Codardo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 febbraio 2022 con un tema del Campione in carica dell'Arena: Maurizio Ferrero!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
Avatar utente
Leonardo Pigneri
Messaggi: 119

Codardo

Messaggio#1 » martedì 22 febbraio 2022, 1:33

L’aria crepitava di mitraglie lontane e deflagrazione attutite dal vento. Vilen strinse al petto la casacca insanguinata di Leljud e scansò due uomini che portavano un soldato verso la tenda medica. Il poveretto sudava come in un bagno a vapore, e aveva il braccio destro rigido e storto come un vecchio ramo di quercia.
Vilen accelerò il passo. Il campo sembrava sempre più scarno di soldati integri. L’artiglieria tedesca li avrebbe presto seppelliti sotto le falangi recise e gli arti mozzati. Sarebbe andata così. Chissà se la gamba di Drerz era finalmente atterrata. Era volata ad almeno sei metri d’altezza, roteando più e più volte, senza però mai atterrare. Non era scesa neanche quando il resto della squadra…
No, doveva fare rapporto. Non doveva pensare a nient’altro. Prima il rapporto, poi il resto. Mente salda sui dettagli. Trenta panzer, quaranta cannoni, almeno duemila uomini.
Un gruppetto di soldati si voltarono a guardarlo. Sicuramente sapevano che apparteneva al Corpo dei Tersiti. O il Corpo dei codardi, come lo chiamavano tutti. Glielo si leggeva in faccia il disprezzo. La comprensione non era mai stata una pretesa di Vilen, ma ora sentiva che anche solo un briciolo di essa gli sarebbe bastata per tirare avanti fino alla tenda del maresciallo. Qualcosa stava malfunzionando dentro di lui. Le barriere istallate con anni e anni di addestramento non stavano funzionando.
Vilen strinse ancora più forte la casacca del suo amico. Un tremito gli solleticò il collo. La gamba di Dzerž era lì, a terra, davanti alla tenda del Maresciallo; nera come un pezzo di carne troppo cotto. Il tamburo cardiaco accelerò nelle sue orecchie. Come era arrivata fino al campo? E perché nessuno la copriva con un telo? Erano tutti a fissare lui ma non degnavano di un’occhiata la gamba del capitano Dzerž. Come—
«Vilen? Sta bene?» Il maresciallo Budënnyj era uscito dalla tenda. Alla luce del sole la sua pelle sembrava ruvida come le incrostazioni di zuppa in una scodella sporca.
Vilen riabbassò lo sguardo. La gamba di Dzerž non c’era più. Ricacciò nel profondo le debolezze. Trenta panzer, quaranta cannoni, almeno duemila uomini. Doveva essersela immaginata, la gamba.
«Entra, su.» Il maresciallo gli rivolse un sorriso d’incoraggiamento e lo attirò a sé con la mano. «Raccontami cos’è successo.»
Il maresciallo lo accompagnò dentro la tenda e cercò di sfilargli dalle braccia la casacca di Leljud. Vilen strinse le dita sulla stoffa macchiata di sangue. Se l’avesse lasciata, sarebbe finita. Sarebbe sicuramente morto, o peggio.
Il maresciallo scosse la testa. «Mi sta preoccupando, soldato Vilen, Lei è scosso, ma deve dirmi cos’è successo alla sua squadra. Lei è del corpo dei tersiti, o sbaglio?»
Un tersita, sì. Era lui a dover riportare indietro le informazioni se qualcosa fosse andato storto. Le barriere e le regole erano lì per quello. «La missione al di sopra di tutto» Recitò con voce ferma.
«Esatto, soldato, ora mi racconti cos’è successo. Gli altri sono...»
«Morti, tutti e diciassette.»
«Sei sicuro? Li hai visti?»
«I tedeschi avevano nascosto dei panzer nelle paludi del Pryp"jat', e i cannoni. Ci hanno iniziato a sparare contro appena ci hanno visto. Il capitano Dzerz è saltato in aria e, poco dopo, gli altri sono stati colpiti a loro volta o crivellati dalle mitragliatrici.»
«E tu come ti sei salvato?»
«Io viaggiavo più indietro.» Proprio come gli avevano insegnato. Se gli altri combattevano, lui ne rimaneva fuori. Se gli altri morivano, lui scappava.
Il maresciallo si era sporto sul tavolo a vedere una mappa. «Le paludi hai detto, quanti mezzi corazzati sei riuscito a vedere?»
«Trenta panzer, quaranta cannoni, almeno duemila uomini…» Si bloccò.
«Merda, così tanti, sei sicuro?»
Vilen annuì. L’aveva detto. Quello era il suo misero rapporto, ed era uscito dalle sue labbra. Ma era tutto lì? Aveva finito?
Il maresciallo schioccò la lingua. «Deve esserci un’intera armata là dentro! Stanno cercando di attraversare in forze il Pryp"jat' e chiuderci in una tenaglia.»
Vilen fece scorrere i polpastrelli sulle venature del tavolo. Un tremore gli si agitò in gola e dietro i bulbi oculari. Lo controllò, ma una coda di debolezza fuoriuscì dalla sua bocca. «Avrei voluto non avere paura, avrei voluto aiutarli…» Disse senza la minima inflessione.
«Chi?» Il Maresciallo alzò lo sguardo dalla cartina e sollevò un sopracciglio. «I suoi compagni? Sciocchezze, ha appena posto un tassello fondamentale per la difesa di Kiev. Il coraggio è l’ultima cosa che pretendo da lei.» Annuì soddisfatto. «Il suo temperamento restio al sacrificio è proprio il motivo per cui l’ho scelta. Fosse stato coraggioso, a quest’ora sarebbe morto e senza promozione.»
«Promozione?»
«Ma certo. Sono stanco di premiare morte ed eroismo, una volta tanto che si può ricompensare un soldato vivo, lo faccio ben volentieri. Ma ora si vada a dare una sistemata, caporale, che a breve le sarà assegnata una nuova missione.»
Una nuova missione. Non poteva cedere proprio ora. «Si, signore.»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7240

Re: Codardo

Messaggio#2 » martedì 22 febbraio 2022, 1:35

Proprio sul gong! Ciao Leonardo! Caratteri ok, malus minimo per il tempo. Buona MAURIZIO FERRERO EDITION!

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 336

Re: Codardo

Messaggio#3 » giovedì 24 febbraio 2022, 21:59

Ciao, Leonardo!
Hai condito il racconto in modo truculento.
A me non piacciono i film con il sangue che scorre a fiumi, ma dovevo leggerti per giudicare.
Sicuro che tutti quei particolari su quella gamba fossero indispensabili per descrivere questo mondo?
Non ricordo che Omero nell’Iliade si soffermasse nella descrizione di tanti particolari.
Il tuo Tersite resta un codardo quasi controvoglia. Non sono riuscito né a sentirlo amico né avversario.
Sono andato avanti nella lettura sperando di uscirne il prima possibile.
Questo non significa che il tuo scritto non sia curato. Non mi ha appassionato.
Avrei preferito più dramma del personaggio, meno descrizione del paesaggio.
A rileggerti.
Giancarlo

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 428

Re: Codardo

Messaggio#4 » venerdì 25 febbraio 2022, 11:20

Codardo, di Leonardo Pigneri
Premesso che con me hai gioco facile perché amo i racconti di soldati sul campo, ma proprio perché ho il palato fine per queste cose che ti faccio i miei complimenti!
Una declinazione del tema particolare e amara,
Ottima la descrizione dello shellshock col dettaglio della gamba e altrettanto valide le immagini sanguinose e le metafore.

ho trovato questa frase che mi ha gracchiato, ma nulla di grave:
La comprensione non era mai stata una pretesa di Vilen


Dialogo molto rigido, ma forse, viste le condizioni del pg che si sta sforzando a tutti i costi di restare freddo e lucido, direi che ci sta. Se era tua intenzione fare così, bravo.
«I tedeschi avevano nascosto dei panzer nelle paludi del Pryp"jat', e i cannoni. Ci hanno iniziato a sparare contro appena ci hanno visto. Il capitano Dzerz è saltato in aria e, poco dopo, gli altri sono stati colpiti a loro volta o crivellati dalle mitragliatrici.»

Avatar utente
Proelium
Messaggi: 293
Contatta:

Re: Codardo

Messaggio#5 » venerdì 25 febbraio 2022, 19:17

Ciao Leonardo,
un racconto che fa tremare, a leggerlo in questi giorni. Il tema sicuramente è preso, con nota di merito sia per la resa del carnaio umano, sia per la fragilità psicologica del protagonista.
Qua e là ci sono un po' di refusini o imprecisioni di battitura (maiuscole e minuscole, perlopiù), immagino dovute all'orologio tiranno. Nulla di grave comunque, la superficie si ripulisce in fretta :)
Quanto all'economia del racconto, ti segnalo la reazione che ha avuto su di me, che non sono un fruitore abituale del genere di guerra: la storia in sé l'ho seguita senza intoppi, ma ho fatto un po' di fatica a collocarla cronologicamente, sia a capire con esattezza chi sta combattendo chi (sarebbe rassicurante saperlo un racconto ambientato sul passato, ma non ne sono sicuro). Idem la faccenda dei Tersiti: sono esistiti davvero? Il rimando all'Odissea è delizioso. Ammetto che per verificarlo potrei andarmi a documentare, ma è bene che questo genere di riferimenti emerga con chiarezza dallo stesso racconto.

