Separati alla nascita

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 febbraio 2022 con un tema del Campione in carica dell'Arena: Maurizio Ferrero!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Separati alla nascita

Messaggio#1 » lunedì 21 febbraio 2022, 23:08

La navetta atterra, sembra un bozzolo di fil di ferro: i nostri ospiti non badano molto all’estetica. Un gruppetto di uomini muscolosi scende dalla passerella, il loro capo davanti a tutti: Karon di Kerberos. Cammina a passi lenti, i suoi calzari lasciano intravedere piedi forti i cui nervi spuntano dalla pelle olivastra. Abbiamo la stessa carnagione, troppo scura per il mio popolo, troppo chiara per il suo. Ora mi sta di fronte, il suo viso è nascosto per metà da un velo candido e i suoi capelli formano una cresta dalla fronte alla nuca.
Devo dire qualcosa, sono pur sempre colui che sono venuti a incontrare. «La pace sia con voi.» Mi inchino. «Ho aspettato molto il momento in cui avrei conosciuto il mio caro fratello gemello.»
Si toglie il velo. Qualcosa mi si rigira nello stomaco: il suo viso è proprio identico al mio. «Parli bene la mia lingua.»
Sorrido. «La studio da tutta la vita, per essere in grado di parlare con te.»
Mi fissa senza tradire alcuna emozione. «Io non ho imparato la tua.»
«Non fa niente.» Indico la città all’orizzonte. «Seguitemi, vi porto alla sede dei negoziati.»
Karon guarda i contorni delle torri che spuntano in lontananza. Si gira verso i suoi e ordina loro di stare a debita distanza. I guerrieri dalla pelle scurissima confermano. Su Kerberos vige una dittatura militare, altro che la tiepida democrazia che abbiamo qui su Vertumnus.
Camminiamo fianco a fianco. Non posso togliergli gli occhi di dosso, anche se siamo gemelli identici lui è più alto di me, più bello, più sicuro di sé.
«Il tragitto ti piacerà.» Balbetto. «Lungo la strada ci sono degli alberi colorati.»
Le sue labbra si storcono in un ghigno. «Alberi?»
«Sì, piante: bellissime forme di vita vegetale.»
«Non so di cosa parli.»
«Vertumnus è un mondo molto diverso dal tuo.» Muovo il palmo a indicare l’orizzonte. «Qui la natura è ricca di vita, ci regala colori e profumi. Invece Kerberos è un mondo crudele, povero di ossigeno, ostile.»
Arriccia le labbra. «Questo pianeta non vale nulla, come anche i suoi abitanti.»
Sospiro. Quanto vorrei essere duro come lui. I ragazzini di Kerberos vengono lasciati soli in un deserto abitato da scarabei giganti che sputano acido solforico. Chi è debole soccombe alla natura, chi sopravvive diventa un vero uomo. Una legge antica come l’umanità, ma che solo su Kerberos viene ancora applicata. Per un meticcio come lui la prova deve essere stata asprissima.
Cerco di sorridere. «Sono sicuro che nel tuo cuore albergano emozioni forti quanto quelle che provo io, d’altronde siamo gemelli.»
I suoi pettorali si muovono come animati di vita propria. «Su Kerberos le emozioni vengono punite. Io le ho soppresse molti anni fa, il mio cuore è privo di ogni debolezza.»
Scuoto la testa. «Deve essere stata dura per te.»
«Non osare, non accetto la tua pietà.»
«Non dobbiamo litigare.» Sospiro. «Il mio popolo conta sul nostro accordo di pace.»
«Questo dipende da te. Kerberos vuole la guerra e sarà molto deluso se non tornerò con un bottino.»
Alzo le spalle. «Non abbiamo molto, lo sai.» Mi mordo il labbro. «Siamo un popolo di studiosi, non accumuliamo ricchezze.»
«Allora porteremo via il vostro sangue.»
Una fitta allo stomaco. «Non puoi pensarla così. Questa gente è anche la tua gente, da parte di nostra madre.» Indico i guerrieri che ci seguono. «Come loro sono anche il mio popolo, da parte di nostro padre.»
Schiocca la lingua. «Io sono il figlio di mio padre, non della prostituta che si è scopato in questo inutile pianeta.»
«Allora per me deve valere il contrario, io non ho nulla a che fare con quel bandito di nostro padre.»
Si ferma e mi lancia occhiate sprezzanti. A lato della strada, un albero cresce rigoglioso. Le sue fronde sono cariche di fiori dai petali grinzosi. Colgo la palla al balzo: «Karon, ecco un albero. Questo appartiene a una specie creata dai nostri ingegneri come omaggio per te.» Stacco un fiore. «Prendi, annusalo.»
Afferra un petalo e se lo porta al naso. I suoi occhi si chiudono, le labbra tremano.
«Profuma molto, vero?» Mi avvicino a lui. «Ora ammira di nuovo l’albero, per piacere.»
I suoi occhi si aprono. Il tronco da blu diventa viola e le foglie virano al rosso. Karon ha la bocca aperta.
Sorrido. «Si colora a seconda delle emozioni di chi lo guarda, il rosso indica tristezza.» Gli appoggio una mano sulla spalla. «Povero fratello, non pensavo che il tuo cuore fosse così triste. Di certo potrebbe risultare scomodo per uno come te, se si venisse a sapere.» Ridacchio. «Sai, le radici di questa pianta sono resistenti e possono attecchire sul suolo acido di Kerberos: che disgrazia se i semi si diffondessero tra le sabbie del tuo pianeta.»
I suoi occhi sono lucidi: una lacrima scivola lungo la guancia, l’asciuga di scatto. Si volta a cercare i guerrieri della sua scorta, ma sono troppo distanti per essersi resi conto di quello che è successo.
«Resterà un segreto, promesso.» Sorrido. «Ma pretendo che i negoziati si concludano in favore di Vertumnus.» Rido. «Sai, non sei l’unico a essere cresciuto in un mondo crudele, mio caro.»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7243

Re: Separati alla nascita

Messaggio#2 » lunedì 21 febbraio 2022, 23:09

Ciao Matteo! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa MAURIZIO FERRERO EDITION!

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#3 » lunedì 21 febbraio 2022, 23:10

antico ha scritto:Ciao Matteo! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa MAURIZIO FERRERO EDITION!

Grazie, Antico!

Avatar utente
Proelium
Messaggi: 293
Contatta:

Re: Separati alla nascita

Messaggio#4 » mercoledì 23 febbraio 2022, 18:59

Ciao Matteo,
del tuo racconto ho apprezzato molto le atmosfere, i nomi (e che nomi, Kerberos fa tremare la terra!) e il rimando non troppo velato alle opposte civiltà di Atene e Sparta, fraterne ma nemiche, ovviamente rivisitate in chiave sci-fi. Forse non sarà il massimo dell'originalità, ma la storia gira e me la sono goduta. Anche lo stile l'ho trovato equilibrato, con un buon impiego dei vari beat a inframezzare i dialoghi.

Se devo invece farti un appunto, è sulla gestione del pov e sua caratterizzazione. Premetto che il narratore esterno e/o onnisciente per me non è tabù, quindi non sono particolarmente prevenuto in merito. Tu però qui hai adottato palesemente il pov del diplomatico (bello il passaggio in cui noi vediamo, attraverso i suoi occhi, suo fratello contemplare il paesaggio!), perciò mi sarei aspettato anche un po' più di pensato da parte sua, con cui far intuire non solo il (superficiale) timore, ma anche le magagne dialettiche che sta preparando al suo più cupo, laconico fratello. Avrebbe dato più slancio al finale e reso meno asettico quel sogghigno (non mi è sfuggito!) che il pg a un certo punto ha, ma che per il lettore risulta un po' sospeso per aria.

Un suggerimento per l'incipit: "La navetta è un bozzolo di fil di ferro, ma atterra: i nostri ospiti non badano molto all’estetica." Riformulato così secondo me è più incisivo, ma vedi tu.

L'esperienza è stata comunque gradevole, quindi grazie!

Spero di esserti stato utile, buona Edition

Francesco

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#5 » mercoledì 23 febbraio 2022, 20:29

Proelium ha scritto:Ciao Matteo,
del tuo racconto ho apprezzato molto le atmosfere, i nomi (e che nomi, Kerberos fa tremare la terra!) e il rimando non troppo velato alle opposte civiltà di Atene e Sparta, fraterne ma nemiche, ovviamente rivisitate in chiave sci-fi. Forse non sarà il massimo dell'originalità, ma la storia gira e me la sono goduta. Anche lo stile l'ho trovato equilibrato, con un buon impiego dei vari beat a inframezzare i dialoghi.

