Leoni da tastiera

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Shanghai Kid
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Leoni da tastiera

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2022, 23:23

Leoni da tastiera

Sono Chiara, vorrei gridarlo.
Questo smartphone sembra fatto di piombo, ma la mia colpa pesa di più.
Non pensavo che il Comitato di Censura nazionale potesse arrivare a me.
Sono stata ingenua.
Secondo loro sono solo una spudorata, un’impudica, una facile.
Invece no, sono solo ingenua.
“Troia!”
“Mi fai skifo!!!”
“Come poxo far crescere i miei bimbi in un mondo cosi spero che ti bruciano e cmq fai skifo”
“Ke poi nn 6 neanke bella guarda ke pancia”
“Te lo meriti!”
Le voci escono dagli altoparlanti, impietose.
I monitor proiettano i commenti dei Leoni da tastiera.
Non vorrei leggerli, non vorrei sentirli, ma non mi lasciano chiudere gli occhi, non c’è modo di chiudere le orecchie.
Una guardia mi tira una ginocchiata nella schiena.
Devo mantenere l’esatta posizione della foto.
Continuano a ripetermelo, ma mi fa male tutto.
Non so quanto sia passato: sei, otto ore? Quando avrà fine?
Non posso chiederlo, ma quando è entrato l’ufficiale l’ho sentito dire che il prossimo imputato sarebbe arrivato dodici ore dopo di me.
“Devi tenere su il braccio. Si deve vedere il telefono”, la guardia del calcio alla schiena mi urla addosso come fossi un animale.
Provaci tu, vorrei rispondere, ma non lo faccio. Ho paura che sia peggio. Mi hanno detto che devo stare zitta e immobile. Che ho già fatto qualcosa, che quando si fanno certe cose poi bisogna pagare pubblicamente, che le nostre azioni hanno conseguenze sulla comunità e che il compito della comunità è punirci per i nostri atti osceni ed educarci.
Spero che i miei genitori non stiano guardando, ma è impossibile: La gogna mediatica è il loro programma preferito. Non si perdono nessuna diretta.
A mio padre verrà un infarto, mia madre non avrà mai più il coraggio di uscire di casa.
Giorgio, quello stronzo di Giorgio, sta guardando di sicuro.
Stavamo insieme da due anni e ha tanto insistito perché gliela mandassi.
“Non è neanche malaccio, peccato che sia una lurida!”, una guardia, che mi fissa da quando sono entrata, mi indica.
Ho freddo, mi fa male tutto e la luce al neon mi acceca.
Sono seduta su questa sedia, davanti alla telecamera della diretta, in perizoma e reggiseno, in questa posa imbarazzante e scomoda. Mi obbligano a tenere la lingua fuori come nell’immagine e la mandibola mi fa un male lancinante.
“Ke skifo ke mi faaaiiii vergognaaa!!”
“Se fossi nei tuoi genitori mi sotterrerei”
Ci siamo sempre chiesti se la giuria dei Leoni da tastiera fosse una giuria pagata. Alcuni commenti li trovavamo giusti, ma alcuni erano troppo anche per papà.
Mamma era di un altro avviso: “Se fai certe cose te lo meriti”, diceva.
Quello che fai è quello che sei. Tu sei le immagini che scegli di mostrare di te.
L’iscrizione all’ingresso del Tribunale della Censura nazionale è incisa nella mia testa.
Ma io non sono quella foto.
Non sono solo l’immagine che tengo in mano né l'esatta riproduzione che la mostra ora.
Anche se mi vedete identica, io non sono solo lei.
Sono Chiara, vorrei gridarlo. Ma non capirebbero.



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antico
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2022, 23:25

Ciao Elisa! Parametri tutti ok anche per te, divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION!

Commissa’
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2022, 17:27

L’idea è buona, moderna, distopica. La narrazione è un po’ meno brillante: molto tell, molto spiegato, poco show. Di sicuro sarebbe servito più tempo per sviluppare il testo in modo adeguato, per mostrare meglio la colpa della protagonista, la rabbia dei fruitori del web o la delusione dei genitori, attraverso immagini anziché col raccontato. Ad ogni modo, la scrittura è fluida, priva di refusi e la trama coerente col tema richiesto. Buono all’escamotage finale della foto con foto.

