Lettera da una madre mai nata

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 marzo 2022 con un tema di Maria Elisa Aloisi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
read_only
Messaggi: 171

Lettera da una madre mai nata

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2022, 23:49

Carissimo,

ti lascio questa come memoria di me, di quello mi ha scomposto fino a rendermi granelli di desideri irrealizzati e sogni lasciati a metà. Ti lascio queste righe per affrontare tutti i perché che verranno a trovarti di notte.

Ho imparato a camminare a sette mesi. Già da piccola sentivo l’esigenza di dover scappare via anche senza una meta. Ho imparato a farlo da sola e mai davvero bene. A volte penso che il mio modo sgraziato di camminare affondi radici in quella fretta di andare.

Non ricordo lodi per nessuno dei miei successi, che venivano banalizzati, mentre ogni mio errore veniva ingigantito a dismisura. Sono sempre stata la valvola di sfogo di una famiglia tenuta insieme da una gravidanza inaspettata e una morale troppo attenta ai pregiudizi della gente per pensare a soluzioni che non prevedessero il matrimonio.
Ogni problema ricadeva su di me come pioggia sotto forma di botte. Ricordo il dolore, ma a farmi piangere - oggi come allora - è il senso di impotenza. Da piccola mi sentivo impotente quando mio cugino rompeva i miei giocattoli e dopo il litigio tutti, inclusi i miei genitori, prendevano le sue difese perché io per dispetto rompevo i suoi.
Mi sentivo impotente quando a scuola i ragazzi iniziarono a palparmi. Mi sentivo impotente anche di fronte a mia madre, che persino in quell’occasione riusciva a incolparmi di quanto mi accadesse. Mi picchiava, diceva che ero sporca.
Ho convertito l’impotenza in silenzi e sono andata avanti. Con il mio passo sgraziato che porto con me dai primi mesi di vita cammino senza avere una meta.

Il test di gravidanza è stato un pugno allo stomaco.
Mi sono guardata allo specchio, ma nello specchio non ci sono io. C’è l’ombra di mia madre e di sua madre prima di lei e di quel circolo di violenza, ansia e desideri mancati che si annichilisce su se stesso, si avvolge come un nastro rotto e contorto. C’è il fantasma di ciò che porto in grembo. E lì ho capito.
Sono la copia deforme e d’un tratto identica a ciò che è venuto prima di me. Mia madre, che nel suo matrimonio non voluto ancora minorenne si è vista strappare via la gioventù da una neonata. Mia nonna che ha subito lo stesso destino. Siamo donne uguali che senza mai capirsi e incontrarsi continuano ad andare nella stessa direzione senza meta.
E lì l’ho vista: un’altra bambina che avrebbe camminato a sette mesi sotto angherie e pressioni. Avrebbe corso e corso fino a schiantarsi nel loop.
Avrebbe subito le mie ansie e le mie insicurezze, la mia incapacità di mostrare amore. La mia frustrazione, quella che ho e quella che ancora non so di avere. Essere madre è un dono solo se non diventa una punizione per il figlio.

Carissimo,
prenditi cura di lei. Lascia che gattoni finché non si sentirà pronta, loda i suoi meriti e correggi i suoi difetti. Difendila sempre, ti prego difendila sempre.
Ama mia figlia come io non sarò mai in grado di fare.
Aiutala, passo dopo passo, a capire dove porta questa vita, qual è la meta.

Firmato,
una madre mai nata



Avatar utente
antico
Messaggi: 7232

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2022, 23:56

Ciao Morena! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MARIA ELISA ALOISI EDITION!

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#3 » mercoledì 23 marzo 2022, 15:21

LETTERA DA UNA MADRE MAI NATA di Read Only Tema centrato. Originale il titolo che si rifà a quello della Fallaci, ma lo rielabora in modo originale. Molto bello il personaggio della madre, mai nata, certo, sotto una cappa di angherie, e sotto un destino maledetto: maternità indesiderata in età minorile. Lo stesso destino della donna e della madre. Troppo pesante per lei, incolpata, sempre, anche per via del conformismo sociale che predica il matrimonio a tutti i costi ma non salva la donna da botte e angherie. Poco importa imparare a camminare già a sette mesi. Il Lettore Empatico si identifica in lei e tifa per questo padre, caricato della responsabilità di fare da madre.

Cinzia Passaro
Messaggi: 11

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#4 » giovedì 24 marzo 2022, 15:53

Lettera da una madre mai nata di Read_Only
Una Nonna
Una madre
Una figlia
Tutte con lo stesso destino, tanto che l’ultima quando si guarda allo specchio non vede lei riflessa ma “l’ombra della madre e di sua madre prima di lei” (effetto Droste un po’ vago). Una gravidanza indesiderata che si ripete e, quasi in un loop, il destino di un’altra bambina che si ripeterà. Ma a differenza della madre e della nonna, lei sceglie di non essere madre, tra le tante scelte che poteva fare decide di affidare la bambina al padre. Un finale cupo che non salva la protagonista.
Per me è un 6,75

Avatar utente
Andrea Lauro
Messaggi: 596

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#5 » sabato 26 marzo 2022, 6:25

Ciao Morena!
Be’, un racconto toccante. La presa di coscienza di aver subito ogni genere di violenza e di non sentirsi pronti a fare in modo che venga perpetrata, fino al riscatto finale di togliersi dai giochi. C’è tanto. E in questo genere di testi il rischio è sempre di cadere nel melodramma: un protagonista passivo che somatizza. E invece mi sono dovuto ricredere proprio sul finale: il suo ruolo diventa improvvisamente attivo, raccogli tutto quello che avevi seminato nel mezzo e chiudi bene. Brava.

Ora il consiglio: sono stato portato a pensare al melodramma dal titolo. Il titolo che hai usato (per quanto tu voglia giocare su un altro titolo famoso) ci dice troppo: ci dice l’argomento e il modo in cui vuoi trattarlo. Insomma, ho fatto jackpot, dirai tu. è esattamente quello che un titolo dovrebbe fare. Ni, secondo me. O meglio, mettiamola così: prima ancora di approcciarmi alla lettura, ho pensato: qui dovrò piangere. Mi hai caricato l’emozione (=melodramma) anziché volermici accompagnare per mano (cosa che tra l’altro hai fatto dopo eh, sia ben chiaro). Un titolo meno rivelatore avrebbe aiutato non poco all’effetto finale. Sono quelle piccolezze per me molto importanti.
a presto!
andrea

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#6 » domenica 27 marzo 2022, 22:40

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Morena!
Be’, un racconto toccante. La presa di coscienza di aver subito ogni genere di violenza e di non sentirsi pronti a fare in modo che venga perpetrata, fino al riscatto finale di togliersi dai giochi. C’è tanto. E in questo genere di testi il rischio è sempre di cadere nel melodramma: un protagonista passivo che somatizza. E invece mi sono dovuto ricredere proprio sul finale: il suo ruolo diventa improvvisamente attivo, raccogli tutto quello che avevi seminato nel mezzo e chiudi bene. Brava.

Ora il consiglio: sono stato portato a pensare al melodramma dal titolo. Il titolo che hai usato (per quanto tu voglia giocare su un altro titolo famoso) ci dice troppo: ci dice l’argomento e il modo in cui vuoi trattarlo. Insomma, ho fatto jackpot, dirai tu. è esattamente quello che un titolo dovrebbe fare. Ni, secondo me. O meglio, mettiamola così: prima ancora di approcciarmi alla lettura, ho pensato: qui dovrò piangere. Mi hai caricato l’emozione (=melodramma) anziché volermici accompagnare per mano (cosa che tra l’altro hai fatto dopo eh, sia ben chiaro). Un titolo meno rivelatore avrebbe aiutato non poco all’effetto finale. Sono quelle piccolezze per me molto importanti.
a presto!
andrea


Ciao Andrea,
che bel commento! Mi hai dato un consiglio utile al quale sinceramente non avevo mai pensato. Spero di riuscire a farne tesoro le prossime volte (sicuramente ne terrò a mente).