Se devo invece farti un appunto, è sulla gestione del pov e sua caratterizzazione. Premetto che il narratore esterno e/o onnisciente per me non è tabù, quindi non sono particolarmente prevenuto in merito. Tu però qui hai adottato palesemente il pov del diplomatico (bello il passaggio in cui noi vediamo, attraverso i suoi occhi, suo fratello contemplare il paesaggio!), perciò mi sarei aspettato anche un po' più di pensato da parte sua, con cui far intuire non solo il (superficiale) timore, ma anche le magagne dialettiche che sta preparando al suo più cupo, laconico fratello. Avrebbe dato più slancio al finale e reso meno asettico quel sogghigno (non mi è sfuggito!) che il pg a un certo punto ha, ma che per il lettore risulta un po' sospeso per aria.

Un suggerimento per l'incipit: "La navetta è un bozzolo di fil di ferro, ma atterra: i nostri ospiti non badano molto all’estetica." Riformulato così secondo me è più incisivo, ma vedi tu.

L'esperienza è stata comunque gradevole, quindi grazie!

Spero di esserti stato utile, buona Edition

Francesco

Ciao Francesco,
grazie per il commento, sono contento che i riferimenti su Sparta ti siano piaciuti anche se, sono d'accordo, ho scritto storie più originali. Riguardo al pdv e alla mancanza di pensieri sulla sua "missione", potrei imputare la mancanza di spazio e la costrizione a scegliere altre cose da sviluppare. La mia paura è che non fosse chiaro che i due erano gemelli, e che allo stesso tempo l'ambientazione fosse troppo fumosa, e ho dato tutto ai dialoghi sacrificando un po', forse, la caratterizzazione del nostro diplomatico. I tuoi appunti sono ottimi in caso volessi espandere quest'idea, chi lo sa, dipende da come va qui.
Grazie mille.

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Separati alla nascita

Messaggio#6 » giovedì 24 febbraio 2022, 15:22

Tema centrato. Bella questa storia di SF che ricorda da vicino l’evoluzione della civiltà di Vulcan, ossia del mondo dei filosofi Stoici. Vertumnus sembra appartenere proprio a questi e sarebbe piaciuto a Spock: democratico, dove vige il rispetto per tutto e tutti. La logica, l’osservazione della natura, piegano anche il nemico più implacabile, in questo caso, il gemello del tuo protagonista: sembra il cattivo, velato, così diverso dal fratello, eppure, con una sua sensibilità, come si evince dalla scena dell’albero. Inoltre, si fa ammirare per il suo coraggio nell’aver superato le prove di Kerberos, con tanto di scarafaggi giganti dagli sputi di acido solforico e una dittatura militare. Il bello della narrazione è che i due mondi si completano: Kerberos è la versione primitiva di Vertumnus. Complimenti anche per la scelta dei nomi.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#7 » giovedì 24 febbraio 2022, 16:59

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Bella questa storia di SF che ricorda da vicino l’evoluzione della civiltà di Vulcan, ossia del mondo dei filosofi Stoici. Vertumnus sembra appartenere proprio a questi e sarebbe piaciuto a Spock: democratico, dove vige il rispetto per tutto e tutti. La logica, l’osservazione della natura, piegano anche il nemico più implacabile, in questo caso, il gemello del tuo protagonista: sembra il cattivo, velato, così diverso dal fratello, eppure, con una sua sensibilità, come si evince dalla scena dell’albero. Inoltre, si fa ammirare per il suo coraggio nell’aver superato le prove di Kerberos, con tanto di scarafaggi giganti dagli sputi di acido solforico e una dittatura militare. Il bello della narrazione è che i due mondi si completano: Kerberos è la versione primitiva di Vertumnus. Complimenti anche per la scelta dei nomi.

Ciao Alexandra, grazie per essere passata. Certo, i vulcaniani mi sono venuti in mente, la loro dottrina di repressione delle emozioni, molto stoica, come dici tu giustamente, è parte del mio racconto. Kerberos e Vertumnus sono agli antipodi e in realtà non avevo immaginato che fossero uno l'evoluzione dell'altro, ma mi piace che chi legge trovi qualcosa in più rispetto a quello che avevo progettato all'inizio, quindi grazie.

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 428

Re: Separati alla nascita

Messaggio#8 » giovedì 24 febbraio 2022, 18:46

Separati alla nascita, di Matteo Mantoani
interessantissimo il colpo di scena finale! Mi aspettavo una robetta da buoni sentimenti e invece no, bravo!
Hai tratteggiato bene il personaggio che sembra proprio un ingenuo sognatore e invece sa il fatto suo, vista la trappola che ha preparato.
C'è molta nebbia intorno alla questione dei gemelli, sarebbe stato bello approfondirla, ma lo spazio è quello che è, e mettere due ambasciatori anonimi sarebbe stato ben più freddo.
L'inizio con "La navetta atterra" lo eliminerei. Succede tutto di fretta nell'incipit e non è il massimo. Bello il paragone col fil di ferro invece, mette subito in chiaro chi abbiamo davanti.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#9 » giovedì 24 febbraio 2022, 19:42

Michael Dag ha scritto:Separati alla nascita, di Matteo Mantoani
interessantissimo il colpo di scena finale! Mi aspettavo una robetta da buoni sentimenti e invece no, bravo!
Hai tratteggiato bene il personaggio che sembra proprio un ingenuo sognatore e invece sa il fatto suo, vista la trappola che ha preparato.
C'è molta nebbia intorno alla questione dei gemelli, sarebbe stato bello approfondirla, ma lo spazio è quello che è, e mettere due ambasciatori anonimi sarebbe stato ben più freddo.
L'inizio con "La navetta atterra" lo eliminerei. Succede tutto di fretta nell'incipit e non è il massimo. Bello il paragone col fil di ferro invece, mette subito in chiaro chi abbiamo davanti.

Ciao Michael, dai, il twist ti è arrivato, sono contento. Mi spiace per la questione dei gemelli, ho fatto più attenzione possibile a fornire le informazioni al lettore in modo tale che la storia fosse comprensibile, certo, l'idea era appunto di creare un legame fraterno tra due realtà molto diverse e solo in apparenza sbilanciate in quanto a crudeltà.
Sono contento che il racconto ti sia piaciuto! A presto.

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 336

Re: Separati alla nascita

Messaggio#10 » giovedì 24 febbraio 2022, 21:51

Ciao Matteo!
Ci si ritrova. Sono D’Addabbo padre. Ho tanto da imparare e poco da dire ad un esperto come te.
Non conoscevo la Saga dei Kerberos, il mondo crudele.
Il mio mondo è più Terra-Terra. Ad una prima lettura avevo pensato ad Ateniesi e Spartani. Vertumnus proprio non l’avevo considerato!
Dopo aver riletto il racconto, ho compreso meglio le differenze tra i due mondi distanti come Russia e Cina dalla Nato.
La storia è ben strutturata, il finale nascosto. Ho apprezzato la creazione di un ambiente scenografico vivo.
Devo però informarti che la storia, pur ben articolata, non mi ha coinvolto, non mi ha emozionato. Sono forse troppo vecchio per appassionarmi ad un incontro tra due politici del futuro. A rileggerti!
Giancarlo

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#11 » giovedì 24 febbraio 2022, 22:01

gcdaddabbo ha scritto:Ciao Matteo!
Ci si ritrova. Sono D’Addabbo padre. Ho tanto da imparare e poco da dire ad un esperto come te.
Non conoscevo la Saga dei Kerberos, il mondo crudele.
Il mio mondo è più Terra-Terra. Ad una prima lettura avevo pensato ad Ateniesi e Spartani. Vertumnus proprio non l’avevo considerato!
Dopo aver riletto il racconto, ho compreso meglio le differenze tra i due mondi distanti come Russia e Cina dalla Nato.
La storia è ben strutturata, il finale nascosto. Ho apprezzato la creazione di un ambiente scenografico vivo.
Devo però informarti che la storia, pur ben articolata, non mi ha coinvolto, non mi ha emozionato. Sono forse troppo vecchio per appassionarmi ad un incontro tra due politici del futuro. A rileggerti!
Giancarlo

Ciao Giancarlo. Grazie per l'"esperto", ma non mi ritengo tale, sto imparando e lottando anche io come tutti :)
Mi spiace che il racconto non ti abbia coinvolto, sono d'accordo che una storia incentrata solo su una specie di duello tra diplomatici è asettica, però avevo inserito apposta la parentela stretta tra i due personaggi, per rendere la cosa più personale. Mi spiace, sarà per la prossima. Grazie del commento e buona fortuna per la gara.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: Separati alla nascita

