Si concentri

[Andrea Lauro]

Dottore, io ho capito dove vuole arrivare.
Me lo dica lei.
Che tirare fuori la verità fa bene. È una cosa che ci guarisce, no?
Be’, forse non sempre ci fa bene, ma sicuramente è un inizio, certo. A proposito, oggi vorrei tentare un nuovo approccio.
Dottore, non c’è bisogno che insista tanto con nuove terapie. Ho capito. Ho sbagliato e me ne pento. Ho tradito mia moglie. Una volta sola, ed è stato sufficiente. Ecco, l’ho detto. Contento?
E dove si trova sua moglie, ora?
Cos’è, un sadico? Non mi vuole più vedere. Cosa vuole che le dica, che ha fatto bene?
Non voglio dire nulla. Vorrei solo che ripensasse all’accaduto. Mi parli del tradimento, di questa ragazza. Come ha detto che si chiama?
Maria. L’ho conosciuta al supermercato. Non ho pensato, questo caldo ci fa sragionare tutti. L’ho vista, mi piaceva, abbiamo scopato. Contento? Direi che sono guarito.
E si ricorda perché era al supermercato?
Per prendere qualcosa.
Cosa?
Io… ah sì. La crema, quella per le irritazioni. Quella che ti metti quando si arrossa la pelle, no? Mia moglie è una che suda parecchio. Si immagini con questo caldo, come le si riducono le gambe. A ben pensarci, al supermercato ci sono andato a causa sua. Se si fosse ricordata di comprarla, non avrebbe mandato me. Ma non voglio fargliene una colpa, sia chiaro. Capita a tutti di dimenticare qualcosa, no?
Già. Ora: vediamo se riesce ad aggiungere dei tasselli alla scena. Questa Maria, mi dica qualcosa di lei.
È stata solo una scopata, io…
Che lavoro fa?
L’infermiera. No cioè, volevo dire… Aspetti un momento. Sì sì, fa proprio l’infermiera. Come faccio a saperlo?
La cosa la stupisce?
Be’, sì. Un… un po’.
Bene. Ora io provo ad aggiungere un tassello alla scena, mi dica cosa ne pensa. L’infermiera che l’ha soccorsa e portata in ospedale si chiama Maria Rizzoni.
Ospedale? Ma io non sono stato in…
Questa è la sua cartella clinica, la prenda pure. Ecco. Cosa legge?
Io… “Infarto del miocardio.” Sono… sono stato male?
Giorni molto caldi, lo dice anche lei. È svenuto in mezzo alla corsia.
Perché non riesco a ricordarlo?
A tutti capita di dimenticare qualcosa, giusto?
Ma allora Maria… allora non abbiamo… Insomma, non c’è stato nessun tradimento.
Continui.
Ma mia moglie, lei si è arrabbiata. Lei è andata dai suoi. Perché?
Dove abitano i suoi suoceri?
Be’, abitano a… Un momento. I miei suoceri sono morti. Ma cosa… Dov’è mia moglie? Oh, Cristo… no! Non ha senso.
Cosa, non ha senso?
Si è ammazzata! Si è buttata dal balcone, vero?
Sua moglie sta bene, glielo assicuro. Ha rischiato grosso, ma l’ambulanza è arrivata in tempo. È stabile.
Ma allora…
Mi ascolti, voglio che si concentri. Manca solo un tassello.
Oddio.
Si concentri. Sua moglie l’ha mandata al supermercato.
Sì.
Cosa le aveva chiesto di comprare?
La crema. La crema per le irritazioni.
Per chi?
Per lei, gliel’ho detto. No, aspetti. Non era per lei. Non è lei che si irrita la pelle. È per nostro figlio. Abbiamo un figlio, certo. Con questo caldo, il pannolino… Aspetti. Dov’è mio figlio? Ommioddio. L’automobile. Ommioddio.

[antico]

Ecco il vincitore dell'ultima edizione nonché attuale leader del Rank d'Era: Andrea Lauro! Parametri tutti ok, Andrea! Divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION!

