Amaro far niente

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 gennario 2022!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
Dario17
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Amaro far niente

Messaggio#1 » martedì 18 gennaio 2022, 0:34

Patrick udì Jodie chiudere il portone al piano di sotto e andarsene.
Aprì gli occhi e scivolò fuori dal letto.
“Buongiorno, Patrick.” pigolò S.A.M.A.N.T.H.A
Pat alzò il dito medio verso l’altoparlante nell’angolo in alto.
La finestra filtrava la luce del sole nascente sull’Oceano Pacifico.
Il tosaerba automatico, sotto di lui, pettinava il giardino luccicante di rugiada.
Il cancello si stava dando l’olio da solo sui cardini.
Patrick aggiustò l’elastico delle braghe del pigiama. La sconfitta già gli mordeva lo stomaco eppure si mosse ugualmente.
Affondò le mani nelle lenzuola e le sfilò fin quasi a snudare il materasso.
Quasi, come tutte le cazzo di volte.
Il letto, con forza contraria e molto più energica, se le riprese aspirandole con un risucchio e le redistribuì sulla superficie quadrata senza una piega.
Patrick sbuffò.
Come diceva Albert Einstein? “Stupidità significa fare e rifare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”

Patrick scese le scale.
Il rullo piazzò sul tavolo della cucina il vassoio con la colazione.
Tè verde e fette biscottate integrali con già spalmate sopra tre tipi di marmellate diverse.
Un paradiso di profumi invitanti aleggiò beffardo.
«Buon appetito.» disse S.A.M.A.N.T.H.A
Pat raggiunse la credenza, afferrò uno dei manicotti e tirò.
Sigillato, ovvio.
Darei non so cosa per prepararmi un'omelette da solo. Scegliermi gli ingredienti, falla saltare…
Si morse il labbro.
I ricettori vocali captavano ogni parola e S.A.M.A.N.T.H.A gli avrebbe sbattuto sotto il grugno, in quattro minuti esatti, la miglior omelette da quando il padreterno aveva inventato le galline.
Piuttosto un dito in gola.
Lo schermo a parete si accese.
Jodie, in camice bianco, teneva l’ennesima conferenza attorno al suo staff.
«Ingegner Swift» una giornalista dalla platea alzò la mano «può confermare che la NASA installerà l’ultima versione di S.A.M.A.N.T.H.A nel razzo che porterà gli astronauti su Marte? Si prospetta un viaggio facile per loro, dunque?»
Lei sorrise.
«Più che facile, una vera pacchia. La nostra super-intelligenza domotica farà sì che la missione non sarà più scomoda di un weekend sulla spiaggia di un villaggio turistico!»
Risate e applausi.
«Spegni.» bofonchiò Patrick.
Lo schermo tornò nero.
Brava, tesoro. Ora persino sugli Shuttle la gente sarà obbligata a non fare più un cazzo.
Il fiato gli divenne corto.
Devo fare qualcosa oppure mi piglia un infarto. Ma cosa? COSA?
Negli ultimi quattro mesi dall’installazione della IA aveva macchiato, bagnato, svitato, strappato, scucito, divelto, scheggiato…e quella stronza domotica aveva risolto prima di dargli il tempo di alzare un dito.
Una scintilla scoccò in fondo al cervello.
L’idea lo eccitò e la testa ormai fiaccata dalle settimane di perfezione domestica si accese come un camino annaffiato di diavolina.
Gli sarebbe valso il divorzio ma era meglio della camicia di forza.
Afferrò sia la tazza con il tè verde che il piatto con l’omelette e volò sugli scalini del seminterrato.
Giunto davanti alla stanza di comando di S.A.M.A.N.T.H.A illuminata da centinaia di led, scagliò il piatto a terra.
Al rumore di vetri infranti e al profumino di uova cotte seguì l’apertura di una fenditura nel battiscopa.
Dal buco emerse il bocchettone aspiratutto che prese a pulire ogni frammento di cibo e porcellana.
Ora sei distratta!
Patrick aprì l’anta del pannello di controllo e ci versò dentro il te verde.
Sfrigolii di cortocircuito e bip di allarme.
Poco tempo e si autoriparerà, devo sbrigarmi!
Salì i gradini a coppie e tornò al corridoio.
Afferrò la cornice del Lo Stagno delle Ninfee di Monet e lo sfilò dalla parete.
Nessun braccio meccanico sbucò dalle appliques per riprendersi la tela.
Ce l’ho fatta!
La peluria dietro il collo e sotto i testicoli si drizzarono per l’entusiasmo.
Patrick sfilò e riappese il quadro a ripetizione.
Riagganciò la cornice per l’ennesima volta e udì lo stridore dei freni dell’auto di sua moglie.
S.A.M.A.N.T.H.A aveva fatto la spia.
Pat si lasciò cadere sulla moquette.
Cazzo, se ne era valsa la pena!
Ultima modifica di Dario17 il martedì 18 gennaio 2022, 0:38, modificato 1 volta in totale.