Messaggio#12 » sabato 26 febbraio 2022, 9:43

Separati dalla nascita - Matteo Mantoani

Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Mi è piaciuta la declinazione del tema, secondo me non molto clichè come detto da qualcuno, anzi.
Nell'economia del racconto è ovvio che andava spiegato meglio il rapporto tra i due gemelli, ma capisco il poco spazio a disposizione.
Nel primo paragrafo invece il mio appunto te lo faccio sull'ambientazione: "La navetta atterra...". Sì, ma dove? Bisogna aspettare dieci righe per capire si tratti di un altro pianeta. Letto così a primo impatto credevo si trattasse di una navetta arrivata sulla terra, e quindi me la figuro così. Bastava solo mettere un dove.
Per quanto riguarda il finale sono un po' combattuto. Da un lato l'effetto sorpresa del fratello che è sembrato il più debole per tutto il tempo e che invece aveva architettato un buon piano, dall'altra, a farmi storcere il naso, è quasi il modo "infantile" con cui quest'ultimo ne spiega i motivi: quel "ridacchio" presente due volte nelle ultime righe, toglie un sacco di elettricità al racconto che invece ne presentava parecchia.
Capisco la tua intenzione di mettere microazioni, come la buona prima persona vuole, ma io credo che tante volte anche un banale "disse" non fa male, e ci evita di incappare in situazioni come quella che ti ho appena descritto.
Per il resto è un ottimo racconto, che scorre tutto d'un fiato senza bisogno di riletture (cosa che in molti altri racconti del tuo gruppo è successa), quindi questo è un assoluto plus.
Complimenti e in bocca al lupo.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#13 » sabato 26 febbraio 2022, 11:39

Mario Mazzafoglie ha scritto:Separati dalla nascita - Matteo Mantoani

Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Mi è piaciuta la declinazione del tema, secondo me non molto clichè come detto da qualcuno, anzi.
Nell'economia del racconto è ovvio che andava spiegato meglio il rapporto tra i due gemelli, ma capisco il poco spazio a disposizione.
Nel primo paragrafo invece il mio appunto te lo faccio sull'ambientazione: "La navetta atterra...". Sì, ma dove? Bisogna aspettare dieci righe per capire si tratti di un altro pianeta. Letto così a primo impatto credevo si trattasse di una navetta arrivata sulla terra, e quindi me la figuro così. Bastava solo mettere un dove.
Per quanto riguarda il finale sono un po' combattuto. Da un lato l'effetto sorpresa del fratello che è sembrato il più debole per tutto il tempo e che invece aveva architettato un buon piano, dall'altra, a farmi storcere il naso, è quasi il modo "infantile" con cui quest'ultimo ne spiega i motivi: quel "ridacchio" presente due volte nelle ultime righe, toglie un sacco di elettricità al racconto che invece ne presentava parecchia.
Capisco la tua intenzione di mettere microazioni, come la buona prima persona vuole, ma io credo che tante volte anche un banale "disse" non fa male, e ci evita di incappare in situazioni come quella che ti ho appena descritto.
Per il resto è un ottimo racconto, che scorre tutto d'un fiato senza bisogno di riletture (cosa che in molti altri racconti del tuo gruppo è successa), quindi questo è un assoluto plus.
Complimenti e in bocca al lupo.

Ciao Mario. Grazie per il tuo commento. Direi che hai sottolineato uno di quelli che riconosco come i miei punti deboli, le micro azioni tutte uguali. Sto cercando di allargare il "campionario" per rendere più ricca la mia narrazione, è una cosa difficile che richiede tempo e molto lavoro di lettore-minatore.
Sono contento che comunque nel complesso ti sia piaciuto. A presto!

