Lascia perdere e sopporta

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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Davide_Mannucci
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Lascia perdere e sopporta

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2022, 23:45

La stanza è piena di sedie e, come al solito, lui mi sta aspettando nella terza fila, quinta sedia a partire dalla parete. Ha cambiato abito rispetto alla settimana scorsa. Finalmente se ne sono accorti.
Si alza appena mi vede e un sorriso lo accende.
«Avvocato, che bello rivederla. Si sieda, avvocato. Resta un po’ con me, vero?».
Non gli ho più detto che non sono avvocato. A lui fa bene credere che lo sia e a me fa bene vederlo sereno.
«Oggi a pranzo c’erano i piselli e le polpette. Deve dire al direttore che il pomodoro è un po’ acido». Le mani tremanti cercano di intrecciarsi ma sembrano poli che si respingono. È nervoso oggi.
«Avvocato, anche la mia mamma mi faceva sempre le polpette. Ma lei non c’è più. L’hanno portata via quelli dei cioccolatini, per salvarla da lui». Alza per un attimo lo sguardo e mi sorride.
Lo assecondo.
«Ma che dici Antonio? Quali cioccolatini?».
Si siede e mi osserva.
«Ma sì, mi creda. Quelli dei cioccolatini le hanno fatto credere di salvarla da lui e invece l’hanno intrappolata in un barattolo».
La voce trema e gli occhi si perdono in un punto indefinito sul pavimento.
Racconta quella storia da anni ma ancora non riesco a venirne a capo. La mamma è la protagonista ma la storia è così folle e piena di assurdità che ancora oggi, dopo più di trent’anni, nessuno sa dirmi che fine abbia fatto.
«Io volevo liberarla, sa avvocato? Ma nessuno mi ha creduto e mi hanno portato qui, nel castello della verità».
«Liberarla da cosa, Antonio? Chi sono quelli dei cioccolatini?».
Sgrana gli occhi e un filo di saliva scende bagnandogli il colletto della camicia.
«Ma lei è pazzo!» si guarda intorno smarrito. Un tizio col berretto da alpino parla con una signora piuttosto avanti con l’età, probabilmente la madre. «Non si parla di loro quando c’è gente. No, non si fa!».
Si alza e viene a sedersi accanto a me. È agitato, forse ci siamo.
«Io non ho le traveggole. Sì, dicevano proprio così. Io l’ho vista la mamma nel barattolo e dentro tutti quei barattoli c’erano tante mamme. Non erano felici ma non urlavano più». Si alza e si porta le mani alle orecchie.
«Antonio, dimmi perché urlava. Ero piccolo, non ricordo».
«Piangeva la mamma e lui la picchiava. Ma loro l’hanno salvata e chiusa nel barattolo delle mamme infinite».
Mi alzo, questa storia mi porterà alla follia e mi troverò chiuso qua pure io.
«Antonio, calmati. Chi l’ha chiusa nel barattolo?».
SI avvicina a me e mi accarezza i capelli.
«Avvocato, lei era piccolo ma io so che le nonne ci hanno salvato. Nei barattoli c’erano anche loro e facevano tutte la stessa cosa. E lui ha smesso».
Ha alzato la voce e l’infermiere in fondo alla stanza mi guarda. Gli faccio cenno che va tutto bene.
«Perché ha smesso?».
Antonio mi guarda e sorride di nuovo.
«Avvocato, nel barattolo non può succedere niente di brutto. Basta lasciar perdere e sopportare».
Chiamo l’infermiere, voglio andarmene.
Mi allontano senza salutarlo e nella mia mente una frase risuona, un ritornello che conosco.
La voce delle nonne.
Lascia perdere e sopporta.


Davide Mannucci

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antico
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2022, 23:47

Ed ecco anche l'attuale terzo nel Rank d'Era: Davide Mannucci! Parametri tutti ok, divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION!