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MatteoMantoani
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#4 » giovedì 24 marzo 2022, 19:05

Prime Impressioni: Ciao Elisa, piacere di rileggerti. Uhm.. che racconto particolare, so già che mi farà penare nella classifica..

Aderenza al Tema: C'è nella fine, giusto? Quando menzioni che la sventurata tiene in mano il suo cellulare che mostra la foto con posa sexy.

Punti di Miglioramento: Dunque, per me non è sempre lampante come si svolge la scena, specie all'inizio si fatica un momento a capire come far quadrare gli elementi che mostri con il fatto che la tipa è in piedi nella stessa posa da ore. Mi pare un pochino migliorabile il filtro del personaggio, per renderlo più interno e naturale e un pochino meno da monologo teatrale. Qui si entra magari nei gusti personali, perché già così il messaggio del racconto è chiaro e la scena alla fine arriva con tutta la sua grottesca assurdità.

Punti di Forza: l'espressione "gogna mediatica" qui diventa realtà. Nel tuo mondo distopico, per qualche ragione non del tutto chiara, inviare foto erotiche al fidanzato può causare l'umiliazione pubblica e l'esposizione ai commenti dei leoni da tastiera. Di certo vedo in questo una satira della nostra società in cui il pubblico di internet decide cosa è giusto e cosa è sbagliato sulla base dei gusti, in modo poco razionale. Qui addirittura le istituzioni si piegano a questa regola e il tutto diventa un circolo vizioso. L'idea di base è decisamente buona, degna di un'esplorazione in un eventuale romanzo (scrivilo prima che ti freghi l'idea XD )

Conclusioni: Di questo racconto ho apprezzato molto l'idea di base, che descrive un mondo distopico in cui il parere del pubblico fa legge, chiara satira della nostra società degna di un episodio di Black Mirror. Avrei curato l'esecuzione per rendere il filtro più interno, mentre adesso la voce narrante fa un po' troppo "monologo da teatro", comunque lodo l'originalità della trama, aspetto cui do sempre molto peso nel giudizio finale.

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GiulianoCannoletta
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#5 » domenica 27 marzo 2022, 9:21

Ciao Elisa! Ho finito il mio giro di commenti obbligatori e sono andato a leggiucchiare qua e là. Il tuo racconto mi ha colpito davvero molto, l'idea è agghiacciante e mi ha lasciato scosso. Impostare una distopia così efficace in una manciata di caratteri non è facile e tu sei stata molto brava. Complimenti anche per l'interpretazione del tema!
A presto,
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#6 » domenica 27 marzo 2022, 18:55

Ciao Elisa.
Il tuo brano mi ha riportato alla memoria l'episodio "15 milioni di celebrità" della prima stagione di Black Mirror, e questo è un pregio non da poco. In poche righe sei infatti riuscita a dar vita a un piccolo gioiello di world building attraverso un'idea tanto semplice quanto geniale. Anzi, ti dirò: tra tutti i racconti di MC da me letti in questi anni, il tuo penso si classifichi tra i migliori in tal senso.
Tuttavia, nel suo complesso, il brano presenta un problema non indifferente: una costruzione stilistica ben poco curata e che, a conti fatti, smorza tantissimo la potenza dell'intuizione tematica. Per come la vedo io, ciò dipende soprattutto da un continuo passaggio dal raccontato al mostrato, quando invece un brano come questo necessiterebbe di una piena introspezione e soprattutto di un flusso d'informazioni più coerente e meno frammentario. Per fare un esempio, i dettagli sulla scena e la postura della protagonista arrivano a intervalli, impedendo così' al lettore di avere una chiara immagine. Il fatto che lei sia seminuda e con la lingua di fuori è un particolare così importante che non può essere relegato in fondo al racconto! Sfruttalo invece come immagine iniziale, creando così un netto contrasto tra l'immagine "erotica" e la violenza verbale dei messaggi.
Insomma, questo racconto aveva tutte le carte in regola per essere una vera bomba, ma allo stato attuale è soltanto un capolavoro in potenza che grida a gran voce di essere profondamente revisionato.
Alla prossima.
lupus in fabula

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MatteoMantoani
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#7 » lunedì 28 marzo 2022, 11:05

Ciao Elisa, come promesso metto qualche piccola nota qua e là secondo il mio indegno parere.
Ripeto: per me l'idea di base è davvero molto buona. Minuti Contati ti impone di scrivere abbastanza di getto e con la mente magari stanca dalla giornata, quindi non ci vedo assolutamente niente di male a mettere giù qualcosa che, con una mente più fredda, si riesce a migliorare.
Sono principalmente due le cose di questo racconto che secondo me si possono cambiare per rendere tutto da buono a ottimo:

1) Rendere il filtro del personaggio più interno
2) Gestire le informazioni in modo che la scena sia chiara fin dall'inizio, pur lasciando la rivelazione sul significato di quello che si sta leggendo solo per il finale.

Lavorando su questi due punti, il pezzo diventerebbe un gioiellino.
Il primo punto mi sembra il più importante, anche adesso non ho ben capito se Chiara subisca una colpa che sente giusta, oppure ha un moto di ribellione perché lei "si chiama Chiara", e non è semplicemente quello che si vede da una foto. Nelle frasi di esempio che ti riporto come una possibile riscrittura, offro la seconda versione (le frasi che metto come esempio sono solo per spiegarmi meglio, chiaro che sono migliorabili dal punto di vista dello stile).

Questo smartphone sembra fatto di piombo, ma la mia colpa pesa di più.
Tralasciando un momento il cliché linguistico (pesa come piombo), farei proprio capire perché un cellulare sembra pesantissimo. Qui secondo me è il momento in cui potevi mostrare un po' di più della pena che la nostra Chiara sta subendo. Poi, il paragone tra peso materiale e peso astratto non è efficace, sono due cose difficili da mettere a confronto. Li slegherei: "Lo smartphone che tengo in mano da due ore col braccio sollevato pesa un quintale, la vergogna mi fa sprofondare." (anche qui, profusione di cliché, ma è solo per spiegarmi)

Una guardia mi tira una ginocchiata nella schiena.
Devo mantenere l’esatta posizione della foto.

Bene, qualche dettaglio sulla pena inizia ad arrivare. Occhio che per me il filtro qui esce dal personaggio. Lei è immobile e quindi non può rendersi conto di quello che le succede dietro la schiena, qui l'ordine delle informazioni dovrebbe essere del tipo: dolore alla schiena, comprensione dell'accaduto, rabbia verso la guardia sadica. "Qualcosa di duro urta la mia spina dorsale, un'onda di dolore m'investe la schiena fino alle scapole: è quel sadico figlio di puttana, glielo strapperei con le tronchesi quel ginocchio."

Non posso chiederlo, ma quando è entrato l’ufficiale l’ho sentito dire che il prossimo imputato sarebbe arrivato dodici ore dopo di me.
Una frase che si poteva snellire un poco, e poi dopo una rivelazione del genere serve un commento interno: "li ho sentiti dire che il prossimo arriva tra dodici ore. Non riesco a crederci, la testa mi gira già adesso, a quell'ora sarò già svenuta."

Stavamo insieme da due anni e ha tanto insistito perché gliela mandassi.
Mandare cosa? Chiaro che si tratta della foto, ma l'avrei esplicitato per rendere la lettura ancora più scorrevole.

Ho freddo, mi fa male tutto e la luce al neon mi acceca.
Bene, sensazioni interne ed esterne. Chiaro che quel "mi fa male tutto" è troppo generico, andrei a localizzarlo sui piedi, mani, schiena... Prova a calcare un po' di più la mano e ripetere più volte nel corso del racconto le sensazioni di dolore, così da dare l'impressione di qualcosa di continuo e ripetuto.