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Re: Amaro far niente

Messaggio#2 » martedì 18 gennaio 2022, 0:37

Ciao Dario! Tutto ok con i caratteri e il tempo, buona PATRIZIA RINALDI EDITION anche a te!

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Leonardo Pigneri
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Re: Amaro far niente

Messaggio#3 » mercoledì 19 gennaio 2022, 14:04

Ciao Dario! Ecco i mei appunti sul testo:

Patrick udì Jodie chiudere il portone al piano di sotto e andarsene. [Non il massimo questo attacco. Tralasciando il verbo percettivo, fa sforzare un po' troppo il lettore nel ricostruire la scena. Io avrei fatto qualcosa del tipo: "Al piano di sotto, Jodie sbatté il portone e i suoi passi si allontanarono sul vialetto. Patrick aprì gli occhi e scivolò fuori dal letto", per intenderci.]
Aprì gli occhi e scivolò fuori dal letto.
“Buongiorno, Patrick.” pigolò S.A.M.A.N.T.H.A
Pat alzò il dito medio verso l’altoparlante nell’angolo in alto.
La finestra filtrava la luce del sole nascente sull’Oceano Pacifico.
Il tosaerba automatico, sotto di lui, pettinava il giardino luccicante di rugiada.
Il cancello si stava dando l’olio da solo sui cardini.
Patrick aggiustò l’elastico delle braghe del pigiama. La sconfitta già gli mordeva lo stomaco eppure si mosse ugualmente.
Affondò le mani nelle lenzuola e le sfilò fin quasi a snudare il materasso.
Quasi, come tutte le cazzo di volte.
Il letto, con forza contraria e molto più energica, se le riprese aspirandole con un risucchio e le redistribuì sulla superficie quadrata senza una piega.
Patrick sbuffò.
Come diceva Albert Einstein? “Stupidità significa fare e rifare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi” [Ottimo questo primo paragrafo, mostra bene la situazione e come la vive il personaggio.]

Patrick scese le scale.
Il rullo piazzò sul tavolo della cucina il vassoio con la colazione.
Tè verde e fette biscottate integrali con già spalmate sopra tre tipi di marmellate diverse.
Un paradiso di profumi invitanti aleggiò beffardo.
«Buon appetito.» disse S.A.M.A.N.T.H.A
Pat raggiunse la credenza, afferrò uno dei manicotti e tirò.
Sigillato, ovvio.
Darei non so cosa per prepararmi un'omelette da solo. Scegliermi gli ingredienti, falla saltare…
Si morse il labbro.
I ricettori vocali captavano ogni parola e S.A.M.A.N.T.H.A gli avrebbe sbattuto sotto il grugno, in quattro minuti esatti, la miglior omelette da quando il padreterno aveva inventato le galline. [Non male!]
Piuttosto un dito in gola.
Lo schermo a parete si accese.
Jodie, in camice bianco, teneva l’ennesima conferenza attorno al suo staff.
«Ingegner Swift» una giornalista dalla platea alzò la mano «può confermare che la NASA installerà l’ultima versione di S.A.M.A.N.T.H.A nel razzo che porterà gli astronauti su Marte? Si prospetta un viaggio facile per loro, dunque?»
Lei sorrise.
«Più che facile, una vera pacchia. La nostra super-intelligenza domotica farà sì che la missione non sarà più scomoda di un weekend sulla spiaggia di un villaggio turistico!»
Risate e applausi.
«Spegni.» bofonchiò Patrick.
Lo schermo tornò nero.
Brava, tesoro. Ora persino sugli Shuttle la gente sarà obbligata a non fare più un cazzo.
Il fiato gli divenne corto.
Devo fare qualcosa oppure mi piglia un infarto. Ma cosa? COSA?
Negli ultimi quattro mesi dall’installazione della IA aveva macchiato, bagnato, svitato, strappato, scucito, divelto, scheggiato…e quella stronza domotica aveva risolto prima di dargli il tempo di alzare un dito.
Una scintilla scoccò in fondo al cervello.
L’idea lo eccitò e la testa ormai fiaccata dalle settimane di perfezione domestica si accese come un camino annaffiato di diavolina. [carina la similitudine ma c'è una piccola infrazione del PdV. Non apprezzo mai quando si nasconde una parte dell'interiorità del personaggio a vantaggio di un "effetto scenico". Mi sbalza fuori]
Gli sarebbe valso il divorzio ma era meglio della camicia di forza.
Afferrò sia la tazza con il tè verde che il piatto con l’omelette e volò sugli scalini del seminterrato.
Giunto davanti alla stanza di comando di S.A.M.A.N.T.H.A illuminata da centinaia di led, scagliò il piatto a terra.
Al rumore di vetri infranti e al profumino di uova cotte seguì l’apertura di una fenditura nel battiscopa.
Dal buco emerse il bocchettone aspiratutto che prese a pulire ogni frammento di cibo e porcellana.
Ora sei distratta!
Patrick aprì l’anta del pannello di controllo e ci versò dentro il te verde.
Sfrigolii di cortocircuito e bip di allarme.
Poco tempo e si autoriparerà, devo sbrigarmi!
Salì i gradini a coppie e tornò al corridoio.
Afferrò la cornice del Lo Stagno delle Ninfee di Monet e lo sfilò dalla parete.
Nessun braccio meccanico sbucò dalle appliques per riprendersi la tela.
Ce l’ho fatta!
La peluria dietro il collo e sotto i testicoli si drizzarono per l’entusiasmo.
Patrick sfilò e riappese il quadro a ripetizione.
Riagganciò la cornice per l’ennesima volta e udì lo stridore dei freni dell’auto di sua moglie. [Ammazza, così in fretta è arrivata?]
S.A.M.A.N.T.H.A aveva fatto la spia.
Pat si lasciò cadere sulla moquette.
Cazzo, se ne era valsa la pena! [Con quest'ultima frase ho sentito particolarmente il distacco che si è creato tra me e il PDV, tanto che mi chiedo se, in effetti, il protagonista non fosse diventato realmente un po' matto. Fino a questo punto, sebbene l'assurda situazione, era tutto logico nella sua interiorità ma, non so, staccare e riattaccare a ripetizione una cornice non mi è sembrata la trasgressione più liberatoria che ci potesse essere, mi sarei aspettato qualcosa di diverso. Ma probabilmente sono io xD]

Commento:
Racconto davvero simpatico e godibile. Mi è piaciuta molto l'idea e il modo in cui l'hai realizzata. Lo stile è ottimo e scorrevole, cosa che avevo notato anche in un tuo precedente racconto. Peccato per quel distacco che ho avvertito nel finale, ma forse volevi proprio mostrare la pazzia del protagonista. Anche l'arrivo della moglie mi è sembrato un po' improvviso, non dico che non è possibile ma, per come l'hai gestita, mi è sembrata che un attimo prima fosse alla conferenza e quello dopo era lì.
Comunque complimenti per il racconto e alla prossima!

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Davide Di Tullio
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Re: Amaro far niente

Messaggio#4 » giovedì 20 gennaio 2022, 12:29

Ciao Dario

stavo bazzicando per MC, spiluccando qua e la qualche raccontino e ho indugiato sul tuo. Devo farti i miei complimenti.
Ho notato i grandi progressi fatti rispetto alle tue prime edizioni, e sono rimasto veramente colpito.
La lettura procede pulita, senza inciampi. Un buon ritmo narrativo, storia carina. Mi è piaciuta molto al trovata "luddista" del protagonista. Davvero un buon lavoro. Sentivo l´esigenza di dirtelo, spero la cosa sia gradita :-)

a presto (e spero come sfidante!)