Buona edition,
Morena

Avatar utente
Maurizio Chierchia
Messaggi: 265

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#7 » lunedì 28 marzo 2022, 13:51

Ciao Morena,
Allora, il tuo racconto mi ha letteralmente diviso in due parti.
La prima parte è quella che non apprezza le storie tragiche di genitori che augurano un futuro migliore ai figli.
La seconda parte è invece quella che ha amato il termine "camminare" in tutte le forme che viene presentato.
Mi è piaciuta tantissimo la metafora e soprattutto il finale con l'augurio di lasciar "gattonare" la figlia.
Per quanto riguarda il tema è sicuramente centrato.
Complimenti e buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Avatar utente
Debora D
Messaggi: 310

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#8 » martedì 29 marzo 2022, 17:14

Ciao Morena,
la lettera che hai scritto è intensa e molto potente nel suo messaggio. La protagonista rompe il circolo vizioso uscendo dallo schema della sua famiglia, rinunciando fa dono di una vita diversa alla bambina.

Trovo che il tema sia racchiuso in questo passaggio
Mi sono guardata allo specchio, ma nello specchio non ci sono io. C’è l’ombra di mia madre e di sua madre prima di lei e di quel circolo di violenza, ansia e desideri mancati che si annichilisce su se stesso, si avvolge come un nastro rotto e contorto.

Lo stile è ricco sia per lessico che per sintassi questo porta a passaggi suggestivi ma anche ad alcuni meno scorrevoli.
Per me raggiungi il massimo in espressioni più sintetiche come Ho convertito l’impotenza in silenzi e sono andata avanti. che racchiude una vita intera.

Conclusione: La scrittura è veicolo di emozioni, ma è anche calibrata nel lessico e nei rimandi. Il tutto rispecchia la tipologia testuale che hai scelto, la lettera, che non è un vero e proprio racconto, però sai una cosa? Chi se ne importa perché è un bel testo e se la gioca con pochi altri nel girone.

Buona edizione

Angelisa
Messaggi: 51

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#9 » martedì 29 marzo 2022, 17:46

Cara Morena,
ho trovato il tuo racconto particolarmente toccante e quanto mai attuale, in questa società che ancora definisce una donna "completa" solo quando rientra nella categoria di "madre". Ho trovato del coraggio nelle parole della tua protagonista e nel suo bisogno di invertire le sue sorti e quelle della figlia. Forse più che un effetto droste ho pensato a un loop infinito di uguali destini che segnano le donne, ma detto questo mi è piaciuto. Il titolo che rimanda alla Fallaci, sarò banale, ma l'ho gradito anche.
Buona edition

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#10 » martedì 29 marzo 2022, 23:25

Ciao Morena e piacere di averti letto di nuovo!
Ho letto pareri contrastanti, ma il tuo titolo mi è piaciuto molto e dice tanto, sì, ma non troppo. Geniale la declinazione del tema che hai dato. Ho apprezzato anche molto la delicatezza che hai usato nel trattare un argomento simile. A pensarci bene questo è un Effetto Droste esistenziale mica da ridere, anzi, da rifletterci su bene bene. Ti ringrazio per averlo affrontato e per averci obbligati tutti a fermarci ancora una volta (non saranno mai troppe) a riflettere su questioni tanto pregnanti, tanto dolorose, tanto radicate.
Per me, un'ottima prova.
Grazie ancora.
A rileggerti.
Elisa

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#11 » giovedì 31 marzo 2022, 23:12

Ciao Morena
per quanto non apprezzi la forma epistolare, devo dire che in questo caso ci sta bene, e alla fine con solo 3000 caratteri non risulta pesante. Il pezzo è anche scritto bene. Mi rimane il tema morale del tuo personaggio, che nonostante tanta lucidità decide di fare la scelta più vigliacca possibile: abbandonare sua figlia. Qui mi partono tutta una serie di domande del tutto inutili e senza risposta, ma che in ogni caso mi fanno sinceramente avere una pessima opinione di questa figura umana...
Se ha tutto così chiaro, perché non ha preso precauzioni in primo luogo? Perché non abortire una volta fatto il danno?
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?
Insomma le domande son tante, alla fine sono troppe. Va tutto bene, ma cosi sembra un po' troppo pretestuosa, politicamente corretta e un po' "acchiappalike" se mi perdoni il termine.

