Conigli

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 gennario 2022!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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Gianni Tabaldi
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Conigli

Messaggio#1 » lunedì 17 gennaio 2022, 22:58

La giornalista entrò nell’appartamento. Il salotto era sporco e disordinato. Quattro conigli, di dimensioni e razze differenti, saltellavano per la stanza. Il pavimento era ricoperto di feci e fieno.
Osservò le bestiole: avevano un’aria simpatica, e non sembravano per nulla spaventate dalla presenza della sconosciuta. Due di essi giocavano a rincorrersi, l’esemplare più grosso stava mangiando da una ciotola, l’ultimo era così coraggioso da essersi avvicinato ai piedi della donna, che si era istintivamente chinata per accarezzarlo. Era un animaletto dal corpo tozzo, il pelo bianco, e le orecchie che cadevano ai lati.
«Mi scusi, non mi posso muovere, può raggiungermi lei?» una voce femminile da un’altra stanza chiamò la giornalista. Si rialzò dando un’ultima carezza al coniglietto, e proseguì lungo il corridoio.
Una donna era seduta per terra, in un bagno stretto, sporco e disordinato come il salotto. Stava cercando di dare da mangiare a un altro coniglio, ma questo, a differenza degli altri, sembrava scontroso e spaventato. Tutte le volte che la padrona gli porgeva del cibo, l’animale prima si ritirava istintivamente, poi cercava persino di mordere le dita che lo volevano solo nutrire. Era così violento che la giornalista sussultò nel vederlo attaccare.
«Mi perdoni, non mi posso alzare, sto cercando di dar da mangiare a questo trovatello. Ne ha passate tante ed è traumatizzato.» La donna rimanendo sempre seduta a terra, porse la mano alla giornalista.
«Non c’è problema» rispose imbarazzata l’altra, chinandosi per stringerle la mano.
«Se però è qui per chiedermi qualcosa sulla tragedia dei signori D. temo di non avere molto da dire.»
«Non voglio mettervi in difficoltà, visto che sarete sconvolti dall’idea di un omicidio così efferato nel vostro condominio, ma al giornale vorremmo potere fornire una versione il più possibile vicina alla verità.»
La donna a terra fece un cenno di assenso, e la giornalista attivò il registratore sul cellulare.
A dispetto della recente dichiarazione, in cui diceva di non avere molto da dire, la vicina di casa dei signori D. parlò ininterrottamente per un’ora, rivelandosi una vera pettegola. Raccontò nel dettaglio tutto quello che era riuscita a origliare dalla vita della coppia. Di come la signora fosse conosciuta da tutti per essere estremamente riservata, gentile, dall’aria docile e tranquilla, ma la cosa rendeva ancora più scioccante che avesse potuto uccidere il marito a quella maniera.
La vicina di casa confermò che dall’appartamento dei signori D. spesso si sentivano urla e rimproveri. Il marito pareva essere violento, e molte volte oltre alle grida, si sentivano anche rumori che potevano indicare soprusi fisici.
«Di sicuro lui era un bruto e un violento, e la signora D. ne ha passate tante. Ma arrivare a ucciderlo a quel modo… non so cosa abbia potuto spingerla a un tale gesto…»
La giornalista spense il microfono. Nonostante la dovizia di particolari e l’impegno che la vicina ci aveva messo, non aveva aggiunto niente che non si sapesse già a proposito della vicenda.
Il coniglio aveva continuato a girare attorno nervosamente alle due donne, per tutto il tempo. Era penoso vederlo perennemente impaurito e aggressivo.
«Cosa gli è successo?» chiese la giornalista.
«I precedenti proprietari lo maltrattavano. Lo lasciavano sempre in gabbia, lo picchiavano, e quando ha cominciato a mordere l’hanno abbandonato. I conigli sono gli animali più docili del mondo, ma questo è stato così mal tenuto che non so se si riprenderà mai più.»
Le due donne si salutarono, e la giornalista uscì dalla casa, mentre la proprietaria dei conigli rimaneva seduta per terra cercando di recuperare quell’animale guastato dalla violenza dei padroni precedenti.
La giornalista ripassò nel salotto e vide i primi quattro conigli, così diversi e pacifici rispetto a quello aggressivo che stava rinchiuso nel bagno.
Pensò che erano animali davvero strani e fragili, per arrivare a fare condizionare la loro indole così tanto dall’ambiente.



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antico
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Re: Conigli

Messaggio#2 » lunedì 17 gennaio 2022, 23:01

Ciao Gianni e benvenuto nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona PATRIZIA RINALDI EDITION!

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Gianni Tabaldi
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Re: Conigli

Messaggio#3 » lunedì 17 gennaio 2022, 23:03

Grazie del benvenuto! Non so bene cosa ho prodotto (sospetto cacca di coniglio!), ma una cosa devo dirla: la sensazione che si prova in una situazione del genere, a scrivere con i minuti contati, è la prima volta che la sento, e mi piace davvero molto!

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Leonardo Pigneri
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Re: Conigli

Messaggio#4 » mercoledì 19 gennaio 2022, 12:22

Ciao Gianni e benvenuto su Minuti Contati! Ho letto alcuni dei tuoi commenti e mi hai incuriosito e sorpreso per come sei sceso nel dettaglio con le tue impressioni. Hai colto sicuramente lo spirito del contest, e sarai un'ottima aggiunta al già grande pool di bravi commentatori che abbiamo. Spero che i miei appunti sul testo ti tornino utili!

La giornalista entrò nell’appartamento. [Allora, se il protagonista è la giornalista, non credo che si riferirebbe a se stessa come "la giornalista", bensì con il suo nome.] Il salotto era sporco e disordinato. [Questa frase non serve. Dal momento che subito dopo mostri cosa c'è di disordinato nel salotto, non c'è bisogno di questo tell. Se proprio volevi accentuare questo aspetto, potevi far fare un pensiero alla protagonista del tipo: "mamma mia che schifo."] Quattro conigli, di dimensioni e razze differenti saltellavano per la stanza. Il pavimento era ricoperto di feci e fieno.
Osservò [verbo percettivo. Quasi sempre non servono se in relazione al protagonista. Limitati a mostrare le cose che il tuo punto di vista vede. Se ti ci soffermi, vien da sé che il PdV le sta osservando. Quindi qui doveva essere, semplicemente: "le bestiole avevano un aria simpatica e..."] le bestiole: avevano un’aria simpatica, e non sembravano per nulla spaventate dalla presenza della sconosciuta. Due di essi giocavano a rincorrersi, l’esemplare più grosso stava mangiando da una ciotola, l’ultimo era così coraggioso da essersi avvicinato ai piedi della donna, che si era istintivamente chinata per accarezzarlo. Era un animaletto dal corpo tozzo, il pelo bianco, e le orecchie che cadevano ai lati.
«Mi scusi, non mi posso muovere, può raggiungermi lei?» una voce femminile da un’altra stanza chiamò la giornalista.[Lo avrei messo come inciso in mezzo al dialogo per capire fin da subito chi stesse parlando, quindi: <<Mi scusi>> da un’altra stanza una voce femminile chiamò la giornalista. <<non mi posso muovere, non è che può raggiungermi lei?>>] Si rialzò dando un’ultima carezza al coniglietto, e proseguì lungo il corridoio.
Una donna era seduta per terra, in un bagno stretto, sporco e disordinato come il salotto. Stava cercando di dare da mangiare a un altro coniglio, ma questo, a differenza degli altri, sembrava scontroso e spaventato. Tutte le volte che la padrona gli porgeva del cibo, l’animale prima si ritirava istintivamente, poi cercava persino di mordere le dita che lo volevano solo nutrire. Era così violento che la giornalista sussultò nel vederlo attaccare.
«Mi perdoni, non mi posso alzare, sto cercando di dar da mangiare a questo trovatello. Ne ha passate tante ed è traumatizzato.» La donna rimanendo sempre seduta a terra, [superfluo specificarlo dato il dialogo precedente e il gesto che fa] porse la mano alla giornalista.
«Non c’è problema» rispose imbarazzata l’altra, chinandosi per stringerle la mano.
«Se però è qui per chiedermi qualcosa sulla tragedia dei signori D. temo di non avere molto da dire.»
«Non voglio mettervi in difficoltà, visto che sarete sconvolti dall’idea di un omicidio così efferato nel vostro condominio, ma al giornale vorremmo potere fornire una versione il più possibile vicina alla verità.» [Poco credibile questa frase, l'avrei scritta con qualche sottinteso in più]
La donna a terra fece un cenno di assenso, e la giornalista attivò il registratore sul cellulare.
A dispetto della recente dichiarazione, in cui diceva di non avere molto da dire, la vicina di casa dei signori D. parlò ininterrottamente per un’ora, rivelandosi una vera pettegola. Raccontò nel dettaglio tutto quello che era riuscita a origliare dalla vita della coppia. Di come la signora fosse conosciuta da tutti per essere estremamente riservata, gentile, dall’aria docile e tranquilla, ma la cosa rendeva ancora più scioccante che avesse potuto uccidere il marito a quella maniera.
La vicina di casa confermò che dall’appartamento dei signori D. spesso si sentivano urla e rimproveri. Il marito pareva essere violento, e molte volte oltre alle grida, si sentivano anche rumori che potevano indicare soprusi fisici.
«Di sicuro lui era un bruto e un violento, e la signora D. ne ha passate tante. Ma arrivare a ucciderlo a quel modo… non so cosa abbia potuto spingerla a un tale gesto…»
La giornalista spense il microfono. Nonostante la dovizia di particolari e l’impegno che la vicina ci aveva messo, non aveva aggiunto niente che non si sapesse già a proposito della vicenda.
Il coniglio aveva continuato a girare attorno nervosamente [Lo toglierei questo avverbio in -mente, appesantisce solo la prosa qui e non aggiunge molto] alle due donne, per tutto il tempo. Era penoso vederlo perennemente impaurito e aggressivo.
«Cosa gli è successo?» chiese la giornalista.
«I precedenti proprietari lo maltrattavano. Lo lasciavano sempre in gabbia, lo picchiavano, e quando ha cominciato a mordere l’hanno abbandonato. I conigli sono gli animali più docili del mondo, ma questo è stato così mal tenuto che non so se si riprenderà mai più.»
Le due donne si salutarono, e la giornalista uscì dalla casa, mentre la proprietaria dei conigli rimaneva seduta per terra cercando di recuperare quell’animale guastato dalla violenza dei padroni precedenti.
La giornalista ripassò nel salotto e vide i primi quattro conigli, [ma non era già uscita dalla casa?]così diversi e pacifici rispetto a quello aggressivo che stava rinchiuso nel bagno.
Pensò che [Anche qui, puoi eliminarlo completamente questo "pensò che". se sei calato nel tuo punto di vista non c'è bisogno di: vide, osservò, sentì, pensò ecc...] erano animali davvero strani e fragili, per arrivare a fare condizionare la loro indole così tanto dall’ambiente.

Commento:
Per essere la prima prova, non è male. Sullo stile si può sicuramente migliorare (e ho tralasciato anche diverse cose sul testo) ma, di partenza, ci sono delle buone basi. Hai mostrato dei dettagli interessanti e, seppur tu abbia utilizzato spesso il tell, non l'ho trovato troppo ingombrante, neanche nel riassuntone in mezzo. La storia in sé, però, mi ha lasciato molto poco. Hai cercato di creare un parallelismo tra la vicenda dell'omicidio e il coniglio traumatizzato che, però, si conclude con una semplice riflessione neanche troppo originale, almeno per me. Speravo in un guizzo finale in più che motivasse la vicenda, ma non c'è stato.
Comunque, come ho detto, per essere la prima prova è assolutamente discreta e, considerando il tuo approccio, son sicuro che migliorerai a vista d'occhio.
Alla prossima!

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Davide_Mannucci
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Re: Conigli

Messaggio#5 » mercoledì 19 gennaio 2022, 12:56

Ciao Gianni e benvenuto!
Allora, dopo una prima lettura veloce ho pensato “Ma che caz...?!” ed ero davvero perplesso. Ho terminato la prima lettura degli altri del tuo girone e, come mi aspettavo, il tuo era decisamente tra quelli che mi avevano lasciato poco. Poi ho dato il via alla seconda lettura e questi cavolo di conigli hanno smosso qualcosa e il tuo racconto ha iniziato a fare effetto. Trovo lo stile diretto e asciutto e questo è un valore aggiunto. Non sono un tecnico e giudico spesso solo per quello che mi lascia il racconto e il tuo mi ha lasciato una gran voglia di mollare tutto e occuparmi della rieducazione di quella povera bestiola rovinata dai soprusi. Questo mi suggerisce che anche io ho bisogno di aiuto ma in sostanza devo ammettere che il tuo racconto va a collocarsi tra i migliori e non so proprio come farò a stilare una classifica. Resta il fatto che leggerlo è stata una piacevole esperienza. Hai creato empatia tra me e il coniglio quindi le cose sono tre: o sei pazzo tu, o lo sono io oppure ci sai fare con le dita sulla tastiera.

A presto
Davide Mannucci

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Pretorian
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Re: Conigli

Messaggio#6 » sabato 22 gennaio 2022, 1:32

Ciao Gianni e piacere di leggerti.
Allora, il racconto presenta pesanti pecche sia dal punto di vista stilistico che di trama. Per la trama possiamo dire che, semplicemente, non porta da nessuna parte: la giornalista entra, da delle domande e va via. STOP. Non c'è un vero avvenimento, nè una progressione narrativa. Potrebbe essere l'estratto preso a caso sa un testo più ampio e sarebbe uguale. Se il tuo scopo era quello di mostrare una correlazione tra il coniglio scontroso e la moglie omicida, direi che è raggiunto, ma il tutto sembra così tirato lì e fuori contesto che il lettore semplicemente pensa "e quindi"?
A livello stilistico siamo anche messi peggio: la seconda parte sprofonda in una sintesi che non ha niente di mostrato e tutto di narrato che spezza ogni possibile finzione narrativa fino al finale. Nella prima parte te la cavicchi un po' meglio, ma magari qualche aggettivo in meno (in due o tre occasioni ne hai infilati tre in fila: troppi!) non avrebbe guastato.

Alla prossima!

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Maurizio Chierchia
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Re: Conigli

Messaggio#7 » domenica 23 gennaio 2022, 16:40

Buongiorno Gianni,
Intanto parto col precisare che è la prima volta che giudico testi altrui, non so quanto possa esserne capace però ci provo.
Il tuo racconto purtroppo non mi è piaciuto. Ho trovato che il tema fosse esposto in maniera troppo confusa, come una lista della spesa di soprusi sparpagliati in giro qua e là.
Non mi ha fatto impazzire il parallelismo obbligato tra il coniglio e la vittima d'omicidio. L'idea poteva essere interessante ma esposta di sicuro in maniera diversa.
Anche a livello di lettura ho fatto fatica ad arrivare alla fine. Non mi avvinceva la storia, che di per se è molto scarna e ho trovato alcuni passaggi troppo pesanti.
Spero in ogni caso di poter leggere qualcosa di nuovo di tuo in futuro, in bocca al lupo!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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roberto.masini
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Re: Conigli

Messaggio#8 » martedì 25 gennaio 2022, 0:31

Ciao, Gianni.
Ho riletto più volte il racconto senza capire molto; limite mio e di ogni commentatore. Alla fine ho capito che volevi far risaltare la relazione tra il coniglio aggressivo (perché maltrattato) e la moglie omicida (perché maltrattata). Ma la scelta si perde nella lunga intervista della giornalista. In un finale diverso avrei visto bene il coniglio che assale a morte la giornalista (omicida come la moglie!). Questo però è il mio finale. Per quanto riguarda lo stile il raccontato prevale sul mostrato in modo così prevalente da giudicarlo imperfetto anche da parte mia che ricado spesso nello stesso errore. Da che pulpito!

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Giovanni Attanasio
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Re: Conigli

Messaggio#9 » martedì 25 gennaio 2022, 9:46

Ok, il messaggio di base mi piace molto, quella velata critica che non credo di starmi immaginando. Non ti nascondo che mi aspettavo un twist strano, non so qualcosa horror tipo che erano stati i conigli a mangiarsi il signor D, ma è solo fantasia.
La cosa che meno mi convince del testo è l'arresto narrativo verso metà, dove si passa a una sorta di "racconto" di ciò che lei ha sentito e che ci porta al finale con morale un po' "detta". Per intenderci: con tutti quei dettagli sui conigli mi aspettavo davvero che fossero cardine, e non solo simbolismo di supporto.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Mario Mazzafoglie
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Re: Conigli

Messaggio#10 » mercoledì 26 gennaio 2022, 0:40

Ciao Gianni, un piacere leggerti.
Ho letto che è la tua prima volta qui, quindi benvenuto. Anche io sono abbastanza nuovo e prendo continunamente randellate da tutte le parti, quindi facci il callo.
Non calco la mano sullo stile, come ti hanno fatto già notare quasi tutti gli altri. Si tratta di qualcosa che migliorerai con la pratica e leggendo gli altri autori.
Quindi, io voglio complimentarmi perchè secondo me, tra tutti, il tuo racconto è quello che che centra di più il tema.
Hai parlato realmente di soprusi quotidiani, e non, come hanno fatto tanti altri, di qualcosa che succede una volta è basta. Per me questo è un pregio.
Detto questo, la strada è lunga, ma è una buona prova.
A rileggerti.

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antico
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Re: Conigli

Messaggio#11 » domenica 30 gennaio 2022, 19:12

Credo che in questo testo tu abbia pagato il tuo primo approccio con i caratteri e il tempo limitati. Vedo una buona mano, potenzialmente ottima, ma una difficoltà nella gestione delle informazioni. Il finale risulta infatti quasi forzato nel suo volere instradare il lettore nella direzione da te voluta e il come ci arrivi, invece, appare molto raccontato e privo di efficacia, quasi non sapessi su cosa accendere la luce e cosa lasciare sullo sfondo. Ne risulta un racconto un pelo debole nel quale il tema è solo evocato, rimane distante perché è la storia stessa a rimanere tale. Ribadisco che qui vedo una buona mano e tanti errori tipici del primo approccio a MC, quindi ti aspetto con impazienza nei prossimi mesi. Concludendo, un pollice tendente al positivo in modo non solido.

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