Buchi neri

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Laura Brunelli
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Buchi neri

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2022, 23:29

Buchi Neri di Laura Brunelli

Lanciai un’occhiata all’orologio. Mancavano cinque minuti alle nove. Infilai in bocca l’ultima polpetta rimasta nel piatto e mi alzai da tavola.
«Ci riprovi anche stasera?» Sbuffò la mamma.
Annuii, mandai giù un sorso d’acqua e afferrai una mela dal cestino a centro tavola.
«Cosa ci troverai poi a fissare il cielo per ore?»
Roteai gli occhi. «Non fisso il cielo…»
«Si, si, osservi le stelle. E se riesci a scoprirne una nuova le darai il tuo nome.» Prese il bicchiere e lo alzò verso il mio viso. «A stella Aria.»
«Grazie mamma. La tua fiducia nelle mie capacità mi commuove.»
«Tanto pioverà anche stasera.»
Mi avvicinai alla finestra, scostai la tenda e guardai fuori. La notte era illuminata dalle stelle. «Non c’è neanche una nuvola. Perché dovrebbe piovere?»
«Non c’erano neanche gli altri giorni, ma appena ti piazzi in terrazza e punti quel coso verso il cielo comincia a piovere. Non fraintendermi, sono contenta. La terra ha bisogno di acqua, ma… Niente stella Aria.»
«Vedrai, prima o poi riuscirò a fotografare quella stella. E allora dovrai ricrederti.» Le voltai le spalle e mi incamminai verso le scale.
«Lascia perdere, lo sai che il cielo non vuole che lo guardi.»
Mi bloccai con il piede sul primo scalino. La mano artigliò il legno del corrimano. Contai fino a dieci, poi ripresi a salire in silenzio. Se avesse piovuto per davvero avrei anche potuto strozzarla con le mie mani. Salii in terrazza e osservai il cielo. Ancora niente nuvole.
Accostai l’occhio alla lente e puntai il telescopio sulla cintura di Orione. Strinsi la vite di fissaggio, sistemai la messa a fuoco e montai il filtro polarizzatore. Avvicinai lo sgabello e ne regolai l’altezza. Bene, era tutto sistemato, non restava che attendere.
Guardai di nuovo l’orologio: 21:10. Mancava poco. La prima volta che avevo notato la singolarità era apparsa alle 21:15. Era stato un attimo. Un lampo era passato nello spazio fra Alnilam e Mintaka, lasciandosi dietro una specie di buco nero. Ero scesa di corsa a prendere la macchina fotografica, ma quando l’avevo montata sul telescopio, la singolarità era scomparsa.
21:13, il cielo era ancora limpido. Era fatta, anche se avesse iniziato a piovere, avrei avuto tutto il tempo di scattare qualche foto. Avvicinai l’occhio al telescopio, afferrai il telecomando della fotocamera e appoggiai il pollice sul pulsante di scatto.
Click. Il lampo attraversò lo spazio che divideva l’astro centrale della cintura di Orione da quello occidentale. Click. Il buco nero apparve. Click. Un altro lampo, click, e un altro, click, e un altro.
Smisi di scattare le foto e i lampi scomparvero e con essi il buco nero. Poco male, avevo le foto.
***
«Mamma, vieni a giocare?»
Staccai gli occhi dal monitor e sorrisi a Marco. «Si, amore. Finisco di guardare le foto che abbiamo scattato questa notte e arrivo.»
Guadò il monitor. «Sono gli uomini nella città di vetro?»
«Si piccolo mio. Vedi quella ragazza? Ci sta fotografando.»
Marco spalanca gli occhi, la sua bocca forma una grande o. «Fooorte!»



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antico
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Re: Buchi neri

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2022, 23:30

Ciao Laura! Caratteri e tempo ok, buona MARIA ELISA ALOISI EDITION anche a te!

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Gennibo
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Re: Buchi neri

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2022, 20:09

Ciao Laura e piacere di averti letto, carina la tua storia, con un finale simpatico e d'effetto. Avrei preferito che dicessi subito all'inizio che Aria (nome azzeccato!) non stava guardando le stelle ma stava cercando la singolarità, così noi lettori veniamo a sapere qual è il suo obiettivo, e tifiamo per lei, che tanto saperlo non ci rovina il finale.
E la madre in contrapposizione parla delle stelle, che ci sta bene, anche se cambierei questo dialogo:
– Si, si, osservi le stelle. E se riesci a scoprirne una nuova le darai il tuo nome.
in qualcosa tipo:
– E se riesci a scoprire una nuova stella le potrai dare il tuo nome.
Questo perché se la figlia dice che sta facendo una cosa, ci sta che la madre non l'ascolta e va avanti a dire quello che pensa senza però contraddirla in quel modo tipo spiegazione di quello che sta facendo la ragazzina.
Comunque, secondo me un bel racconto.
Alla prossima e buona edizione!

AntonellaBagorda
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Re: Buchi neri

Messaggio#4 » mercoledì 23 marzo 2022, 20:41

Ciao Laura.
Senza tanti convenevoli, devo assolutamente dirti che leggere il tuo racconto è stata una bella boccata d'aria pura. La scrittura è bella, scorrevole, musicale, fila liscia senza intoppi, complimenti sinceri!
Ho poco da dire sul tuo stile. Forse potrei fare degli appunti sui dialoghi che sono a volte un po' troppo innaturali, ma è un difetto che riscontro in molti scrittori, anche nei più grandi, quindi sei del tutto perdonata.
Passo in fretta al motivo per cui siamo qui: beccare il famigerato Effetto Droste.
Beh, direi che nonostante la non eccessiva originalità dell'argomento che hai trattato, ci sei riuscita senza riserve.
Una cosa è certa, avrei letto molto volentieri un tuo racconto sviluppato in più di sole tremila battute.
Ancora complimenti e buona gara! Spero di leggerti ancora.

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GiulianoCannoletta
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Re: Buchi neri

Messaggio#5 » giovedì 24 marzo 2022, 19:46

Ciao Laura, piacere di averti letto.
Un racconto davvero piacevole, ben scritto e con un finale che strappa un sorriso. Lo stile è scorrevole e pulito, adatto alla storia che hai raccontato. Ti segnalo solo un paio di sviste nell'ultimo paragrafo: un refuso (guadò/guardò) e il cambio di tempo nell'ultima riga (spalanca-forma).
La cosa che mi è piaciuta di più è come hai messo in scena nei gesti il conflitto tra la passione della figlia e la disillusione della madre.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Pretorian
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Re: Buchi neri

Messaggio#6 » giovedì 24 marzo 2022, 23:21

Ciao Laura e piacere di leggerti.

Ti dirò la verità: per quanto abbia letto e riletto il racconto, non riesco a comprenderne bene il finale. Perché Aria e sua madre sono sotto una città fi vetro? Insomma, si capisce che loro guardino e vengano guardati, ma i dati che fornisci non mi sono stati sufficienti per afferrare il senso del tutto. A livello di stile, mi accodo agli altri: il dialogo tra i protagonisti è piacevole, ma più andavo avanti più avevo la sensazione che nessuno parlerebbe davvero in quel modo.

Alla prossima!

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Laura Brunelli
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Re: Buchi neri

Messaggio#7 » venerdì 25 marzo 2022, 10:20

Gennibo ha scritto:Ciao Laura e piacere di averti letto, carina la tua storia, con un finale simpatico e d'effetto. Avrei preferito che dicessi subito all'inizio che Aria (nome azzeccato!) non stava guardando le stelle ma stava cercando la singolarità, così noi lettori veniamo a sapere qual è il suo obiettivo, e tifiamo per lei, che tanto saperlo non ci rovina il finale.
E la madre in contrapposizione parla delle stelle, che ci sta bene, anche se cambierei questo dialogo:
– Si, si, osservi le stelle. E se riesci a scoprirne una nuova le darai il tuo nome.
in qualcosa tipo:
– E se riesci a scoprire una nuova stella le potrai dare il tuo nome.
Questo perché se la figlia dice che sta facendo una cosa, ci sta che la madre non l'ascolta e va avanti a dire quello che pensa senza però contraddirla in quel modo tipo spiegazione di quello che sta facendo la ragazzina.
Comunque, secondo me un bel racconto.
Alla prossima e buona edizione!


Ciao Isabella,
Lieta che il racconto ti sia piaciuto. Per quanto riguarda i dialoghi e la contraddizione da parte della madre, l'inenzione era proprio quella di far risultare un contrasto fra i personaggi, ovvero la madre fa lo spiegone perchè la prende in giro. Evidentemente non sono stata in grado di renderlo bene. Ero consapevole della possibilità che fosse un po' criptico, mi sarebbero serviti un po' di caratteri in più per sottolineare il contrasto fra madre e figlia, ma siccome a me suonava, volevo capire come lo avrebbero percepito i lettori.
Alla prossima e buona edition

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Laura Brunelli
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Re: Buchi neri

Messaggio#8 » venerdì 25 marzo 2022, 10:27

LaBag ha scritto:Ciao Laura.
Senza tanti convenevoli, devo assolutamente dirti che leggere il tuo racconto è stata una bella boccata d'aria pura. La scrittura è bella, scorrevole, musicale, fila liscia senza intoppi, complimenti sinceri!
Ho poco da dire sul tuo stile. Forse potrei fare degli appunti sui dialoghi che sono a volte un po' troppo innaturali, ma è un difetto che riscontro in molti scrittori, anche nei più grandi, quindi sei del tutto perdonata.
Passo in fretta al motivo per cui siamo qui: beccare il famigerato Effetto Droste.
Beh, direi che nonostante la non eccessiva originalità dell'argomento che hai trattato, ci sei riuscita senza riserve.
Una cosa è certa, avrei letto molto volentieri un tuo racconto sviluppato in più di sole tremila battute.
Ancora complimenti e buona gara! Spero di leggerti ancora.


Ciao Antonella,
grazzie mille per l'apprezzamento. Sui dialoghi sono d'accordo con te. Già di per sè sono un mio punto debole, in più il limite dei caratteri mi ha costretta a forzare un po' la mano, vista la quantità di informazioni che volevo trasmettere: spiegazione del contesto, caratterizzazione dei personaggi e contrasto madre e figlia.
Alla prossima e buona edition

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Laura Brunelli
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Re: Buchi neri

Messaggio#9 » venerdì 25 marzo 2022, 10:31

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Laura, piacere di averti letto.
Un racconto davvero piacevole, ben scritto e con un finale che strappa un sorriso. Lo stile è scorrevole e pulito, adatto alla storia che hai raccontato. Ti segnalo solo un paio di sviste nell'ultimo paragrafo: un refuso (guadò/guardò) e il cambio di tempo nell'ultima riga (spalanca-forma).
La cosa che mi è piaciuta di più è come hai messo in scena nei gesti il conflitto tra la passione della figlia e la disillusione della madre.
A rileggerci presto!
Giuliano


Ciao Giuliano,
Lieta di averti fatto sorridere e lieta che tu abbia percepito correttamente il conflitto tra i protagonisti. Temevo di aver lasciato troppi sottintesi.
Alla prossima e buona edition

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Laura Brunelli
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Re: Buchi neri

Messaggio#10 » venerdì 25 marzo 2022, 10:47

Pretorian ha scritto:Ciao Laura e piacere di leggerti.

Ti dirò la verità: per quanto abbia letto e riletto il racconto, non riesco a comprenderne bene il finale. Perché Aria e sua madre sono sotto una città fi vetro? Insomma, si capisce che loro guardino e vengano guardati, ma i dati che fornisci non mi sono stati sufficienti per afferrare il senso del tutto. A livello di stile, mi accodo agli altri: il dialogo tra i protagonisti è piacevole, ma più andavo avanti più avevo la sensazione che nessuno parlerebbe davvero in quel modo.

Alla prossima!


Ciao Agostino,
Grazie del commento e capisco i tuoi dubbi. In realtà Aria non ha idea di cosa sia la ingolarità e non sa di essere osservata. Lo scoprirà dalle foto. Lo so, è un po' contorto, ma volevo provare a capire cosa sarebbe passato e cosa no.
Alla prossima e buona edition

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Signor_Darcy
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Re: Buchi neri

Messaggio#11 » venerdì 25 marzo 2022, 21:58

Ciao Laura.
Racconto piacevole, ben scritto (anche se lo avrei declinato al presente e non al passato remoto), in cui ti agganci al tema in maniera forse in maniera un po’ criptica e non originalissima, ma tutto sommato funzionale.
Ho trovato poco naturali i dialoghi, avvertendo la sensazione di spiegone. Inoltre avrei dedicato più spazio all’ultimo paragrafo, al limite sacrificando qualche dettaglio tecnico sul telescopio.

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Andrea Furlan
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Re: Buchi neri

Messaggio#12 » sabato 26 marzo 2022, 22:34

Ciao Laura,
anche io ho trovato il tuo racconto fresco e interessante alla prima lettura, con un plot twist finale che mi ha colpito e rivela l'effetto del tema. Rileggendolo però ho trovato anche alcune criticità: sei riuscita a creare tensione sull'apparizione della singolarità con un buon timelock, però in realtà il rischio di perdersela per le nuvole o un ritardo non c’è. Il finale non l'ho capito completamente: si tratta di un universo parallelo che si vede attraverso la singolarità? Il fatto che in questo posto alieno ci sia un "Marco" mi ha un po' allontanato dalla narrazione e mi ha confuso ancora di più, magari sarei rimasto più generico. In sintesi: buon impianto, ottimo plot twist che però viene un po' inattività, dettagli e semine che potevano essere usati meglio.

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Davide_Mannucci
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Re: Buchi neri

Messaggio#13 » lunedì 28 marzo 2022, 11:01

Ciao Laura e piacere di ritrovarti.
racconto davvero piacevole e ben scritto. Non ho trovato particolari difficoltà a capire il tutto e sono entrato bene nella storia, grazie soprattutto a uno stile che ho trovato migliorato rispetto alle ultime edition (ed era già molto buono).
Inizialmente avevo qualche perplessità sulla prima persona al passato ma alla fine della lettura, nel contesto della storia e nella sua logica, l’ho trovata una scelta pertinente.
Prova più che buona.
A presto
Davide Mannucci

alexandra.fischer
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Re: Buchi neri

Messaggio#14 » mercoledì 30 marzo 2022, 13:55

Tema centrato, ma non è una storia facile. La madre tiranna con la figlia che vuole fotografare a tutti i costi una stella e darle il suo nome, Aria, non si riallaccia facilmente con la madre che parla al figlio Marco degli uomini della città di vetro: c’è solo questa volontà materna di bocciare le aspirazioni della figlia, ma nessuna menzione della città di vetro. Unico legame, le foto riuscite di Aria e la reazione di madre e figlio alieni che scattano foto a loro volta.

Attenzione:
ti riporto le frasi corrette.
Sì, sì, osservi le stelle.
Grazie, mamma.
Sì, amore.
Sì, piccolo mio.

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Michael Dag
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Re: Buchi neri

Messaggio#15 » mercoledì 30 marzo 2022, 20:41

Da appassionato di astronomia, ho risentito dell'attrazione gravitazionale del titolo, ed eccomi qui a lasciarti la mia impressione...
il racconto mi è piaciuto e secondo me prende benissimo il tema dell'effetto drosde.
Sarà sensibilità personale, ma aspettare qualcosa e vederselo negato da condizioni avverse (tipo il maltempo) mi ha fatto empatizzare con la protagonista.

Ho trovato strano che gli alieni abbiano nomi come "marco" ma....
E se fosse la protagonista iniziale, l'aliena, e solo le ultime righe siano narrate da una terrestre?
Ho letto volentieri! buona fortuna!

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Laura Brunelli
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Re: Buchi neri

Messaggio#16 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:17

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Laura.
Racconto piacevole, ben scritto (anche se lo avrei declinato al presente e non al passato remoto), in cui ti agganci al tema in maniera forse in maniera un po’ criptica e non originalissima, ma tutto sommato funzionale.
Ho trovato poco naturali i dialoghi, avvertendo la sensazione di spiegone. Inoltre avrei dedicato più spazio all’ultimo paragrafo, al limite sacrificando qualche dettaglio tecnico sul telescopio.


Ciao Stefano,
Grazie per il commento. Per quanto riguarda il tempo verbale è stato un po' un esperimento. Di solito uso il presente, ma in questo caso, mi sembrava che il passato ci stesse bene e o voluto testarlo anche in questa arena, giusto per prendere qualche sana mazzata.
Alla prossima e buona edition

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Re: Buchi neri

Messaggio#17 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:34

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Laura,
anche io ho trovato il tuo racconto fresco e interessante alla prima lettura, con un plot twist finale che mi ha colpito e rivela l'effetto del tema. Rileggendolo però ho trovato anche alcune criticità: sei riuscita a creare tensione sull'apparizione della singolarità con un buon timelock, però in realtà il rischio di perdersela per le nuvole o un ritardo non c’è. Il finale non l'ho capito completamente: si tratta di un universo parallelo che si vede attraverso la singolarità? Il fatto che in questo posto alieno ci sia un "Marco" mi ha un po' allontanato dalla narrazione e mi ha confuso ancora di più, magari sarei rimasto più generico. In sintesi: buon impianto, ottimo plot twist che però viene un po' inattività, dettagli e semine che potevano essere usati meglio.


Ciao Andrea,
Grazie per il commento. Capisco le tue preplessità. Come al solito ho lavorato troppo per sottrazione, ma confido che prima o poi riuscirò a inserire tutte le info necessarie. Nella mia testa la pioggia era artificale e mandata proprio per impedire ad Aria di fotografare il "buco nero". Qualche indizio c'è, nel fatto che la pioggia arriva all'improvviso e nella battuta in cui la madre afferma che il cielo non vuole essere osservato, ma concordo con te sul fatto che sia un po' criptico.
Alla prossima e buona edition

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Re: Buchi neri

Messaggio#18 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:36

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Laura e piacere di ritrovarti.
racconto davvero piacevole e ben scritto. Non ho trovato particolari difficoltà a capire il tutto e sono entrato bene nella storia, grazie soprattutto a uno stile che ho trovato migliorato rispetto alle ultime edition (ed era già molto buono).
Inizialmente avevo qualche perplessità sulla prima persona al passato ma alla fine della lettura, nel contesto della storia e nella sua logica, l’ho trovata una scelta pertinente.
Prova più che buona.
A presto


Ciao Davide,
Grazie mille per il bel commento.
Alla prossima e buona edition

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Re: Buchi neri

Messaggio#19 » mercoledì 30 marzo 2022, 21:42

Michael Dag ha scritto:Da appassionato di astronomia, ho risentito dell'attrazione gravitazionale del titolo, ed eccomi qui a lasciarti la mia impressione...
il racconto mi è piaciuto e secondo me prende benissimo il tema dell'effetto drosde.
Sarà sensibilità personale, ma aspettare qualcosa e vederselo negato da condizioni avverse (tipo il maltempo) mi ha fatto empatizzare con la protagonista.

Ho trovato strano che gli alieni abbiano nomi come "marco" ma....
E se fosse la protagonista iniziale, l'aliena, e solo le ultime righe siano narrate da una terrestre?
Ho letto volentieri! buona fortuna!


Ciao Michael,
Grazie di essere passato e lieta che il racconto ti sia piaciuto.
Alla prossima e buona edition.

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antico
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Re: Buchi neri

Messaggio#20 » venerdì 1 aprile 2022, 14:30

Non ho compreso il finale. Cioè, si capisce, ma non ho compreso il perché, cosa fosse la città di vetro, chi fossero Marco e la madre, la connessione tra le due realtà. Mi aspettavo anche qualcosa di magico, insisti molto sulla pioggia, sul non volersi fare fotografare di questa singolarità, ma poi abbandoni la cosa per strada e ti lanci verso altro. Intendiamoci, il racconto è godibile, si legge bene e le immagini restano ben chiare, però manca questa connessione e il tutto perde di coerenza. Anche il tema, di conseguenza, mi arriva debole, non sarei mai riuscito ad arrivarci se non lo avessi conosciuto prima. Per concludere, per me è un pollice tendente verso l'alto, ma non in modo brillante e neppure solidissimo.

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