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Separati alla nascita

Messaggio#14 » domenica 27 febbraio 2022, 12:08

Ciao Matteo, ben ritrovato!
Mi sei piaciuto, un'interpretazione originale del tema con un finale non scontato. Quello che manca, secondo me, è un po' di fraseggio interiore che dia profondità al protagonista. Usi molti beat "fisici" (sorrido, sospiro, mi mordo il labbro, mi avvicino) per spezzare i dialoghi ma abbiamo pochi feedback su cosa sta pensando il pdv durante questi scambi molto tesi, e questo, in una prima al presente, si nota. Anche la risoluzione finale arriva senza che ci sia una semina interiore nel nostro pdv, almeno un pensiero che ci faccia capire che comunque ha un'idea per affrontare la faccenda. Credo che qualche modifica in questa direzione aiuterebbe nell'immersione.
Infine, sei stato davvero molto bravo a tratteggiare il contesto fantascientifico senza dilungarti in spiegoni o dettagli inutili, l'unico scambio che mi ha fatto un po' storcere il naso, sul filo dell' as you know bob, è questo:
«Qui la natura è ricca di vita, ci regala colori e profumi. Invece Kerberos è un mondo crudele, povero di ossigeno, ostile.»
Ma davvero un dettaglio, nel complesso i dialoghi sono ottimi.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#15 » domenica 27 febbraio 2022, 12:25

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Matteo, ben ritrovato!
Mi sei piaciuto, un'interpretazione originale del tema con un finale non scontato. Quello che manca, secondo me, è un po' di fraseggio interiore che dia profondità al protagonista. Usi molti beat "fisici" (sorrido, sospiro, mi mordo il labbro, mi avvicino) per spezzare i dialoghi ma abbiamo pochi feedback su cosa sta pensando il pdv durante questi scambi molto tesi, e questo, in una prima al presente, si nota. Anche la risoluzione finale arriva senza che ci sia una semina interiore nel nostro pdv, almeno un pensiero che ci faccia capire che comunque ha un'idea per affrontare la faccenda. Credo che qualche modifica in questa direzione aiuterebbe nell'immersione.
Infine, sei stato davvero molto bravo a tratteggiare il contesto fantascientifico senza dilungarti in spiegoni o dettagli inutili, l'unico scambio che mi ha fatto un po' storcere il naso, sul filo dell' as you know bob, è questo:
«Qui la natura è ricca di vita, ci regala colori e profumi. Invece Kerberos è un mondo crudele, povero di ossigeno, ostile.»
Ma davvero un dettaglio, nel complesso i dialoghi sono ottimi.
A rileggerci presto!
Giuliano

Ciao Giuliano, grazie per il commento. Ok, credo di aver capito quello che secondo te si potrebbe migliorare, cioè manca un po' di fraseggio interiore per preparare il finale. Sì, col senno di poi mi sono reso conto di aver dato più peso al dialogo in modo che l'ambientazione fosse chiara e, soprattutto, all'invidia del protagonista per le doti del fratello. Mi piacerebbe chiamare in causa il poco spazio, ma è la solita scusa che non regge. Grazie e alla prossima!

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: Separati alla nascita

Messaggio#16 » domenica 27 febbraio 2022, 19:42

Separati alla nascita - Matteo Mantoani
Piacere di averti letto, come sempre, Matteo.
Il tuo è il secondo racconto molto bello che leggo. Livello davvero alto. Le motivazioni che mi inducono ad apprezzare il tuo testo sono molto differenti da quelle che mi hanno portata ad apprezzare quello precedente. Mi spiego. Il tuo racconto è meno nelle mie corde rispetto al precedente, ma soggettività e gusti personali a parte, ammiro moltissimo la complessità di trama che sei riuscito a portare tanto lodevolmente in questa edition. Hai rivisitato sapientemente il tema del contrasto tra fratelli così caro alla nostra cultura, senza svilirlo, anzi. Ho apprezzato molto anche la chiusa inaspettata.
Bravo.
In bocca al lupo, a presto!
Elisa

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#17 » domenica 27 febbraio 2022, 20:03

Shanghai Kid ha scritto:Separati alla nascita - Matteo Mantoani
Piacere di averti letto, come sempre, Matteo.
Il tuo è il secondo racconto molto bello che leggo. Livello davvero alto. Le motivazioni che mi inducono ad apprezzare il tuo testo sono molto differenti da quelle che mi hanno portata ad apprezzare quello precedente. Mi spiego. Il tuo racconto è meno nelle mie corde rispetto al precedente, ma soggettività e gusti personali a parte, ammiro moltissimo la complessità di trama che sei riuscito a portare tanto lodevolmente in questa edition. Hai rivisitato sapientemente il tema del contrasto tra fratelli così caro alla nostra cultura, senza svilirlo, anzi. Ho apprezzato molto anche la chiusa inaspettata.
Bravo.
In bocca al lupo, a presto!
Elisa

