Binario: rette parallele della vita

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 gennario 2022!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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roberto.masini
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Binario: rette parallele della vita

Messaggio#1 » lunedì 17 gennaio 2022, 23:00

Il Governo sta ormai per cadere. Il Paese è nel caos. Lo stesso presidente del Consiglio ha da poco dichiarato alla televisione:
«Alla luce dell'esperienza, in un’attenta e realistica considerazione del delicato equilibrio sul quale si regge la pace del mondo, l'alleanza atlantica, ci appare come una condizione per quel dialogo distensivo che abbiamo sempre apprezzato in tutto il suo valore e del quale, a Washington abbiamo auspicato la continuazione e l'approfondimento del caso Rogoredo
Le incerte parole dell'onorevole hanno provocato le reazioni dei politici di ogni schieramento che hanno chiesto a gran voce l'invio in zona dei Caschi Blu.
L’intero mondo occidentale ci guarda e si stupisce per il fatto che noi, un gruppo di cinquanta facinorosi, possa tenere in pugno l'intero Paese.
Siamo ormai giunti al 189° giorno di occupazione della stazione di Milano Rogoredo che ha isolato la più importante città del nord. Solo un malsicuro ponte aereo consente di rifornire di viveri la popolazione della Madonnina.
Sembrano lontani i giorni nei quali io e i miei amici, lombardi e piemontesi, terminalisti e liquidatori di un noto ufficio ministeriale sito nei pressi della stazione, avevamo accusato i dirigenti della stessa perché non consentivano più a chicchessia di usufruire di una scorciatoia attraverso i binari per accedere più rapidamente al luogo di lavoro e ci costringevano a percorrere il mitico passaggio a Nord-Ovest di 30 km più lungo. Allora si era ancora in tempo per rimediare alla situazione: sarebbe stato sufficiente aprire un varco in un muro e tutto sarebbe finito in una bolla di sapone. Ma l'ottusità dei dirigenti delle Ferrovie dello Stato che non andarono incontro alle nostre pacate richieste, che non facevano minimamente riferimento ai continui e inspiegabili ritardi dei treni, ci trasformò da tranquilli travet in sanguinari Tupamaros.
Il nostro gruppo che si fa chiamare Marzo Nero ha ormai spezzato l'Italia in due tronconi: uno contrario e uno favorevole alle trattative.
I giornali riportano le nostre richieste:
a) abolizione del corpo della Pol-Fer;
b ) impalamento del capo ufficio movimento della stazione di Rogoredo
c ) controllo politico degli spostamenti ferroviari di ogni tipo e in ogni direzione.
d ) liberazione del loro compagno, tal I. D. detenuto in attesa di giudizio nel carcere di Bruzzano per insulto reiterato a conduttore ferroviario privo di licenza media
e) salita al potere di un governo liberal-comunista.[/i]
Io capitano l’ala più oltranzista: mi faccio chiamare Sandokan. Ho chiesto anche grossi quantitativi di denaro (marchi per la recisione!) per foraggiare altri tentativi rivoluzionari che stanno sorgendo in parecchie stazioni italiane.
Le armi che i paesi dell'Est ci forniscono (missili terra-aria, aria-terra, aria-aria, terra-terra) sono sempre più sofisticate e adatte ad una difesa senza limiti di tempo e ci hanno consentito di non subire perdite.
Invece ingenti sono state le perdite nelle forze dell'ordine; proprio ieri infatti il presidente della Repubblica ha reso visita nell'Ospedale Maggiore di Ospedaletti alle Guardie di Finanza rimaste contuse in un tafferuglio contro di noi.
I principali commentatori internazionali ribadiscono che la situazione è comunque tragica e l'opposizione parlamentare social-comunista sempre più violenta. La proposta dei democristiani di inviare il presidente dell 'ONU a parlamentare è stata respinta a larga maggioranza.
Mentre truppe cammellate di simpatizzanti cubani continuano a rifornirci di cibo, imbraccio il kalashnikov e rimango in attesa.

Lo psichiatra spense il registratore con un’espressione affranta. Il suo paziente non riusciva ad affrontare la realtà. I continui soprusi sopportati come pendolare, anziché indurlo a una sana class action contro il trasporto pubblico, gli avevano modificato la personalità, causandogli un disturbo delirante monomaniaco.
Ultima modifica di roberto.masini il martedì 18 gennaio 2022, 0:07, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#2 » lunedì 17 gennaio 2022, 23:05

Ciao Roberto! Occhio che sei quasi 1000 caratteri oltre il limite! Al momento sei dentro, ma in mega malus. Hai però tempo fino alla chiusura dell'una per apportare i dovuti tagli e se tu riuscissi anche solo a portarti entro i 313 caratteri oltre scenderesti già al malus minimo!

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gcdaddabbo
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#3 » mercoledì 19 gennaio 2022, 17:37

Mi piace. Decisamente: mi piace. In questo momento di pandemia perdurante e di attesa spasmodica di un nuovo presidente che sia almeno accettabile, sognare e farsi due innocenti risate, che non fanno male a nessuno, mi sembra la cosa migliore. Complimenti! Non credo che riuscirò mai a scrivere così. Oltre alla padronanza della scrittura, mi ci servirebbe la capacità di sognare liberamente e l’indirizzo (reciso) del tuo psicanalista.

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Sherwood
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#4 » mercoledì 19 gennaio 2022, 20:51

Un racconto ben scritto, talmente verosimile che mi sembrava di leggere il notiziario. Tuttavia, proprio perché così realistico, ammetto di aver saltato alcune parti per vedere dove andava a parare. Questo è in linea di massima l'unica critica che posso muovere al tuo racconto, cioè quello di non essere riuscito a coinvolgermi appieno. L'ultima parte, quella conclusiva è tutta un'altra storia. In pratica è come se qualcuno avesse acceso la luce e di colpo fosse sparito tutto il costrutto iniziale. Il tema c'è ed è evidente proprio nelle ultime righe.

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Michael Dag
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#5 » venerdì 21 gennaio 2022, 18:18

Il fatto che non c'è un vero e proprio protagonista che fa cose, mi ha reso la lettura piuttosto difficile.
aspettavo di vederlo entrare in scena, invece si limita a fare la cronaca delle sua azioni passate.

Non male, è una scelta complicata da gestire in poco spazio. Purtroppo hai accennato a molte cose, interessanti (mi piacciono molto se storie di rivolte e comunistate varie) e hai descritto uno scenario del qual leggerei molto volentieri un approfondimento, ma per ora non mi sento di metterti sul podio.
mi dispiace :(

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roberto.masini
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#6 » venerdì 21 gennaio 2022, 19:41

gcdaddabbo ha scritto:Mi piace. Decisamente: mi piace. In questo momento di pandemia perdurante e di attesa spasmodica di un nuovo presidente che sia almeno accettabile, sognare e farsi due innocenti risate, che non fanno male a nessuno, mi sembra la cosa migliore. Complimenti! Non credo che riuscirò mai a scrivere così. Oltre alla padronanza della scrittura, mi ci servirebbe la capacità di sognare liberamente e l’indirizzo (reciso) del tuo psicanalista.


Grazie per le belle parole. Comunque ti assicuro che in quest'arena siamo tutti apprendisti toreri, nessun matador!!!

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roberto.masini
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#7 » venerdì 21 gennaio 2022, 19:44

Michael Dag ha scritto:Il fatto che non c'è un vero e proprio protagonista che fa cose, mi ha reso la lettura piuttosto difficile.
aspettavo di vederlo entrare in scena, invece si limita a fare la cronaca delle sua azioni passate.

Non male, è una scelta complicata da gestire in poco spazio. Purtroppo hai accennato a molte cose, interessanti (mi piacciono molto se storie di rivolte e comunistate varie) e hai descritto uno scenario del qual leggerei molto volentieri un approfondimento, ma per ora non mi sento di metterti sul podio.
mi dispiace :(


Ciao, Michael. Sommessamente dissento: il protagonista è Sandokan, il pendolare impazzito che racconta il suo mondo irreale! Per il resto prenderò in considerazione le altre critiche. Grazie!

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roberto.masini
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#8 » venerdì 21 gennaio 2022, 22:45

gcdaddabbo ha scritto:Mi piace. Decisamente: mi piace. In questo momento di pandemia perdurante e di attesa spasmodica di un nuovo presidente che sia almeno accettabile, sognare e farsi due innocenti risate, che non fanno male a nessuno, mi sembra la cosa migliore. Complimenti! Non credo che riuscirò mai a scrivere così. Oltre alla padronanza della scrittura, mi ci servirebbe la capacità di sognare liberamente e l’indirizzo (reciso) del tuo psicanalista.

Ciao. Ti ringrazio per i complimenti e sono contento per le risate. Quello era l'unico intento del racconto.

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Emiliano Maramonte
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#9 » domenica 23 gennaio 2022, 12:18

Ciao Roberto! E' da un po' che non commentato un tuo racconto, quindi piacere di rileggerti!
Prima di arrivare al disvelamento finale, mi sono detto: "Ma che è 'sto delirio?" Un testo fastidioso, di lettura faticosa, disarticolato, senza un vero contesto... Insomma, un altro racconto del tuo girone che mi ha messo in crisi.
Alla rivelazione finale, poi, tutto è cambiato: si è trattato delle farneticazioni politico/ideologiche di un pendolare uscito fuori di testa per le continue vessazioni quotidiane della vita(cci)a. E il racconto ha acquistato tutto un altro senso. Non nego che emotivamente ho empatizzato col poveraccio e questa empatia è universale, riguarda tutti coloro i quali sono costretti a subire queste angherie, ma alla fin fine, per poter arrivare al twist conclusivo, sono dovuto passare attraverso un ginepraio narrativo che mi ha snervato. Come valutare, dunque, questa storia? Non so. E' soddisfacente da un lato, ma dall'altro non lo è, mi ha lasciato in testa troppe perplessità. In sede di redazione della classifica capirò dove collocarlo.
In bocca al lupo!
Emiliano.

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Debora D
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#10 » lunedì 24 gennaio 2022, 16:30

Ciao Roberto, il tuo racconto è coraggioso e non mi lascia indifferente.
Il discorso incomprensibile del presidente mi ha fatto sorridere alla seconda lettura che è anche la lettura che fa assaporare tutto con un gusto diverso. Permane però anche dopo una soddisfazione a livello cerebrale, mentre manca sugli altri due piani: il piano della trama e quello dell’empatia con i personaggi.

Il testo all’inizio mi sembrava porsi fra memorialistica e saggistica, pieno di informazioni tanto vaste da avere bisogno anche di un elenco puntato per rimanere in ordine.
La voce narrante è cronachistica, mi dice delle cose, è un noi che però non crea una scena nella mia mente. È interessante ma mi spiazza perché quando leggo un racconto mi aspetto una storia, personaggi, conflitti, difetti, vittorie e tragedie ecc.
Mi piace questo stile quando vado a leggere memorialistica e saggistica, meno nella narrativa sento la mancanza dei personaggi nel loro aspetto tridimensionale e più vivido. L’unica azione che compie Sandokan in scena è imbracciare il fucile. Il conflitto è astratto, esposto ma non inscenato.
Poi arriva il colpo di scena finale che mi è piaciuto, ma anche questo è carico di informazioni e l’unica azione dello psichiatra è spegnere il registratore.

Conclusione. Nelle mie valutazioni cerco di considerare tutti gli elementi che ti ho elencato e ci sono altri nel girone che pur avendo storie meno brillanti sono riusciti a colpirmi sui piani di trama e personaggi. Il tema è centrato nella spiegazione dello psichiatra. Resto insoddisfatta per ciò che non accade in scena e colpita dal punto di vista intellettuale.

Alla prossima e buon divertimento

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Laura Brunelli
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#11 » martedì 25 gennaio 2022, 19:00

Ciao Roberto,
Piacere di leggerti.
Devo dire il tuo racconto mi ha messo un po’ in difficoltà. La parte iniziale risulta parecchio difficile da leggere e diventa comprensibile solo nella parte finale, quando lo psichiatra svela l’arcano. Sono sincera, ho capito subito che era scritto volutamente in quel modo per dare un senso di estraneazione, che è arrivato chiaro e forte, ma secondo me è troppo lunga. Non ti nego che, a un certo punto, ho interrotto la lettura per vedere dove volevi andare a parare. Indubbiamente hai fatto un ottimo nella costruzione della prima parte, che, pur essendo costellata di “errori” grammaticali e di pensieri incoerenti funziona molto bene. Un buon esercizio, ma non proprio un ottimo racconto. Forse lo vedrei meglio come parte di un progetto più ampio. Per quanto riguarda il tema non saprei, lo esplicita lo psichiatra nelle battute finali, ma non mi arriva granché.
Alla prossima e buona edition.

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Andrea Furlan
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#12 » mercoledì 26 gennaio 2022, 0:33

Ciao Roberto,
Bella l'idea, lo stile, l'iperbole e il sarcasmo, così come l'aderenza al tema. Ho trovato meno buoni alcuni passaggi che, se gestiti meglio, avrebbero aiutato a veicolare il messaggio di fondo: forse avrei tolto il riferimento a ONU e altri organismi internazionali per rendere il tutto più misurato, mentre ho trovato molto bello e realistico che l'Italia si sia spaccata in due fazioni rispetto all'invasione della stazione. Il pezzo dell'intervista al capo dello Stato contiene alcuni errori, punteggiatura inclusa, che lo rendono difficile da capire. Avrei forse calcato di più sulla motivazione del delirio che in alcuni punti mi è sembrata un po' debole (ad es. quando parli del varco), magari spiegando in modo iperbolico la vita da pendolari. Infine il finale non mi ha convinto, purtroppo la tensione che hai creato prima si scioglie in modo troppo scontato. Avrei inserito la figura dello psichiatra nel delirio stesso o non l'avrei messa affatto.

alexandra.fischer
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#13 » mercoledì 26 gennaio 2022, 18:52

Tema centrato. Il tuo racconto è molto riuscito. In pratica è una satira dei soprusi patiti ogni giorno dai travet pendolari che usano il treno. Rogoredo diventa un caso da ONU, i ribelli ricevono aiuti da simpatizzanti cubani e mettono in crisi pure il Presidente del Consiglio: da manuale il suo discorso in politichese. Il finale è degno della storia: purtroppo si tratta del delirio di un travet crollato psichiatricamente, e in terapia. Le sue parole sono una registrazione effettuata dal medico curante. Testo che piacerebbe molto a Staino.

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Alvin Miller
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#14 » mercoledì 26 gennaio 2022, 19:47

Salve Roberto, sul tuo racconto ho diverse osservazione.
L'elemento più interessante della vicenda sta nel suo essere surreale, nel leggere che il governo prossimo a cadere, che il paese è nel caos e che la colpa va tutta attribuita a un manipolo di impiegati delle ferrovie in guerra con i dirigenti.

Peccato solo che tutta la narrazione si riduca a un lungo riassunto privo di personalità e che non sembra andare da nessuna parte, rivelandosi essere un delirio schizofrenico di un paziente internato. Soluzione narrativa, questa, che sa di cliché e che svaluta la stravaganza della storia.

Il testo in generale si legge bene, ma il discorso del presidente del consiglio sembra riferirsi a qualcosa che non c'entra nulla con quanto sta accadendo. Forse sono io a non aver capito la satira che c'è dietro.
E per quanto riguarda il tema, c'è, ma è poco sfruttato. Peccato, perché col contesto che ti sei scelto potevi davvero sbizzarrirti.
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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antico
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Re: Binario: rette parallele della vita

Messaggio#15 » mercoledì 2 febbraio 2022, 21:07

Sostanzialmente questo testo può rientrare nella macrocategoria del "Era tutto un sogno" e questo, parere mio, non è (quasi) mai un bene. Cerco di spiegarmi: tutto quello che è inserito nella prima, lunga, parte, non è altro che un ripetersi di questa follia andando a reiterare un concetto che il lettore percepisce molto prima della chiusa rischiando di rendere pesante la lettura. Poi il finale nel quale l'autore dice "Ok, era tutta una fantasia e vi dico perché" che può starci, ma solo se in quella stessa fantasia si è riusciti a seminare un qualcosa che vada oltre arrivando anche ad abbracciare il contesto al di fuori della stessa rendendo il tutto superiore alla somma delle parti, caratteristica che qui non ho trovato. Detto questo, il mio è un parere personale e hai visto che c'è chi ha apprezzato. Arrivando al sodo, per me un pollice tendente al positivo al pelo.

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