Sono seduta su questa sedia, davanti alla telecamera della diretta, in perizoma e reggiseno, in questa posa imbarazzante e scomoda. Mi obbligano a tenere la lingua fuori come nell’immagine e la mandibola mi fa un male lancinante.
"Mi fa male lancinante" è poco interno. In che modo fa male? Pulsa all'unisono col cuore, sembra che ci sia carta vetrata tra le articolazioni, spilli di fuoco infilati nella carne.. le sensazioni forti secondo me vanno esplicitate.

Quello che fai è quello che sei. Tu sei le immagini che scegli di mostrare di te.
Stupendo, è la chiave di lettura di tutto il racconto. Anche secondo me va messo alla fine, e su questo ho veramente poco da dire se non complimentarmi per l'idea.

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Shanghai Kid
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#8 » lunedì 28 marzo 2022, 17:54

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Elisa, piacere di rileggerti. Uhm.. che racconto particolare, so già che mi farà penare nella classifica..

Aderenza al Tema: C'è nella fine, giusto? Quando menzioni che la sventurata tiene in mano il suo cellulare che mostra la foto con posa sexy.

Punti di Miglioramento: Dunque, per me non è sempre lampante come si svolge la scena, specie all'inizio si fatica un momento a capire come far quadrare gli elementi che mostri con il fatto che la tipa è in piedi nella stessa posa da ore. Mi pare un pochino migliorabile il filtro del personaggio, per renderlo più interno e naturale e un pochino meno da monologo teatrale. Qui si entra magari nei gusti personali, perché già così il messaggio del racconto è chiaro e la scena alla fine arriva con tutta la sua grottesca assurdità.

Punti di Forza: l'espressione "gogna mediatica" qui diventa realtà. Nel tuo mondo distopico, per qualche ragione non del tutto chiara, inviare foto erotiche al fidanzato può causare l'umiliazione pubblica e l'esposizione ai commenti dei leoni da tastiera. Di certo vedo in questo una satira della nostra società in cui il pubblico di internet decide cosa è giusto e cosa è sbagliato sulla base dei gusti, in modo poco razionale. Qui addirittura le istituzioni si piegano a questa regola e il tutto diventa un circolo vizioso. L'idea di base è decisamente buona, degna di un'esplorazione in un eventuale romanzo (scrivilo prima che ti freghi l'idea XD )

Conclusioni: Di questo racconto ho apprezzato molto l'idea di base, che descrive un mondo distopico in cui il parere del pubblico fa legge, chiara satira della nostra società degna di un episodio di Black Mirror. Avrei curato l'esecuzione per rendere il filtro più interno, mentre adesso la voce narrante fa un po' troppo "monologo da teatro", comunque lodo l'originalità della trama, aspetto cui do sempre molto peso nel giudizio finale.


Grazie infinite Matteo per il tuo commento e soprattutto per il tempo che mi hai dedicato per darmi indicazioni tanto puntuali e preziose, davvero.
A buon rendere <3

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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#9 » lunedì 28 marzo 2022, 17:54

Commissa’ ha scritto:L’idea è buona, moderna, distopica. La narrazione è un po’ meno brillante: molto tell, molto spiegato, poco show. Di sicuro sarebbe servito più tempo per sviluppare il testo in modo adeguato, per mostrare meglio la colpa della protagonista, la rabbia dei fruitori del web o la delusione dei genitori, attraverso immagini anziché col raccontato. Ad ogni modo, la scrittura è fluida, priva di refusi e la trama coerente col tema richiesto. Buono all’escamotage finale della foto con foto.


Grazie Commissà per il commento e per aver evidenziato i punti di debolezza del mio lavoro :)
A rileggerci!

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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#10 » lunedì 28 marzo 2022, 17:55

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Elisa! Ho finito il mio giro di commenti obbligatori e sono andato a leggiucchiare qua e là. Il tuo racconto mi ha colpito davvero molto, l'idea è agghiacciante e mi ha lasciato scosso. Impostare una distopia così efficace in una manciata di caratteri non è facile e tu sei stata molto brava. Complimenti anche per l'interpretazione del tema!
A presto,
Giuliano


Giuliano, che sorpresa! Ma grazie! Questa è una carezza che mi fa molto piacere.
A rileggerci!

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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#11 » lunedì 28 marzo 2022, 17:56

Alessandro -JohnDoe- Canella ha scritto:Ciao Elisa.
Il tuo brano mi ha riportato alla memoria l'episodio "15 milioni di celebrità" della prima stagione di Black Mirror, e questo è un pregio non da poco. In poche righe sei infatti riuscita a dar vita a un piccolo gioiello di world building attraverso un'idea tanto semplice quanto geniale. Anzi, ti dirò: tra tutti i racconti di MC da me letti in questi anni, il tuo penso si classifichi tra i migliori in tal senso.
Tuttavia, nel suo complesso, il brano presenta un problema non indifferente: una costruzione stilistica ben poco curata e che, a conti fatti, smorza tantissimo la potenza dell'intuizione tematica. Per come la vedo io, ciò dipende soprattutto da un continuo passaggio dal raccontato al mostrato, quando invece un brano come questo necessiterebbe di una piena introspezione e soprattutto di un flusso d'informazioni più coerente e meno frammentario. Per fare un esempio, i dettagli sulla scena e la postura della protagonista arrivano a intervalli, impedendo così' al lettore di avere una chiara immagine. Il fatto che lei sia seminuda e con la lingua di fuori è un particolare così importante che non può essere relegato in fondo al racconto! Sfruttalo invece come immagine iniziale, creando così un netto contrasto tra l'immagine "erotica" e la violenza verbale dei messaggi.
Insomma, questo racconto aveva tutte le carte in regola per essere una vera bomba, ma allo stato attuale è soltanto un capolavoro in potenza che grida a gran voce di essere profondamente revisionato.
Alla prossima.


Ciao Alessandro, grazie di cuore per aver apprezzato la storia che ho creato e per aver comunque evidenziato in maniera puntuale i suoi punti deboli.
Te ne sono grata.
A rileggerci!

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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#12 » lunedì 28 marzo 2022, 23:42

Questa è la terza volta di seguito che sono nel tuo gruppo di valutazione, o qualcosa del genere. Inizierai a odiarmi ormai, ma giuro che non è colpa mia!
Scherzi a parte, mi piace un sacco l'idea che hai avuto a questo giro, la distopia che hai descritto non è banale, anzi, ha un suo perché nel "contrappasso" che infligge ai "criminali" e il modo in cui l'hai mostrato è anche molto pulito. Ci sono però alcune cose che mi hanno un po' interrotto la lettura:
“Troia!”
“Mi fai skifo!!!”
“Come poxo far crescere i miei bimbi in un mondo cosi spero che ti bruciano e cmq fai skifo”
“Ke poi nn 6 neanke bella guarda ke pancia”
“Te lo meriti!”
Le voci escono dagli altoparlanti, impietose.

Fino alla specifica che le voci escono da un altoparlante io ho letto pensando che lei stesse leggendo dei messaggi sul cellulare, dato che era l'unico elemento che avevi introdotto fino a lì. Letteralmente l'unico, non avendo un'ambientazione mi ero figurato la ragazza in camera sua, col cellulare in mano, che legge i messaggi. Quando inizi una storia da zero devi fare attenzione alle primissime righe, perché sono quelle che danno al lettore l'idea di dove e quando è ambientata una storia.
Un'altra cosa che secondo me puoi valutare è di alternare di più i messaggi dei Leoni da tastiera, che sono anche il titolo del racconto. Adesso ce ne sono 5 all'inizio e 2 verso la fine, secondo me avresti potuto distribuirli un po' più equamente sparsi per il racconto, anche interrompendo i pensieri della protagonsita, per far vedere che il tempo scorre.
Secondo me questo sarebbe un ottimo incipit per qualcosa di più lungo.

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christianfloris
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#13 » martedì 29 marzo 2022, 1:00

Un bel plot distopico, forse con qualche difficoltà d'accensione all'inizio perché il lettore fatica a individuare subito il dove, il quando e il come. Il chi è subito chiaro, il perché lo diventa in poco tempo. Al di là di alcune frasi fatte o di similitudini già viste, è certamente una prova discreta, imperniata su una promettente idea di partenza. Ciò che ho avvertito mancare - naturalmente, a mio modesto avviso - è un po' lo sviluppo centrale della storia, che tende ad avvitarsi su se stessa. Nulla che non si possa sistemare, intendiamoci. Il canone del tema è svelato alla fine, lo stile non è trascendentale, ma non è nemmeno sciatto. L'occhio dei social è sempre puntato su di noi.

Nella mia personale scala di valutazione da 1 a 10 questo è un 8

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Mario Mazzafoglie
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#14 » martedì 29 marzo 2022, 23:42

Leoni da tastiera - Elisa Belotti

Ciao Elisa, un piacere leggerti.
Parto con la nota più positiva tra tutte: l'originalità della storia. Come ti ha già detto qualcuno ricorda qualche episodio di Black Mirror, dove la tecnologia viene estremizzata e se ne mostrano tutte le imperfezioni. Per cui partiamo già da un buon livello per i miei standard.
Sempre come ti è già stato detto, con qalche miglioria questo testo sarebbe veramente una bomba. Anche io ho trovato fastidioso scoprire alla fine (anche se poteva essere intuibile) che la proagonista è in perizoma. Significa che il lettore deve cancellare tutta l'immagine mentale che si era creata nella testa per spazio a una nuova.
Per quanto riguarda l'aderenza al tema... sorvolo, come ho fatto con tutti gli altri racconti.
Per me questa è un'ottima prova.
In bocca al lupo.

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Laura Brunelli
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#15 » mercoledì 30 marzo 2022, 19:32

Ciao Elisa,
Piacere di leggerti.
Devo essere onesta, ho avuto un po’ di difficoltà a seguire la trama. Non che non si capisca il senso, ma rimangono aperte un sacco di domande. Una in particolare, mi disturba in modo particolare. Non riesco a capire se, quando lei ha inviato la foto, la censura era già così pressante. In questo caso, trovo difficile credere che la protagonista l’abbia mandata con così tanta superficialità: superficialità che mi trasmetti con la frase
Non pensavo che il Comitato di Censura nazionale potesse arrivare a me.

Ora, ci starebbe anche, ma la reazione della protagonista al tradimento di Giorgio avrebbe dovuto essere più approfondita.
Giorgio, quello stronzo di Giorgio, sta guardando di sicuro.
Stavamo insieme da due anni e ha tanto insistito perché gliela mandassi.

Qui mi sarei aspettato un mi fidavo di lui, invece, quel ha tanto insistito mi sembra un po’ buttato lì. Ovviamente è solo la mia sensibilità personale.
Qualche contraddizione qua e là, come, ad esempio, la ginocchiata che poi si trasforma in calcio, ma ci sta.
Tema centrato.
Nel complesso una buona prova.
Alla prossima e buona edition.

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antico
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Re: Leoni da tastiera

Messaggio#16 » sabato 2 aprile 2022, 11:13

Bellissimo racconto con qualche imperfezione che va smussata, pertanto ti anticipo già la mia valutazione: pollice quasi su. Partiamo dai messaggi che vengono trasmessi e per i quali hai usato una grafica da social mentre, invece e appunto, sono voci che parlano e questo cozza un po' con la situazione, ma è una quisquilia. Quello che mi preme più sottolineare è che ho sentito la necessità di una maggiore semina sul contesto che già è molto buona, ma che mi sembra ancora a una fase più sperimentale che altro, tipica da prima stesura quale, per ovvi motivi, è. Occhio anche alla lunghezza della diretta perché così tante ore mi sembrano difficili da accettare in un'ottica di programma di successo. Declinazione del tema, anche qui, più citata che declinata, ma va bene così. Bel lavoro davvero e peccato sia finito in un gruppo che ha espresso una qualità così alta perché, inevitabilmente, qualcuno deve restare fuori dalla finale.

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