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#12 » venerdì 1 aprile 2022, 9:31

david.callaghan ha scritto:Ciao Morena
per quanto non apprezzi la forma epistolare, devo dire che in questo caso ci sta bene, e alla fine con solo 3000 caratteri non risulta pesante. Il pezzo è anche scritto bene. Mi rimane il tema morale del tuo personaggio, che nonostante tanta lucidità decide di fare la scelta più vigliacca possibile: abbandonare sua figlia. Qui mi partono tutta una serie di domande del tutto inutili e senza risposta, ma che in ogni caso mi fanno sinceramente avere una pessima opinione di questa figura umana...
Se ha tutto così chiaro, perché non ha preso precauzioni in primo luogo? Perché non abortire una volta fatto il danno?
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?
Insomma le domande son tante, alla fine sono troppe. Va tutto bene, ma cosi sembra un po' troppo pretestuosa, politicamente corretta e un po' "acchiappalike" se mi perdoni il termine.


Ciao David,
grazie per il commento. Provo a partire con te su tutte le domande inutili per un confronto (che mi piace sempre tanto): stai ragionando come un adulto.
In 3000 caratteri non riuscivo a dipingere con più dettagli anche il clima familiare, ma in una famiglia dove a una gravidanza segue un matrimonio perché "altrimenti che dice la gente" non c'è una cultura del sesso tale per cui ci sia un dialogo e di conseguenza formazione adeguata sul tema precauzioni. Anche a scuola purtroppo è ancora un tabu tra i giovani, per cui a farla da padrona in ambito educativo è una combo micidiale internet + fiducia nell'altro, e l'altro purtroppo spesso è un coetaneo che ne sa meno di noi.
Io personalmente sono assolutamente d'accordo sul tema precauzioni, non fraintendere, ma so che purtroppo in molti ambienti c'è poca informazione.
Perché non abortire una volta fatto il danno?
Qui ci sono due temi: il primo è che per l'aborto dei minori serve la firma del genitore. Il secondo è che essendo anche il pdv un "ospite indesiderato" in questo mondo l'aborto è un tema sicuramente non facile da affrontare (cioè anche lei è un aborto mancato se vogliamo metterla giù in termini duri).
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?

Non è assenza di fiducia nel padre, ma consapevolezza (non per forza giusta, semplice consapevolezza di una mente troppo giovane per diventare genitore) che stando con la figlia la condanna al suo stesso destino. E' più facile immaginare che la vita prosegua come l'hai sempre vista vivere piuttosto che credere in un cambio improvviso.
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?

Non ho capito il tipo di aiuto a cui fai riferimento.

Scusami se mi sono dilungata, ma trovo il tuo commento interessante come spunto di conversazione :)
Buona edition (finita)!
Morena

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#13 » venerdì 1 aprile 2022, 9:32

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Morena e piacere di averti letto di nuovo!
Ho letto pareri contrastanti, ma il tuo titolo mi è piaciuto molto e dice tanto, sì, ma non troppo. Geniale la declinazione del tema che hai dato. Ho apprezzato anche molto la delicatezza che hai usato nel trattare un argomento simile. A pensarci bene questo è un Effetto Droste esistenziale mica da ridere, anzi, da rifletterci su bene bene. Ti ringrazio per averlo affrontato e per averci obbligati tutti a fermarci ancora una volta (non saranno mai troppe) a riflettere su questioni tanto pregnanti, tanto dolorose, tanto radicate.
Per me, un'ottima prova.
Grazie ancora.
A rileggerti.
Elisa


Ciao Elisa,
grazie mille per il commento, sei gentilissima!
Morena

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#14 » venerdì 1 aprile 2022, 9:33

Angelisa ha scritto:Cara Morena,
ho trovato il tuo racconto particolarmente toccante e quanto mai attuale, in questa società che ancora definisce una donna "completa" solo quando rientra nella categoria di "madre". Ho trovato del coraggio nelle parole della tua protagonista e nel suo bisogno di invertire le sue sorti e quelle della figlia. Forse più che un effetto droste ho pensato a un loop infinito di uguali destini che segnano le donne, ma detto questo mi è piaciuto. Il titolo che rimanda alla Fallaci, sarò banale, ma l'ho gradito anche.
Buona edition


Ciao,
grazie mille per il tuo commento e per le belle parole. Mi fa davvero piacere abbia colto queste sfumature.
Buona edition,
Morena

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#15 » venerdì 1 aprile 2022, 9:34

Debora D ha scritto:Ciao Morena,
la lettera che hai scritto è intensa e molto potente nel suo messaggio. La protagonista rompe il circolo vizioso uscendo dallo schema della sua famiglia, rinunciando fa dono di una vita diversa alla bambina.

Trovo che il tema sia racchiuso in questo passaggio
Mi sono guardata allo specchio, ma nello specchio non ci sono io. C’è l’ombra di mia madre e di sua madre prima di lei e di quel circolo di violenza, ansia e desideri mancati che si annichilisce su se stesso, si avvolge come un nastro rotto e contorto.

Lo stile è ricco sia per lessico che per sintassi questo porta a passaggi suggestivi ma anche ad alcuni meno scorrevoli.
Per me raggiungi il massimo in espressioni più sintetiche come Ho convertito l’impotenza in silenzi e sono andata avanti. che racchiude una vita intera.

Conclusione: La scrittura è veicolo di emozioni, ma è anche calibrata nel lessico e nei rimandi. Il tutto rispecchia la tipologia testuale che hai scelto, la lettera, che non è un vero e proprio racconto, però sai una cosa? Chi se ne importa perché è un bel testo e se la gioca con pochi altri nel girone.

Buona edizione


Ciao Debrora,
grazie mille per il commento accurato. So di aver azzardato un po' con la lettera, ma speravo che 3000 caratteri non la rendessero pesante. Mi fa piacere tu abbia gradito.
A presto,
Morena

read_only
Messaggi: 171

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#16 » venerdì 1 aprile 2022, 9:37

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Morena,
Allora, il tuo racconto mi ha letteralmente diviso in due parti.
La prima parte è quella che non apprezza le storie tragiche di genitori che augurano un futuro migliore ai figli.
La seconda parte è invece quella che ha amato il termine "camminare" in tutte le forme che viene presentato.
Mi è piaciuta tantissimo la metafora e soprattutto il finale con l'augurio di lasciar "gattonare" la figlia.
Per quanto riguarda il tema è sicuramente centrato.
Complimenti e buona gara!


Ciao Maurizio,
grazie per il commento e scusami se ti rispondo solo ora. Mi dispiace che la prima parte sia stata severa. Io ho sempre pensato che amare qualcuno vuol dire anche vederlo lontano se ciò implica vederlo felice, ma mi rendo conto che da genitore il tema è più complesso e sensibile. Mi fa tanto piacere che tu abbia colto le sfaccettature del camminare :)
Buona edition,
Morena

Avatar utente
antico
Messaggi: 7232

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#17 » sabato 2 aprile 2022, 11:32