[christianfloris]

E' un'ottima prova. La lettura di questo racconto è come il risalire a ritroso una forte corrente, fino al devastante finale che svelerà purtroppo una verità atroce. La sua forza sta tutta nei dialoghi serrati e credibili, da cui si evincono anche personaggi ben delineati. Ho percepito la mancanza di una punta di ambientazione, qualcosa che aiuti il lettore a collocarsi spazio-temporalmente nella narrazione fin dall'inizio, ma stiamo parlando di peccati veniali: in 3.000 caratteri non ci si può inventare chissà che.
A livello di paragone cinematografico, lo sviluppo dell'effetto Droste mi ha ricordato l'impatto emotivo della rivelazione di Kevin Spacey al poliziotto Brad Pitt, nel mai troppo celebrato Seven. Altra storia e altro plot, intendiamoci: parlo soltanto dell'intensità del coinvolgimento generato dalla costruzione della scena che si svela per gradi successivi. Good job.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 9.75

[Commissa’]

Bel racconto. “Si concentri” è strutturato alla perfezione, ha ottimi dialoghi e significato profondo. È presente un unico refuso nel testo (caldi/caldo), la forma e lo stile sono precisi e puliti. Il contenuto è originale e di impatto (amnesia e confusione post traumatica del protagonista, originato dall’evento/incubo più scioccante che possa capitare a un essere umano: la morte del figlio per propria negligenza). Unico difetto: l’attinenza col tema del contest è molto più labile rispetto a quella cercata da altri racconti meno puliti in termini di stile narrativo. E la vera difficoltà era questa…

[Andrea Lauro]

E' un'ottima prova. La lettura di questo racconto è come il risalire a ritroso una forte corrente, fino al devastante finale che svelerà purtroppo una verità atroce. La sua forza sta tutta nei dialoghi serrati e credibili, da cui si evincono anche personaggi ben delineati. Ho percepito la mancanza di una punta di ambientazione, qualcosa che aiuti il lettore a collocarsi spazio-temporalmente nella narrazione fin dall'inizio, ma stiamo parlando di peccati veniali: in 3.000 caratteri non ci si può inventare chissà che.
A livello di paragone cinematografico, lo sviluppo dell'effetto Droste mi ha ricordato l'impatto emotivo della rivelazione di Kevin Spacey al poliziotto Brad Pitt, nel mai troppo celebrato Seven. Altra storia e altro plot, intendiamoci: parlo soltanto dell'intensità del coinvolgimento generato dalla costruzione della scena che si svela per gradi successivi. Good job.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 9.75

Ciao Christian! Che dire, grazie mille. Be', ma la scena di Kevin Spacey sotto i tralicci è fotonica. C'ha un momento in cui riesce a raccogliere tutto quello che aveva seminato durante il film e ti SPAZZA VIA!
benvenuto nell'Arena e buon divertimento!
andrea

[Andrea Lauro]

Bel racconto. “Si concentri” è strutturato alla perfezione, ha ottimi dialoghi e significato profondo. È presente un unico refuso nel testo (caldi/caldo), la forma e lo stile sono precisi e puliti. Il contenuto è originale e di impatto (amnesia e confusione post traumatica del protagonista, originato dall’evento/incubo più scioccante che possa capitare a un essere umano: la morte del figlio per propria negligenza). Unico difetto: l’attinenza col tema del contest è molto più labile rispetto a quella cercata da altri racconti meno puliti in termini di stile narrativo. E la vera difficoltà era questa…

"buongiorno, Commissa'...!"
oddio, di' la verità che hai scelto il nick perché volevi ti apostrofassero così XD
ma qui siete tutti super tecnici nei commenti, sono molto colpito, e grazie mille.
nota per le note:
"caldi" è riferito ai giorni, il dottore gli dice "giorni molto caldi"
per l'aderenza al tema: sicuramente i colleghi del girone saranno stati maggiormente sul pezzo! nella mia interpretazione: volevo dare l'idea di questa scena, vista e rivista sempre più in profondità, ogni volta con sfaccettature diverse

grazie ancora per il commento e benvenuto anche a te!
andrea

[MatteoMantoani]

Prime Impressioni: Ciao Andrea. Hai visto il film Memento di recente? ;)

Aderenza al Tema: Mi sono spremuto per trovarlo. La chiave potrebbe essere il discorso sui tasselli, di come a ogni nuovo passaggio si riesca a ingrandire un po' la verità, andando finalmente ad avere un quadro completo alla fine. Quindi il tema lo vedrei proprio come l'effetto grafico ma applicato alla struttura del racconto stesso. Se è così è una genialata.. dimmi se ho interpretato nel modo corretto.

Punti di Miglioramento: Andrò in controtendenza rispetto a chi mi ha preceduto. Ho trovato questo disvelamento della verità attraverso questo giuoco di scatole cinesi un pochino difficile da leggere. Un po' come il film Memento, bellissimo, ma lo devi vedere un paio di volte per capirlo. E qui, appunto, ho dovuto leggere il tuo racconto più volte per capire dove volevi andare a parare. Forse mi hai abituato male con i tuoi racconti ottimi in cui conflitti e situazioni commoventi vengono raccontate con maestria.. ma per me questo racconto, se pur molto buono, non è dei tuoi migliori.

Punti di Forza: Ci sarà di sicuro chi ti bacchetterà per l'effetto teste parlanti, ma non io. In un racconto come questo ci sta. Le battute di dialogo sono realistiche e a mio parere prive del doppiagese, quindi ottimo. Anche la furbata di intervallare pezzi con e senza corsivo ti aiuta a gestire i caratteri (non devi mettere le caporali).

Conclusioni: Un racconto che ha la sua forza principalmente se si pensa al tema della gara, cioè nella sua struttura in cui la verità viene disvelata di volta in volta e ad ogni tassello nuovo assume una forma diversa. Ho dovuto rileggerlo per riuscire a seguire tutto il filo del discorso senza perdermi io stesso dei tasselli, l'effetto finale è comunque molto buono.

[Alessandro -JohnDoe- Canella]

Insomma, rientro dopo due mesi di stop e chi mi ritrovo a dover commentare per primo? Il buon Lauro. Io! La sua groupie numero 1! Era destino...
Come se non bastasse, scegli di cimentarti nella bestia nera di qualunque autore: lo scambio di battute in stile talkin heads. Quale coraggio! Quale ardimento!
Vabbé, torniamo (quasi) seri: cosa mi è piaciuto? Senz'altro lo scambio verbale tra i due personaggi, così come la costruzione per nulla banale che porta al disvelamento finale. Da questo punto di vista il tuo è uno dei racconti talking heads migliori che abbia mai letto su MC, secondo forse soltanto a quello di Daniel Travis dell'ultima Livio Gambarini Edition (guarda caso, pur quello sviluppato attorno a uno scambio di battute tra psicologo e paziente).
Qui però arrivano le note dolenti: l'attinenza al tema. Tu stesso hai scritto, in risposta a un precedente commento, che volevi "dare l'idea di questa scena, vista e rivista sempre più in profondità, ogni volta con sfaccettature diverse". Solo che questa sembra più la descrizione dell'effetto d'ingrandimento tipico dei microscopi. Nell'effetto Droste, invece, l'ingrandimento finale coincide con quello di par... oooooh, ok. Credo di aver capito il tuo gioco, maledetto che non sei altro.
Ammetto tuttavia che, anche con questa interpretazione, non mi sento convinto al 100%, in quanto ribadisco che la struttura da te scelta mi rimanda più alla sopracitata immagine del microscopio. Insomma, anche se devo ancora leggere tutti gli altri testi in gara, già sento che riscontrerò più di una difficoltà nel piazzare il tuo. Mannaggia a te!

[Andrea Lauro]

Insomma, rientro dopo due mesi di stop e chi mi ritrovo a dover commentare per primo? Il buon Lauro. Io! La sua groupie numero 1! Era destino...
Come se non bastasse, scegli di cimentarti nella bestia nera di qualunque autore: lo scambio di battute in stile talkin heads. Quale coraggio! Quale ardimento!
Vabbé, torniamo (quasi) seri: cosa mi è piaciuto? Senz'altro lo scambio verbale tra i due personaggi, così come la costruzione per nulla banale che porta al disvelamento finale. Da questo punto di vista il tuo è uno dei racconti talking heads migliori che abbia mai letto su MC, secondo forse soltanto a quello di Daniel Travis dell'ultima Livio Gambarini Edition (guarda caso, pur quello sviluppato attorno a uno scambio di battute tra psicologo e paziente).
Qui però arrivano le note dolenti: l'attinenza al tema. Tu stesso hai scritto, in risposta a un precedente commento, che volevi "dare l'idea di questa scena, vista e rivista sempre più in profondità, ogni volta con sfaccettature diverse". Solo che questa sembra più la descrizione dell'effetto d'ingrandimento tipico dei microscopi. Nell'effetto Droste, invece, l'ingrandimento finale coincide con quello di par... oooooh, ok. Credo di aver capito il tuo gioco, maledetto che non sei altro.
Ammetto tuttavia che, anche con questa interpretazione, non mi sento convinto al 100%, in quanto ribadisco che la struttura da te scelta mi rimanda più alla sopracitata immagine del microscopio. Insomma, anche se devo ancora leggere tutti gli altri testi in gara, già sento che riscontrerò più di una difficoltà nel piazzare il tuo. Mannaggia a te!

ciao Alessandro!
certo, ricordo bene il pezzo di che hai citato della Gambarini Edition! mefistofelico. mi fa molto piacere che l'esperimento delle talking heads sia andato bene, ci tenevo!
e grazie anche per l'info sul tema, devo dire che ancora non ho messo a fuoco dove stia il problema ma ci arriverò senz'altro... spero, almeno!
grazie ancora e buona Edition
andrea

[Andrea Lauro]

Prime Impressioni: Ciao Andrea. Hai visto il film Memento di recente? ;)

Aderenza al Tema: Mi sono spremuto per trovarlo. La chiave potrebbe essere il discorso sui tasselli, di come a ogni nuovo passaggio si riesca a ingrandire un po' la verità, andando finalmente ad avere un quadro completo alla fine. Quindi il tema lo vedrei proprio come l'effetto grafico ma applicato alla struttura del racconto stesso. Se è così è una genialata.. dimmi se ho interpretato nel modo corretto.

Grazie carissimo, l'intenzione era proprio quella...

Son contento che anche a te l'effetto teste parlanti abbia... parlato nel modo giusto, la formattazione differente era proprio per dare un aiutino nella decodifica... E per il discorso caporali mi hai sgamato in pieno! XD

A presto e buona edition, sei sempre puntuale
Andrea

[Stefano.Moretto]

Ammetto che i tuoi racconti li vado sempre a leggere, anche quando non li ho invalutazione, perché tanto so che in un modo o nell'altro riuscirai a sorprendermi. Anche a questo giro non deludi, mi chiedo sinceramente come fai a farti venire certe idee.
Il fatto di aver risolto il problema del capire chi è che parla usando il corsivo è un bel trucco, semplice, incredibilmente efficace e anche straordinariamente efficiente dato che ti fa risparmiare i caratteri che avresti dovuto usare per le battute.
Anche la costruzione della storia, un tassello alla volta, è ottima. Il caldo che viene citato più volte come fosse un elemento quasi irrilevante, per poi diventare importante per il mancamento e infine scopri che è l'informazione più importante di tutto il racconto. L'unica cosa a riguardo di cui non mi sento totalmente sicuro è il finale: forse sono io che non sono riuscito a capire bene l'ordine degli eventi, ma ho avuto bisogno di una rilettura più analitica. In pratica, il protagonista è andato al supermercato per prendere la crema per il bambino, ma ha avuto un mancamento ed è svenuto; l'hanno portato via, ma aveva lasciato il bambino in auto che a causa del caldo è morto. Successivamente la moglie ha tentato il suicidio. Ho interpretato correttamente lo svolgersi degli eventi?
Riguardo l'aderenza al tema, devo essere onesto, neanche io ce ne vedo molta. Questo mese il tema era particolarmente ostico, quindi mi aspetto che ci siano diverse interpretazioni più "larghe" e forse sarà la prima volta in cui avrà un grosso peso quando dovrò decidere l'ordine della classifica.

[Andrea Lauro]

Ammetto che i tuoi racconti li vado sempre a leggere, anche quando non li ho invalutazione, perché tanto so che in un modo o nell'altro riuscirai a sorprendermi. Anche a questo giro non deludi, mi chiedo sinceramente come fai a farti venire certe idee.
Il fatto di aver risolto il problema del capire chi è che parla usando il corsivo è un bel trucco, semplice, incredibilmente efficace e anche straordinariamente efficiente dato che ti fa risparmiare i caratteri che avresti dovuto usare per le battute.

Stefano! Grazie mille, ho scoperto che ogni volta che mi impongo di non fare qualcosa, pena l'Inferno, finisce che poi la faccio. Vedi i dialoghi senza le caporali! E non hai idea di quanta roba mi son detto che non farò mai e poi mai XD

Anche la costruzione della storia, un tassello alla volta, è ottima. Il caldo che viene citato più volte come fosse un elemento quasi irrilevante, per poi diventare importante per il mancamento e infine scopri che è l'informazione più importante di tutto il racconto. L'unica cosa a riguardo di cui non mi sento totalmente sicuro è il finale: forse sono io che non sono riuscito a capire bene l'ordine degli eventi, ma ho avuto bisogno di una rilettura più analitica. In pratica, il protagonista è andato al supermercato per prendere la crema per il bambino, ma ha avuto un mancamento ed è svenuto; l'hanno portato via, ma aveva lasciato il bambino in auto che a causa del caldo è morto. Successivamente la moglie ha tentato il suicidio. Ho interpretato correttamente lo svolgersi degli eventi?
Riguardo l'aderenza al tema, devo essere onesto, neanche io ce ne vedo molta. Questo mese il tema era particolarmente ostico, quindi mi aspetto che ci siano diverse interpretazioni più "larghe" e forse sarà la prima volta in cui avrà un grosso peso quando dovrò decidere l'ordine della classifica.

Esatto, la storia è proprio così come l'hai esposta, contento che sia arrivata.
Vedo che in diversi siete in dubbio per l'attinenza al tema, mi sono interrogato parecchio in questi giorni a tal proposito.
Immagino sia legato al fatto che è un tema molto specifico, che probabilmente fa sentire la necessità di richiamare visivamente la ripetizione. Grazie al ****, dirai tu, l'effetto Droste è fotografico... :)

grazie ancora
andrea

[Emiliano Maramonte]

Andiam, andiam andiam a valutaaaaaaaaaaaar!
No, dai, passavo di qua per caso e mi sono detto: Al diavolo, vediamo che mi ha combinato quel satanasso di un Lauro, per di più arruffato!
Ormai il livello di raffinatezza raggiunto nella costruzione delle trame e nella cura dello stile ha dell'incredibile. Per cui, chapeau!, credo che gli aggettivi per te comincino a scarseggiare.
La storia mi è piaciuta e, come detto da qualcuno prima di me, gestire le teste parlanti è un'impresa da "Tafazi" se non eseguita da persona con ottima padronanza della parola. E tu ci sei riuscito, anche con un interessante escamotage.
Bella la storia, bello il graduale disvelamento, bello il colpo di scena finale.
Capitolo attinenza al tema. Di primo acchito ti garantisco che si fa fatica a trovarla (l'attinenza). E' sicuramente qualcosa di molto simbolico, di molto allegorico, però mi permetto di dire una cosa, in quanto è un punto sul quale mi sono interrogato per una buona mezzora, una volta letta la traccia della guest: stando alle definizioni di Effetto Droste lette ossessivamente su internet prima di mettermi a scrivere, non occorre badare solo alla ciclicità di un soggetto, o al più alla sua ripetitività, ma anche a una rappresentazione in piccolo del contesto più grande. Basti pensare ai frattali per capire perfettamente i termini dell'Effetto in questione. Stando a quanto appena detto, secondo me nel tuo racconto manca qualche implicazione del tema, quindi non è del tutto centrato.
Sia ben chiaro, questo non inficia l'eccellente qualità del tuo lavoro. Il racconto è un signor racconto.

Buona Edition!
Emiliano.

[Mario Mazzafoglie]

Si concentri - Andrea Lauro

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Parto con queste benedette teste parlanti. Credo che sì, contesto e azione ci vogliano, ma se alla fine stiamo parlando una scena statica dove ci sono un paziente e un analista è inutile stare lì a inventarsi un milione di microazioni di due persone che sono lì sedute e parlano. Anche perchè lo fai capire subito dove ci troviamo, e questo è un pregio. Si leggono racconti dove ci sono dieci righe di descrizioni nell'incipit ma alla fine se ci vai a ragionare ancora non capisci dove ci troviamo realmente. Quindi la scelta per me è ok.
Ammetto che l'alternanza con il corsivo e l'assenza di caporali e virgolette all'inizio mi aveva spiazzato, ma dopo alcune righe tutto va a posto e scorre bene.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema, come già detto a tutti gli altri autori, in questa edition non mi esprimo perchè non voglio essere bannato.
Un'ottima prova per me, in bocca al lupo.

[Andrea Lauro]

Andiam, andiam andiam a valutaaaaaaaaaaaar!
No, dai, passavo di qua per caso e mi sono detto: Al diavolo, vediamo che mi ha combinato quel satanasso di un Lauro, per di più arruffato!
Ormai il livello di raffinatezza raggiunto nella costruzione delle trame e nella cura dello stile ha dell'incredibile. Per cui, chapeau!, credo che gli aggettivi per te comincino a scarseggiare.
La storia mi è piaciuta e, come detto da qualcuno prima di me, gestire le teste parlanti è un'impresa da "Tafazi" se non eseguita da persona con ottima padronanza della parola. E tu ci sei riuscito, anche con un interessante escamotage.
[...]