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Giovanni Attanasio
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Re: Amaro far niente

Messaggio#5 » venerdì 21 gennaio 2022, 13:53

L'idea di base, per quanto classica, ci sta. Però a essere onesto non sono molto convinto dell'esecuzione. Credo che gran parte del problema sia dovuto al fatto che la storia si affida un po' a dei tropi che conoscono bene e che ho visto in varie opere. Sarà pure che il finale, in cui un'IA così potente si lascia "distrarre", mi ha davvero tirato fuori. Forse c'è pure qualche pensiero di troppo, qualcosa che si poteva mascherare meglio o omettere nel narrato?
Una buona base, ma non mi ha preso. Mi è arrivata la frustrazione del protagonista e la situazione, il "tema" dell'edition si percepisce.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Davide_Mannucci
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Re: Amaro far niente

Messaggio#6 » venerdì 21 gennaio 2022, 15:52

Ciao Dario, piacere di leggerti.
Il racconto non mi ha.preso del tutto anche se trovo la caratterizzazione del personaggio potenzialmente una piccola bomba. Con più caratteri e in un contesto più ampio sarebbe un protagonista da tenere d'occhio. Quello che non mi ha.convimto è che sin dall'inizio ho avuto la sensazione del deja vu, come se sapessi già dove si andava a parare.
Devo però dire che lo stile è un punto di forza. Questo è il.motivo per cui anche il tuo racconto mi costringerà a fare delle scelte dolorose. Ho 8 racconti che meriterebbero di stare nei primi 4 posti....
Classifica a parte una prova discreta ma potenzialmente è una bomba. Suggerirei il laboratorio per approfondire il personaggio...davvero ben delineato.
Davide Mannucci

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Pretorian
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Re: Amaro far niente

Messaggio#7 » venerdì 21 gennaio 2022, 21:20

Ciao, Dario e piacere di leggerti. Beh, devo dire che questi mesi di scrittura ti hanno fatto bene: sei migliorato esponenzialmente rispetto all'ultima volta che ci siamo visti. Il tuo stile si è molto asciugato, perdendo quelle derive barocche che lo rendevano indigesto e la tua capacità di seguire la storia e il focus del protagonista è egualmente migliorato. Nello specifico, questo racconto è interessante nel suo approccio al tema del "sopruso" in quanto identifica l'automazione come una forma di sopraffazione o di fastidio nei confronti di una persona che vorrebbe essere più attivo nella propria vita. Se proprio devo trovare un difetto nel tuo racconto è che forse avresti dovuto calcare maggiormente la mano nell'esprimere il disagio del protagonista, che è espresso, ma privo di una vera carica drammatica e finisce col sembrare poco più di un capriccio. Il fatto che nel finale intervenga addirittura la moglie contribuisce a dare al tutto un sapore ancora più farsesco, come se da un momento all'altro dovesse entrare una megera con il mattarello in mano.

Nel complesso, però, prova eccellente.

Alla prossima1

Dario17
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Re: Amaro far niente

Messaggio#8 » sabato 22 gennaio 2022, 17:00

Ehi popolo!

Leonardo Pigneri ha scritto:Commento:
Racconto davvero simpatico e godibile. Mi è piaciuta molto l'idea e il modo in cui l'hai realizzata. Lo stile è ottimo e scorrevole, cosa che avevo notato anche in un tuo precedente racconto. Peccato per quel distacco che ho avvertito nel finale, ma forse volevi proprio mostrare la pazzia del protagonista. Anche l'arrivo della moglie mi è sembrato un po' improvviso, non dico che non è possibile ma, per come l'hai gestita, mi è sembrata che un attimo prima fosse alla conferenza e quello dopo era lì.
Comunque complimenti per il racconto e alla prossima!



Denghiù!
Il finale con la percezione del tempo sfalzata serviva per comunicare che il protagonista era troppo preso nel suo "sfogo" e che comunque un po 'fuori di cotenna lo era già data la situation.

Davide Di Tullio ha scritto:Ciao Dario

stavo bazzicando per MC, spiluccando qua e la qualche raccontino e ho indugiato sul tuo. Devo farti i miei complimenti.
Ho notato i grandi progressi fatti rispetto alle tue prime edizioni, e sono rimasto veramente colpito.
La lettura procede pulita, senza inciampi. Un buon ritmo narrativo, storia carina. Mi è piaciuta molto al trovata "luddista" del protagonista. Davvero un buon lavoro. Sentivo l´esigenza di dirtelo, spero la cosa sia gradita :-)

a presto (e spero come sfidante!)


Eccola, le pennozza arruffata!
Mi appecoronno ai tuoi apprezzamenti, doppiamente visto che sono gratuiti e non legati all'obbligo di commento del contest.
Mi fa un po' strano il tuo sperare che i tuoi complimenti mi siano graditi...conosci qualcuno a cui non possono piacere? :D
Dai su, ritorna nell'arena il prima possibile. Non ci scorniamo da quella famosa volta del racconto "dimenticabile"; eri nel mio stesso girone e lo avevi stravinto! Come on!

Giovanni Attanasio ha scritto: Sarà pure che il finale, in cui un'IA così potente si lascia "distrarre", mi ha davvero tirato fuori. Forse c'è pure qualche pensiero di troppo, qualcosa che si poteva mascherare meglio o omettere nel narrato?
Una buona base, ma non mi ha preso. Mi è arrivata la frustrazione del protagonista e la situazione, il "tema" dell'edition si percepisce.


Io non direi potente. Non è una Al di odissea nello spazio, tanto per capirci. È un semplice software per la gestione della casa, non si aspetta sabotaggi voluti ma al massimo incidenti a cui è programmata per autorisolversi. Rileggendolo, pure io ho pensato che ci fosse troppo pensiero, ti do ragione.

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Dario, piacere di leggerti.
Il racconto non mi ha.preso del tutto anche se trovo la caratterizzazione del personaggio potenzialmente una piccola bomba. Con più caratteri e in un contesto più ampio sarebbe un protagonista da tenere d'occhio. Quello che non mi ha.convimto è che sin dall'inizio ho avuto la sensazione del deja vu, come se sapessi già dove si andava a parare.


Eh, il deja vu forse è dovuto a una tematica uomo-macchina ripresa n volte in letteratura, credo sia normale.
Sono contento per l'apprezzamento sul protagonista.

Pretorian ha scritto:Ciao, Dario e piacere di leggerti. Beh, devo dire che questi mesi di scrittura ti hanno fatto bene: sei migliorato esponenzialmente rispetto all'ultima volta che ci siamo visti. Il tuo stile si è molto asciugato, perdendo quelle derive barocche che lo rendevano indigesto e la tua capacità di seguire la storia e il focus del protagonista è egualmente migliorato. Nello specifico, questo racconto è interessante nel suo approccio al tema del "sopruso" in quanto identifica l'automazione come una forma di sopraffazione o di fastidio nei confronti di una persona che vorrebbe essere più attivo nella propria vita. Se proprio devo trovare un difetto nel tuo racconto è che forse avresti dovuto calcare maggiormente la mano nell'esprimere il disagio del protagonista, che è espresso, ma privo di una vera carica drammatica e finisce col sembrare poco più di un capriccio. Il fatto che nel finale intervenga addirittura la moglie contribuisce a dare al tutto un sapore ancora più farsesco, come se da un momento all'altro dovesse entrare una megera con il mattarello in mano.

Nel complesso, però, prova eccellente.

Alla prossima!


Olè! devo essere migliorato davvero se arrivano gli apprezzamenti dallae vecchie guardie.
Che sia un capriccio è stato un po' voluto. In fondo sta male perchè ha una casa che si gestisce da sola, non attenta la sua vita.
Credo che dopo un po' ci si stufi di esser soppiantati da una macchina, però non ho voluto forzare. Presentare Patrick con una pistola alla bocca sarebbe stato troppo, a mio avviso.

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Maurizio Chierchia
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Re: Amaro far niente

Messaggio#9 » domenica 23 gennaio 2022, 15:37

Buongiorno Dario,
Intanto parto col precisare che è la prima volta che giudico testi altrui, non so quanto possa esserne capace però ci provo.
Da subito devo dirti che il tuo racconto mi ha ricordato la puntata dei Simpson dove Homer deve vedersela con una casa come la tua S.A.M.A.N.T.H.A. Non male.
La stesura è ben riuscita e ti fai leggere molto volentieri. I soprusi sono evidenti, almeno nella testa del protagonista, ma dal momento che per lui sono appunto soprusi mi aspettavo qualcosa di più nel finale.
Quello che non mi torna è che lui si sfoga staccando e riattaccando un quadro, ma poco prima ha quasi sabotato il macchinario. Non vedo equivalenza nelle due cose, secondo me il sabotaggio è troppo grave per come descritto, per avere solo una conseguenza così minima. Io al posto suo avrei cercato di far auto sabotare la macchina probabilmente.
In ogni caso è un bel racconto e come anticipato l'ho letto molto volentieri.
Spero di poter rileggere qualcosa di tuo, in bocca al lupo!
Maurizio Chierchia
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Re: Amaro far niente

