Tutti in riga

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 gennario 2022!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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Laura Brunelli
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Tutti in riga

Messaggio#1 » lunedì 17 gennaio 2022, 22:25

«Tutti in riga» Urla la maestra.
Sobbalzo. Che è successo questa volta? Ero così preso da quello che leggevo che non mi sono accorto di nulla. La storia di Romolo e Remo è fantastica. Anche a me sarebbe piaciuto essere allevata da una lupa.
Mi alzo controvoglia e cerco di capire cosa ha fatto arrabbiare la maestra questa volta. Savoini è calmo. No, non è colpa sua. Colpa, poi, a far arrabbiare la megera basta uno starnuto, ma di solito il colpevole sa di essere stato lui, e glielo si legge in faccia.
Vediamo un po’, chi altri potrebbe essere stato? Bettagno no, lei è tutta perfettina, figurati. Al massimo potrebbe essersi gratta il naso. La maestra è convinta che se uno si gratta il naso, lo fa solo per poter guardare l’orologio. E l’orologio nella sua classe non si guarda, punto.
Raggiungo i miei compagni davanti ai banchi della prima fila e guadagno una posizione strategica, dopo Guglielmetti e Caron, due perfette canaglie. Di solito non superano l’ispezione nemmeno quando non hanno fatto nulla. Per cui dovrei cavarmela.
La Ragazzoni si posiziona dopo di me, seguita a ruota da Besozzi, che chiude la fila. Non sono le preferite della maestra, ma non si sono mai beccate più di due o tre punizioni l’anno. Ci ho messo un po’ a capire la loro strategia, ma quando ci sono riuscito ho mercanteggiato e siamo giunti a un accordo molto semplice. Facciamo a turno.
La maestra ha già superato Cesarin, quinta posizione e sta valutando Bairati. Lei la salta di sicuro, è la sua preferita. Dove si mette, si mette, non viene mai beccata, neanche quando è stata lei a far cascare il righello.
Si capisce che è la sua preferita. Quando è lei che deve essere punita, vien sempre fuori che è stato il compagno di banco. A me non frega niente, tanto non sarò mai suo compagno di banco, ma mi dispiace per Cerutti. Ormai fanno coppia fissa. E siccome la Bairati è sempre distratta e fa cadere di tutto dal banco…
Il cuore comincia a martellarmi nel petto, anche la decima posizione ha superato l’esame, ne restano solo otto prima di me. Dai, dai, dai… scegli Zagato, scegli Zagato.
La maestra si ferma proprio davanti a lui. Stringe gli occhi e avvicina il viso. Ci siamo.
«Zagato!»
Tiro un sospiro di sollievo e chiedo mentalmente scusa al povero Christian. Non se lo meritava. Ma tanto non se lo merita mai nessuno.
«Alla lavagna.» La maestra torna alla cattedra, prende il registro e si mette gli occhiali. «Vediamo… vediamo…»
Guardo il poveretto fermo la, davanti alla lavagna, la schiena leggermente ingobbita, quante punizioni ha preso quest’anno?
«Siamo già a nove, Zagato.» La maestra abbassa gli occhiali sul naso e gli lancia un’occhiataccia. «La prossima volta dovrò chiamare i tuoi genitori.»
Christian spalanca gli occhi e il volto di si fa bianco come la polvere di gesso che sporca la lavagna. Il labro superiore ha uno spasmo e si solleva uno, due, tre… perdo il conto e un brivido mi percorre la schiena. Non sopravviverà a un’altra punizione.
La prossima volta, Christian. Ti cedo il mio posto.



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antico
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Re: Tutti in riga

Messaggio#2 » lunedì 17 gennaio 2022, 22:31

Ciao Laura! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa PATRIZIA RINALDI EDITION!

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Il Calmo
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Re: Tutti in riga

Messaggio#3 » mercoledì 19 gennaio 2022, 11:35

Racconto veramente ben scritto e molto piacevole.
Hai reso bene il clima della classe e il turbinio dei nomi dei compagni non disturba e anzi contribuisce a dare una nota quasi tragicomica al tutto.
L’unico appunto che ti faccio è che forse e dico forse, il registro linguistico non si addice a un contesto di elementari? Si parla di maestra e quindi deduco che possiamo essere al massimo in 5 elementare.
Le parole come mercanteggiare, megera e compagnia non so se le metterei nella testa di un bimbo di quell’età. È possibile che si parli di una classe di tanti anni fa e quindi il contesto e i cervelli fossero diversi ma mi rimane lo stesso un senso di straniamento.
Per il resto ottimo racconto!

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Laura Brunelli
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Re: Tutti in riga

Messaggio#4 » mercoledì 19 gennaio 2022, 19:21

Il Calmo ha scritto:Racconto veramente ben scritto e molto piacevole.
Hai reso bene il clima della classe e il turbinio dei nomi dei compagni non disturba e anzi contribuisce a dare una nota quasi tragicomica al tutto.
L’unico appunto che ti faccio è che forse e dico forse, il registro linguistico non si addice a un contesto di elementari? Si parla di maestra e quindi deduco che possiamo essere al massimo in 5 elementare.
Le parole come mercanteggiare, megera e compagnia non so se le metterei nella testa di un bimbo di quell’età. È possibile che si parli di una classe di tanti anni fa e quindi il contesto e i cervelli fossero diversi ma mi rimane lo stesso un senso di straniamento.
Per il resto ottimo racconto!


Ciao,
Piacere di conoscerti.
Ti ringrazio per il commento e sono lieta che il racconto ti sia piaciuto. Per quanto riguarda il registro linguistico, hai perfettamente ragione. Ti confermo che la classe è una quinta elementare, più piccoli avrei avuto difficoltà a rendere credibili le reazioni del personaggio.
In effetti anch'io ho avuto qualche dubbio, soprattutto su mercanteggiare, però mi erano sembrati credibili. Ovviamente parliamo di una classe della metà degli anni ottanta. Oltre non dico, altrimenti mi sento vecchia.
Alla prossima e buona edition

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GiulianoCannoletta
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Re: Tutti in riga

Messaggio#5 » giovedì 20 gennaio 2022, 8:17

Ciao Laura, piacere di averti letto.
Davvero un bel racconto, ansia del protagonista si sente proprio, ben miscelata alle sue macchinazioni per schivare la punizione della perfida maestra. I troppi cognomi non stonano, anzi creano una bella cornice, perché si intuisce presto che non dobbiamo fissarli nella memoria per poterci gustare il racconto.
Forse mi aspettavo un finale più inciso, ma in fin dei conti è carino anche così, col senso di colpa tardivo nei confronti del compagno punito e le buone intenzioni per il futuro.
Brava, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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MatteoMantoani
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Re: Tutti in riga

Messaggio#6 » giovedì 20 gennaio 2022, 17:55

Prime Impressioni: Ciao Laura. Piacere di rileggerti. Un racconto ricco di suspense! Chi di noi non ha sentito quel brivido e pregato tutti i santi che la maestra chiamasse qualcun altro e non noi..

Aderenza al Tema: Ci siamo, direi.

Punti di Miglioramento: C'è qualche refuso e qualche ripetizione. Il linguaggio usato non si addice molto a un bambino, dato che hai scelto una prima persona. Potevi mettere tutto in terza e mantenere questo registro, oppure caratterizzare un po' meglio la voce narrante. L'elenco degli alunni è stata una scelta coraggiosa che però mi sembra ben riuscita, dato che non ho sentito il peso di non dare una faccia a questi bambini. Magari, avresti potuto dare qualche piccolo dettaglio visivo in più per ciascuno di loro, per caratterizzarli meglio. Che ne so, uno che si stringe nelle spalle, uno con le gote rosse, uno che si morde il labbro, uno col maglione con il disegno di un cane.. e così via.

Punti di Forza: La cosa molto positiva di questo racconto è il forte conflitto che fa palpitare il cuore del lettore in attesa di una risoluzione. Abbiamo tutti passato una gran parte della nostra vita dietro ai banchi, quindi è facile immedesimarsi in questo pdv.

Conclusioni: Un forte conflitto e una buona suspense che generano attesa e voglia di continuare la lettura. Nel girone ci sono altri racconti che ho gradito di più per mero gusto personale, ma anche questo mi sembra ben scritto e ben strutturato. Magari, la prossima volta, sarebbe opportuno valutare di caratterizzare questa prima persona in modo che rispecchi meglio l'età del personaggio.

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Laura Brunelli
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Re: Tutti in riga

Messaggio#7 » venerdì 21 gennaio 2022, 18:54

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Laura, piacere di averti letto.
Davvero un bel racconto, ansia del protagonista si sente proprio, ben miscelata alle sue macchinazioni per schivare la punizione della perfida maestra. I troppi cognomi non stonano, anzi creano una bella cornice, perché si intuisce presto che non dobbiamo fissarli nella memoria per poterci gustare il racconto.
Forse mi aspettavo un finale più inciso, ma in fin dei conti è carino anche così, col senso di colpa tardivo nei confronti del compagno punito e le buone intenzioni per il futuro.
Brava, a rileggerci presto.
Giuliano


Ciao Giuliano e grazie per il commento.
Buona edition anche a te.

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Laura Brunelli
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Re: Tutti in riga

Messaggio#8 » venerdì 21 gennaio 2022, 19:12

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Laura. Piacere di rileggerti. Un racconto ricco di suspense! Chi di noi non ha sentito quel brivido e pregato tutti i santi che la maestra chiamasse qualcun altro e non noi..

Aderenza al Tema: Ci siamo, direi.

Punti di Miglioramento: C'è qualche refuso e qualche ripetizione. Il linguaggio usato non si addice molto a un bambino, dato che hai scelto una prima persona. Potevi mettere tutto in terza e mantenere questo registro, oppure caratterizzare un po' meglio la voce narrante. L'elenco degli alunni è stata una scelta coraggiosa che però mi sembra ben riuscita, dato che non ho sentito il peso di non dare una faccia a questi bambini. Magari, avresti potuto dare qualche piccolo dettaglio visivo in più per ciascuno di loro, per caratterizzarli meglio. Che ne so, uno che si stringe nelle spalle, uno con le gote rosse, uno che si morde il labbro, uno col maglione con il disegno di un cane.. e così via.

Punti di Forza: La cosa molto positiva di questo racconto è il forte conflitto che fa palpitare il cuore del lettore in attesa di una risoluzione. Abbiamo tutti passato una gran parte della nostra vita dietro ai banchi, quindi è facile immedesimarsi in questo pdv.

Conclusioni: Un forte conflitto e una buona suspense che generano attesa e voglia di continuare la lettura. Nel girone ci sono altri racconti che ho gradito di più per mero gusto personale, ma anche questo mi sembra ben scritto e ben strutturato. Magari, la prossima volta, sarebbe opportuno valutare di caratterizzare questa prima persona in modo che rispecchi meglio l'età del personaggio.


Ciao Matteo,
Lieta che il racconto ti sia piaciuto. Per quanto riguarda i punti di miglioramento: concordo sulla mancanza di caratterzzazione dei personaggi, ma volevo provare a giocare sul ritmo e inserire anche un solo dettaglio epr ciascuno avrebbe rallentato e appesantito la lettura.
Per quanto riguarda il registro linguistico, volevo chiederti se ti riferisce a tutto il testo, o solo ad alcuni termini.
Quanto alla terza persona non so, non la uso molto e credo mi ci voglia un po' d'esercizio, soprattutto scrivendo a tempo. non mi viene molto naturale, ma proverò anche quella.
Alla prossima e buona edition

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MatteoMantoani
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Re: Tutti in riga

Messaggio#9 » venerdì 21 gennaio 2022, 19:17

Laura Brunelli ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Laura. Piacere di rileggerti. Un racconto ricco di suspense! Chi di noi non ha sentito quel brivido e pregato tutti i santi che la maestra chiamasse qualcun altro e non noi..

Aderenza al Tema: Ci siamo, direi.

Punti di Miglioramento: C'è qualche refuso e qualche ripetizione. Il linguaggio usato non si addice molto a un bambino, dato che hai scelto una prima persona. Potevi mettere tutto in terza e mantenere questo registro, oppure caratterizzare un po' meglio la voce narrante. L'elenco degli alunni è stata una scelta coraggiosa che però mi sembra ben riuscita, dato che non ho sentito il peso di non dare una faccia a questi bambini. Magari, avresti potuto dare qualche piccolo dettaglio visivo in più per ciascuno di loro, per caratterizzarli meglio. Che ne so, uno che si stringe nelle spalle, uno con le gote rosse, uno che si morde il labbro, uno col maglione con il disegno di un cane.. e così via.

Punti di Forza: La cosa molto positiva di questo racconto è il forte conflitto che fa palpitare il cuore del lettore in attesa di una risoluzione. Abbiamo tutti passato una gran parte della nostra vita dietro ai banchi, quindi è facile immedesimarsi in questo pdv.

Conclusioni: Un forte conflitto e una buona suspense che generano attesa e voglia di continuare la lettura. Nel girone ci sono altri racconti che ho gradito di più per mero gusto personale, ma anche questo mi sembra ben scritto e ben strutturato. Magari, la prossima volta, sarebbe opportuno valutare di caratterizzare questa prima persona in modo che rispecchi meglio l'età del personaggio.


Ciao Matteo,
Lieta che il racconto ti sia piaciuto. Per quanto riguarda i punti di miglioramento: concordo sulla mancanza di caratterzzazione dei personaggi, ma volevo provare a giocare sul ritmo e inserire anche un solo dettaglio epr ciascuno avrebbe rallentato e appesantito la lettura.
Per quanto riguarda il registro linguistico, volevo chiederti se ti riferisce a tutto il testo, o solo ad alcuni termini.
Quanto alla terza persona non so, non la uso molto e credo mi ci voglia un po' d'esercizio, soprattutto scrivendo a tempo. non mi viene molto naturale, ma proverò anche quella.
Alla prossima e buona edition

Ciao. C'è di sicuro qualche termine un po' difficile per un bambino: megera, strategia.. anche il pensiero sul fatto che abbia capito la strategia dei compagni.. e abbia anche "mercanteggiato".. Il fatto che alla fine provi pietà per il compagno e anche rimorso.. non voglio dire una stupidaggine, ma i bambini mi sembrano un pochino più egoisti e fissi sui loro bisogni, piuttosto che su quelli degli altri. Dimmi anche tu cosa ne pensi.

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Laura Brunelli
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Re: Tutti in riga

Messaggio#10 » venerdì 21 gennaio 2022, 20:26

Ciao. C'è di sicuro qualche termine un po' difficile per un bambino: megera, strategia.. anche il pensiero sul fatto che abbia capito la strategia dei compagni.. e abbia anche "mercanteggiato".. Il fatto che alla fine provi pietà per il compagno e anche rimorso.. non voglio dire una stupidaggine, ma i bambini mi sembrano un pochino più egoisti e fissi sui loro bisogni, piuttosto che su quelli degli altri. Dimmi anche tu cosa ne pensi.


Ok, per quanto riguarda il registro stilistico. Anche se, devo dire, che ieri mi sono arrampicata sugli specchi per aiutare mia figlia, 8 anni - terza elementare, a inventare una frase con le parole inezia, facezia e peripezia (!).
Per quanto riguarda l'egoismo dei bambini, penso che forse li sottovalutiamo un po'. Anch'io davo epr scontato fossero più cattivi e egocentrici, ma o la classe di mia figlia è l'eccezione che conferma la regola oppure, i bambini sono davvero in grado di stupirci su questo fronte. Non dico che non siano egoisti, ma di fronte alle difficoltà altrui sono abbastanza sensibili.

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SilviaCasabianca
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Re: Tutti in riga

Messaggio#11 » sabato 22 gennaio 2022, 19:40

Ciao Laura,
è un piacere averti letto.
Ho trovato la trama centrata e la storia credibile e interessante.
L'eccesso di cognomi menzionati a me, al contrario degli altri, ha effettivamente un po' confuso. Specifico: capisco il senso. La classe è ricca di personaggi di suo e rende bene il ritmo confuso di passare da un compagno all'altro, però mi ha dato un po questo senso di presentazione, tipo: "ok, lei è Anna, la perfettina, lui è claudio quello che fa casino, ecc". Ecco forse è un pò questo: a questo punto avrei preferito andare dritti alla sostanza, tipo chiamare i compagni con dei soprannomi, o al massimo con epiteti, aggettivi, ma insomma offrire passaggi rapidi.

Anche io ho trovato alcuni termini non proprio da bambini, anche se francamente non mi ha infastidito molto. Tuttavia se la classe è anni 80 forse potevi cavartela aggiungendo qualche dettaglio storico-temporale, non so la descrizione dei grembiuli blu col fiocco rosso, oggettistica anni 80 come i walky talky, i gettoni del telefono, non è la rai, lo zaino invicta, ecc. In questo modo avresti anche stimolato di più l'immaginazione del lettore.

Non sono invece d'accordo con Matteo riguardo ai bambini egoisti. Ritengo che quando si presenta un protagonista sia molto importante, al contrario, non fornire una macchietta, uno stereotipo, un qualcosa di fisso e disegnato che apporta ben poco alla nostra esperienza di lettori.

Brava!

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Luca Nesler
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Re: Tutti in riga

Messaggio#12 » lunedì 24 gennaio 2022, 11:08

Ciao Laura! Il tema del sopruso declinato sugli studenti è senz'altro forte. Qui abbiamo un'intera classe che ha trovato motivo di adesione nel contrastare un'insegnante ingiusta e vessatoria.
Dal punto di vista stilistico trovo che a volte i pensieri del protagonista indulgano un po' troppo all'infodump. Fa considerazioni per il lettore, rimugina su cose che sa e che non ha motivo di riconsiderare in quel momento. “Ci ho messo un po’ a capire la loro strategia, ma quando ci sono riuscito ho mercanteggiato e siamo giunti a un accordo molto semplice. Facciamo a turno. “ Fino a qui potevo credere di essre nel pdv del bambino, ma qui è chiaro che stia parlando con me. O anche qui “A me non frega niente, tanto non sarò mai suo compagno di banco, ma mi dispiace per Cerutti. Ormai fanno coppia fissa. E siccome la Bairati è sempre distratta e fa cadere di tutto dal banco…”
Una o due volte ti è scappato un lessico inadatto a un bambino delle elementari. Come qui: “Stringe gli occhi e avvicina il viso.”
Un'altra cosa che ti segnalo è questa frase “chiedo mentalmente scusa al povero Christian”. Siamo già nella mente del protagonista, se tu avessi scritto “Scusa Christian” non avresti spiegato al lettore cosa fa il protagonista.
Per il resto la scena è chiara e l'interiorità del protagonista interessante. L'unico neo è che mi riesce difficile pensare che i bambini non sentano il sostegno dei genitori contro una maestra così palesemente e ingiustamente oppressiva. Ma è pur vero che sono bambini. Meno credibile, proprio per questo, è la loro muta sinergia. Mi sembra un buon modo per concludere il racconto, ma rimane poco verosimile.
Nell'insieme direi una buona prova.
Alla prossima!

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Signor_Darcy
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Re: Tutti in riga

Messaggio#13 » lunedì 24 gennaio 2022, 17:06

Racconto interessante con una declinazione del tema non scontata.
Qualche magagna a livello stilistico, soprattutto per le ripetizioni (per esempio “[…]sta valutando Bairati. Lei la salta di sicuro, è la sua preferita. […]
Si capisce che è la sua preferita”.
In alcuni punti il linguaggio utilizzato lascia qualche dubbio su chi sia il personaggio portatore del punto di vista.
Per il resto il tutto sembra tutto sommato credibile, anche per come descrivi il clima della classe che subisce soprusi.

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Shanghai Kid
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Re: Tutti in riga

Messaggio#14 » mercoledì 26 gennaio 2022, 22:13

Ciao Laura e piacere di averti letto.
Beh, abbiamo scelto la stessa ambientazione, per parlare di piccoli soprusi quotidiani: la scuola. Anche se abbiamo dato un taglio decisamente diverso. Penso tu abbia reso benissimo l’angoscia provata dallo studente, chapeau! Nel testo ho trovato parecchi refusi, che non sono nulla di grave, date anche le condizioni in cui scriviamo, a parte che c’è un femminile che poi diventa maschile che mi ha spaesato. Anche il linguaggio scelto, a mio avviso, non è sempre aderente alla voce narrante (es. megera). Detto questo, il racconto mi è piaciuto.
A rileggerti.

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david.callaghan
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Re: Tutti in riga

Messaggio#15 » mercoledì 26 gennaio 2022, 23:21

Ciao Laura
ben ritrovata. Il tuo un racconto semplice, corto ed efficace, con anche quella delicatezza femminile che invidio a molte autrici, io che scrivo i testi con l'accetta.
Insomma per me una prova molto buona. Il tema centrato, anche se devo dire che sotto certi aspetti la vicenda è effettivamente un po' inverosimile.
E lo dice uno che veniva messo in castigo tutti i giorni all'asilo da delle maledette str*nze di suore.
Un saluto e alla prossima!

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Re: Tutti in riga

Messaggio#16 » giovedì 27 gennaio 2022, 17:51

SilviaCasabianca ha scritto:Ciao Laura,
è un piacere averti letto.
Ho trovato la trama centrata e la storia credibile e interessante.
L'eccesso di cognomi menzionati a me, al contrario degli altri, ha effettivamente un po' confuso. Specifico: capisco il senso. La classe è ricca di personaggi di suo e rende bene il ritmo confuso di passare da un compagno all'altro, però mi ha dato un po questo senso di presentazione, tipo: "ok, lei è Anna, la perfettina, lui è claudio quello che fa casino, ecc". Ecco forse è un pò questo: a questo punto avrei preferito andare dritti alla sostanza, tipo chiamare i compagni con dei soprannomi, o al massimo con epiteti, aggettivi, ma insomma offrire passaggi rapidi.

Anche io ho trovato alcuni termini non proprio da bambini, anche se francamente non mi ha infastidito molto. Tuttavia se la classe è anni 80 forse potevi cavartela aggiungendo qualche dettaglio storico-temporale, non so la descrizione dei grembiuli blu col fiocco rosso, oggettistica anni 80 come i walky talky, i gettoni del telefono, non è la rai, lo zaino invicta, ecc. In questo modo avresti anche stimolato di più l'immaginazione del lettore.

Non sono invece d'accordo con Matteo riguardo ai bambini egoisti. Ritengo che quando si presenta un protagonista sia molto importante, al contrario, non fornire una macchietta, uno stereotipo, un qualcosa di fisso e disegnato che apporta ben poco alla nostra esperienza di lettori.

Brava!


Ciao Silvia,
Grazie del commento.
Per quanto riguarda la carrellata di nomi, sapevo già che poteva risultare fastidiosa. In parte servivano a popolare la scena, pur nel limite dei caratteri. in parte, invece, volevo giocare un po' sul ritmo, inserendo alcune parti in stile cronaca sportiva, anche se non volevo esagerare. L'effetto si dovrebbe sentire, poi non so se è passato, sopratutto nella frase "La Ragazzoni si posiziona dopo di me, seguita a ruota da Besozzi, che chiude la fila."
Un saluto e buona edition

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Re: Tutti in riga

Messaggio#17 » giovedì 27 gennaio 2022, 18:27

Luca Nesler ha scritto:Ciao Laura! Il tema del sopruso declinato sugli studenti è senz'altro forte. Qui abbiamo un'intera classe che ha trovato motivo di adesione nel contrastare un'insegnante ingiusta e vessatoria.
Dal punto di vista stilistico trovo che a volte i pensieri del protagonista indulgano un po' troppo all'infodump. Fa considerazioni per il lettore, rimugina su cose che sa e che non ha motivo di riconsiderare in quel momento. “Ci ho messo un po’ a capire la loro strategia, ma quando ci sono riuscito ho mercanteggiato e siamo giunti a un accordo molto semplice. Facciamo a turno. “ Fino a qui potevo credere di essre nel pdv del bambino, ma qui è chiaro che stia parlando con me. O anche qui “A me non frega niente, tanto non sarò mai suo compagno di banco, ma mi dispiace per Cerutti. Ormai fanno coppia fissa. E siccome la Bairati è sempre distratta e fa cadere di tutto dal banco…”
Una o due volte ti è scappato un lessico inadatto a un bambino delle elementari. Come qui: “Stringe gli occhi e avvicina il viso.”
Un'altra cosa che ti segnalo è questa frase “chiedo mentalmente scusa al povero Christian”. Siamo già nella mente del protagonista, se tu avessi scritto “Scusa Christian” non avresti spiegato al lettore cosa fa il protagonista.
Per il resto la scena è chiara e l'interiorità del protagonista interessante. L'unico neo è che mi riesce difficile pensare che i bambini non sentano il sostegno dei genitori contro una maestra così palesemente e ingiustamente oppressiva. Ma è pur vero che sono bambini. Meno credibile, proprio per questo, è la loro muta sinergia. Mi sembra un buon modo per concludere il racconto, ma rimane poco verosimile.
Nell'insieme direi una buona prova.
Alla prossima!


Ciao Luca,
Grazie per il commento e per i gli tuli consigli. Per quanto riguarda le vessazioni della maestra e la mutua sinergia dei bambini, non so, forse i miei ricordi sono un po' distorti e patinati dal tempo, ma io mi ricordo molta complicità e sostegno, almeno con alcuni dei miei compagni delle elementari.
Un saluto e buona edition

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Re: Tutti in riga

Messaggio#18 » giovedì 27 gennaio 2022, 18:33

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Laura e piacere di averti letto.
Beh, abbiamo scelto la stessa ambientazione, per parlare di piccoli soprusi quotidiani: la scuola. Anche se abbiamo dato un taglio decisamente diverso. Penso tu abbia reso benissimo l’angoscia provata dallo studente, chapeau! Nel testo ho trovato parecchi refusi, che non sono nulla di grave, date anche le condizioni in cui scriviamo, a parte che c’è un femminile che poi diventa maschile che mi ha spaesato. Anche il linguaggio scelto, a mio avviso, non è sempre aderente alla voce narrante (es. megera). Detto questo, il racconto mi è piaciuto.
A rileggerti.

david.callaghan ha scritto:Ciao Laura
ben ritrovata. Il tuo un racconto semplice, corto ed efficace, con anche quella delicatezza femminile che invidio a molte autrici, io che scrivo i testi con l'accetta.
Insomma per me una prova molto buona. Il tema centrato, anche se devo dire che sotto certi aspetti la vicenda è effettivamente un po' inverosimile.
E lo dice uno che veniva messo in castigo tutti i giorni all'asilo da delle maledette str*nze di suore.
Un saluto e alla prossima!

Signor_Darcy ha scritto:Racconto interessante con una declinazione del tema non scontata.
Qualche magagna a livello stilistico, soprattutto per le ripetizioni (per esempio “[…]sta valutando Bairati. Lei la salta di sicuro, è la sua preferita. […]
Si capisce che è la sua preferita”.
In alcuni punti il linguaggio utilizzato lascia qualche dubbio su chi sia il personaggio portatore del punto di vista.
Per il resto il tutto sembra tutto sommato credibile, anche per come descrivi il clima della classe che subisce soprusi.


Ciao a tutti e grazie per i commenti,
Rispondo cumulativamente, sia per l'omogeneità dei commenti che per mancanza di tempo.
Shanghai Kid, In effetti mi sono accorta del cambio di genere solo il giorno dopo. Non so perchè all'inizio mi è scappato il femminile, forse la stanchezza.
Un saluto e buona edition a tutti.

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antico
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Re: Tutti in riga

Messaggio#19 » lunedì 31 gennaio 2022, 11:59

Un buon racconto, questo è certo. Detto questo, occhio ai refusi e soprattutto quelli in fase di chiusa perché incidono parecchio nella fruizione (mi sto riferendo al punto dopo Cristian e prima di "Ti cedo il posto"). Problemone quello del pdv perché (e te lo dice uno che negli anni 80 faceva le elementari) non è così che si parlava e alcuni ragionamenti appaiono anche troppo evoluti. Giusto che al giorno d'oggi i bimbi abbiano un vocabolario più ricco perché sono continuamente sottoposti a un bombardamento mediatico (anche quando i genitori li controllano limitando tv e quant'altro), ma all'epoca si era parecchio più indietro e in quinta elementare ancora non si leggeva così tanto da permettere uno sviluppo oltre alla media... Giusto invece tutto il resto: da maestre che avevano maggiore libertà sugli studenti a bimbi capaci di empatia (anche qui, esperienze personali). Detto questo, al netto di questa dissonanza nel pdv, si percepisce tensione narrativa e la lettura è godibile. Tema ben declinato. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido anche se non strabrillante.

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