, in fondo, MC serve a migliorarsi e a imparare dai propri errori...quindi grazie grazie grazie.
Ho voluto provare a scrivere al passato perché non lo avevo mai fatto e questo mi ha creato qualche problema nell'organizzare il racconto.
Spero di far tesoro di tutte le indicazioni che mi hai dato.

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Proelium
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#5 » giovedì 23 dicembre 2021, 10:57

Ciao Morena,
bentornata su MC, è sempre un piacere leggerti! Avendo intuito una certa fatica ad affrontare la scrittura, direi che a prescindere dal risultato è già positivo che tu abbia voluto esporti qui, dove fioccano le critiche più dure ma costruttive della rete. In generale, ogni osservazione di Lauro puoi rivenderla a peso d'oro, si racconta di qualcuno che abbia perfino comprato casa...
Nel mio caso specifico, trovo che il tema sia centrato e la storia proceda in maniera lineare: il finale è prevedibile fin dall'inizio; non è necessariamente un male ma te lo faccio presente, così trai le tue conclusioni.
Ho notato anch'io parecchie imprecisioni stilistiche, su cui però non insisto.
Ti do invece un riscontro sul fatto che la tua scrittura sia, almeno a mio vedere, assolutamente di cuore: il potenziale c'è, ma va valorizzato con maggiore controllo; altrimenti corri il rischio di forzare le emozioni e risultare stucchevole. In questo senso, ti rimando al brano di Mannucci del tuo girone: tanto cuore anche lì, ma il pompiere ha domato meglio le fiamme.

In bocca al lupo Morena, e coraggio!

Francesco

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Fagiolo17
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#6 » giovedì 23 dicembre 2021, 17:45

Ciao Morena e piacere di leggerti.
Il racconto è ricco di emozioni, ma difetta di qualcosina a livello stilistico.
Qualche piccolo inciampo qua e là, non mi ha fatto apprezzare al 100% la forza della scena, molto triste e assolutamente ben congeniata.
Non un grosso difetto comunque, l'idea conta molto di più dello stile, anche perchè sullo stile si può lavorare, l'abilità di indagare i sentimenti e trasmetterli invece è innata. Ad esempio a me non vengono bene le storie strappalacrime, sono troppo Gut.
Quindi non sei rientrata con nessuna batosta!
Io invidio la vostra abilità di parlare di sentimenti e suscitarli (vostra nel senso tua e di tutti gli altri a cui viene così naturale) quindi daje!

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Alvin Miller
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#7 » domenica 26 dicembre 2021, 11:17

Ciao Morena,
hai scritto una vicenda che tocca facilmente il cuore, soprattutto il mio che ho perso da non più di un anno il mio nonno preferito (e purtroppo non nel modo sereno di quello del tuo racconto). Ed è una vicenda molto semplice, così tanto da essere quasi priva di errori tecnici. A parte, forse, questa frase:
Il buio ci aveva avvolti, ma la serenità del suo volto mi rischiarò il cuore.

dove ho pensato che nel buio avrebbe un po' di difficoltà a vedere il suo volto. Ti sarebbe bastato inserire il dettaglio di un fascio di luce proveniente dal salone che gli illuminava il viso.

Il problema è che il tuo racconto manca di audacia: non c'è un contesto o dei personaggi abbastanza particolari da essere ricordabili, e il conflitto è appena accennato, tanto da rammentarmi il racconto che io stesso scrissi qualche mese fa (Nonno sabbia). In quel caso la protagonista doveva partire, ma il nonno non voleva lasciare il luogo in cui aveva sempre vissuto, e così alla fine i due si dicono addio.

Tornando a te, il tuo è un compitino svolto molto bene, ma proprio per questo penalizzabile.
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#8 » domenica 26 dicembre 2021, 14:39

Proelium ha scritto:Ciao Morena,
bentornata su MC, è sempre un piacere leggerti! Avendo intuito una certa fatica ad affrontare la scrittura, direi che a prescindere dal risultato è già positivo che tu abbia voluto esporti qui, dove fioccano le critiche più dure ma costruttive della rete. In generale, ogni osservazione di Lauro puoi rivenderla a peso d'oro, si racconta di qualcuno che abbia perfino comprato casa...
Nel mio caso specifico, trovo che il tema sia centrato e la storia proceda in maniera lineare: il finale è prevedibile fin dall'inizio; non è necessariamente un male ma te lo faccio presente, così trai le tue conclusioni.
Ho notato anch'io parecchie imprecisioni stilistiche, su cui però non insisto.
Ti do invece un riscontro sul fatto che la tua scrittura sia, almeno a mio vedere, assolutamente di cuore: il potenziale c'è, ma va valorizzato con maggiore controllo; altrimenti corri il rischio di forzare le emozioni e risultare stucchevole. In questo senso, ti rimando al brano di Mannucci del tuo girone: tanto cuore anche lì, ma il pompiere ha domato meglio le fiamme.

In bocca al lupo Morena, e coraggio!

Francesco


Ciao Francesco. Grazie anche a te per il feedback. Qui su minuti contati tutte le critiche sono costruttive e si possono rivendere a peso d'oro, quindi accetto volentieri anche le tue osservazioni e spero di farne buon uso.
Ho deciso di giocarmi qui un approccio diverso perché è possibile avere molti pareri di persone diverse e così crescere più velocemente, ma in effetti il brano ha molte lacune.
Purtroppo nella vita mi hanno sempre detto che sono troppo di cuore e che dovevo reprimere questo mio lato, a volte riesco "a domare le fiamme" e a volte vincono loro su tutto il resto.
Grazie per i consigli!

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ItaliaLeggendaria
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#9 » domenica 26 dicembre 2021, 14:44

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Morena e piacere di leggerti.
Il racconto è ricco di emozioni, ma difetta di qualcosina a livello stilistico.
Qualche piccolo inciampo qua e là, non mi ha fatto apprezzare al 100% la forza della scena, molto triste e assolutamente ben congeniata.
Non un grosso difetto comunque, l'idea conta molto di più dello stile, anche perchè sullo stile si può lavorare, l'abilità di indagare i sentimenti e trasmetterli invece è innata. Ad esempio a me non vengono bene le storie strappalacrime, sono troppo Gut.
Quindi non sei rientrata con nessuna batosta!
Io invidio la vostra abilità di parlare di sentimenti e suscitarli (vostra nel senso tua e di tutti gli altri a cui viene così naturale) quindi daje!


Ciao Luca. Grazie per le tue parole.
Beh, sono conscia di non aver scritto qualcosa di veramente apprezzabile, ma questo forum permette di migliorare tanto in vari aspetti. Io sono fin troppo heart: nella scrittura mi hanno sempre bocciato questo mio lato (a scuola soprattutto) e spinto a una visione head (che quando subentra mi incasina la scrittura rendendola poco fluida e scorrevole).
Farò tesoro di tutti i consigli, spero, e di fare meglio la prossima volta.
Grazie

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#10 » domenica 26 dicembre 2021, 14:48

Alvin Miller ha scritto:Ciao Morena,
hai scritto una vicenda che tocca facilmente il cuore, soprattutto il mio che ho perso da non più di un anno il mio nonno preferito (e purtroppo non nel modo sereno di quello del tuo racconto). Ed è una vicenda molto semplice, così tanto da essere quasi priva di errori tecnici. A parte, forse, questa frase:
Il buio ci aveva avvolti, ma la serenità del suo volto mi rischiarò il cuore.

dove ho pensato che nel buio avrebbe un po' di difficoltà a vedere il suo volto. Ti sarebbe bastato inserire il dettaglio di un fascio di luce proveniente dal salone che gli illuminava il viso.

Il problema è che il tuo racconto manca di audacia: non c'è un contesto o dei personaggi abbastanza particolari da essere ricordabili, e il conflitto è appena accennato, tanto da rammentarmi il racconto che io stesso scrissi qualche mese fa (Nonno sabbia). In quel caso la protagonista doveva partire, ma il nonno non voleva lasciare il luogo in cui aveva sempre vissuto, e così alla fine i due si dicono addio.

Tornando a te, il tuo è un compitino svolto molto bene, ma proprio per questo penalizzabile.


Ciao Alvin, grazie per il tuo feedback.
Ammetto di essermi concentrata di più sul lato di cambio di stile, che sui personaggi, facendo così un lavoro mediocre. Detto questo ovviamente terrò molto conto dei tuoi consigli e la prossima volta cercherò di delineare maggiormente i personaggi, rendendoli più memorabili.
Grazie ancora.

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Debora D
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#11 » martedì 28 dicembre 2021, 14:23

Ciao Morena, sono contenta di trovarti ancora nell’Arena.
Il tuo racconto è scorrevole e punta molto al cuore dei lettori. Si tratta di una vicenda pacata e malinconica che nella prima parte è anche ben scritta. Mi sono piaciuti i dettagli delle mani, il sole, l’alternarsi con le battute.
Capisco benissimo il desiderio di provare la narrazione al passato, vorrei farlo anche io. Però la prima persona al passato mi dà sempre l’idea di qualcosa che è già successo e che mi stanno comunicando così come è stato, senza spazio per l’aspettativa, al massimo per la curiosità.

Nessuno riceveva visite, almeno tutte le volte che c'ero io. → questa frase mi ha convinto poco, potevi ottenere lo stesso risultato con un Nessuno aveva visite.
Uscì e raggiunsi → refuso, uscii
Piansi tutte le lacrime che avevo.  → questa suona formulare e anche molto breve per il tempo che richiederebbe l’azione

Conclusione: tema centrato con il legame fra tramonto e morte che ho notato essere stato uno dei più gettonati (anche io l’ho scelto). Rispetto a Davide che ha scelto anche lui una cosa simile, qui accade meno e c’è meno movimento. Lo stile è buono e il pdv abbastanza rigoroso.
I beat che hai usato mi sono piaciuti per la maggior parte. Capita spesso di ripeterne alcuni e infatti ti è capitato con il verbo sorridere e i movimenti delle mani, tutte cose che comprendo, avendoci a che fare pure io.

Buona edizione, a presto ;)

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#12 » martedì 28 dicembre 2021, 16:49

Debora D ha scritto:Ciao Morena, sono contenta di trovarti ancora nell’Arena.
Il tuo racconto è scorrevole e punta molto al cuore dei lettori. Si tratta di una vicenda pacata e malinconica che nella prima parte è anche ben scritta. Mi sono piaciuti i dettagli delle mani, il sole, l’alternarsi con le battute.
Capisco benissimo il desiderio di provare la narrazione al passato, vorrei farlo anche io. Però la prima persona al passato mi dà sempre l’idea di qualcosa che è già successo e che mi stanno comunicando così come è stato, senza spazio per l’aspettativa, al massimo per la curiosità.

Nessuno riceveva visite, almeno tutte le volte che c'ero io. → questa frase mi ha convinto poco, potevi ottenere lo stesso risultato con un Nessuno aveva visite.
Uscì e raggiunsi → refuso, uscii
Piansi tutte le lacrime che avevo.  → questa suona formulare e anche molto breve per il tempo che richiederebbe l’azione

Conclusione: tema centrato con il legame fra tramonto e morte che ho notato essere stato uno dei più gettonati (anche io l’ho scelto). Rispetto a Davide che ha scelto anche lui una cosa simile, qui accade meno e c’è meno movimento. Lo stile è buono e il pdv abbastanza rigoroso.
I beat che hai usato mi sono piaciuti per la maggior parte. Capita spesso di ripeterne alcuni e infatti ti è capitato con il verbo sorridere e i movimenti delle mani, tutte cose che comprendo, avendoci a che fare pure io.

Buona edizione, a presto ;)


Ciao Debora, grazie per il tuo feedback.
Diciamo che ero partita con la terza persona al passato, a metà mi sono ritrovata con la prima al presente per chiudere poi con la prima al passato. Ho fatto un caos di tempi verbali e persone che nemmeno io sapevo più in che momento del giorno fossi :D
Ho speso così tanto tempo a sistemare i tempi verbali che ho perso di vista le ripetizioni (e ammetto che al nonno non sapevo cosa fargli fare poiché era sulla sedia a rotelle), ma MC serve anche a farsi riprendere sui piccoli/grandi errori.
Buona edizione anche a te.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#13 » giovedì 30 dicembre 2021, 1:17

DISCLAIMER GENERALE
Come certo saprete qualora rientriate tra le mie (s)fortunate vittime delle edizioni passate, sono solito dedicare parecchio spazio ai commenti. Negli ultimi due mesi ho persino sperimentato un diverso approccio volto proprio a fornire ai singoli autori quanti più spunti possibile. Purtroppo, per quest’edizione non sarà così. Causa trasloco durante i pochi giorni di ferie, questo mese sarò molto più schematico e diretto, ma non per questo superficiale. Chiedo pertanto scusa se l’estrema schiettezza che segue, volta soltanto a raggiungere quelli che riterrò di volta in volta i punti deboli e di forza dei singoli brani, farà risultare le mie parole più brusche di quello che vogliono essere. Insomma, sebbene sia io il primo a privilegiare sempre la forma al contenuto, a voi chiedo di fare l'opposto con i miei commenti: non soffermatevi su come vi dico le cose, ma sulla loro sostanza. ;)

COMMENTO
Ciao Morena.
Non ci crederai, ma negli ultimi tempi mi è capitato di leggere più di un romanzo in prima persona al passato (l’ultimo, Steelheart, l’ho iniziato giusto oggi) e ciò mi ha portato a chiedermi perché questa formula sia così rara su MC. Ed ecco che arrivi tu a smentirmi!
Detto ciò, devo ammettere di aver trovato la forma del tuo testo non proprio pulitissima. In particolare, quel passaggio nel finale al “tu” rivolto verso il nonno, seguito subito dopo dal ritorno a una più tradizionale terza persona, mi ha fatto storcere parecchio il naso, anche perché l’utilizzo della sola seconda persona avrebbe secondo me conferito maggiore carattere all’intero testo. È quindi un peccato vedere tale stratagemma narrativo relegato quasi a una svista, anche perché dal punto di vista del contenuto il tuo brano non presenta grosse sorprese, tanto che il finale è immaginabile sin dalle prime righe.
Insomma, un mezzo passo falso, ma che può a mio avviso tornarti molto utile in un’ottica di esercizio di riscrittura volto alla sola ripulitura stilistica. Attenta però a non calcare troppo la mano quando si tratta di voler suscitare qualsivoglia emozione nel tuo lettore, perché allo stato attuale il tuo brano pecca di qualche passaggio dal sapore un po’ troppo melodrammatico. ;)
lupus in fabula

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DandElion
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#14 » giovedì 30 dicembre 2021, 21:50

Ciao bellissimo il tema, si percepisce che sei un po’ arrugginita dalle ripetizioni assolutamente evitabili.
“un brivido lo percosse” È una roba assolutamente cinematografica non verosimile e che distrugge tutto quello che uno sa che sta per accadere.era proprio necessario? Gli anziani che muoiono si spengono, o soffrono fino a che speri che muoiano, non vengono colpiti da un teaser, non fremono.questa cosa rovina indelebilmente l’atmosfera di tutto il racconto, che fino a questo punto era Estremamente doloroso e intimo.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#15 » venerdì 31 dicembre 2021, 17:04

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:DISCLAIMER GENERALE
Come certo saprete qualora rientriate tra le mie (s)fortunate vittime delle edizioni passate, sono solito dedicare parecchio spazio ai commenti. Negli ultimi due mesi ho persino sperimentato un diverso approccio volto proprio a fornire ai singoli autori quanti più spunti possibile. Purtroppo, per quest’edizione non sarà così. Causa trasloco durante i pochi giorni di ferie, questo mese sarò molto più schematico e diretto, ma non per questo superficiale. Chiedo pertanto scusa se l’estrema schiettezza che segue, volta soltanto a raggiungere quelli che riterrò di volta in volta i punti deboli e di forza dei singoli brani, farà risultare le mie parole più brusche di quello che vogliono essere. Insomma, sebbene sia io il primo a privilegiare sempre la forma al contenuto, a voi chiedo di fare l'opposto con i miei commenti: non soffermatevi su come vi dico le cose, ma sulla loro sostanza. ;)

COMMENTO
Ciao Morena.
Non ci crederai, ma negli ultimi tempi mi è capitato di leggere più di un romanzo in prima persona al passato (l’ultimo, Steelheart, l’ho iniziato giusto oggi) e ciò mi ha portato a chiedermi perché questa formula sia così rara su MC. Ed ecco che arrivi tu a smentirmi!
Detto ciò, devo ammettere di aver trovato la forma del tuo testo non proprio pulitissima. In particolare, quel passaggio nel finale al “tu” rivolto verso il nonno, seguito subito dopo dal ritorno a una più tradizionale terza persona, mi ha fatto storcere parecchio il naso, anche perché l’utilizzo della sola seconda persona avrebbe secondo me conferito maggiore carattere all’intero testo. È quindi un peccato vedere tale stratagemma narrativo relegato quasi a una svista, anche perché dal punto di vista del contenuto il tuo brano non presenta grosse sorprese, tanto che il finale è immaginabile sin dalle prime righe.
Insomma, un mezzo passo falso, ma che può a mio avviso tornarti molto utile in un’ottica di esercizio di riscrittura volto alla sola ripulitura stilistica. Attenta però a non calcare troppo la mano quando si tratta di voler suscitare qualsivoglia emozione nel tuo lettore, perché allo stato attuale il tuo brano pecca di qualche passaggio dal sapore un po’ troppo melodrammatico. ;)


Ciao Alessandro, grazie per il feedback.
Ammetto di aver fatto un po' di caos con questo nuovo approccio (felice di averti "smentito" :D ) che anche per me era totalmente nuovo. Ovviamente ogni consiglio è ben accetto e spero la prossima volta di fare meglio col passato.
Sul fatto del melodramma è una cosa in cui pecco da quando sono piccola, ma proverò a lavorarci sodo e a migliorare anche questo aspetto.
Grazie ancora

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#16 » venerdì 31 dicembre 2021, 17:10

DandElion ha scritto:Ciao bellissimo il tema, si percepisce che sei un po’ arrugginita dalle ripetizioni assolutamente evitabili.
“un brivido lo percosse” È una roba assolutamente cinematografica non verosimile e che distrugge tutto quello che uno sa che sta per accadere.era proprio necessario? Gli anziani che muoiono si spengono, o soffrono fino a che speri che muoiano, non vengono colpiti da un teaser, non fremono.questa cosa rovina indelebilmente l’atmosfera di tutto il racconto, che fino a questo punto era Estremamente doloroso e intimo.



Grazie Dandelion per il feedback.
Purtroppo mi sono arrugginita a causa di "problemi esterni" e ho voluto rientrare con una forma che non mi appartiene (il passato). Anche le descrizioni devono migliorare, ma MC è una bella palestra per quello.

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antico
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Re: Grazie di tutto

Messaggio#17 » domenica 2 gennaio 2022, 17:15

Morena, bentornata. Mi pare di capire che tu sia dovuta stare ferma (nella scrittura) per un po' e la ripresa non è mai easy (te lo dice uno che, puntualmente, a giugno prende mazzate su MC (ovvero alla prima edizione cui può partecipare a distanza di un anno). Detto questo, qui si vede il tuo cuore e mi fa rabbia che qualcuno in passato abbia cercato di reprimerlo, nel senso che sono convinto che ognuno di noi debba in primis valorizzare il proprio valore aggiunto e poi aggiungerci tutto il resto (lavorone, eh, ma mai reprimerci). Non sto a sindacare sui tecnicismi, sai che mi concentro sul plot e qui vedo una debolezza strutturale in quello che accade, nel senso che sembra troppo predeterminato. Il protagonista che fa quel discorso al nonno proprio poco prima che muoia rischia di apparire artificioso, il tutto ulteriormente enfatizzato da una mancanza di back sulla story dei due protagonisti che non permette ai lettori di empatizzare a sufficienza. Dice bene Lauro nel sostenere che questo è il tipico caso che definisco da "colpo rimasto in canna", ma ci sta proprio perché eri al ritorno (non che possa succedere anche quando si è ben allenati, ma è più facile che accada quando si cerca di tornare in forma). Per me un pollice comunque tendente al positivo anche se non in modo strasolido.

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Re: Grazie di tutto

Messaggio#18 » lunedì 3 gennaio 2022, 11:10

antico ha scritto:Morena, bentornata. Mi pare di capire che tu sia dovuta stare ferma (nella scrittura) per un po' e la ripresa non è mai easy (te lo dice uno che, puntualmente, a giugno prende mazzate su MC (ovvero alla prima edizione cui può partecipare a distanza di un anno). Detto questo, qui si vede il tuo cuore e mi fa rabbia che qualcuno in passato abbia cercato di reprimerlo, nel senso che sono convinto che ognuno di noi debba in primis valorizzare il proprio valore aggiunto e poi aggiungerci tutto il resto (lavorone, eh, ma mai reprimerci). Non sto a sindacare sui tecnicismi, sai che mi concentro sul plot e qui vedo una debolezza strutturale in quello che accade, nel senso che sembra troppo predeterminato. Il protagonista che fa quel discorso al nonno proprio poco prima che muoia rischia di apparire artificioso, il tutto ulteriormente enfatizzato da una mancanza di back sulla story dei due protagonisti che non permette ai lettori di empatizzare a sufficienza. Dice bene Lauro nel sostenere che questo è il tipico caso che definisco da "colpo rimasto in canna", ma ci sta proprio perché eri al ritorno (non che possa succedere anche quando si è ben allenati, ma è più facile che accada quando si cerca di tornare in forma). Per me un pollice comunque tendente al positivo anche se non in modo strasolido.


Ciao Antico. Si sono rimasta ferma nella scrittura e in molte altre cose per un paio di mesi e mi sento arrugginita da morire! Mi sono accorta dopo, anche grazie a tutti i feedback, dei grossi problemi strutturali della storia e mi dispiace non essere riuscita a far trasparire meglio ciò che volevo mostrare. Quando sono sottopressione, e MC lo fa benissimo, a volte mi perdo in un bicchier d'acqua e perdo di vista il colpo in canna!
La prossima volta spero di fare molto meglio e mi impegnerò tanto per farcela.

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