Messaggio#10 » domenica 23 gennaio 2022, 15:37

Buongiorno Dario,
Intanto parto col precisare che è la prima volta che giudico testi altrui, non so quanto possa esserne capace però ci provo.
Da subito devo dirti che il tuo racconto mi ha ricordato la puntata dei Simpson dove Homer deve vedersela con una casa come la tua S.A.M.A.N.T.H.A. Non male.
La stesura è ben riuscita e ti fai leggere molto volentieri. I soprusi sono evidenti, almeno nella testa del protagonista, ma dal momento che per lui sono appunto soprusi mi aspettavo qualcosa di più nel finale.
Quello che non mi torna è che lui si sfoga staccando e riattaccando un quadro, ma poco prima ha quasi sabotato il macchinario. Non vedo equivalenza nelle due cose, secondo me il sabotaggio è troppo grave per come descritto, per avere solo una conseguenza così minima. Io al posto suo avrei cercato di far auto sabotare la macchina probabilmente.
In ogni caso è un bel racconto e come anticipato l'ho letto molto volentieri.
Spero di poter rileggere qualcosa di tuo, in bocca al lupo!
Maurizio Chierchia
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Re: Amaro far niente

Messaggio#11 » lunedì 24 gennaio 2022, 19:54

Ciao, Dario.
Direi un sorprendente racconto di fantascienza che utilizza in modo molto originale il tema del piccolo sopruso quotidiano. L'automazione può essere di grande aiuto ma può anche azzerare la libertà, soprattutto quella di sbagliare. E comunque quando qualcun altro controlla tutti i tuoi movimenti allora la tua vita si può trasformare in un inferno (HAL 9000 insegna!). L'unica perplessità personale riguarda l'intervento finale della moglie che io avrei svolto, ampliandolo, con un suo intervento censorio in alleanza con la S.A.M.A.N.T.H.A. Ma qui intervengono i numeri dei caratteri e tutto diventa complicato!

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Re: Amaro far niente

Messaggio#12 » mercoledì 26 gennaio 2022, 0:17

Ciao Dario, un piacere leggerti.
Non ci giro troppo intorno, il racconto mi è piaciuto e personalmente è almeno tre spanne sopra a tutti gli altri.
Mi è piaciuta l'idea, mi è piaciuto lo stile, e mi è piaciuto tutto.
La storia si legge bene, è significativa e lascia l'amaro in bocca e qualcosa su cui riflettere.
Se proprio bisogna fare un appunto, ma mi sembra che già qualcuno te l'abbia fatto notare, si tratta della frase di attacco. Sì, forse lì avresti potuto fare meglio.
Ma per il resto, niente da dire.
Complimenti e in bocca al lupo.
A rileggerti.

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Re: Amaro far niente

Messaggio#13 » mercoledì 26 gennaio 2022, 11:07

Ciao dario
Passavo di qui per caso, e mi ha preso parecchio il tuo racconto, ti dico volentieri la mia: molto originale come interpretazione e molto cervellotica come situazione che il protagonista si trova ad affrontare. effettivamente, una cosa del genere manderebbe ai pazzi chiunque.
Ho notato che a volta chiami il protagonista pat altre volte patrick. non che sia un errore o disturbi la lettura, solo, mi è saltata all'occhio questa cosa.
buon lavoro davvero!

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antico
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Re: Amaro far niente

Messaggio#14 » domenica 30 gennaio 2022, 16:48

Un ottimo racconto con un errorino e una pecca. L'errorino: l'omelette l'ha pensata e si è trattenuto dal dirla perché altrimenti l'IA l'avrebbe sfornata eppure, alla fine, è presente e la usa anche per un'azione importante. La pecca: ho perso il senso del tempo nel finale perché la percezione è che Jodi arrivi davvero troppo in fretta a casa in seguito alla possibile chiamata dell'IA, penso fosse un finale che potevi gestire meglio. Detto questo, il racconto è davvero godibile e il tema ben inserito e pertanto per me siamo dalle parti di un pollice quasi su.

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