Grande Emi! Ma tu sei sempre carino a fare la visita di cortesia. Carino il doppio perché non ti limiti a dire "ciao, passavo" e lasciar giù un'impressione generale, il tuo commento è sempre analitico e puntuale (che se penso di mettermici io a farne così aggratis mi vien il mal di pancia...)
Grazie ancora, andrea

[Andrea Lauro]

Si concentri - Andrea Lauro

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Parto con queste benedette teste parlanti. Credo che sì, contesto e azione ci vogliano, ma se alla fine stiamo parlando una scena statica dove ci sono un paziente e un analista è inutile stare lì a inventarsi un milione di microazioni di due persone che sono lì sedute e parlano. Anche perchè lo fai capire subito dove ci troviamo, e questo è un pregio. Si leggono racconti dove ci sono dieci righe di descrizioni nell'incipit ma alla fine se ci vai a ragionare ancora non capisci dove ci troviamo realmente. Quindi la scelta per me è ok.
Ammetto che l'alternanza con il corsivo e l'assenza di caporali e virgolette all'inizio mi aveva spiazzato, ma dopo alcune righe tutto va a posto e scorre bene.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema, come già detto a tutti gli altri autori, in questa edition non mi esprimo perchè non voglio essere bannato.
Un'ottima prova per me, in bocca al lupo.

Oddio con la tua chiusa sono morto!
E adesso mi rimarrà per sempre la scimmia su cosa volevi dire... Ma tratteniamo gli istinti, tieni tutto dentro e somatizza, che somatizzare per la scrittura fa solo bene!
Grazie mille Mario, e buona edition
Andrea

[Laura Brunelli]

Ciao Andrea,
Piacere di leggerti.
Gran bel pezzo davvero, complimenti. Nonostante l’utilizzo delle teste parlanti, risulta scorrevole e piacevole da leggere e la mancanza di beat, action e/o dialogue tag non si sente, anche grazie all’espediente dell’alternanza del corsivo. Bravo. Non so se era nelle tue intenzioni, ma la scelta grafica mi aveva tratta in inganno anche sulla trama. Mi ero figurata un immaginario incontro tra l’anima del defunto protagonista e un qualche guardiano di un mondo ultraterreno. Sarà che amo fantasy e mistery, in ogni caso, questo ha aiutato ad alimentare l’effetto sorpresa nel finale.
Qualche dubbio sul tema, ho avuto più la sensazione di uno svelamento a cipolla, come se ogni domanda sollevasse un velo nella memoria del protagonista.
Alla prossima e buona edition

[Andrea Lauro]

Ciao Andrea,
Piacere di leggerti.
Gran bel pezzo davvero, complimenti. Nonostante l’utilizzo delle teste parlanti, risulta scorrevole e piacevole da leggere e la mancanza di beat, action e/o dialogue tag non si sente, anche grazie all’espediente dell’alternanza del corsivo. Bravo. Non so se era nelle tue intenzioni, ma la scelta grafica mi aveva tratta in inganno anche sulla trama. Mi ero figurata un immaginario incontro tra l’anima del defunto protagonista e un qualche guardiano di un mondo ultraterreno. Sarà che amo fantasy e mistery, in ogni caso, questo ha aiutato ad alimentare l’effetto sorpresa nel finale.
Qualche dubbio sul tema, ho avuto più la sensazione di uno svelamento a cipolla, come se ogni domanda sollevasse un velo nella memoria del protagonista.
Alla prossima e buona edition

grazie mille Laura! una buona edition anche a te!
andrea

[antico]

Confermo che è difficile valutare questo racconto in relazione al tema, quanto meno per il fatto che mi sembra mancare quell'effetto di ripetitività infinita in quanto arrivi a una chiusa ben definita, quindi non lo prendi in pieno anche se capisco quali fossero le tue intenzioni. Detto questo, il racconto funziona molto bene anche se penso che tu avresti potuto essere più incisivo sul finale. Proprio sul finale avresti potuto giocarti, mio parere, meglio il tema nella negazione ulteriore di quanto successo, quindi portare il protagonista fino alla scena del figlio in macchina per poi azzerarlo facendolo ripartire dal tradimento, ma questo avrebbe reso necessaria una semina diversa che facesse pensare che altre volte fossero già arrivati fino a quel punto. Quindi ti giochi il SU per questo aspetto legato al tema, mi fermo a un tendente al positivo in modo solido e brillante.