Nel complesso, un'esperienza tosta!

Buona edition,
Francesco

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: Codardo

Messaggio#6 » sabato 26 febbraio 2022, 9:47

Codardo - Leonardo Pigneri

Ciao Leonardo, un piacere leggerti.
Partiamo col tema, a mio avviso centrato e soprattutto attuale.
Per quanto riguarda lo sviluppo del racconto, a me è piaciuto perchè scorre lineare e non c'è bisogno di riletture (a differenza di altri nel tuo gruppo) per capirne il senso.
Come ti ha già detto qualcuno, per la drammaticità della situazione in scena, c'era da aspettarsi più empatia con il personaggio, ma purtroppo le sue vicende ci rimangono abbastanza "distanti". Probabilmente nella prima parte potevi aumentare la disperazione del personaggio, andando poi gradualmente a descriverne la sua codardia. Forse anche il fatto che il titolo del racconto sia "codardo" ci fa approcciare alla lettura con una sorta di pregiudizio su di lui. Anche questo credo sia un dettaglio rilevante.
Stilisticamente buono, e noto come hai voluto utilizzare la terza persona a differenza di altre volte che ti ho letto e sono incappato addirittura(!) in un "disse", che farà storcere il naso a qualcuno ma che per me ci sta, e anche più spesso di quello che si dica, proprio per non appesantire il testo di micro-azioni che se un lettore se ne perde una per distrazione poi non capisce più tutto quello che sta succedendo.
Complimenti, a rileggerti.

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: Codardo

Messaggio#7 » domenica 27 febbraio 2022, 23:42

Codardo - Leonardo Pigneri
Piacere di averti riletto, Leonardo.
Premetto che il tuo racconto è sicuramente scritto bene e arriva in un momento in cui sentir parlare di guerra fa accapponare la pelle. Per gusto personale, tuttavia, non amo i racconti bellici. Cerco però di rimanere nel ruolo assegnatomi senza lasciarmi trascinare troppo dai gusti personali e ti dico che, se la tecnica di scrittura è ineccepibile e l’argomento toccante, la storia di per sè non prende mai troppo il volo. La tua è sicuramente una buona declinazione del tema, ma l’empatia verso il protagonista di cui ti accennavano anche altri è un’assenza di cui sento, ahimè, il peso.
Comunque una buona prova.
In bocca al lupo, a rileggerti!
Elisa

Avatar utente
kruaxi
Messaggi: 163

Re: Codardo

Messaggio#8 » lunedì 28 febbraio 2022, 4:45

Codardo

Un curioso racconto di guerra, istantanee di un massacro durante le prime fasi dell'operazione Barbarossa, quando l'armata tedesca spianava le disperate difese sovietiche nella strada verso Mosca. Il personaggio principale ha un ordine ben preciso: riferire ai superiori (in questo caso niente meno che il famoso maresciallo Budënnyj, eroe della guerra civile russa e, pessimo, generale sovietico della seconda guerra mondiale) l'entità e l'attività delle forze nemiche in campo.
Il racconto è dinamico, l'orrore abbastanza ben reso pur se, onestamente, piuttosto stereotipato. Il senso di colpa del protagonista, novello Aristodemo, meriterebbe di essere approfondito. Improbabile che un tersita venga a diretto contatto con una figura come un maresciallo sovietico, ci sarebbero stati molti intermediari prima.
Interessante e condivisibile la scelta di nomi russi diversi dai soliti 'Ivan', 'Arcady', 'Yuri', etc etc...

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Codardo

Messaggio#9 » lunedì 28 febbraio 2022, 16:36

Ciao Leonardo, piacere di averti letto.
In prima battuta il tuo racconto non mi aveva convinto; ammetto anche di non essere un amante del genere. L'ho apprezzato un po' di più nelle letture successive.
Mi pare che tu abbia provato ad alzare l'asticella, e questo va sempre apprezzato. Sia perché ci proponi un protagonista con cui l'empatia potrebbe non essere immediata (un codardo, fina dal titolo, in un racconto di guerra), sia perché il suo pdv è "inquinato" da traumi e allucinazioni sul recente scontro. Nel secondo aspetto direi che sei riuscito in pieno, nel primo, almeno con me, solo in parte, e il protagonista mi è rimasto un po' distante.
Il tutto, comunque, è sorretto da uno stile molto solido e gradevole.
Buona edition, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
wladimiro.borchi
Messaggi: 396

Re: Codardo

Messaggio#10 » mercoledì 2 marzo 2022, 11:57

Ciao Leonardo,
A me le parti truculente o la questione gamba non hanno dato troppo fastidio.
Lo scrittore sei tu e sei ti che devi scegliere cosa raccontare e su quali particolari soffermarti.
Lo stile non è male, ma ci sono un paio di cose che mi preme segnalare.
Non sono il più esperto del mondo in materia, ti dico solo le mie sensazioni e non è detto che siano giuste.
Hai scritto una terza persona con PDV focalizzato sul protagonista.
Secondo me quando si sceglie questa strada il modo migliore di farlo è tener presente chi sta "parlando" anche nel narrato. Conosco diversi soldati, anche arruolati in corpi speciali, e nessuno di loro utilizzerebbe termini come "crepitare" o "deflagrazione". Consiglio di stare più attento al linguaggio e quando scegli un personaggio prova a farlo "parlare come mangia". Secondo me ottieni un effetto molto più immersivo.
Quando trovo parole che mi suonano artefatte vengo tirato fuori dalla storia e, se succede a me, presumo che possa accadere anche ad altri lettori.
Ci sono poi un bel po' di ripetizioni che a una seconda e più attenta lettura potresti eliminare.
A rileggerci presto.
W

read_only
Messaggi: 171

Re: Codardo

Messaggio#11 » giovedì 3 marzo 2022, 18:13

Ciao Leonardo,

chiedo scusa (questo vale per tutto il girone) se mi faccio viva così tardi, mi rendo conto che così facendo non riesco a confrontarmi con voi prima della classifica. Purtroppo a causa del lavoro non posso fare altrimenti.
Io di tuo ho letto quasi tutto qui dentro. Alcune delle cose che hai scritto mi sono rimaste un po' dentro e sono andata più volte a rileggerle perché era proprio piacevole. Anche in questo testo a livello di stile non ti sei smentito: sei bravo (ma questo forse lo sai :) ). Ci sono un po' di ripetizioni, immagino a causa del tempo.
Ciò che mi è mancato però sono le emozioni: non che tu non le abbia descritte, ma io non le ho provate. Proprio perché so quanto sei bravo, so anche che puoi trasmettermi molto di più anche in scenari come questo.
In bocca al lupo,
Morena

Avatar utente
Leonardo Pigneri
Messaggi: 119

Re: Codardo

Messaggio#12 » venerdì 4 marzo 2022, 12:08

Grazie mille a tutti per i commenti! Questa volta non ce la faccio a rispondere uno ad uno, ma sappiate che mi siete stati tutti utilissimi! Le critiche al personaggio sono azzeccate, purtroppo è stata una scelta ponderata quella di scrivere di un personaggio "distante da sé stesso", con queste barriere poste tra lui e la sua emotività, causa il suo addestramento. Comunque anche i semplici "non incontra i miei gusti" mi hanno dato un'ottima panoramica generale, e vi ringrazio per la sincerità e la schiettezza! Son contento anche di essere piaciuto alle persone "in target"!
Grazie ancora e a rileggerci presto

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Codardo

Messaggio#13 » venerdì 4 marzo 2022, 15:39

Tema centrato. La storia, per cosa può congetturarne il Lettore Appassionato di vicende belliche, è ambientata nella seconda guerra mondiale. L’Ucraina è circondata da panzer tedeschi. Lo stile narrativo ha qualcosa di Malerba, rivisto molto personalmente: la scena della gamba amputata e annerita. Molto ben congegnato il contesto: arti amputati, feriti, sofferenze. E il paragone pelle del maresciallo-scodella sporca. Vilen è una sorta di spia, quindi fuori dalla zona di operazioni, malgrado si senta un vigliacco e soffra per i compagni, e la sua promozione a caporale è una vittoria di Pirro.

Attenzione ti segnalo le frasi corrette:
qualcosa andava male dentro di lui.
Sì, signore.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7240

Re: Codardo

Messaggio#14 » martedì 8 marzo 2022, 20:16

Per me questo è un racconto riuscito in cui sei quasi arrivato dove volevi arrivare. Dico quasi perché formalmente mi sembra tutto giusto, ma manca un pizzico di brillantezza, quel qualcosa in più che mi avvinghiasse in quanto sembra tutto procedere diritto e filato verso il finale: arriva, viene accolto, conclusione e nel mentre ci mostri quello che è successo e il suo trauma e va tutto benissimo, ma mi è mancato un guizzo che, francamente, fatico a identificare per aiutarti. Quindi pollice quasi su.

Torna a “162° All Time - Maurizio Ferrero Edition - la 6° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti