Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 dicembre 2021 con un tema del Collettivo Italiano di Fantascienza!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Giovanni Attanasio
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Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#1 » lunedì 20 dicembre 2021, 23:28

Storia di una principessa che non voleva sposarsi
di Giovanni Attanasio


Io, principessa Liriana di Zancle, al tramonto sarò morta. Che si struggano le mie serve e il mio caro padre, che pianga tutto il popolo. E che pure la terra mi faccia torto, facendosi pietra dura cosicché non si possa scavare per seppellire le mie spoglie. Che mi lascino imputridire in pubblica piazza, che tutti vedano e sappiano che noi principesse, se lasciate al sole, marciamo come ogni altro: in solitudine, presto dimenticate. Come la mamma.

C’è un piccolo rigagnolo dietro il castello. Un boschetto di pini, il manto di foglie pestate dagli animali. Sono sola. Io e il mio coltello, siamo soli.
 È successo una notte. Un lieve fastidio, una serva un po’ troppo preoccupata, il rosso del sangue nel sogno. La sensazione di umido all’alba, i grumi, scuri come il lungo tappeto nella sala del trono, a macchiare il letto.
 Sono qui, la gonna dell’abito nei pugni e le lacrime raccolte dal ruscello. La serena limpidezza dell’acqua tra i miei piedi è presto turbata dalla mia presenza. Chiudo gli occhi e il rosso del sogno torna: scivola, scorre. Ah, ecco, lungo la coscia. Solletica, come le carezze di mamma. Il fischiettare degli uccelli, l’odore di muschio. Dalla coscia scivola, pian piano, sino al ginocchio. Si stacca dal mio corpo, il sangue, e gocciola nel fiume. Sporco. Sporco lui e sporca io. Bello essere bambine, pulite e detestate. Orrido svegliarsi donne, sporche e desirate.

Ho il coltello poggiato sul cuore. Oggi al tramonto, io morirò.
 «Ah, ferma lì! Che state facennu?»
 Quando mi volto vedo una sorta d’uomo, piccolo e tutto schiacciato come se ci fosse una pietra sulla sua schiena. Ma la pietra non c’è, ci sono solo i suoi occhi spalancati.
 «Signorina, ferma, che vi tagghjati con quella cosa.»
 Mi prende il coltello dalle mani. Non chiede permesso. Non si inchina. Lo prende, lo lancia tra le foglie e l’erbetta.
 «Mi volevo ammazzare.»
 «Eh, sì, l’avìa capito.» Si gratta la testa. «Mi pare ‘na cosa scema, a me. Voi siti bella, signorina. Meraviglia. Un peccato, si dici dalle mie parti.»
 Un peccato. Non credo che Dio mi stia guardando, si sarà già cavato gli occhi quando mio padre ha lasciato morire la mamma.

L’uomo resta a fissare il coltello. Se provo a muovermi, lui si muove. È già il tramonto, l’ultimo sole brilla rosso come il mio sangue, e io sono ancora viva.
 «Voi siti ‘mportante, signorina?»
 «Sono la tua principessa.»
 «Oh, bimbo Gesù, io non l’avìa caputu.»
 «Perché non vuoi che mi uccida? Noi reali vi facciamo schifo.»
 «Babbarìe.» Mi prende le mani. Senza permesso. «La vita è bella, principessa. C’è u suli, a luna. E l’erba, eh, puru l’erba è bella, tuttî cosi. Tuttî cosi su belli. Se v’ammazzati, nê viditi più.»
 Proprio così. Non vedrò più. Era il mio ultimo tramonto, l’ultimo sole prima di tornare da mamma. E questo pezzente me lo ha impedito.
 «Che ne sarà di me, ora che devo vivere?»
 «Nô sacciu. Oggi è oggi. Dumani è dumani.»


"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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antico
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#2 » lunedì 20 dicembre 2021, 23:35

Ciao Giovanni! Tutto ok con i parametri anche per te, divertiti in questa CIF EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#3 » martedì 21 dicembre 2021, 11:45

Prime Impressioni: Ciao Giovanni. Piacere di rileggerti. Come sempre, trovo il tuo stile maturo e piacevole da leggere. Su questo, come sempre, i miei complimenti. Ora arriva anche il commento sulla storia.

Aderenza al Tema: Il suicidio. Certamente tema centrato.

Punti di Miglioramento: Allora. Ho un po' di difficoltà a capire cosa sia successo di preciso a questa principessa. Ho due interpretazioni.
1) Scappa ricoperta del sangue della madre, perché il padre l'ha fatta assassinare di notte. Vuole suicidarsi per ricongiungersi con lei.
2) [Idea suggerita dal titolo] Il sangue è suo (quello mestruale? O quello di una ferita?), infatti lei è diventata donna, e questo la sconvolge perché sa che il padre la costringerà a sposarsi in un matrimonio combinato. Vuole suicidarsi perché sente che la sua vita è ormai finita, e così si ricongiungerà anche con la madre morta.
Se l'interpretazione corretta è la 1), il titolo non c'entra niente. Quindi, vado a propendere per la 2). Avresti allora potuto specificare un po' meglio il tema della crescita e del sangue mestruale, per condurre il lettore nella giusta pista. Nella versione attuale, per me è difficile inquadrare la vicenda.

Punti di Forza: Scrittura evocativa, tensione e rimpianto. Sai descrivere molto bene le emozioni e i giocare con le immagini per renderle poetiche: bellissime queste lacrime raccolte dal ruscello e la sporcizia causata da questo sangue. Mi manca però canalizzare le sensazioni della principessa verso qualcosa di ben definito, non so di cosa ha paura, perché il sangue la "sporca" e da cosa nasca il suo turbamento.

Conclusioni: Un pezzo dalla scrittura evocativa che ho molto apprezzato, ma che mi è un po' difficile capire. Le informazioni, a mio personale avviso, andrebbero canalizzate meglio per permettere al lettore di comprendere il succo della vicenda. L'introspezione della principessa è forte e ben resa, ma manca di un appiglio per permetterci di interpretarla nella giusta direzione.

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GiulianoCannoletta
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#4 » martedì 21 dicembre 2021, 18:59

Ciao Giovanni, torno con piacere a leggere e commentare un tuo pezzo.
Comincio dai punti di forza: l'incipit è fenomenale, mi ha invogliato tantissimo a leggere e le voci dei personaggi escono dalla pagina. Sia la voce narrante, personalissima e curata nel dettaglio, sia l'ometto che sbuca alla fine.
Credo sia mancato qualcosa sui motivi del suo gesto, è seminato bene il disagio nel risvegliarsi donna, il paragone con la madre (di cui sappiamo poco) ma il rifiuto del matrimonio enunciato nel titolo mi pare non trovi il giusto riscontro nel testo.
Nel finale al buffo ometto spetta il compito di risolvere la situazione e dispensare la morale; simpatico ma manca un po' di mordente.
In definitiva un racconto che mi è piaciuto, originale e con un tono ben strutturato.
Bravo, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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Pietro D'Addabbo
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#5 » giovedì 23 dicembre 2021, 1:31

Ciao Giovanni, piacere di leggerti.

Nella prima parte un linguaggio piacevolmente aulico e poetico ci descrive la maturazione di una principessa che da bambina diventa donna, il suo dramma personale si indovina nei doveri connessi al diventare fertile. Nella seconda parte invece uno stile diverso ma altrettanto piacevole, degno di 'Brancalone alle crociate' o di 'Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno', ci propone una morale strappandoci più volte un sorriso franco per il bel personaggio del savio villico.
Quel che funziona poco a mio parere è invece l'accostamento fra le due parti. Con la principessa nei panni del narratore, la prima parte diventa un proclama d'intenti suicidi, con quello stato d'animo la narrazione della seconda parte dovrebbe avere un tono diverso poichè vissuta come la temporanea interferenza di un plebeo ai propri progetti.

Nota di coerenza: perché il contadino dovrebbe lanciare il coltello nell'erba? Cultura contadina (almeno dalle mie parti) e buon senso dovrebbero indurlo ad intascarselo, quantomeno per tenerlo sotto controllo più efficacemente e potersene andare in giro senza lasciare alla ragazza la possibilità di ritrovarlo in mezzo all'erba e di usarlo.

Alla prossima
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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MatteoBorile
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#6 » giovedì 23 dicembre 2021, 22:51

Ciao Giovanni, piacere di leggerti, ho trovato interessante la tematica del suicidio abbinata al passaggio verso l’età adulta; idealmente penso potesse esserlo anche la contrapposizione fra il linguaggio aulico ed aristocratico della principessa e quello più volgare del popolano, è bello il tentativo di creare quasi una sorta di contrapposizione anche se a volte ne paga il prezzo secondo me la tensione del racconto, per quanto il ritmo sia sempre godibile; la cosa che non mi convince del tutto è che non riesco a contestualizzare il fatto che lei così decisa a farla finita sembra lasciarsi in qualche modo sviare così dalla sua decisione, in maniera molto semplice.

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Luca Nesler
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#7 » lunedì 27 dicembre 2021, 12:22

Ciao Giovanni! L'omino mi ha fatto impazzire, davvero bella la sua parlata, interessante lui e ben caratterizzato. Molto profondo il turbamento interiore della principessa, un po' poco credibile sul finale dove dice: "Bello essere bambine, pulite e detestate. Orrido svegliarsi donne, sporche e desirate." Quel desiderate mi ha fatto storcere il naso: possibile che ne abbia già avuto una percezione tanto forte da viverla con tanto disprezzo dopo il menarca?
In più è l'unico accenno che può collegarci al titolo che, altrimenti, sembra di un altro racconto.
Altro elemento un po' accessorio è questo accenno alla morte della madre. Tre accenni, per l'esattezza, di cui due insinuano un dubbio nel lettore, una percezione di qualcosa dietro la storia che però non la influenza e che non sarà rivelato. Avendo queste caratteristiche penso che sia un elemento di disturbo più che di qualcosa atto a impreziosire. Forse con più caratteri avresti potuto usare anche quello e rendere tutto più organico. Magari facendo cogliere al lettore che la paura di sposarsi della principessa nasce dalle considerazioni che fa sul matrimonio e, soprattutto, sulla fine di sua madre. Magari era già quello che intendevi, ma non è chiaro.
Stilisticamente non ho nulla da dire: scrittura sicura e precisa, che sa quello che vuole.
Mi è piaciuto molto. Molto bella la descrizione del sangue, della disperazione e un ottimo contrasto con l'omino.
Un po' povero il finale, ma ragazzi... di che parliamo?
Ottima prova, Giovanni!
Alla prossima!

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Mario Mazzafoglie
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#8 » lunedì 27 dicembre 2021, 15:30

Ciao Giovanni, un piacere leggerti.
Partiamo dall'inizio, che a mio avviso è una piccola perla. Un aggancio straordinario perchè ti prende, ti fa porre delle domande e ti invoglia nel continuare la lettura per scoprire di più su quello che sta accadendo.
Leggendo altri commenti mi sono accorto, però, che non sono l'unico ad aver terminato la storia con ancora alcuni dubbi da sciogliere. Il mio pensiero e che hai aggiunto cose che potevi tranquillamente tralasciare perchè non influivano sulla storia in sè, forse per aggiungere più profondità, ma al contrario hai creato delle aspettative che poi non hai potuto esaudire anche per il limite di caratteri.
Detto questo, per me la prova è buona, con un plus del mio personale gusto per una delle poche storie in questo gruppo che non presenta elementi fantasy.

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Shanghai Kid
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#9 » lunedì 27 dicembre 2021, 18:04

Ciao Giovanni e, innanzitutto, piacere di rileggerti!
Perdonami se mi trovo a ripetere in parte quanto ti è già stato detto.
La prima parte del testo, fino a “sporche e desiderate” è veramente molto, molto bella. Mi ha colpito moltissimo, come mi ha colpito la descrizione, nella percezione della principessa, del passaggio, con le conseguenze che questo porta con sè, quindi complimenti.
La seconda parte mi ha convinto meno. Il personaggio che introduci stempera bene, ma lei era tanto risoluta: possibile che uno sconosciuto sia capace di dissuaderla così facilmente?
Ho trovato un po’ ridondante la spiegazione “Era il mio ultimo tramonto, l’ultimo sole prima di tornare da mamma.” per due motivi: hai usato l’espressione “ultimo sole” poco sopra; è superflua, secondo me. Anche il finale l’ho trovato un po’ “privo di nervo”. Mi è parso che il tuo racconto fosse un po’ in climax discendente. Anche se chiaro, avrei inoltre cercato un titolo diverso.
Detto questo la prova è buona, la declinazione del tema originale e i due personaggi delineati molto, molto bene, quindi, comunque, complimenti!
A rileggerci!

Giulio_Marchese
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#10 » mercoledì 29 dicembre 2021, 16:14

Ciao Giovanni, piacere di leggerti.
Il tuo racconto fin dall'incipit mi ha lanciato un messaggio chiaro: voglio emozionarti. L'intera prosa punta a farci entrare in una relazione molto intima con la protagonista, il registro utilizzato tende quasi al poetico. Per tutto il racconto il lettore sa di star leggendo una "fiaba d'altri tempi" che vuole toccare certe corde. Però alla fine: mhe...
Attenzione: non sto dicendo che il racconto non mi sia piaciuto, sono diverse le scelte che ho apprezzato, però non sono riuscito a cogliere davvero il punto.
Imputo ciò al fatto che manchino diverse informazioni, ci sono dei flash e delle belle immagini ma alla fin fine non rispondi mai alla domanda del bambino che è in me: "perchè?"
Non so in che modo questo commento possa esserti utile ma la mia percezione è stata questa.
A rileggerci!

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Giovanni Attanasio
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#11 » mercoledì 29 dicembre 2021, 16:50

Intanto grazie a tutti per i commenti e gli appunti.

Ora faccio un rispostone generale. Se servirà, nel dettaglio.
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Giovanni Attanasio
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#12 » mercoledì 29 dicembre 2021, 17:12

Alur, eccoci a noi.

Prima cosa che voglio dire: sono felice che nessuno, credo, lo abbia catalogato nel fantasy. Zancle, infatti, è il nome antico di Messina e la storia è ambientata lì.

Per il resto mi pare di aver capito che non avete colto il senso oltre metà e che il finale sia debole. La cosa si "risolve" in un modo molto semplice che procedo a spiegare in modo molto lungo.
Il titolo "spoilera" tutta la storia e funge anche da chiave di lettura. Calatevi nei panni di una principessa del tempo (che può essere pure un tempo anche molto vicino, se vogliamo essere onesti) che scopre di essere donna: già metà del gioco è fatto. Se aggiungete il fatto che viene menzionata questa madre, capirete che il padre ha lasciato che la madre della principessa morisse così, senza interventi, perché "tanto è una donna, che ha tra l'altro fallito nel darmi un erede e mi ha dato una principessa di cui adesso devo liberarmi"; è un botto da consensare in poche menzioni di "una madre", sì, però i fatti sono questi. Questo, che è tutto background, ci porta al presente: la principessa è terrorizzata di sposarsi e diventare una "madre che se non fa un figlio maschio, al peggio viene lasciata crepare".

Rispondo a @pietro nello specifico: il coltello lo lancia perché daje, uno con quel cuore che cazzo se lo mette in tasca a fare? xD
Rispondo a @shanghai kid: Mi sono un po' fatto la cacchina addosso e ho preferito ripetere il tema, purtroppo.

Non mi pare ci sia altro da chiarire. Ah, no, forse il punto su "lei è tanto risoluta ma poi abbandona". È, ovviamente, voluto. La storia è anche costruita per disattendere narrativamente le aspettative del lettore che sin dalla prima riga si aspetta un suicidio. Circa. Inoltre: fidatevi se vi dico che per ammazzarsi ci vuole tanto ma tanto coraggio.

Lo ripeto, perché ci tengo davvero: sta tutto nel titolo. Nella mia testa il titolo è la storia. Qualcuno citava storie e fiabe antiche: ci sta. La mia idea era anche quella, una sorta di racconto che la nonna potrebbe raccontarti la sera o cose così. Ci si prova.
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antico
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#13 » giovedì 6 gennaio 2022, 16:56

Che il titolo fosse usato a livello narrativo l'ho compreso e ho apprezzato. Della tua spiegazione non mi torna solo tutto il back sulla storia della madre lasciata a morire perché non ha dato figli maschi e ora il padre deve liberarsi anche della figlia e questo perché non fai mai passare l'informazione che sia figlia unica, manca un pezzo, insomma (anche due, un accenno al padre lo avrei messo oltre a quello in cui lo definisce "il mio caro padre" in cui non possiamo capire se ci sia sarcasmo o meno). Con quanto sopra il pollice sarebbe stato su pieno, ma allo stato attuale si ferma al quasi su perché sì, il racconto mi è piaciuto moltissimo in entrambe le parti e per come hai giocato con le attese del lettore, ma qualcosa ti è rimasto in canna.

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Giovanni Attanasio
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Re: Storia di una principessa che non voleva sposarsi

Messaggio#14 » giovedì 6 gennaio 2022, 19:57

antico ha scritto:Che il titolo fosse usato a livello narrativo l'ho compreso e ho apprezzato. Della tua spiegazione non mi torna solo tutto il back sulla storia della madre lasciata a morire perché non ha dato figli maschi e ora il padre deve liberarsi anche della figlia e questo perché non fai mai passare l'informazione che sia figlia unica, manca un pezzo, insomma (anche due, un accenno al padre lo avrei messo oltre a quello in cui lo definisce "il mio caro padre" in cui non possiamo capire se ci sia sarcasmo o meno). Con quanto sopra il pollice sarebbe stato su pieno, ma allo stato attuale si ferma al quasi su perché sì, il racconto mi è piaciuto moltissimo in entrambe le parti e per come hai giocato con le attese del lettore, ma qualcosa ti è rimasto in canna.


Ciao e grazie.
Purtroppo devo dissentire: in canna non è rimasto granché, lo ritengo solo un racconto che "va vissuto" per quello che è. Yep, sto giro sarò testardo. :P
Poi è chiaro che tutto si può scrivere meglio, ma davvero, questo racconto lo ritengo uno dei miei migliori postati qui sul forum.
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