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wladimiro.borchi
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2022, 14:20

Ciao bella fiha,
complimenti davvero.
Se volevi darmi un cazzottone nello stomaco ci sei riuscito.
Il tema è solo nell'etichetta della cioccolata, che diviene anche metafora della massaia onorata (oramai d'altri tempi) che "lascia perdere e sopporta" perché la famiglia tiri avanti.
Geniale come l'io narrante declinato al presente (che mi piace parecchio) venga a conoscenza di quello che è successo alla madre. Tutto resta tra le righe, ma arriva infine tutto assieme, nella ripetizione di quella frase finale, con la violenza di un pugno allo stomaco.
Stile impeccabile!
Mi sbilancio: forse uno dei racconti più belli che hai scritto qua si MC.
A rileggerti presto.
W

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Emiliano Maramonte
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#4 » martedì 22 marzo 2022, 16:37

Carissimisimo Davide, stavolta ti devo valutare e sei pure la prima vittima sacrificale dell'Arena al cospetto dell'altare del'Antico!
Dunque, vengo al sodo. Ormai lo scavo psicologico e la stratificazione dei temi è un tuo marchio di fabbrica, come anche le tematiche forti. E il bello è che ormai, racconto dopo racconto, riesci a trattare tematiche "dure" ed emotivamente toccanti cogliendo sempre nel segno.
In questo testo c'è tanto: i soprusi, la violenza, il tentativo di riscatto, il disagio e così via. Non tutto emerge in maniera limpida, ma focalizzando l'attenzione si riesce a cogliere tutto.
La voce narrante, quindi, si reca presso la casa di cura per scoprire dettagli sulla scomparsa della madre e scopre una sconvolgente realtà, anzi, scopre un modus vivendi che appartiene a un'altra epoca. Bellissima la metafora del barattolo, con l'innesto del concetto di "Effetto Droste" nella moltiplicazione degli episodi di "sopportazione" da parte delle madri vittime di violenza.
Ti devo, però, rimproverare un po' di "annebbiamento" dal momento in cui fa la sua comparsa l'"alpino", in quanto non sempre è chiarissimo chi dice cosa, e ho fatto fatica ad attribuire le battute. Però nulla di irrimediabile, e il senso generale del messaggio che volevi trasmettere è salvo.
Sto approfondendo la questione dell'aderenza in toto all'Effetto Droste; tutto sommato mi sembra che ci sia, ma qualche perplessità mi rimane, almeno stando alla definizione ufficiale che si trova in Rete.
In ogni caso, prova soddisfacente!

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Alessio Cavanna
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#5 » martedì 22 marzo 2022, 22:29

Ciao Davide il tuo racconto è interessante e ben costruito ma ho dovuto leggerlo con maggiore attenzione rispetto a quelli visti finora. Il motivo è che non è sempre chiarissimo chi parla. Avrebbe aiutato lasciare i dialoghi dopo le azioni senza andare a capo. Un altro problema sono l'alpino e la madre, che spuntano in scena troppo all'improvviso. Sarebbe bastato che specificassi all'inizio che c'era altra gente seduta sulle sedie. Antonio avrebbe potuto poi volgere la sua attenzione verso quelle più vicine. Riguardo al tema a me pare che tu l'abbia appena sfiorato. Forse sarebbe stato meglio indicare com'era l'etichetta della cioccolata per centrarlo maggiormente.

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kruaxi
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#6 » mercoledì 23 marzo 2022, 14:03

L'ho dovuto rileggere un paio di volte, sulle prime mi era sembrata la cronaca del semplice sproloquio di un pazzo "generico".
Ovviamente mi sbagliavo: il racconto ha una sua logica progressione, ottimi dialoghi («Antonio, dimmi perché urlava. Ero piccolo, non ricordo» credo sia una svista... mancano forse un paio di caporali? Oppure una parte della frase era da cancellare?) ed un finale che non mi aspettavo, perfetto ed inquietante.
Il Mannucci sa scrivere davvero bene. Non ho trovato particolare difficoltà nell'attribuire i dialoghi, mentre confesso qualche perplessità sull'adesione al tema proposto, che ho trovato un po' forzata.
Piccola nota "comica" (purtroppo io son così, perdonatemi): è il secondo racconto
che leggo con attenzione, di questo gruppo, ed è il secondo che, suo malgrado, mi ha rimandato
direttamente a personali memorie lontane.

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gcdaddabbo
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#7 » venerdì 25 marzo 2022, 21:41

Salve, Davide!
Ho letto e riletto il racconto parecchie volte senza chiarirmi del tutto le idee. C’è un’atmosfera magica. Ci sono idee? Lo stile è il modo di esprimere efficacemente le proprie idee. Qui ci sono finito io, nel “barattolo”, e sarà stato forse per un mio limite. Se il lettore non scopre compiutamente il senso di quello che ha di fronte è sempre un suo limite? Alla terza partecipazione, a Minuti Contati, ho l’impressione di trovarmi in un confronto chiuso all’interno di un gruppo di classificati. L’opinione di ciascuno, il giudizio conta anche per la sua classifica intrinseca, ma questo porta ad uno sterile confronto in cui il mondo reale con le sue Guerre, le sue crisi climatiche, le ingiustizie sociali, ecc. finisce per scomparire. Francamente non sono riuscito neppure a dire con certezza se e quanto il tema è rispettato. Dovrò comunque esprimere una classifica, e meno male, lì almeno ci sono dei numeri e quindi alternative di scelta.
Buona vetta della classifica!
Giancarlo

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Michael Dag
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#8 » sabato 26 marzo 2022, 11:04

Lascia perdere e sopporta, di Davide Mannucci,
interessante delirio di un pazzo, che però ha una sua logica, anche se contorta.
Da come l'ho capita io, sua madre è scappata/morta e lui si è costruito la storia che è nascsta nel barattolo di biscotti.
Malessere e introspezione sono elementi ricorrenti nei tuoi lavori e stai sviluppando una notevole abilità nel padroneggiarli senza scendere nel "pippone psicologico sfrangiamaroni".
Ci sono un paio di dialoghi che mi hanno bloccato la lettura, tipo questo:

Sgrana gli occhi e un filo di saliva scende bagnandogli il colletto della camicia.
«Ma lei è pazzo!» si guarda intorno smarrito.

se lasciavi il parlato sulla stessa linea sarebbe stato meglio, secondo me.

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antico
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#9 » sabato 26 marzo 2022, 15:49

gcdaddabbo ha scritto:Alla terza partecipazione, a Minuti Contati, ho l’impressione di trovarmi in un confronto chiuso all’interno di un gruppo di classificati. L’opinione di ciascuno, il giudizio conta anche per la sua classifica intrinseca, ma questo porta ad uno sterile confronto in cui il mondo reale con le sue Guerre, le sue crisi climatiche, le ingiustizie sociali, ecc. finisce per scomparire.


Se Minuti Contati fosse un CONFRONTO CHIUSO ALL'INTERNO DI UN GRUPPO DI CLASSIFICATI non vedrebbe il ricambio generazionale che da biennio a biennio porta a un grande alternarsi di autori quindi vi prego di non lanciarvi in simili considerazioni soprattutto se siete qui da pochi mesi.

Vero è che, invece, si tratta, in piccolo, di una diapositiva del macro e questo porta a dinamiche anche sociali che però sono sempre filtrate dal filtro stesso dei partecipanti perché se non hai la passione per scrivere qui non vieni e neppure hai particolari vantaggi dal vincere o dal perdere se non il collettivo e comune vantaggio portato dal migliorare e dall'aiutare a migliorare.

Infine, siamo tutti diversi e portatori di differenti sensibilità e questo va considerato nel momento in cui non ci si ritrova nei commenti degli altri perché, ricordiamolo, anche le differenti età portano differenti modi di comprendere e questo è il maggiore arricchimento che MC può trarre e allo stesso tempo offrire dai e ai suoi partecipanti. Però non si deve rischiare di cadere nel tranello di considerare la propria soggettività come metro di giudizio di quelle altrui perché questo non può che essere negativo non solo per l'ambiente, ma proprio per se stessi.

Detto questo, sono sempre aperto al confronto su queste dinamiche :)

Dario17
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#10 » sabato 26 marzo 2022, 17:46

Non si scappa: in ogni gruppo a cui vengo assegnato per il commento, un pezzo che verte sulla violenza sulle donne lo becco sempre in fronte.
Confesso che la cosa comincia ad angosciarmi.
Discreto raccontino, con i suoi picchi emotivi ben distribuiti.
Ho apprezzato molto la faccenda avvocato- non avvocato, mi ha dato una bella botta di tridimensionalità alla vicenda e ha reso la situazione tra i protagonisti più vividi.
Bello il crescendo ma io, me ne assumo tutte le colpe, la faccenda dei cioccolatini mi sfugge.
Azzardo una interpretazione: In queste benedette scatole risiede l'effetto Drosde richiesto. È forse la rappresentazione di una infinita riproposta di violenza domestica che viaggia generazione dopo generazione? Pure il vecchietto rimba menava le mani e ha esternato le proprie colpe? Io l'ho vista così. Funziona ma quella sensazione alla fine della lettura di poter aver svaccato completamente la giusta interpretazione mi lascia un po' l'amaro in bocca. con buona pace dei cioccolatini.
Avrei messo i due punti per l'ultima frase.
"La voce delle nonne: lascia perdere e sopporta"
Così pure i più testoni come me imbroccano al volo almeno quello.
Stile ottimo.

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Davide_Mannucci
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#11 » martedì 29 marzo 2022, 12:47

wladimiro.borchi ha scritto:Ciao bella fiha,
complimenti davvero.
Stile impeccabile!
Mi sbilancio: forse uno dei racconti più belli che hai scritto qua si MC.
W


Cia Wlady, grazie per il saluto piacevole ed educato. E grazie soprattutto per il commento!
Direi che forse hai esagerato ma sono felicissimo tu abbia capito e apprezzato il racconto.

Bona Ciccio!!!
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#12 » giovedì 31 marzo 2022, 15:54

kruaxi ha scritto:L'ho dovuto rileggere un paio di volte, sulle prime mi era sembrata la cronaca del semplice sproloquio di un pazzo "generico".
Ovviamente mi sbagliavo: il racconto ha una sua logica progressione, ottimi dialoghi («Antonio, dimmi perché urlava. Ero piccolo, non ricordo» credo sia una svista... mancano forse un paio di caporali? Oppure una parte della frase era da cancellare?) ed un finale che non mi aspettavo, perfetto ed inquietante.
Il Mannucci sa scrivere davvero bene. Non ho trovato particolare difficoltà nell'attribuire i dialoghi, mentre confesso qualche perplessità sull'adesione al tema proposto, che ho trovato un po' forzata.
Piccola nota "comica" (purtroppo io son così, perdonatemi): è il secondo racconto
che leggo con attenzione, di questo gruppo, ed è il secondo che, suo malgrado, mi ha rimandato
direttamente a personali memorie lontane.



Ciao Stefano
ti ringrazio per i complimenti ma soprattutto per le cose che mi hai fatto notare. Sono contento che la logica contorta sia arrivata :)
Davide Mannucci

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#13 » giovedì 31 marzo 2022, 15:57

Emiliano Maramonte ha scritto:Carissimisimo Davide, stavolta ti devo valutare e sei pure la prima vittima sacrificale dell'Arena al cospetto dell'altare del'Antico!
Dunque, vengo al sodo. Ormai lo scavo psicologico e la stratificazione dei temi è un tuo marchio di fabbrica, come anche le tematiche forti. E il bello è che ormai, racconto dopo racconto, riesci a trattare tematiche "dure" ed emotivamente toccanti cogliendo sempre nel segno.
In questo testo c'è tanto: i soprusi, la violenza, il tentativo di riscatto, il disagio e così via. Non tutto emerge in maniera limpida, ma focalizzando l'attenzione si riesce a cogliere tutto.
La voce narrante, quindi, si reca presso la casa di cura per scoprire dettagli sulla scomparsa della madre e scopre una sconvolgente realtà, anzi, scopre un modus vivendi che appartiene a un'altra epoca. Bellissima la metafora del barattolo, con l'innesto del concetto di "Effetto Droste" nella moltiplicazione degli episodi di "sopportazione" da parte delle madri vittime di violenza.
Ti devo, però, rimproverare un po' di "annebbiamento" dal momento in cui fa la sua comparsa l'"alpino", in quanto non sempre è chiarissimo chi dice cosa, e ho fatto fatica ad attribuire le battute. Però nulla di irrimediabile, e il senso generale del messaggio che volevi trasmettere è salvo.
Sto approfondendo la questione dell'aderenza in toto all'Effetto Droste; tutto sommato mi sembra che ci sia, ma qualche perplessità mi rimane, almeno stando alla definizione ufficiale che si trova in Rete.
In ogni caso, prova soddisfacente!

In bocca al lupo!
Emiliano.



Ciao Emiliano, grazie per l’apprezzamento e per le note critiche, sempre puntuali e da me apprezzatissime.
Le battute ho cercato di marcarle bene, essendo un dialogo tra sole due persone, facendo parlare uno con il lei e l’altro per il tu....ma non sapevo che mi avresti commentato tu...altrimenti sarei stato più didascalico.. AHAHAHAH Scherzo naturalmente.... mi prendo libertà confidenziali. Scherzi a parte...ho preso nota e alla prossima ci starò più attento...
Grazie ancora!
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#14 » giovedì 31 marzo 2022, 15:59

Alessio Cavanna ha scritto:Ciao Davide il tuo racconto è interessante e ben costruito ma ho dovuto leggerlo con maggiore attenzione rispetto a quelli visti finora. Il motivo è che non è sempre chiarissimo chi parla. Avrebbe aiutato lasciare i dialoghi dopo le azioni senza andare a capo. Un altro problema sono l'alpino e la madre, che spuntano in scena troppo all'improvviso. Sarebbe bastato che specificassi all'inizio che c'era altra gente seduta sulle sedie. Antonio avrebbe potuto poi volgere la sua attenzione verso quelle più vicine. Riguardo al tema a me pare che tu l'abbia appena sfiorato. Forse sarebbe stato meglio indicare com'era l'etichetta della cioccolata per centrarlo maggiormente.



Ciao Alessio, grazie per il commento.
Per quanto riguarda i dialoghi, come già detto a Emiliano, credevo fosse chiaro ma evidentemente no...quindi...prendo nota e faccio memoria. Grazie!
Per il discorso dell’etichetta hai perfettamente ragione...sarebbe bastato poco. Ottima osservazione!
A presto e grazie di nuovo
Davide Mannucci

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#15 » giovedì 31 marzo 2022, 16:01

Michael Dag ha scritto:Lascia perdere e sopporta, di Davide Mannucci,
interessante delirio di un pazzo, che però ha una sua logica, anche se contorta.
Da come l'ho capita io, sua madre è scappata/morta e lui si è costruito la storia che è nascsta nel barattolo di biscotti.
Malessere e introspezione sono elementi ricorrenti nei tuoi lavori e stai sviluppando una notevole abilità nel padroneggiarli senza scendere nel "pippone psicologico sfrangiamaroni".
Ci sono un paio di dialoghi che mi hanno bloccato la lettura, tipo questo:

Sgrana gli occhi e un filo di saliva scende bagnandogli il colletto della camicia.
«Ma lei è pazzo!» si guarda intorno smarrito.

se lasciavi il parlato sulla stessa linea sarebbe stato meglio, secondo me.


Ciao Michael!
Grazie per l’apprezzamento. Direi che l’hai capita bene!
Grazie per l’osservazione sul parlato sulla stessa linea: hai ragione!

A presto
Davide Mannucci

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Davide_Mannucci
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#16 » giovedì 31 marzo 2022, 16:02

Dario17 ha scritto:Non si scappa: in ogni gruppo a cui vengo assegnato per il commento, un pezzo che verte sulla violenza sulle donne lo becco sempre in fronte.
Confesso che la cosa comincia ad angosciarmi.
Discreto raccontino, con i suoi picchi emotivi ben distribuiti.
Ho apprezzato molto la faccenda avvocato- non avvocato, mi ha dato una bella botta di tridimensionalità alla vicenda e ha reso la situazione tra i protagonisti più vividi.
Bello il crescendo ma io, me ne assumo tutte le colpe, la faccenda dei cioccolatini mi sfugge.
Azzardo una interpretazione: In queste benedette scatole risiede l'effetto Drosde richiesto. È forse la rappresentazione di una infinita riproposta di violenza domestica che viaggia generazione dopo generazione? Pure il vecchietto rimba menava le mani e ha esternato le proprie colpe? Io l'ho vista così. Funziona ma quella sensazione alla fine della lettura di poter aver svaccato completamente la giusta interpretazione mi lascia un po' l'amaro in bocca. con buona pace dei cioccolatini.
Avrei messo i due punti per l'ultima frase.
"La voce delle nonne: lascia perdere e sopporta"
Così pure i più testoni come me imbroccano al volo almeno quello.
Stile ottimo.



Ciao Dario...grazie per il commento, l’ottima interpretazione e le osservazioni utilissime.

A presto
Davide Mannucci

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#17 » giovedì 31 marzo 2022, 16:18

Ci sono idee?


Pareva di no....poi qualcuno le ha trovate
Davide Mannucci

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Laura Brunelli
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#18 » giovedì 31 marzo 2022, 19:28

Ciao Davide,
Finito il giro ricambio il favore e passo a lasciare un mio comento.
Non posso che farti i miei complimenti, un racconto bello tosto che scava nel profondo. Per fortuna non sei finito nel mio girone. ahahahah. Ho letto anche i commenti degli altri e devo dire che, sebbene sia vero che molte cose sono rimaste fra le righe, ho trovato tutto coerente e mi sono fatta un'idea precisa. Vediamo se mi sbaglio.
I due personaggi sono fratelli, quello "ricoverato" è il più grande e ricorda i fatti, anche se in modo distorto, mentre il protagonista era probabilmente troppo piccolo. Gli uomi dei cioccolatini sono gli assistenti sociali che si sono occupati dei bambini quando sono "venuti a prendere la madre", che, immagino, sia morta, altrimenti le avrebbero affidato i bambini e non sarebbe sparita.
I barattoli? Un'immagine creata dal protagonista/bambino per proteggersi dalla realtà. Mi immagino che voglia sostituire il sacco nero, o forse la bara.
Almeno, io l'ho letto così, ma se anche non fosse così, funziona lo stesso, possono essere infinite le
Stile impeccabile e ottima gestione della prima persona al presente.
L'unica cosa che mi stona è questa:
Si alza e viene a sedersi accanto a me.

Mi sembrava che fossero già vicini. é vero che non lo ci dici che il protagonista si è avvicinato, ma l'avevo dato per scontato visto che il "ricoverato" invita il protagonista a sedersi accanto a lui.
In ogni caso ottima prova.
Alla prossima e buona edition

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#19 » giovedì 31 marzo 2022, 19:51

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Davide,
Finito il giro ricambio il favore e passo a lasciare un mio comento.
Non posso che farti i miei complimenti, un racconto bello tosto che scava nel profondo. Per fortuna non sei finito nel mio girone. ahahahah. Ho letto anche i commenti degli altri e devo dire che, sebbene sia vero che molte cose sono rimaste fra le righe, ho trovato tutto coerente e mi sono fatta un'idea precisa. Vediamo se mi sbaglio.
I due personaggi sono fratelli, quello "ricoverato" è il più grande e ricorda i fatti, anche se in modo distorto, mentre il protagonista era probabilmente troppo piccolo. Gli uomi dei cioccolatini sono gli assistenti sociali che si sono occupati dei bambini quando sono "venuti a prendere la madre", che, immagino, sia morta, altrimenti le avrebbero affidato i bambini e non sarebbe sparita.
I barattoli? Un'immagine creata dal protagonista/bambino per proteggersi dalla realtà. Mi immagino che voglia sostituire il sacco nero, o forse la bara.
Almeno, io l'ho letto così, ma se anche non fosse così, funziona lo stesso, possono essere infinite le
Stile impeccabile e ottima gestione della prima persona al presente.
L'unica cosa che mi stona è questa:
Si alza e viene a sedersi accanto a me.

Mi sembrava che fossero già vicini. é vero che non lo ci dici che il protagonista si è avvicinato, ma l'avevo dato per scontato visto che il "ricoverato" invita il protagonista a sedersi accanto a lui.
In ogni caso ottima prova.
Alla prossima e buona edition



Mi vuoi sposare? Ahahahaha
Hai capito tutto!!! Chapeau :)
Geazie per averlo apprezzato e capito completamente
Davide Mannucci

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#20 » giovedì 31 marzo 2022, 22:38

Ciao Davide,

il tuo racconto l'ho commentato per ultimo perché francamente ci ho messo un po' di tempo per sviluppare un sentimento chiaro nei suoi confronti. Scrivi bene e catturi con la tua penna, quindi questo gioca a tuo favore e ogni volta leggo con grande interesse. A una prima lettura confesso di averci capito poco, troppo concentrata a scoprire come avessi declinato il tema.
Poi l'ho riletto e ho avuto i brividini di piacere da lettura che ti rimane un po' dentro, a cui ci ripensi durante il giorno.
Lascia perdere e sopporta.
E trovo che questo tema, declinato in questo modo originale, è davvero notevole.
Bravo! :)
Morena

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#21 » venerdì 1 aprile 2022, 8:32

read_only ha scritto:Ciao Davide,

il tuo racconto l'ho commentato per ultimo perché francamente ci ho messo un po' di tempo per sviluppare un sentimento chiaro nei suoi confronti. Scrivi bene e catturi con la tua penna, quindi questo gioca a tuo favore e ogni volta leggo con grande interesse. A una prima lettura confesso di averci capito poco, troppo concentrata a scoprire come avessi declinato il tema.
Poi l'ho riletto e ho avuto i brividini di piacere da lettura che ti rimane un po' dentro, a cui ci ripensi durante il giorno.
Lascia perdere e sopporta.
E trovo che questo tema, declinato in questo modo originale, è davvero notevole.
Bravo! :)
Morena


Ciao Morena, accidenti che bel commento. Quei brividini di piacere da lettura che resta dentro, be’...si scrive per questo, almeno per me è la cosa fondamentale. Sapere di aver trasmesso quello che sentivo io mentre scrivevo è la vittoria più grande. Sono contento che a molti questo racconto, rischioso, in parte ermetico e contorto, sia arrivato e sono felicissimo di ricevere commenti come il tuo e quello di Laura. Ci si sente compresi dalla scrittura, che è un concetto altrettanto nascosto e contorto ma per me chiarissimo. :)

Grazie ancora e in bocca al lupo per questa Edition!
Davide Mannucci

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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#22 » venerdì 1 aprile 2022, 13:38

Uhm, questa volta non sono riuscito a entrare nella tua storia. A parte il tema che mi sembra richiamato solo per chi già sapesse quale dovesse essere, è proprio la logica interna che mi ha lasciato freddo a partire dal cosa ci fosse di diverso, questa volta dopo trent'anni, per arrivare a un nuovo stadio nell'indagine circa il destino della madre. Suppongo che i due protagonisti siano fratelli, ma, anche qui, avrei gradito una semina più definita. Infine la chiusa che, di nuovo, non mi è arrivata lasciandomi piuttosto incerto riguardo a quanto letto. Insomma, la mia valutazione è un pollice tendente al positivo perché lo stile c'è e la sensazione di non essere io a capire e non per colpa del testo è forte, ma non in modo solido.

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Laura Brunelli
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Re: Lascia perdere e sopporta

Messaggio#23 » venerdì 1 aprile 2022, 18:40

Mi vuoi sposare? Ahahahaha
Hai capito tutto!!! Chapeau :)
Geazie per averlo apprezzato e capito completamente


Ahahahah.

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