Bel titolo e bella idea. Sarebbe un racconto da pollice su, ma ho qualche riserva riguardo la realizzazione. A parte il refuso nella prima riga che rallenta tantissimo l'entrata nel racconto da parte del lettore, non mi è arrivata con chiarezza l'età della ragazza, tanto che, nonostante dal contenuto si potesse arrivare facilmente al fatto che fosse minorenne, nella mia testolina s'è materializzata via via e rinforzata sempre più l'idea di una persona adulta. Insomma, il punto è che, mio parere, c'è da lavorare meglio sulla definizione della protagonista. Forse anche quel CARISSIMO con cui si rivolge al padre della bimba non è così young, ma si configura come un'espressione che, quasi automaticamente, associo a una fascia più adulta. Quindi tutto bene, ma lavorerei un po' di più sulla definizione della protagonista e del suo modo di esprimersi. Molto bene il tema. Direi un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Lettera da una madre mai nata

Messaggio#18 » sabato 2 aprile 2022, 11:59

read_only ha scritto:
david.callaghan ha scritto:Ciao Morena
per quanto non apprezzi la forma epistolare, devo dire che in questo caso ci sta bene, e alla fine con solo 3000 caratteri non risulta pesante. Il pezzo è anche scritto bene. Mi rimane il tema morale del tuo personaggio, che nonostante tanta lucidità decide di fare la scelta più vigliacca possibile: abbandonare sua figlia. Qui mi partono tutta una serie di domande del tutto inutili e senza risposta, ma che in ogni caso mi fanno sinceramente avere una pessima opinione di questa figura umana...
Se ha tutto così chiaro, perché non ha preso precauzioni in primo luogo? Perché non abortire una volta fatto il danno?
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?
Insomma le domande son tante, alla fine sono troppe. Va tutto bene, ma cosi sembra un po' troppo pretestuosa, politicamente corretta e un po' "acchiappalike" se mi perdoni il termine.


Ciao David,
grazie per il commento. Provo a partire con te su tutte le domande inutili per un confronto (che mi piace sempre tanto): stai ragionando come un adulto.
In 3000 caratteri non riuscivo a dipingere con più dettagli anche il clima familiare, ma in una famiglia dove a una gravidanza segue un matrimonio perché "altrimenti che dice la gente" non c'è una cultura del sesso tale per cui ci sia un dialogo e di conseguenza formazione adeguata sul tema precauzioni. Anche a scuola purtroppo è ancora un tabu tra i giovani, per cui a farla da padrona in ambito educativo è una combo micidiale internet + fiducia nell'altro, e l'altro purtroppo spesso è un coetaneo che ne sa meno di noi.
Io personalmente sono assolutamente d'accordo sul tema precauzioni, non fraintendere, ma so che purtroppo in molti ambienti c'è poca informazione.
Perché non abortire una volta fatto il danno?
Qui ci sono due temi: il primo è che per l'aborto dei minori serve la firma del genitore. Il secondo è che essendo anche il pdv un "ospite indesiderato" in questo mondo l'aborto è un tema sicuramente non facile da affrontare (cioè anche lei è un aborto mancato se vogliamo metterla giù in termini duri).
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?

Non è assenza di fiducia nel padre, ma consapevolezza (non per forza giusta, semplice consapevolezza di una mente troppo giovane per diventare genitore) che stando con la figlia la condanna al suo stesso destino. E' più facile immaginare che la vita prosegua come l'hai sempre vista vivere piuttosto che credere in un cambio improvviso.
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?

Non ho capito il tipo di aiuto a cui fai riferimento.

Scusami se mi sono dilungata, ma trovo il tuo commento interessante come spunto di conversazione :)
Buona edition (finita)!
Morena


Ciao Morena,
sto ragionando come un adulto, ok. Ma anche lei. La tua protagonista fa ragionamenti da adulta e ha un lessico anche migliore del mio... Quindi se è in grado di avere tanta lucidità (per come la penso io) la potrebbe usare per risolvere la questione di cui non è solo vittima ma anche artefice.
Per quanto riguarda l'aiuto, esistono servizi di supporto psicologico e di assistenza sociale, servizi rivolti proprio a chi si trova in queste situazioni per evitare che prendano questo tipo di decisioni.

Un caro saluto

Torna a “163° All Time - Maria Elisa Aloisi Edition - la 7° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti