L'ultimo vampiro

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 dicembre 2021 con un tema del Collettivo Italiano di Fantascienza!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Leonardo Pigneri
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L'ultimo vampiro

Messaggio#1 » martedì 21 dicembre 2021, 1:29

La navicella sgusciò oltre una fascia di asteroidi e si arrestò con il solito rumore di mille tostapane che scattano all’unisono. Le vibrazioni spaziali si estesero per tutta la postazione di comando facendo vibrare il sedile e le levette dei fari a luce liquida.
Jo slacciò la cintura e si affacciò sul lunotto. L’ultimo sistema planetario presente nel database si estendeva tremante sotto di lui. Otto pianeti. Uno di essi aveva ospitato forme di vita in passato. Uno di essi avrebbe potuto ospitare la sua morte, adesso.
Le vibrazioni s’interruppero e Bella tornò operativa con il suo eloquente gracchiare statico. «Ben arrivato a TA-148762… 8...»
I numeri si persero negli scoppiettii delle casse ormai andate. Avevano retto anche troppo senza le dovute riparazioni. Chissà se Bella si sarebbe offesa se l’avesse lasciata muta per qualche secolo. Sorrise. Probabilmente no, ma le domande filosofiche sulle Intelligenze artificiali erano fuori moda da troppo tempo; ed essendo l’ultimo abitante dell’universo, era suo dovere riportarle in voga.
«…3762» Finì Bella.
Il quadrante si accese e dispose Il sistema planetario in otto cerchi concentrici.
Jo tamburellò le dita sul vetro. «Mostra zona abitabile.»
Un’aureola verde si accese tra il quarto e il sesto pianeta. Una serie di lettere e numeri apparve sopra il pallino che orbitava in quella fascia. D3-4NDr3, così si chiamava l’ultima speranza di trovare un po’ di legna. L’ultima possibilità per fabbricare un paletto del materiale più raro della galassia e piantarselo finalmente nel cuore.
«Atterriamo.»

La portiera si aprì e una polvere blu notte tempestò dentro la navicella. Jo si premurò di non respirare. Non che lo facesse spesso, d’altronde, ma alcune di quelle abitudini umane erano dure a morire. Anche a distanza di milioni di anni.
La nebbia si diradò e un enorme distesa di polvere e rocce si aprì di fronte a lui. Non era molto diversa da quelle dei 1744 pianeti precedenti. Ma d’altronde, si sa, il 1745° è quello giusto.
Scese dalla passerella e i suoi piedi nudi si affossarono appena nella polvere. Era sbarcato per l’ennesima volta nell’emisfero buio. Deformazione professionale, probabilmente.
Piantò il sensore nel terreno e Bella scansionò la crosta nel giro di 1.87 secondi. Sfoggiò quel numero lampeggiante sul piccolo riquadro della sonda portatile. «Molto brava, Bel—»
«Trovate tracce di forme di vita.»
Cosa? Il cuore fece un battito. Non capitava da secoli.
La voce di Bella continuò come se nulla fosse. «Residui fossili di cellulosa a cinquanta metri sotto la crosta. Iniziare la localizzazione?»
Jo rimase immobile. Com’era possibile? Proprio sull’ultimo pianeta del database?
Una sensazione sgradevole gli strinse lo stomaco. Non ricordava neanche fosse possibile provare qualcosa di tanto… reale. Scosse il capo. «Cancella le coordinate di questo sistema e ripartiamo.»
L’abitudine peggiore di tutte, purtroppo, era ancora lì.
Sopravvivere.



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antico
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#2 » martedì 21 dicembre 2021, 1:33

Ciao Leonardo! Caratteri ok, malus minimo per il tempo per te. Buona CIF EDITION!

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Andrea Lauro
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#3 » giovedì 23 dicembre 2021, 6:55

Ciao Leonardo, purtroppo non mi è arrivato.
Parere mio (ci ho pensato stanotte): mancano le motivazioni del vampiro. Suggestiva la sequenza iniziale, comincio a pensare che si tratti della Terra se non fosse che poi parli di quarto- sesto pianeta e quindi escludo. La fine del primo paragrafo arriva lapidaria e con un’ottima promessa. E quindi ti aspetti faville in quello dopo.

Purtroppo questa promessa viene mancata. Ancora ci troviamo una sequenza di azioni, di fase di ricerca con l’IA, una scena che richiama molto quella appena vista sull’astronave. Così che il finale arriva in modo asettico: non c’è stato modo di elaborare le motivazioni del personaggio e quindi capire la sua scelta.
a presto,
andrea

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#4 » giovedì 23 dicembre 2021, 9:18

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Leonardo, purtroppo non mi è arrivato.
Parere mio (ci ho pensato stanotte): mancano le motivazioni del vampiro. Suggestiva la sequenza iniziale, comincio a pensare che si tratti della Terra se non fosse che poi parli di quarto- sesto pianeta e quindi escludo. La fine del primo paragrafo arriva lapidaria e con un’ottima promessa. E quindi ti aspetti faville in quello dopo.

Purtroppo questa promessa viene mancata. Ancora ci troviamo una sequenza di azioni, di fase di ricerca con l’IA, una scena che richiama molto quella appena vista sull’astronave. Così che il finale arriva in modo asettico: non c’è stato modo di elaborare le motivazioni del personaggio e quindi capire la sua scelta.
a presto,
andrea


Ciao Andrea, sono assolutamente d'accordo con quanto hai detto. Mi sono bruciato troppo caratteri e, tempo che sono arrivato al finale, ne ho impiegati troppo pochi per i moti interiori del personaggio. Davvero un grosso errore.
L'intento era quello di delineare un personaggio ormai diventato un automa in cerca di morte. Che poi, alla fine, quando prova finalmente qualcosa, tutta la sua umanità dimenticata riemerge. Ma mi sto giustificando, e il tuo commento penso prenda in pieno il problema del racconto e come risolverlo: mi bastava tagliare la seconda scena e far fare la scansione direttamente dalla navicella. In quel modo mi sarei risparmiato un bel po' di descrizioni inutili e avrei avuto tutto lo spazio sufficiente per il resto.
Grazie mille Andrea, e alla prossima!

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Fagiolo17
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#5 » giovedì 23 dicembre 2021, 17:44

Ciao Leonardo e piacere di averti letto.
Idea davvero carina, ma il finale è un po' moscio. Il racconto di questo vampiro che viaggia in nave spaziale, unico essere vivente sopravvissuto è molto interessante. Al di là che mi rimane il dubbio di che cosa si nutra, ma magari come in True Blood hanno trovato un sostituto del sangue che lo ha mantenuto in vita così a lungo. Il mistero non inficia sul racconto.
Molto divertente il riferimento a De Andrè e a Bella (Twilight).
Come ti dicevo, finale un po' troppo sbrigativo. Hai descritto tutto alla perfezione, un sacco di dettagli azzeccati, ma poi questo vampiro semplicemente scopre di non essere l'unico essere in vita (o non-vita) nell'universo e scappa dal pianeta cancellando dagli archivi. Perchè? Tra l'altro cercava un posto dove morire e quando trova un luogo con altre forme di vita che potrebbero ucciderlo, scappa?
Un buon racconto indebolito solo da quelle ultime righe. Si fosse ucciso guardando un tramonto per la prima volta nella sua non-vita, sarebbe stato molto più figo! (a mio parere ovviamente, qualcuno l'avrebbe tacciato di clichè).

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Proelium
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#6 » giovedì 23 dicembre 2021, 17:51

Ciao Leonardo,
piacere di leggerti. Sono un po' combattuto perché dal punto di vista stilistico la tecnica è buona, ma sul fronte dei contenuti la storia mi lascia insoddisfatto. Sarà che con delle premesse così ampie - l'ultimo vampiro vivo, anzi non morto, a cui per morire non basta l'universo - non è facile stare dentro alle aspettative che si creano, e pur di rincorrerle si trascura caratterizzazione scenica e personaggi. In fase di valutazione dovrò tenerne conto...

Ricordo una scena molto piacevole di un Blade (II o III, non ricordo), in cui un vampiro si lasciava morire contemplando l'alba: ecco, quello forse sarebbe stato uno spunto utile.

Spero di non essere stato troppo molesto.
Buona edition, alla prossima!
Francesco

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#7 » giovedì 23 dicembre 2021, 18:53

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Leonardo e piacere di averti letto.
Idea davvero carina, ma il finale è un po' moscio. Il racconto di questo vampiro che viaggia in nave spaziale, unico essere vivente sopravvissuto è molto interessante. Al di là che mi rimane il dubbio di che cosa si nutra, ma magari come in True Blood hanno trovato un sostituto del sangue che lo ha mantenuto in vita così a lungo. Il mistero non inficia sul racconto.
Molto divertente il riferimento a De Andrè e a Bella (Twilight).
Come ti dicevo, finale un po' troppo sbrigativo. Hai descritto tutto alla perfezione, un sacco di dettagli azzeccati, ma poi questo vampiro semplicemente scopre di non essere l'unico essere in vita (o non-vita) nell'universo e scappa dal pianeta cancellando dagli archivi. Perchè? Tra l'altro cercava un posto dove morire e quando trova un luogo con altre forme di vita che potrebbero ucciderlo, scappa?
Un buon racconto indebolito solo da quelle ultime righe. Si fosse ucciso guardando un tramonto per la prima volta nella sua non-vita, sarebbe stato molto più figo! (a mio parere ovviamente, qualcuno l'avrebbe tacciato di clichè).


Grazie mille Luca per il commento!
Mi fa piacere i dettagli ti siano piaciuti e tu abbia colto i riferimenti del testo, ma sì, il finale l'ho proprio cannato xD
Sono anche d'accordo con te che il finale da te proposto sarebbe stato molto meglio, purtroppo mi ero fossilizzato su un'idea iniziale che non sono più riuscito a scollarmi durante la stesura.
Grazie ancora!

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#8 » giovedì 23 dicembre 2021, 19:01

Proelium ha scritto:Ciao Leonardo,
piacere di leggerti. Sono un po' combattuto perché dal punto di vista stilistico la tecnica è buona, ma sul fronte dei contenuti la storia mi lascia insoddisfatto. Sarà che con delle premesse così ampie - l'ultimo vampiro vivo, anzi non morto, a cui per morire non basta l'universo - non è facile stare dentro alle aspettative che si creano, e pur di rincorrerle si trascura caratterizzazione scenica e personaggi. In fase di valutazione dovrò tenerne conto...

Ricordo una scena molto piacevole di un Blade (II o III, non ricordo), in cui un vampiro si lasciava morire contemplando l'alba: ecco, quello forse sarebbe stato uno spunto utile.

Spero di non essere stato troppo molesto.
Buona edition, alla prossima!
Francesco


Macché molesto, anzi, grazie mille Francesco per il commento sincero!
Poco da dire comunque, hai ragione, il finale è davvero debole. Sia tu che Luca, poi, avevate in mente un finale alternativo molto simile, e ciò mi dà un ottimo spunto di riflessione per le aspettative che ho creato nel testo.
Grazie ancora e buona edition anche a te!!

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Alvin Miller
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#9 » sabato 25 dicembre 2021, 20:33

Ciao Leonardo,
abbiamo una storia che mischia l'horror classico alla fantascienza, e lo fa in un modo che confesso non avevo ancora visto: il vampiro che sta cercando di morire in un contesto in cui i metodi classici non esistono più.
Se però l'idea è davvero carina, purtroppo nello svolgimento mi sorgono diverse perplessità.
Per esempio, i vampiri non dovrebbero temere la luce del sole (l'unico elemento in comune tra tutti i vampiri della cultura popolare, Twilight Saga a parte)? Ma allora perché trascorrere un eternità (tu ci dici che son trascorsi addirittura milioni di anni) a cercare del legno quando sarebbe bastato pilotare la navicella verso una qualsiasi stella e farsi disintegrare da essa? Oppure gli basterebbe uscire fuori dall'abitacolo e farsi catturare dall'orbita di un pianeta, facendosi bruciare dall'attrito con l'atmosfera.

Questo, purtroppo, vanifica il senso del finale, dove ci suggerisci che lui in realtà non ha alcuna intenzione di morire. Se durante la storia ti fossi concentrato di più sul suo conflitto interiore, invece che sulla ricerca, avresti dato un senso all'ipocrisia del suo viaggio.

Un'altra cosa che avrei preferito fosse spiegata meglio è il disastro che ha portato all'estinzione di tutta la vita nella galassia. Insomma, quello che mi chiedo qui è se lui sia vivo perché è un vampiro (e quindi gli altri dove sono?) o se lo è per puro caso.

In conclusione, belle idee e testo scritto bene, ma forse in mancanza di tempo non sei riuscito a farli funzionare come avresti dovuto.
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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Debora D
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#10 » lunedì 27 dicembre 2021, 14:42

Ciao Leonardo, piacere di leggerti,
idea molto carina, il De André alfanumerico mi ha fatto sorridere e il vampiro in cerca di morte perché ultimo sopravvissuto è affascinante. Anche se chi ti ha fatto notare l'incongruenza del sole ha proprio ragione. Ci voleva una ragione per disinnescare questa regola dei vampiri.

Il finale non l’ho capito bene forse. Se ne va per non aggredire la forma di vita poiché ha fame? Se non per questo, perché?
Io mi aspettavo qualcosa del tipo “rinunciare alla morte per proteggere la forma di vita”, pessima idea dovuta all’influenza di un eccesso in giro di vampiri buoni .

Vado verso l'aspetto tecnico. Sono tutti miei ragionamenti e mie opinioni, perciò fanne l’uso che preferisci.
Incomincio dall’inizio. La navicella sgusciò mi pone su un piano esterno, immagino di vederla, anche perché nomini la fascia di asteroidi. Poi, però, scopro che il punto di vista è esterno alla navicella, questo mi ha disorientato per un istante.
Il dato sensoriale del motore invece mi è piaciuto.

Andando avanti si capisce che invece che calarci in un punto di vista rigoroso hai preferito un onnisciente attento alla ricerca lessicale. In generale il testo è scorrevole, alcuni dettagli sono carini come il gracchiare di Bella, qualche soluzione mi ha stonato.
Un esempio
tempestò dentro la navicella → capito il senso, ma la costruzione con il complemento di moto a luogo mi ha fatto ragionare sul significato di tempestare.

Attento alle ripetizioni poco funzionali
Le vibrazioni spaziali si estesero per tutta la postazione di comando facendo vibrare il sedile e le levette dei fari a luce liquida.
[...] Le vibrazioni s’interruppero

Probabilmente no, ma le domande filosofiche
Deformazione professionale, probabilmente.
→ questi usi rendono la voce narrante un filo saccente per i miei gusti

o alle costruzioni schematiche nello stile:
Non che lo facesse spesso, d’altronde, ma alcune di quelle abitudini umane erano dure a morire.
Ma d’altronde, si sa, il 1745° è quello giusto.
-> questo tono sornione è del personaggio o del narratore?

Conclusione: all'idea carina è mancata la giusta disposizione nel poco spazio per svilupparsi senza buchi e in modo convincente. Lo stile è ancora un po' acerbo ma mostra delle soluzioni simpatiche che dicono di una penna da tenere d'occhio. Tema centrato.

Buona edizione

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#11 » mercoledì 29 dicembre 2021, 1:02

DISCLAIMER GENERALE
Come certo saprete qualora rientriate tra le mie (s)fortunate vittime delle edizioni passate, sono solito dedicare parecchio spazio ai commenti. Negli ultimi due mesi ho persino sperimentato un diverso approccio volto proprio a fornire ai singoli autori quanti più spunti possibile. Purtroppo, per quest’edizione non sarà così. Causa trasloco durante i pochi giorni di ferie, questo mese sarò molto più schematico e diretto, ma non per questo superficiale. Chiedo pertanto scusa se l’estrema schiettezza che segue, volta soltanto a raggiungere quelli che riterrò di volta in volta i punti deboli e di forza dei singoli brani, farà risultare le mie parole più brusche di quello che vogliono essere. Insomma, sebbene sia io il primo a privilegiare sempre la forma al contenuto, a voi chiedo di fare l'opposto con i miei commenti: non soffermatevi su come vi dico le cose, ma sulla loro sostanza. ;)

COMMENTO
Ciao Leonardo.
Il tuo è un racconto scritto in maniera più che discreta, ma penalizzato da un intreccio a dir poco traballante. Innanzitutto, mancano appigli al lettore volti a fargli comprendere le motivazioni del protagonista. Limitarsi a dire che le vecchie abitudini sono dure a morire è infatti una soluzione un po’ pigra e che in realtà non spiega nulla. In secondo luogo, non si capisce tutta sta importanza per il paletto, quando per un vampiro esistono milioni di altri modi molto più rapidi e semplici per suicidarsi (lanciarsi dentro una stella in primis). Ultima nota riguarda l’attinenza al tema, il quale parla di “ultimo sole”, quando tu invece tecnicamente parli di un ultimo vampiro e di un ultimo pianeta nel database. Questione minore, comunque, questa.
Insomma, peccato, perché vampiri e fantascienza li ho sempre trovati un accoppiamento interessante, ma a questo giro temo che gl’ingranaggi non ruotino come dovrebbero.
lupus in fabula

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#12 » giovedì 30 dicembre 2021, 15:04

Alvin Miller ha scritto:Ciao Leonardo,
abbiamo una storia che mischia l'horror classico alla fantascienza, e lo fa in un modo che confesso non avevo ancora visto: il vampiro che sta cercando di morire in un contesto in cui i metodi classici non esistono più.
Se però l'idea è davvero carina, purtroppo nello svolgimento mi sorgono diverse perplessità.
Per esempio, i vampiri non dovrebbero temere la luce del sole (l'unico elemento in comune tra tutti i vampiri della cultura popolare, Twilight Saga a parte)? Ma allora perché trascorrere un eternità (tu ci dici che son trascorsi addirittura milioni di anni) a cercare del legno quando sarebbe bastato pilotare la navicella verso una qualsiasi stella e farsi disintegrare da essa? Oppure gli basterebbe uscire fuori dall'abitacolo e farsi catturare dall'orbita di un pianeta, facendosi bruciare dall'attrito con l'atmosfera.

Questo, purtroppo, vanifica il senso del finale, dove ci suggerisci che lui in realtà non ha alcuna intenzione di morire. Se durante la storia ti fossi concentrato di più sul suo conflitto interiore, invece che sulla ricerca, avresti dato un senso all'ipocrisia del suo viaggio.

Un'altra cosa che avrei preferito fosse spiegata meglio è il disastro che ha portato all'estinzione di tutta la vita nella galassia. Insomma, quello che mi chiedo qui è se lui sia vivo perché è un vampiro (e quindi gli altri dove sono?) o se lo è per puro caso.

In conclusione, belle idee e testo scritto bene, ma forse in mancanza di tempo non sei riuscito a farli funzionare come avresti dovuto.


Grazie mille Alvin per il dettagliato commento!
Qui evidenzi un altro problema del testo su cui sapevo fin da subito di aver sbagliato: il flusso informativo. Nella prima stesura c'erano infatti tutte le informazioni (la resistenza a qualsiasi tipo di morte che non fosse il legno, la distruzione della terra, la rigenerazione, la luce...) ma non sono riuscito a farceli entrare, e alla fine ho dovuto tagliare un po' a caso. Pessimo lavoro di progettazione, lo so xD
Grazie ancora e buona edition!

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#13 » giovedì 30 dicembre 2021, 15:18

Debora D ha scritto:Ciao Leonardo, piacere di leggerti,
idea molto carina, il De André alfanumerico mi ha fatto sorridere e il vampiro in cerca di morte perché ultimo sopravvissuto è affascinante. Anche se chi ti ha fatto notare l'incongruenza del sole ha proprio ragione. Ci voleva una ragione per disinnescare questa regola dei vampiri.

Il finale non l’ho capito bene forse. Se ne va per non aggredire la forma di vita poiché ha fame? Se non per questo, perché?
Io mi aspettavo qualcosa del tipo “rinunciare alla morte per proteggere la forma di vita”, pessima idea dovuta all’influenza di un eccesso in giro di vampiri buoni .

Vado verso l'aspetto tecnico. Sono tutti miei ragionamenti e mie opinioni, perciò fanne l’uso che preferisci.
Incomincio dall’inizio. La navicella sgusciò mi pone su un piano esterno, immagino di vederla, anche perché nomini la fascia di asteroidi. Poi, però, scopro che il punto di vista è esterno alla navicella, questo mi ha disorientato per un istante.
Il dato sensoriale del motore invece mi è piaciuto.

Andando avanti si capisce che invece che calarci in un punto di vista rigoroso hai preferito un onnisciente attento alla ricerca lessicale. In generale il testo è scorrevole, alcuni dettagli sono carini come il gracchiare di Bella, qualche soluzione mi ha stonato.
Un esempio
tempestò dentro la navicella → capito il senso, ma la costruzione con il complemento di moto a luogo mi ha fatto ragionare sul significato di tempestare.

Attento alle ripetizioni poco funzionali
Le vibrazioni spaziali si estesero per tutta la postazione di comando facendo vibrare il sedile e le levette dei fari a luce liquida.
[...] Le vibrazioni s’interruppero

Probabilmente no, ma le domande filosofiche
Deformazione professionale, probabilmente.
→ questi usi rendono la voce narrante un filo saccente per i miei gusti

o alle costruzioni schematiche nello stile:
Non che lo facesse spesso, d’altronde, ma alcune di quelle abitudini umane erano dure a morire.
Ma d’altronde, si sa, il 1745° è quello giusto.
-> questo tono sornione è del personaggio o del narratore?

Conclusione: all'idea carina è mancata la giusta disposizione nel poco spazio per svilupparsi senza buchi e in modo convincente. Lo stile è ancora un po' acerbo ma mostra delle soluzioni simpatiche che dicono di una penna da tenere d'occhio. Tema centrato.

Buona edizione


Grazie mille Debora per il commento! I tuoi appunti sul testo sono stati preziosissimi poiché non credo che, quegli errori, fossero dipesi dal tempo. Anche a una rilettura del giorno dopo, infatti, non mi ero accorto delle ripetizioni e, probabilmente, senza di te non le avrei proprio notate.
Per il narratore onnisciente invece (a parte la prima riga smaccatamente troppo esterna), non son sicuro di cosa te lo abbia evocato. Era mia intenzione rimanere focalizzato ma deve essermi sfuggito qualcosa che non riesco ancora ad individuare; se vorrai segnalarmi quel qualcosa te ne sarò estremamente grato! (Non sentirti obbligata però)
Detto questo, grazie ancora e spero di rifarmi la prossima volta che mi leggerai! Ciao!

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#14 » giovedì 30 dicembre 2021, 15:29

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:DISCLAIMER GENERALE
Come certo saprete qualora rientriate tra le mie (s)fortunate vittime delle edizioni passate, sono solito dedicare parecchio spazio ai commenti. Negli ultimi due mesi ho persino sperimentato un diverso approccio volto proprio a fornire ai singoli autori quanti più spunti possibile. Purtroppo, per quest’edizione non sarà così. Causa trasloco durante i pochi giorni di ferie, questo mese sarò molto più schematico e diretto, ma non per questo superficiale. Chiedo pertanto scusa se l’estrema schiettezza che segue, volta soltanto a raggiungere quelli che riterrò di volta in volta i punti deboli e di forza dei singoli brani, farà risultare le mie parole più brusche di quello che vogliono essere. Insomma, sebbene sia io il primo a privilegiare sempre la forma al contenuto, a voi chiedo di fare l'opposto con i miei commenti: non soffermatevi su come vi dico le cose, ma sulla loro sostanza. ;)

COMMENTO
Ciao Leonardo.
Il tuo è un racconto scritto in maniera più che discreta, ma penalizzato da un intreccio a dir poco traballante. Innanzitutto, mancano appigli al lettore volti a fargli comprendere le motivazioni del protagonista. Limitarsi a dire che le vecchie abitudini sono dure a morire è infatti una soluzione un po’ pigra e che in realtà non spiega nulla. In secondo luogo, non si capisce tutta sta importanza per il paletto, quando per un vampiro esistono milioni di altri modi molto più rapidi e semplici per suicidarsi (lanciarsi dentro una stella in primis). Ultima nota riguarda l’attinenza al tema, il quale parla di “ultimo sole”, quando tu invece tecnicamente parli di un ultimo vampiro e di un ultimo pianeta nel database. Questione minore, comunque, questa.
Insomma, peccato, perché vampiri e fantascienza li ho sempre trovati un accoppiamento interessante, ma a questo giro temo che gl’ingranaggi non ruotino come dovrebbero.


Ciao Alessandro e grazie mille per il commento!
Non ti preoccupare per il formato, hai detto tutto quello che c'era da dire nella maniera più chiara.
Sì, come ho detto anche agli altri, il finale l'ho davvero gambizzato non strutturando meglio l'interiorità del protagonista e il flusso informativo. Ho tagliato troppo e male dai caratteri iniziali.
Il vampiro lo avevo pensato simile a quelli di Twilight (quindi immune alla luce del sole) e praticamente immortale a tutto ciò che non fosse il paletto di legno. Un'informazione che, divergendo dalla norma, avrei dovuto far emergere meglio, anche perché molti di voi hanno espresso la stessa perplessità.

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Debora D
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#15 » giovedì 30 dicembre 2021, 16:31

Leonardo Pigneri ha scritto:Grazie mille Debora per il commento! I tuoi appunti sul testo sono stati preziosissimi poiché non credo che, quegli errori, fossero dipesi dal tempo. Anche a una rilettura del giorno dopo, infatti, non mi ero accorto delle ripetizioni e, probabilmente, senza di te non le avrei proprio notate.
Per il narratore onnisciente invece (a parte la prima riga smaccatamente troppo esterna), non son sicuro di cosa te lo abbia evocato. Era mia intenzione rimanere focalizzato ma deve essermi sfuggito qualcosa che non riesco ancora ad individuare; se vorrai segnalarmi quel qualcosa te ne sarò estremamente grato! (Non sentirti obbligata però)
Detto questo, grazie ancora e spero di rifarmi la prossima volta che mi leggerai! Ciao!


Ciao, ti rispondo con piacere
La parte che mi ha distolto dalla focalizzazione è questa. Ti ho segnato anche un apostrofo che non avevo segnalato.
Jo si premurò di non respirare. Non che lo facesse spesso, d’altronde, ma alcune di quelle abitudini umane erano dure a morire. Anche a distanza di milioni di anni.
La nebbia si diradò e un enorme distesa di polvere e rocce si aprì di fronte a lui. Non era molto diversa da quelle dei 1744 pianeti precedenti. Ma d’altronde, si sa, il 1745° è quello giusto.

Il verbo premurare è esterno. essersi premurati di fare qualcosa è una riflessione a posteriori. E si unisce al Non che lo facesse spesso che per come è strutturato e inserito nel testo ho preso per un commento del narratore.

L'onnisciente in sé non è un peccato, però. Di recente ho letto due romanzi in questo stile, uno faceva proprio pena e l'altro no. Dipende tanto dalla scorrevolezza, dalla sintassi e da quanto è forte la voce narrante, secondo me. Ma se la tua intenzione era la focalizzazione, sono contenta di averti aiutato a notare qualcosa in più!
Alla prossima

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Leonardo Pigneri
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#16 » giovedì 30 dicembre 2021, 16:42

Debora D ha scritto:
Leonardo Pigneri ha scritto:Grazie mille Debora per il commento! I tuoi appunti sul testo sono stati preziosissimi poiché non credo che, quegli errori, fossero dipesi dal tempo. Anche a una rilettura del giorno dopo, infatti, non mi ero accorto delle ripetizioni e, probabilmente, senza di te non le avrei proprio notate.
Per il narratore onnisciente invece (a parte la prima riga smaccatamente troppo esterna), non son sicuro di cosa te lo abbia evocato. Era mia intenzione rimanere focalizzato ma deve essermi sfuggito qualcosa che non riesco ancora ad individuare; se vorrai segnalarmi quel qualcosa te ne sarò estremamente grato! (Non sentirti obbligata però)
Detto questo, grazie ancora e spero di rifarmi la prossima volta che mi leggerai! Ciao!


Ciao, ti rispondo con piacere
La parte che mi ha distolto dalla focalizzazione è questa. Ti ho segnato anche un apostrofo che non avevo segnalato.
Jo si premurò di non respirare. Non che lo facesse spesso, d’altronde, ma alcune di quelle abitudini umane erano dure a morire. Anche a distanza di milioni di anni.
La nebbia si diradò e un enorme distesa di polvere e rocce si aprì di fronte a lui. Non era molto diversa da quelle dei 1744 pianeti precedenti. Ma d’altronde, si sa, il 1745° è quello giusto.

Il verbo premurare è esterno. essersi premurati di fare qualcosa è una riflessione a posteriori. E si unisce al Non che lo facesse spesso che per come è strutturato e inserito nel testo ho preso per un commento del narratore.

L'onnisciente in sé non è un peccato, però. Di recente ho letto due romanzi in questo stile, uno faceva proprio pena e l'altro no. Dipende tanto dalla scorrevolezza, dalla sintassi e da quanto è forte la voce narrante, secondo me. Ma se la tua intenzione era la focalizzazione, sono contenta di averti aiutato a notare qualcosa in più!
Alla prossima


Cavoli, quel "premurò" mi era proprio sfuggito. E capisco benissimo come il resto possa essere automaticamente attribuito all'onniscente, a quel punto.
Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, Debora. Spero di poter ricambiare presto!

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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#17 » giovedì 30 dicembre 2021, 21:41

Incredibile come per me sia stato facile immedesimarmi col protagonista.
Tutta una vita soprannaturale alla ricerca della propria autodistruzione, per poi - trovata- fuggire da se stessi perché è troppo difficile in fondo guardarsi dentro e dire:
“finalmente adesso me ne posso andare in pace.”

Il tormento di essere rimasto l’ultimo della propria specie viene placato dal senso di avere un obiettivo, per quanto autolesionista. la necessità di avere un obiettivo viene meno nel momento in cui finalmente abbiamo la possibilità tangibile di perseguirlo. qualcosa di incredibilmente nipponico.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: L'ultimo vampiro

Messaggio#18 » domenica 2 gennaio 2022, 18:53

Qui c'è ben poco da dire perché mi sembra che tutto sia stato già detto e che, soprattutto, tu abbia individuato le problematiche. Mi limito a rimarcare che anche per me il finale è stato sviluppato troppo frettolosamente e che la distribuzione delle informazioni risulta, ai fini della comprensione, non sufficiente. Concludendo, direi un pollice ni tendente al positivo.

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