Una vita normale di Emiliano Maramonte

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 febbraio 2022 con un tema del Campione in carica dell'Arena: Maurizio Ferrero!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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Emiliano Maramonte
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Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 22 febbraio 2022, 0:26

«Ci penso io, tesoro!»
Bastiano corre ad aiutare la moglie con il cesto del bucato.
«Prego, cara, non c’è di che.»
Va in cucina e si dedica alla cena.
«Tesoro, ti va un’insalata di carote, tonno e mais? Ci metto i fagiolini, come piacciono a te?»
Sminuzza le carote, apre la lattina del tonno, quella del mais e condisce tutto con un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Apparecchia la tavola.
«È pronto!»
Manca solo Jacopo. Ma dov’è quel birbante?
Si siede al suo posto e attende. Nel frattempo si serve un’abbondante porzione e comincia a mangiare.
«Ah, eccoti qui.»
Sorride a Sara.
«Su, mangia, è pronto.»
Ha scordato il vino, ma non fa nulla. Si accontenta dell’acqua.
«Cosa? Perdonami, ero sovrappensiero. Insomma. Non ho ancora trovato nulla ma vedrai che tutto si aggiusterà. Ho un ottimo curriculum.»
Arriva Jacopo.
«Ehi, buongiorno. A che ora sei rincasato?»
Il ragazzo ha fatto le ore piccole, è normale alla sua età.
«Non ti preoccupare. Va tutto bene.»
Bastiano manda un bacio a Sara e le sorride ancora. Sospira. È tutto così tranquillo… una placida normalità.
«Vai in camera tua? Di già? Ma non hai toccato cibo.»
Jacopo si alza e se ne va.
«C’è qualche problema?»
Guarda perplesso Sara, che gli risponde facendo spallucce.
«Dopo ci parlo io. È sempre un po’ scontroso in questo periodo.»
Bastiano finisce il suo piatto e sparecchia.
«No no, resta lì, i piatti li lavo io.»
Mentre strizza la spugna e cosparge un piatto di schiuma profumata, riflette su molte cose. La vita gli ha dato tanto e, soprattutto, gli ha donato una famiglia meravigliosa e la serenità di cui ha bisogno.
Asciuga la scodella e decide di prepararsi una tisana.
Con la tazza fumante nella destra, si siede sulla sua adorata poltrona. Sara lo raggiunge subito dopo. Guarderanno insieme un film e staranno tutto il tempo abbracciati. Bastiano afferra il telecomando sul bracciolo e accende la TV.
«Quante stupide trasmissioni.»
Sara è silenziosa.
«Cosa ti piacerebbe guardare?»
Non risponde.
«Tesoro? Cos’hai? Non…»
Ha un’espressione severa. Apre la bocca.
«No, ti prego, non tirare fuori di nuovo la stessa storia. Ce la sto mettendo tutta. No, un momento, questo non dovevi dirlo.»
Bastiano si alza e lancia il telecomando sul tappeto.
Cammina per la stanza per allontanare l’ansia e torna in cucina.
«Stai calmo. Stai calmo. Stai calmo. È tutto a posto. Ricominciamo. Insalata di tonno, carote e mais.»
Prende un piatto e le posate e affetta carote che non ci sono. Apre lattine che non esistono.
«Che cosa sto facendo?»
Entra Sara.
«Sto benone. Sto preparando la cena. Come ogni giorno, okay?»
Abbandona il coltello sulla tovaglia e si prende la testa tra le mani.
Si concentra e si sforza di riprendere il controllo.
Sara è ancora lì, di fronte a lui. Lo fissa con insistenza, come se lo stesse accusando di un delitto che non ha commesso.
«Non dovevi dirlo, hai capito? Io mi sono sacrificato per te e per nostro figlio.»
Indica con un ampio gesto del braccio ciò che ha intorno.
«Questa è la nostra casa, e non c’è nessun problema, d’accordo? E ora vorrei guardarmi un film in santa pace.»
Squilla il cellulare.
«Non ora, ti prego!»
Sbatte i pugni sul tavolo. Quell’aggeggio infernale continua a squillare.
«Lasciatemi in pace.»
Corre in salotto e sprofonda in poltrona. Recupera il telecomando e riaccende la TV. Comincia a seguire i quiz idioti di uno stupido spettacolo a premi.
Il cellulare strepita senza sosta. Bastiano si tappa le orecchie con le mani.
«Smettetela! Non lo capite che ci sto provando?»
Chiude gli occhi e stringe le palpebre. Quando li riapre, vede Sara e Jacopo ritti davanti al televisore.
Si lascia sfuggire una risata nervosa.
«So cosa volete dirmi. Non sono stato un marito modello. Neanche un buon padre, se è per questo. Sono un fallito, lo ammetto. Ma avete visto anche voi che mi sto impegnando per avere una vita normale. Là fuori non mi piace. Il mondo, be’, è un posto malvagio, è… crudele!»
Si strofina la faccia, all’improvviso ha sonno. Si sdraia sul divano e si appisola, mentre il cellulare continua a tormentarlo.
Suona il campanello. Bastiano si sveglia di soprassalto. Quanto ha dormito? Intontito, trascina i piedi e si reca all’ingresso. Sposta il cerchietto dello spioncino. Indietreggia, spaventato.
«Se ne vada!»
La visita della dottoressa Gilardi è inopportuna.
«L’ho chiamata un’ora fa. Mi faccia entrare. Mi permetta di aiutarla.»
La dottoressa batte un paio di volte le nocche sulla superficie della porta.
Bastiano fa ancora qualche passo indietro e avverte il bisogno di piangere.
«Non può aiutare uno come me!»
«La metterò in contatto con sua moglie. La aiuteremo a trovare un lavoro e, soprattutto, avrà le cure di cui ha bisogno.»
Bastiano stringe i pugni. Ora prova rabbia. Solo rabbia.
«VOGLIO UNA VITA NORMALE!»
Sposta il divano e lo spinge contro la porta. Riprende fiato, si asciuga le lacrime e corre in cucina. Scosta una tendina e sbircia oltre i vetri della finestra. Odia quello che c’è fuori. Meglio la pace della sua casa.
Sorride. Ora deve pensare alla famiglia.
«Tesoro? Ci penso io al bucato!»



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antico
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 22 febbraio 2022, 0:28

Ciao Emiliano! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MAURIZIO FERRERO EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » mercoledì 23 febbraio 2022, 13:08

Prime Impressioni: Ciao Emiliano, è sempre un piacere rileggerti. In questo racconto riesci bene a trasmettere una certa ansia claustrofobica, però ci sono alcuni problemi che mi impediscono di cogliere tutti i dettagli.

Aderenza al Tema: Per me tutto bene.

Punti di Miglioramento: Allora, direi che quello che mi manca di questo racconto è capire il retroscena di questo personaggio tormentato. Perché non riesce a comunicare con moglie e figlio? Perché ce l'hanno con lui? Perché c'è una psicologa che lo segue? Perché ha perso il lavoro? L'ha lasciato di sua spontanea volontà oppure è stato licenziato? Vedi, ci sono molti interrogativi che rimangono un po' senza risposta.
Il finale mi sembra un po' frettoloso. Il personaggio si addormenta di punto in bianco come se gli avessero dato una botta in testa, e viene svegliato da una psicologa che bussa direttamente alla porta. Non so, è più per il lettore, per permettergli di interpretare il racconto, però non mi pare che stia molto bene col resto della scena.

Punti di Forza: Molto molto bene per quanto riguarda la tensione e il senso di estraneità. La scelta di non riportare i dialoghi e soffermarsi solo alla battuta del pdv è molto azzeccata, riesce a trasmettere un senso di isolamento e di frustrazione. La personalità disturbata del tuo pdv viene trasmessa quindi molto bene, così come il suo bisogno di comunicare con gli altri e di cercare il contatto con la sua famiglia. Manca però una chiave che permetta di interpretare tutto nel modo corretto, per capire cosa sia effettivamente successo a questo povero cristo.

Conclusioni: Molto bene per come sei riuscito a trasmettere angoscia e senso di isolamento. I bisogni del tuo pdv sono molto chiari, come le sue frustrazioni e le sue paure. I rapporti con gli altri membri della sua famiglia sono coerenti, rappresentati bene. Un po' meno bene, secondo me, per il finale e per la mancanza di un qualcosa che faccia capire al lettore cosa ha generato i bisogni del nostro pdv e quale sia la sua storia.

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Emiliano Maramonte
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » mercoledì 23 febbraio 2022, 18:47

Ciao Matteo!
Grazie per le sempre attente e puntuali critiche. Grazie anche per gli apprezzamenti.
Sono consapevole dei limiti di questo racconto. Ho fatto una scelta, più o meno consapevole, di lasciare il background del personaggio un po' sfumato per aumentare il senso di straniamento e isolamento del lettore, però, evidentemente ha sortito un effetto non proprio positivo. In questa Edition sono pronto a prendermi i miei begli schiaffoni!

Buona Edition
Emiliano.

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MatteoMantoani
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » mercoledì 23 febbraio 2022, 20:30

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo!
Grazie per le sempre attente e puntuali critiche. Grazie anche per gli apprezzamenti.
Sono consapevole dei limiti di questo racconto. Ho fatto una scelta, più o meno consapevole, di lasciare il background del personaggio un po' sfumato per aumentare il senso di straniamento e isolamento del lettore, però, evidentemente ha sortito un effetto non proprio positivo. In questa Edition sono pronto a prendermi i miei begli schiaffoni!

Buona Edition
Emiliano.

Ma dai, schiaffoni no! :D Quelli proprio non te li meriti

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Alvin Miller
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » venerdì 25 febbraio 2022, 15:49

Ciao Emiliano, piacere di commentarti in questa edizione!
Dunque, la tua storia l'ho apprezzata alla seconda lettura, perché alcune scelte stilistiche mi hanno provocato non poca confusione durante la prima passata.
Ho avuto l'impressione di trovarmi alle prese con un brano dilettantesco, e addirittura che non ci fosse un PDV specifico a filtrare la narrazione. Per fortuna, poi ho capito che si tratta solo di uno status mentale del protagonista, e tutto ha iniziato ad avere senso.

Sai cosa mi ha depistato? La famiglia di Bastiano che interagisce con lui senza che ne sentiamo le voci.
Intanto, se tutto questo avviene nella sua testa, non c'è alcun motivo del perché noi non dovremmo sentirli. Ma se il tuo intento era di tenere un certo distacco dalla sua soggettiva, allora avresti dovuto occultare anche le loro azioni, non mostrandocele. Avremmo visto solo le azioni realmente compiute da Bastiano e tutto il resto sarebbe stato commentato da lui a voce.
Sarebbe stato più difficoltoso da gestire, ma avresti guadagnato spazio per inventarti qualcosa.

Ti avrei suggerito anche di dividere il racconto in tre distinti paragrafi, per marcare il salto temporale tra una scena e l'altra, perché nella confusione che la prima lettura mi stava generando, questo ha contribuito a peggiorare le cose.

Come ti dicevo, tutto si risolve una volta comprese le tue intenzioni, ma consideriamo che parte della sfida è anche di essere quanto più chiari possibile al primo impatto col lettore.

C'è, infine, un piccolo dettaglio che vorrei farti migliorare:
«Se ne vada!»
La visita della dottoressa Gilardi è inopportuna.

Qui avrei invertito le frasi, presentando prima la dottoressa e in seguito aggiunto la riga di dialogo.

Finito con il commento, non mi resta che augurarti in bocca al lupo!
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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Andrea Lauro
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » domenica 27 febbraio 2022, 22:32

Ciao Emiliano!
Dunque: un racconto circolare che mi ha convinto meno nella prima parte, salvo poi recuperare nella seconda. Che è sicuramente meglio rispetto al contrario, partire bene e finire male :D
Allora, uno dei problemi che ho rilevato nella prima parte è la fatica nell’attribuzione dei dialoghi: tanti salti di riga e quindi ho dovuto rileggere più volte per capire che era sempre Bastiano. Conta poi che ero convinto che con “moglie” all’inizio mi ero convinto che Sara fosse la figlia, per un totale di quattro.
Ma nella seconda metà (più o meno da quando sono sul divano) il mio cervello ha fatto clic, e ho proseguito dritto verso il finale senza altre interruzioni.
Un racconto circolare che mi ha comunicato frustrazione e spaesamento, quindi è arrivato, e al netto delle considerazioni di cui sopra è scritto bene (al solito tuo!).
Lo posiziono sotto il racconto di Agostino, che invece ho letto tutto d’un fiato senza perdermi!
buona edition,
andrea

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Debora D
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » martedì 1 marzo 2022, 23:17

Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Tema centrato nella battuta del protagonista che non riesce a uscire di casa, vuole una vita normale e invece fa di tutto per non averla.
Hai scritto un racconto difficile, dallo stile asciutto e pulito. Trovo che nei tuoi racconti ci sia sempre quella punta di sperimentazione e ricerca che dice di un continuo mettersi in gioco.
L’interazione del protagonista con i personaggi immaginari mi ha messo in difficoltà e non ho avuto bene presente la situazione. Se lui è il punto di vista, come mai non conosciamo le risposte di Sara e del figlio? Hai scelto consapevolmente, penso, di nascondercele proprio per rendere l’idea dell’alienazione e dei disturbi psichiatrici.
Conclusione: stima per l’ideazione e la struttura dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista del godimento ho avuto difficoltà ad entrarci. Meglio alla seconda lettura.
Buon divertimento in questa edizione e alla prossima.

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Emiliano Maramonte
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 2 marzo 2022, 11:46

Alvin Miller ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di commentarti in questa edizione!
Dunque, la tua storia l'ho apprezzata alla seconda lettura, perché alcune scelte stilistiche mi hanno provocato non poca confusione durante la prima passata.
Ho avuto l'impressione di trovarmi alle prese con un brano dilettantesco, e addirittura che non ci fosse un PDV specifico a filtrare la narrazione. Per fortuna, poi ho capito che si tratta solo di uno status mentale del protagonista, e tutto ha iniziato ad avere senso.

Sai cosa mi ha depistato? La famiglia di Bastiano che interagisce con lui senza che ne sentiamo le voci.
Intanto, se tutto questo avviene nella sua testa, non c'è alcun motivo del perché noi non dovremmo sentirli. Ma se il tuo intento era di tenere un certo distacco dalla sua soggettiva, allora avresti dovuto occultare anche le loro azioni, non mostrandocele. Avremmo visto solo le azioni realmente compiute da Bastiano e tutto il resto sarebbe stato commentato da lui a voce.
Sarebbe stato più difficoltoso da gestire, ma avresti guadagnato spazio per inventarti qualcosa.

Ti avrei suggerito anche di dividere il racconto in tre distinti paragrafi, per marcare il salto temporale tra una scena e l'altra, perché nella confusione che la prima lettura mi stava generando, questo ha contribuito a peggiorare le cose.

Come ti dicevo, tutto si risolve una volta comprese le tue intenzioni, ma consideriamo che parte della sfida è anche di essere quanto più chiari possibile al primo impatto col lettore.

C'è, infine, un piccolo dettaglio che vorrei farti migliorare:
«Se ne vada!»
La visita della dottoressa Gilardi è inopportuna.

Qui avrei invertito le frasi, presentando prima la dottoressa e in seguito aggiunto la riga di dialogo.

Finito con il commento, non mi resta che augurarti in bocca al lupo!


Grazie, Alvin per le preziosissime considerazioni. Ne terrò conto per futuri testi.
Come da te rilevato, non è stato facile gestire il flusso mentale di una persona disturbata che ha delle visioni, ma ho voluto ugualmente sperimentare un meccanismo narrativo un po' diverso dal solito. Ci sono riuscito? Boh. A quanto risulta dai commenti, ho avuto un mezzo successo o, se volete, un mezzo fallimento. Vedremo.

Buona Edition!
Emiliano.

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Emiliano Maramonte
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » mercoledì 2 marzo 2022, 11:52

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Emiliano!
Dunque: un racconto circolare che mi ha convinto meno nella prima parte, salvo poi recuperare nella seconda. Che è sicuramente meglio rispetto al contrario, partire bene e finire male :D
Allora, uno dei problemi che ho rilevato nella prima parte è la fatica nell’attribuzione dei dialoghi: tanti salti di riga e quindi ho dovuto rileggere più volte per capire che era sempre Bastiano. Conta poi che ero convinto che con “moglie” all’inizio mi ero convinto che Sara fosse la figlia, per un totale di quattro.
Ma nella seconda metà (più o meno da quando sono sul divano) il mio cervello ha fatto clic, e ho proseguito dritto verso il finale senza altre interruzioni.
Un racconto circolare che mi ha comunicato frustrazione e spaesamento, quindi è arrivato, e al netto delle considerazioni di cui sopra è scritto bene (al solito tuo!).
Lo posiziono sotto il racconto di Agostino, che invece ho letto tutto d’un fiato senza perdermi!
buona edition,
andrea


Ciao Andrea! Sono molto contento di risentirti per una valutazione.
In realtà lo spaesamento era proprio ciò che volevo. Credimi se ti dico che ogni passaggio di questo racconto è voluto, persino l'apparente incongruenza temporale (Bastiano dice al figlio "buongiorno", visto che ha fatto baldoria la sera precedente e si è svegliato molto tardi, ma Bastiano sta preparando la cena...) mi serviva per dare un piccolo indizio per la confusione mentale del protagonista.
Lieto comunque che il testo ti abbiamo comunicato qualcosa.
Buona Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » mercoledì 2 marzo 2022, 11:58

Debora D ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Tema centrato nella battuta del protagonista che non riesce a uscire di casa, vuole una vita normale e invece fa di tutto per non averla.
Hai scritto un racconto difficile, dallo stile asciutto e pulito. Trovo che nei tuoi racconti ci sia sempre quella punta di sperimentazione e ricerca che dice di un continuo mettersi in gioco.
L’interazione del protagonista con i personaggi immaginari mi ha messo in difficoltà e non ho avuto bene presente la situazione. Se lui è il punto di vista, come mai non conosciamo le risposte di Sara e del figlio? Hai scelto consapevolmente, penso, di nascondercele proprio per rendere l’idea dell’alienazione e dei disturbi psichiatrici.
Conclusione: stima per l’ideazione e la struttura dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista del godimento ho avuto difficoltà ad entrarci. Meglio alla seconda lettura.
Buon divertimento in questa edizione e alla prossima.


Un sentito grazie anche a te per il feedback, doppiamente apprezzato perché hai capito il meccanismo e la mia voglia di sperimentare a ogni Edition (se si può...).
Nel concepire questo meccanismo, mi sono assunto il rischio di risultare ostico nella lettura e nella comprensione e, in parte, ho centrato l'obiettivo! :-)

Buon divertimento anche a te e in bocca al lupo!
Emiliano.

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david.callaghan
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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » mercoledì 2 marzo 2022, 22:15

Ciao Emiliano
un racconto che scorre bene. Si capisce subito che c'è qualcosa fuori posto perché il protagonista parla da solo all'inizio (come me, mbuahaha). Credo che forse lo avresti potuto accorciare un po', sopratutto nella prima parte. Ma l'ho trovato piuttosto godibile e in tema quindi tutto ok per me. A rileggerti!

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » giovedì 3 marzo 2022, 11:22

Ciao Emiliano, piacere di leggerti.

Rendi molto bene lo stato mentale del protagonista. Dopo le prime interazioni con i familiari che restano muti, soprattutto grazie alla sue apparente accettazione di questo strano gioco del silenzio, si capisce che si tratti solo di visioni. Una sola caduta del POV la trovo quando hai tentato di sottolineare che si trattava di visioni, parlando di carote che non ci sono e lattine che non esistono. Piuttosto avrei sottolineato l'azione e poi la sorpresa nel rendersi conto di non avere niente dentro la ciotola o sotto i denti.
Buon racconto e ben scritto.

Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » giovedì 3 marzo 2022, 11:34

david.callaghan ha scritto:Ciao Emiliano
un racconto che scorre bene. Si capisce subito che c'è qualcosa fuori posto perché il protagonista parla da solo all'inizio (come me, mbuahaha). Credo che forse lo avresti potuto accorciare un po', sopratutto nella prima parte. Ma l'ho trovato piuttosto godibile e in tema quindi tutto ok per me. A rileggerti!


Grazie David! Anche la lungaggine iniziale è voluta proprio per indurre il lettore a dire: "Mmm, tutto troppo tranquillo. Cosa succederà?" Però probabilmente ho esagerato.

Buona Edition!

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » giovedì 3 marzo 2022, 11:35

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di leggerti.

Rendi molto bene lo stato mentale del protagonista. Dopo le prime interazioni con i familiari che restano muti, soprattutto grazie alla sue apparente accettazione di questo strano gioco del silenzio, si capisce che si tratti solo di visioni. Una sola caduta del POV la trovo quando hai tentato di sottolineare che si trattava di visioni, parlando di carote che non ci sono e lattine che non esistono. Piuttosto avrei sottolineato l'azione e poi la sorpresa nel rendersi conto di non avere niente dentro la ciotola o sotto i denti.
Buon racconto e ben scritto.

Alla prossima.


Grazie, Pietro per gli apprezzamenti ma, soprattutto, per il preziosissimo suggerimento. Non ci avevo pensato.

Buona Edition!

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » giovedì 3 marzo 2022, 12:43

Ciao Emiliano, ho apprezzato del tuo racconto il modo in cui hai rappresentato la schizofrenia del protagonista. La scelta più azzeccata a mio avviso è stata quella di far parlare da solo il pov senza che lo stesso ottenesse risposta dai suoi famigliari. Ciò all’inizio induce il lettore a credere che la cosa dipenda da una crisi del rapporto padre-madre-figlio, salvo rendersi conto a poco a poco che il tutto è frutto della sola immaginazione del protagonista. Questo svelamento progressivo lo hai reso molto bene provocando una forte angoscia in chi ti leggeva. Ben fatto. La seconda parte – da quando Bastiano si risveglia – mi ha convinto di meno perché ho notato che c’è stato un tentativo da parte tua di introdurre alcune informazioni che ricostruissero un minimo il background del protagonista. A mio avviso questo sforzo ti si è un po’ ritorto contro perché a quel punto il lettore può avere la pretesa di conoscere meglio il retroscena. Ma del pov noi ci limitiamo a sapere che è un fallito come padre e come marito, nient’altro, e questo è troppo poco per spiegare la malattia mentale che lo ha colpito. Secondo me avresti potuto lasciare tutto in sospeso limitandoti a mettere in scena il dialogo con la dottoressa. In quel modo il lettore sarebbe rimasto agganciato al focus principale del racconto (la schizofrenia di Bastiano) senza percepire il bisogno di conoscerne le motivazioni.

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » giovedì 3 marzo 2022, 16:17

Ciao Emiliano!
Allora, non mi metto ad analizzare il brano riga per riga perché, per il filtro che hai impostato, non avrebbe molto senso.
L'idea è interessante, soprattutto per il fatto che hai deciso di non rendere tutto estremamente credibile all'inizio per poi palesare, solo alla fine, il colpo di scena alla "è tutto frutto della sua immaginazione". Il soliloquio che si svolge per tutta la parte iniziale del testo fa subito intuire che qualcosa non va, e ciò giova moltissimo all'atmosfera generale.
Purtroppo, da questa scelta, derivano anche diversi problemi di coerenza del PDV. Il protagonista vede e sente i suoi famigliari e risponde di conseguenza, al lettore, però, mostri solo la parte visiva e non quella uditiva. A mio parere sarebbe stato meglio eliminare anche tutti quei piccoli gesti che fa la moglie in risposta a lui. Inoltre la focalizzazione del PDV oscilla troppo tra il dentro e il fuori per i miei gusti.
Comunque bravo per aver provato a rappresentare un protagonista così estremo, non direi che il risultato mi abbia convinto al 100%, ma rimane un buon esperimento!

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » domenica 6 marzo 2022, 13:10

Mi è piaciuto molto. Ottima la tua sperimentazione nel fare mostrare solo il tuo protagonista e davvero riuscita la tua resa della sua paranoia. Poco importano i motivi che hanno portato alla sua crisi e conseguente separazione (anche se il fatto che tu abbia sottolineato la perdita del lavoro è ben più di un indizio) perché è tutto ben reso. Molto buono anche il finale e il tema lo trovo ben declinato. Per me un pollice su.

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Re: Una vita normale di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » domenica 6 marzo 2022, 16:28

Caspita, Antico, pollice su e primo posto nella tua personale classifica! Per me vale oro! Grazie!

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