Ciao Elisa. Ullallà, che commentone! Grazie per i complimenti, sei anche troppo buona. È vero, questo racconto è molto cervello e poco cuore. Invidio molto quelli che come te (ma anche colui che ha scritto il racconto che hai letto prima del mio, il cui nome non voglio nominare visto che siamo concorrenti), riescono a esprimere emozioni e sentimenti profondi in poche righe. Ogni scrittore deve saper commuovere, toccare le corde giuste perché il racconto sia anche un viaggio interiore. Io ci sto lavorando, per il momento le storie di cervello mi vengono meglio, almeno nelle corte distanze.
Passerò a commentare il tuo racconto, l'ho letto e ho i complimenti in canna, adesso che mi hai commentato posso farlo anche io senza paura di conflitto di interessi..
A presto e grazie ancora!

Avatar utente
kruaxi
Messaggi: 163

Re: Separati alla nascita

Messaggio#18 » lunedì 28 febbraio 2022, 4:49

Separati alla nascita

Una storia tutto sommato semplice, con ovvi rimandi ai racconti brevi delle riviste di fantascienza della golden age, gli anni 40 del secolo scorso. Un'ambientazione descritta in poche righe, ma efficace, personaggi che non hanno la possibilità di essere approfonditi, ciò nonostante perfettamente adeguati al contesto, e un twist finale, senza dubbio un po' ingenuo; la minaccia di far arrivare gli alberi rivelatori di emozioni su Kerberus è, in se, poca cosa, mentre molto più distruttivo risulta l'aver messo Karon di fronte alle proprie celate debolezze. Tuttavia si tratta di quell'ingenuità 'meravigliosa' che si riallaccia, senza soluzione di continuità, alle atmosfere vintage precedentemente evocate. Non farei fatica ad immaginare questo racconto fra le mani di J.W.Campbell, mentre ne valuta la pubblicazione sul prossimo numero di Astounding science fiction dell'aprile 1941. Un piacevole intrattenimento.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#19 » lunedì 28 febbraio 2022, 8:36

kruaxi ha scritto:Separati alla nascita

Una storia tutto sommato semplice, con ovvi rimandi ai racconti brevi delle riviste di fantascienza della golden age, gli anni 40 del secolo scorso. Un'ambientazione descritta in poche righe, ma efficace, personaggi che non hanno la possibilità di essere approfonditi, ciò nonostante perfettamente adeguati al contesto, e un twist finale, senza dubbio un po' ingenuo; la minaccia di far arrivare gli alberi rivelatori di emozioni su Kerberus è, in se, poca cosa, mentre molto più distruttivo risulta l'aver messo Karon di fronte alle proprie celate debolezze. Tuttavia si tratta di quell'ingenuità 'meravigliosa' che si riallaccia, senza soluzione di continuità, alle atmosfere vintage precedentemente evocate. Non farei fatica ad immaginare questo racconto fra le mani di J.W.Campbell, mentre ne valuta la pubblicazione sul prossimo numero di Astounding science fiction dell'aprile 1941. Un piacevole intrattenimento.

Sentirmi addirittura paragonato a Campbell non può che farmi arrossire. Ti ringrazio molto per il tuo commento e per l'ottimo posizionamento in classifica. Sono contento che il racconto ti sia piaciuto, pur nella sua semplicità e scarsa pretesa di qualcosa di assolutamente originale o sperimentale.
Grazie ancora! A presto e buona gara!

Avatar utente
wladimiro.borchi
Messaggi: 396

Re: Separati alla nascita

Messaggio#20 » martedì 1 marzo 2022, 18:06

Ciao Matteo,
un buon racconto e scritto bene.
Il twist sul carattere del fratello "buono" non è atteso e stupisce.
Non l'hai però preparato in nessun modo e questo un po' pesa.
Ci fai cambiare prospettiva da un momento all'altro e scopriamo, nelle ultime battute, che il guerriero insensibile è capace di provare emozioni, mentre l'altro fratello è capace di tessere un ricatto (comunque a fin di bene, perché serve a evitare la guerra).
Secondo me potevi trovare un po' di spazio per preparare questa conclusione.
Peraltro, alla fine, il ricattatore agisce a fin di bene e tutto resta un po' troppo ovattato.
Non mi è dispiaciuto, ma non mi ha fatto ballare sulla sedia!
A rileggerci presto.
W

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#21 » martedì 1 marzo 2022, 18:15

wladimiro.borchi ha scritto:Ciao Matteo,
un buon racconto e scritto bene.
Il twist sul carattere del fratello "buono" non è atteso e stupisce.
Non l'hai però preparato in nessun modo e questo un po' pesa.
Ci fai cambiare prospettiva da un momento all'altro e scopriamo, nelle ultime battute, che il guerriero insensibile è capace di provare emozioni, mentre l'altro fratello è capace di tessere un ricatto (comunque a fin di bene, perché serve a evitare la guerra).
Secondo me potevi trovare un po' di spazio per preparare questa conclusione.
Peraltro, alla fine, il ricattatore agisce a fin di bene e tutto resta un po' troppo ovattato.
Non mi è dispiaciuto, ma non mi ha fatto ballare sulla sedia!
A rileggerci presto.
W

Ciao Wlad,
ok, il tuo punto è molto chiaro e si riallaccia ad altri commenti che ho ricevuto. Direi che ho preso parecchio spazio per i dialoghi in modo che l'ambientazione fosse chiara, ma facendo così ho dato meno peso alla "semina" sul colpo di scena. Una cosa su cui lavorare e da tenere a mente per il futuro. Grazie mille, a presto e buona gara!

read_only
Messaggi: 171

Re: Separati alla nascita

Messaggio#22 » giovedì 3 marzo 2022, 18:21

Ciao Matteo,

chiedo scusa (questo vale per tutto il girone) se mi faccio viva così tardi, mi rendo conto che così facendo non riesco a confrontarmi con voi prima della classifica. Purtroppo a causa del lavoro non posso fare altrimenti.
Parto dai complimenti: hai scritto un buon testo. Mi piace molto l'ambientazione che sei riuscito a creare in così poco spazio. Io non mi sento ancora in grado di creare un mondo nuovo con pochi caratteri, tu ne hai creati persino due.
La nota dolente è la costante sensazione di "sospeso" che ho. Mi sembra di aver letto un appunto di qualcosa di molto, molto più grande e profondo. Sembra esserci così tanto dietro quello che hai scritto che da un lato sono curiosa, dall'altro mi dico "e quindi?"
L'invito quindi è approfondire (su altre sedi, il numero di caratteri qui è spietato :) ) perché l'idea dietro ha del potenziale.
In bocca al lupo,
Morena

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Separati alla nascita

Messaggio#23 » giovedì 3 marzo 2022, 19:09

read_only ha scritto:Ciao Matteo,

chiedo scusa (questo vale per tutto il girone) se mi faccio viva così tardi, mi rendo conto che così facendo non riesco a confrontarmi con voi prima della classifica. Purtroppo a causa del lavoro non posso fare altrimenti.
Parto dai complimenti: hai scritto un buon testo. Mi piace molto l'ambientazione che sei riuscito a creare in così poco spazio. Io non mi sento ancora in grado di creare un mondo nuovo con pochi caratteri, tu ne hai creati persino due.
La nota dolente è la costante sensazione di "sospeso" che ho. Mi sembra di aver letto un appunto di qualcosa di molto, molto più grande e profondo. Sembra esserci così tanto dietro quello che hai scritto che da un lato sono curiosa, dall'altro mi dico "e quindi?"
L'invito quindi è approfondire (su altre sedi, il numero di caratteri qui è spietato :) ) perché l'idea dietro ha del potenziale.
In bocca al lupo,
Morena

Ciao Morena. Grazie per il commento e il buon posizionamento in classifica. Dici di espanderlo? Non saprei. In realtà l'ambientazione viene da una idea che ho da parecchio tempo, ma che non ho mai esplorato più di tanto perché mi sembrava un po' banalotta. Comunque grazie per i complimenti, fanno sempre piacere :) Buona gara e alla prossima!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7243

Re: Separati alla nascita

Messaggio#24 » martedì 8 marzo 2022, 14:30

Un racconto che ho trovato molto gradevole, ma in cui percepisco ancora alcune mancanze. Mi sembra graffiare poco e il finale ne è emblema in quanto, pur molto buono, mi è arrivato debole, poco incisivo. Qualcuno ti ha scritto che avrebbe bisogno di più caratteri, io la penso diversamente e credo che una maggiore asciugatura ti avrebbe portato a dialoghi più netti e arguti di quanto già non siano. Tema ben declinato. Per me questo è un pollice tendente verso il positivo in modo solido e brillante.

Torna a “162° All Time - Maurizio Ferrero Edition - la 6° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti