Il Pescatore

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 dicembre 2021 con un tema del Collettivo Italiano di Fantascienza!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
Dario17
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Il Pescatore

Messaggio#1 » martedì 21 dicembre 2021, 0:39

Il segnale attraversa il nervo uditivo. Uno sguardo al monitor dell'avambraccio.
-Energia al 91%-
Mi tiro su, la parte bassa della schiena scricchiola di dolore.
Eh, si. Batteria piena ma materiale ormai consumato.
Tre passi nella sabbia calda e raggiungo la sagoma nera delle foglie di palma disegnate sullo spicchio di spiaggia.
L’oceano allunga dita schiumate ma non riesce a prendermi, si ritira sconfitto ma ci riproverà tra un paio di secondi.
Rimetto il culo a terra, stavolta su sabbia meno rovente.
Il pesce spada e un paio di merluzzi danzano nella soluzione salina della nassa Anti-Gravitazionale.
Pescata non male, dai. Impara da ieri, vivi oggi, spera per domani.
Di tanto in tanto proverbi da vecchio stronzo riesumano da epoche lontane e scandiscono ogni sillaba con voci che non riconosco più; segno evidente che il mio cervello necessita di una bella deframmentazione.
Mi distendo, la base del cranio poggiata ad una pietrona levigata.
I thread del sonno cominciano a scorrere.

[...]

La punta spianata di un Folgoratore appare tra le palpebre dischiuse.
«La tua Energia Vitale, vecchio!»
Apro gli occhi e mi ficco in piedi. Il Folgoratore non mi perde di vista.
L’arma è impugnata da un giovane col naso aquilino, i capelli lunghi tirati all’indietro, la fronte bassa e il sudore colante tra le costole che potrei contare dalla prima e l’ultima senza difficoltà.
Il marchio degli Assassini tra i capezzoli.
Mi ha chiamato vecchio, non mi conosce. Non è di queste parti.
«Muoviti, non ho tutto il giorno.» incalza.
Afferro l’estremità del cavo maschio dal mio polso destro con la mano sinistra e tiro. Un metro di lunghezza può bastare.
Mi chino sul suo polso sinistro e gli infilo il cavo nella presa.
Entra dentro che è un piacere.
Le dita della mano formicolano e si scaldano.
L’Assassino non smette di puntarmi il Folgoratore in faccia.
Mi pianta gli occhi addosso.
Ha occhiaie profonde e pupille dilatate: il trasferimento di Energia Vitale in corso, certo.
Ma anche una vita di fame e stenti.
«Non staccare fino a quando te lo dico io.» ringhia.

[...]

Il segnale nelle orecchie è un pigolio lento e debole, supplicante.
-Energia al 1%, sotto i livelli di guardia. Ricarica necessaria entro pochi minuti-
Sapore di metallo sotto la lingua. Muscoli inermi.
Una Volante plana e atterra sulle acque turchesi e verdi.
Due Gendarmi corrono verso di me, gli stivali Anti-G volano sull'oceano e sulla spiaggia.
Piccole onde si formano attorno ogni volta che appoggiano i piedi.
Il primo mi raggiunse ed estrae il Folgoratore. Si guarda attorno, avido di scorgere qualcosa.
Il secondo mi si accuccia vicino.
«Signore, scusi se la svegliamo. Ha per caso visto quest’uomo nei paraggi di recente?»
Tende una mano guantata e dal palmo d'ebano si genera l’ologramma di un volto.
Naso aquilino. Fronte bassa e capelli all’indietro.
L’ologramma non ha però gli occhi pieni di paura.
Il segnale nelle orecchie si spegne.
Non rispondo.
Sorrido.



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antico
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Re: Il Pescatore

Messaggio#2 » martedì 21 dicembre 2021, 0:43

Ciao Dario! Parametri ok anche per te, buona CIF EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Il Pescatore

Messaggio#3 » martedì 21 dicembre 2021, 11:46

Prime Impressioni: Ciao Dario. Piacere di rileggerti. Un racconto che parla di un pescatore futuristico, un richiamo alla canzone forse?

Aderenza al Tema: Data la morte alla fine, per me tutto ok.

Punti di Miglioramento: Non mi è ben chiaro il finale. Perché il protagonista non fa nulla per opporsi alla rapina della sua energia virtuale? Perché è contento di morire? Perché la polizia non fa nulla per aiutarlo? Insomma, vedono un moribondo e gli sventolano in faccia un identikit.. sul serio?
"Mi ha chiamato vecchio, non mi conosce. Non è di queste parti." -> qui mi aspettavo una rivelazione del tipo: il protagonista è uno importante, o un criminale ancora più pericoloso del tizio che lo assale.
"Eh, si. Batteria piena ma materiale ormai consumato." -> sì con l'accento, please...

Punti di Forza: I riferimenti fantascientifici mi sono piaciuti. Chiaro che, in un mondo dove si può pescare usando l'antigravità, non c'è bisogno di pescatori.. ma ok, mi piace lo stesso.
Buono anche il corpo cibernetico dei personaggi, che si nutrono di energia elettrica che può essere rubata. Un concetto già visto, ma che è bello rivedere.

Conclusioni: Molto bene per quanto riguarda la creazione del tuo mondo futuristico, con questi dispositivi che permettono di vivere e la cui energia può essere rubata. Un po' meno bene lato trama: il protagonista viene derubato della sua vita, e addirittura ne è contento. Perché? Si tratta di una velata rassegnazione? Chi è lui in realtà? Occhio all'accento sul "sì" ;)

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GiulianoCannoletta
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Re: Il Pescatore

Messaggio#4 » martedì 21 dicembre 2021, 19:34

Ciao Dario, piacere di averti letto.
Quando ho letto il tema mi sono chiesto se qualcuno si sarebbe avventurato nelle citazioni della canzone, ed eccomi accontentato col tuo racconto, che addirittura riscrive il pezzo di De Andrè in chiave sc-fi.
L'idea è buona e l'esecuzione anche, ma mi sono rimasti dei dubbi. L'assassino nella seconda scena appare solo violento e rabbioso, manca un po' il ribaltamento morale che è uno dei cardini della canzone.
Il finale invece rimane un po' sospeso. Anche la frase "Mi ha chiamato vecchio, non mi conosce. Non è di queste parti." mi ha creato un'aspettativa che non viene soddisfatta.
Non ho capito se la tua intenzione era di citare fedelmente la canzone (in questo caso mi pare carente la caratterizzazione dell'assassino) o usarla solo come sottotraccia per scrivere una storia tua (in questo caso però rimangono degli aspetti irrisolti).
Queste le considerazioni che non mi hanno fatto godere del tutto il tuo racconto, nonostante la buona idea (e ambientazione) alla base, e lo stile più che buono.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Pietro D'Addabbo
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Re: Il Pescatore

Messaggio#5 » giovedì 23 dicembre 2021, 1:56

Ciao Dario, piacere di leggerti.

Penso che chiunque ami De André abbia pensato al Pescatore e al suo 'solco lungo il viso' appena letto il tema.
Per la prima ora della gara quelle strofe mi sono ronzate in testa e non riuscivo a pensare ad altro, ma affrontare il tema citando esplicitamente la canzone mi era sembrato ostico e rischioso. Sono contento che qualcuno ci abbia provato, onore al coraggio, purtroppo il tuo racconto, per quanto piacevole da leggere, mi sembra dimostrare che ci manchi ancora un po' d'esperienza per confrontarci 'con i grandi'.
L'intento revisionista del tuo racconto, cioè riproporre la canzone in forma di narrazione sci-fi, impedisce alla storia di decollare e coinvolgere il lettore. Purtroppo ti sei auto-imposto talmente tanti paletti, oltre quello del contest, che mi hai lasciato con l'amaro in bocca.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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MatteoBorile
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Re: Il Pescatore

Messaggio#6 » giovedì 23 dicembre 2021, 22:28

Ciao Dario, piacere di averti letto, penso come hanno già detto che il citare la canzone di De André sia stata una tentazione istintiva per molti di noi (per me lo è stata, francamente) e allo stesso tempo abbastanza rischiosa: quando ci si confronta con i grandi si parte sempre in qualche modo in difetto. Personalmente non vedo il tentativo di stravolgere il senso dell’opera di De André che mi sembra di cogliere come qualcosa di negativo o sbagliato di per sé, anzi onore al merito per il non esserti sentito intimidito dal confronto. Quello che a me ha convinto meno è in qualche modo l’alternanza fra un linguaggio aulico forse vicino a quello del cantautore nelle intenzioni e uno più diretto e normale che ha in qualche modo tolto ritmo; altra cosa che non mi ha completamente convinto del tuo racconto sono le interazioni del protagonista e il fatto che dopo tutto mi risulti in qualche modo troppo sfumato in qualche modo, poco caratterizzato forse.

Dario17
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Re: Il Pescatore

Messaggio#7 » venerdì 24 dicembre 2021, 12:24

Insomma sono passato dalla canzone "Il pescatore" a "Una storia sbagliata", sempre di Faber!!!
Scherzi a parte, grazie a todos per i commenti e i pareri.
Non andranno sprecati.
Sapevo già dalla prima riga che l'idea sarebbe stata ardimentosa e che avrebbe di certo fatto storcere nasi per la sfrontatezza di apparecchiare 3000 caratteri di fantascienza con una canzone così iconica.
Ma si sa, fare esperimenti a costo zero è una delle innumerevoli qualità di Minuti Contati. Sempre meglio approfittarne...

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Mario Mazzafoglie
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Re: Il Pescatore

Messaggio#8 » lunedì 27 dicembre 2021, 15:40

Ciao Dario, un piacere leggerti.
Premetto, come ho fatto con quasi tutti gli altri autori (tranne 1/2 che non hanno scritto fantasy), che ho una personale difficoltà nel godermi una storia con così tanti elementi fantastici condensati in così poco spazio.
Detto questo, a me la storia è piaciuta, con stile buono e tema centrato.
Chiaro che qualche domanda rimane irrisolta, perchè quanto è chiaro nella mente dell'autore, probabilmente non lo è nella mente di chi legge.
Come già ti ha detto qualcuno, forse l'azzardo è stato quello di "affrontare" De Andrè. (Ma chi tra noi non è stato almeno mezz'ora a canticchiare la canzone dopo aver letto il titolo del tema?).
Quindi io apprezzo il coraggio, ma poi al netto di tutto bisogna fare i conti con il continuo confronto che il lettore fa tra la canzone e la storia da te scritta, e qualcosa ovviamente scricchiola. Ma hai fatto bene a lanciarti in questa sfida, come hai scritto nel commento precedente.
A rileggerti.

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Shanghai Kid
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Re: Il Pescatore

Messaggio#9 » lunedì 27 dicembre 2021, 18:25

Ciao Dario e, innanzitutto, piacere di leggerti!
Sarò ripetitiva, quindi perdonami, ma mi trovo d’accordo con quanto ti hanno già detto gli altri.
Mentre cercavo di farmi venire in mente qualche dannata buona idea per questa edizione, nella testa mi risuonava imperterrito De Andrè (lo sta facendo anche adesso, ma lo perdono volentieri). Un altro pensiero che proprio non mi abbandonava era questo: “Vedi di tirare fuori qualcosa di fantascientifico che è l'edizione del CIF!”. Ho dovuto usare parecchia energia per distogliere la mia mente da entrambe queste idee. Dalla lettura del tuo racconto penso che tu abbia invece fatto bene ad assecondarle, ma per due motivi differenti.
Mi pare che padroneggi bene il genere che hai scelto, anche se le idee non sono molto originali, da questo punto di vista il tuo racconto funziona.
Per quanto riguarda la citazione del Faber, invece, hai fatto bene perchè l’idea poteva starci, perchè qualcuno avrebbe dovuto provarci e in questo hai dimostrato coraggio. Non penso che il tuo racconto sia un fallimento, anzi, è ben scritto, ma non mi porta da nessuna parte. Al di là dei buchi che ti hanno già fatto notare, non ne capisco molto il senso. Potrebbe trattarsi forse di un errore di valutazione rispetto al numero di battute? Forse un testo tanto complesso meritava di essere trasposto in più spazio di così.
Insomma, la tua prova non è male, ma nemmeno pienamente riuscita. Grande però per essere stato il più temerario.
A rileggerci!

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Luca Nesler
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Re: Il Pescatore

Messaggio#10 » martedì 28 dicembre 2021, 14:41

Ciao Dario! Solo in seconda lettura ho colto il fatto che stessi mettendo in prosa sci-fi la canzone! Sapendolo il racconto assume tutto un altro tono, la comprensione è coadiuvata da ciò che già conosco della canzone. Ma in prima lettura non avevo capito nulla del racconto. Anche perché, se ci pensi, è una situazione, più che un racconto vero e proprio. Quindi, non conoscendo il contesto, è difficile seguire gli avvenimenti così parziali.
Il tuo racconto somiglia, stilisticamente, a quello di Michael e, secondo me, soffre un po' delle stesse lacune informative. Abbiamo tre momenti distinti, ma, in prima lettura, è difficile rendersi conto di come sono collegati e di chi è in scena, quali sono le sue istanze e quali le caratteristiche dell'ambientazione (3k, lo so, è difficile).
Insomma, un racconto poco chiaro.
L'incipit è del tipo che in tanti usano qui su MC: partenza in media res con deficit informativo. Sarò noioso, ma non penso che sia il modo migliore di partire. Si pone il lettore in una condizione sospesa, in cui deve apprendere e attendere per dare un significato a ciò che legge. Questo comporta diverse complicazioni: non acchiappa, è difficile da seguire e quindi è faticoso prestarvi attenzione e non permette di godere del testo fino a che non viene contestualizzato. Per me è come azzerare l'apprezzabilità di parte del racconto.
A parte le lacune informative il testo scorre e lo stile è snello e evocativo. Direi molto buono, a parte alcune cosette che, a mio parere, appartengono ancora al vecchio Dario. Te le segnalo:

"la sagoma nera delle foglie di palma disegnate sullo spicchio di spiaggia." è una descrizione un po' arzigogolata e poco immediata. Vista la semplicità dell'azione dire "mi metto all'ombra delle palme" sarebbe stato, non solo sufficiente, ma anche più immediato. Io riserverei queste complicazioni letterarie a moti interiori che le giustifichino di più e sono più godibili.

" Si guarda attorno, avido di scorgere qualcosa." Avido è un'interpretazione colorita del pdv, non sarebbe sbagliata, ma toglie immediatezza. Nel senso che il vecchio, invece che notare qualcosa, lo valuta e mi fornisce l'interpretazione. Come se mi dicesse le cose in seconda battuta: significa che ha tempo e tranquillità.
Scrutare è una parola che non userei in un testo: una di quelle parole che si leggono solo nei libri. Toglie credibilità alla scena.

"Il secondo mi si accuccia vicino" Una formulazione un po' strana. Un "si china su di me" sarebbe più funzionale.

Come vedi è molto poco. Stilisticamente mi sei piaciuto. Direi che il testo soffre del fatto che molto sottotesto è lasciato alla comune conoscenza della canzone. Infatti, quando l'ho capito mi è stato tutto chiaro, ma prima era un buco nero.
Penso sia una strategia valida, ma ti prendi il rischio che qualcuno non capisca.
Buona prova!
Alla prossima!

Ultima sciocchezza: hai diviso i paragrafi con [...], che però significa "manca del testo". Ti suggerisco di mettere un asterisco o lasciare solo una riga o anche tre trattini, in modo da non generare fraintendimenti.

Giulio_Marchese
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Re: Il Pescatore

Messaggio#11 » mercoledì 29 dicembre 2021, 16:28

Ciao Dario,

Perché?

Perché ti sei impelagato in questa cosa?
Scherzi a parte, apprezzo il tentativo e sono il primo a vedere minuti contati come un luogo per sperimentare in libertà quindi su questo niente da dire.
Diciamo che l'idea non è male solo che il racconto, preso a sé, non mi ha detto molto. C'è 'sto cyborg, c'è una rapina e il primo muore sorridendo senza che nel testo appaia chiaro il perché. Ben scritto ma poco efficace.
Se però lo metto in relazione alla canzone (da super mega iper fan non oggettivo nemmeno per niente!) la cosa peggiora immensamente! Praticamente hai espunto tutto quello che c'era di interessante nella canzone stessa! La carità cristiana, il pentimento di fronte a un piccolo gesto disinteressato, la dicotomia tra la giustizia dello stato e la giustizia dettata dalla morale ecc.
Hai riproposto il fatterello privandolo di tutte le sue implicazioni. Anche la fantascienza sembra una scelta non ponderata ma buttata lì.
Però ci hai provato, immagino avessi messo in conto le possibili reazioni XD
Per me è no.
A rileggerci!

Dario17
Messaggi: 417

Re: Il Pescatore

Messaggio#12 » domenica 2 gennaio 2022, 13:56

Luca Nesler ha scritto:Direi che il testo soffre del fatto che molto sottotesto è lasciato alla comune conoscenza della canzone. Infatti, quando l'ho capito mi è stato tutto chiaro, ma prima era un buco nero.
Penso sia una strategia valida, ma ti prendi il rischio che qualcuno non capisca.
Buona prova!
Alla prossima!


Ehilà popolo!
Rispondendo a Luca tiro in ballo anche gli altri indirettamente visto che la questione ha girato un po' per tutti intorno al fatto che abbia convertito il testo della canzone in salsa fantastica.

È ovvio che, anche se non andrebbe mai fatto in letteratura, davo per scontato che chi si fosse approcciato al mio testo conoscesse la canzone e che quindi avrebbe ben capito la struttura del racconto.
Con un po' di psicologia inversa, ho pensato: Ok, tutti eviteranno come la peste di inspirarsi alla canzone suggerita dalla traccia così lo faccio io e potrei risultare beffamente come "originale".
Ci ho provato, è andata male. Ci sta.
Giulio_Marchese ha scritto:Praticamente hai espunto tutto quello che c'era di interessante nella canzone stessa! La carità cristiana, il pentimento di fronte a un piccolo gesto disinteressato, la dicotomia tra la giustizia dello stato e la giustizia dettata dalla morale ecc.
Hai riproposto il fatterello privandolo di tutte le sue implicazioni. Anche la fantascienza sembra una scelta non ponderata ma buttata lì.

Giulio, non hai torto. Ma io ho preferito scansare il tipo di interpretazione religiosa che hai citato tu e che va per la maggiore, dando fiato a un'altra, più laterale, che invece parla del vecchio come vittima dell'assassino lasciato morente dopo aver consumato il pasto offertogli. Il solco lungo il viso sarebbe si una specie di sorriso ma anche una gola tagliata.
Versione molto più prosaica e meno consolatrice, ma esiste pure questa.
Non è una critica in nessun modo, ma l'approccio teologico alla mia idea sci-fi sarebbe stata impossibile da collocare. :)

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antico
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Re: Il Pescatore

Messaggio#13 » giovedì 6 gennaio 2022, 20:56

Con la musica casco come un asino... Ecco, l'ho detto. Ne consegue che non avevo minimamente pensato a De Andre e che non c'era possibilità alcuna che mi arrivasse dal testo. Quindi commento al netto della conoscenza della canzone. Mi sono mancate informazioni sul contesto e non ho compreso il perché del sottolineare che non lo conosceva se poi non ha fatto nulla per difendersi. La chiusa con i gendarmi che cercano ci sta, ma, di nuovo, non ci sono elementi per comprendere il perchè degli occhi pieni di paura del ragazzo. Ora ti spiego come ho interpretato il setting: ho subito immaginato a una sorta di naufrago su un'isola su qualche strano pianeta. Bello il discorso legato ai potenziamenti tecnologici. Ti avrei suggerito di sviluppare questo mondo, ma non so quanto ti possa interessare visto la natura stessa del racconto. Chiudo applaudendo il tuo azzardo perché qui è giusto che testiamo anche nuove vie, bravo. Sul racconto: pollice ni tendente al positivo perché le immagini mi sono arrivate e mi sono piaciute.

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